Travolti nella notte

Due incidenti mortali questa notte in corso Regina e via Botticelli


TORINO

Tre persone sono morte in due incidenti stradali a Torino durante la notte.
Due giovani sono stati investiti mentre attraversavano la strada in corso Regina Margherita 400, alle 23,30 circa. Uno è un rumeno del ’72, l’altro non è stato identificato perchè non aveva documenti, ma potrebbe essere anche lui rumeno.
L’uomo che li ha investiti, alla guida di una Ford Fiesta, non è risultato sotto effetto di alcol o di droga.

L’altro incidente si è verificato in via Botticelli, angolo piazza Derna, intono a mezzanotte e mezza. L’uomo, di cui si conosce al momento solo il nome, Alessandro Bianco, ha perso il controllo dell’Alfa 145 che guidava. È stato portato all’ospedale Giovanni Bosco, dove è morto.


09/11/07 - lastampa.it

Primi in regione per giovani ubriachi

PIACENZA - «Piacenza è la prima provincia in regione per numero di ubriacature delle giovani generazioni, secondo un'indagine presentata qualche giorno fa nella sede dell'amministrazione provinciale».
A dare notizia di questo triste primato detenuto dal nostro territorio, è l'assessore comunale ai Servizi sociali Giovanna Palladini, che ha preso parte ieri sera alla presentazione del progetto "Tvb" della Pubblica assistenza. «Purtroppo - osserva l'assessore - noi ci troviamo a combattere una dura battaglia contro i media, che spesso trasmettono un'immagine positiva dell'uso di alcol, come ha fatto recentemente una famosissima presentatrice, che ha riferito in diretta di aver bevuto due Negroni prima di andare in onda. Invece dobbiamo tutti metterci in una logica di prevenzione». «In amministrazione provinciale - riferisce l'assessore ai Servizi sociali della Provincia, Paola Gazzolo - sono state presentate le nuove direttive regionali che illustreranno le politiche di prevenzione da mettere in campo nei prossimi anni, insieme ad una ricerca che ha messo in luce come siano cambiati i comportamenti dei giovani, con un aumento del consumo di sostanze, così come si è abbassata l'età dell'approccio a droghe o alcol. Al tempo registriamo però una nota positiva: la volontà e la propensione di sapere ed essere informati». La presentazione cui hanno fatto riferimento i due assessori ha visto come protagonisti la funzionaria regionale Franca Francia e il dottor Antonio Mosti, responsabile del programma dipendenze patologiche dell'azienda Usl di Piacenza. Nel corso della riunione, cui hanno preso parte i referenti dei servizi sociali dei distretti, dirigenti scolastici, azienda Usl, enti ausiliari e forze dell'ordine, è emersa la proposta di istituire "Unità di strada", che coinvolgano azienda Usl, Comuni e privato sociale, da attivare in ogni comune per contrastare il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope (tutte le sostanze che agiscono sui processi psicologici). Entrambi i relatori hanno riportato alla platea un'analisi del contesto nazionale e locale, con il mutamento del significato e della percezione del termine "comportamento a rischio". I comportamenti legati al consumo/abuso di sostanze hanno contributo alla crescita del senso di insicurezza nelle nostre comunità ed alla richiesta, sempre più pressante, di "controllo del territorio" e di ripristino della legalità, delle regole di convivenza o, più semplicemente, della buona educazione nell'uso degli spazi urbani. Per costruire un sistema di protezione sempre più incisivo, si è convenuto, occorre rendere sempre più strette le relazioni tra istituzioni pubbliche e tra istituzioni e privato sociale.


