La mia voce

Oggetto: Fermate questo orrore

Egr. Sindaco di Olginate


Spett. Provincia di Lecco

e, per conoscenza, a carabinieri@carabinieri.it


Con immenso rammarico leggo dalla rassegna stampa su vino, birra e altri alcolici le iniziative dei locali della vostra zona. Credo sia inutile dire semplicemente che l'alcol fa male perchè ciò è limitativo. L'alcol distrugge la vita dell'alcolista, della sua famiglia, dei suoi rapporti sociali (lavoro, amicizie, ecc) e anche quella degli innocenti uccisi sulla strada o dalla violenza che esso scatena.



Trovo anche davvero di cattivo gusto che questo accada proprio in questo periodo in cui il governo forse sta cominciandosi a muovere seriamente contro questa piaga, contro la guida in stato di alterazione, il tutto partendo dal concetto che la cosa principale da rispettare è la salute delle persone, in primis gli alcolisti.



Non sono capace a scrivere e spiegare bene cosa vorrei dire ma osservando, per esempio, le diciture sulle sigarette mi viene da pensare che non ho ancora visto un tabaccaio in rovina e che di conseguenza si dovrebbero attuare le stesse modalità anche sulle bottiglie di alcolici.



Ma io non sono un santo, sono un ex alcolista ormai da anni fuori da questo problema, inoltre il mio lavoro è sempre stato nel campo alberghiero per cui mi sono trovato a gestire un paio di bar e un ristorante. Per questo riesco un poco (molto poco) a capire queste iniziative, ma da questo a darne il beneplacido ci vuole parecchio. Soprattutto ci vuole molto fegato, incoscienza, menefreghismo, ed anche un bel pò di pelo sullo stomaco. Pelo che a me, provocandomi un notevole solletichio, mi fa solo venire voglia di vomitare.



Nel mio trascorso alberghiero lungo ben 26 anni sono rammaricato nel non aver mai visto un controllo nei locali dove, se non erro, esiste una legge che vieta di servire altro alcol a chi ne ha già bevuto abbastanza. Mi auguro che nelle serate delle feste da voi promosse siano effettuati con le conseguenze di legge che partono da una forte multa in poi... ma forse ciò non succederà.



Credo anche sia ingiusto che un ragazzo venga arrestato perchè ha venduto un paio di spinelli mentre migliaia di osti dispensano morte a piccole dosi, a me questo proprio non va giù. Droga alcol e tabacco sono tutte da considerarsi droghe e come tali devono essere valutate e trattate. Basta con i ragazzi pieni di birra fino a scoppiare!



Sarebbe anche opportuno che lo Stato promuovesse i locali analcolici azzerando nella quasi totalità le tasse in modo che possano guadagnare comunque e forse così anche altri potrebbero pensare di aprirne di nuovi. Ancora, nella mia esperienza, negli anni che ho lavorato in Germania (parlo di 20-25 anni fa) già esisteva il "guidatore designato" che era uno della compagnia che non assumeva alcolici e si incaricava di portare tutti a casa. Si faceva a turno. Ma anche, in altri casi, erano le mogli ad accompagnare i mariti alla birreria e poi andavano a prenderli. In Germania, terra di grandi bevitori, di birre famosissime, ho anche potuto vedere i primi veri locali analcolici, ed anche in questo caso mi riferisco alle stesse date: siamo in un ritardo mostruoso, comandati da lobby vinicole e politici paurosi di perdere voti. Credo sia giunto il momento di dire BASTA A TUTTO QUESTO SCEMPIO!

Ad ogni buon conto questa mail è invita oltre a Voi anche alla sezione Carabinieri con la speranza che possano intervenire in tempo per fermare l'ennesimo scempio all'italiana, anzi, all'osteria...

