Torino in lutto

Oggi a Torino si spengono le luci di Natale. Sarà una giornata di lutto per la tragedia all’acciaieria ThyssenKrupp nella quale, giovedì scorso, quattro operai sono morti mentre altri tre, ustionati tra l’80% e il 90% del corpo, sopravvivono in ospedale in condizioni gravissime. E intanto la Procura di Torino accelera: gli ispettori dell’Asl saranno nello stabilimento per verificare le misure di sicurezza nell’intero impianto, ma l’azienda si difende: «Non c’è alcuna conferma che all’origine dell’incendio vi sia la violazione degli standard di sicurezza».

I lavoratori metalmeccanici scioperano otto ore, le bandiere degli edifici pubblici e privati saranno abbrunate, le serrande dei negozi verranno abbassate; Cgil-Cisl e Uil invitano tutti i lavoratori a mettersi il lutto al braccio, la Regione Piemonte ha annullato la riunione congiunta con la giunta della Liguria, la seduta del consiglio comunale sarà dedicata alla tragedia e poi sospesa. Nel tardo pomeriggio sarà celebrata una messa alla basilica della Consolata, alla quale parteciperanno anche alcuni industriali.

L’appuntamento al corteo organizzato dai sindacati è per le 9,30, in piazza Arbarello. La sfilata sarà aperta da uno striscione con su scritto un’enorme «Basta con le morti sul lavoro» e dal gonfalone del Comune di Torino listato a lutto. Ci saranno il presidente della Camera Fausto Bertinotti, i ministri della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero e della Salute Livia Turco, il vicesegretario del Pd Dario Franceschini, i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm, la presidente della Regione Mercedes Bresso, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il presidente della Provincia Antonio Saitta.

Ma, soprattutto, ci sarà una folla di tute blu, in prima fila i compagni di lavoro delle quattro vittime, Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino e Bruno Santino, e dei tre feriti, il caposquadra Rocco Marzo, Giuseppe De Masi e Rosario Rodinò. Le loro vite rimangono appese ad un filo: Marzo, 54 anni, è alla «rianimazione» delle Molinette di Torino, Giuseppe De Masi, 26 anni, è al Maria Vittoria e ieri ha avuto un leggero aggravamento; Rodinò, infine, 26 anni, è in condizioni disperate al Villa Scassi di Genova.

La tragedia della ThyssenKrupp è entrata ieri nelle partite di calcio e nelle assemblee di partito: è stato osservato un minuto di silenzio in Juventus-Atalanta e Torino-Inter, con le squadre torinesi in campo con il lutto al braccio, ma anche in ProSesto-Monza di serie C1 perchè «Sesto S.Giovanni è città delle grandi fabbriche e delle grandi acciaierie», ha ricordato la presidente del club di casa, Elisabetta Pasini. Minuto di raccoglimento anche alle assemblee della Sinistra e di An.

Il quotidiano L’Unità è uscito ieri con una prima pagina e con il numero a caratteri cubitali delle 984 vittime sul lavoro, in Italia, dall’inizio del 2007.

Il presidente del consiglio Romano Prodi ha invitato ad aumentare sorveglianza e disciplina: «Le morti sul lavoro sono, insieme agli incidenti stradali, le due grandi tragedie del paese. Le norme ci sono già, il problema è la sorveglianza continua, non solo la legislazione. Non servono le leggi, ma sorveglianza, disciplina e punizione dei trasgressori». Martedì il Consiglio dei Ministri si occuperà (anche) delle questioni relative alla sicurezza sul lavoro.
Oggi pomeriggio, invece, il sottosegretario alla Salute, Gianpaolo Patta, ha convocato a Roma i sindaci di Torino e Terni, la ThyssenKrupp e i sindacati Fim, Fiom e Uilm. «Mi aspetto - dice Patta - che l’azienda spieghi cosa è accaduto».
Il ministro Paolo Ferrero chiede «entro Natale decreti attuativi senza dei quali la legge sulla sicurezza sui posti di lavoro non serve». All’orizzonte ci sono - lo assicura il sottosegretario al Lavoro Antonio Montagnino - nuove norme, compreso un inasprimento delle sanzioni fino alla possibilità dell’arresto.

La Regione Piemonte creerà un fondo a sostegno dei figli delle vittime, mentre la presidente Bresso ha annunciato che rinuncerà ai regali di Natale ed ha invitato assessori e consiglieri a devolvere alle famiglie dei lavoratori i fondi personali previsti per i regali. Sono già molte le sottoscrizioni avviate, tra le quali quella della Fondazione Specchio dei tempi, che ha già destinato in partenza 10 mila euro ad ogni famiglia dei morti nell’incendio. La parte finale della manifestazione di domani sarà seguita dal Tg3 nazionale delle 12 la cui durata sarà raddoppiata.


10/12/07 - lastampa.it

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