09/11/07 - liberta.it

185 i denunciati da inizio anno solo ad Alba

Alba - I Carabinieri della Compagnia di Alba hanno intensificato negli ultimi giorni i servizi di controllo sulle principali arterie stradali dell’ albese mirati a contrastare il fenomeno della guida in stato d’ebbrezza derivante sia dall’abuso di alcool e sia dall’assunzione di sostanze stupefacenti.
L’operazione, conclusasi nelle prime ore della mattinata di oggi, ha consentito ai militari di individuare e denunciare alla Procura della Repubblica di Alba complessivamente 12 automobilisti, tutti giovani della zona di età compresa tra i 20 ed i 35 anni. In 10 casi i Carabinieri hanno accertato una percentuale di alcol ben superiore ai limiti di legge, in uno addirittura di ben quattro volte il consentito, mentre in 2 casi hanno verificato che i conducenti dei veicoli controllati avevano assunto poco prima sostanze stupefacenti.
I Carabinieri di Alba dall’inizio dell’anno hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 185 persone (160 per guida in stato di ebbrezza alcolica e 25 sotto l’influenza di stupefacenti) e i controlli continuano...


09/11/07 - grandain.com

Simona Ventura e la pazzia da troppa Isola

Quando mercoledi sera la Ventura, in diretta all’Isola dei Famosi, ha candidamente detto di sciogliere la tensione pre-onda bevendo due bicchieri di vino e un Negroni, tutto mi è stato più chiaro. Una giusta quantità di alcol in corpo, sommato al calore delle luci in studio, sommato agli insulti al buon gusto di cui lo show è portatore, dà reazioni al limite dell’assurdo, balbettio, isteria ben celata da caratterino, “insomma”, “praticamente” ed “è vero?” come se piovesse. In due parole: Simona Ventura.


L’Isola dell’altra sera è stato uno sfoggio di follia e, alla fine, per la conduttrice sono riuscita a provare persino simpatia. E’ letteralmente impazzita, dando luce a una memorabile pagina di tv trash come non ricordavo da tempo. E in tutto ciò ha dato, a ragione, del figlio di buona donna (leggasi: versione colorita) a un ex della magrissima Karen, sbugiardatore della rettidudine di lei. Ovazioni dallo studio (incalzate dalla stessa Simona, con quel suo tap tap sulla cartellina per richiamare l’applauso), imprecazioni a microfono aperto del marito di Karen (poverino), la Ventura rossa in volto in perfetto pendent col Valentino indossato.


Io ero felice, sarà perchè immaginavo la faccia compiaciuta della redazione di Blob, sarà per la stanchezza da fine giornata che mi rendeva svuotata al limite del gretto, sarà perchè il tutto era così sanguigno che non potevi non sentirti coinvolto. I dibattiti accesi su TVblog ne sono una dimostrazione. W la Simo, insopportabile eppure mitica.


09/11/07 - pinkblog.it

Giochi-droga, bambini in coma

L'altro ieri sotto accusa era finito il Bindeez, il gioco delle «perline magiche» che a contatto con l'acqua si incollano creando disegni dei personaggi più amati dai piccoli. Tre i bambini finiti in ospedale in dieci giorni dall'altra parte del mondo. E ieri arriva la notizia dall'America: due bimbi in coma e numerosi altri con gravi problemi fisici a causa di «Aqua dots», l'equivalente americano del Bindeez.

Sotto accusa ancora una volta la colla usata, Ghb (gamma idrossibutirrato) che è la stessa che sta alla base delle «date rape drugs», le pasticche che provocano una momentanea perdita di conoscenza in chi le assume. Negli Usa vengono usate per intontire il ragazzo o la ragazza di turno per poi approfittarne. Ora proprio i componenti della «pasticca degli stupri» sono finiti misteriosamente nei giocattoli di fabbricazione cinese. I responsabili sanitari americani hanno ritirato dal commercio 4,2 milioni di «Aqua dots», popolarissimo negli Usa, tanto che quasi ogni famiglia ne ha uno in casa. «Abbiamo verificato che i bambini che ingoiano queste palline possono diventare comatosi, avere conati di vomito, sviluppare un'improvvisa depressione respiratoria o addirittura attacchi paralizzanti», si legge nella comunicazione ufficiale del Consumer Product Safety Commission. La portavoce della commissione statunitense, Julie Vallese ha lanciato l'appello: «Chiunque abbia una confezione di Aqua dots a casa la butti via immediatamente». I prodotti, già rimossi dagli scaffali dei negozi, da ieri pare non si trovino più neanche su Internet (ma su ebay sono ancora in vendita).
Continua ad essere venduto on line in Italia anche Bindeez. Il ministero dello Sviluppo economico ha allertato la «Giochi Preziosi» che commercializza nel nostro paese il prodotto made in Hong Kong. L'azienda ha assicurato d'aver avviato esami di laboratorio che saranno resi noti entro martedì prossimo. La «Giochi Preziosi» si sarebbe comunque impegnata a ritirare immediatamente dal commercio il Bindeez nel caso in cui risultasse sostituita la colla a norma di legge con l'allucinogeno Ghb.

