Una dittatura fondata sull'oppio

Myanmar, una feroce dittatura militare fondata sul traffico d'oppio


Myanmar (Birmania fino al 1989), dove i monaci buddisti hanno assunto la guida di un movimento di protesta che sta facendo tremare il regime, è un Paese cerniera tra Asia e Asia centrale sotto il tallone dei militari da 45 anni.

GEOGRAFIA E POPOLAZIONE
Ha una popolazione di 50,7 milioni di abitanti. I birmani, circa il 70%, sono affiancati da numerose minoranze, in particolare quelle degli Shan (8,5%) a est, dei Karen (7%) nel sud-est e i dei Mon (2,4%) nel sud. Alcune di queste minoranze, di origine paleo indonesiana, spesso reclamano l’indipendenza. I Karen, in particolare, riuniti nell’Unione Nazionale dei Karen combattono tuttora dal 1948 contro il governo centrale. Myanmar, conosciuta anche come la “Terra delle Pagode” (ce ne sono decine di migliaia) ha una popolazione all’89 per cento buddista.

STORIA
Ex-colonia britannica, indipendente dal 1948, il Paese è nelle mani dei militari dal gennaio 1962, quando prese il potere il generale Ne Win, ideatore della «via birmana al socialismo». Ritiratosi nel 1988 in seguito ad una sollevazione popolare repressa brutalmente nel sangue (circa 3.000 morti), Ne Win restò però l’eminenza grigia del regime e i suoi successori abbandonarono il credo marxista introducendo riforme nel senso del mercato. Nel 1989 la Birmania assunse il nome di Myanmar per dare rilievo alle numerose minoranze etniche. In quello stesso anno Aung San Suu Kyi, figlia dell’eroe dell’indipendenza Aung San, fondò la Lega Nazionale per la Democrazia (Nld), ma le autorità in risposta la posero agli arresti domiciliari, condizione in cui si trova tuttora. Alle elezioni legislative del 27 maggio 1990 l’Nld conquistò 392 dei 485 seggi ma la giunta militare rifiutò il passaggio dei poteri. Nell’aprile 2002 la Commissione dei diritti umani dell’Onu condannò Myanmar per «violazioni sistematiche dei diritti dell’uomo». Nell’agosto 2007 l’aumento dei prezzi del carburante, che ha fatto raddoppiare i costi dei trasporti, ha scatenato massicce proteste, con marce e manifestazioni in tutto il Paese. La giunta ha risposto con la più forte ondata repressiva degli ultimi 20 anni. Decine di attivisti sono stati arrestati.

ECONOMIA
Già primo esportatore mondiale di riso, ricco di riserve di gas naturale, il Paese è diventato in 40 anni uno dei più poveri del mondo. Il prodotto nazionale lordo per abitante è di 1.200 dollari. Myanmar resta invece uno dei principali produttori di oppio. Secondo l’Onu, assieme all’Afghanistan «assicura» il 90% della produzione di questa droga nel mondo.

23/9/2007 - lagazzettadelmezzogiorno.it

Alcol e droga, notte di sangue sulle strade

Ferrara, camionista ubriaco uccide 2 persone e fugge; a Brescia e Firenze 2 giovani travolti da persone sotto effetto di stupefacenti


MILANO - Guidava un Tir in stato di ebbrezza e i fumi dell'alcol gli hanno fatto perdere completametne il controllo del suo autotreno. Così un camionista rumeno di 58 anni è finito con il suo pesante mezzo contro una Wolkswagen Polo su cui viaggiavano un uomo e una donna, uccidendoli entrambi.

FUGA DOPO LO SCHIANTO - Lo scontro è avvenuto sulla statale Romea 309, nel Ferrarese. Il camionista, dopo lo schianto, ha cercato di fuggire, ma è stato individuato e fermato dopo circa 7 chilometri da una pattuglia della polizia stradale. La Polo viaggiava in direzione nord, verso Venezia, quando è stata travolta dal tir che l'ha sbalzata sulla corsia opposta, coinvolgendo anche altri due veicoli. Il rumeno è stato arrestato con l'accusa di fuga e omissione di soccorso. Feriti in modo lieve gli altri due conducenti.

