Firenze, ubriaco alla guida travolge e uccide anziano

Firenze, 26 nov. - (Adnkronos/Ign) - Ancora sangue sulle strade italiane a causa di chi guida in stato di ebbrezza. Dopo l'incidente il giovane, nato a Torre del Greco (Napoli), è stato accompagnato all'ospedale di Poggibonsi (Siena), località in cui vive, ed è stato sottoposto all'esame dell'alcol. Dagli esami è emerso un tasso alcolemico sei volte superiore al consentito: 2.9, contro il limite di 0.5 previsto dalla legge. Il ragazzo è stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo e rinchiuso nel carcere fiorentino di Sollicciano.

Nel Cosentino, invece, un giovane di 26 anni ha perso la vita schiantandosi con la sua auto mentre tentava di sfuggire ai carabinieri che, poche ore prima, gli avevano ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza. Sulle strade vicino al comune di Torano Castello il ragazzo ha perso il controllo dell'autovettura in curva a causa dell'alta velocità e della scivolosità dell'asfalto bagnato. Lui è morto sul colpo mentre si è salvato l'altro a bordo che ha riportato solo ferite lievi.

Anche a Palermo oggi si è registrato un caso di un giovane arrestato in stato di ebbrezza, che fortunatamente non ha causato morti ma ha aggredito i carabinieri. Il ragazzo, Calogero Giuffrè di 27 anni, non si è fermato all'alt imposto dai militari su una strada vicino Termini Imerese. Dopo un breve inseguimento, però, è stato bloccato.
Durante il controllo, il 27enne ha presentato chiari sintomi di stato d'ubriachezza (il test ha rivelato poi una quantità di alcol nel sangue di gran lunga superiore a quella consentita) e ha minacciato e spintonato i militari. Con l'accusa di minaccia e resitenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza i carabinieri lo hanno così arrestato.


26/11/07 - adnkronos.com

NOTIZIE DAI CARABINIERI

Nel corso dei servizi di controllo del territorio svolti nel fine settimana per la prevenzione e la repressione dei reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Fano hanno proceduto al controllo di 55 automezzi ed all’identificazione di 89 persone.

Nel corso di tale attività hanno:

- A Fano – denunciato in stato di libertà all’A.G. di Pesaro, per guida in stato di ebbrezza sotto l’influenza dell’alcol, A.S. di anni 32 e D.B. di anni 46, poiché sorpresi alla guida delle rispettive autovetture in grave stato di alterazione psicofisica; R.S. di anni 17, invece, è stato segnalato alla Prefettura di Pesaro e Urbino quale assuntore di sostanze stupefacenti a scopo non terapeutico, in quanto trovato in possesso di gr. 1,6 circa di hashish che deteneva per uso personale.

- A San Lorenzo in Campo – altre due denunce sempre per guida in stato di ebbrezza sono state formulate a carico di M.M. di anni 60 e B.A. di anni 22.

- A Saltara – V.F. di anni 23 è stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto deteneva gr. 2 circa di cocaina, 1 grammo circa di hashish, un coltellino con lama sporca di stupefacente e la somma in contanti di euro 400 ritenuta provento della precedente attività di spaccio. Quanto sopra indicato è stato sottoposto a sequestro. Altri cinque giovani sono stati segnalati alla Prefettura di Pesaro e Urbino quali assuntori di sostanze stupefacenti, in quanto trovati in possesso di modiche quantità di cocaina ed hashish che detenevano per uso personale.Sempre a Saltara, G.P., agricoltore 55enne è stato denunciato in stato di libertà all’A.G. per violenza privata, poiché impediva ad alcuni cacciatori di transitare con le loro autovetture lungo una via pubblica adiacente alla sua proprietà.

- A Fossombrone – denunciato in stato di libertà B.P., 74enne del luogo, per minacce. All’uomo, titolare di porto d’armi, a scopo cautelativo sono state sequestrate le armi (tre fucili) ed il relativo munizionamento (circa 70 colpi).

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI NOVAFELTRIA IMPEGNATI IN UN SERVIZIO DI CONTROLLO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE FINALIZZATO A CONTRASTARE IL FENOMENO DELLE “STRAGI DEL SABATO SERA”:

2 PERSONE DENUNCIATE

30 CONTRAVVENZIONATE AL C.D.S, 32 PUNTI DECURTATI SULLA PATENTE

QUESTO E’ IL RISULTATO DEI SERVIZI SVOLTI NEL 4° WEEKEND DI NOVEMBRE DAI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI NOVAFELTRIA NELLE TRE VALLI DEL MARECCHIA, FOGLIA E CONCA.

NEI CONTROLLI SONO STATI IMPEGNATE LE STAZIONI CARABINIERI IL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA.

NEL CORSO DEI CONTROLLI I MILITAR HANNO:

DEFERITO IN STATO DI LIBERTA’:

PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA ALCOLICA

S.V. 28ENNE DI PIANDIMELETO, SORPRESO IN NOVAFELTRIA ALLA GUIDA DELLA PROPRIA AUTOVETTURA VOLKSWAGEN POLO IN STATO DI EBBREZZA ALCOLICA RISCONTRATA DAI MILITARI DELL’ALIQUOTA RADIOMOBILE MEDIANTE L’UTILIZZO DELL’APPARATO ETILOMETRICO (TASSO ALCOLICO PARI A 1,05 G/L). LA PATENTE DI GUIDA GLI E’ STATA RITIRATA;

PER PORTO DI ARMI OD OGGETTI ATTI AD OFFENDERE

UN MINORENNE DI BELLARIA IGEA MARINA, CHE, CONTROLLATO A SAN LEO, LOCALITA’ TORELLO, TENEVA UN MANGANELLO OCCULTATO SOTTO I SEDILI DEL PROPRIO QUADRICICLO;

ELEVAVATO 30 CONTRAVVENZIONI AL CODICE DELLA STRADA CON IL RITIRO DI 1 PATENTE E 2 CARTE DI CIRCOLAZIONE.

NEL CORSO DEL SERVIZIO SONO STATI CONTROLLATI 400 AUTOMEZZI E CIRCA 500 PERSONE.

Pesaro, 26 novembre 2007 - fanoinforma.it

Ubriaco e senza cinture esce di strada

Si schianta contro i cassonetti. Molto gravi madre e figlio


Sanremo - E' accaduto intorno alle 5. Ancora in corso la dinamica dell'incidente. Sembra, tuttavia, che il giovane viaggiasse sotto l'effetto dell'alcol a bordo di una Volkswagen Polo. La donna ha riportato un brutto trauma cranico; il giovane e' ora al S. Corona.


Madre e figlio peruviani, Esterina Santa Roman Flores e Alex Flores Inga, di 53 e 31 anni, sono rimasti gravamente feriti, in un incidente avvenuto, intorno alle 5, in strada Solaro, a Sanremo, nei pressi dell'Hotel Nyala. Stando alle prime informazioni, sembra che il giovane (pare ubriaco e senza patente) si trovasse alla guida di una Volkswagen Polo, quando per cause tuttora in fase di accertamento avrebbe perso il controllo della guida, mentre percorreva una curva, in direzione mare, andando a sbattere contro alcuni cassonetti dei rifiuti. Il giovane e' stato trasbordato in mattinata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, mentre la madre, che ha riportato una profonda ferita al capo, e' ricoverata ancora a Sanremo.

Sul posto sono intervenuti gli agenti del locale commissariato che stanno indagando per ricostruire la dinamica dell'incidente. Sembra, tuttavia, che il giovane, cosciente subito dopo l'impatto, abbia detto in spagnolo 'Mamma cosa ti ho fatto'. Accanto a sè, pare che avesse una bottiglia di birra. La donna ha avuto la peggio anche perche' sembra che non indossasse le cinture di sicurezza e che, proprio per questo particolare, non trascurabile, abbia frantumato con il capo un cristallo della vettura, procurandosi la grave ferita. Il trasferimento e' avvenuto su un elisoccorso dei Vigili del Fuoco di Genova, con a bordo un'equipe medica del 118.

di Fabrizio Tenerelli - 26/11/07 - riviera24.it

Guida ubriaco e uccide pedone

26/11/2007 - Guida ubraico e investe, uccidendolo, con la sua BMW un uomo di 73 anni che stava passeggiando sul lato opposto della strada. E' accaduto a barberino val d'Elsa ieri pomeriggio.

L'automobilista, muratore di 23 anni, nato a Torre del Greco, ma residente a Poggibonsi, e' stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo.Il muratore e' stato trovato con un tasso alcolico 5 volte superiore al limite di legge. In base a quanto ricostruito dai carabinieri, l'auto ha sbandato verso sinistra, finendo per travolgere il pedone, un pensionato di Poggibonsi che e' morto sul colpo. Il muratore ha tentato di portare i primi soccorsi ed ha chiamato il 118. Dagli accertamenti e' emerso che nel gennaio scorso l'uomo e' stato denunciato dalla polizia municipale di Firenze per omissione di soccorso. L'automobilista e' stato rinchiuso nel carcere fiorentino di Sollicciano.


26/11/07 - toscanatv.com

Alcolici dopo le due? Il 30% dei locali è fuorilegge

di Matteo Finotto

Roma, 26 novembre 2007 - Tre locali capitolini su dieci sono fuorilegge. Questo è il quadro che emerge da un'inchiesta pubblicata ieri da la Repubblica. Alcuni giornalisti del quotidiano hanno trascorso l'ultima settimana in giro per club e bar della città per verificare il rispetto della recente legge Bianchi che vieta la vendita di alcolici dopo le due di notte. I dati non sono certo incoraggianti. La maggior parte dei barman in cui si sono imbattuti i cronisti ha servito loro da bere con molta tranquillità ben dopo l'orario proibito dalla normativa.

LE VIOLAZIONI - L'inchiesta ha osservato il comportamento di alcuni tra i bar e i locali più famosi della città, molti dei quali situati in pieno centro storico. E le serate 'incriminate' non sono soltanto quelle del weekend ma anche quelle infrasettimanali. I giornalisti hanno, infatti, voluto controllare il rispetto del divieto anche in notti come quella del lunedì o del martedì, molto meno frequentate rispetto ai gettonati venerdì e sabato sera. E anche in questo caso i riscontri non sono stati positivi.

