Abusò della sorellastra

Condannato a sei anni il 21enne che abusò della sorellastra


LOCARNO - Sono stati inflitti dalle Assise criminali di Locarno, sei anni di carcere al 21enne di nazionalità italiana che da martedì scorso era a processo alle Criminali di Lugano con l’accusa di ripetuti atti sessuali con fanciulli e violenza carnale. Il ragazzo era accusato di aver abusato della sorellastra, minorenne, per ben otto anni.


L’atto d’accusa del procurato­re Marco Villa parlava di ripetu­ti atti sessuali con fanciulli, ripe­tuta violenza carnale, ripetuta coazione sessuale, ripetuti atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resiste­re, più una contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacen­ti. Dopo circa 5 ore di camera di consiglio la Corte, presieduta dal giudice Claudio Zali, ha confer­mato integralmente la versione accusatoria, mantenendo quindi anche le imputazioni di violenza carnale e coazione sessuale che venivano invece contestate dal­l’imputato.


24/08/07 - tio.ch

Missioni cristiane tra le prostitute

India: Missioni cristiane tra le prostitute


Nei bordelli di Mumbai (già Bombay) lavorano 100.000 prostitute: il 40% (40.000) è costituito da ragazze minorenni. Molte di loro vengono dal Nepal, da dove sono state praticamente rapite da uomini senza scrupoli che le hanno persuase ad andare in India con l'inganno di un buon lavoro. Alcune di loro sono state vendute per l'equivalente di 16 euro dagli stessi genitori incapaci di dar da mangiare alla famiglia. Spesso ai genitori viene promesso che le figlie manderanno loro dei soldi. Anche questo è un inganno!

Ci sono missioni cristiane locali e straniere impegnate nel recupero di queste ragazze schiave del mercato del sesso. Le famiglie stesse non si rendono conto che in pratica hanno venduto le loro figlie come schiave. Una volta giunte in India, dicono i missionari, vengono violentate e pestate per sottometterle completamente. Non hanno in pratica alcuna possibilità di mettersi in contatto con le forze dell'ordine perché i loro sequestratori sorvegliano i loro movimenti. Vivono a tutti gli effetti in carcere. Nel giro di pochi anni, la maggior parte di loro muore per malattie trasmesse sessualmente. C'è nel Nepal un'attività missionaria che ha una strategia per il loro recupero. I cristiani si recano nelle campagne e fanno vedere filmati sul commercio del sesso. Vanno di porta in porta per avvertire le famiglie sui pericoli del "lavoro" promesso in India.Altri cristiani hanno creato casa famiglie per salvare le ragazze dalla prostituzione. Danno loro vitto, alloggio, istruzione e formazione professionale.


24/08/07 - icn-news.com

L'estate di Sarkò

Non solamente il viaggio negli USA ma anche l’intervento sulla politica monetaria EU e la proposta di castrazione chimica per i pedofili

Un'estate decisamente all'insegna di un protagonista. Tra i leader politici planetari Nicolas Sarkozy ha dimostrato un attivismo a dir poco sorprendente per quanti ancora non lo conoscono.
La stessa scelta del luogo di villeggiatura lascia poco al caso; un Presidente francese che appena insediato decide di passare il suo periodo di riposo negli Stati Uniti non può passare inosservato.

La vicinanza con la casa madre dei Bush nel Maine ha fatto scattare la miccia per l'incontro - disteso, non ingessato - con George junior e senior.E così, voilà, con battute, sorrisi e pacche sulle spalle è stata accantonata l'epoca di incomprensioni con il poco amato - dall'amministrazione americana - Jacques Chirac.Non che Nicolas non abbia voluto mettere i limiti alla reciproca amicizia riconoscendosi il diritto di dissentire, ma anche un inetto non può riconoscere che il clima tra Francia e Stati Uniti è decisamente cambiato.
Sarko si è fatto vedere sempre attivo, tra jogging, kayak con il figlio, gite in barca a petto nudo e Ray-ban d'ordinanza stile anni ottanta che fa un pò Tom Cruise in Top Gun, ma sempre pronto a intervenire sulle questioni all'ordine del giorno.