Katia Perrini - 09/11/07 - iltempo.it

Mickey Rourke arrestato a Miami

Guidava la Vespa ubriaco


MIAMI (8 novembre) - Nuovi guai con la giustizia per Mickey Rourke. L'attore cinquantunenne americano, diventato un sex simbol negli anni '80 con Kim Basinger grazie al film Nove settimane e mezzo, è stato arrestato a Miami Beach in Florida per guida in stato di ubriachezza della sua Vespa.

Secondo il Palm Beach Post, stamani intorno alle 4 Rourke aveva appena lasciato un nightclub di Miami Bach con una donna, quando avrebbe fatto una inversione U con la sua Vespa verde, proprio di fronte a un poliziotto. L'attore, secondo il racconto delle forze dell'ordinea, è stato quindi fermato e sottoposto a un test per verificare il livello dell'alcol, che è risultato oltre i limiti consentiti. Rourke è stato quindi arrestato e portato in cella a Miami.

Un fotografo che ha assitito alla scena ha raccontato a Tmz.com: «I due hanno attraversato Washington avenue per prendere la Vespa. Sono saliti sopra e hanno fatto una inersione a U per andare verso Nord. Sono stati fermati dopo un isolato e un poliziotto ha detto: "Avete fatto inversione proprio di fronte a me". Mickey ha risposto: "No, no, caro. Sono in regola"». Secondo il rapporto della polizia, gli occhi di Rourke erano inietati di sangue, la sua faccia e la sua parlata bloodshot, s face flushed and his speech slurred. Secondo il rapporto, Rourke avrebbe detto anche al poliziotto: «Che c... ho fatto? Non sono ubriaco, non ho bevuto neanche tanto».

Rourke era già stato arrsestato nel luglio del '94 dalla polizia di Los Angeles con l'accusa di aver pichciato la moglie Carre Otis. le accsue vennero poi lasciate cadere.


08.11.07 - ilmessaggero.it

Mettersi in gioco e provare il simulatore di guida per motocicli

Bassa modenese - Come guidare un ciclomotore in sicurezza, come prevenire le insidie della circolazione e gli errori degli altri utenti? “Dare delle risposte univoche è molto difficile” - commenta l’ing. Angelo Orlandi presidente dell’A.C. Modena- Quest’iniziativa a Bomporto, nel fine settimana, rientra nel programma di divulgazione della Sicurezza Stradale.


Per primi ci siamo impegnati, nel passare dalla teoria alla “pratica”, utilizzando il “simulatore di guida per motocicli”. Viste le esperienze sinora riscontrate, nelle nostre autoscuole, consiglio, anche a coloro che hanno la patente da qualche anno, un atto d’umiltà. Mettersi in gioco per capire qual è il livello di preparazione alla guida. Dico: atto d’umiltà, perché la sorpresa potrebbe essere amara, ma anche significativa, nel leggere il riscontro stampato della prova effettuata, in cui sono evidenziati errori ed infrazioni.
Un’occasione per potersi migliorare. Oltre al “simulatore”, mettiamo a disposizione tutti i supporti multimediali sulla mobilità, con la presenza del nostro personale qualificato in consulenza automobilistica”.


L’appuntamento a Bomporto è all’interno del Villaggio Movida, in uno spazio dedicato ai giovani, allestito dall’Automobile Club Modena ed Ecopromotion. L’appuntamento è dalle 18.00 alle 22.00, nella due giorni dedicata alla Sicurezza Stradale.