MORTE TRA E LAMIERE - L'episodio segue di poche ore quello di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, dove una ragazza di 22 anni è morta schiacciata fra le lamiere di una Fiat 500, dopo uno scontro frontale con un'auto guidata da una donna, C.F., di 25 anni, risultata positiva al test sulla cannabis. La giovane conducente ha perso il controllo della sua Polo, ha invaso la corsia opposta, ha urtato il guard rail. Poi lo schianto con la 500. Al fianco della vittima, Thamata Arangio, operaia fiorentina di un'azienda di pelletteria, c'era il fidanzato, un fiorentino di 25 anni, ora ricoverato in rianimazione.

MOTO TRAVOLTA DALL'AUTO - E sempre la guida sotto l'effetto di droga e alcol sarebbe alla base dell'uccisione, la notte scorsa del trentenne Diego Troncana, di Travagliato, nel Bresciano, travolto da un'auto attorno alle 2 mentre viaggiava a bordo della sua motocicletta. Al controllo effettuato tramite analisi del sangue sull'uomo che guidava la vettura, un 36enne, è risultato che costui aveva un tasso alcolico di ben 4 volte superiore al consentito (almeno 2.08 milligrammi per litro di sangue). I test hanno anche dimostrato che aveva assunto droghe. Resta ora da stabilire la dinamica dello schianto e capire se sia una diretta conseguenza di un'alterazione psicofisica del conducente dell'auto dovuta ad alcol e stupefacenti.

CENTAURO CONTRO AUTO IN SOSTA - Non è invece legata ad abusi si sostanze alcoliche o stupefacenti lla morte di un giovane di 17 anni che nel tardo pomeriggio di sabato ha perso il controllo della moto mentre percorreva via Ripamonti, a Milano, ed è morto, dopo essersi schiantato contro una macchina in sosta. Verso le 17 il giovane era in sella al motociclo quando, all'altezza di via De Angeli, ha sbandato improvvisamente, per cause ancora da chiarire, ed è finito contro un'auto parcheggiata lungo la strada. Sul posto è intervenuta l'ambulanza, ma i sanitari non hanno potuto fare nulla.


23 settembre 2007 - corriere.it

Camionista ubriaco fa strage sulla Romea

Lido Nazioni. Camion impazzito provoca due morti e feriti sulla Romea. Sono circa le 16 quando sulla statale che costeggia il litorale adriatico, al km 33, all'altezza della provinciale 58, nei pressi di Lido delle Nazioni, un autotreno che viaggiava in direzione Ravenna-Venezia tampona l'auto su cui viaggiavano Federica Biondi, ferrarese di 44 anni, e Luca Sforza, di 46, originario del fiorentino. L’auto, una Volkswagen Polo, stava per svoltare a sinistra e ha rallentato; il mezzo pesante non si è fermato e ha colpito in pieno il retro della macchina scaraventandola sull’altra corsia, dove va a scontarsi con altre due vetture che arrivano dal senso opposto. A bordo due conducenti che rimangono lievemente feriti. I passeggeri della Polo sono morti a causa del violentissimo impatto.

Anziché arrestarsi, il tir ha proseguito la sua corsa.

Il camionista, Gheorghe Rosca, rumeno classe ‘49, è stato fermato dopo 7 chilometri di inseguimento da una pattuglia di agenti in moto della Polizia stradale di Codigoro. l’uomo è risultato positivo anche al controllo etilometrico. Altissima la percentuale di alcol nel sangue, 2,81, che raddoppierà la pena a suo carico. Ora dovrà rispondere di omicidio colposo e, soprattutto, di omissione di soccorso, ipotesi per la quale è stato arrestato. Il rumeno rischia un’ammenda da 3 a 12mila euro e un anno di reclusione, oltre alla sospensione della patente da uno a due anni.