Non è mancato il ritorno lampo a Parigi per i funerali del Cardinale Jean - Marie Lustiger, già Arcivescovo di Parigi, una delle figure più eminenti del mondo culturale e religioso francese.
L'Eliseo in vacanza si è fatto sentire anche sulla questione del tracollo delle borse dovute alla crisi dei mutui americana; la lettera alla Cancelliera Merkel e la decisa presa di posizione - una sterzata per il suo compatriota Jean Claude Trichet - sulla politica monetaria della Banca Centrale Europea hanno sortito l'effetto di risvegliere il Vecchio Continente caduto in letargo.
Non c'è che dire. L'Eliseo è sì andato in vacanza, ma non ha smesso di essere protagonista.

L'attivismo di Sarkozy sembra non avere limiti come dimostrano i provvedimenti sino a qui adottati dal Governo Fillon e la proposta - condivisibile o meno - di castrazione chimica per chi si macchia di reati di pedofilia, in particolare recidivi (gli ultimi abominevoli fatti avvenuti oltralpe lasciano veramente interdetti).Questo spirito di iniziativa ricorda quello di De Gaulle; tra il Generale e Sarko vi è una diversa visione del rapporto con gli USA; ma è anche vero che i tempi sono completamente cambiati.

Tornando a guardare l'orticello italiano ci dobbiamo accontentare delle schermaglie per le primarie del Partito Democratico - contenitore tanto vuoto che fa quasi sorridere questa corsa per la conquista dello scranno più alto - e l'ipotesi di nuovo partito per il centrodestra che dovrebbe vedere ai vertici quale neo salvatrice della Patria quella Brambilla che ormai è il prezzemolo della politica italiana. Tutto questo con la benedizione del Cavaliere.
La politica in epoca balneare in Francia e in Italia parla due lingue differenti.

Edoardo Caprino - 24/08/07 - voceditalia.it

Sta cambiando il rapporto degli italiani con l’alcool

Caro Beppe,

recentemente, discutevo con amici qui negli USA di come gli italiani siano più responsabili nel consumare alcol, di come l'ubriachezza sia socialmente disprezzata, del maggior livello di autocontrollo. Tuttavia mi chiedo: non è che i tempi stiano cambiando? Leggendo le notizie si apprende che assassini al volante (quali sono appunto tutti coloro che guidano sotto influenza di alcool, droghe etc...) sono spesso recidivi, che dopo un periodo molto limitato di ritiro patente si ritrovano sulle strade. Spesso le pene sono molto limitate rispetto alla gravità del fatto. Un assassino si becca l'ergastolo, e un ubriaco che per sua fortuna non ha ammazzato nessuno se la cava semplicemente con un ritiro patente? Sto rivedendo i parametri di giudizio del rapporto di molti italiani con l'alcol. Certo, l'alcol rimane un mezzo e non un fine (al contrario degli americani), tuttavia molto pragmaticamente, gli effetti sono gli stessi. Ti chiedo: perchè si accettano tali disgrazie? Perchè si accetta un comportamento cosi' sconsiderato? Perche' non si forma un registro nel quale sono annotati questi reati, per cui nel momento in cui uno cerca un lavoro tra le informazioni disponibili c'è anche guida in stato di ebbrezza? Negli USA è così. Come datore di lavoro mi sento obbligato a sapere quanto responsabile sia la persona. Mi aspetto controlli più seri da parte della polizia, senza evitare gli eccessi (in California, si può essere arrestati per guida in stato di ebbrezza in bicicletta). Tuttavia trovo semplicemente inaccettabile che le forze dell'ordine intervengano spesso solo per effetti collaterali, come disturbo della quiete pubblica, quando in realtà il vero reato è cospirazione a omicidio premeditato quale, secondo me è guidare in stato di ebbrezza. Perchè le forze dell'ordine non si piazzano all'uscita di locali, oppure in situazioni potenzialmente a rischio e fermano sistematicamente coloro che in visibile stato di alterazione si mettono al volante? Come cittadino negli USA ho imparato ad apprezzare la presenza della polizia come un elemento che mi dà una sensazione di sicurezza. So che in situazioni potenzialemente critiche, loro ci sono. Perchè non si fa lo stesso anche in Italia? Perchè bisogna continuare ad accettare certi comportamenti, finche' non scoppia la cosiddetta "effimera emergenza"?