Cordiali saluti

Massimiliano Gentile

http://digilander.libero.it/MassimilianoGentile/
http://blog.libero.it/alcolismo/

04/08/07

Mele indagato anche per omissione di soccorso

L'Udc Mele indagato anche per omissione di soccorso


Il parlamentare Cosimo Mele risulta indagato, oltre che per cessione di stupefacenti, anche per omissione di soccorso. La formalizzazione di questa seconda ipotesi d'accusa sarebbe dovuta al risultato di alcuni accertamenti svolti dagli investigatori della Squadra mobile di Roma riguardo agli spostamenti compiuti dal deputato ex Udc dopo aver avuto un incontro a luci rosse con la squillo Fabrizia Z., in una stanza dell'albergo Flora, nella Capitale.


In particolare, la contestazione dell'omissione di soccorso sarebbe dovuta al fatto che Mele si sarebbe disinteressato e non avrebbe chiamato o fatto chiamare l'ambulanza subito dopo il malore accusato dalla giovane. Dopo le dichiarazioni dell'amica di Fabrizia Z. e di altri testimoni, agli inquirenti della Procura di Roma non è restato altro da fare, «per atto dovuto», che iscrivere l'esponente politico anche per questa fattispecie.


Mele, in ogni caso, sarà con molta probabilità ascoltato alla ripresa dell`attività giudiziaria, nella seconda metà di settembre. Intanto, alcune fonti giudiziarie confermano che al festino all'interno della stanza d'albergo non era presente nessun altro parlamentare, circostanza ventilata nei giorni scorsi da alcuni esponenti del centrosinistra.


Tra i testimoni sentiti c' è sono anche il personale dell'hotel Flora e dell'ospedale San Giacomo, dove la donna era stata trasportata. Mele, secondo quanto riferito dai suoi legali, nega di non aver prestato soccorso alla donna, ma di aver chiamato per primo il portiere dell'albergo per chiedere aiuto.


04/08/07 - unita.it

Da bocce a sub, lo sport affonda

Doping: da bocce a sub, quando lo sport tocca il fondo


ROMA - Ci si 'dopa' su terra, a bordo campo o negli spogliatoi dei campi di calcio, basket e rugby, prima del via delle corse ciclistiche, persino con sangue altrui, ma ci si dopa anche nei saloni del bridge e degli scacchi. Il regno del doping estende sempre di più i suoi confini, e adesso arriva anche negli abissi del mare, per lo meno a quanto risulta alla guardia di finanza, che ieri all'aeroporto di Bari durante controlli a campione compiuti sul bagaglio degli atleti in arrivo per i mondiali di attività subacquee ha trovato medicinali, siringhe, fiale e altro materiale ritenuto dopante.

Nella rete dell'antidoping non finiscono solo i pesci grossi dello sport ricco e famoso, da Flachi a Hawkins, per citarne qualcuno, ma anche un grande fritto misto di pesci piccoli, di discipline meno note: dal golfista Alessandro Pissilli (carbossi finasteride, ossia un diuretico) alla lidocaina per l'arciere Franco Sensi, trovato positivo a un controllo a sorpresa del Coni nel 2000, l'elenco è quasi infinito.

Ad oggi dall'inizio dell'anno gli atleti sottoposti a controllo dal Coni trovati positivi sono 40. Neanche le bocce sono rimaste indenni dal doping: Rizzo e Dalta nel 2003 furono presi per beta bloccanti e cocaina. Nel paracadutismo Alessandro Mooney fu 'beccato' per cocaina, negli sport disabili ecco la positività per Vittorio Bartoli (tiro con l'arco, presenza di indapamide e idroclorotlazide, cioé diuretici). Tiro alla fune: Luca Michieletto per cocaina. Vela: Stefano Palazzi risultato positivo per idroclorotiazide (diuretico).

Cultura fisica: dopo una gara di sviluppo muscolare é trovato positivo Fausto Palantrani per furosemide. Triathlon: sempre per coprente è pizzicato Jean Marc Cattori. Sterminata quasi la positività per le cosiddette droghe sociali, cocaina e cannabis: nell'hockey ghiaccio ecco Stefano Marchetti (Brunico); l'amazzone Maura Pacini (assoluti italiani di dressage). Baseball: ad Anzio ecco Ramon Tavarez. E proprio ad Anzio negli ultimi mesi si concentrano alcune positività per cocaina: per l'Anzio (A2 di baseball) positivo Daniele Fraietta, e nella pallanuoto anziate ecco Ivan Caprari. Cocaina anche per il pilota Giancarlo Bonanni (Csai, Rally di Vercelli). Nel tennis tavolo positivo per coca dopo un controllo anche il neo campione italiano 2007 Valentino Piacentini.

