Usa, era la ex di uno di loro
Una ragazza di colore è stata rapita, torturata e umiliata sessualmente da un gruppo di sei bianchi (tra cui donne) per una settimana in una casa isolata in West Virginia. La vittima era l'ex fidanzata di uno di loro. La 20enne è stata ferita con un coltello, costretta a mangiare feci di animali, stretta al collo con una fune, stuprata e insultata con epiteti razziali. Liberata dopo una telefonata anonima.
A vivere l'allucinante esperienza Megan Williams, 20 anni, a circa 50 km da Charleston (West Virginia), che in passato aveva avuto una relazione sentimentale con Bobby Brewster, uno dei sei bianchi - tre donne e tre uomini - che l'hanno torturata per una settimana.
La ragazza durante la prigionia è stata costretta a leccare le scarpe dei suoi rapitori e a bere acqua dalla tazza della toilette. Le violenze sessuali sono avvenute sotto la minaccia di coltelli e durante gli abusi la vittima è stata bruciata con acqua bollente.
Alla guida del gruppo c'era Frankie Brewter, 49 anni, madre dell'ex-ragazzo della vittima. La donna ha una lunga fedina penale (compresi cinque anni di prigione per omicidio).
Quando gli agenti, accorsi dopo una telefonata anonima, si sono recati nell'abitazione della donna, l'hanno trovata seduta sotto il portico. Mentre la Brewter diceva alla polizia che non c'era nessuno in casa, si è aperta la porta e la vittima è uscita barcollando, con le braccia tese, gli occhi pesti ed evidenti ferite alle gambe, gridando "Aiutatemi!" ai poliziotti.
La vittima ha raccontato alla polizia dettagli orribili sulle torture subite dai sei bianchi, compreso l'obbligo a nutrirsi di feci di cani e di ratti. I torturatori le hanno tagliato anche i capelli e l'hanno piu' volte pugnalata a una gamba.
I sei rapitori - che comprendono coppie madre-figlio e madre-figlia - sono in età tra i 20 ed i 49 anni ed hanno tutti dei precedenti penali (per un totale di 108 incriminazioni).
"Come è possibile che degli esseri umani possano fare quello che è stato fatto a mia figlia?", ha chiesto Carmen Williams, madre della vittima, che è finita in ospedale. La donna ha autorizzato i media americani, che nei casi di abusi sessuali non identificano la vittima, ad usare i loro nomi perché "questa vicenda deve essere una lezione per tutti".
I sei bianchi sono stati incriminati per reati che vanno dal rapimento alla violenza sessuale, dagli abusi fisici ai crimini razziali. La vittima ha raccontato che durante le torture venivano usati in continuazione termini dispregiativi razziali. I sei sono stati incarcerati. Ma per ognuno il giudice ha fissato una cauzione di 100 mila dollari.
13/09/07 - tgfin.mediaset.it
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