Patente di guida a chi si cura col metadone

L'opinione. Non negare la patente di guida a chi si cura col metadone


La legislazione sulla sicurezza stradale ha finora giocato solo ad un braccio di ferro tra tolleranza e sanzione. Le uniche discriminanti che costituiscono oggetto di discussione e' rappresentata dal limite massimo tollerato per l'alcol, e dall'eventualita' di consentire l'uso di droghe leggere entro certi limiti. Le lacune legislative sono molteplici. I fenomeni di assuefazione farmacologica, ad esempio, non sono considerati: un soggetto occasionale assuntore di alcol, se supera il limite, e' considerato quindi ugualmente sanzionabile di un consumatore cronico, e se proprio si dovesse fare una discriminazione, il bevitore abituale sarebbe penalizzato. Paradossalmente, il bevitore cronico non alcolista e' un consumatore controllato, ed e' relativamente piu' assuefatto di un bevitore discontinuo, che quindi e' molto più "Ubriaco" dell'altro, a parita' di quantita', ogni volta che beve. In secondo luogo.

Un altro problema e' rappresentato dagli assuntori abituali di medicine che sono ambiguamente incluse nelle tabelle degli stupefacenti, con particolare riferimento al metadone e buprenorfina. Gli assuntori di questi farmaci su prescrizione, non solo sono mediamente in grado di guidare e manovrare apparecchi elettrici e meccanici, ma oltretutto sono da queste terapie tenuti distanti dal rischio di intossicarsi con alcune droghe. Per i soggetti tossicomani in trattamento con agonisti oppiacei, il mantenimento e' strumento irrinunciabile per garantire la prevenzione delle ricadute, e la neutralizzazione del narcotico anche in caso di assunzione estemporanea (gli agonisti a dosi terapeutiche sono infatti anche efficaci bloccanti degli oppiacei). Di fatto invece, i soggetti che si curano si vedono sistematicamente negata la concessione o restituzione della patente, e invitati a sospendere la terapia per poterla riottenere. Questo atteggiamento cieco ma non regolamentato per legge spinge molte persone a uscire dal circuito delle cure scordandone l'importanza preventiva, e crea un ostacolo notevole alla riabilitazione (guidare per motivi di lavoro e' quasi inevitabile). Insomma, la legge non fa distinzione tra drogarsi, essere tossicomani, e tenere a bada la tossicomania con le medicine. Inoltre, spesso eccezioni si fanno per chi assume dosi "basse", ignorando che negli assuntori abituali dosi basse e dosi alte sono assolutamente equivalenti, dato lo stato di assuefazione.

Una recentissima proposta innovativa, che costituisce una forma avanzata di politica proibizionista, e' quella ufficializzata dal Movimento Sociale Fiamma Tricolore e consultabile sul sito nazionale. L'impostazione prevede due punti innovativi e scientificamente corretti: a) la depenalizzazione della condizione di tossicomane con obbligo di distinzione da quella di consumatore "libero"; b) la compatibilita' dello status di soggetto dipendente da una terapia anti-tossicomanica come il metadone con la guida, in assenza di altre condizioni contrarie.

Questo documento, se da una parte propone di responsabilizzare in maniera piu' rigida il consumatore voluttuario, dall'altra traccia una linea chiara a difesa del malato tossicomane, non piu' equiparato a consumatore pesante o recidivo. Il riconoscimento dello status di assuntore terapeutico di sostanza altrimenti stupefacente e' farmacologicamente e clinicamente sensato (assenza di effetti narcotici e controllo comportamentale ripristinato proprio grazie alla terapia), Sarebbe eliminata cosi' l'assurda contraddizione riabilitativa della terapia come ragione di vedersi negata la patente.

* Matteo Pacini, medico specialista in psichiatria all'Universita' di Pisa, e' presidente per L'Italia dell'Associazione Europea per il Trattamento della Dipendenza da Oppiacei e consulente per il Centro di Riferimento Alcologico del Lazio, Azienda Policlinico Umberto I.


04/11/07 - droghe.aduc.it

Dieci km contromano, va a sbattere e muore

Si chiamava Pietro Gilardi - aveva 70 anni ed era torinese - l’uomo morto nella notte dopo avere avuto un incidente mentre percorreva contromano una decina di chilometri dell’autostrada A26.

Il fatto risale alla prima serata di venerdì: Gilardi sarebbe uscito contromano dall’area di servizio Bormida Est (all’altezza di Castelletto d’Orba) al volante di una Panda; dopo una decina di chilometri si è schiantato contro una Porsche, i cui due occupanti sono rimasti feriti in modo lieve. La Panda, invece, è stata completamente bruciata.

L’autostrada è stata riaperta poco prima delle 22: era stata chiusa in direzione Alessandria, con uscita obbligatoria a Ovada qualche minuto dopo l’incidente. Si erano formate code di sei chilometri. Causa probabile dell’incidente, l’eccesso di alcol.

03 novembre 2007 - ilsecoloxix.it

Rifiuta l'alcoltest: 5mila di multa

(red.) Colpo durissimo per A.G., un automobilista 47enne di origine mantovana residente a Carpenedolo. Nella notte tra venerdì e sabato si trovava nella zona della Mandolossa alla guida della sua nuova Fiat 500, quando è stato fermato dalla polizia per un controllo dovuto al fatto che l’auto sbandava zigzagando vistosamente.Forse gli agenti hanno notato che l’uomo aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, visto che una volta sceso aveva difficoltà a mantenersi bene in piedi ed era vistosamente alterato. Fatto sta che gli hanno chiesto di sottoporsi alla prova dell’etilometro, la macchina che misura la quantità di alcol presente nel sangue. Ma, secondo le accuse, l’automobilista si è rifiutato di prestarsi al test e, nonostante le insistenze, non ha voluto cambiare idea. Così s’è meritato una multa di 5 mila euro, oltre alla sottrazione di 20 punti dalla patente.

Inoltre, quando A.G. ha visto arrivare sul posto un carro attrezzi e ha saputo che gli sarebbe stata sequestrata la vettura, la situazione è precipitata. L’uomo ha reagito con violenza: si è seduto sul cofano della vettura colpendo anche due agenti con pugni e calci. Così ha passato il resto della notte in carcere: resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale sono i reati che si sono aggiunti alla guida in stato di ebbrezza. Con lui viaggiava un amico che non ha avuto problemi a farsi identificare.


04/11/07 - quibrescia.it

Rumeno ubriaco su fuoristrada

03/11/2007 - Ubriaco e alla guida di un fuoristrada rubato, un rumeno e' andando a sbattere contro quattro auto parcheggiate, poi ha cercato di fuggire.

L'uomo, bloccato da uno dei proprietari delle auto danneggiate, e' stato poi arrestato dai carabinieri. L' episodio e' avvenuto a Dicomano la scorsa notte. Dall'alcol test e dagli accertamenti e' emerso che il rumeno aveva un tasso alcolico nel sangue di quasi cinque volte superiore il limite, che non aveva mai posseduto la patente e che l'auto che stava guidando era stata rubata.


03/11/2007 - toscanatv.com

Basta guerre nel mondo!