Otto mesi di squalifica fu il verdetto per Nicola Fasani, in arte 'Faso' di Elio e le storie tese, batterista del complesso milanese: passione per il baseball, tesserato Ares Milano, squadra gestita dallo stesso Elio e iscritta alle serie minori, e tanto da essersi presentato alle ultime elezioni dei vertici della federazione come rappresentante degli atleti: era stato eletto con la votazione più alta. Condanna mite perché fu provato che l'assunzione di cannabis non fu per migliorare le prestazioni sportive. Ma neanche il nuoto pinnato è privo di 'furbi': Roberto Fiorucci, agli assoluti di Ravenna è stato controllato e trovato positivo per 'catina', medicinale anoressico, che serve per non avere fame.


04/08/07 - ansa.it

Doping: nel wrestling è ovunque

DOPING/ HULK HOGAN DENUNCIA: NEL WRESTLING E' DAPPERTUTTO


Roma, 4 ago. (Apcom) - Il doping è "il vero problema" del wrestling e gli steroidi anabolizzanti "fanno parte del business e sono dappertutto". La denuncia è di quelle che fanno scalpore perché arriva da Hulk Hogan, il più amato wrestler di tutti i tempi, che ha deciso di raccontare tutta la verità sullo sport che lo ha reso celebre. In un'intervista rilasciata al quotidiano britannico 'The Sun', il 53 enne, ritiratosi soltanto un anno fa dall'attività agonistica, si è scagliato duramente contro la Wwe (World Wrestling Entertainment, la principale federazione mondiale) denunciando l'uso, ormai sempre più diffuso, di sostanze dopanti, come steroidi e anabolizzanti, tra gli atleti del ring. Hogan ha anche ammesso di aver assunto queste sostanze, ringraziando Dio per essere "ancora vivo". "Gli anabolizzanti - ha spiegato - sono il vero problema del wrestling. Fanno ormai parte del business, sono dappertutto, ma non sono certo una sorpresa. Basta solo aprire gli occhi e guardare: ormai riconosco uno che si fa di steroidi a un miglio di distanza".


Il fisico scolpito all'inverosimile dei wrestler sembra essere la prova dell'esistenza del problema: "Tutti i wrestler sono al di sopra del loro peso forma, con quelle vene così grosse che fanno impressione". Hogan nel periodo che va dal 1975 al 1991 era completamente coinvolto in questo processo: "Quando combattevo, il mio peso oscillava fra le 320 e le 340 libbre (145-155 kg), perché il mio corpo era pieno di acqua, avevo la faccia gonfia e le mie braccia erano così grosse che non riuscivo nemmeno a toccarmi le spalle e si capiva alla prima occhiata che ero sotto l'influenza di qualcosa. A quel tempo, un wrestler poteva andare dal medico e avere la sua ricetta per gli steroidi e nessuno diceva niente".


Oggi le cose sembrano essere ulteriormente peggiorate: "Adesso siamo arrivati al limite - ha aggiunto HulkHogan -. La Wwe sostiene che ci sono i test anti-doping, ma se ci sono davvero, allora non sono abbastanza buoni, perché nell'ultimo decennio sono morti più di 100 lottatori prima dei 50 anni. Gli steroidi ci sono sempre stati in tutti gli sport, ma se oggi dobbiamo pensarne a uno in particolare, questo è senz'altro il wrestling". Adesso il campione del ring ha deciso di passare dall'altra parte della barricata per combattere l'uso di queste sostanze: "Non so quello che possono fare le altre federazioni - ha concluso -, ma so quello che posso fare io. Ho un piano, studiato con altre persone, per dare vita a una nuova era per il wrestling. abbiamo raccolto 40 milioni dollari, ma ce ne servono 80-100 per iniziare. Vogliamo che i lottatori abbiano un look naturale e pulito. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe accusarmi di ipocrisia, visto il mio passato, ma io sono sempre stato onesto a proposito dei miei errori. E ringrazio Dio di essere ancora vivo".