Cordialmente,

Nicola Ferralis , feranick@hotmail.com - 24/08/07 - corriere.it

'Milioni di bambini sono schiavi'

Save the Children: 1,8 mln minori obbligati a prostituirsi


(ANSA) - LONDRA, 23 AGO - Milioni di bambini vengono regolarmente sottoposti a violenza fisica o sessuale e trattati come degli schiavi. E' quanto conclude un rapporto dell'associazione Save the Children, dal quale emerge che nel mondo 1,8 milioni di bambini vengono obbligati a prostituirsi o utilizzati in materiale pornografico. 'La schiavitu' infantile e' una dura realta' per milioni di bambini sia nei paesi ricchi che in quelli poveri', ha dichiarato la direttrice di Save the Children.


23.08.07 - borsaitaliana.it

Gli «ammalati» di Internet

PESCARA. La patologia più nota in campo clinico è conosciuta con il nome di Iad (Internet addiction disorder). Si tratta di una vera e propria forma di dipendenza che vede gli adolescenti tra i soggetti più a rischio. Una ricerca condotta dallo staff del Centro di Psicologia Clinica di Pescara diretto da Carlo Di Berardino, in collaborazione con la cattedra di “Metodologia di Base in Psicoterapia” della facoltà di Psicologia di Chieti, ha voluto dimostrare l’esistenza della carica patogena che può determinare la dipendenza da Internet, ponendosi nello stesso tempo il problema della ricerca dei rimedi atti a prevenire e curare questi particolari disturbi.
«Lo Iad» spiega Di Berardino «è caratterizzato dal fatto che la persona che ha sviluppato la dipendenza e rimane collegato per troppo tempo con la Rete, presenta una perdita totale della cognizione del tempo. In sostanza non riesce più a controllare il bisogno di collegarsi alla Rete, che diventa così il contenitore di tutte le ansie e le frustrazioni del soggetto». La conseguenza più grave è quella di «sostituire il mondo reale con quello artificiale». Un po’ quello che accade con l’uso degli stupefacenti, anche se nella ricerca si fanno le debite distinzioni: «La dipendenza da Internet non comporta problemi “fisici” gravi come quelli che si manifestano nelle tossicodipendenze o nell’alcolismo. Piuttosto, sono le conseguenze psicologiche, familiari, economiche e lavorative determinate da questa dipendenza a comportare conseguenze patologiche». Tra i sintomi più evidenti «il progressivo allontanamento dalla realtà» che porta i soggetti colpiti dalla dipendenza da Internet a «disincantarsi dai propri impegni e a isolarsi, per dedicarsi completamente alle attività della Rete». Una particolare “dissociazione” mentale individuata da Di Berardino in una precedente ricerca, viene definita per Trance dissociativa da videoterminale. «Si tratta», spiega lo specialista, «di uno stato involontario di trance caratterizzato da un’alterazione temporanea marcata dello stato di coscienza, oppure da perdita del senso abituale dell’identità personale». Dal campione utilizzato emerge che il 17,7% dei soggetti monitorati è a rischio per una eccessiva dipendenza dalla Rete. Ma la vera novità della ricerca viene dal rapporto accertato tra “dissociazione” e “alessitimia”, una particolare patologia che colpisce la sfera emotiva e che consiste nella incapacità di riconoscere, scrivere ed esprimere emozioni.


