Pensioni, D’Alema: “Scalone non sarà eliminato"

"I soldi per cancellare lo scalone non li abbiamo e anche se li avessimo ritengo sarebbe sbagliato metterli tutti in una operazione di questo tipo", ha detto D'Alema, rispondendo alle domande del direttore del Sole 24 Ore Ferruccio de Bortoli a una manifestazione della Cgil.

D'Alema ha poi precisato: "Non considero il tema delle pensioni d'anzianità come una priorità. Anzi ci dobbiamo dire che si è formata una distorsione nel sistema previdenziale in Italia: paghiamo 3 milioni di pensioni a persone che hanno meno di 65 anni, pensioni il cui livello medio è da più alto delle pensioni che paghiamo a chi ha oltre 65 anni. Paghiamo una pensione di 1.200 euro in media a persone sotto i sessanta anni che continuano a lavorare ed esercitano una concorrenza sleale alle nuove generazioni".

Il ministro degli Esteri ha poi detto che "non abbiamo fatto quello che si doveva: circoscrivere l'area dei lavori veramente usuranti e procedere per tutti gli altri a un innalzamento".

Al ministro ha risposto il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, presente all'incontro. Il sindacalista ha detto che "il programma di governo parla dell'abolizione dello scalone. Capisco che i programmi letterali non sempre possono essere rispettati ma una certa coerenza dovrebbe essere mantenuta".

30 Giugno 2007 - fonte

Sicilia, sanità fuori controllo e un esercito di dipendenti

La sanità, che costa tanto, e il numero troppo elevato dei dipendenti regionali sono i due punti critici che emergono dal rendiconto finanziario della Regione siciliana per l'esercizio finanziario del 2006. Il giudizio di parificazione si è svolto oggi davanti alle sezioni riunite, presidente Maurizio Meloni, relatore Ignazio Faso.

Per la sanità la Sicilia spende circa sette miliardi e mezzo di euro, cioè il 54 per cento dell'intera spesa regionale: una cifra enorme che rivela i caratteri di una gestione quasi fuori controllo. È il parere espresso con toni severi dal vice procuratore generale Giovanni Coppola nella sua requisitoria. In rapporto con il numero dei residenti, ha sottolineato Coppola, "si arriva all'incredibile conclusione che a ciascun siciliano, neonati compresi, l'assistenza sanitaria costa 1.514 euro all'anno". Per una famiglia normale di quattro persone si impegnano dunque oltre seimila euro.

Perchè si spende tanto? Dalla requisitoria emerge che le risorse vengono impiegate in primo luogo per pagare 51.347 dipendenti delle Asl (36 mila e 167 del ruolo sanitario, 9.150 del ruolo tecnico, 107 del ruolo professionale e 5.923 del ruolo amministrativo). E da questo conto sono esclusi i dipendenti dei Policlinici universitari. Ma vanno aggiunti 3.009 autisti per 270 ambulanze (undici per ambulanza), gestiti dalla Croce Rossa ma pagati dalla Regione. E perciò va calcolata una spesa ulteriore di 68 milioni per il personale e di cinque milioni circa per il parco mezzi.

La lievitazione abnorme dei costi è stata ricondotta in linea generale dal vice procuratore generale a quello che ha definito il "proliferare di convenzionamenti esterni. Interessano laboratori, case di cura ed emodialisi e hanno raggiunto la cifra di 1.536, ossia trenta per ogni centomila abitanti (sono appena sei in Lomardia). In questo modo la spesa è arrivata a 124 milioni di euro a cui si aggiungono "spese non sempre giustificate per consulenti esterni ed esperti": sono 212 e costano quattro milioni e 300 mila euro. E sempre in tema di sanità va considerata anche l'enorme spesa farmaceutica: un miliardo e 300 milioni, che costituisce il 17,6 per cento dell'intero fondo sanitario.

La Regione siciliana, inoltre, ha un numero elevato di dipendenti. Alla fine del 2006 i dipendenti erano 14.245 dei quali ben 2.150 sono dirigenti (otto di prima fascia, 119 di seconda e 2.023 di terza). Ma, come se non bastasse, la Regione si è fatta carico di molti altri "esterni". Il numero più alto - 4.715 - è quello che comprende istruttori, collaboratori e operatori. Poi ci sono altre 1.775 unità che vengono utilizzate in vari ambiti, dalla catalogazione alla protezione civile, alla Resais, una società che gestisce il personale di enti e aziende in esubero. E infine vanno considerati quattro dirigenti generali e 42 dirigenti. In tal modo il personale dipendente, interno ed esterno, della Regione sfiora la cifra record di 20 mila unità. La Regione diventa così il principale e più ambito datore di lavoro della Sicilia.

30-06-2007 - fonte

Iraq, morti 34 civili a Baghdad, 3 soldati a Bassora

BAGHDAD (Reuters) - Un'autobomba ha provocato la morte di 25 persone e ne ha ferite altre 40 oggi ad un incrocio a Baghdad alla fermata di un minibus. Lo ha riferito la polizia irachena, che ha anche trovato 20 corpi decapitati su una sponda del fiume a sud della capitale.

Un'altra autobomba -- sempre a Baghdad -- ha preso di mira persone in fila per la benzina uccidendone cinque, ha detto la polizia. Quattro persone sono state inoltre uccise da colpi di mortaio in due quartieri della città.
Nella città meridionale di Bassora, invece, una bomba posizionata sul ciglio della strada ha ucciso tre soldati britannici e ne ha ferito un altro nelle prime ora del mattino.
La Gran Bretagna ha recentemente ridotto i propri uomini in Iraq passando da 7.000 unità a 5.500.
Gli ultimi attacchi sottolineano la forza dei militanti in Iraq nonostante l'arrivo di 28.000 nuovi militari Usa. La violenza che non accenna a diminuire sta spingendo l'Iraq sull'orlo di una guerra civile fra la maggioranza sciita e la minoranza sunnita.

Funzionari Usa e iracheni puntano il dito contro i sunniti di al Qaeda per la maggior parte degli attentati suicidi avvenuti in Iraq.
Al-Qaeda ha una solida base in Iraq, ma il primo ministro Nuri al-Maliki ha avvertito che gli interrogatori dei prigionieri appartenenti alla rete terroristica hanno rivelato che sta pianificando attacchi anche in altri Paesi.
Maliki ha rilasciato queste dichiarazioni in un discorso davanti a funzionari anti-terrorismo a Baghdad, riferisce una nota del suo ufficio.

GLI ATTACCHI DELLA GIORNATA

L'esplosione più violenta è avvenuta nel quartiere a maggioranza sciita di Bayaa, nella parte sudoccidentale di Baghdad. La zona è stata spesso oggetto di attacchi suicidi.
Gli agenti hanno precisato che circa 40 veicoli sono stati colpiti dall'esplosione avvenuta durante l'ora di punta del mattino.
Altre bombe sono esplose nella zona commerciale di Shorja nel centro di Baghdad, uccidendo almeno due persone e ferendone altre 14, secondo quanto riferito dalla polizia.
Nella città araba sunnita di Salman Pak a sud di Baghdad, i residenti hanno fatto la macabra scoperta di 20 uomini decapitati sulle rive del fiume Tigri, ha detto la polizia.
Tutte le vittime indossavano abiti civili e avevano mani e piedi legati, ha detto la polizia, aggiungendo di non essere riuscita a trovare alcune delle teste.
Le decapitazioni sono una tattica diffusa usata dai gruppi sunniti radicali come al Qaeda, ma la scoperta di così tante vittime insieme è rara. La polizia non è stata in grado di stabilire la provenienza di cadaveri o le cause delle uccisioni.
Decine di migliaia di soldati Usa e iracheni sono impegnati in un'offensiva contro al Qaeda nel tentativo di mettere fuori uso la rete di attentati suicidi messi in atto dal gruppo.

© Reuters 2007.- 28-06-2007 - fonte

Kennedy, ucciso da più persone

La tesi

A Dallas avrebbe agito più di un cecchino. Riprende piede dunque l'ipotesi di un complotto e dell'azione organizzata, da giornale.it

Washington, 30 giugno 2007 - Il presidente americano John Fitzgerald Kennedy non è stato ucciso da un solo uomo, quel Lee Harvey Oswald indicato ufficialmente come responsabile dell’omicidio. A sparare a Dallas al presidente furono più tiratori, almeno due, perché un solo cecchino non sarebbe riuscito a sparare nel giro di pochi secondi i tre colpi, due dei quali raggiunsero Jfk. Riprenderebbe quindi piede la tesi del complotto e dell’azione organizzata e poi mascherata da qualcuno che voleva eliminare il presidente. Lo sostiene l’Ansa, in seguito a una serie di prove balistiche condotte con la collaborazione del Polo mantenimento Armi leggere dell’Esercito, a Terni, utilizzando un fucile Carcano Modello 91/38 simile a quello impiegato da Oswald quel tragico 22 novembre del 1963.

La commissione Warren, dal nome del giudice che la presiedette, nel 1964 accreditò la tesi secondo la quale Oswald agì da solo e riuscì a sparare dalla sua postazione, a un piano elevato di un deposito di libri, tre colpi contro il corteo presidenziale che sfilava a bassa velocità, mettendone a segno due: il primo colpì la trachea di Jfk e poi centrò anche il governatore Connelly, che sedeva nei sedili anteriori della limousine convertibile presidenziale, il secondo, quello letale, raggiunse la testa del presidente.

Secondo i test effettuati a Terni, un singolo tiratore avrebbe incontrato serie difficoltà a sparare in sequenza tre colpi nell’arco dei 7-8 secondi a disposizione, secondo quanto calcolato sulla base delle riprese cinematografiche e dei rilievi effettuati dagli investigatori statunitensi. E il ritmo di fuoco normale nell’impiego del 91/38 non supera un colpo ogni 5 secondi. Quindi a Dallas quel giorno ci sarebbero stati più fucili e più tiratori. Non solo, anche l’ipotesi che un singolo proiettile abbia colpito Jfk e Connelly non reggerebbe, in quanto il proiettile in questione fu trovato pressoché intatto, mentre avrebbe dovuto essere largamente deformato. E anche il colpo mortale avrebbe dovuto lasciare un vistoso foro d’uscita sul cranio del Presidente, invece di andare in pezzi, a meno che non fosse stata utilizzata una munizione di tipo frangibile.

L’inchiesta ha anche portato ad accertare una ulteriore discrepanza. La commissione Warren fornisce informazioni sull’origine del fucile matricola C2766 acquistato via posta da Oswald, sulla base di una informativa giunta da Roma via Sifar. Tuttavia il testo del rapporto ufficiale sostiene cose diverse rispetto al contenuto di un dispaccio, inviato nel dicembre ’63 dall’ufficio romano della Cia, relativo a quello che l’Italia aveva accertato nella propria inchiesta. La cosa curiosa è che a firmare il messaggio della Cia è Willian K. Harvey, un funzionario che era stato per anni responsabile dell’Executive Action, il comitato della agenzia spionistica che metteva a punto e in qualche caso attuava i piani per l’eliminazione di leader politici stranieri, come Castro o Trujillo. Harvey venne in pratica silurato da Kennedy, dice l’Ansa, e trasferito a Rima proprio pochi mesi prima del delitto.

Certo i lati oscuri nella vicenda dell’omicidio del presidente Kennedy non mancano, ma le ricostruzioni effettuate a Terni non portano elementi probatori decisivi per considerare 'taroccata' la ricostruzione ufficiale. Intanto perché non è impossibile sparare 3 colpi in 8 secondi con un fucile a ripetizione manuale come il 91/38. Tutto dipende dall’abilità del tiratore, dalla sua familiarità con il fucile e dalla fluidità di funzionamento del gruppo otturatore.

In innumerevoli prove condotte negli Usa fu dimostrato che tiratori esperti i quali non avevano mai preso in mano un 91/38 riuscivano a sparare i tre colpi anche in meno di 5 secondi. In effetti possono riuscire anche tiratori di medio livello. Oswald era un ex marine che aveva ottenuto punteggi da cecchino durante le prove di tiro in poligono. E sparare con successo dall’alto in basso contro un bersaglio umano su un’auto che sfila a 20 km/h, da una distanza compresa tra 50 e 80 metri non è così difficile. Inoltre le prove di impatto contro i blocchi di carne condotte a Terni certo non simulano esattamente quanto avviene quando un proiettile colpisce un corpo duro e osseo come il cranio umano. Ma questi sono dettagli tecnici. E la vera dinamica dell’omicidio di Dallas continuerà a essere oggetto di infinite polemiche.

30-06-2007 - fonte

La tragedia di Chris Benoit, il “senatore” del Wrestling

(29-06-2007) - Il corpo del campione canadese trovato senza vita insieme a quello della moglie Nancy e del figlio Daniel nella casa di famiglia a Fayetteville (Georgia). Un omicidio-suicidio che sconvolge il seguitissimo mondo del Wrestling

Sabato sera doveva partecipare ad un House Show di Raw, e domenica a Vengeance, Nights of the Champions per puntare al titolo mondiale Ecw in un fatal four way match. Ma dal pomeriggio Chris Benoit aveva chiamato i vertici della World Wrestling Entertainment per avvisare di “alcuni problemi in famiglia” che richiedevano la sua presenza. Un volo andata e ritorno dal Texas alla Georgia è stato messo a disposizione del lottatore canadese per permettergli di tornare nella sua Fayetteville il sabato e garantire la sua presenza almeno allo show di domenica. Ma lui da quell'aereo non è sceso mai.

È stato lo stesso Benoit a chiamare, già da sabato sera, alcuni suoi amici della federazione, in particolare Richard Hering, dicendogli che la situazione era precipitata. Proprio lo stesso Hering ha contattato lo sceriffo della contea di Fayetteville, lunedì mattina, per sincerarsi delle condizioni di Chris. Ma è troppo tardi. All'ingresso in casa la polizia ha rinvenuto i corpi dei tre Benoit senza vita. L'esame autoptico del Coroner ha confermato le morti per soffocamento: quella di Nancy e del piccolo Daniel da strangolamento, mentre quella del wrestler dovuta a impiccagione. Un chiaro caso di omicidio-suicidio che sconvolge tutta la società americana e lascia senza parole il mondo del Wrestling.

A cominciare colleghi di Chris Benoit, che lunedì si sono riuniti per commemorare il loro “senatore” (così era chiamato nell'ambiente), sempre disponibile e puntuale, pronto a battersi per i diritti dei lottatori. Passando per i moltissimi fans sparsi in tutto il mondo, i quali hanno intasato la rete con messaggi di solidarietà, ma anche rabbia per l'immotivato gesto del loro beniamino. Per finire con i vertici della federazione, nella persona di Vince MacMahon, vero “chairman” della WWE, che ha espresso parole di sentito cordoglio verso uno dei migliori wrestler di tutti i tempi, sul ring da più di 21 anni.
Oscuro ancora il panorama che circonda la vicenda, le cui indagini sono ancora in corso, così come oscure le motivazioni che hanno portato Chris Benoit a compiere un gesto così efferato. Le prime indiscrezioni danno il grave stato di salute del figlioletto come molla di innesco della tragedia. Anche se negli ultimi giorni si sta seguendo la pista del doping, scaturita dalle sostanze anabolizzanti trovate in casa e nel sangue del wrestler canadese. La strada per la verità appare molto lunga.

Certo è che, sportivamente parlando, la dipartita di Benoit cambierà il volto del wrestling del futuro, magari riportandolo ad essere uno sport, come lo era un tempo. Prima che soldi, business e fiction ne facessero perdere un po' l'essenza. Un sistema, quello del wrestling moderno, che già con la morte di Eddie Guerrero, qualche tempo fa, aveva dato la dimostrazione emblematica del motto “the show must go on”. Cosa che sembra riproporsi ora stando alle parole di MacMahon: “come cambierà adesso la WWE? Non cambierà: la tragedia di Chris e della sua famiglia ci ha colpito, ci ha devastato. Ma quello che faremo sarà cercare di tornare al lavoro e di fare quello che sappiamo fare: divertire la gente". Gente che adesso non ha proprio voglia di divertirsi. Addio Chris.

29-06-2007 - fonte

Disabili multati per colpa della privacy

Prosegue la battaglia personale di Luca Faccio, ragazzo diversamente abile di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, da sempre attivo con il suo blog nel combattere le barriere architettoniche. Lo spunto per tornare nuovamente alla carica è la privacy. “La legge sulla tutela dei dati personali – racconta – obbliga i Comuni a togliere il simbolo della carrozzina dai contrassegni apposti sul vetro delle macchine: questo significa che per colpa della privacy noi disabili veniamo multati”. “E sta al buon cuore dei vigili – prosegue – se farlo o meno”. Pesaro è stato il primo comune ad aderire, nello scorso mese di gennaio. Poi toccherà agli altri. Questa storia all’italiana, degna di un film di Totò o di Alberto Sordi, ha però dei risvolti anche a livello internazionale. Il nostro Paese non ha adeguato la normativa come fatto da altri Stati della Comunità Europea. Risultato: i contrassegni italiani nel resto del Vecchio Continente non hanno validità e un disabile che parcheggi la propria vettura provvista di contrassegno in un posto riservato, a Madrid come a Parigi, sarà dunque multato.

30 giugno 2007 - fonte news - Vedi anche il sito-blog del dott. Luca Faccio

Telefono Blu attiva i ricorsi per il risarcimento dei danni alla salute pibblica

29/06/2007 - Lo staff legale dell’associazione Telefono Blu, guidato dall’avvocato Vincenzo Lanzaro, è in piena mobilitazione contro la più grave emergenza rifiuti mai avvenuta sul territorio napoletano. E’ allo studio infatti la formulazione dei ricorsi, da parte dell’associazione dei consumatori, per grave danno alla salute pubblica procurato dalla spazzatura che brucia senza sosta in tutta la città. Le condizioni insalubri pericolose sono definite nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie (RD n 1265/34) e si riferiscono a tutti i vapori, gas o altre esalazioni insalubri che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti". I rischi ambientali e i rischi sanitari si legano assieme per la salvaguardia della salute e riguardano tutto ciò che sta modificando la situazione socio-ambientale del territorio, ovvero che possono dar luogo ad occasioni di pericolo per l'igiene e la salute pubblica. Nell’aria - dichiara il delegato regionale del telefono Blu, Antonio Pariante - si stanno accumulando fenomeni di inquinamento tanto gravi da causare ingenti danni alla salute dei cittadini e i tassi di incidenza di tumori polmonari, tiroidei, forme asmatiche e di altre malattie respiratorie, anche mortali, hanno raggiunto livelli anomali e preoccupanti già da molto tempo”. La domanda di risarcimento del danno proposta dal Telefono Blu nei confronti della Pubblica Amministrazione determina il risarcimento dei danni alla salute per mano del giudice ordinario. Anche la Corte Costituzionale ha dichiarato comunque che, in tema di lesione della salute umana è possibile il ricorso all’art.2043 del Codice Civile sia sotto forma della reintegrazione del patrimonio del danneggiato, sia sotto quello della prevenzione dell’illecito come dalla sentenza del 30 dicembre 1987 n. 641. La protezione che l’ordinamento vigente appresta al titolare del diritto alla salute si estrinseca sia nel vietare comportamenti che contraddicano il diritto, sia nel sanzionare gli effetti lesivi della condotta illecita, obbligando il responsabile al risarcimento del danno. Il diritto alla salute, infatti, appartiene a quella categoria di diritti che non tollerano interferenze esterne che mettano in discussione l’integrità: Cass. ss. uu. 21 marzo 2006 numero 6218.



© IMGPress - 29-06-2007 - fonte

L’OMS lancia l’allarme: le temperature sempre più alte uccidono due persone al giorno

Con l’estate torna il gran caldo. Da anni ormai l’inizio della ‘bella stagione’ è sinonimo di emergenza, a causa delle temperature elevate con le quali la stragrande maggioranza della popolazione costretta nelle grandi città deve fare i conti. Basti pensare che secondo il rapporto ‘Cambiamento climatico e salute in Italia’, presentato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici, nell’estate del 2003 sono stati registrati 7.600 decessi in Italia e 35.000 in tutta Europa e che le temperature aumentano di un grado rispetto alle medie stagionali, ciò provocherebbe fino a due morti in più al giorno nelle grandi città (tradotto si tratta di un aumento di mortalità pari al 3%). Da qui la necessità di tutelare i cittadini più deboli e di offrirgli consigli e indicazioni utili per proteggersi dal grande caldo.

Prima di tutto sfatiamo qualche leggenda: le persone in sovrappeso non sono più a rischio di quelle magre, anzi il tessuto adiposo in eccesso protegge il loro organismo dal calore; al contrario, le alte temperature provocano, nei soggetti più magri, disidratazione e aumentano anche il rischio di danni ai reni. Non solo anziani e bambini, dunque, tra i soggetti a rischio. Il caldo colpisce tutti e di conseguenza diventa fondamentale seguire i consigli degli esperti per evitare di soccombergli.

Grande attenzione all’alimentazione: temperature cosi elevate aumentano il rischio di disidratazione; è bene, quindi, bere almeno due litri e mezzo d’acqua al giorno e mangiare preferibilmente cibi leggeri senza dimenticare di limitare il consumo di bibite gassate, alcoliche e caffé. Via libera a tanta frutta e verdura, ricche di sali minerali come potassio e magnesio, fondamentali – come spiega Giovanni Mathieu, presidente della Federazione Associazioni Dirigenti Ospedalieri Internisti (ADOI) – perchè “il sudore porta via i sali minerali ed è necessario reintegrarli e, sempre per questo motivo, è opportuno mettere un po’ di sale da cucina in più nelle pietanze, senza abbondare per non alzare la pressione”.
Altra falsa convinzione collettiva è quella di rintanarsi in casa per evitare le alte temperature; secondo Mathieu: “star chiusi fra le mura domestiche è un accorgimento corretto solamente nelle ore più calde, altrimenti si sfiora la depressione ‘da arresti domiciliari’”. È dunque consigliabile evitare i luoghi che non prevedono zone d’ombra e/o ventilate, soprattutto nella fascia oraria che va dalle 11.00 alle 18.00, i parchi urbani con elevato tasso di ozono e, sempre nelle ore critiche, ridurre o eliminare l’attività fisica e gli sforzi.

Altra precisazione: va bene utilizzare il condizionatore, ma con moderazione al fine di evitare repentini sbalzi di temperatura che potrebbero essere causa di malori. Infine, un prezioso consiglio per chi soffre di ipertensione e chi è affetto da patologie cardiovascolari: evitare di passare bruscamente dalla posizione supina a quella in piedi per non causare bruschi sbalzi della pressione, che va comunque monitorata più frequentemente del solito.

Ma come si riconosce un malore causato dal caldo? Tra i primi segnali mal di testa e senso di debolezza, oltre a senso di nausea e di sete. Fare attenzione ai sintomi di uno stato confusionale, ad esempio se un anziano non ricorda un numero di telefono o se assume un anomalo comportamento. Come spiega Roberto Bernabei, geriatra dell’Università Cattolica di Roma, “possono essere i primi segnali di una forma di disidratazione, condizione più comune nelle persone anziane che hanno un senso della sete ridotto e una minore sensibilità al calore”.

Altra categoria notoriamente a rischio e in costante osservazione sono i bambini: i preziosi consigli valgono anche per loro e non va dimenticato che, se vengono esposti al sole, vanno protetti con creme solari ad altissimo fattore di protezione.
Per ulteriori informazioni e consigli, il Ministero della Salute ricorda, infine, che chiamando il numero verde 1500, attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00, è possibile ricevere informazioni e consigli su come affrontare al meglio il caldo estivo.

MFL - 29/06/2007 - fonte

Un fondo per le vittime della malasanità

Codici ne chiede l'istituzione.