04/08/07 - notizie.alice.it

Inchiesta anoressia, scatta il blitz

Inchiesta anoressia, scatta il blitz. Sigilli e sequestri della finanza


Il «pericolo», per dirla con i magistrati, era che altre ragazze potessero essere curate con la «shopping-terapia». Essere strappate all'anoressia con sedute di «massaggio pubico». Essere guarite dalla bulimia per merito della «vestoterapia».
«Pratiche dai nomi eloquenti», scrive il giudice Vittorio Anghileri, nel motivare quei sigilli con cui la finanza ieri mattina ha messo il bavaglio al verbo del "professore" di Massagno: Waldo Bernasconi.
Dopo anni di polemiche e mesi di inchiesta il «rivoluzionario» protocollo per la cura dei disturbi alimentari viene oscurato.
Cancellato dai siti internet (proprio in queste ore i provider sia italiani che svizzeri stanno provvedendo a modificare le pagine con un eloquente «sito sottoposto a sequestro»).
'Scacciato' dalle stanze di Cascina Respaù, sulla strada per il Baradello.
'Sfrattato' dallo studio di corso Italia 28 a Campione d'Italia, dove l'ideatore della galassia Crisalide riceveva alcune pazienti. Su cancelli, porte e finestre che un tempo si aprivano sul mondo neoreichiano creato e voluto da Waldo Bernasconi, da ieri ci sono i fili di ferro piombati dalla compagnia di Como della guardia di finanza. Sequestrato anche il conto corrente della Ipics srl, la società a cui dovevano essere pagate le rette per la Casadap di Como, ovvero la cascina sulle pendici del Baradello. E, quando sarà individuato, stessa sorte toccherà al conto in banca del Forum Crisalide.
Le fiamme gialle si presentano nei luoghi dei sequestri di buon mattino. Alle nove, le auto con tanto di lampeggianti sono già inerpicate lungo la mulattiera di sassi che conduce a Respaù. Alla stessa ora ecco comparire i militari a Campione d'Italia.
E, contemporaneamente, finanzieri con tanto di ventiquattrore varcano la soglia di una banca in centro città per congelare il conto corrente della Ipics. Un piccolo terremoto che va a colpire un terreno già disastrato dai colpi assestati dalla magistratura.
A richiedere i sequestri di siti, strutture di ricovero, della sede del Forum Crisalide (che fino a qualche mese fa era in viale Masia e ultimamente si era trasferita nella cascina sul Baradello), dello studio del «professore» e dei conti correnti è stato il sostituto procuratore lariano Mariano Fadda.
Secondo il magistrato sarebbe «fondato il pericolo» che altre giovani possano contattare il numero 's.o.s. anoressia' andando così a ingrossare l'esercito delle circa 500 pazienti passata da sanaVita prima e da Respaù poi.
Ragazze (e famiglie) che, stando alla tesi della Procura, sarebbero state truffate, piuttosto che curate.
Ieri mattina, a seguire passo passo le operazioni di sequestro, anche il legale di Waldo Bernasconi. L'avvocato Angelo Giuliano si è limitato a commentare che «il suo assistito si dichiara totalmente estraneo ai reati contestati e assolutamente tranquillo di poter dimostrare la sua innocenza».
Nel frattempo si ingrossa l'elenco delle persone indagate per questa inchiesta. In tutto dieci persone. Oltre ai nomi già noti, il pm contesta il reato di associazione a delinquere e truffa anche alla bulgara Borislava Kostova, ex collaboratrice di sanaVita, della direttrice sanitaria della struttura di Breganzona, Bona Carlevaro, e della legale rappresentante della stessa casa di cura, Renza Dedea. Quest'ultima è un nome noto oltreconfine: esponente di spicco della lega dei ticinesi di Bignasca, è assessore al Comune di Locarno.
L'indagine comunque non si ferma. Lo stesso non si può dire del verbo del «professore». Da ieri oscurato per decisione della magistratura.


04/08/07 - corrieredicomo.it

La prima auto analcolica

Nissan, la prima auto per guidatori sobri


Si può guidare solo se non si ha bevuto. Sensori sofisticati non permetteranno a chi è ubriaco di mettersi al volante


Tokio (Giappone) - La Nissan, casa automobilistica giapponese, ha presentato il suo ultimo modello, un prototipo di vettura che si guida solamente da sobri. Grazie a diversi sensori high-tech il guidatore non potrà più mettersi ubriaco al volante. I dispositivi presentati nella giornata di venerdì a Tokio, sono stati installati per ora nel modello Fuga.

SENSORI - La vettura è dotata di sensori sia all'esterno che all'interno. Sul cambio, per esempio, verrà misurata la sudorazione del conducente. Altri sensori sono posti nei sedili di guida; questi permetteranno di verificare la respirazione. Inoltre, una piccola telecamerina, installata dietro al volante analizzerà la mimica facciale e farà una scansione dell'occhio. Uno speciale dispositivo elettronico a bordo valuterà invece il modo di guidare. Per di più, una voce cercherà nel frattempo di dissuadere il conducente da non mettere in moto. Insomma, appena il computer rileva che il guidatore ha bevuto un bicchiere di troppo, scatta una vera e propria reazione a catena fatta di diversi segnali d'allarme come il movimento delle cinture di sicurezza che scuote il guidatore fino al blocco della vettura.


LIVELLI - La macchina non è ancora pensata per essere messa in vendita a breve, fanno sapere gli ingegneri, che però hanno voluto dimostrare con questi congegni che esistono le possibilità tecniche per una lotta contro le morti sulla strada. Il general manager, Kazuhiro Doi, ha dichiarato che Nissan è al lavoro per migliorare la sensibilità di questi apparecchi: "Se bevi una birra, la macchina lo registra, dobbiamo quindi studiare quali sono i livelli appropriati da inserire nel sistema."


OBIETTIVI - Gli obiettivi dichiarati della casa nipponica: dimezzare morti e feriti per incidenti legati all'abuso di alcol del 50 per cento entro il 2015 rispetto ai valori del 1995. Per il momento Nissan sta già sperimentando in Giappone un automobile con tanto di apparecchiature per il test dell'alcol. Si soffia in tubicino; uno speciale etilometro di piccole dimensioni integrato nella plancia delle automobili permette l'analisi istantanea del livello di alcool presente nell'alito del guidatore: in caso di mancato superamento dei parametri di sicurezza previsti, la centralina di avviamento del motore elettrico si disattiva automaticamente. Le vetture sono in dotazione alla pubblica amministrazione delle prefetture giapponesi. Anche le case concorrenti, Toyota e Honda ma anche la svedese Volvo, stanno studiando simili sistemi sulle proprie autovetture.


Elmar Burchia - 04 agosto 2007 - corriere.it

Cani antidroga davanti ai locali

Italia. Milano. Cani antidroga davanti ai locali


Manifesti anti-droga nelle cento discoteche milanesi, postazioni fuori dai maggiori locali d'intrattenimento in cui verra' distribuito materiale informativo sulle conseguenze dell'uso di sostanze stupefacenti, utilizzo di unita' cinofile per controlli sia all'entrata sia all'uscita dei locali, test antialcol e antidroga per chi rimarra' coinvolto in un incidente stradale.
Sono solo alcune delle carte con cui il Comune di Milano intende vincere la partita contro l'abuso di alcol e droghe.
Una vera e propria campagna dal titolo "Dico no alla droga e all'alcol" che vede alleati l'amministrazione comunale, la Polizia locale ed il Silb (Sindacato dei gestori dei locali dal ballo). Si comincera' subito con l'affissione dei manifesti.
"Su di uno", spiega l'assessore alla salute, Carla De Albertis, "viene riportata un'informativa - realizzata in collaborazione con il Centro Antiveleni dell'ospedale Niguarda, sui danni causati dalle cinque droghe piu' diffuse (cannabis, cocaina, eroina, ecstasy, anfetamine) - sull'altro l'immagine di un cervello che si disgrega e lo slogan 'Non ridurre i tuoi sogni in polvere'. Da ottobre, invece, partiranno i presidi dell'onlus "Amici della vita" fuori dai locali e l'impiego delle unita' cinofile. Nelle previsioni anche un'opera di sensibilizzazione sul doping, promosso da Comune di Milano in collaborazione con Bayer e Federazione Italiana Badminton, nell'ambito del progetto "I giovani e lo sport pulito".


04/08/07 - droghe.aduc.it

Birra gratis alla prima Veillà di Aosta

La birra gratis alla prima Veillà di Aosta scatena le polemiche


E' polemica sulla Veillà di Aosta in programma nel prossimo fine settimana.
A scatenarla la Proloco di Etroubles che non ha gradito la sovrapposizione dell'evento del capoluogo regionale con la loro ormai ventennale Veillà e soprattutto l'idea degli organizzatori di sommistrare gratuitamente birra in Piazza Chanoux.

Si legge infatti nella lettera inviata alle testate” Magari con un po' di buon senso la “veillà bianca” di Aosta poteva essere collocata in un'altra qualsiasi serata di agosto!... il concerto rock in piazza Plouve, con la geniale trovata della somministrazione gratuita di birra, non ci pare sia del tutto allineato allo spirito Veillà. E pensare che ci sono associazioni e addirittura comunità montane che si impegnano in progetti di prevenzione e lotta all'abuso di alcool (PreMia Gran-Combin, ndr), approfittando proprio delle manifestazioni estive, per lanciare l'importante messaggio, e poi un'istituzione come il comune di Aosta con il patrocinio dell'amministrazione regionale, in una serata vanifica tutto il lavoro fatto in questi ultimi anni.”

A rispondere alle accuse, la dirigente dell'Assessorato regionale alle Attività produttive, Patrizia Ippolito “D'inverno offriamo il vin brulé, cosa c'è di strano nel distribuire birra d'estate?”

Sorpreso dell'iniziativa invece l'Assessore alla Sanità, Antonio Fosson, che parla di "evento in contrasto con le campagne contro l'alcolismo e la guida in stato di ebbrezza" .


04/08/07 - piupress.it

Una vita per i deboli

Una vita per i deboli, migliaia di ragazzi salvati


Don Pierino Gelmini, 82 anni (il 20 gennaio scorso) e una vita al servizio di chi ha bisogno. Ordinato sacerdote a Grosseto nel 1949, lascia l’originario paesino alle porte di Milano, Pozzuolo Martesana. Si trasferisce a Roma dove entra in contatto con le alte gerarchie vaticane. La data che cambia il corso degli eventi è quella del 16 febbraio 1963, quando in Piazza Navona incontra un giovane ubriaco, steso sui gradini della chiesa di Sant’Agnese. Gli chiede una mano. Don Gelmini non si fa pregare. Parte così l’avventura che poi diverrà la comunità “Incontro” nei pressi di Amelia (Terni), fino a comprendere 64 alloggi in Italia e ben 67 oltre confine. Nel 1988, la firma di un accordo con il governo thailandese per aprire una struttura di accoglienza per drogati ed emarginati. La battaglia di don Gelmini di lì si va caratterizzando in maniera precipua contro la droga, recuperando eroinomani e cocainomani, dando loro un motivo per continuare a vivere, un lavoro, calore umano: la speranza. «Tolleranza zero» è il motto da sempre che ha mosso l’azione sociale del sacerdote, fino a schierarsi apertamente a favore della legge Fini-Giovanardi, varata nel quinquennio di governo di Silvio Berlusconi e basata sulla cancellazione della distinzione medica e legislativa fra droghe pesanti e leggere. Non solo lotta alla droga: nel 1990 si propone come “cavia” per testare il vaccino anti Hiv. Porta in Piazza San Pietro 30mila ragazzi della comunità e riceve il 20 gennaio 2005 a Mulino Silla, vicino Amelia, l’allora premier Berlusconi che rende omaggio agli 80 anni del sacerdote con un’offerta di cinque milioni di euro da devolvere nel recupero e nella prevenzione sociale.


04/08/07 - ilmeridiano.info

Buona la legge, ora fatela rispettare

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulla sicurezza stradale che inasprisce controlli e misure contro chi guida in stato di ebbrezza, da alcol o droga. In particolare, la legge prevede l’arresto fino a sei mesi di chiunque venga sorpreso a guidare un mezzo dopo aver bevuto alcolici o assunto sostanze che ottenebrano la lucidità.

Presentando il testo del provvedimento, il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha precisato che le nuove norme entreranno in vigore subito e che quindi saranno applicate già in questo primo week end di agosto. Il decreto introduce anche nuove e più severe norme contro la guida senza patente (multe fin o a 9 mila euro) e ridefinisce le modalità di guida per i neopatentati. Sono state aggiornate inoltre le penalità per chi guida a velocità eccessiva o usa il telefono in auto.

Per quanto riguarda l’uso di alcol, le nuove norme prevedono tre livelli di sanzione: chi viene trovato con una quantità nel sangue tra 0,5 e 0,8 grammi per litro verrà punito con una multa tra i 500 e i 2000 euro, con l’arresto fino a un mese e la sospensione della patente tra tre e sei mesi. Chi verrà trovato con quantità tra 0,8 e 1,5 rischierà tra 800 e 3200 euro, l’arresto fino a tre mesi e la sospensione della patente tra sei mesi e un anno. Per il livello superiore a 1,5 grammi sono previste multe fino a 6 mila euro, l’arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente tra uno e due anni. Se chi guida in stato di ebbrezza causa un incidente, le pene vengono automaticamente raddoppiate.

Va detto che seppure alcuni ministri, tra cui quello alla Solidarietà sociale Ferrero, avrebbero voluto misure ancora più drastiche, l’inasprimento delle pene deciso ieri potrebbe produrre qualche risultato, purché le norme vengano fatte rispettare da un numero adeguato di componenti delle forze dell’ordine in modo che si interrompa la terribile spirale di morti e feriti che funestano ogni sabato sera e ogni week end sulle strade italiane. Speriamo anche che, almeno stavolta, non voglia levarsi la voce di qualche ayatollah del liberismo selvaggio a sostenere che le regole più severe sono una limitazione della libertà dei cittadini. La licenza di uccidere non può essere una libertà.


04/08/07 - ilriformista.it

Bar sequestrato a Voltri

Bar sequestrato a Voltri: punto d’incontro dei cocainomani savonesi


Genova. Arrivavano anche da Savona per rifornirsi di cocaina al bar “La Fermata” di Voltri. Per la seconda volta in pochi mesi la polizia ha sequestrato il ritrovo, situato in via Camozzini, dove si spacciava la droga. Questa volta è stato arrestato il marito della titolare del bar, Franco Fazzolari, di 59 anni, per aver appena spacciato 0,76 grammi di stupefacente a due giovani e per detenzione di altri 6 grammi nel registratore di cassa. Tre mesi fa era stato arrestato il fratello di Fazzolari per la medesima ragione. Gli agenti del commissariato di Sestri Ponente ritengono che il locale sia un punto di riferimento per i cocainomani, che venivano a rifornirsi anche dalla provincia savonese. La prima volta il bar era stato dissequestrato dalla magistratura poiché la titolare aveva detto di non essere a conoscenza dell’attività del cognato.


04/08/07 - ivg.it

Lavoro, sempre meno barriere

Piacenza - L'ufficio collocamento mirato riesce ad avviare al lavoro all'anno oltre duecento persone diversamente abili, per la maggior parte presso aziende private. Di queste, pur in presenza di disabilità gravi, la quasi totalità (tre quarti) riesce a vedere stabilizzata la propria situazione lavorativa. Risultati che risultano essere, per l'assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione Fernando Tribi, «un indice di qualità». La Provincia intanto aumenta la "qualità" dell'intervento.


«A prova di questo, l'ammontare complessivo dei fondi, assegnati alle aziende per l'assunzione di disabili, attraverso varie tipologie di contributi, nell'arco degli ultimi 4 anni - ricorda l'assessore, durante una conferenza stampa di presentazione delle iniziative riservate ai lavoratori disabili -. In tutto sono stati distribuiti quasi quattro milioni di euro, a prova del fatto che non è stato lasciato nulla di intentato. Nel programma delle politiche dell'istruzione, formazione e lavoro 2007-2009, recentemente approvato dal consiglio provinciale, sono previsti nuovi strumenti per migliorare ulteriormente i risultati finora ottenuti. Tra questi figurano un ulteriore potenziamento del collocamento mirato, l'adozione della chiamata numerica, la creazione di sinergie positive tra il settore della formazione e del lavoro, per riuscire a rispondere meglio alle esigenze avanzate dalle stesse aziende (che chiedono profili professionali particolari). Attraverso l'attivazione di convenzioni con le imprese (grazie all'ex articolo 11 della legge 68 del 1999) puntiamo a programmare meglio la formazione e la successiva assunzione».
«Quando parliamo di qualità di intervento - sottolinea l'assessore - sappiamo che abbiamo ancora dei passi da compiere, vista anche la particolarità dei soggetti, in alcuni casi con disabilità psichiche, cui va garantito il diritto al lavoro. Il nostro augurio è che possa crescere di pari passo la sensibilità del territorio».
Manuela Moreni, dirigente del servizio Mercato del Lavoro, sottolinea come, nel corso degli ultimi anni, l'accesso al collocamento mirato abbia visto la presenza di lavoratori disabili di nazionalità straniera, dato «che rende ancora più significativa l'attività svolta». Moreni e Roberto Soccini, del servizio incontro domanda - offerta, spiegano che «le aziende assumono con regolarità senza problemi, vero è che in un contesto aziendale più contenuto è più facile vedere ben accolto il lavoratore disabile, mentre in un contesto medio grande risulta essere più difficoltoso l'instaurare rapporti diretti. Da qui anche l'importanza, riconosciuta, del ruolo svolto dai nostri uffici: mettiamo in contatto lavoratori e impresa, proponendo alla ditta una pluralità di candidati idonei, ed accompagnando il lavoratore in azienda, consentendo di far capire ad entrambe le parti in causa le possibilità e le capacità che vengono offerte».
Alla conferenza stampa erano presenti anche Luciano Biella, responsabile del collocamento mirato e Gianna Corradini, dell'ufficio collocamento disabili.

p.pin. - 04/08/07 - liberta.it

«Manovra asfittica e disattenta al sociale»

Un assestamento di bilancio asfittico e privo di contenuti sociali, tanto che l’Udc ha annunciato per settembre l’avvio della raccolta delle firme contro il «patto di legalità» Veltroni-Amato. Il centrodestra capitolino boccia impietosamente la manovrina estiva dal sindaco Walter Veltroni e dell’assessore al bilancio, Marco Causi. A puntare il dito, ieri, i capigruppo Marco Marsilio (An), Michele Baldi (Fi) e Dino Gasperini (Udc) in una conferenza stampa congiunta in via delle Vergini. La spesa per investimenti, aveva dichiarato nei giorni scorsi l’assessore Causi, era indirizzata prevalentemente nel settore mobilità e trasporti. «In realtà, nell'assestamento - afferma Marsilio - mancano i fondi per il prolungamento della Metro B a sud verso Castel di Leva, e della D verso GrottaPerfetta-Tintoretto oltre l’Eur. Noi di An, inoltre, torniamo a chiedere di stanziare contributi per tutti i commercianti danneggiati dai cantieri per i lavori della Metro C. Per loro in bilancio non c’è nulla di nulla».
L’opposizione inoltre ha stigmatizzato l’assenza del sindaco in aula durante tutta la discussione sulla manovra: «Questa lontananza del primo cittadino è grave. Il consiglio merita più rispetto - rimarca Baldi - specie se consideriamo che il 93 per cento dei fondi raccolti dal Comune finisce nelle casse del governo nazionale. Forza Italia a settembre farà una battaglia contro la revisione degli estimi catastali sull’Ici. