Procreazione assistita:calo gravidanze 3,6%

Dopo la la legge 40 passate dal 24,8% del 2003 al 21,2% del 2005. I dati forniti dal registro nazionale dell'Istituto Superiore di Sanità

ROMA - Calano le gravidanze ottenute con la fecondazione artificiale dopo la legge 40 del 2004. «La percentuale di gravidanze ottenute sui prelievi passano dal 24,8% del 2003 al 21,2% del 2005 con una riduzione del 3,6 per cento». Lo ha comunicato il ministro della SaluteLivia Turco presentando al Parlamento per la prima volta i dati ufficiali del registro nazionale dell'Istituto superiore di sanità relativi all'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma) effettuate nel 2005 in Italia. È aumentata dal 22,7% del 2003 al 24,3% del 2005 la percentuale di parti plurimi (parti gemellari, trigemini e multipli). Sono aumentati dal 23,4% del 2003 al 26,4% del 2005 gli aborti spontanei, morti intrauterine, gravidanze ectopiche correlate all'obbligo di impianto di tutti gli embrioni previsto dalla legge 40.
«Auspico che, a tre anni dall'applicazione della legge, si continui a riflettere, con grande rigore e sobrietà, sulla legge medesima, a partire dagli esiti dell'applicazione delle tecniche, al fine di garantire alle donne e alle coppie la migliore efficacia e sicurezza delle tecniche e al fine di garantire al meglio proprio i principi ispiratori dichiarati dalla legge, che sono la tutela della salute delle donne e la tutela degli embrioni», ha detto il Ministro della salute.


I NUMERI - Complessivamente sono stati censiti 169 centri contro i 120 del 2003, dai quali risultano 6.235 gravidanze contro le 4.807 del 2003, con una media di gravidanza per centro del 36,9% a fronte del 40,1% del 2003; le pazienti trattate sono state 27.254 nel 2005 contro le 17.125 del 2003. Applicando la percentuale di gravidanze ottenute sui prelievi nel 2003 ai prelievi eseguiti nel 2005, si evince una perdita ipotetica di 1.041 gravidanze; il numero di trasferimenti effettuati con un solo embrione è passato dal 13.7% del 2003 al 18.7% del 2005, mentre più del 50% dei trasferimenti viene effettuato con tre embrioni contro il 44% del 2003. E' aumentata dal 22.7% del 2003 al 24.3% del 2005 la percentuale di parti plurimi (parti gemellari, trigemini e multipli); sono aumentati dal 23.4% nell'anno 2003 al 26.4% nell'anno 2005 gli esiti negativi delle gravidanze, per aborti spontanei, morti intrauterine, gravidanze ectopiche correlate all'obbligo di impianto di tutti gli embrioni previsto dalla legge 40/2004.
Rispetto alla situazione precedente l'entrata in vigore della legge risulta quindi, secondo la relazione in: «una diminuzione delle percentuali di gravidanze, con conseguente diminuzione di bambini nati» una più elevata percentuale di trattamenti che non giungono alla fase del trasferimento o con bassa possibilità di successo (trasferimento di un embrione non elettivo); «un numero di ovociti inseminati minore a fronte di un numero maggiore di embrioni trasferiti», una più elevata incidenza di parti plurimi, con i conseguenti effetti negativi immediati e futuri per i nati e per la madre; «un aumento degli esiti negativi delle gravidanze.

APPLICAZIONE ETEROGENEA DELLA LEGGE - Dalla Relazione emerge inoltre che il panorama dell'applicazione delle tecniche Pma, in Italia, è ad oggi ancora molto ampio ed eterogeneo. Esistono, anche dopo l'applicazione della legge 40/2004, ancora molti centri di II e III livello che svolgono un numero ridotto e in alcuni casi ridottissimo di procedure nell'arco di un anno. Inoltre, data l'esistenza di differenze territoriali Nord-Centro-Sud rispetto ai centri pubblici o privati, nella relazione è stata sottolineata la necessità di un'ulteriore valutazione sui costi a carico delle coppie e sul fenomeno della migrazione delle coppie, da centro a centro, da regione a regione. Dall'età elevata delle pazienti deriva la necessità di incisive ed efficaci azioni di prevenzione delle cause d'infertilità e anche di specifiche campagne informative alle coppie, infertili e non. superiore a 35 anni, nelle donne più giovani e nelle coppie con gravissimo fattore di infertilità maschile.

CENTRI ESTERI - E' stata sottolineata anche la bnecessità di analizzare il fenomeno della migrazione delle coppie verso i centri esteri, non solo per ottenere trattamenti che utilizzano la donazione di gameti o la diagnosi genetica preimpianto (vietati dalla legge 40/2004), ma anche per ottenere l'applicazione delle tecniche con la più alta percentuale di successo possibile» ha sottolineato il ministro.

02 luglio 2007 - fonte

Weekend tragico sulle strade. Il bilancio finale è di 57 morti

ROMA - Il bilancio del weekend sulle strade e autostrade italiane è pesante. Tra venerdì 29 giugno e ieri, domenica 1 luglio, 57 persone hanno perso la vita in 50 incidenti mortali, e 22 degli scomparsi avevano meno di 30 anni. I dati resi noti dal dipartimento della pubblica sicurezza destano allarme. Le vittime crescono nonostante il calo del numero complessivo degli incidenti e l'aumento dei controlli di prevenzione e vigilanza.

Il bilancio. Sul numero dei decessi pesano gli incidenti sull'autosole vicino a Roma, in cui ieri sono scomparse 6 persone, e i 3 morti vicino a Novi Ligure. Tuttavia il confronto con i dati dell'anno scorso dà il senso della carneficina. Nel fine settimana corrispondente del 2006 (venerdì 30 giugno e sabato 2 luglio) i sinistri mortali erano stati 37, contro i 50 del 2007, e le vittime 45, mentre il rendiconto attuale è di 57. Gli incidenti che hanno causato più vittime sono quelli che hanno coinvolto le moto. Sono stati il 46% del totale, mentre al secondo posto di questa tragica classifica ci sono i sinistri causati dalla perdita del controllo del veicolo (34%). Le strade più sicure sono quelle dei centri abitati, dove la percentuale degli incidenti con vittime è del 14%. Il numero dei sinistri è comunque in diminuzione. Tra venerdì scorso e ieri sono stati 1.312 contro i 1.445 del 2006. Calano anche i feriti: 1.123 a fronte dei 1.235 dell'anno scorso.

Rischio notturno. Tra le 22 e le 6 dello scorso weekend ci sono stati 20 incidenti che hanno causato 22 vittime. Il dato conferma quello segnalato dalle elaborazioni dell'Asaps, l'associazione amici sostenitori della polizia stradale. Nei primi 6 mesi del 2007 il numero di morti in incidenti notturni è salito del 10%. Sempre secondo l'Asaps è in aumento anche il numero dei decessi di persone sotto i 30 anni, in crescita del 4,5%.

Controlli a tappeto. Il drammatico bilancio di questo ultimo fine settimana stride con il dispiegamento di forze attuato per prevenire e vigilare sulle strade italiane. Tra venerdì e sabato la Polizia Stradale e i Carabinieri hanno impegnato 35.045 pattuglie. Le violazioni al Codice della strada contestate sono state 22.617. In tre giorni sono stati decurtati 29.702 punti, e sono state ritirate 993 patenti di guida e 983 carte di circolazione.

Il ministro. ''Occorrono misure più incisive - ha dichiarato il ministro dei trasporti Alessandro Bianchi -. Il numero dei morti sulle strade supera la somma delle vittime di incidenti sul lavoro e delle le morti violente". Bianchi ha sottolineato che il ddl approvato di recente dalla Camera e ora all'esame del Senato favorirà la prevenzione. Tuttavia secondo il ministro servono più controlli sulle strade. ''Noi ne facciamo 500.000 l'anno - ha spiegato - la Francia e gli altri paesi quattro e cinque volte di più. Su questo punto c'è un problema di risorse del ministero dell'Interno".

2 luglio 2007 - fonte

Rifiuti pericolosi, blitz in 5 regioni

Otto milioni di euro il volume d'affari

Terre provenienti dalla bonifica di siti inquinati e fanghi industriali, contenenti sostanze cancerogene e fittiziamente declassificati, venivano smaltiti in discariche non autorizzate oppure sparsi su campi destinati alla coltivazione. Cinque arresti e perquisizioni

Roma, 2 lug. (Adnkronos/Ign) - Blitz dei carabinieri per la Tutela dell'Ambiente nei confronti di un'organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti speciali. L'attività investigativa ha portato all'esecuzione di 5 misure cautelari in carcere e a numerose perquisizioni, che hanno interessato, in particolare, siti aziendali in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana.