C’e' chi parla di circa 14 mila morti ogni anno a causa di errori medici; altri addirittura di 50 mila. Le cifre, checche' se ne dica, sono importanti, ma l’assenza di una stima precisa non puo' essere un deterrente a brandire i provvedimenti del caso.'I cittadini vittime della malasanita' – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici, associazione italiana che tutela i consumatori – sono soprattutto vittime di un sistema sanitario che vede il cittadino sempre meno come persona e sempre piu' come una malattia da curare secondo protocolli prestabiliti, senza vagliarli e adattarli al singolo caso. Contro questa disumanizzazione della professione medica, le Regioni dovrebbero fornire ai cittadini degli strumenti per contrastare eventuali negligenze o imperizie'.La proposta del Codici e' quella di istituire, presso ogni Regione, un fondo per aiutare le vittime della malasanita' che non hanno i mezzi economici sufficienti a sostenere le spese legali.E' proprio a causa degli alti costi legali, (nonche' di una certa sfiducia nella giustizia), che l’associazione stima una copiosa tendenza a non denunciare i medici colpevoli di errori sanitari. 'Solo un paziente su dieci, infatti, si risolve nella denuncia, - continua Giacomelli-, fornire ai cittadini un supporto economico per far valere i propri diritti significherebbe incentivare il rispetto della legalita'.

E' questo che chiediamo venga discusso in seno alla commissione che -forse- sara' istituita sulla sicurezza in materia sanitaria'.

29-06-2007 - fonte

«Hai difeso Hina», aggredita leader marocchina

Aggredita alle spalle. Strattonata e minacciata. Dounia Ettaib, vicepresidente lombarda dell’«Associazione donne marocchine in Italia», è vittima di due suoi connazionali. A lei, che al processo per la morte di Hina Saleem ha deciso di mettere la faccia per denunciare l’estremismo islamico, hanno detto di stare «attenta alla bellezza». E glielo hanno detto stringendole il viso tra le mani.
Dounia racconta al Giornale che «era passata da poco l’una, stavo tornando a casa. Dietro di me, due persone mi hanno chiamata per nome». Un’aggressione mirata in viale Jenner, a poche centinaia di metri da una delle principali - e più controverse - moschee milanesi. «In due, uno alto e uno basso. Il primo mi ha insultata dicendo che non devo parlare per conto della comunità, l’altro mi ha spintonata contro il muro dicendomi di stare attenta alla mia bellezza». Non sa chi siano, Dounia, ma i due la conoscono. L’hanno vista davanti al tribunale di Brescia, assieme ad altre duecento donne sotto lo striscione «Io sono Hina», mentre nel palazzo di giustizia si celebrava l’udienza preliminare per l’omicidio di Hina Saleem, la ragazza pachistana di 20 anni uccisa nell’agosto scorso dal padre (reo confesso) e per il cui delitto sono imputati anche altri tre familiari. Un omicidio maturato dopo il «consiglio di famiglia», durante il quale fu condannata per i suoi costumi troppo «occidentali». Proprio giovedì, l’Acmid - che è impegnata per l’integrazione delle donne straniere in Italia, per i diritti delle musulmane e «per rompere l’omertà che sorregge il patriarcato» - aveva chiesto di costituirsi parte civile nel processo che si celebra con rito abbreviato. Richiesta respinta dal giudice per le udienze preliminari Silvia Milesi. Ma Dounia si è esposta in prima persona. Per qualcuno, troppo.

Se la «colpa» di Hina è stata quella di voler essere una ragazza normale, quella di Dounia è stata voler farne una battaglia politica. Perché «il silenzio ci trasforma in complici dei suoi assassini». E infatti «mi hanno detto che non devo difendere la pachistana - continua nel racconto -, che devo smetterla di parlare di islamismo, che sono una prostituta proprio come Hina, e alla fine, mettendomi le mani sulla faccia, uno dei due ha detto che la bellezza non dura a lungo». Fin troppo esplicita, la minaccia. «Ero terrorizzata, e lo sono ancora». Eppure, l’intimidazione è fallita. Perché Dounia sa che denunciare l’intolleranza può essere pericoloso. «Chi sceglie questa strada - spiega - deve mettere in conto di rischiare». E così è stato. «Abbiamo rischiato fino ad adesso: le quasi trecento donne musulmane che si sono trovate davanti al tribunale di Brescia e arrivate da Milano, Roma e Torino ne sono la prova».
E questa aggressione - su cui ora indaga la Digos di Milano - è la conseguenza. «Perché noi abbiamo sempre giocato in prima linea. Ma, è certo, continueremo a farlo. Non sarà questo episodio a fermare l’attività della nostra associazione».

di Enrico Lagattolla - sabato 30 giugno 2007 - fonte

Roma, raid fascista al concerto

Gruppo armato irrompe e carica al grido di "Duce": tre feriti

ROMA - Hanno caricato al grido di "duce, duce", con maglie nere, i volti coperti da caschi integrali e armati di mazze ferrate su 400-500 persone che avevano finito di assistere ad un concerto. Bilancio due spettatori feriti, uno operato per le coltellate subite, un carabiniere anche lui ferito, due auto dell'Arma danneggiate. È successo a Roma a Villa Ada, un parco pubblico dove aveva suonato la Banda Bassotti, una band della sinistra antagonista romana. Ora gli ambienti dell'estrema destra della capitale sono sotto esame dai carabinieri. A ricostruire le fasi immediate l'aggressione, avvenuta intorno all'una, è stata l'Arci Roma, organizzatrice della manifestazione. I suoi responsabili hanno raccontato ai carabinieri della compagnia Parioli di essere stati «oggetto di una rappresaglia di matrice fascista», di una vera e propria «carica militare». Il gruppo musicale aveva da poco terminato il concerto e i musicisti erano già quasi tutti sul pullman che li avrebbe riportati a casa. A quanto raccontato agli investigatori il gruppo aveva già subito in passato contestazioni politiche. E sono stati proprio i musicisti ad avvertire gli organizzatori che nei pressi dell'ingresso principale di Villa Ada stava arrivando il gruppo di persone armate.
Grazie all'avvertimento, anche se il deflusso del concerto era ormai quasi alla fine, gli organizzatori dell'evento si sono "barricati" tra il laghetto e l'uscita principale, chiudendo l'unica via di accesso con un cancello. Gli aggressori a quel punto hanno lanciato tre petardi tra la folla seminando il terrore.

29-06-2007 - fonte

Ue, monito ai cittadini: adattatevi ora ai cambiamenti del clima

BRUXELLES (Reuters) - I Paesi membri dell'Unione europea devono adattarsi ai cambiamenti climatici usando l'acqua in maniera più efficiente, modificando le pratiche agricole e occupandosi degli anziani vulnerabili al calore. Lo ha detto oggi il Commissario europeo all'Ambiente.

Oltre a tagliare le emissioni di gas serra per arrestare il riscaldamento globale, gli europei dovrebbero cambiare le loro abitudini di vita e di lavoro per mitigare gli effetti delle temperature crescenti, afferma la Commissione europea in un documento.

Il rapporto Ue solleva la possibilità che intere città subiscano spostamenti.

"Il cambiamento climatico sta accadendo qui e ora, e dobbiamo iniziare ad adattarci", ha detto il commissario europeo Stavros Dimas ad una conferenza stampa. "Per alcune persone è una questione di adattarsi o morire".

I cambiamenti climatici hanno già provocato una serie di vittime in Europa. L'ondata di caldo del 2003 causò 70.000 morti, ha detto la Commissione.
L'Unione europea punta a tagliare le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990, e sta spingendo per un accordo a livello mondiale che persegua tagli ancora più alti.

venerdì, 29 giugno 2007 - fonte

Fuori la mafia da Cardiochirurgia

L’Università si schiera con il primario: "Pronti a dargli quattro nuovi specialisti"

TORINO «La mafia prima insulta, poi isola, infine ammazza. Noi non intendiamo lasciare che il professor Rinaldi venga isolato!». Per arginare «la faida» in Cardiochirurgia all’ospedale Molinette di Torino dopo l’ennesimo scandalo (misterioso), l’Università conferma con parole durissime la sua «totale fiducia nel mandato del primario Mauro Rinaldi» e manderà presto in reparto quattro specialisti universitari che saranno i nuovi stretti collaboratori del professore arrivato da Pavia, allievo stimato di Viganò.
Una mossa - il giorno dopo il blitz delle Fiamme Gialle, dei sospetti e di veleni riesplosi - che più d’uno interpreta come la volontà di rompere definitivamente divisioni interne: nuovi medici per allontanare quelli che potrebbero essere ancora troppo legati al passato e ai primari che non ci sono più. «Il professor Rinaldi - dice il collega Marco Ranieri, responsabile dell’Anestesia e rianimazione delle Molinette - deve essere messo al più presto nella condizione di lavorare al meglio in Cardiochirurgia». Perché là dentro, condividono anche i professori Mauro Salizzoni, Giovanni Gandini, Antonio Robecchi ed Ezio Ghigo, «l’impressione è che qualcuno abbia imparato prima a denunciare che a operare».
Parole che pesano come macigni. Che non rasserenano certo il clima. Ma che - condivise anche dal preside di Medicina, Giorgio Palestro - potrebbero mettere fine una volta per tutte «al clima strisciante e insostenibile che si continua a respirare in Cardio».
«Dobbiamo pensare innanzitutto ai pazienti - dicono adesso gli universitari del principale ospedale piemontese - dare segnali positivi. Il sangue cattivo, il veleno, deve essere diluito con sangue nuovo, fresco». Tradotto: «Il modello della Cardiochirurgia che deve rinascere da questa brutta vicenda che mette in dubbio la credibilità dell’ospedale intero è il modello di un reparto che investe in risorse giovani - prosegue Ranieri -, forze che possono dare nuovo entusiasmo anche a chi è già presente da anni in quel reparto».
Oggi, l’unica espressione dell’Ateneo in Cardiochirurgia è proprio il professor Rinaldi, affiancato da una decina di medici ospedalieri. L’arrivo di nuovi universitari è atteso nelle prossime settimane.
E mentre qualcuno chiede le dimissioni del direttore generale per non aver sollevato prima il pentolone sulla «faida», mentre altri chiedono una commissione d’indagine anche regionale - al di là degli accertamenti avviati dalla procura - la direzione della Sanità pubblica si schiera con l’Università in un messaggio di totale appoggio che sembra rivolto anche a chi sta seguendo l’inchiesta e potrebbe annunciare presto il nome di persone indagate: «Crediamo - dice in una nota il direttore della Sanità pubblica, Vittorio Demicheli - che l’allarmismo che si è venuto a creare non sia affatto giustificato. La cardiochirurgia diretta dal professor Rinaldi, è un ottimo reparto». La qualità di una struttura come questa, sottolinea il dottor Demicheli,«si valuta soprattutto dal numero degli interventi effettuati e dalla percentuale di mortalità post-operatoria».
In reparto, alcuni di quei medici «legati al passato» che oggi dovrebbero sentirsi sotto accusa preferiscono non dire nulla. «Mi sembra una follia ciò che sta accadendo - commenta uno, chiedendo però di non comparire. Se qualcuno pensa che per screditare un primario si possano dimenticare aghi e garze in un paziente è un folle». Sulle gole profonde che potrebbero aver denunciato i colleghi, silenzio: «Siamo medici, lavoriamo per salvare la gente, non per fare le scarpe ai colleghi».

29/6/2007 - di Marco Accossato - fonte

40 anni di crimini in Italia

Presentato al Viminale il Rapporto sulla criminalità in Italia. Aumentano i reati familiari, sulle donne e l’uso di droga. Calano gli omicidi.

Roma - Diminuiscono gli omicidi, aumentano furti e rapine. In crescita le “violenze familiari”, di pari passo con il consumo di cocaina. E’ la fotografia scattata dal “Rapporto sulla criminalità in Italia - Analisi, Prevenzione, Contrasto”, presentato mercoledì 20 giugno al Viminale dal ministro dell’Interno Giuliano Amato, affiancato dal viceministro Minniti.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche anche il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Gianfrancesco Siazzu, il capo del Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero, prefetto Gianni De Gennaro, e il comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D’Arrigo.

Il Rapporto sulla criminalità 2006, condotto attraverso criteri scientifici, è stato realizzato con la collaborazione del gruppo di lavoro del professor Marzio Barbagli. La sua particolarità risiede nell’estensione temporale. Ripercorrendo l’Italia dal 1968 fino al 2006, il Rapporto analizza l’andamento dei reati violenti e contro il patrimonio nell’arco di 40 anni, misurando i ‘trend’ attraverso uno sguardo di lungo periodo – quantificabile almeno in decenni - in considerazione della tendenziale lentezza con cui mutano i reati.

Importante, inoltre, il fattore dei reati “sommersi”. Lo studio, infatti, ha tenuto conto dei delitti commessi ma non denunciati, presentando le stime di questi ultimi unitamente ai dati dei crimini effettivi. “Il senso del documento – ha commentato Amato - è quello di analizzare i fenomeni legati alla criminalità in un contesto di lungo periodo, più idoneo per valutare se le variazioni registrate indicano o meno un diverso trend, e per interpretarle correttamente”.

Ecco che si scopre come il numero di omicidi sia notevolmente diminuito negli ultimi anni, fino a registrare il minimo storico nel 2005 (601 unità), per poi attestarsi a 621 nel 2006, un livello più basso del 2004 e di tutti gli anni precedenti. Ma, a fronte di andamento calante degli omicidi volontari dal ’90 ad oggi, emerge un preoccupante aumento dei reati “familiari”, a partire dal ’92. Un’emergenza sociale, tanto che si attesta una crescita esponenziale di tutti i tipi di violenza sulle donne, non solo sessuale. Il fenomeno riguarda anche lesioni e maltrattamenti, il 62% dei quali commessi dal partner.

In salita anche i reati ad opera della criminalità organizzata, nonostante la novità del caso Napoli.

Dal Rapporto emerge che il 2006, diversamente dall’immagine passata sui media, è in realtà uno degli anni con i tassi più bassi in relazione a questo reato, con il 3,3% contro il 3,8% del 2005 e il 5,3% del 2004. Un altro luogo comune da sfatare, secondo lo studio, è il legame straniero – illegalità. Il tasso di criminalità ascrivibile all’immigrazione, infatti, si attesta alla stessa percentuale dei cittadini italiani. A un 5% di immigrati regolari in Italia corrisponde un 5% di reati, con un rapporto tra le percentuali pari a quello rilevabile per gli italiani.

La criminalità collegata ai cittadini stranieri si concentra nel mondo degli irregolari, sia per i reati in violazione della normativa sull’immigrazione, che per i rati predatori, particolarmente frequenti nel Nord Est italiano, per la notevole presenza di flussi migratori clandestini “mordi e fuggi” dall’Est dell’Europa, attirati dalla concentrazione di ricchezza. Nel settentrione cresce la percezione di una scarsa sicurezza, dovuta all’incidenza di questi crimini, ed è maggiore il rischio che si diffonda l’equazione 'straniero uguale criminale'.

In realtà, sono solamente tre le nazionalità straniere - rumena, albanese e marocchina - che si macchiano di reati gravi, ma vengono contrastate sempre più spesso dalle espulsioni, in leggero aumento, 20 nel 2006 a fronte delle 15 nel 2005. La lotta agli irregolari continua sulla strada della collaborazione internazionale, intrapresa finora solo con la Romania. L’impiego di squadre investigative miste italo-rumene ha portato a centinaia di arresti, grazie alla maggior conoscenza da parte dei poliziotti rumeni della loro realtà territoriale, come nella recente operazione “Icaro”.

Infine, il responsabile del Viminale ha fornito ulteriori dati a proposito del consumo di droga, in netto aumento stando ai quantitativi sequestrati, nei quali cresce, con quasi 5 tonnellate all’anno, la prevalenza della cocaina sull’eroina. In ripresa, invece, i reati legati ai furti, in particolare di auto e motorini, e rapine, soprattutto nel Centro Nord e in Campania. La criminalità urbana è uno dei capitoli affrontati recentemente con i Patti per la sicurezza, stipulati a Roma, Milano, Torino, Bologna e in via di attuazione anche nelle altre maggiori metropoli, grazie ai quali sono stati messi a disposizione oltre 1.800 uomini.

Il Rapporto è stato redatto sulla base di due fonti ufficiali. La statistica prodotta dagli uffici giudiziari, riferita ai reati per i quali l’Autorità Giudiziaria ha iniziato l’azione penale, e la statistica costituita dai reati denunciati alla Magistratura dalle Forze di polizia, tenendo presente che il vecchio sistema di trasmissione all’Istat dei dati relativi alle denunce sul modello 165 è stato sostituito, nel 2004, con il nuovo sistema di rilevazione SDI, acronimo di Sistema di Indagine.

29/06/2007 - di Barbara Laurenzi - Sintesi rapporto_sicurezza_2006.pdf - fonte

L'abc del Dpef, dai tagli all'Ici agli incentivi alle imprese

Tagli all'Ici a partire dal 2008, dote fiscale per i figli, incentivi per le imprese che favoriscono la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per il sostegno al reddito Il Documento di programmazione economico-finanziaria, varato dal Consiglio dei ministri il 28 giugno è racchiuso in 145 pagine e diviso in nove capitoli. ecco, in estrema sintesi, i principali contenuti.

Agroalimentare. Promozione della qualità dei prodotti e del sistema di produzione. Sviluppo degli strumenti di promozione diretta e dei servizi in una prospettiva di Sistema Paese e attraverso strumenti di promozione di investimenti delle imprese orientati allo sviluppo internazionale, Interventi infrastrutturali e modelli innovativi per lo sviluppo sostenibile delle imprese agricole, delle cooperative agroalimentari e delle forme associate (per esempio l'utilizzo efficiente delle risorse idriche ed energetiche).

Clima e ambiente. Il Governo si impegna a favorire l'uso sostenibile delle biomasse e dei biocombustibili, favorendo filiere nazionali in collaborazione con gli operatori agricoli. Altro obiettivo quello di garantire il pieno funzionamento dei meccanismi flessibili e del registro dei serbatoi forestali di carbonio. Nella politica ambientale risorse per incoraggiare comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale, oltre che innovazione e ricerca. Contrasto alle ecomafie, tutela della natura e della biodiversità, riduzione della produzione di rifiuti e una loro corretta gestione integrata.

Consumatori e concorrenza. Prevista un'operazione di rimozione dei vincoli e delle barriere all'esercizio dell'attività economica. In relazione alla rete di distribuzione dei carburanti il Governo intende stabilire una concorrenza effettiva del mercato mediante l'abolizione delle distanze minime e delle restrizioni per la vendita di prodotti non petroliferi. In relazione alla liberalizzazione del mercato dell'energia che scatta dal 1° luglio è prevista la revisione della tariffa sociale per tutelare le fasce deboli. È allo studio l'introduzione di tariffe per la posta massiva per verificarne la compatibilità con i principi di concorrenza e individuare correttivi in vista dell'apertura del mercato a partire dal 2009. Il disegno di legge annuale per promuovere la concorrenza e la tutela dei consumatori dovrebbe assicurare continuità all'azione del Governo.

Cultura. Valorizzazione dei beni delle attività culturali, nel rispetto delle compatibilità finanziarie, con l'obiettivo di portare le risorse disponibili all'1% del bilancio dello Stato. Misure di incentivazione fiscale per il cinema, incremento delle risorse per gli spettacoli dal vivo, promozione della conoscenza di musei e altri istituti del ministero, promozione della lettura e dei libri, sviluppare biblioteche e archivi, avviare meccanismi virtuosi di incentivazione automatica per la compravendita di opere d'arte contemporanea e per la loro donazione a musei.

Edilizia abitativa. Definire un quadro normativo coordinato con quello regionale che attivi programmi strategici che consenta di fornire una risposta alle esigenze sociali riscontrate, mobilitando risorse per dare slancio al comparto dell'edilizia.

Energia. Aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e conciliare i consumi energetici con la tutela dell'ambiente. Prevista la realizzazione di nuovi terminali di rigassificazione di Gnl e gasdotti. Misure per la riduzione dei gas serra. Piano d'azione per l'efficienza energetica. La separazione proprietaria delle reti può aumentare gli investimenti destinati alla sicurezza e incrementare i vantaggi per i consumatori finali.

Equità sociale. Politiche di sostegno al reddito con incremento degli assegni per l'infanzia, interventi fiscali per gli incapienti, ripresa del progetto di Reddito minimo di inserimento. Aumento dei servizi per l'infanzia, in particolare degli asili nido. Costruzione del Sistema informativo dei servizi sociali. Attuazione di un piano triennale di edilizia abitativa. Rafforzamento della lotta alla droga, sviluppo delle politiche per i diritti e le opportunità per l'infanzia e l'adolescenza. Promozione di politiche di inclusione sociale degli immigrati.

Evasione fiscale. Resta intorno al 25-30% del valore aggiunto imponibile stimato. La lotta all'evasione è uno dei capisaldi della politica fiscale del Governo. Con gli introiti della riduzione dell'evasione si punta a ridurre il carico tributario, a dare sollievo ai redditi bassi e alle famiglie numerose, a rendere kle imprese più competitive e a incentivare lo sviluppo economico.

Famiglia e figli. Sostegno al reddito dei nuclei meno abbienti, agevolazione dell'accesso ai servizi per le famiglie numerose anche attraverso la revisione dell'Isee, conciliazione delle responsabilità familiari con il lavoro, tramite la nascita di nuovi asili nido. Riduzioni dell'onere prima casa. Si punta a un unico istituto a sostegno delle famiglie con minori che riunifichi detrazioni Irpef e assegni al nucleo familiare e si configuri come una dote fiscale per il figlio, indipendentemente dallo status lavorativo dei genitori. Previsti nuovi servizi socio-educativi per l'infanzia con nuovi asili nido e di sostegno alla genitorialità e all'inclusione sociale. Riforma della legge 53/2000 sui congedi parentali.

Giustizia. Si punta a ridurre i tempi e i costi della giustizia e a d assicurare la certezza del diritto. Per la riduzione dei tempi del processo è necessario realizzare l'ufficio per il processo (struttura amministrativa di supporto all'attività giudiziaria) e l'applicazione del processo telematico già avviato per consentire il passaggio dalla carta al collegamento in rete. L'informatizzazione degli uffici giudiziari può realizzare un salto di qualità mettendo a frutto sperimentazioni già effettuate. L'obiettivo è quello di realizzare entro il 2010 il processo previdenziale ed esecutivo in via telematica in tutti gli uffici. Necessario uno sforzo per il potenziamento, l'adeguamento e la messa in sicurezza dell'edilizia penitenziaria e per il reinserimento lavorativo dei detenuti.
Infrastrutture. Il deficit nelle infrastrutture materiali penalizza l'economia del Paese. Le esigenze di investimento riguardano infrastrutture economiche, ambientali, sociali e per la ricerca. Il fabbisogno individuato é di 32.149 milioni, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Gli obiettivi saranno raggiunti attraverso gli interventi ferroviari per lo sviluppo del corridoio 5 e delle tratte meridionali del corridoio 1, per l'implementazione delle autostrade del mare, per il nodo aeroportuale di Malpensa, per il potenziamento dei corridoi tirrenico e adriatico, per il rafforzamento delle trasversali peninsulari, per il decongestionamento dei nodi urbani, in particolar modo per le metropolitane di Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli. Previsto l'ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria.

Internazionalizzazione delle imprese. Dal 2007 la strategia di promozione dell'Italia sarà basata u linee direttrici triennali per garantire continuità e capacità di programmazione alle azioni di internazionalizzazione. In luglio il ministero del Commercio estero varerà un atto di indirizzo destinato alla Simest per orientare le attività di sostegno finanziario nell'ambito dell'internazionalizzazione per accompagnare le Pmi sul mercato internazionale.
Mobilità. Miglioramento dei collegamenti internazionali verso l'Europa, il Mediterraneo e il resto del mondo. Integrazione e combinazione di diverse modalità di trasporto e tra i servizi nell'ambito della stessa modalità. Azione di sostegno alle imprese di servizi del combinato ferroviario e marittimo, alla realizzazione di un sistema di interporti a servizio dei distretti industriali e alle catene logistiche legate al trasferimento delle merci dalla produzione al consumo. Interventi per la mobilità dell'arco alpino e sugli attracchi e la flotta dello Stretto di Messina. Previste politiche di sostegno per migliorare l'efficienza della portualità italiana. Previsti trasporti più sostenibili per ridurre gli effetti ambientali, economici e sociali che il sistema dei trasporti produce nel Paese. Misure di disincentivazione dell'uso di auto private legato al miglioramento dei servizi collettivi, fornendo servizi di qualità per i passeggeri pendolari. Sul fronte del trasporto aereo pianificazione della rete aeroportuale nazionale coerente con il processo di liberalizzazione e con il miglioramento della qualità dei servizi. Prevenzione degli infortuni legati alla mobilità del cittadino e sicurezza per le merci. Programma di innovazione tecnologica per ottimizzare le prestazioni dei mezzi e dei servizi, in condizioni di sicurezza e compatibilità ambientale. Nella scuola dell'obbligo inserire l'educazione alla mobilità.

Pari opportunità. Il Governo si impegna ad adottare un piano straordinario per le pari opportunità e l'allargamento dei diritti di cittadinanza. Impulso ai programmi di protezione e recupero delle vittime di tratta e a quelli di prevenzione e contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile e le azioni contro discriminazioni di genere, età, etnia, religione, cultura, orientamento sessuale e disabilità. Previste agevolazioni fiscali per le imprese che adottano azioni per migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, per le imprese del Mezzogiorno che occupano donne. Istituire un Fondo di garanzia per agevolare l'accesso al credito per l'imprenditoria femminile. Previsto anche l'avvio di programmi per la formazione delle donne nel percorso della vita, l'adozione di sistemi di misurazione dei fattori di discriminazione. Estensione della maternità alle lavoratrici precarie.

Politiche giovanili. Le risorse del Fondo nazionale per le politiche giovanili saranno ancor più finalizzate ad azioni dalla casa al lavoro, dalla formazione alla cultura, dal credito alla mobilità. Previsti interventi organici e trasversali per agevolare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro contrastando il processo di precarizzazione. Si punta su sviluppo e valorizzazione di competenze e formazione e a favorire l'accesso alla casa per i giovani lavoratori a basso reddito e gli studenti fuori sede. Spazio anche alla promozione della creatività e a favorire i comuni culturali meritori, ampliare la partecipazione alla vita pubblica e la rappresentanza. Altra parola ‘ordine è contrastare la disuguaglianza digitale.

Sanità. La spesa sanitaria registra un aumento di 1,2 punti percentuali di Pil. Si punta ad aggiornare i Lea, Livelli essenziali di assistenza, a dare attuazione a un sistema di monitoraggio, ad un ammodernamento del sistema sanitario basato sulla valorizzazione delle risorse umane, alla riorganizzazione e al potenziamento della rete di cure primarie promuovendo forme evolute di associazionismo tra i medici e l'integrazione dei distretti sanitari. Sì anche alla riorganizzazione della rete ospedaliera e alla razionalizzazione dei sistemi di acquisto di beni e servizi. Promozione permanente della qualità del Ssn tramite il monitoraggio del gradimento dei servizi da parte dei cittadini. Previsto anche un adeguamento delle risorse per il cofinanziamento degli investimenti in edilizia sanitaria e nell'innovazione tecnologica. Riforma del sistema di regolazione del settore farmaceutico per garantire un adeguato controllo della spesa. Revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria dei cittadini per renderlo più equo. Promozione dell'assistenza odontoiatrica. Passaggio graduale della sanità penitenziaria nell'ambito del Ssn.

Semplificazione normativa e amministrativa. Nella semplificazione normativa alla riduzione delle regole, devono affiancarsi misure per migliorare le regole esistenti. L'obiettivo del Governo è di ridurre del 25% gli oneri amministrativi derivanti da normative comunitarie entro il 2012. Il programma di riforma della regolazione passa attraverso la semplificazione amministrativa, la modernizzazione e l'efficienza delle Pubbliche amministrazioni e la riduzione degli oneri burocratici per cittadini e imprese. Sostegno al reddito. Fra gli interventi è previsto un sostegno al reddito dei pensionati in difficoltà e della famiglia. Rimodulazione della tassazione su base individuale, sostenendo i redditi più bassi, rafforzando il sostegno ai redditi medi ed estendendo i benefici per quanto possibile anche ai redditi medio-alti. Restituzione mensile agli incapienti delle detrazioni per figli non usufruite con un ulteriore miglioramento degli assegni al nucleo familiare. Si punterà, poi, a unificare detrazioni e assegni in un unico istituto di sostegno del reddito per le famiglie con figli minori.

Scuola. Rafforzamento dei sistema di valutazione dei risultati. Affrontare gli ostacoli che rendono il sistema scolastico più costoso per ora di insegnamento e per studente. Programmazione di medio e lungo periodo dei fabbisogni territoriali di insegnanti e del personale. Introdurre cambiamenti nell'orario degli studenti e dare maggiore flessibilità a quello degli insegnanti. Valorizzazione del lavoro dei docenti tramite l'innovazione dei sistemi di reclutamento e della formazione iniziale. Rafforzamento della formazione permanente e introduzione di meccanismi di progressione in carriera. Riesame della disciplina della mobilità.

Sicurezza e legalità. L'innovazione tecnologica è un elemento importante per la politica della sicurezza, Da coltivare carta d'identità elettronica e interscambio di dati anagrafici. Previsto un aggiornamento delle regole di funzionamento del comparto sicurezza e il potenziamento tecnologico delle telecomunicazioni, dell'informatica e dell'informatizzazione integrata. Nel controllo del territorio saranno utilizzati i modelli della polizia di prossimità e della polizia di comunità. Prevista la riorganizzazione dei presidi, l'eliminazione degli uffici non necessari e la riduzione del personale di polizia addetto a compiti amministrativi. Specifiche misure riguarderanno il sistema nazionale di difesa civile. Confermati gli impegni assunti in tema di immigrazione, asilo politico e rifugiati.

Tassazione delle imprese. Riforma dell'Ires e della tassazione d'impresa. Si punta a una equilibrata ed equa tassazione del reddito delle società di capitale e delle imprese per sostenere la competitività del sistema produttivo italiano. Verifica degli studi di settore e del sistema di tassazione delle piccole e medie imprese. Prioritario individuare le imprese marginali alle quali ridurre al minimo gli obblighi tributari anche studiando sistemi di tassazione forfetaria e semplificata. Incentivazione delle aggregazioni di impresa e dell'investimento in ricerca. Liberalizzazioni per incentivare la quotazione di imprese e l'apertura del capitale di rischio al private equità anche con sgravi fiscali. Semplificazione del sistema tributario, accelerazione dei rimborsi.

Tassazione sulla casa. Prevista dal 2008 la riduzione dell'Ici sulla prima casa. Necessaria una riforma delle detrazioni con l'obiettivo di «ridurre la tassazione e favorire una migliore distribuzione del carico tributario». Allo stesso tempo, per preservare il reddito di chi non possiede un'abitazione, previsti aiuti, sotto forma di detrazioni in funzione delle aree geografiche, anche a favore di coloro che sono in affitto. In arrivo anche una revisione della tassazione dei redditi da locazione nel contesto dell'attuazione dei più generali principi di delega per la riforma della tassazione dei redditi da capitale.

Trasporto pubblico locale. Entro il 2007 interventi di carattere finanziario per dare slancio a processi di liberalizzazione socialmente sostenibili e consentire uno sviluppo qualitativo e quantitativo dei servizi. Garanzie di imparzialità nelle procedure di gara. Incentivi in favore della mobilità pubblica e per il miglioramento degli indici di inquinamento e congestionamento.

Turismo. Politiche turistiche puntando a un nuovo posizionamento competitivo come fattire produttivo di interesse primario per l'economia. Si punta a definire strategie di prodotto spostando l'impegno pubblico sul miglioramento dell'offerta e del rapporto qualità/prezzo, favorendo progetti con aggregazioni imprenditoriali. Promozione di un'azione del turismo nazionale sul mercato mondiale. Rinforzare la filiera turistica territoriale migliorando la capacità di rispondere alla stagionalità della domanda.

Università e ricerca. Colmare il divario che emerge in ambito internazionale. Necessari salti scientifici e tecnologici e sviluppo di servizi e imprese ad alta tecnologia. Begli investimenti per ricerca e sviluppo, che attualmente rappresentano l'1,1% del Pil, l'obiettivo è raggiungere almeno il 2,5 per cento. Necessario destinare risorse pubbliche alle infrastrutture per la ricerca e alla valorizzazione dei ricercatori. Aumentare e riqualificare l'investimento diretto in formazione universitaria.

Valorizzazione del settore dell'alta formazione artistica e musicale. Incentivi alla ricerca nelle imprese indirizzati per dare impulso all'innovazione. Potenziamento delle risorse per il diritto allo studio tramite borse di studio, esenzioni da tasse e contributi, prestiti d'onore e altre agevolazioni. Sostegno all'attività di ricerca e sviluppo nei settori ad alta tecnologia (aerospaziale, elettronica, cantieristico connessi anche alla sicurezza nazionale).

di Nicoletta Cottone - 28-06-2007 - fonte

Cronaca efferata, rischio bomba a Londra

Ex carabinieri, ex guardie giurate che perdono la testa. Dopo l'ex carabiniere che ha mandato i proiettili a monsignor Bagnasco, per vendicarsi di due albanesi che lo avevano fatto arrestare, è la volta di una ex guardia giurata. Ma insomma, come ci fosse in libertà una frangia pericolosamente sfuggita.

E' successo a Voghera che un uomo di 45 anni, ex guardia giurata appunto, ha sparato a due vicini di casa uccidendoli. Poi è fuggito in auto ma è stato fermato. Ai cronisti è venuto subito in mente Erba, quando i coniugi Romano fecero strage dei vicini per un vecchio e futile rancore. Proprio come sembra essere capitato via Amendola, a Voghera, grosso centro agricolo in provincia di Pavia. Dopo una lite condominiale, l'omicida ha sparato con un fucile a canne mozze uccidendo sul colpo Renzo Fiori e Lorenza Sparpaglione, due vicini di casa di circa 60 anni, zio e nipote, che abitavano in due appartamenti diversi. Due vite stroncate, per un litigio.

Eccessi, la cronaca nera da sempre narra ordinarie follie. Ma è l'incessante tam tam delle agenzie che scandisce tempi ravvicinati a sollevare un'ansia. A poche ore da una tragedia arriva la notizia di un'altra. Si apprende che una donna ha sgozzato il marito e il figlio nel loro letto, mentre dormivano. Poi ha ferito la figlia che aveva assistito a tutto e ha tentato il suicidio. Era una famiglia di filippini, di Melegnano nel milanese, finita nella crudezza più efferata di una violenza, che non passa indifferente.

Cosa avranno da dire gli inquirenti. E gli esperti. Ho letto per esempio nell'ultimo rapporto sulle droghe che il consumo non è in aumento, ma i dati sempre preoccupanti sono però rimasti stabili. Anche se abbiamo saputo che perfino l'aria sarebbe inquinata di cocaina e che la Comunità europea proprio sul consumo di droga tra i giovani ha lanciato l'allarme.

E nei delitti, cosa è cambiato? Dalla mafia a una violenza bestiale. Che ricordi io, c'era una volta la criminalità e la strategia della tensione che facevano stragi, passando per i terrorismi. Non c'è da evocarli, visto che Londra è sotto un rischio bomba sventato. Segno che i servizi di sicurezza funzionano quando non sono inquinati e che a loro deve andare la massima severità nelle nomine e poi la massima collaborazione. Ma pare che da tempo siamo precipitati in un profilo aberrante anche della cronaca. Ora ci diranno che tutto è nella norma, percentuale più o meno. Ma ciò non cancella la brutta sensazione. Oltre al fatto che a questa ondata maligna si mescola la recrudescenza di mai sopiti rancori: una spedizione punitiva, compiuta da militanti, circa 150 secondo i testimoni, del movimento di estrema destra "Forza Nuova", si sono presentati in colonna gridando "Duce! Duce!", con i volti coperti da caschi, armati di bastoni, catene e coltelli. A farne le spese sono stati tre ragazzi. Fra questi, uno è stato colpito da un'arma da taglio, l'altro ferito al capo. Numerose le persone sotto shock: nel parco c'erano anche famiglie con bambini. Una banda estremista fascista contro la Banda Bassotti, "combat rock" romano, nota per la militanza di sinistra. E poi ci chiediamo, sono di destra o di sinistra?

Sono tornate le violenze contro le donne, una sorta di arance meccaniche, anche queste meglio non evocarle, visto mai ci prendano sulla parola. Perchè io ho l'impressione che una vera banda di matti si aggiri per l'Italia, lo dico sinceramente. E che sparga odio e rabbia come una nuova pandemia. Insomma, l'uomo mi pare meno tale e più bestiale. E nonostante i cellulari e le tecnologie, siamo solo più barbari.

Lo vedo negli occhi della gente. Nel livore delle parole. Nei comportamenti che tracimano contrapposizione. Questo tutti, non alcuni. Poi qualcuno perde la testa. E' così raro e difficile sentire parlare d'amore, che i giovani ci mettono i lucchetti sui sentimenti. Quasi temessero che qualcuno glielo porti via. Non il ragazzo o la ragazza. Il cuore.

di Donatella Papi - 29 Giugno 2007 - fonte

Voghera, vedi anche qui

Bambina scomparsa: arrestato un italiano

Danilo Chemello e la sua compagna portoghese speravano di ottenere la ricompensa di 4 milioni. Sono estranei alla scomparsa della bimba di 4 anni

Per un attimo era parso che si fosse vicini a ritrovare Madeleine McCann (nella foto), la bambina inglese rapita in Portogallo lo scorso 3 maggio. E ciò dopo all'arresto di un italiano di 61 anni e della sua compagna portoghese.
Poi l'operazione posta in atto dalla polizia spagnola si è chiarita meglio e si è capito che la coppia aveva apparentemente solo tentato di ottenere una ricompensa di 4 milioni di euro lasciando credere ai genitori di avere informazioni su dove si trovasse la bambina. Un comunicato del ministero dell'Interno ha qualificato i due come "truffatori", lasciando intendere che non avrebbero avuto nulla a che fare col rapimento e che non sapevano niente di concreto, anche se "l'inchiesta non è chiusa".

Le fonti ufficiali hanno spiegato che l'arresto dei due a Soto Grande (Cadice) era avvenuto perché la polizia aveva ottenuto informazioni secondo cui la coppia "aveva tentato di porsi in contatto con i genitori di Madeleine per ottenere la ricompensa offerta".
Durante le indagini gli inquirenti si erano resi conto che l'uomo, identificato in Italia come Danilo Chemello, aveva pendente un ordine di cattura internazionale per il reato di "associazione illecita" in Francia. Sempre in Francia aveva inoltre scontato 18 mesi per "maltrattamenti" nei confronti della figlia, tenuta segregata per anni in condizioni abominevoli. Ieri tutto era partito da fonti della polizia, citate dal quotidiano El Pais che avevano annunciato l'arresto di un italiano sospettato di un possibile coinvolgimento nel rapimento della piccola Maddie, di 4 anni.

Un portavoce della direzione della polizia spagnola a Madrid aveva quindi precisato che l'uomo era stato arrestato su mandato della polizia francese "per un altro reato che non ha niente a che fare con il rapimento di Madeleine" e che solo "alcuni indizi" facevano sospettare un ipotetico coinvolgimento nel caso della bambina inglese. Dall'Italia (c'era anche un agente italiano dell'Interpol all'operazione a Soto Grande, nei pressi di Cadice) si era poi saputo che l'arrestato è Danilo Chemello nato a Sandrico (Vicenza), e la donna Aurora Pereira Vaz (identificata dalla polizia spagnola solo con le iniziali A. D.).

Secondo le fonti italiane gli indizi trovati durante la perquisizione della casa dove i due si trovavano avevano fatto pensare agli agenti ad un reato di favoreggiamento nel caso Madeleine.
Fonti dell'inchiesta avevano detto all'Ansa che un coinvolgimento dell'uomo nel rapimento appariva "improbabile". Anche la Farnesina aveva informato che non risultava nessun legame fra l'uomo e il sequestro.
Maddie scomparve dalla spiaggia di Praia da Luz, un club di vacanze nell'Algarve portoghese, il 3 maggio scorso mentre i genitori cenavano a 50 metri di distanza. Sospettando il rapimento, la polizia lusitana l'ha cercata invano dappertutto con l'aiuto di una grande mobilitazione di mezzi.

CANADA - 29 giugno 2007 - fonte

Cordone ombelicale. I ponti della Turco, e i divieti assurdi

Presentata oggi un'interrogazione al Ministro della Salute

Il ministro Turco ha confermato ieri la scelta politica dell’ordinanza sul cordone ombelicale che vieta la conservazione autologa in Italia e la possibilità che strutture private anche accreditate possano farlo; ha confermato altresì che nell’ordinanza si sollecita l’intervento del legislatore chiedendo un raccordo tra Camera e Senato, volendo far da ponte tra l’ordinanza precedente e una nuova legge. Un ponte che però decide già la direzione!

Ha infatti chiesto al Parlamento di fare una legge che consenta la conservazione autologa solo a patto che venga donato contestualmente l’80% del cordone! Non solo si stravolge il senso delle parole, visto che non si tratterebbe più di donazione, ma di obbligo, o esproprio, ma si mette una pesante ipoteca sull’utilizzo di quel cordone. Se c’è infatti un dato scientifico acquisito è che un cordone ombelicale contiene poche cellule staminali, tanto che solitamente vengono utilizzate solo sui bambini, oppure se ne utilizzano due. Prevederne la divisione equivale a rendere inutilizzabile sia la parte donata che quella conservata per uso autologo.

La legge 219/2005 nell’articolo 10 prevedeva che fosse il Governo con un decreto a creare una rete nazionale di banche pubbliche e private accreditate per la conservazione ombelicale. Così mentre il Governo non ha ancora emanato il decreto dopo 12 mesi dalla sua scadenza, l’ordinanza del ministro chiede al Parlamento di fare una legge che già c’è ma che non ha applicato!

Mentre il ministro ieri ha riferito che di fatto in Italia è impossibile donare, essendo fattibile in meno del 10% dei punti parto, chiede di fare una campagna per fornire una giusta informazione alle donne e impedire la speculazione mediatica. L’informazione dovrebbe essere utile per fare scelte consapevoli, cosa che oggi è vietata per ordinanza obbligando le donne alla donazione senza neppure garantirla, visto che 9 cordoni su dieci vengono gettati!

Il ddl sul parto approvato dalla commissione Affari Sociali fissava un principio nell’articolo 15: alla donna deve essere garantita la possibilità di donare e di conservare il cordone ombelicale, in strutture pubbliche e in quelle private. Il ministro avrebbe potuto utilizzare il ponte che avevamo predisposto rinnovando l’ordinanza, ma non i divieti che ogni giorno che passa sono sempre più incomprensibili!

Nell'interrogazione che rivolgo al Ministro Turco chiedo quindi:

- quali siano i tempi previsti dal Governo per l'emanazione del decreto per l'istituzione di una rete nazionale di banche per la conservazione di cordoni ombelicali ai fini di trapianto ai sensi dell'articolo 10, comma 3, della legge n. 219 del 2005;

- se non si ritenga di intervenire per affrontare le evidenti violazioni della legge 219/2005 da parte dell'ordinanza firmata dal Ministro della Salute il 4 maggio scorso.

Donatella Poretti - 28 giugno 2007 - fonte

Tragedia della disperazione a Palermo

Una storia piena di tristezza e sconforto. Sullo sfondo un colpevole: l'indifferenza delle istituzioni

E' una storia piena di tristezza, disperazione e sconforto quella di Calogero Crapanzano, anziano maestro in pensione di Palermo, che ha ucciso il figlio autistico dopo averlo accudito per 24 anni.
C'è anche stanchezza, troppa stanchezza, e sfiducia, delusione e pentimento, sincero.
E c'è anche un colpevole sullo sfondo: l'indifferenza delle istituzioni.
Un storia piccola, se vogliamo, ma che all'interno ha tutti i colori per dipingere un gigantesco ''fregio della vita''. Doveroso raccontarla perché in essa si riscopre una pietas di cui abbiamo bisogno.

Calogero Crapanzano è un sessantenne mite, un intera vita spesa nell'insegnamento e ad accudire suo figlio, Angelo, colpito all'età di due anni da una grave forma di autismo.
Una vita difficile ma portata avanti con grande dignità e completa dedizione.
Ventiquattro anni nei quali Calogero e la moglie hanno pensato al proprio Angelo da soli e con una fatica che con il passare degli anni è divenuta sempre più grande.
Il ragazzo dava spesso in escandescenze e picchiava i genitori o si feriva da solo.
Il padre si era rivolto più e più volte alle strutture pubbliche e alle istituzioni, ma l'unica cosa che era riuscito ad ottenere era l'assistenza di alcuni psichiatri che prescrivevano psicofarmaci, in modo da tenere Angelo sotto l'effetto di sedativi.

''Erano anni che cercavo di farlo ricoverare, ma le istituzioni mi hanno sempre lasciato solo... Sabato non ce l'ho più fatta''.

Sabato scorso, infatti, come spesso capitava, Calogero e Angelo sono andati in macchina a fare un giro nella campagna di Gibilrossa, appena fuori Palermo.

''Come ogni giorno - ha raccontato Calogero - anche sabato, lo avevo portato in auto a fare una passeggiata. Da Bonagia, il quartiere in cui abitavamo siamo arrivati a Gibilrossa. Lui ha cominciato a ripetermi all'infinito che dovevo smontare il condizionatore poi ha preso a litigare a mordersi le mani... Io ho perso la testa... l'ho strangolato con il cavo da traino che avevo nel cofano''.

Calogero a quel punto ha adagiato il corpo senza vita di Angelo lungo i sedili posteriori dell'auto, e si è recato alla stazione dei carabinieri di Villagrazia a costituirsi. Crapanzano ha raccontato tutto ai carabinieri, quello che aveva fatto e il perché l'aveva fatto. Con lucidità e mitezza agli agenti ha riassunto i 24 anni vissuti con Angelo, Poi è scoppiato in un pianto inconsolabile.

''Sono pentito'', ha cominciato a ripetere l'ex maestro palermitano in preda alla disperazione. ''E' successo tutto in un raptus di sconforto''. ''Ero solo... mi hanno lasciato da solo tutti... Lui ci picchiava e si feriva da solo... Aveva una forza incredibile. Ero costretto a dormire con lui, nel lettone, per poterlo guardare a vista, sempre, anche di notte. Ma ero solo ad assisterlo... da sempre... Dalle istituzioni sono stato abbandonato. Per anni ho cercato di far ricoverare mio figlio in un centro specializzato, ma ho solo raccolto dei rifiuti. Solo pillole davano a mio figlio...''.

Fra le lacrime Crapanzano ha quindi denunciato la sua situazione al limite, l'indifferenza delle istituzioni e ha denunciato se stesso e l'imperdonabile atto commesso.

L'uomo è stato arrestato subito dopo la sua sconvolgente confessione. Il giudice ha convalidato il fermo ma ha ordinato la scarcerazione. Per Calogero Crapanzano non ci sarebbero le esigenze cautelari per prolungare la detenzione. D'altronde il procuratore aveva chiesto la custodia cautelare solo per confermare la tesi del raptus. ''Devo andare a Favara a seppellire il mio povero figlio'', avrebbe detto Calogero Crapanzano appena uscito dal carcere. ''Sento Angelo ancora accanto a me, e devo dagli una degna sepoltura nel cimitero del paese dove è nato''.

Oggi nella chiesa del quartiere Bonagia si celebreranno i funerali di Angelo, poi la sua salma verrà tumulata a Favara, paese di origine della famiglia.
Calogero si porterà nel cuore, per sempre, un dolore inenarrabile.

28 giugno 2007 - fonte

Droga: sgominata da CC banda che spacciava a minori a Viterbo

Eroina e cocaina venivano comperate a Roma

(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Vendevano droga, eroina e cocaina, soprattutto a minori: arrestati dai carabinieri di Viterbo. Una vasta operazione antidroga, condotta dai militari dell'Arma, e' in corso dalle prime ore di oggi nella provincia di Viterbo e a Roma, con numerosi provvedimenti restrittivi e perquisizioni. La droga veniva comperata nella capitale per poi essere spacciata nei comuni della provincia di Viterbo, soprattutto a giovanissimi.

28 giugno 2007 - fonte

Taxi e disabili, testo unico per trasporto persone

(AGI) - Genova, 28 giu. - "L'approvazione del Testo Unico sul trasporto di persone mediante servizi pubblici non di linea rappresenta un traguardo importante per semplificare il sistema e fornire un sostegno formativo a chi lavora in questo settore". Lo ha detto l'assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Luigi Merlo, a margine dell'approvazione avvenuta in Consiglio regionale della nuova legge per taxi, autonoleggi e autoservizi pubblici.

"Con questa approvazione - ha continuato l'assessore Merlo - la Regione intende investire di piu' sul tema della sicurezza dei taxisti e su quello della disabilita', favorendo l'acquisto di mezzi che garantiscano il trasporto dei disabili e la gestione da parte delle associazioni di volontariato". "Il nuovo testo si prefigge inoltre - ha ricordato l'assessore - di adeguare il sistema del trasporto degli autoservizi pubblici con gli orari di linea dei pullman guardando in particolare alla sicurezza e alle esigenze del mercato".

Le disposizioni contenute nel testo unico riguardano oltre al noleggio di autobus, il servizio di taxi con autovettura, il servizio a finalita' turistica e una forma innovativa di servizio di noleggio di autobus con conducente, a favore di disabili da effettuarsi da parte di enti ed associazioni di assistenza, volontariato e di promozione sociale.

Per quanto riguarda il servizio taxi infine e' stata estesa la possibilita' di ottenere contributi anche per l'acquisto di autovetture in leasing con patto formale di riscatto e per l'installazione di sistemi di controllo e sicurezza con procedure semplificate rispetto alla preesistente normativa.

AGI - 28 giugno 2007 - fonte

Anziani, al via il piano anti-afa

Da lunedì aperti tre centri climatizzati grazie ai volontari

Un numero verde gratuito dedicato agli anziani che in neanche 10 giorni di attività ha già registrato una cinquantina di contatti. E tre centri climatizzati in città che da lunedì, 2 luglio, e fino alla fine di agosto, apriranno le porte agli anziani che sceglieranno di intervenirvi per combattere il caldo e, soprattutto, sconfiggere la solitudine. I tre luoghi inseriti nel piano estivo anti-emergenza - a favore di un potenziale bacino di utenza costituito da circa 30mila piacentini, soltanto nel Comune capoluogo, e di questi circa 3mila over 85 anni - sono stati resi disponibili grazie all'operosa collaborazione di Auser, Circoscrizione 2 e parrocchia di san Lazzaro. Ma l'esercito di volontari che all'ombra del Gotico si daranno la mano a favore della terza età rimasta in città risulta più che articolato, con apporti da fronti diversi.

Il numero verde (che è il seguente: 800286678, dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18, sabato, domenica e festivi dalla 8 alle 18) aveva preso avvio il 18 giugno.Un servizio di telefonia sociale in piena regola, per il monitoraggio ed il sostegno a persone anziane organizzato dal Settore servizi sociali e abitativi (Area Anziani) del Comune di Piacenza in collaborazioni con due cooperative sociali piacentine, la Coopselios e l'Unicoop.

«Dall'avvio del servizio al 27 giugno - illustra il dirigente del settore Giorgio Prati - il numero verde che non ha costi per l'utenza ha registrato 49 chiamate per richiedere le prestazioni gratuite previste dal servizio o anche per avere maggiori informazioni».
«Le prestazioni effettuate sulla scorta delle segnalazioni al numero verde del Comune - aggiunge Giulia Cagnolati (Area Anziani) - sono state 23, registrando un incremento rispetto all'anno passato. Diversi anziani hanno chiamato per prenotare prestazioni nei prossimi giorni o settimane, e siamo già attorno ad una cinquantina di servizi che verranno effettuati».
Quanto ai locali climatizzati - ovvero luoghi forniti di impianti di condizionamento dell'aria dove quindi la temperatura sarà meno opprimente soprattutto se dovesse ripresentarsi l'emergenza-afa del 2003 - da lunedì 2 luglio fino a venerdì 31 agosto nei pomeriggi feriali saranno attivi in città tre punti di incontro assistiti. «L'iniziativa - specifica il dirigente Prati - è rivolta agli anziani che desiderino trascorrere nel periodo estivo qualche ora al fresco e in compagnia; è stato possibile realizzarla grazie al contributo di diversi soggetti, tra istituzioni ed associazioni di volontariato, offerto del tutto gratuitamente. Per questo un grazie particolare va a tutti coloro che hanno aderito all'iniziativa».

In particolare, Auser, Circoscrizione 2 e parrocchia di S.Lazzaro hanno messo a disposizione i locali. Auser, parrocchia di S.Lazzaro, Associazione "Carmen Cammi" onlus - volontari per la Caritas, Associazione Vivi con stile, volontarie del Comitato femminile della Croce Rossa, Associazione nazionale dei vigili del fuoco del Corpo nazionale animeranno con la presenza di volontari i pomeriggi, e in tali luoghi sarà dunque possibili sconfiggere non solo la canicola ma anche la solitudine, altra emergenza in agguato durante i mesi estivi dell'esodo cittadino. Ma la cordata di solidarietà messa in campo per gli anziani di Piacenza non finisce qui: Croce Bianca, Croce Rossa e, per la sede presso la parrocchia di S.Lazzaro, Confraternita di Misericordia, garantiranno il trasporto da e per i punti di ritrovo qualora gli anziani ne faranno richiesta.

Simona Segalini - 29 giugno 2007 - fonte

Violenza sessuale: abusi in famiglia su minorenne, 6 arresti

Condannati a pene comprese tra 9 anni e 3 anni e 4 mesi

(ANSA) - POTENZA, 27 GIU - Sei persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Lagonegro (Potenza) per i reati di violenza sessuale continuata. Sono stati condannati a pene definitive comprese tra nove anni e tre anni e quattro mesi di reclusione. All'epoca dei fatti, la vittima delle loro violenze, una loro familiare, era ancora minorenne. I reati sono stati commessi tra il 1997 e il 1999.

2007-06-27 - fonte

Liguria - Alunni disabili, Giunta regionale modifica procedure decreto ministeriale

Costa e Montaldo: "Semplificazioni per ottenere insegnanti di sostegno"

Basterà la documentazione sanitaria che attesta l'esistenza di un handicap per far scattare immediatamente l'arrivo a scuola dell'insegnante di sostegno. Lo ha stabilito una delibera approvata dalla Giunta regionale della Liguria per fare chiarezza sul diritto all'istruzione dei piú deboli e tranquillizzare le famiglie che non dovranno piú passare attraverso il vaglio delle commissioni invalidità che rappresentavano un deterrente per avere l'insegnante di appoggio a scuola. In questo modo la Regione Liguria modifica il decreto del Governo che affidava l'accertamento della disabilità dell'alunno alla commissioni per l'invalidità civile dove non figurano esperti psico-pedagocici. "La modifica del decreto ministeriale - spiega il vicepresidente, Massimiliano Costa - deriva dall'applicazione del titolo V della Costituzione in materia di autonomia scolastica, in questo modo la Regione, d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale, va incontro alle esigenze delle famiglie e della scuola". "Anche per il prossimo anno dunque - continua l'assessore alla Salute, Claudio Montaldo - valgono le certificazioni di invalidità rilasciate dalle strutture ASL, dagli istituti scientifici, ospedalieri e dai centri di riabilitazione accreditati". A partire dal prossimo anno scolastico dunque l'accertamento della disabilità, ai fini dell'inserimento scolastico, avverrà attraverso appositi collegi nominati dai direttori generali delle ASL e composti da operatori dell'area clinica, psicologica e socio-educativa dell'età infantile. La delibera di Giunta che è già stata trasmessa alla Direzione scolastica della Regione Liguria consentirà cosí al Direttore generale di formare gli organici degli insegnanti di sostegno a favore dei portatori di handicap per il prossimo anno scolastico. In questo modo la Regione ha semplificato le procedure per il riconoscimento della disabilità e l'assegnazione dell'insegnante di sostegno, provvedendo da un lato a garantire le singole famiglie e dall'altro a tutelare l'intera classe, potenziando l'istituto della compresenza nelle scuole (red).

28-06-2007 - fonte

[nota: il titolo parla di Liguria: Costa e Montalto, se va bene, sono 1/1.000.000 degli abitanti, comunque ben venga]

«Troppo alcol uccide», la sfida di corso Como

I locali della zona sposano l'iniziativa lanciata dal Dom Cafè contro l'abuso di alcolici

Ventisette giugno 2007: inizia da Milano, da corso Como 10, una nuova battaglia contro i nocivi effetti del consumo smodato di alcolici. Probabilmente una data da ricordare, o per lo meno si spera, perché segna ufficialmente una vera rivoluzione per i giovani e i protagonisti della notte. "Niente di nuovo" si penserà? Tutt’altro. La sensazione è quella di un fermento di voglia di cambiare senza precedenti che parte dal basso, da chi lavora nell'entertainment notturno e per questo ha il polso della situazione.

27-06-2007 - fonte

Disturbi mestruali e fattori associati nelle ragazze adolescenti

Giovedì 28 Giugno 2007

I disturbi mestruali sono comuni tra le adolescenti e sono spesso attribuiti ad immaturità dell’asse ipotalamo– ipofisi–gonadi. Tuttavia le cause sottostanti di tali disturbi sono ancora poco note. Ricercatori del Karolinska Institutet a Stoccolma, in Svezia, si sono prefissi l’obiettivo di valutare i meccanismi endocrini alla base dei disturbi mestruali ed i fattori associati in un gruppo di ragazze adolescenti valutate presso una clinica pediatrica.

Tutte le ragazze che si sono presentate in clinica durante un periodo di 5 anni per disturbi mestruali, ad eccezione di quelle con dismenorrea primaria, sono state incluse in questo studio retrospettivo. Un totale di 203 ragazze sono state valutate in modo standardizzato da uno stesso ginecologo. Un terzo delle ragazze ha anche avuto un incontro con uno pricologo o un dietista.

Al 58% delle ragazze è stata diagnosticata dismenorrea secondaria e al 42% oligomenorrea.
In entrambi i gruppi l’età del menarca era di 13 anni.
L’inibizione ipotalamica dell’asse gonadica è risultata più frequente nelle ragazze con amenorrea secondaria, mentre un quadro ormonale iperandrogenico con evidenza di sindrome dell’ovaio policistico era più comune nelle ragazze con oligomenorrea.

Differenti tipi di disordini alimentari sono stati diagnosticati nel 68% delle ragazze con dismenorrea e nel 38% di quelle con oligomenorrea.

Dallo studio è emerso che l’amenorrea ipotalamica e l’iperandrogenismo sono meccanismi endocrini frequenti nei disturbi mestruali nelle adolescenti.
Concomitanti disturbi alimentari sono risultati molto frequenti e l’amenorrea secondaria era associata ad un comportamento anoressico.
Per poter garantire un corretto trattamento è importante valutare i meccanismi endocrini e il comportamento alimentare nelle adolescenti con disturbi mestruali. ( Xagena )

Fonte: Acta Obstet Gynecol Scand, 2007 - fonte

Stupri in aumento. «Le donne hanno paura»

Un'altra ragazza violentata da 4 stranieri. De Corato: una task force per prevenire le aggressioni

Proprio nel giorno in cui è stata inflitta una condanna esemplare a due violentatori, Claudio Strangi e Francesco Cannò, che avevano abusato di una commessa di 30 anni, nel febbraio del 2006, in un parcheggio della stazione di Bisceglie della metropolitana, Milano ricade nella paura dello stupro.
È accaduto l'altra notte, a Segrate. Vittima una ragazza di 31 anni. Sequestrata, aggredita e violentata a turno da quattro stranieri, dopo una serata trascorsa con un amico. «Un episodio odioso — ha commentato il prefetto Gian Valerio Lombardi — per il quale stiamo affinando tutte le armi per arrivare alla cattura degli stupratori. Devo lodare le forze dell'ordine che, nel 99 per cento dei casi, hanno consegnato alla giustizia chi ha commesso questo orrendo crimine. Purtroppo c'è il forte sospetto che si tratti ancora di stranieri».

Il vicesindaco Riccardo De Corato esprime forte preoccupazione: «L'aggressione di Segrate non fa che confermare il grave aumento, più 8,37 per cento, delle denunce per violenza sessuale a Milano, che solo nel 2006 sono state 272, quasi una al giorno. E, ancora una volta, siamo di fronte a criminali stranieri».

L'ennesimo incubo si è materializzato la notte scorsa verso le 23, quando l'auto dove c'era la ragazza in compagnia di un amico, anche lui di 31 anni, è avvicinata da quattro persone, probabilmente dell'Est Europa. Anna e Luigi (i nomi sono di fantasia ndr), amici di lunga data, avevano appena fermato la macchina in un parcheggio lungo la Cassanese, all'angolo con via Morandi, in una zona semicentrale di Segrate.
Lui era salito sulla Matiz di lei. All'improvviso un uomo armato di pistola e cacciavite si è introdotto nell'abitacolo e li ha costretti a seguire un'utilitaria all'interno della quale c'erano tre complici dell'aggressore. Quindi hanno raggiunto una zona isolata di Pioltello, nei vicinanze della Cascina Soresina. Qua, la violenza continuata, durata oltre due ore. La donna, una barista di 31 anni, è stata costretta a scendere dall'auto, a spogliarsi, e a turno i quattro hanno abusato di lei.

Mentre l'amico era costantemente tenuto sotto tiro, a testa bassa, per impedire che potesse guardare e intervenire a difesa della donna. «È evidente — ha commentato Barbara Pollastrini, ministro per le Pari Opportunità — che bisogna arrivare in tempi rapidi all'approvazione del disegno di legge sulla violenza che al momento è al vaglio della Commissione Giustizia alla Camera» I quattro, secondo il racconto della giovane violentata, ancora sotto choc, erano tutti stranieri, ma non c'è certezza sulla nazionalità. Dopo lo stupro il branco si è impossessato dei telefoni cellulari dei due giovani e del poco contante che avevano, circa 70 euro, per poi allontanarsi con l'auto. Lanciato l'allarme, Anna è stata accompagnata alla clinica Mangiagalli.

Non è la prima volta che in zona vengono segnalati episodi simili, ma non era mai successo che venisse aggredita una coppia e in una zona non particolarmente isolata della città. Gli investigatori, che hanno avviato una serie di controlli, avevano ricevuto una denuncia simile qualche settimana fa, quando ad essere violentata da una banda composta da tre, forse quattro uomini, era stata una prostituta. La donna era stata prelevata lungo la Cassanese e portata in un prato isolato, dove gli aggressori avevano abusato di lei. «Un altro episodio sconvolgente — ha detto Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione Lombardia — per il quale i colpevoli devono avere pene esemplari. E il fatto che siano stranieri a compierli, conferma quanto sia necessario essere rigidi in materia di ingresso di extracomunitari».

Michele Focarete - Barbara Sangalli - 28 giugno 2007 - fonte

Codice della strada,tolleranza zero contro i trasgressori

Via libera della Camera alle nuove leggi. Pene più severe per chi alla guida arreca pericolo a sè stesso e agli altri

Arresto per chi guida senza patente o in stato di alterazione per aver bevuto, fumato spinelli o consumato droghe; patente sospesa per chi parla al cellulare mentre è al volante; multe salate per chi corre troppo. E ancora, divieto di guidare 'bolidi' per i neopatentati, sanzioni elevate per chi 'trucca' i motorini, un premio di 4 punti per i piloti virtuosi, foglio rosa a 16 anni, piu' tempo per i ricorsi. Sono le principali novita' della riforma (parziale) del codice della strada approvata dalla Camera in prima lettura. Adesso il ddl governativo dovra' passare all'esame del Senato. Queste i punti-chiave del provvedimento.

ARRESTO PER GUIDA SENZA PATENTE - Arresto fino a un anno, in caso di recidiva, per chi guida senza patente. L'illecito si trasforma in reato. Per la guida senza patente, nel codice attuale, c'e' solo la sanzione amministrativa, in futuro invece ci saranno carcere e ammenda (da 2.257 a 9.032 euro). L'arresto, pero', si applica solo a chi compie due violazioni nel corso di un biennio.

PATENTE SOSPESA PER CHI PARLA AL CELLULARE - Chi guida parlando al cellulare rischia la multa da 148 a 594 euro e, se recidivo, la sospensione della patente fino a 3 mesi. In compenso, non ci sara' piu' la decurtazione di 5 punti attualmente prevista.

CARCERE PER GUIDA DOPO SPINELLO O DROGHE - Chi guida 'in stato di alterazione' per uno spinello o l'uso di droghe rischia l'arresto fino a due mesi e l'ammenda da 500 a 2.000 euro. E se c'e' un incidente, pene r doppiate. A chi si mette al volante dopo una 'canna', tra l'altro, sara' sospesa la patente da sei mesi a due anni e scattera' il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni. Arresto, ammenda e sospensione patente - ma in misura ridotta - sono previste anche per chi guida in stato di ubriachezza, con pene che comunque si fanno piu' pesanti se il tasso alcolemico supera 1,5 grammi per litro di sangue. Chi si rifiuta di sottoporsi alla 'prova del palloncino' rischia una multa fino a 10mila euro, la sospensione della patente da 6 mesi a due anni e la confisca dell'auto per 6 mesi. E se recidivo, patente revocata. Nel caso di alcol e droghe, se il reato e' commesso da un autista di autobus e da un camionista (a parte le sanzioni) ci sara' la revoca della patente. Il carcere, peraltro, è evitabile attraverso l'affidamento in prova ai servizi sociali, lavorando in associazioni che si occupano di assistenza alle vittime della strada.

MULTE SALATE PER CHI 'TRUCCA' MOTORINI - Pene pecuniarie piu' alte per chi modifica i 'cinquantini' creando piccoli bolidi: chi fabbrichera' o vendera' ciclomotori che superano il limite dei 45 km all'ora rischiera' ora di sborsare da 1.000 a 4.000 euro di sanzione amministrativa, mentre se a modificarli sara' il proprietario o chi per lui, dovra' pagare da 148 a 594 euro.
FOGLIO ROSA A 16 ANNI - Il 'foglio rosa' potra' essere chiesto gia' a 16 anni, non piu' alla maggiore eta'. Il minore, pero', potra' guidare l'auto solo se accompagnato e gia' in possesso della patente per le moto. E comunque dopo un corso di scuola guida (di 10 ore) anche in autostrada e di notte. La pratica in autostrada (o in strade extraurbane a due corsie) e nelle ore notturne sara' condizione per ottenere la patente B.

DIVIETO 'BOLIDI' AI NEOPATENTATI - Chi guida da meno di tre anni non potra' mettersi al volante di auto con un rapporto tra peso e potenza maggiore a 60 Kw, grosso modo 80 cavalli. In piu', sulle strade extraurbane, non potra' superare la velocita' di 80 km all'ora (oggi il limite e' 90). Per chi non rispetta tali norme, multe piu' salate, da 148 a 594 euro (il doppio di quelle attuali).

SANZIONI PESANTI PER GUIDA VELOCE - Multe decisamente piu' pesanti e sospensione della patente per l'eccesso di velocita': se si supera di 40 km orari (ma entro i 60) il limite, si paghera' una somma dai 400 ai 1.500 euro e scattera' la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Chi invece va oltre i 60 km orari rispetto alla velocita' massima consentita, rischia la multa dai 500 ai 2.000 euro e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno. In caso di 'recidiva', peraltro, la patente sara' sospesa fino a 18 mesi o addirittura revocata. Pene raddoppiate, infine, se a violare i limiti sono i conducenti di Tir e autobus.

PIU' TEMPO PER RICORSI - Un mese in piu' per pagare le multe o fare ricorso. Il termine per il pagamento in misura ridotta delle contravvenzioni e il ricorso al prefetto sale a 90 giorni.

OMISSIONE SOCCORSO - Se non si soccorre chi ha avuto un incidente stradale perche' ubriachi o drogati si rischia dai 3 agli 8 anni di carcere (che salgono a 10 in caso di recidiva). Aumenta anche la pena per l'omicidio colposo - la reclusione va dai 2 ai 6 anni (ora e' da uno a 5) - se chi ha investito una persona ha bevuto o e' alterato per l'uso di sostanze stupefacenti.

TABELLE IN DISCOTECHE SU RISCHI ALCOL - Nelle discoteche e nei locali che vendono alcolici dovranno essere esposte in bella vista tabelle sui rischi dell'alcol. Le tabelle segnaleranno i sintomi dell'ubriachezza e indicheranno la quantita' (delle bevande piu' comuni) sufficiente a oltrepassare il tasso di alcol ammesso per la guida.

STRADE PIU' SICURE CON SOLDI MULTE - Le maggiori entrate che derivano dall'incremento delle sanzioni pecuniarie saranno destinate all'ammodernamento e alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, al potenziamento dell'illuminazione e al miglioramento della segnaletica, alla realizzazione di campagne di prevenzione in materia di sicurezza stradale. In attesa degli interventi infrastrutturali, enti locali, proprietari e concessionari di strade e autostrade dovranno provvedere a immediate opere di manutenzione e di miglioramento per ridurre il rischio nei tratti che registrano i piu' alti tassi di incidenti.

PREMIO A 'PILOTI' VIRTUOSI - Raddoppia il 'premio' per i virtuosi al volante: chi guida per un biennio rispettando il codice, senza compiere infrazioni, ricevera' 4 punti in piu' sulla patente.

NIENTE SPOT SU VELOCITA' - Niente piu' spot su auto superveloci. Nella pubblicita' sara' vietato qualsiasi riferimento alla velocita' di un veicolo. Ad accertare e punire le violazioni sara' l'Antitrust, che potra' comminare sanzioni pecuniarie che vanno dai 50mila ai 500mila euro. I proventi finanzieranno iniziative di educazione stradale e campagne di prevenzione sulla sicurezza.

28/06/2007 - fonte

Scontro frontale, morti quattro giovani

Schianto fatale nel Piacentino tra una Seat Leon e un'Audi A4. Le vittime, di età comprese tra i 17 e i 24 anni, abitavano a Cremona

CREMONA - Quattro ragazzi morti, uno in fin di vita e due gravi. Questo il bilancio dell'incidente avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì sulla ex statale per Piacenza in territorio comune di Castelvetro Piacentino e in prossimità dello svincolo di Cortemaggiore. Le vittime sono quattro ragazzi tutti residenti a Cremona, due italiani di 21 e 24 anni, e due stranieri di 20 e 17 anni. Stavano rientrando a casa dopo una serata a Codogno. I quattro amici erano su una Seat Leon che è finita contro una Audi A4 con a bordo altri tre giovani ventenni, uno di questi in prognosi riservata all'ospedale di Cremona. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri di Monticelli d'Ongina, la Polizia Stradale di Piacenza e i Vigili del Fuoco di Cremona.

28 giugno 2007 - fonte

Basta guerre nel mondo!