La Romea è rimasta bloccata per circa un'ora e mezza. Sul posto sono arrivati gli uomini della Polizia stradale di Codigoro e Argenta che hanno eseguito i rilievi e i vigili del fuoco di Comacchio cui è toccato il compito di estrarre i due corpi dalle lamiere.

23/09/07 - estense.com

Ubriaco seminudo in città

Ubriaco seminudo in città desta scandalo e provoca ingorgo sulla via Mediana.


Questa in sintesi la vicenda che nel pomeriggio di venerdì ha richiesto l’intervento del vicequestore della Polizia Sergio Quarantelli e dei suoi. In una delle zone più trafficate della città, in un orario nel quale il sole è ancora alto, alle 17:30, un uomo di 32 anni, ucraino, in balia dei fumi dell’alcol mostrava le proprie «grazie» ai passanti provocando per giunta un ingorgo di grosse dimensioni sulla via Mediana. L’uomo, si è scoperto poi, era un marinaio, un motorista per l’esattezza, che si trovava a Civitavecchia in quanto la nave da crociera sulla quale lavora era attraccata al porto. Non si sa bene ancora come abbia fatto ad arrivare sulla Mediana in quelle condizioni, ma sta di fatto che una volta raggiunta la zona, l’uomo si è gradualmente spogliato rimanendo seminudo e provocando una reazione nei passanti mista tra ilarità e vergogna. Dopo avere ricevuto la segnalazione, la Polizia è giunta sul posto e lì si è verificato un altro episodio incredibile: l’uomo, per nulla spaventato dalle divise, si è fiondato letteralmente su una poliziotta, un agente in divisa, palpeggiandola gravemente, dopodichè ha tentato di darsi alla fuga. Una volta raggiunto è stato bloccato e condotto presso il commissariato di viale della Vittoria e lì, dopo essere stato interrogato dal vicequestore Quarantelli è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale, fotosegnalato e riconsegnato alle autorità marittime.


di ENRIKA GALLI MARINAIO - 23/09/07 - iltempo.it

Recidivo per ben tre volte

(m.rom.) Ci è ricascato. Recidivo per ben tre volte. Ma la quarta gli è costata cara. Ancora una volta trovato dai carabinieri di Menaggio alla guida dell'auto in condizioni non idonee, con un tasso alcolemico nel sangue quasi quattro volte oltre il limite fissato dalla legge. E, cosa ancora più grave, dopo avere urtato e gettato a terra - proprio mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali - una 32enne peruviana residente a Como. È accaduto ieri mattina a Lenno, sulla Regina. Protagonista un 44enne residente ad Argegno che con la sua Golf ha 'centrato' in pieno la donna, mandandola a terra rovinosamente. Nella caduta ha battuto la testa subendo un serio trauma cranico. Portata all'ospedale di Menaggio, è stata trasferita al Sant'Anna e ricoverata in Neurochirurgia. La prognosi è riservata.
Nel frattempo il suo investitore, tra lo sbigottimento generale, è sceso dalla Golf e, come se nulla fosse, si è messo a bere una birra che aveva sull'auto. I carabinieri, che bene lo conoscono per i suoi precedenti specifici, l'hanno sottoposto al test dell'etilometro. La presenza di alcol nel suo sangue era a livelli altissimi, ben oltre la soglia, anche se erano appena le 8.30 del mattino. Conseguenza di una notte brava o di una colazione ad alta gradazione. I militari gli hanno subito ritirato la patente. Ma per loro non è certo una novità: con ieri, infatti, sono quattro volte che il 44enne di Argegno viene 'pizzicato' brillo e gli viene quindi sospesa la licenza di guida. Questa volta, con l'inasprimento delle pene, potrebbe essere quella decisiva perché il documento di guida gli venga definitivamente revocato. Troppi precedenti e troppi rischi. Anche ieri, visto che, dal racconto di alcuni testimoni, l'uomo non si sarebbe proprio accorto della presenza della donna sulle strisce pedonali.
Poche ore prima, altro alcol come causa di una uscita di strada - a Griante - di un giovane con la sua auto. Valori di cinque volte oltre il limite, molto vicino al coma etilico. Via anche a lui la patente.