LA RISPOSTA - Il comando della polizia municipale della Capitale ha dichiarato al quotidiano che sono in media tre su dieci i locali che non rispettano la norma. Ha spiegato inoltre che inizialmente, nelle settimane che hanno seguito l'entrata in vigore del decreto, i vigili hanno cercato di essere quanto più morbidi possibile per dare modo ai club di adeguarsi alla nuova regola e organizzarsi di conseguenza. Ma dopo quasi due mesi la situazione richiede, sempre secondo via della Consolazione, un passaggio a una linea più dura. La sanzione, fino a questo momento mai applicata, prevede la chiusura da sette a trenta giorni.

IL REPORT - Oggi, come ogni lunedì, arriverà sulla scrivania del comandante il report sui rilievi che i suoi vigili hanno realizzato durante quest'ultimo weekend. La polizia municipale capitolina è anche impegnata su un altro fronte, quello della prevenzione e della sensibilizzazione dei nottambuli. Chi risulta negativo al controllo della quantità di alcol presente nel sangue, effettuato dai vigili con l'etilometro all'uscita di molti locali, riceverà come premio biglietti di ingresso omaggio per quella stessa discoteca.


26/11/07 - redazione.romaone.it

Pisa, concorso per sensibilizzare i giovani contro l’alcolismo

L'assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Pisa propone un progetto per una campagna di sensibilizzazione sul tema dei giovani e alcol. Il progetto consiste nella realizzazione di un video-spot, pensato e realizzato dai ragazzi delle associazioni della Consulta Giovanile. Il video deve avere una durata massima di 10 minuti, e deve essere ambientato nella vita reale di tutti i giorni dei ragazzi dai vent'anni in su. Chi intende partecipare al progetto dovrà inviare una manifestazione d'interesse entro il 29 novembre 07 all'indirizzo mail: s.baldelli@provincia.pisa.it Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo . La valutazione delle sceneggiature sarà affidata agli esperti del Sert. L’associazione prescelta avrà un tempo massimo di 2 mesi per realizzare e consegnare il video finito, che sarà diffuso nelle scuole, sulle TV locali, tramite internet. Per informazioni www.provincia.pisa.it.


26/11/07 - nostalgiatoscana.it

Speciale sicurezza stradale

E' la nuova agenda dell'Asaps


Nuova iniziativa dell'Asaps, attivissima associazione amici polizia stradale: è stata appena presentata l'Agenda della Sicurezza Stradale 2008. "Non è solo un'agenda - spiega il presidente dell'Asaps Giordano Biserni - ma è piuttosto un condensato di informazioni utili, di notizie o, come si dice oggi, di domande e risposte".

In questa agenda c'è infatti un po' tutta l'Asaps: "I contenuti - continua Biserni - incrociano la vostra strada ogni giorno, e la rendono più sicura". Così non mancano le notizie più importanti per un utente della strada, disorientato dalla tempesta legislativa che ne ha rivoluzionato i comportamenti e messo con le spalle al muro da un'informazione globale che non sempre è precisa e che anzi, spesso, costringe il conducente a troppe pause con la propria coscienza, non sapendo in quale modo comportarsi. Il cd-rom che correda l'Agenda della Sicurezza Stradale 2008, contiene al suo interno l'intero Codice della Strada aggiornato con la recente legge 160 e ben 500 quesiti, ai quali il nostro staff ha fornito le giuste risposte.

"Nel testo si parla di patente a punti e di tutte le sue regole - commenta ancora il presidente dell'Asaps - ma si parla anche di rotonde stradali e delle regole per affrontarle, si forniscono veri e propri insegnamenti di sopravvivenza quando si parla di alcol alla guida, di stanchezza e sonnolenza, o quando si pongono all'utenza debole (pedoni, ciclisti e ciclomotoristi) riflessioni e suggerimenti che valgono la vita".

Nell'Agenda - che sarà l'omaggio per i soci Asaps 2008 - sono inoltre stati riportati i dati del 2006 relativi al furto di veicoli, tutti i numeri utili dei reparti di Polizia Stradale e le informazioni relative al traffico, ed una descrizione delle attività sociali, partendo dal sito internet asaps.it e dalla rivista ufficiale il Centauro.


26/11/07 - repubblica.it

Alcol-test in discoteca

Positivi metà dei ragazzi


Firenze - La campagna del Comune affronta il nodo discoteche. Controlli al Viper di via Pistoiese, dove il 50% dei giovani è risultato positivo al test dell'alcol.

Sicurezza stradale, fase due. Dopo i manifesti con il volto del testimonial, l'attaccante della Fiorentina Gianpaolo Pazzini, lo scorso fine settimana sono cominciati i controlli della polizia municipale nei locali notturni, nell'ambito della campagna contro gli incidenti stradali lanciata da Palazzo Vecchio.

Etilometro per i volontari
Verso le una di notte di sabato i vigili, e con loro il comandante Alessandro Bartolini, si sono presentati al primo dei quattro locali coinvolti, il Viper Theatre di via Pistoiese (venerdì toccherà al Tenax, seguiranno il Maracanà e Space Electronic). Molti i ragazzi fra i 23 e i 30 anni che si sono fermati a parlare con gli agenti e 74 di loro (54 uomini e 20 donne) si sono sottoposti alla prova dell'etilometro. Di questi oltre il 50% (42) sono risultati positivi al test dell'alcol: 30 uomini e 12 donne. Un dato simile a quello del 2006.