23.08.07 - espresso.repubblica.it

Dose killer di eroina stronca netturbino

Dose killer di eroina stronca netturbino. Spacciatore in manette


Una overdose di eroina stronca un netturbino e i carabinieri denunciano l’amico insieme al quale si era “bucato” e arrestano lo spacciatore che avrebbe venduto la droga killer. Una bruttissima storia che è avvenuta nel centro storico di Castellaneta e che ha tenuto impegnati gli investigatori della locale Compagnia i quali nel giro di poche ore sono riusciti a incastrare il presunto “venditore di morte”. I carabinieri diretti dal capitano Alfredo Beveroni hanno condotto in cella il diciannovenne Alessio Scapati che per ora risponde solo di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente. Segnalato a piede libero, invece, l’amico dell’operatore ecologico, anch’egli tossicomane, che gli avrebbe ceduto la dose killer. Per lui l’accusa di aver causato la morte dell’amico come conseguenza di altro delitto. A perdere la vita Giovanni Pizzolla, 41enne che aveva un contratto a tempo determinato come netturbino. La tragedia si è consumata ieri sera in una cantina situata in vico Gigante, nel rione Carrare. La vittima e un suo amico e coetaneo dopo essersi iniettati una dose di eroina si sono addormentati. L’amico si è svegliato dopo qualche ora, mentre il netturbino, purtroppo, è rimasto secco. Il proprietario della cantina ha tentato di svegliare l’altro tossicodipendente , scuotendolo più volte, ma il suo amico non dava segni di vita. Cianotico in volto, era deceduto nel sonno. Allora, terrorizzato, ha raggiunto a piedi il pronto soccorso del locale ospedale e ha dato l’allarme. Sul posto sono piombati i sanitari del 118 e una pattuglia di militari dell’Arma. I medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il cadavere dell’uomo è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale di Castellaneta e nelle prossime ore sarà sottoposto ad autopsia come disposto dal pm di turno, il dottor Graziano. I carabinieri sono riusciti a risalire al giovane che aveva ceduto le dosi di eroina e hanno subito perquisito la sua abitazione. In casa di Scapati non hanno rinvenuto altra eroina, hanno invece sequestrato dosi di hashish già confezionate e pronte per lo smercio e 200 euro, soldi ritenuti provento dell’attività illecita. Il 41enne stroncato dalla overdose era amico di un’altra vittima dell’eroina, un giovane trovato morto qualche mese fa al terminal bus di Taranto. Era stata spacciata anche nel capoluogo jonico l’eroina che lo scorso anno causò il decesso di un tossicomane lucano. Brutte notizie arrivano a livello internazionale riguardo al traffico di eroina. Si registra infatti un forte incremento della produzione, cresciuta, nel 2006, del +48,78% rispetto all’anno precedente, passando da 410 a 606 tonnellate, raggiungendo il suo picco massimo dal 1990, ed arrivando ad approvvigionare il 92% del mercato illecito mondiale. Per l’anno in corso si attendono, purtroppo, ulteriori incrementi. I preoccupanti dati sono inseriti nella ‘’Relazione Semestrale 2007 sullo stato del narcotraffico’’ della Direzione centrale per i servizi antidroga. Un rapporto redatto grazie alle informazioni, raccolte in Italia ed all’estero soprattutto dagli esperti antidroga dislocati nelle aree di maggior produzione e transito dei diversi tipi di sostanze stupefacenti, e dei dati relativi all’attività’ di contrasto, realizzata dalle Forze di Polizia nazionali. Serve a fornire in tempo quasi reale informazioni sui rapidi mutamenti di scenario, che caratterizzano il narcotraffico, indispensabili per mettere in campo rapide strategie di contrasto e risposte operative. Nella relazione vengono sottolineati gli sforzi fatti dall’Italia per dotarsi di tutti gli strumenti per contrastare la “valanga” di droga in arrivo. A tal riguardo c’è una notizia rassicurante: l’Italia ha infatti assunto il ruolo di coordinamento di un ampio progetto europeo di contrasto ai traffici di eroina, denominato COSPOL Heroin, costituito nell’ambiti della task force dei capi delle Polizie Europee e in stretta collaborazione con Europol. Rispetto al 2006, nei primi cinque mesi del 2007 purtroppo ci sono una donna e oltre dieci minori in più ogni cento trafficanti di stupefacenti denunciati alla magistratura italiana.Rispetto alle 17.287 persone denunciate, si è verificato un leggero aumento dell’incidenza femminile nel traffico di stupefacenti (1.517 denunce). Crescono anche le denunce a carico di minorenni soprattutto riguardo il traffico di hashish, piante di cannabis e droghe sintetiche, tra le quali soprattutto l’ecstasy. La fascia di età maggiormente coinvolta risulta quella dei diciassettenni (277 denunce) e dei sedicenni (170). Le forze di polizia registrano, però, anche un incremento di segnalazioni a carico di cittadini stranieri.


23.08.07 - tarantosera.com

Linday Lohan ancora incriminata

Linday Lohan incriminata per possesso di caina e guida in stato di ebbrezza
L'attrice Lindsay Lohan e' stata incriminata ieri a Los Angeles per possesso di cocaina, guida in stato di ebbrezza ed altri reati minori in seguito ai due arresti, in maggio e in luglio, nella capitale del cinema.
La Lohan, che ha 21 anni, era stata arrestata in maggio dopo un incidente d'auto a Beverly Hills. Due mesi dopo era stata arrestata a Santa Monica dopo un breve inseguimento.
In entrambi le occasioni la Lohan era stata trovata in possesso di quantitativi minori di cocaina.

