Quando si parla di «pirati della strada» il pensiero corre subito verso uomini più o meno giovani, spesso pieni di alcol o di sostanze stupefacenti, che scorrazzano con le loro auto sulle strade cittadine o in autostrada creando il panico in tutti coloro che hanno la sventura di incontrarli. Difficile dunque immaginare che un’anziana signora di 83 anni possa aver agito in modo tale da farle guadagnare l’appellativo di «pirata della strada». Difficile ma vero, in quanto è proprio quello che è accaduto ieri a Ospedaletti (Imperia) quando A.L., l’anziana in questione, alla guida della sua Lancia Y, improvvisamente si è trovata di fronte all’auto una giovane donna. Si tratta di un’italiana che vive in Belgio e in quel momento stava semplicemente attraversando la strada.
Ma l’anziana non se n’è accorta. Forse perché distratta, forse perché in quel momento pensava davvero ad altro, fatto sta che l’ha investita. Buon senso, correttezza e civiltà vorrebbero che l’investitore si fermasse e soccorrere la vittima. Anche perché spesso la sopravvivenza delle persone che subiscono un incidente stradale dipende proprio dalla tempestività con cui si interviene. Ma l’anziana in questione, dopo aver visto distintamente la trentenne finire per terra a causa dell’urto, invece di fermarsi ha subito accelerato per dileguarsi nel traffico.
Fortunatamente, però, l’urto non è stato così disastroso come in un primo tempo era sembrato. Subito soccorsa da alcuni passanti, la giovane donna è stata ricoverata per accertamenti e, dopo un’accurata visita generale, ha avuto soltanto otto giorni di prognosi. Gli stessi passanti, inoltre, hanno preso parte del numero di targa dell’auto investitrice e lo hanno consegnato ai carabinieri.
Ai militari quella traccia è stata sufficiente per risalire fino alla nonnina investritice e si sono presentati a casa sua. Si può dunque immaginare la sua faccia quando alla porta di casa si è vista due uomini in divisa che le sollecitavano spiegazioni. In un primo tempo ha fatto finta di cadere dalle nuvole dicendo di non sapere di che cosa stessero parlando. Poi, messa alle strette, ha infine dichiarato di essere stata proprio lei a investire la giovane. Inoltre, rammaricata, pare che abbia fatto qualche domanda sullo stato di salute della giovane investita.
A quel punto è stata formulata l’accusa contro di lei, tenendo conto anche dell’età.
La ragazza, invece, è stata medicata e sbito dimessa.
09/09/07 - ilgiornale.it
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