L'indagine è stata portata a termine dai militari della Sezione Operativa Centrale del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente e del dipendente Nucleo Operativo Ecologico di Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.

Le ipotesi di reato individuate fanno riferimento ad una associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di oltre 800.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, nonché di altri rifiuti tossico-nocivi, in particolare terre provenienti dalla bonifica di siti inquinati e fanghi industriali, contenenti sostanze cancerogene che, fittiziamente declassificati e/o illecitamente miscelati con altre tipologie di rifiuti, venivano poi smaltiti in discariche non autorizzate dell'Emilia Romagna, oppure sparsi su campi destinati alla coltivazione come 'pseudo-compost'.

Il 'modus operandi' individuato, tipico delle associazioni gerarchicamente organizzate, era basato su ruoli ben definiti e accordi stabili. Gli arrestati assegnavano ai rifiuti, grazie ad analisi di laboratorio palesemente contraffatte, codici identificativi non connessi alla loro origine o provenienza, ma alle autorizzazioni degli impianti di smaltimento o recupero compiacenti, localizzati nel bolognese, mantovano e ravennate. Veniva inoltre costantemente evasa la cosidetta ''ecotassa''.

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bologna, concordando con le risultanze investigative raccolte dai militari operanti, ha emesso 5 ordinanze di custodia cautelare, 11 decreti di sequestro nei confronti di altrettante società, impianti e aziende agricole e15 decreti di perquisizione da condurre presso le abitazioni e le sedi legali delle aziende di proprietà dei vari indagati.

Il volume d'affari del traffico illecito è pari ad 8 milioni di euro mentre il valore dei beni sequestrati ammonta a 6 milioni di euro circa.

I provvedimenti emessi dall'Autorità Giudiziaria sono stati eseguiti, nelle prime di oggi, dai militari del Noe supportati dal personale dei Comandi Provinciali carabinieri di Bologna, Venezia, Milano, Ravenna, Vicenza, Ferrara, Rimini, Mantova, Pavia e Udine. E' stato inoltre utilizzato un velivolo del 13° Nec di Forlì-Cesena.

02-07-2007 - fonte

Violenza sessuale contro donne: nuovi casi nel milanese

Aumentano le denunce

Milano, 2 lug. – Qualche giorno fa il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi aveva diffuso i dati sulla violenza sessuale: quattrocento stupri all’anno tra Milano e provincia, in media uno al giorno. Le denunce nell’ultimo anno sono cresciute del 17,8%, in gran parte questo aumento è dovuto ad una maggiore consapevolezza delle donne.

Non deve stupire dunque la notizia di una violenza sessuale perpetrata nella notte tra sabato e domenica scorsi da parte di un giovane ventisettenne nei confronti della ex fidanzata con la quale ancora conviveva, nonostante la relazione fosse finita. Particolare, semmai, è la modalità: la ragazza era svenuta per un calo di pressione. Il giovane, arrestato, ha poi parzialmente ammesso di avere in qualche modo costretto la ragazza al rapporto.

Risale al 9 giugno, invece, la notizia di un’altra violenza compiuta da un quindicenne nei confronti di una coetanea su un treno regionale della linea Fs Milano-Varese, nella tratta tra Villapizzone e Parabiago. Il giovane è stato ora riconosciuto dalla minorenne e denunciato in stato di libertà.

E. M. - 02-07-2007 - fonte

Prezzo minimo sigarette, Ue contro Italia, Austria e Irlanda

BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha minacciato oggi di intraprendere un'azione legale contro Italia, Austria e Irlanda per la decisione di fissare un prezzo minimo per le sigarette come mezzo dissuasivo per i fumatori, invece di utilizzare lo strumento della tassa sul consumo.

L'esecutivo dell'Unione europea ha detto di appoggiare in pieno l'impegno degli stati nel combattere il ricorso al fumo, ma che l'imposizione di un prezzo minimo per le sigarette è incompatibile con la normativa comunitaria.

"Per ridurre il consumo del tabacco, la Commissione raccomanda di aumentare le imposte di consumo sulle sigarette", è scritto in un comunicato.

L'Italia e gli altri due paesi hanno due mesi di tempo per rispondere. Se non riuscissero a farlo in modo convincente, si aprirebbe la procedura d'infrazione davanti alla Corte europea di Giustizia.

© Reuters 2007.- 02-07-2007 - fonte

[questo è solo un trucchetto per spillare altri soldi alla fascia debole, sulle sigarette lo Stato intasca già il 75% circa]

Per combattere ogni discriminazione verso i disabili

E' lo scopo della Campagna “1million4disability” che punta a raccogliere un milione di firme nei vari Paesi dell’Unione Europea.

In Europa più di 50 milioni di cittadini vivono con una disabilità:
- le persone con disabilità affrontano ogni giorno discriminazioni e pregiudizi in ogni ambito della propria vita;
- le persone con disabilità non hanno pari accesso all’istruzione, sono al massimo livello di disoccupazione e vivono con redditi molto bassi;
- le persone con disabilità non possono spostarsi liberamente, recarsi al lavoro, al ristorante, a teatro, girare per negozi, incontrare gli amici o svolgere qualsiasi altra attività quotidiana perché i trasporti pubblici, i marciapiedi e gli edifici sono inaccessibili;
- la libera circolazione delle persone con disabilità nell’Unione Europea è solo un’utopia a causa di una serie di ostacoli legislativi che impediscono loro di lasciare il proprio paese;
- più di 200.000 persone con disabilità in Europa sono obbligate a vivere in istituti, private dei loro fondamentali diritti umani.

Per tutto questo e molto altro l’European Disability Forum (EDF) ha organizzato una raccolta di firme “1million4disability” in favore di una legislazione condivisa che combatta la discriminazione e i pregiudizi contro gli oltre 50 milioni di cittadini europei con disabilità.

La campagna punta a raccogliere un milione di firme nei vari Paesi dell’Unione Europea entro il 30 settembre 2007. Finora, sono state raccolte quasi 150.000 firme.

Il sottotitolo della campagna è “Facciamo in modo che la discriminazione sulla base della disabilità diventi storia passata” per spiegare lo scopo dell’iniziativa ossia stimolare la Commissione Europea ed il Parlamento Europeo alla stesura di una direttiva trasversale alla Convenzione ONU contro la discriminazione verso le persone con disabilità, in ogni circostanza della loro vita. Questa stessa direttiva sancirebbe un simbolico collegamento tra il X anniversario EDF ed il X anniversario dell’adozione del Trattato di Amsterdam comprendente l’art. 13 (il primo articolo sulla non discriminazione e uno specifico riferimento alla disabilità in un trattato europeo).

La campagna si concluderà il 4 ottobre 2007 con la consegna delle firme raccolte al Presidente della Commissione Europea ed al presidente del Parlamento Europeo.

È possibile aderire all’iniziativa compilando il seguente form oppure diffondendo la notizia e firmando il relativo modulo da spedire all’EDF attraverso i seguenti recapiti EDF (European Disability Forum), Rue du Commerce, 39/41 - B – Brussels; Tel: 0032.2.2824600 - Fax: 0032.2.2824609; Email: info@edf-feph.org - Web: http://www.edf-feph.org/.

02-07-2007 - di Anna Castigliego - fonte

VIOLENZA SESSUALE AL LIDO DI JESOLO

Venezia, 2 lug. - (Adnkronos) - Gli uomini della Squadra Mobile hanno posto in stato di fermo B.L., 32 anni, di San Dona' di Piave, in provincia di Venezia, con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale, violenza privata e rapina aggravate ai danni di una giovane italiana, e ancora di detenzione e porto abusivi d'arma da sparo. Reati commessi dall'indagato a Jesolo Lido verso l'una di notte del 24 giugno scorso.

Sabato sera B. L. e' stato rintracciato, sulla base delle indagini svolte dalla Squadra Mobile, verso le 18.15 in un albergo di Fossalta di Piave (Venezia). L'uomo e' stato riconosciuto come responsabile dei reati e sottoposto a fermo. L'attivita' investigativa e' stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Venezia, Massimo Michelozzi, che richiedera' la convalida del fermo.

