Alcol, quando il piacere diventa rischio

L’alcool non è nutriente, va consumato nel corso dei pasti principali e non va mai mescolato ai farmaci o assunto in gravidanza. Sono alcuni dei consigli che gli esperti del Ministero della salute raccomandano ai cittadini per conservare al meglio il proprio benessere psicofisico. Un consumo di bevande alcooliche non moderato infatti ha degli effetti collaterali che vanno dall’aumento di peso fino al rischio di dipendenza. E se non esiste una quantità precisa da non superare per stare in salute, l’Inran Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione e l’Organizzazione mondiale della sanità suggeriscono che un consumo moderato deve restare entro il limite di 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo, di 1-2 unità alcoliche per la donna e di una sola unità alcolica per gli anziani. Astinenza totale per i ragazzi sotto i 16 anni. L’unità alcolica è la quantità di alcol contenuta in un bicchiere piccolo (125 ml) di vino di media gradazione, o in una lattina di birra (330 ml) di media gradazione o in un bicchierino di superalcolico (40 ml).


Istituto superiore sanità - Numero verde alcool per info su usi e abusi


Istat – i dati sul consumo di alcol in Italia (in formato Pdf)


18/10/07 - intrage.it

Alcol al volante, saltano 4 patenti

NIBBIANO - Tolleranza zero per chi si mette al volante dopo aver bevuto. Negli ultimi giorni tra Valtidone e Valtrebbia sono saltate quattro patenti per guida in stato d'ebbrezza. Le denunce sono il risultato dei controlli effettuati dai carabinieri di Pianello e del radiomobile di Bobbio sulla ex Statale 412, all'altezza del centro abitato di Trevozzo, e dalle parti di Quarto di Gossolengo.
I controlli sono stati effettuati di notte e soprattutto durante l'ultimo fine settimana. A finire nei guai sono stati un 21enne di Nibbiano, un 30enne e un 37enne di Pianello, e un 35enne di Milano. Particolarmente grave la posizione di uno dei pianellesi sottoposto all'alcoltest. È emerso che aveva 2,20 grammi di alcol per litro di sangue. Quasi cinque volte di più del limite consentito per legge, fissato in 0,5 grammi.
La denuncia per guida in stato d'ebbrezza prevede l'immediato ritiro della patente. Il periodo di sospensione sarà stabilito dalla prefettura. Il documento verrà restituito con 10 punti in meno.

p.m. - liberta.it

372 episodi di violenza ad operatori di polizia

Analizzato dall'osservatorio "sbirripikkiati" dell'Asaps il fenomeno nel corso del primo semestre 2007: l'alcol è il principale fattore innescante la violenza, con il 55,1% dei casi alcol-correlati.


L'osservatorio "Sbirri Pikkiati" di Asaps - Il Centauro, continua a tenere sotto stretta osservazione il fenomeno semisconosciuto della violenza nei confronti di operatori di polizia su strada.


"Nel corso del primo semestre del 2007 - rileva il presidente dell'Asaps Giordano Biserni - sono stati censiti 372 episodi di aggressione fisica, permettendo l'analisi approfondita di un aspetto della vita professionale delle Forze dell'Ordine, purtroppo sottovalutata. In realtà si tratta della punta di un gigantesco iceberg - sottolinea Biserni - visto che nel solo 2004 le persone denunciate per violenza o resistenza a Pubblico Ufficiale sono state 25.800: nel corso dello stesso anno ne sono state condannate 10.928".


Gli eventi vengono classificati in relazione alla forza di polizia oggetto di aggressione: la Polizia di Stato (146 aggressioni 39.2%), i Carabinieri (148 aggressioni 39.8%) Polizia Locale (80 episodi 21.6%) ed "Altro", intendendo con quest'ultima voce le divise che in generale non effettuano controllo del territorio, i Pubblici Ufficiali o gli Incaricati di Pubblico, comprendendo anche conducenti di autobus (o ferrovieri), guardie private e sanitari (52 eventi corrispondenti al 14% dei casi violenti).


"È stata monitorata - commenta il presidente dell'Asaps - la stretta correlazione all'uso di alcol e di armi proprie o improprie, facendo rilevare che il 55.1% della violenza è alcol-correlata: in pratica più di un episodio su due (205 aggressioni su 372). Il 21% degli attacchi (78) è stato invece sferrato mediante l'uso di un'arma propria o impropria, considerando tale ogni mezzo in grado di amplificare la forza fisica". Alcol come espressione di disagio sociale, sofferto in buona parte dalla popolazione straniera residente in Italia: 156 eventi (41.9%) hanno come protagonista "i forestieri", la gran parte dei quali in stato di ebbrezza.