L'attrice, che ha visto la sua un tempo brillante carriera a Hollywood sempre piu' minacciata dai frequenti incidenti di cattiva condotta nella vita privata, e' gia' entrata un paio di volte quest'anno in centri per il recupero di drogati.

Le incriminazioni odierne sono per reati minori perche' la cocaina in suo possesso era ogni volta meno dei cinque centesimi di grammo previsti per far scattare misure ben piu' gravi da parte della giustizia.


24/08/07 - droghe.aduc.it

Il minotauro in gonnella

Il peso sulle coscienze dei preti pedofili si è fatto a tal punto insostenibile che, se non vogliono andare fuori i testa, non resta loro che fare coming out.

Quello che sta venendo fuori dal mondo della pedofilia clericale fa pensare a un dies irae nel quale le frasi tombe che si scoprono e morti che si levano vanno intese rispettivamente come archivi segreti del vaticano nei quali sono custoditi i nomi dei predatori e le loro vittime, che, dopo un lungo silenzio, hanno trovato il coraggio di portarli in giudizio.
Un gesuita è stato denunciato da due ragazzi - riporta il New York Times - dei quali aveva abusato anni addietro durante una gita scolastica nel Wisconsin.Nel corso del processo è venuto fuori che il predatore molestava e talvolta abusava dei minorenni che venivano a studiare da ogni parte del mondo nella scuola dove insegnava.
La notizia della denuncia ha dato loro il coraggio di rivolgersi alle autorità di polizia. Da quel momento è stato tutto un susseguirsi di querele da parte di numerosi residenti nel Wisconsin, che erano stati testimoni del modo indecente in cui si comportava quando si accompagnava ai minorenni.
Inchiodato alle sue responsabilità, il minotauro in gonnella è stato rimosso dal suo incarico, iscritto nel registro dei predatori e successivamente processato e condannato a sette anni di reclusione da due diverse giurie.
Di religiosi assatanati ne stanno venendo fuori da tutte le chiese che operano negli Stati Uniti con una frequenza impressionante.
Se si tratta di un complotto - come sostengono alcuni membri della chiesa cattolica - dobbiamo riconoscere al burattinaio una notevole abilità organizzativa. Se quella del complotto è invece solo una fantasia, non possiamo non dedurne che la libidine del clero è senza fondo.

23.08.07 - trotzky - antiglob@yahoo.it - resistenzalaica.it

Uccide tre figli e li nasconde per anni nel freezer

Francese arrestata: nessuno sapeva che erano nati


PARIGI (23 agosto) – Una donna di 36 anni ha ucciso tre figli nati nel 2001, nel 2003 e nel 2006 e li ha nascosti in alcune casse dopo averli congelati. La polizia di Albertville, una rinomata località sciistica della Savoia, ha scoperto i corpi di tre bambini morti nello scantinato di un'abitazione. E' stato l'ex compagno della donna, 40 anni, a lanciare l'allarme dopo aver rinvenuto i primi due cadaveri, in un avanzato stato di decomposizione, avvolti in buste di plastica e celati nei bauli del sotterraneo. L'uomo era andato a recuperare alcuni vecchi mobili e si è insospettito per il fetore che proveniva da un paio di casse di legno.

Dopo aver fatto la macraba scoperta, l'ex marito della donna ha chiamato la polizia. La donna ha ceduto e ha confessato di aver ucciso i bambini perché non voleva tenerli e ha indicato il nascondiglio del terzo corpo. Ora è in carcere con l'accusa di triplice infanticidio. Secondo le fonti investigative, la donna aveva congelato i tre cadaver e regolarmente li toglieva e li rimetteva nel congelatore, a seconda della presenza o assenza del compagno in casa.

Il procuratore della Repubblica di Albertville, Henry-Michel Perret, ha detto che al momento «si ignora se la madre abbia ucciso volontariamente i suoi neonati o se li abbia lasciati morire di freddo e fame». La 36enne avrebbe partorito da sola e «ha raccontato che nessuno si era accorto delle sue gravidanze, né il compagno né i familiari», come ha spiegato Perret. Secondo quanto riferisce France Infò, la coppia si era separata di recente e l'ex compagno avrebbe dei precedenti penali per violenza sessuale su minori. Ora si attendono i risultati dell'autopsia sui corpi dei bambini e si aspetta di capire chi fosse il padre.

23.08.07 - ilmessaggero.it

Basta guerre nel mondo!