02-07-2007 - fonte

Allergie alimentari: un italiano scopre la molecola protettrice

In Italia, a soffrire di allergie alimentari è il 7% della popolazione, non calcolando le intolleranze che farebbero crescere di molto la percentuale.

Scoperta una molecola che potrebbe essere una potenziale protezione contro le allergie alimentari. Il nome tecnico è interleuchina-12 e lo scienziato che l’ha individuata è Claudio Nicoletti, capo del gruppo di immunologia delle mucose dell’Istituto di Ricerca Alimentare di Norwich. Le ricerche effettuate su dei topoline, ha messo in evidenza, come questa molecola, proteggesse da reazioni di tipo allergico a determinati cibi.

In Italia, a soffrire di questo tipo di allergia è il 7% della popolazione, non calcolando le intolleranze, e bisogna ricordare che avere delle allergie ai cibi è molto pericoloso, e può portare anche alla morte a causa di uno shock anafilattico.

Anche se con molta cautela e prendendo molto tempo, "Abbiamo identificato una molecola molto importante per la regolazione della risposta immune, che per la prima volta rappresenta chiaramente un’arma potenziale per la terapia delle allergie, cosa attualmente in corso di studio" ha dichiarato il dott. Nicoletti.

2 luglio 2007 - di Susy - fonte

Clima, in 20 anni scomparso il 20% dei ghiacciai delle Alpi

Saint Vincent - I ghiacciai alpini hanno perso negli ultimi 20 anni il 20% della loro estensione. Ma il fenomeno della deglaciazione è destinato a peggiorare con l’avanzare dei mutamenti climatici. Il futuro delle nostre montagne è stato al centro di un workshop («Cambiamenti climatici e ambienti nivo - glaciali: scenari e prospettive di adattamento») organizzato dall’Apat (Agenzia per la protezione dell’Ambiente e per i servizi tecnici) e dell’Arpa Valle d’Aosta, in vista della Conferenza nazionale sul clima che si terrà a Roma a settembre prossimo.


Temperatura più alte e meno nevicate Secondo gli esperti riuniti a Saint Vincent, gli 800 ghiacciai italiani si sciolgono e il caldo cresce sulle Alpi a un ritmo doppio rispetto alle pianure e alle coste europee: tra 1,5 e 2 gradi nell’ultimo secolo, contro meno di un grado del resto del continente. Studi condotti sul versante francese delle Alpi, mediamente meno esposto alla radiazione solare e alle ondate di caldo, hanno stimato che un aumento della temperatura di 1,8 gradi determina una riduzione della durata del manto nevoso del 20% (30-40 giorni) a 1500 metri di quota. La regola del 20% vale anche a livello generale per la riduzione dei giorni di gelo, dei periodi cioè in cui la temperatura va sotto zero: fra il 1961 e 2004, sono diminuiti appunto di circa il 20%.


A essere più colpite - spiega uno studio elaborato per il convegno - sono le aree glaciali esposte a sud, a quota più bassa e di minore estensione, ma il fenomeno interessa tutto l’arco alpino, compresi i più grandi ghiacciai: il Lys, il Ghiacciaio Grande di Verra, il Rutor, nonchè tutti i ghiacciai del Monte Bianco, l’Adamello e i grandi ghiacciai svizzeri. Le condizioni variano da zona a zona, ma i dati esemplificativi raccolti dalle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente riportano situazioni di forte stress climatico e ambientale. Sul ghiacciaio di Prè de Bard (gruppo del Monte Bianco) nell’estate localmente calda del 2006 è stata registrata una fusione giornaliera pari a 8 cm di ghiaccio. Nella stagione estiva del 2003 la superficie del ghiacciaio del Timorion (3.100 - 3.500 m di quota) si è abbassata di circa 2 metri. E - ricordano ancora gli esperti - in Valle d’Aosta si è registrata nell’ultimo quindicennio una significativa contrazione delle precipitazioni nevose: meno 19%, un dato che ha ostacolato - assieme ad altri fattori - il riformarsi delle masse glaciali.


Crollano pareti di roccia e guglie Altro fenomeno collegato è quello dei frequenti crolli dei versanti rocciosi cui è venuto meno il collante del ghiaccio. Ma i cambiamenti climatici in atto impongono un’attenta valutazione perchè nevi e ghiacciai sono sorgenti di acqua indispensabili per le coltivazioni e il consumo domestico: la loro contrazione mette a rischio la disponibilità di acqua dolce, utilizzabile per usi agricoli, civili, industriali e per l’approvvigionamento di energia elettrica.


Meno acqua in pianura Il rapporto con la crisi idrica dipende dalla distribuzione temporale dei fenomeni: nel corso delle torride ultime estati i deflussi dei fiumi (anche del Po) è stato garantito unicamente dall’acqua di fusione glaciale, il che sottolinea l’importanza notevole dei ghiacciai. Questo vuole però dire che nel contesto del cambiamento climatico l’apporto dell’acqua di origine nivo-glaciale è tanto maggiore quanto più è intensa la fusione, ma tanto più è intensa l’ablazione, tanto meno saranno disponibili in futuro i serbatoi naturali dei ghiacciai.


Danni alle piante in alta quota I cambiamenti climatici - emerge dagli studi illustrati nel corso del workshop - sono responsabili anche dell’impoverimento delle biodiversità negli ecosistemi alto-montani delle Alpi. Alcune piante che normalmente vegetano in condizioni di freddo estremo stanno diventando sempre più rare, mentre al loro posto si moltiplicano specie caratteristiche delle quote inferiori. Un segnale del fatto che il panorama alpino sta cambiando in modo evidente. Le specie montane endemiche, cioè presenti esclusivamente in ambiente montano, sono minacciate dalla migrazione verso l’alto di altre specie sub-alpine più competitive. I cambiamenti termici stimati in Europa sono al di fuori del limite di tolleranza di molte specie alpine.


Il rischio valanghe L’attenzione degli esperti è stata anche rivolta al rischioso binomio cambiamenti climatici e turismo: crolli di ghiaccio, valanghe, instabilità delle masse glaciali possono mettere in pericolo l’incolumità dei frequentatori e la sicurezza di manufatti, piste da sci, percorsi turistici.

02-07-2007 - fonte

IL VOLO MAGICO

Chissà quale espressione di sbigottimento sarebbe comparsa sul volto di George Washington, simbolo della lotta rivoluzionaria americana e primo presidente degli States, nel trovarsi di fronte Gianfranco Fini ed i suoi sgherri che lo accusano di traffico internazionale di stupefacenti. Washington infatti, secondo quanto menzionato nel suo diario, coltivava personalmente la magica piantina di “Maria”, ufficialmente per scopi scientifici, più verosimilmente a scopo “ricreativo”, visto il fascino irresistibile di questo grazioso e profumato arbusto.

Certo, di cattivi maestri ne ha avuti molti il nostro Fini; ad esempio quel nano terribile di Napoleone Bonaparte, durante la campagna d’Egitto all’inizio dell’800, fece pubblicare un proclama con il quale veniva fatto esplicito divieto di fumare i fiori della canapa perché “coloro che hanno queste abitudini perdono la ragione e sono colti da delirio violento” (un caso storico di falso scientifico per coprire il timore di disobbedienza sociale). Napoleone era un dittatore; logico che la sua concezione del potere non potesse contemplare comportamenti potenzialmente antagonisti. Nell’età contemporanea, ai capetti e ai dittatorucoli si sono sostituite le democrazie parlamentari e una nuova forma di dittatura, meno violenta e sanguinaria, ma più subdola ed alienante: quella mediatica. L’Italia, la piccola Italia, è un significativo esempio di democrazia incompiuta, dove le istanze popolari sono sostituite da spot televisivi ed elettorali.

Di “emergenza droga” si è cominciato a parlare solo nel 1990, sul finire della tempesta mortale provocata dalla diffusione dell’eroina dagli anni ’70. La legge 309 del 1990 appunto, la famigerata Iervolino-Vassalli (Rosa Russo Iervolino, sindaco “progressista” di Napoli), intendeva regolare proprio questa spinosa materia; e quale metodo migliore se non la repressione, esplicitamente richiesta dal premier Bettino Craxi, di qualsiasi forma, non solo di spaccio, ma anche di consumo di sostanze ritenute illecite? Il “drogato” come pericolo per la società e quindi come delinquente a priori, questo il dogma che si voleva far passare. Ma, si sa, come direbbe papa Ratzinger, a volte “le vie del signore sono infinite”, e quel branco di pecore che sono gli italiani, di fronte ad una ingiustizia troppo palese e a migliaia di ragazzini ingabbiati per colpa del famoso spinello (termine che usiamo simbolicamente), decisero di dare voce alle ragioni di Pannella e dei Radicali, andando a votare in massa nel 1993 un referendum che, quantomeno, cancellava il concetto di dose giornaliera consentita, ripristinando la possibilità per un giudice di decidere caso per caso sulla presunzione di spaccio.

Così è stato per tredici anni, un limbo che non è riuscito a traghettare il nostro Paese verso una visione più umana, scientifica e ragionevole della questione. In una oscura notte di febbraio del 2006, collegata ad un decreto legge sulle Olimpiadi di Torino, veniva proditoriamente approvata una norma che ha reso legge l’ingiustizia: per Fini e per gli intolleranti dal cappuccio nero la droga è “Male”, il drogato un individuo privo della “Verità” che va ricondotto forzatamente sulla “Retta Via”. Un abuso di categorie oggettive che richiamano esplicitamente le norme del potere temporale religioso, un medioevo della mente e della Ragione. I nostri governanti hanno deciso di buttare nel cesso millenni di sviluppo e di conoscenze della civiltà umana in nome del controllo biopolitico delle esistenze, in una società globalizzata e post-moderna sempre più priva di valori comuni. Ecco che la proibizione della droga (qualsiasi tipo di droga, legale o illegale, leggera o pesante, fumata, iniettata o ingerita) diviene il mezzo, la scusa, per costringere all’omologazione: il sistema neoliberista si alimenta della libera circolazione delle merci e del contemporaneo controllo forzoso non solo dei corpi ma, soprattutto, delle coscienze.

Inutile mettersi a fare distinzioni tra fumo, coca, ero, chicche e acidi; la tolleranza zero fa di tutta l’erba un fascio perché il suo scopo è univoco e ben delineato. Uno spiraglio di luce nell’oscurità sta provando a portarlo il ddl di Paolo Ferrero presentato in Consiglio dei Ministri: informazione, consapevolezza, depenalizzazione del consumo per cercare di salvare giovani vite o, più semplicemente, tutelare salute e vita privata di milioni di persone. Operazione difficile in un paese in cui i tg si inventano “l’erba killer” e le tv bombardano i ragazzini con pubblicità di Bacardi, Limoncello, Campari, Mojito, birre varie e auto sempre più potenti e veloci che, puntualmente, vanno ad impastarsi contro gli alberi e i muretti di tutto il Belpaese.

Charles Baudelaire, Il teatro serafico: “l’haschisch non produce miracoli, all’infuori dell’esaltazione del naturale…L’uomo non può sottrarsi alla fatalità del suo temperamento fisico, morale: per le impressioni e per i pensieri più alti dell’uomo l’haschisch è uno specchio di ingrandimento, ma non più di uno specchio”.

02-07-2007- di domenico camodeca - fonte

Sabato sera a ritmo di droga

Spaccio e consumo di sostanze stupefacenti in discoteca

Operazione dei carabinieri nelle vicinanze di una discoteca di Santa Cesarea Terme: un arresto, una denuncia, ben quindici segnalazioni. I controlli, annunciano i militari, andranno avanti per tutta l'estate

Si è conclusa con un arresto, una denuncia, ben quindici segnalazioni l'operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Maglie nella notte tra sabato e domenica nelle vicinanze di una discoteca di Santa Cesarea Terme. I guai più grossi per Nicola Ciccarone, 20 anni, di Bitonto, sorpreso con tre pasticche di ecstasy e 90 euro in contanti, che i militari hanno ritenuto il frutto della vendita di altre sostanze illecite. L'accusa: spaccio di sostanze stupefacenti. Denunciato a piede libero, invece, per lo stesso reato, un suo amico 21enne, anch'egli giunto nel Salento da Bitonto. Aveva con s'è circa un grammo e mezzo di marijuana, quasi due e mezzo di hashish, due pasticche di ecstasy, 65 euro, anche in questo caso possibile provento della vendita.

Ma i controlli sono andati avanti per tutta la notte. E ben quindici persone sono state segnalate alle autorità come assuntori: un 19enne ed un 21enne di Surano, una 25enne brasiliana residente a Bitonto, un 19enne di San Giorgio Jonico, un 26enne di Gallipoli, quattro 18enni di Casarano (di cui una ragazza), un 20enne di Cursi, un 24enne di Rutigliano, un 21enne di Trepuzzi, un suo coetaneo residente ad Urbino, un 36enne di Alliste ed un 23enne di Arnesano. Tutte le sostanze stupefacenti rinvenute sono state poste sotto sequestro, così come i soldi dei presunti spacciatori. Le retate nei pressi delle discoteche, affermano i militari, proseguiranno per tutta l'estate. Nella speranza che possano servire soprattutto a salvare giovani vite.

2 luglio 2007 - fonte

Irlanda. Cocaina diffusa tra gli adolescenti

Per Stephen Rowen, del Dublin Rutland Centre, sono sempre piu' gli adolescenti che consumano cocaina, e lo psichiatra Conor Farren riporta la ricerca delle Nazioni Unite che colloca l'Irlanda nei cinque Paesi in cui nel 2005 si e' verificato un aumento del consumo di quella droga, con una tendenza al peggioramento.

Rowen ha dichiarato che la cocaina, a differenza dell'eroina, e' diffusa in ogni villaggio e citta', ed inoltre che si registra il piu' alto consumo di alcol pro capite (per spesa) e il terzo per consumo pro capite per abitante (rispetto alla popolazione). Ricerche rivelano anche un abuso di antidepressivi e antidolorifici da banco.

02-07-2007 - fonte

Nissan: occhio al navigatore

Un messaggio scoraggia dalla guida in stato di ebbrezza

Tokyo 02/07/2007 - Un navigatore satellitare intelligente, ovvero che scoraggia la guida in stato di ebbrezza. Non si tratta di un etilometro incorporato nello strumento, ma di un sistema di navigazione Carwings (HDD) che Nissan Motor Company ha studiato per mettere in guardia gli automobilisti sui rischi della guida sotto gli effetti dell'alcol. Al momento dell'accensione sul display del navigatore comparirà un avviso per il conducente che lo metterà in guardia sui pericoli della guida dopo aver bevuto alcolici. L'iniziativa rientra all'interno di una campagna a cui la casa giapponese partecipa attivamente, finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica e scoraggiare l'abuso di alcolici da parte dei guidatori, oltre alla campagna di informazione sulla sicurezza chiamata "Hello Safety".

Questi messaggi verranno gradualmente introdotti in tutti i sistemi di navigazione satellitare sui veicoli costruiti a partire dalla fine di giugno, per il mercato giapponese. In particolare si tratta di due messaggi di testo, uno per la notte e uno per il giorno, che vengono visualizzati per alcuni secondi al momento dell'accensione. Il primo, dalle 17.30 alle 5 del mattino, recita "se hai bevuto, non metterti al volante!", mentre il secondo, dalle 5 alle 17.30, invita all'attenzione con un "anche oggi guida in sicurezza". I messaggi rappresentano una misura di sicurezza passiva, che hanno come obiettivo quello di scoraggiare chi ha bevuto alcolici dal mettersi al volante di un'auto. La Casa continua così a sottolineare il suo impegno per il futuro, ma anche per il presente, a sfruttare le tecnologie più avanzate per fronteggiare i pericoli della guida non sicura. A questo proposito la Casa si impegna anche nella costruzione di veicoli con sistemi di sicurezza avanzati e ha come obiettivo quello di ridurre della metà il numero di incidenti mortali o con feriti con veicoli Nissan, nel proprio Paese, entro il 2015.

©2007 - Più Uno International Spa - 02-07-2007 - fonte

Bombe Nato uccidono 45 civili afgani

Un centinaio di morti, e tra questi almeno un numero variabile tra i 45 e i 65 civili. È il bilancio, che sarebbe riduttivo definire semplicemente "tragico", di bombardamenti aerei della Nato nella provincia meridionale di Helmand, in Afghanistan. Le autorità locali afgane denunciano che «secondo i risultati delle nostre inchieste fino ad ora risultano uccisi 65 civili, tra cui molte donne e bambini, e 35 talebani» in seguito al bombardamento del villaggio di Haidar Abad. Lo ha dichiarato il capo del distretto di Gereshkj, Dor Alishah. Successivamente, fonti delle stesse autorità, hanno precisato che sono stati recuperati i corpi di almeno 45 civili uccisi ma che le ricerche continuano tra le macerie delle case distrutte dalle bombe "alleate".

Se il bilancio delle vittime dovesse essere confermato, si tratterebbe del più sanguionoso bombardamento contro civili dal dicembre 2001. Una settimana fa il presidente afgano Hamid Garzai aveva denunciato con forza la carneficina di civili innocenti provocata da bombardamenti indiscriminati da parte delle forze Nato. In una settimana c'erano state quasi 95 vittime civili a seguito degli attacchi aerei. Il ministro della Difesa italiano, Parisi, aveva reso pubblica una forte presa di posizione dichiarando inaccettabili le vittime. La Nato aveva riconosciuto i fatti e si era impegnata a prendere provvedimenti immediati. Provvedimenti che evidentemente non hanno avuto conseguenze.

01-07-2007 - fonte

RIFIUTI: NAPOLI, 25 ROGHI IN 10 ORE

Napoli, 1 lug. - Adnkronos

In poco meno di 10 ore i vigili del fuoco di Napoli hanno eseguito 25 interventi per spegnere le fiamme appiccate ai cumuli di rifiuti non raccolti, nelle strade della periferia cittadina e della Provincia. I pompieri sono intervenuti soprattutto a Pianura e a Ponticelli, ma anche a Casalnuovo, Pozzuoli, Acerra e Afragola. La giornata festiva ha quindi limitato il numero degli incendi mentre erano stati piu' numerosi dalle 20 di ieri sera alle 8 di oggi: 45 complessivamente.

01-07-2007 - fonte

VACANZE: AUTOSTRADE, POMERIGGIO DA 'BOLLINO ROSSO' PER RIENTRI

Roma, 1 lug. - Adnkronos

Dopo le consistenti uscite dalle grandi citta' registrate fin dal pomeriggio di giovedi' scorso, quando per i romani e' iniziato il lungo ponte per la festivita' di San Pietro e Paolo, a partire dal primo pomeriggio di oggi, i tratti autostradali di collegamento tra le riviere e i principali nodi urbani saranno interessati da traffico molto intenso, con punte di criticita' possibili tra le 16 e le 21. In particolare: per quanto riguarda la A14 da Cattolica a Bologna, Autostrade per l'Italia ricorda che nelle ore di punta e in caso di code in autostrada, gli accessi ai caselli di Cattolica, Riccione, Rimini, Ravenna e Cesena potranno essere limitati per evitare ulteriori criticita'.

01-07-2007 - fonte

MASSA: RAGAZZA SI TOGLIE LA VITA IMPICCANDOSI, ERA MALATA DI DEPRESSIONE

Massa (Ms), 29 giu. - Adnkronos

Una ragazza di 23 anni si e' tolta la vita la scorsa notte, nella sua casa a Massa (Massa Carrara), impiccandosi. A trovarla, il fidanzato, che conviveva con la giovane. La 23enne ha lasciato un biglietto per spiegare le ragioni del suo gesto. Dalla lettera, emergerebbe che la ragazza era caduta in un forte stato depressivo, non legato comunque ai suoi rapporti con il fidanzato.

29-06-2007 - fonte

Se i vescovi ora parlano più piano

Da qualche mese sembra essersi attenuata la voce dei vertici della Chiesa italiana sui temi di rilevanza pubblica. Non mancano ovviamente i richiami di fondo, come sulla centralità della famiglia o sulla questione - che si profila all’orizzonte - del testamento biologico, ma essi vengono formulati con maggior cautela rispetto al recente passato, quando la Chiesa non perdeva occasione per affermare con forza le proprie posizioni, quasi a porsi come un nuovo soggetto «cultural-politico nella società italiana.

Questo mutamento di strategia può avere molte spiegazioni. Le più contingenti chiamano in causa le numerose e scomposte reazioni che si sono innescate nella società a seguito del nuovo protagonismo della Chiesa cattolica, che avrebbero indotto i vescovi ad agire con maggior prudenza nel farsi portavoce dei valori cattolici e del bene comune sulla scena pubblica. Il riferimento in questo caso non è soltanto alla campagna d’intimidazioni che ha colpito monsignor Bagnasco all’inizio del mandato da capo dei vescovi italiani; ma anche alla recente prova di muscoli che si è consumata nella piazza più famosa d’Italia, quando una folla mai vista ai Gay Pride ha invaso S. Giovanni a Roma proprio per contrapporsi al Family Day cattolico celebrato nello stesso luogo pochi giorni prima; o ancora, al montare dell’anticlericalismo di cui emergono vari segni sia nella produzione di pamphlet che scalano le classifiche dei libri più venduti sia in trasmissioni televisive (come quella di Santoro sulla pedofilia dei preti) che vanno a fare le pulci in casa ecclesiale.

Altri motivi sembrano indurre i vescovi italiani a un atteggiamento di maggior prudenza pubblica. La Chiesa sta vivendo una nuova fase, dopo il cambio di chi la dirige. Monsignor Bagnasco non ha una linea diversa da quella del cardinal Ruini, ma l’interpreta più in termini pastorali che con l’idea d’incidere sugli equilibri del Paese. Oltre a ciò, il cattolicesimo più impegnato è alle prese con tensioni e riflessioni interne, per il peso di alcune scelte ecclesiali maturate nel tempo.

Negli ultimi anni la Chiesa ha promosso una serie di grandi eventi pubblici, sia per meglio far sentire le sue proposte nella società della comunicazione, sia per far emergere il consenso sociale attorno ai valori che promuove. In parallelo, sui temi caldi del dibattito pubblico sono sorti vari Comitati (Forum delle famiglie, delle associazioni, Scienza e vita, ecc.), con lo scopo di rappresentare un punto di riferimento organizzativo e culturale per la battaglia sui valori. Queste nuove formule organizzative hanno creato non pochi problemi alla vita delle grandi associazioni cattoliche da tempo radicate nel Paese. Realtà come Azione cattolica, Acli, Cl, scout, movimenti spirituali, Comunità di Sant’Egidio sono state chiamate a mobilitarsi su campagne particolari e temi emergenti, a farsi carico di compiti impropri o non previsti, ad aderire a iniziative che non rientravano nei loro progetti; tutti aspetti che hanno creato disagio nel mondo della militanza cattolica, che si è sentita esposta alla dispersione dell’impegno e fors’anche a un ruolo di cinghia di trasmissione di progetti pensati altrove. Inoltre, i forum e le strutture nati dai grandi eventi ecclesiali, o per sostenere le diverse battaglie sui valori promosse dalla Chiesa, possono entrare in concorrenza con i movimenti e le associazioni che da sempre rappresentano l’asse portante del cattolicesimo impegnato. Talvolta, infine, i grandi eventi consacrano leader (come nel caso di Savino Pezzotta per il Family Day) che possono sentirsi investiti di un ruolo pubblico che scompagina gli equilibri già precari che si riscontrano nell’associazionismo cattolico organizzato.

Non mancano dunque le ragioni interne al mondo cattolico che orientano i piani alti della Chiesa a una presenza più cauta nella società italiana. Il cattolicesimo impegnato corre il rischio della frammentazione, proprio in un momento storico in cui più si avverte l’esigenza di gruppi e associazioni che s’impegnino dal basso a testimoniare i grandi valori e a costruire positive condizioni di convivenza.

30-06-2007 - di FRANCO GARELLI - fonte

Roma - Grave incidente sull'A1: sette morti

Questa mattina alle 7 un pulmino si è ribaltato nei pressi della Capitale

Stamattina alle 7 sulla A1, nei pressi della Capitale, un grave incidente è costato la vita a sette operai romeni (5 uomini e una donna). Il pulmino sul quale viaggiavano si è ribaltato, per cause ancora da accertare, al km 539 dell'autostrada verso Roma. Gravemente feriti gli altri tre colleghi che viaggiavano con loro. Le ipotesi piú probabili sono un colpo di sonno del conducente e lo scoppio di un pneumatico.

Chiuso per alcune ore il tratto dell'A1 copreso tra l'allacciamento con la A24 e il bivio per la Diramazione Roma nord verso Firenze. "Il Mercedes Vito con targa rumena a bordo del quale viaggiavano - precisa in una nota Autostrade per l'Italia - é improvvisamente sbandato mentre percorreva un tratto rettilineo in condizioni di piena visibilità". Limitati i disagi alla circolazione, tenuto conto del traffico scarso su queste arterie nella mattinata di domenica. Prima di mettersi in viaggio comunque, Autostrade per l'Italia raccomanda di informarsi sulle condizioni di viabilità e di rimanere costantemente informati sintonizzandosi sui canali Isoradio RAI 103.3 o su RTL 102.5. A disposizione degli automobilisti anche il Call Center Viabilità (cdg).

01-07-2007 - fonte

Si finge talent scout e abusa di un'aspirante modella

REGGIO EMILIA (1 Lug. 2007) - Ha abusato di una ragazza dopo averle fatto bere dell'alcol mentre le scattava delle foto per un presunto 'book' fotografico destinato ad un improbabile futuro da modella.

L'uomo, fotografo reggiano di 57 anni, in passato protagonista di un episodio simile che gli era già valso una condanna, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip e richiesta dal Pm di Reggio Emilia Maria Rita Pantani. L'episodio era stato denunciato alla polizia alla fine di maggio.

L'uomo, Arno Franzoni, aveva avvicinato una ventenne all'interno di un locale. Presentandosi come talent scout e promotore di eventi pubblicitari, l'uomo aveva convinto la giovane, accreditandosi come conoscitore del mondo della moda e facendole balenare l'ipotesi di un lavoro come modella, a recarsi nei giorni successivi nel suo studio fotografico a Regnano, località di Reggio Emilia. Lì le aveva iniziato a scattare alcune foto, poi le aveva offerto da bere degli alcolici. La giovane era rimasta stordita, e l'uomo ne aveva approfittato per abusare di lei.

Una volta tornata a casa e ripresasi dal torpore la ventenne aveva realizzato l'accaduto. Dopo aver raccontato quanto subito alla madre, era andata alla polizia per sporgere denuncia. La giovane donna ha saputo poi indicare al personale della sezione reati sessuali della squadra mobile di Reggio Emilia anche la casa dover era avvenuta la violenza. Le successive indagini coordinate dal pm Pantani hanno portato all'emissione della misura restrittiva, eseguita ieri mattina. Nella perquisizione della casa di Franzoni, dove l'uomo è stato sorpreso, gli agenti hanno trovato numerose foto di ragazze attraenti, e un computer il cui contenuto viene valutato "utile alle indagini". In passato l'uomo aveva commesso un fatto analogo, ai danni di alcune ragazzine e per questo era già stato condannato.

1 luglio 2007 - fonte

Afghanistan, strage di civili in raid aereo

Bombardamenti delle forze della coalizione nell'Helmand dopo un agguato dei Talebani. Decine le vittime, fra cui donne e bambini. Ma il portavoce dell'Isaf precisa: ''Non più di 12 i morti''. Doppio attentato contro militari della Nato Kabul, 1 lug. (Adnkronos/Ign) - Nuova strage di civili per un raid aereo americano nel sud dell'Afghanistan. Un'operazione durata tre ore lanciata nel distretto di Gereshk, nella provincia dell'Helmand, nella notte di venerdì dopo un agguato dei Talebani contro un convoglio militare. Le forze della coalizione hanno subito ammesso la ''possibile morte di civili'', mentre fonti locali denunciano la morte di almeno 80 persone, fra cui numerose donne e bambini, e 35 talebani, a poca distanza da un altro villaggio bombardato la scorsa settimana con un elevato bilancio di vittime fra i locali.

Il capo della polizia della provincia Mohammad Hussein spiega che dopo l'agguato i Talebani si sono rifugiati nei villaggi vicini, intorno ad Hadebarad, che si sono così trasformati nell'obiettivo dei militari americani.
Un altro dirigente della polizia locale, citato dall'Agenzia di stampa Xinhua come Amanullah, ha denunciato questa mattina che ''fino a ora sono stati recuperati i corpi di 80 persone, fra cui donne e bambini''. ''Il bilancio delle vittime civili può continuare a crescere mano a mano che proseguono le ricerche'', ha precisato. ''La gente ha cercato di fuggire a bordo di auto, camion, trattori e gli aerei della coalizione li hanno bombardati perché pensavano fossero nemici in fuga. Mi hanno riferito che hanno seppellito i corpi di 170 persone'', ha affermato uno degli anziani della jirga locale Haji Zahir, in una intervista al New York Times.
Sempre nel distretto di Gereshk, doppio attentato contro i militari della Nato. Un soldato della forza Isaf è rimasto ucciso e diversi altri feriti dai razzi lanciati dai talebani subito prima di un attentato suicida contro i militari. L'attacco kamikaze ha provocato il ferimento di tre soldati britannici e di tre civili afghani, secondo quanto ha reso noto il governatore del distretto, citato dalla BBC.

Il portavoce di Isaf, il maggiore John Thomas, assicura che dopo aver effettuato una verifica, i civili morti nel bombardamento di venerdì ''non sono più di 12, un numero che - ha detto - rimane significativo ma meno alto di quello denunciato''. Il presidente afghano, Hamid Karzai, che nelle ultime settimane aveva piu' volte lamentato il numero troppo elevato di vittime fra i civili nelle operazioni delle forze della coalizione, ha istituito una commissione di inchiesta su questo nuovo episodio. Per l'amministratore del distretto, Dur Ali Shah, che in un primo momento aveva denunciato oltre ottanta vittime, i morti fra gli abitanti disarmati dei villaggi, sono 45 ,che si aggiungono a 64 talebani''

01-07-2007 - fonte

Viaggi. Consigli al volo

La sindrome da classe economica non va sottovalutata. Il rischio di trombosi raddoppia con più di 4 ore di viaggio. Ma con qualche accorgimento si può prevenire...

Sono passati sei anni (era il 2001) quando le cronache dei giornali si occuparono per vari giorni della morte di una giovane inglese avvenuta dopo un lungo viaggio aereo dall'Australia. Fu allora che l'Organizzazione Mondiale della Sanità avviò il progetto WRIGHT, una ricerca scientifica sugli effetti delle lunghe permanenze in volo, risultati resi noti in questi giorni.

Ecco dunque come comportarsi per affrontare viaggi che prevedono (quindi non solo in aereo) la necessità di rimanere seduti per più di quattro ore. In questi casi, infatti, il rischio di andare incontro a un tromboembolo raddoppia. Rimanere immobili per ore rallenta molto la circolazione del sangue negli arti inferiori e può favorire, quando poi ci si muove, il distacco di trombi e, come estrema conseguenza, un'embolia polmonare. Prima di darvi qualche consiglio pratico sul come affrontare lunghi viaggi vogliamo però segnalarvi come la ricerca dell'OMS segnali che debbano prestare attenzione anche coloro che sebbene non stiano facendo un viaggio oltre le quattro ore prendano l'aereo più volte nel giro di poche settimane assommando immobilità a immobilità.

Il rischio infatti non si esaurisce con la fine del viaggio ma necessita di un periodo di perlomeno quattro settimane per essere assorbito. L'OMS sottolinea anche che, comunque, non siamo di fronte ad una emergenza. Eventi pericolosi possono riguardare unicamente 1 persona ogni 6000, una causalità quindi statisticamente piuttosto bassa.

Obesità, fumo, presenza di casi in famiglia, ma anche l'altezza (essere sotto il metro e sessanta o soppra l'uno e novanta), l'uso di contraccettivi orali, sono elementi predisponenti come in ogni malattia cardiovascolare. Attenzione dunque al come vestirsi. Indossare abbigliamento largo, comodo, soprattutto pantaloni e scarpe. Qualche semplice esercizio (per esempio muovere i piedi in su ed in giù facendo ruotare la caviglia, premere i piedi sul pavimento con forza, alternare contrazioni e rilasciamento dei polpacci e delle cosce) Oltre ad alzarsi ogni ora se possibile, consentono una migliore circolazione del sangue e prevengono le trombosi. Coloro, poi, a rischio di trombosi venose (donne gravide, soggetti anziani, individui operati di recente, pazienti in trattamento ormonale, soggetti affetti da neoplasie) farebbero bene ad indossare calze elastiche ed eventualmente, ma solo sotto prescrizione medica, assumere piccole dosi di aspirina.

Certamente meno serie ma comunque poco gradevoli sono gli effetti in volo dati dalla secchezza dell'aria. Rimuovere sempre le lenti a contatto, utilizzare un decongestionante nasale, bere molta acqua ed evitare caffeina ed alcolici. Anche la pressione della cabina in volo da problemi che possono anche essere molto fastidiosi. La cabina pressurizzata crea un'altezza tra i 1500 ed i 2400 metri. I maggiori fastidi (ma anche forti dolori) riguardano le orecchie. Si può ottenere una decongestione nasale mediante una idratazione abbondante, e l’impiego di decongestionanti spray e fluidificanti. Masticare gomma americana può aiutare a sbloccare le tube di Eustacchio e quindi a ridurre il fastidio soprattutto durante l'atterraggio ed il decollo e sempre durante questi due momenti è consigliabile restare svegli.

Si possono avere anche problemi di mal d'aereo (cinetosi) che nascono da forti accelerazioni e decelerazioni con conseguenti effetti sulla struttura interna dell'orecchio. Sintomi classici: vertigini, nausea e vomito. Utili gli anti-istaminici (xamanina, dramamina, meclizina) o la scopolamina (controindicata in soggetti affetti da glaucoma e ipertrofia prostatica). Possono essere assunti per bocca in compresse o come gomma da masticare o applicati in forma di cerotto. Consultare il medico prima di assumere comunque un qualunque farmaco. E' opportuno durante il volo mantenersi fermi e scegliere un posto vicino al finestrino.

Francesco Schiano - 01-07-2007 - fonte

Codice della strada: un errore divertente nel foglio

Ringrazio per la segnalazione Valerio Platìa, insegnante di circolazione stradale e istruttore di guida. È stato lui, che leggendo il DDL n. 2480 (discusso alla Camera dei Deputati e definitivamente approvato nella seduta del 27 giugno, prima di passare al Senato), ha scovato un errore divertente.

A proposito del foglio rosa, l'articolo 2 infatti dice:

"Ai minori che hanno compiuto gli anni sedici e che sono titolari di patente di guida è consentita, a fini di esercitazione, la guida di autoveicoli di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t, con esclusione del traino di qualunque tipo di rimorchio, e comunque nel rispetto dei limiti di potenza specifica riferita alla tara di cui all'articolo 117, comma 2-bis, purché accompagnati da un conducente titolare di patente di categoria B o superiore da almeno dieci anni, previo rilascio di apposita autorizzazione da parte del competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri, personale, affari generali e la pianificazione generale dei trasporti e su istanza presentata al medesimo ufficio dal genitore o dal legale rappresentante del minore".

La domanda è: che vuol dire accompagnati da un "conducente"? Ma allora chi sarà a condurre il veicolo: il 16enne o l'accompagnatore? L'accompagnatore come fa a essere

contemporaneamente accompagnatore e conducente? Forse si siede sul sedile del passeggero (in modo da fare da accompagnatore) e contemporaneamente tiene il volante con la mano sinistra (in modo da essere anche conducente). E il giovane che fa? Muove solo i pedali? Sono certo che il Senato cambierà la parola "conducente" con "istruttore", "tutor" o "accompagnatore". Vi terrò informati.

01-07-2007 - fonte

Operazione:Pretofilia, la scure del Governo

Roma - La satira condotta a mezzo videogame non sembra avere vita facile in Italia: dopo le denunce piovute sul videogioco Operazione:Pretofilia da alcuni parlamentari UDC, alla Camera il Governo ha confermato di ritenere quel videogame e la pagina che lo ospita materiali da rimuovere dalla rete Internet.

Lo si può leggere nel resoconto dell'ultimo dibattito alla Camera, dove il Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Paolo Naccarato nel rispondere ad una interpellanza UDC spiega:

"In relazione al sito che ha pubblicato il gioco in questione, quest'ultimo è già da alcuni giorni all'attenzione del servizio postale e delle comunicazioni del Ministero dell'interno ed, in proposito, è stata informata l'autorità giudiziaria di Catania, poiché la prima segnalazione del predetto sito è stata raccolta dal servizio di polizia postale di tale città. Nel contempo, si sta cercando di rimuovere la pagina web del server dove la stessa è ospitata, server che, dai primi accertamenti, risulta collocato negli Stati Uniti d'America".

Nel parlare del gioco, analogamente a quanto avevano scritto gli esponenti UDC nell'interpellanza, Naccarato cita la normativa sulla pedopornografia a cui in questo caso bisognerebbe far riferimento in quanto nel gioco vi sarebbero simulati atti sessuali tra adulti (i preti presi di mira dagli autori del videogame) e bambini. Si tratta peraltro di una rappresentazione a dir poco stilizzata di tali atti, di dimensioni ridottissime e di scarsissima intelligibilità, all'interno di un contesto studiato per condannare simili eventi. Comprensibile dunque che prendere di mira questo specifico aspetto del videogame possa essere visto da qualcuno come un discutibile espediente per rimuovere un contenuto politicamente controverso, negando al contempo di aver leso la libertà di espressione.

Lo denunciano gli stessi autori del game, quelli di Molleindustria, che in una nota sconsolata annunciano di aver sospeso la pubblicazione del gioco. "Siamo convinti - scrivono - che perseguire un videogioco satirico con l'accusa di pedopornografia sia, oltre che un attacco alla libertà di espressione, anche un danno alla sacrosanta lotta agli abusi sui minori. La stessa legge che si propone di punire gli stupratori e i produttori di materiale pedopornografico viene usata per togliere dalla circolazione un'opera che paradossalmente vuole proprio essere una condanna di questi comportamenti".

E spiegano: "Dal momento che l'intento del governo è quello di agire sul nostro service provider abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse quella di rimuovere i contenuti incriminati nella speranza che la macchina poliziesca si possa ancora arrestare".

Inutile dire che il gioco rimane disponibile online, sia come file sulle reti di sharing che come gioco giocabile direttamente online su siti e portali dedicati.

02-07-2007 - fonte

Stragi sulle strade: il Governo sbaglia

Gli oltre 30 morti del weekend appena terminato forniscono una indicazione incontestabile: il giro di vite al Codice della strada che il Governo vuol dare è inutile.

Infatti, le sanzioni per eccesso di velocità sono già salate: si arriva a 370 euro pi il taglio di 10 punti e la sospensione della patente. La guida in stato d'ebbrezza è un reato. Ci sono autovelox, Tutor, apparecchi che controllano chi guida.

Tutto inutile: ogni anno ci sono 8.000 morti, 300.000 feriti, 20.000 disabili gravi. Sapete perché? Perché sulle strade ogni anno scendono

513.000 pattuglie di Polstrada. Un po' come se uno volesse svuotare un oceano con un cucchiaino: lo Stato non dà i mezzi per sconfiggere quella piaga sociale che sono gli incidenti stradali, con costi altissimi in termini di vita e spese sanitarie.

Sicché stabilire che chi va veloce rischia l'ergastolo o le pene corporali è inutile. Se un autovelox lo becca, paga 250 euro di multa supplementare e conserva la patente.

Quel matto che corre troppo teme soltanto i controlli effettivi delle Forze dell'ordine. Allo stesso modo, chi non rispetta la distanza di sicurezza, effettua manovre azzardate, ha un andamento irregolare (che anticipa il colpo di sonno) può essere fermato solo da una pattuglia.

2 luglio 2007 - fonte

Rossi, prezzi farmaci non unico mezzo per tagli spesa

FIRENZE, 29 GIU - ''Fino ad oggi la politica della riduzione della spesa sanitaria per i farmaci si e' concentrata sulla compressione dei prezzi. In un momento in cui con il Dpef si sta predisponendo la nuova finanziaria, Regioni e Governo si devono porre il problema di pensare a strumenti piu' raffinati per salvaguardare la qualita' dei prodotti che hanno un impatto sulle cure e sul sistema sanitario, ed avere un'industria farmaceutica sana e competitiva''.
Lo ha detto l'assessore toscano al diritto alla salute e coordinatore nazionale degli assessori alla sanita' Enrico Rossi, incontrando a Firenze rappresentanti di case farmaceutiche toscane a capitale italiano. ''Con il Dpef - ha aggiunto Rossi - stiamo entrando nel vivo di un percorso che dovra' cercare di ottemperare a tutte le esigenze, quelle della sanita' e quelle dell' industria''. Rossi ha poi ricordato che ''la riduzione del prezzo dei farmaci e' conseguente ad un'espansione della spesa sanitaria del 33% dopo l'abolizione del ticket avvenuta nel 2001. Da qui gli interventi per ridurre la spesa in farmaci con un taglio generalizzato dei prezzi che rappresenta pero' un handicap per le nostre imprese''. ''Occorre - ha aggiunto - tornare a un meccanismo di governo della spesa come in altri paesi, per evitare il rischio di non essere attrattivi per gli investimenti nel settore farmaceutico. La nostra spesa farmaceutica - ha concluso - e' piu' bassa che in altri paesi ma deve diventare piu' appropriata e qualificata''.

fonte: Ansa/Federfarma - 29 giugno 2007 - fonte

Il bello del commercio globale

IL BELLO DEL COMMERCIO GLOBALE
Da Maurizio Blondet (effedieffe.com) un'analisi spietata che lega, in una logica atroce, nuovi e vecchi capitalismi. I nuovi ricchi africani cinesi ed indiani sono più spietati dei loro "maestri". Così in Cina non nascono bambine in nome della produttività!
Milano - La Repubblica del Congo è in stato di notoria povertà.
Non così Denis Sassou Nguesso, figlio del presidente della sullodata repubblica.
Come rivela la ONG «Global Witness», in un solo giorno di agosto 2006 il figlio ha speso 35 mila dollari per fare shopping a Parigi e Marbella: fra l’altro, 2.500 dollari spesi a Decathon (evidentemente è uno sportivo).
Il figlio del presidente del resto è direttore della Cotrade, la ditta che commercializza il greggio congolese.
Non è il solo africano fortunato. Dal 1995 ad oggi, in 12 anni, i capitali che i privilegiati proprietari hanno fatto uscire dall’Africa ammonterebbero a 274 miliardi di dollari, pari a una volta e mezzo il debito estero del continente nero. (1)
Questa emorragia truffaldina è ovviamente agevolata dalla globalizzazione imposta dal World Trade Organisation, che vieta ogni controllo sui movimenti di capitale. Su tale liberalizzazione è nata tutta un’industria finanziaria: paradisi e nicchie fiscali, false «fondazioni», apparati bancari di riciclaggio, ditte fiduciarie, società anonime consistenti in caselle postali…
Ne ha parlato a Washington Raymond Baker, direttore del CSIS (Center for International Policy), sostenendo che gli enormi volumi finanziari illeciti - vengano da evasione fiscale, fuga di capitali, prostituzione, droga e armi - rappresentano ormai «una minaccia per la stabilità e la prosperità mondiali».
Il denaro riciclato, sottratto alla patria o al fisco, esportato e movimentato nei circuiti illeciti rappresenta ormai dal 2 al 5% del prodotto lordo mondiale: è il PIL di una super-potenza.
LA DROGA
Il commercio globale della droga vale da 120 a 200 miliardi di dollari, quello della contraffazione (di merci o di monete) tra 80 e 120, il racket dei vari spacci di carne umana tra i 50 e i cento.
In tutto, la criminalità vera e propria movimenta da 300 a 550 miliardi di dollari.
LE "ONESTE" MULTINAZIONALI
Ma il più grosso volume d’affari in evasione e riciclaggio lo movimentano le oneste multinazionali. Le quali agiscono con la pratica dei prezzi interni, scambiandosi semi-lavorati fra le loro diverse filiali globali a prezzi calcolati per sfuggire all’esazione fiscale locale.
Il monte di soldi in nero da queste attività si aggirerebbe fra i 700 e i mille miliardi di dollari l’anno. Il vero racket è quello delle corporation.
Daniel Kaufmann, direttore del Global Program alla Banca Mondiale, ha ammesso che questo giro immenso, che nasce dalla corruzione e la alimenta, «ha mandato a monte i nostri programmi di sviluppo» nei Paesi poveri.
I PAESI RICCHI
Ma anche nei paesi ricchi non va meglio. Il senatore Carl Levin stima che il fisco USA perda ogni anno 100 miliardi di dollari, perché i capitali si rifugiano nei paradisi fiscali come le Cayman. «L’economia illecita ha fatto la nicchia nell’economia legale», ha detto Moises Naim, direttore di Foreign Policy.
La norvegese Eva Joly, giudice istruttore nello scandalo Elf (riciclaggio e fondi neri), ha detto che bisogna dichiarare guerra ai paradisi fiscali, ma ha lamentato che «L’Europa ha un linguaggio doppio sulla faccenda». Oh, che sorpresa.
LA CINA
Il commercio globale sta arricchendo la Cina, come noto. E creando là nuove occasioni di business. Un esempio di nuovi e creativi servizi alla persona (terziario avanzato) è stato riportato da Asia Times: il commercio delle «mogli fantasma». (2)
LE MOGLI FANTASMA
Di che si tratta? Quando un uomo muore non sposato, è antica usanza in certe regioni di seppellirlo con il cadavere di una donna, sua «sposa per l’aldilà». Ora, nelle miniere cinesi è frequente il caso di incidenti mortali fra i minatori (nel 2006, si calcola, i morti sarebbero stati 4.746, alla media di 13 al giorno).
Sicchè nelle province minerarie dell’interno, dove si scava carbone in malsicuri cunicoli, fiorisce il commercio di «mogli spettro» per scapoli morti sul lavoro.
Nella provincia di Hebei si è verificato il caso di una famiglia che ha pagato 454 dollari per fornire il parente morto di una «sposa». Il cadavere femminile era quello di una subnormale sui 40.
Il fornitore del cadavere, tale Son Tiantang, arrestato ad aprile, ha ammesso di averla ammazzata, e di averne ammazzato altre quattro per rivenderle come «spose celesti». Il signor Son aveva cominciato il suo business disseppellendo e trafugando donne già morte, ma poi ha pensato di fornire «carne fresca».
Non è stato difficile, vista la quantità di donne abbandonate, errabonde perché subnormali o invalide o disperatamente fuggite dalle zone rurali più misere per sfuggire alle violenze e al disprezzo, che vagano per la Cina. Son si è molto stupito quando l’hanno arrestato: riteneva di aver seguito le direttive del miglior capitalismo, rispondendo con adeguata offerta ad una «domanda» crescente.
Perchè questo è il punto: in Cina, prima per la politica del figlio unico, le famiglie hanno abortito di preferenza le femmine neonate (bocche inutili, a cui bisognerà pagare ad un certo punto la dote), preferendo il figlio maschio. Poi, l’infanticidio delle femminucce è cresciuto insieme al benessere (meglio un frigorifero che una ragazzina).
MANCANO 40 MILIONI DI DONNE IN CINA
Sicchè, oggi, «mancano» 40 milioni di donne rispetto alla popolazione maschile. O meglio: 40 milioni di maschi cinesi non troveranno moglie. Dunque il commercio delle «spose celesti», da seppellire con gli scapoli per forza, ha davanti un luminoso, ancorchè lugubre futuro. E’ il bello del capitalismo globale.
Maurizio Blondet - 2 luglio 2007 - fonte

Si finge talent scout e abusa di un'aspirante modella

REGGIO EMILIA - Ha abusato di una ragazza dopo averle fatto bere dell'alcol mentre le scattava delle foto per un presunto 'book' fotografico destinato ad un improbabile futuro da modella.

L'uomo, fotografo reggiano di 57 anni, in passato protagonista di un episodio simile che gli era già valso una condanna, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip e richiesta dal Pm di Reggio Emilia Maria Rita Pantani. L'episodio era stato denunciato alla polizia alla fine di maggio.

L'uomo, Arno Franzoni, aveva avvicinato una ventenne all'interno di un locale. Presentandosi come talent scout e promotore di eventi pubblicitari, l'uomo aveva convinto la giovane, accreditandosi come conoscitore del mondo della moda e facendole balenare l'ipotesi di un lavoro come modella, a recarsi nei giorni successivi nel suo studio fotografico a Regnano, località di Reggio Emilia. Lì le aveva iniziato a scattare alcune foto, poi le aveva offerto da bere degli alcolici. La giovane era rimasta stordita, e l'uomo ne aveva approfittato per abusare di lei.
Una volta tornata a casa e ripresasi dal torpore la ventenne aveva realizzato l'accaduto. Dopo aver raccontato quanto subito alla madre, era andata alla polizia per sporgere denuncia. La giovane donna ha saputo poi indicare al personale della sezione reati sessuali della squadra mobile di Reggio Emilia anche la casa dover era avvenuta la violenza. Le successive indagini coordinate dal pm Pantani hanno portato all'emissione della misura restrittiva, eseguita ieri mattina. Nella perquisizione della casa di Franzoni, dove l'uomo è stato sorpreso, gli agenti hanno trovato numerose foto di ragazze attraenti, e un computer il cui contenuto viene valutato "utile alle indagini". In passato l'uomo aveva commesso un fatto analogo, ai danni di alcune ragazzine e per questo era già stato condannato.

1 Lug. 2007 - fonte

Basta guerre nel mondo!