08-11-2007 - bologna2000.com

Medicine a pagamento dal 19/11

Farmacisti: "Medicine tutte a pagamento dal 19/11"


È la protesta annunciata dai farmacisti titolari di fronte ai provvedimenti della "terza lenzuolata" di liberalizzazioni: i cittadini rischiano di dover pagare tutti i farmaci di tasca propria.


Consumatori: "Il ricatto dei farmacisti è inaccettabile"


Da lunedì 19 novembre i cittadini rischiano di dover pagare tutti i medicinali di tasca propria. È la protesta annunciata oggi dai farmacisti titolari di fronte ai provvedimenti previsti dalla terza lenzuolata di liberalizzazioni e alla possibilità, prevista dall'art. 2 del ddl Bersani-ter, di vendere i medicinali con ricetta medica anche nelle parafarmacie e nella grande distribuzione. L'annuncio è stato dato nel corso della presentazione delle conclusioni del tavolo tecnico sul servizio farmaceutico fatta da Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (F.O.F.I.), da Federfarma (Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia italiani) e da Assofarm (Federazione delle farmacie comunali). Al tavolo tecnico, istituito presso il Ministero della Salute, hanno partecipato anche rappresentanti delle Regioni e del Ministero dello Sviluppo Economico.

Secondo Giorgio Siri, presidente di Federfarma, "qualcuno all'interno del Governo" sembra "volere una deregolamentazione selvaggia": "Questo vorrebbe dire fare carta straccia della convenzione farmaceutica, cioè dell'accordo che consente ai cittadini di ritirare i farmaci del SSN gratuitamente in farmacia. Se il Governo non mostrerà di volere procedere sulla via tracciata dal tavolo tecnico, saremo costretti nostro malgrado a prendere atto della decisione unilaterale dello Stato di disdire la convenzione farmaceutica. Di conseguenza, da lunedì 19 novembre, i cittadini dovrebbero pagare le medicine di tasca propria". Per Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, "la fuoriuscita dei farmaci con ricetta medica dalla farmacia significa dissestare il sistema e andare incontro a non so quale deriva e ad ulteriori ipotesi di ammodernamento sbagliate". "L'articolo 2 del disegno di legge Bersani-ter (la cosiddetta terza lenzuolata), nel prevedere la possibilità di vendere nei supermercati e nelle parafarmacie anche i medicinali con ricetta medica, se approvato, determinerebbe uno stravolgimento del sistema - ha commentato - Le farmacie non sarebbero certamente in grado di garantire servizi aggiuntivi, ma forse non sarebbe loro più possibile garantire le prestazioni attuali (pronta disponibilità di tutti i farmaci, prenotazione di visite ed esami, consegna a domicilio, ecc.)". Per il presidente di Federfarma nella grande distribuzione "il farmacista è stato messo nell'ottica di approvare gli altri provvedimenti" e dunque rappresenta uno "specchietto per le allodole" in quanto, in questo modo, ci sono state aperture "dove era commercialmente interessante" e in modo che "qualsiasi attività poteva aprire col silenzio assenso".

Quali sono le proposte delle farmacie emerse dal tavolo tecnico? A breve, sostengono F.O.F.I., Federfarma e Assofarm, potrebbero essere aperte in Italia circa 2.000-2.200 nuove farmacie che porterebbero il numero complessivo delle farmacie a circa ventimila. Nelle proposte c'è la "riduzione del numero di abitanti necessario per l'apertura di una farmacia": "Il tavolo propone di consentire in tutti i Comuni (indipendentemente dal numero dei residenti) l'apertura di una farmacia ogni 3.800 abitanti". C'è inoltre la "possibilità di aprire una farmacia anche senza rispettare il requisito del numero minino di abitanti, nel caso la farmacia più vicina sia difficilmente raggiungibile": da applicare nei nuclei con almeno mille abitanti, la nuova farmacia dovrebbe essere situata ad almeno 1.500 metri di distanza. Fra le proposte c'è inoltre l'apertura di farmacie negli aeroporti, nelle principali stazioni ferroviarie, nei grandi snodi autostradali e nei grandi centri commerciali.

Il tavolo propone inoltre di snellire le modalità di assegnazione delle nuove farmacie e di "introdurre un metodo di assegnazione basato solo sui titoli dei candidati. Il primo concorso, dopo l'entrata in vigore della nuova normativa, verrebbe riservato esclusivamente ai farmacisti non titolari e ai farmacisti rurali sussidiati", cioè i titolari situati nei centri con meno di 3.000 abitanti. Il tavolo propone, oltre all'introduzione di maggiore flessibilità negli orari di apertura, anche la "eliminazione, a cura dell'AIFA entro tre mesi, dell'obbligo di ricetta medica per i farmaci di uso consolidato e che danno sufficienti garanzie di sicurezza, al fine di ampliare la gamma di medicinali che possono essere venduti nelle parafarmacie e nei supermercati".


B.S. - 08-11-2007 - helpconsumatori.it

Panama,farmaci letali: 107 le vittime

Avvelenate da sciroppi e creme contenenti glicoldietilene


Roma, 8 nov. (Apcom) - Sono 107 i pazienti deceduti per avvelenamento negli ospedali panamensi a causa della somministrazione di sciroppi per la tosse e creme per le allergie contenenti glicoldietilene, una sostanza nociva; a questi bisogna aggiungere i casi di altre 49 persone rimaste in vita. Lo riferisce l'agenzia Misna. Il bilancio tiene conto delle vittime accertate, ma potrebbe essere ben più grave perché al vaglio della magistratura ci sono in totale 705 denunce, 471 delle quali riguardano la morte di pazienti del sistema sanitario nazionale.

A citare gli ultimi dati è il procuratore Dimad Guevara, titolare di un'inchiesta che ha già varcato i confini nazionali coinvolgendo la società spagnola Rasfer e quella cinese Cnsc Fortune Way oltre alla Medicom, un'impresa locale che fornisce farmaci e attrezzature agli ospedali pubblici panamensi.

"Questi fatti implicano una catena di responsabilità ancora da chiarire per le quali intendiamo chiedere assistenza alle autorità spagnole e cinesi", ha detto Guevara confermando l'invio di 200 casse di documenti in Spagna. Secondo le informazioni finora trapelate e che faranno parte del dibattimento in tribunale, Rasfer ha acquistato in Cina glicerina industriale girata in un secondo tempo alla Medicom. Quest'ultima ha a sua volta fornito il prodotto a un laboratorio della Cassa di sicurezza sociale (Css) del Panama che ha elaborato i quattordici farmaci risultati letali. Dopo un anno di indagini, sono quattro le società finora coinvolte e 16 le persone inquisite, una delle quali è agli arresti.


08-11-2007 - notizie.alice.it

L'accusa: ''Violentò in treno ragazza incinta''

È stata rinviata al 28 novembre l’udienza che vede un barese di 28 anni accusato di violenza sessuale e furto ai danni di una 26enne che all’epoca dei fatti. Era il 25 marzo dello scorso anno quando una ragazza ha raccontato di essere stata violentata sul treno Napoli-Trieste da un uomo che l’avrebbe anche derubata dopo averla costretta ad un rapporto orale. Ieri mattina in tribunale sono state sentiti i due agenti di sicurezza che soccorsero la ragazza nell’immediatezza dell’evento. Davanti al giudice Francesco Maria Caruso (giudici a latere Silvia Marini e Franca Oliva) i due testimoni hanno riferito che la donna avrebbe detto loro di essere stata “aggredita” nella toilette del convoglio. Solo successivamente, accompagnata dal capotreno, a quest’ultimo avrebbe parlato di violenza sessuale. Testimonianze queste che rafforzano nella difesa, rappresentata dall’avvocato Paolo Bicocchi, l’opinione che “ancora una volta non è stato riscontrato nulla che faccia presumere una violenza sessuale, sia nelle parole dei testi che negli attimi successivi all’aggressione”. Il capotreno era assente e verrà ascoltato il 28 novembre dalle parti (l’accusa è rappresentata dal pm Angela Scorza).

09/11/07 - estense.com

Istria, uomo massacra la famiglia

Poi si consegna alla polizia


Le vittime sono il padre, il fratello, la cognata e due nipotini


ZAGABRIA - Massacro famigliare a Pola, in Istria. Un uomo ha ucciso a colpi d'arma da fuoco il padre, il fratello, la cognata e i loro due figli, una ragazzina di sette anni e un bambino di appena due mesi. Non sono ancora note le motivazioni del gesto, compiuto in serata in un'abitazione di Pola, sulla costa istriana a poca distanza da Rjeka (Fiume).

Si tratta di una delle più gravi tragedie famigliari mai accadute in Croazia e tutte le Tv hanno interrotto i programmi per dare la notizia in Tg straordinari.

Damir Voschion, di 40 anni, si è poi spontaneamente consegnato alla polizia presentandosi di persona in questura. Secondo la prime informazioni Voschion non aveva precedenti penali.


08-11-2007 - repubblica.it

Precipita un elicottero Usa: morti sei militari

Treviso, 8 novembre 2007 - Un incidente senza spiegazione ufficiale, che coinvolge solo militari statunitensi. Un elicottero categoria 'Black Hawk', ufficialmente in volo di esercitazione, è caduto poco dopo mezzogiorno in località Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, quasi sul greto fiume che attraversa il nord est dello Stivale e l'autostrada A27.

Alle 19.30 il bollettino ufficiale, in base alle informazioni dei vigili del fuoco e dei carabinieri, spiega che a causa del disastro sono 5 le persone decedute, tutti militari della 'G Company' di stanza nella base militare Usa di Aviano. In serata è spirato il sesto militare. Tra le vittime risulta esservi una donna. Gli altri 5 occupanti il velivolo, tutti feriti, ricoverati negli ospedali di Castelfranco, Treviso e Padova, versano in condizioni meno gravi.

A dare l'allarme dell'incidente era stato un automobilista che transitava sull'autostrada A27 in direzione di Conegliano e che, visto il Black Hawk precipitare, ha allertato immediatamente i soccorsi. I pompieri, intervenuti sul posto, riportano che per facilitare i soccorsi è stata dovuta far entrare in campo anche una macchina movimento terra, per facilitare l'arrivo di ambulanze e altri mezzi per il recupero dei rottami del 'Black Hawk', diviso in 4 grossi tronconi. In base a quanto riportato da alcuni testimoni, autisti che passavano sul vicino viadotto autostradale, l'elicottero nella fase finale di caduta si è messo in obliquo e con la coda alzata verso l'alto.

La sorpresa per i vigili del fuoco è stato il rinvenimento di un militare americano a pochi metri da dove il mezzo aereo si è fracassato a terra: "è un miracolo che il mezzo incidentato non abbia preso fuoco", si spiega dal Dipartimento. In merito alle cause dell'incidente ci si ferma al freddo 'no comment' che viene dai vertici militari a stelle e strisce di Aviano. Le condoglianze inviate dal ministro della difesa Arturo Parisi al suo collega Usa, insieme alla costernazione delle autorità locali, lasciano aperti tutti gli interrogativi che sono già motivo di polemica per il movimento contro l'allargamento della base Usa: le vittime "sono militari statunitensi", sottolineava la nota del Ministero della Difesa.

"In questi giorni stiamo bloccando la bonifica dell`aeroporto Dal Molin, funzionale alla realizzazione della nuova base statunitense", spiegano gli attivisti di 'No Dal Molin': "la tragedia di quest`oggi, che ha provocato cinque vittime ma che poteva essere molto più disastrosa, conferma ancora una volta i nostri timori: le installazioni militari sono pericolose per i cittadini".


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08-11-2007 - qn.quotidiano.net

Basta guerre nel mondo!