Sei patenti ritirate
I controlli sono continuati per tutta la notte sulle strade. Il risultato? Sei patenti ritirate per guida in stato d'ebbrezza su circa 30 prove etilometriche, 2 auto sequestrate per guida senza patente, 2 ciclomotori fermati per guida senza casco, 10 carte di circolazione ritirate, e oltre 50 violazioni di vario tipo. Ottantadue, infine, i flash degli autovelox alle auto che viaggiavano a tutta velocità.In scooter a zig zag
Un peruviano di 27 anni, infine, è stato denunciato dalla polizia perché ubriaco alla guida di uno scooter: viaggiava a zig zag in viale Strozzi. All'alcol test, il suo tasso alcolico è risultato 4 volte superiore al limite di legge.


26/11/07 - city.corriere.it

Fossano - Un arresto e sette denunce nel weekend

Fossano - Da giovedì 22 a domenica 25 novembre scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Fossano hanno svolto una serie di controlli sulle strade, mirati a combattere il fenomeno delle stragi del sabato sera. Sono stati effettuati controlli preventivi - come di consueto, ma anche altri, identificando numerosi cittadini stranieri onde verificarne la permanenza sul territorio, e nell'ambito del contrasto ai comportamenti pregiudizievoli per la sicurezza stradale, in particolare nell'ambito delle guide in stato d'ebbrezza alcolica.
I servizi di vigilanza eseguiti nel fine settimana hanno portato ad un arresto e a sette denunce: a finire in manette è stato K.Y., cittadino di origini marocchine senza fissa dimora, fermato nella mattinata di venerdì dai militari di Bene Vagienna in centro a Fossano. L'uomo, oltre che sprovvisto di documenti e di permesso di soggiorno, era gravato da un ordine di espulsione emesso dalla Procura di Torino nel mese di ottobre e mai eseguito. Il giovane è stato sottoposto a giudizio direttissimo presso la Procura della Repubblica di Cuneo e successivamente avviato in Questura per la procedura di espulsione.
Sempre in ambito di violazioni relative al soggiorno regolare in Italia, sono stati denunciati in stato di libertà un 21enne di origine marocchina - A.S. -, clandestino sul territorio e una cittadina nigeriana - B.O., 22 anni -, proveniente dal Trevigiano: per entrambi sono state avviate le procedure di espulsione.
Nell'ambito invece dei controlli su strada sono invece state denunciate per guida in stato di ebbrezza alcolica tre persone: T.A., 28enne residente in provincia di Lecce (tasso alcolico pari a 1,10 g/l), G.D., 32enne residente nel Fossanese (0,52 g/l) e G.A., 21enne residente a Cuneo (0,85 g/l).
Nell'ambito di servizi sul territorio, inoltre, i Carabinieri della Compagnia di Fossano, agli ordini del capitano Carlo Emanuele Riccardi, hanno denunciato in stato di libertà R.D.M., 24enne rumeno residente in Fossano, indagato per il reato di ricettazione, in quanto utilizzava un telefono cellulare risultato rubato in un esercizio commerciale di Bra all'inzio del mese di ottobre. E' invece indagato per i reati di lesioni personali e minaccia Y.M., 35enne individuato dai carabinieri di Dogliani per fatti risalenti al mese di ottobre.
"In tutto - spiega il capitano -, sia per accertare eventuali irregolarità afferenti alla permanenza sul territorio, sia nell'ambito della prevenzione dei reati contro il territorio, sono stati fermati ed identificati 45 nord africani, 20 albanesi, 20 rumeni (ormai comunitari) e 15 altri stranieri di varia nazionalità. Tali servizi verranno ancora più incrementati con l'approssimarsi delle festività natalizie e del relativo shopping, per cui si chiede al cittadino la massima collaborazione nel segnalare tempestivamente comportamenti e presenze anomale".


26/11/07 - grandain.com

Sciopero medici, garantite emergenze

Oggi stop di 24 ore dei dirigenti del Servizio sanitario nazionale. Saltano interventi, analisi e controlli


MILANO - Disagi in vista per lo sciopero nazionale di 24 ore di medici e dirigenti della sanità pubblica, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto scaduto da due anni. I 135 mila dirigenti, medici e non, del Servizio sanitario nazionale incroceranno le braccia per ribadire al governo delle richieste precise, prime fra tutte il rinnovo del contratto e la soluzione al problema del precariato che riguarda oltre 12 mila medici. Disagi inevitabili per i cittadini, dato che saranno garantiti solo gli interventi d'urgenza. Circa quarantacinquemila interventi chirurgici e cinque milioni di prestazioni sanitarie, dalle analisi ambulatoriali agli esami diagnostici, fino ai controlli veterinari nei mercati della carne e del pesce, verranno sospesi per tutta la giornata. Saranno invece garantiti i servizi di assistenza ai ricoverati e tutte le prestazioni di urgenza ed emergenza.

SINDACATI - Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, in una nota spiega che «potranno saltare le attività programmate, come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici, negli ospedali e nei presidi territoriali della Asl, ma saranno garantite le urgenze. Ci scusiamo con i cittadini, ma il governo non rispetta gli impegni assunti nei confronti di medici e dirigenti pubblici del Servizio Sanitario Nazionale, così come non li sta rispettando per tutto il pubblico impiego. Per far sì che gli impegni assunti diventino cifre e norme nella Finanziaria, siamo costretti a scioperare per la terza volta da quando c'è il governo Prodi».

26/11/07 - corriere.it

Il movente della libertà

di Ida Dominijanni

C'è da sempre un modo e uno solo per salvare il corpo femminile dalla violenza maschile che lo riduce a cosa e lo assale di preferenza nel chiuso delle case, nell'intimità dell'amore e nell'ipocrisia della famiglia: uscire nell'aperto della strada e trasformarsi in corpo politico...

Fu il gesto rivoluzionario del femminismo, ed è ancora l'unica barriera simbolica efficace, più efficace di qualunque legge e di qualunque proclama sulla sicurezza.

Quel gesto si ripete oggi nelle strade di Roma, promosso da una generazione di giovani donne che la libertà guadagnata dalle generazioni precedenti non ha reso immune da stupri, botte, maltrattamenti, omicidi a movente sessuato: prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne di tutto il mondo, così dicono i dati ufficiali.

Persistenze patriarcali? Magari: le persistenze prima o poi si esauriscono, la violenza sulle donne invece prospera, sotto qualunque cielo, qualunque dio e qualunque regime politico, dove i diritti sono scritti e dove non lo sono, nei piani bassi e nei piani alti dell'istruzione e della scala sociale. Non è l'oppressione, bensì la libertà femminile a muoverla: è questo il paradosso a cui cercare risposta.

Vendetta del sesso forte, deprivato del suo privilegio e messo in crisi nelle sue certezze? Troppo semplice, troppo frontale. Il conflitto fra i sessi segue vie più asimmetriche, e riguarda sempre poste in gioco epocali. Una di queste poste ha a che fare per l'appunto con il senso della libertà. Scambiare la libertà femminile per disponibilità (sessuale), o per assimilazione ai metri di misura dell'altro sesso, è ciò che forse rende cieco lo sguardo maschile di fronte al desiderio femminile, violenta la mano di fronte a un rifiuto. E ottusa la mente, sempre pronta a riconoscere la violenza degli uomini «altri» - islamici, rumeni...- rimuovendo la propria, o a cercare soluzione nella tolleranza zero o nei pacchetti sicurezza.

Non senza eccezioni tuttavia. Se qualcosa di nuovo è venuta a interrompere la sequenza liturgica di un 25 novembre uguale al precedente e al successivo, è proprio un inizio di parola pubblica maschile contro la violenza maschile, che rompe il muro dell'omertà e il velo dell'incomprensibilità. E' una parola maschile che serve a sanzionare e a capire, e a trovare la strada di relazioni più libere fra donne e uomini, e dunque più umane. Per questo la manifestazione di oggi avrebbe dovuto accoglierla e incoraggiarla, non lasciarla ai margini, come il frutto buono della semina femminile. Per questo i troppi uomini ancora complici, o ancora silenti, dovrebbero seguirne l'esempio. Rotti i muri frontali, del resto, anche per le donne c'è di che interrogarsi. Le torturatrici di Abu Ghraib, o l'imitatrice parigina del massacro di Meredith, stanno lì a ricordarci che la violenza ci riguarda non solo come vittime, ma come un riflesso dell'altro che ha lasciato l'impronta.


26/11/07 - megachip.info

Ruba e rivende morfina ai tossicodipendenti

Infermiere nei guai


RIMINI – Rubava dosi di morfina dall’ospedale per poi rivenderla ai tossicodipendenti. Per questo un infermiere dell’“Infermi” di Rimini è finito nel mirino della magistratura con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e per peculato. Tutto è cominciato da improvvise sparizioni di notevoli quantitativi di morfina. La Squadra Mobile, dopo indagini e appostamenti, ha appurato che si trattava di un insospettabile infermiere, che ha negato tutto.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo somministrava dosi inferiori a quelle prescritte oppure sulla carta faceva risultare quantitativi somministrati superiori a quelli effettivamente forniti ai pazienti. In questo modo si procurava la morfina, che abitualmente viene utilizzata per la cosiddetta “terapia del dolore”.

Poi, una volta raccolte fiale su fiale, l’infermiere secondo gli investigatori si sarebbe poi dato da fare a vendere la droga, soprattutto (pare) a tossicodipendenti. Raggiunto a casa dagli uomini della squadra mobile, è stato sorpreso in possesso di fiale della sostanza.

L’infermiere si è difeso sottolineando che si trattava di ‘merce’ ad uso personale e in gran parte da destinare ai malati curati a domicilio. Tuttavia pare che gli inquirenti siano riusciti a smontare entrambe le ipotesi. Anche l’Ausl di Rimini ha avviato un’indagine interna per fare chiarezza sul caso.


25.11.2007 - romagnaoggi.it

Sessualità e affettività nei disabili

Comacchio. Quest’anno ricorre la seconda edizione dell’iniziativa sovraccomunale “ A muso duro” che vede la partecipazione del Comune di Comacchio e di altri numerosi Comuni del territorio del Delta. Il progetto prevede una rassegna di iniziative ed eventi che hanno come comune argomento l’integrazione dei soggetti portatori di handicap: iniziative tese a valorizzare le speciali e uniche abilità di tanti ragazzi. L'Amministrazione Comunale di Comacchio tra le altre azioni propone un pomeriggio seminariale fissato per il prossimo 28 novembre sul tema della sessualità ed affettività nelle persone disabili, un'occasione di approfondimento sul tema dei portatori di handicap e delle famiglie.


26/11/07 - estense.com

Pensionato uccide figlio violento e si costituisce

MONZA - Era stanco delle violenze che insieme alla moglie subiva dal figlio psicolabile. Così, nel pomeriggio, Flavio Francesco Vescovino, ha scaricato l'intero caricatore della sua pistola calibro 7,65, denunciata regolarmente, contro il figlio Gabriele, uccidendolo: poi ha chiamato il 113 e si è costituito agli agenti del Commissariato di Monza. Il dramma familiare è esploso in un condominio nel quartiere residenziale di San Fruttuoso. L'omicida, 57 anni, è un bancario in pensione e viveva con la moglie, casalinga, e con il figlio, da poco rientrato dagli Stati Uniti, dove si era trasferito per qualche tempo a lavorare. Il figlio è stato descritto come una personalità borderline che spesso sfogava la sua rabbia con i genitori, anche con percosse L'uomo è ora recluso nel carcere di Monza.


26/11/07 - ansa.it

L’articolo 3 della Costituzione

L’articolo 3 della Costituzione italiana proclama l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, d’opinione politica e di religione e costituisce il cardine di tutto l’impianto costituzionale. Malgrado l’articolo 3, ancora oggi gli italiani, nei fatti, non hanno gli stessi diritti, lo Stato non garantisce le stesse possibilità di studio, cura, giustizia e carriera a tutti.

Prima dell’avvento delle costituzioni moderne le classi privilegiate – come il clero e l’aristocrazia – godevano di privilegi economici, politici, legali, non rispondevano davanti alla giustizia e non pagavano le tasse.

I democratici si dicono difensori della Costituzione italiana, la quale però è lettera morta nelle sue parti migliori. D’altra parte, una legge e una giustizia uguali per tutti significherebbero effettivamente sollevare dall’irresponsabilità categorie di potere che sono state sempre irresponsabili davanti alla legge: una vera rivoluzione.
L’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge è stato il primo principio rivoluzionario, eppure ancora oggi il Presidente della Repubblica, come il re, è irresponsabile davanti alla legge e gli stessi parlamentari sono irresponsabili, di diritto o di fatto, per tanti loro atti o dichiarazioni.

In politica è esistito sempre un gap tra teoria e pratica, la repubblica dovrebbe essere la cosa pubblica e sancire la trasparenza, di fatto è stata eclissata da cosa nostra, cioè da una cosa privata; di fatto, democrazia e sovranità popolari paiono irraggiungibili e la sovranità del popolo è un’illusione terrestre. Anche liberalismo, socialismo e comunismo si sono smentiti nelle realizzazioni pratiche. La sovranità appartiene a chi riscuote le tasse e a chi beneficia del signoraggio monetario.

Non bisogna mai perdere di vista il fatto che lo Stato è un’impresa economica più privata delle altre, nata per riscuotere le tasse in cambio di una protezione concessa ai sudditi e garantendo l’anonimato ai proprietari dello Stato. La religione ha coltivato la credulità popolare costruendo il suddito ideale per lo Stato, utile anche al commercio. Che differenza esiste, infatti, tra una promessa elettorale, una promessa commerciale e la promessa del regno di Dio?

La politica ci addormenta insistendo sulla sovranità popolare, però i partiti, che da sempre lottano per il potere, sono al servizio di un’élite anonima che domina sullo Stato e che possono ricattare in cambio di privilegi. La conseguenza è che lo Stato, invece di garantire l’eguaglianza dei cittadini, favorisce, anche con la legge ordinaria, parassitismo, privilegi e arricchimenti in frode all’articolo 3.

La Costituzione è un immenso inganno, perché disattesa soprattutto dallo Stato, con le sue leggi ordinarie e con i trattati internazionali, come il Concordato richiamato nella Costituzione (art.7). L’elusione fiscale o evasione legale viola l’articolo 3. Il diritto del lavoro è spesso anticostituzionale perché, per fare solo un esempio, prevede diversi trattamenti per i dipendenti delle varie amministrazioni dello Stato, anche se con la stessa qualifica ed anzianità.

L’esenzione fiscale di cui gode il Vaticano è un privilegio in contrasto con l’articolo 3, infatti in Italia i membri di religioni non cattoliche sono discriminati. Leggi anticostituzionali sono state varate con la complicità del Parlamento, del governo, dei Presidenti della Repubblica che le promulgano e della Corte Costituzionale che non sempre è intervenuta a correggere gli errori della legislazione.

L’Italia non è uno Stato laico, a causa dell’articolo 7 della Costituzione, in contrasto con il resto della Carta, e non è uno Stato sovrano, ma telediretto dal Vaticano, il quale ha imposto i suoi simboli allo Stato italiano, perciò ad esso s’inchinano i politici italiani desiderosi di fare carriera.

L’Italia attribuisce diversi diritti ai cittadini in base alla loro appartenenza religiosa, infatti, l’art. 8 non afferma che tutte le religioni sono uguali davanti alla legge, ma che tutte sono ugualmente libere davanti alla legge, perciò la Costituzione appare mancante se non contraddittoria.

I cittadini sono divisi in due categorie, in barba all’articolo 3: quelli che professano religioni riconosciute dallo Stato, come quella cattolica, e quelli che professano religioni ammesse. Ai seguaci d’altre religioni l’assistenza religiosa è concessa per favore e non per diritto, anche perché l’Italia è una repubblica fondata sui favori, il che contrasta con uno Stato di diritto che garantisce l’eguaglianza dei cittadini.

Secondo la legge italiana, un rabbino, un pastore valdese e un prete cattolico sono ministri di culto e, pertanto, non sono tenuti a testimoniare davanti all’autorità giudiziaria, mentre un pope ortodosso, un lama e un imam sono privati cittadini, perciò, se, nelle stesse circostanze, mantengono il silenzio, possono essere accusati di favoreggiamento.

Mentre il codice penale Zanardelli del 1889 garantì la stessa libertà a tutti i culti ammessi nello Stato, con il Concordato del 1929, la religione cattolica ritornò religione di Stato, come nello Statuto Albertino del 1848, e le minoranze religiose, nella migliore delle ipotesi, erano solo tollerate. Infatti, anche dopo la seconda guerra mondiale, cioè a Costituzione democratica vigente, in Italia evangelici e testimoni di Geova furono boicottati dalle forze dell’ordine. Eppure l’articolo 21 della costituzione riconosce la libertà di pensiero e l’articolo 8, la libertà di religione.

Per la nostra Costituzione, Stato e Chiesa cattolica sono reciprocamente indipendenti e sovrani, mentre i rapporti con le altre religioni sono regolati dalla legge dello Stato che oggi è controllato dalla Chiesa, è un altro caso di palese discriminazione, in barba all’articolo 3. In Italia il diritto al riposo nei giorni di festività del proprio culto trova applicazioni solo per le confessioni che hanno stipulato intese con lo Stato, cioè non è un diritto automatico.

L’art 724 del c.p. puniva solo chi bestemmiava contro la religione di Stato, nel 1995 la corte costituzionale intervenne per tutelare anche le altre religioni, poi, per ragioni pratiche, il reato fu abolito. La religione adottata dallo Stato costringe a questi giri assurdi di valzer, solo nel 1995 la corte costituzionale ha eliminato il giuramento cattolico di dire la verità nei processi.

Con la sentenza 508/2000 la Corte Costituzionale ha modificato il reato di vilipendio della religione cattolica, estendendo la tutela alle altre religioni. Con la 327/2002 ha abolito la norma che puniva più gravemente il turbamento delle funzioni cattoliche rispetto alle altre religioni; però, per sudditanza verso la Chiesa, la Corte ha rinunziato ad intervenire in altre questioni. Comunque, questi suoi interventi dal 1995 al 2002 attestano che nel 1984 l’Italia rimase paese confessionale e lo è tuttora.

Con lo Statuto Albertino del 1848 e il Concordato del 1929, lo Stato italiano era dichiaratamente confessionale. Con il Concordato del 1984, pur eliminando il richiamo alla religione cattolica come religione di Stato, a causa di tante norme, costituzionali e ordinarie, nei fatti lo Stato rimase confessionale.

Il reato di plagio è stato eliminato dal nostro ordinamento, però le sette religiose paiono proprio plagiare, manipolando le menti dei proseliti, i quali poi sono consegnati allo Stato come sudditi perfetti, disposti anche a morire in guerra. Tante sette religiose e la Chiesa cattolica sono state responsabili di pedofilia, violenza a bambini e truffa, inoltre, sfruttando la credulità popolare, si sono costituiti dei grandi patrimoni.

Le religioni sono delle belle botteghe, non solo la Chiesa cattolica: nel 1950 in Corea nacque l’associazione spirituale per l’unificazione del mondo cristiano ad opera di Sun Myung Moon, il quale in breve divenne proprietario d’imprese, fattorie, scuole, alberghi, fabbriche d’armi e produttore cinematografico. Anche i santuari cattolici rendono molto e, del resto, i soldi bisogna pur impiegali da qualche parte.

L’Islam, in diversi paesi, ha risolto il dilemma tra leggi civili e leggi religiose, imponendo la legge islamica per tutti, così ha voluto prevenire le contraddizioni tra leggi ordinarie, leggi costituzionali, leggi civili e leggi religiose.

L’Istat, appena si delineò la tendenza degli italiani a dichiararsi atei, ha smesso di censire la religione degli italiani, così il Vaticano e Radio Apostolica Italiana (la Rai) possono continuare ad affermare che in Italia i cattolici sono il 99% della popolazione.

In Italia sembra che il Parlamento, prima di fare le leggi, debba chiedere il benestare alla conferenza episcopale italiana. Nella televisione italiana il Papa è presente in ogni telegiornale e sacerdoti fanno parte di commissioni televisive. È evidente l’influenza del Vaticano in tutti i canali televisivi: il Vaticano oggi straripa su tutta la vita pubblica e privata italiana.

All’Onu il Vaticano strizza l’occhio ai musulmani in materia sessuale, sul controllo sulle nascite, su omosessualità, diritti civili, aborto e anticoncezionali. I dirigenti della Chiesa guardano sempre con nostalgia al medioevo, quando non esisteva democrazia, liberalismo e socialismo; non a caso nel XX secolo la Chiesa ha sostenuto le dittature dell’Europa e dell’America latina e il Vaticano non ha ratificato la Convenzione dei diritti dell’uomo del 1950.

Oggi la Chiesa governa anche tramite laici, al governo o nelle banche, cioè per interposta persona, negli edifici pubblici troneggia la croce, i mass media italiani sono succubi del Vaticano, sono reticenti, si autocensurano e non hanno rispetto per la verità e per i lettori; all’ingresso dell’Enea, il più importante ente scientifico italiano, è stata posta una statua della madonna.

La Chiesa cattolica ha peso anche all’estero, un concordato stipulato recentemente con la Croazia, prevede la restituzione dei beni della Chiesa, mentre i profughi italiani non hanno avuto in restituzione le loro case confiscate dal regime di Tito.

Comunque, le cose non sono molto diverse nelle altre religioni, in Grecia la religione fino a poco tempo fa doveva essere dichiarata sulla carta d’identità, il Presidente della Repubblica giura in nome della trinità. In questo paese è ostacolato il proselitismo a favore delle altre religioni, nell’Islam è impedito.

Nel 2001 il clero ortodosso macedone si è opposto alla parificazione dei culti religiosi, reclamando il massimo potere sulla società. Cnche la costituzione irlandese è stata emanata nel nome della santissima trinità, la Gran Bretagna punisce la bestemmia solo nei confronti della religione cristiana, l’anglicanesimo è religione di Stato e lo Stato non è separato dalla religione.

La Chiesa cattolica usa volontariati ed il lavoro a costo zero del basso clero (pagato dallo Stato italiano con l’8 per mille dell’Irpef) per massimizzare i suoi profitti, perciò la ricchezza della Chiesa, in Italia e nel mondo, cresce più velocemente della ricchezza italiana o di quella mondiale. Anche le entrate fiscali dello Stato italiano, controllato dalla Chiesa, crescono più velocemente del reddito nazionale; quando non si correggono queste forbici si va inevitabilmente verso il generale pauperismo e la concentrazione estrema della ricchezza.

Oggi in Italia le leggi malviste dal Vaticano non passano, il Vaticano vuole che la morale cattolica valga per tutti. L’articolo 3 della Costituzione afferma che lo Stato non fa favori a nessuno: questa burla, inserita nella Costituzione, ha acquistato una certa solennità; anche lo Stato abusa della credulità popolare, forse la metà delle leggi dello Stato sono incostituzionali e in violazione dell’articolo 3; l’inattività dello Stato, che non intende riparare alla situazione, attesta il deficit di legalità, di democrazia, di sovranità e di diritto esistenti in Italia.

Se i giuristi affermano che il nostro è uno Stato di diritto, qualcuno ci crede, se i politici affermano che il nostro è uno Stato laico, qualcuno ci crede, se i giuristi affermano che in Italia esiste una giustizia, qualcuno ci crede, se i magistrati affermano che tutti sono uguali avanti alla legge (art.3), qualcuno ci crede; di fatto però, in Italia i diritti, come quelli costituzionali, non possono essere automatici, altrimenti non si potrebbe più fare un favore a nessuno e a nessuno si potrebbe chiedere, in cambio, favori, una mazzetta o un voto.

Generalmente, si proclama una cosa in Costituzione e una opposta in una legge ordinaria, senza che, normalmente, gli organi costituzionali dello Stato rivelino la contraddizioni, lo fanno però qualche volta per favorire una parte politica; la Costituzione è letteralmente bypassata dalla legge ordinaria.

Se esiste l’art.3 perché esistono i privilegi corporativi degli albi professionali? Perché esistono leggi elusive in materia fiscale, perché le ragioni a statuto speciali hanno più risorse di quelle a statuto ordinario?

In Italia l’abuso di credulità popolare è reato: è un’altra beffa perché di fatto abusano della credulità popolare politica religione e commercio, e da tale abuso sono anche nati falsi storici, falsi religiosi e falsi politici.

Gli storici di corte, di partito o di religione sono abituati a fare omissioni dolose importanti. Del resto, lo Stato ha imposto il segreto di Stato (od omertà statale) su fatti politicamente censurabili, anche l’attuale Papa, dopo tanti scandali, ha imposto la segretezza sulla vita interna della Chiesa, nella pubblica amministrazione è imposto il segreto; anche la censura ed il controllo sulla stampa sono serviti ad influenzare il verdetto della storia ed a favorire la governabilità dei sudditi contribuenti.

Per quanto fin qui sostenuto, gli italiani, nominalmente cittadini, in realtà sono ancora sudditi


26/11/07 - Nunzio Miccoli – numicco@tin.it - resistenzalaica.it

Basta guerre nel mondo!