La maggior parte degli episodi avviene al nord, con 206 eventi (55.4%), mentre nel Mezzogiorno e nel Centro del Paese si osservano 83 episodi ciascuno (22.3%). "È nostra opinione - spiega Giordano Biserni - che questa particolare violenza registrata al nord sia legata al fatto che proprio al settentrione i controlli della circolazione stradale siano più intensi e severi, e forse si beve di più, come dimostrano le rilevazioni per il prelievo dei punti dalla patente. In ogni caso - conclude - non si tratta certo di semplici infortuni sul lavoro, ma il risultato di una degenerazione dei valori e di un crescente rancore verso chi interviene in difesa dei più deboli e della legalità.


18/10/07 - ilquotidiano.it

La bottiglia da casa

VIETATO BERE: MA SI PORTANO LA BOTTIGLIA DA CASA


L'ordinanza del sindaco non ha sortito effetti a Padova.

Il sindaco di Padova intima il 'divieto di bere' dopo una certa ore della notte. I giovani, in particolare, non fanno una piega. Scendono in piazza e si portano appresso le bottiglie da casa. Vino, birra e superalcolici, anche in bottiglia di vetro (vietatissima dall'ordinanza sindacale) rigorosamente allineati su tavolini improvvisati. Senza scomporsi i giovani padovani sono scesi in piazza con l'ordinanza in una mano e la bottiglia di birra dall'altra. 'Ma usiamo i bicchieri di plastica', che bravi. A cosa e' servito vietare? A nulla. Gli alcolici si possono prendere dal bar privato di casa oppure nei supermercati. Forse bisognerebbe estendere il divieto anche nei grandi centri commerciali. Fattosta' che l'alcol sta diventando una piaga inarrestabile. Bere e' lecito, per carita'. Ma mettersi al volante e uccidere persone innocenti e tutt'altra cosa.

autore: la bucaniera - 18/10/07 - newsbox.it

Violenza, donne in piazza il 25 novembre

Roma (Delfina Santoro) - «Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, così ci siamo ritrovate e abbiamo deciso che era il caso di convocare un’assemblea pubblica per organizzarci, parlare e decidere come celebrare quella data. Ci siamo dette, facciamo qualcosa».
Così Angela Azzaro, caposervizio Cultura di Liberazione, una delle promotrici dell’assemblea pubblica indetta per il prossimo 21 ottobre alle 10 e 30 presso la Casa Internazionale delle Donne.
Le promotrici hanno aderito singolarmente, al di là delle varie sigle in cui si racchiude il mondo del femminismo in Italia, per lanciare un appello di partecipazione a tutte le donne, sia all’assemblea del 21 ottobre sia alla successiva manifestazione del 25 novembre.
«La vita di molte ragazze e di molte donne - scrivono le promotrici - continua ad essere spezzata, le loro vite brutalmente compromesse. Il tema continua ad essere trattato come cronaca pura, sposando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre siamo davanti ad un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti».

Dai dati diffusi in occasione dell’assemblea organizzata per domenica prossima alla Casa Internazionale delle Donne, emerge che oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica. La maggior parte di questa arriva dal partner (come il 69,7% degli stupri). Oltre il 94% di queste violenze non è stata denunciata, solo una minima parte, il 24,8%. Un milione e 400mila donne hanno subito uno stupro prima dei 16 anni.
«La violenza sulle donne è accettata storicamente e socialmente e il tema continua ad essere ignorato pubblicamente. Serve una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte il patriarcato – continua il comunicato – e attivi un patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla società».


17/10/2007 - ifatti.com

Pedofilia, tentò di baciare un alunno

Pedofilia, tentò di baciare un alunno. A giudizio maestro della elementare "Alberto Manzi"


Era indagato per abusi sessuali ai danni di un ragazzino di dieci anni, oggi è stato rinviato a giudizio il 18 dicembre e sarà processato con il rito immediato. Il caso ha per protagonista il maestro della scuola elementare romana "Alberto Manzi" che dovrà rispondere di violenza sessuale continuata ed aggravata ai danni di un bambino che avrebbe tentato di baciare. Il caso riguarda fatti che sarebbero avvenuti in un periodo compreso tra il settembre 2006 ed il febbraio 2007. Gli accertamenti presero spunto dalla denuncia presentata dai genitori del ragazzino che raccontò che in sei-sette occasioni, durante la ricreazione, il maestro lo avrebbe, tra l'altro, baciato sulla bocca. Accuse respinte dall'insegnante. Per il docente i genitori del bambino hanno travisato le confidenze del figlio. Nella stessa denuncia si faceva riferimento anche ad altri quattro minori che sarebbero stati oggetto delle stesse attenzioni da parte del maestro. Interrogati in merito, però, i quattro hanno negato.


17/10/2007 - roma-citta.it

Basta guerre nel mondo!