23/09/07 - corrierecomo.it

Arresto obbligatorio per scippatori e ladri

FIRENZE — Aumentare la possibilità di arresto in flagranza e limitare i casi di scarcerazione. L'accordo interno al governo per punire con maggiore efficacia i reati che destano allarme sociale e far effettivamente scontare la condanna inflitta, sembra raggiunto. Via libera alla proposta di modificare il Codice di procedura penale in modo da equiparare gli illeciti più gravi a quelli commessi dalla criminalità organizzata. La cattura che adesso è obbligatoria soltanto quando viene contestata l'accusa di mafia dovrebbe essere estesa anche a furti, scippi, rapine, violenze e pedofilia. Ora resta però da sciogliere il nodo più difficile: la concessione dei poteri ai sindaci. La richiesta ribadita qui a Firenze nel corso della Conferenza sull'immigrazione ha l'appoggio del ministro Giuliano Amato, ma si scontra con le resistenze del responsabile della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero.

E con quella dei leader dei partiti della sinistra radicale che appaiono perplessi pure sulla possibilità di eliminare una serie di benefici finora concessi a chi commette illeciti puniti con una pena inferiore a tre anni. La maggioranza appare compatta sulla «stretta» decisa in tema di lotta ai clan. Dice sì all'ipotesi di abolire il patteggiamento in appello e il ricorso in Cassazione contro le sentenze emesse dal tribunale del riesame che impongono misure cautelari. È compatta nella decisione di procedere alla confisca immediata dei beni. Ma si divide quando si parla di crimini da strada e illegalità diffusa. «Presenteremo il pacchetto nelle prossime settimane», afferma Amato senza nascondere la difficoltà di approvare un provvedimento che alla fine metta tutti d'accordo. E consapevole che analoghi «pacchetti» varati negli ultimi anni hanno poi mostrato una serie di carenze che hanno di fatto modificato, talvolta sino a vanificarle, le novità introdotte. Il varo inizialmente previsto per la fine di settembre slitta anche per risolvere un'altra questione: il contrasto alla prostituzione.

La linea guida riguarda l'inasprimento delle pene per chi gestisce la tratta e per gli sfruttatori, ma si sta discutendo anche la possibilità di vietare la prostituzione in strada. Alcuni sindaci, Letizia Moratti in testa, lo hanno ribadito durante la riunione che si è tenuta martedì scorso al Viminale e adesso si attendono le conclusioni dell'Osservatorio del ministero dell'Interno per capire se si tratti di una strada percorribile. Poi hanno sottolineato la necessità di inserire nel provvedimento norme che consentano di affrontare l'emergenza legata ai Rom, ottenendo deleghe specifiche soprattutto per quel che riguarda l'allestimento dei campi. La richiesta degli amministratori locali era di procedere per decreto anche per dare immediata attuazione ai patti per la sicurezza firmati prima dell'estate, ma il governo ritiene che non ci siano i presupposti anche perché in Parlamento si rischia di non avere i voti per la conversione. Si procederà dunque con un disegno di legge dando priorità al contrasto dell'abusivismo commerciale, prevedendo l'immediata confisca e distruzione del materiale contraffatto.

E inserendo quegli aggiustamenti al Codice di procedura che modificano il sistema di concessione delle attenuanti anche tenendo conto dei precedenti specifici. Forse non è un caso che Amato abbia deciso di manifestare «il mio dissenso contro la sentenza della Cassazione che ha ritenuto di concedere le attenuanti a chi commette uno stupro in condizioni di degrado. Non c'è degrado che assolva da questa gravissima violazione: per me uno stupro è sempre uno stupro». L'obiettivo del governo, espresso nella bozza messa a punto dai tecnici del ministero della Giustizia e già discusso nel corso dell'incontro con i rappresentanti dell'Anci, è quello di ampliare «per i reati di massimo allarme» la possibilità di disporre la custodia cautelare in carcere e limitare al massimo i casi in cui scatta la remissione in libertà in attesa di giudizio. Proprio seguendo questa linea, si è deciso di intensificare l'accesso ai riti alternativi per snellire i processi e di allargare la «rosa» di casi nei quali può essere celebrato il giudizio con rito direttissimo.


Fiorenza Sarzanini - 23 settembre 2007 - corriere.it

Maddie: genitori chiedono macchina della verità

Maddie, i genitori chiedono la «macchina della verità»


MILANO — L'annuncio arriva a sorpresa. I genitori di Maddie, la bambina britannica misteriosamente scomparsa nel maggio scorso in Portogallo, sono pronti a sottoporsi alla «macchina della verità». Indagati dal 7 settembre per la morte accidentale della bambina e l'occultamento del corpo, Gerry e Kate McCann ribadiscono di «non aver nulla da nascondere».

«Per questo — spiega il loro portavoce — sono disposti a fare il test, a condizione che sia presente un esperto che possa garantire l'affidabilità totale dello strumento». Ma quel «totale» non è certo cosa facile da garantire. E al di là del fatto che in Portogallo simili apparecchi non sono utilizzati, dopo l'11 settembre in tutto il mondo le ricerche sulle metodologie delle «macchine della verità» si sono moltiplicate per migliorarne l'affidabilità alla caccia di eventuali terroristi. Così sono state affinate vecchie tecniche e inventate di nuove. Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Italia. Alla facoltà di Psicologia dell'Università di Padova Giuseppe Sartori, professore di Neuroscienze cognitive, ha messo a punto una nuova tecnica che valuta le menzogne per via indiretta. Funziona così. Alla persona da interrogare va applicata una cuffia che, attraverso fili e sensori, rileva il funzionamento cerebrale durante l'esame. Vengono anche registrati i tempi di reazione nelle risposte. Se c'è ritardo vuol dire che il cervello ha bloccato la risposta vera e automatica «perdendo tempo» per elaborare la bugia.

«È una tecnica che assicura un'affidabilità scientifica del 92% — spiega Sartori — ed è stata già sperimentata in casi di pedofilia e in casi di guida in stato di ebrezza, dove il livello dell'alcool è rilevato con certezza. E questo è fondamentale per avere un riscontro sull'affidabilità della macchina». È un procedimento del tutto diverso rispetto al più tradizionale dei metodi: il poligrafo che rileva pressione, sudorazione e battiti cardiaci del presunto colpevole. Le alterazioni tradiscono il bugiardo. Ed è proprio a questa procedura che i McCann vorrebbero affidarsi. I momenti di eccitazione però possono essere causati anche dalla tensione: una persona emotiva può cambiare involontariamente il risultato della prova. «In più per "fregare" la macchina — commenta Sartori — basta pizzicarsi un dito: così viene alterato l'indice di stress e il test è invalidato». Insomma, il 50% di veri innocenti non passa la prova. È inaffidabile ormai a detta di molti. Arriva invece dall'Arizona il «lie detector» (ovvero rilevatore di menzogne) battezzato «Brain fingerprinting».

La macchina individua «impronte digitali nel cervello» trasmettendole al computer. Alcune immagini, tra cui quelle di oggetti presenti sul luogo del delitto, vengono mostrate all'indiziato che, se coinvolto nell'evento, trasmette attraverso i sensori reazioni emotive. John Allen, professore di psicologia all'Università dell'Arizona, sostiene che «la tecnica rileva il 95% delle menzogne e anche un innocente passerebbe il test quasi al 100%». «L'elmetto della verità» è l'ultima invenzione dell'agenzia tecnologica del Pentagono e negli Stati Uniti è considerato il potenziale successore del poligrafo. Si basa sulla risonanza magnetica. «Ma anche qui — avverte il professor Sartori — ci sono problemi, perché basta muoversi durante la prova per mandare a monte tutto». Se le macchine della verità saranno utilizzate in sede processuale? Per ora sono usate con valore legale, su base volontaria, in 29 stati americani. L'Italia, proprio per l'inaffidabilità, non le ha mai prese in considerazione. Ma le cose potrebbero cambiare grazie ai progressi fatti finora. Perché le macchine della verità potrebbero essere strumenti per smascherare i colpevoli, ma anche per aiutare chi viene ingiustamente accusato di un crimine.


Cristina Marrone - 23 settembre 2007 - corriere.it

Ascoli: sorelle in balia di soprusi, 11 arresti

ASCOLI PICENO - Un vero e proprio incubo, quello vissuto da tre sorelle macedoni di 16, 13 e 8 anni, vittime di soprusi e violenze da parte dello zio paterno, di alcuni anziani e di un gruppo di sette indiani. L'incubo si e' materializzato in un piccolo centro dell'Ascolano, Amandola, in un contesto familiare degradato e nella miopia dell'intera comunita'. L'indagine, partita dalle ''chiacchiere di piazza'', ha portato ad accusare le undici persone di violenza sessuale continuata aggravata, anche di gruppo, induzione alla prostituzione minorile, atti sessuali su minorenni. Gli indiani - che avrebbero abusato in particolare della piu' grande delle tre - sono stati arrestati oggi dai carabinieri, portando a undici i provvedimenti cautelari finora eseguiti. Nel mirino della Procura, lo scorso marzo, erano finiti infatti anche due anziani di Amandola e un macedone. (Agr)

23/09/07 - ilsecoloxix.it

Torino: malori e droga al concerto di Vasco

TORINO - Controlli della guardia di finanza, ieri sera, durante il concerto di Vasco Rossi, che ha fatto registrare il tutto esaurito allo stadio Delle Alpi di Torino. Le fiamme gialle hanno trovato 202 persone in possesso di droga: per 34 di loro e' scattata la segnalazione all'autorita' giudiziaria. Prima e durante lo spettacolo 14 persone sono finite in ospedale, la maggior parte per malori. Quattro ragazzi, invece, si sono provocati gravi lesioni cercando di scavalcare i cancelli per entrare senza biglietto. (Agr)


23/09/07 - corriere.it

Clooney e Spears: storie da incidente stradale

GEORGE CLOONEY E BRITNEY SPEARS: STORIE DA INCIDENTE STRADALE (E NON SOLO)


Uno l’ha subito, l’altra l’ha perpetrato. E come al solito, lui finisce per piacere ancora di più, e lei si attira ulteriori critiche (come se ne avesse bisogno, di questi tempi). La strada – anzi, gli incidenti stradali – sono il comune denominatore di questa storia che vede mano nella mano, in questo post, l’attore George Clooney e la popstar (e improvvisata attrice) Britney Spears.

Il bel George è rimasto vittima di un incidente in moto, fortunatamente senza serie conseguenze. Mentre stava accompagnando l’amica Sarah Larson a bordo della sua bike, Clooney è stato investito da un’auto. Risultato: costola incrinata e qualche brutta escoriazione. Il suo portavoce ha escluso ferite sul viso: le fan di George si sarebbero fustigate la schiena come quei frati medioevali in cerca di espiazione. L’amica ha rimediato un piede rotto.

E Britney? Ovvio, Britney ha fatto la figura della piratessa della strada: alla fine della giornata, la popstar ha collezionato una denuncia per omissione di soccorso e per guida senza patente. I fatti risalgono ad agosto scorso quando, in un parcheggio a Los Angeles, l’ineffabile Birtney ha urtato un’automobile durante una manovra ardita. Nessun ferito, per fortuna. Il 10 ottobre, l’udienza. E chissà se la Spears ci andrà.


Anche perchè - e questa è invece notizia di ieri - la sempre più esagerata Britney è stata avvistata (alla faccia di test anti-droga e anti-alcol ai quali dovrebbe sottoporsi per decisione del tribunale di LA) insieme alla collega Avril Lavigne in un club di Los Angeles, a ballare sui tavoli, completamente ubriaca.


23/09/07 - attentialcine.blogosfere.it

Basta guerre nel mondo!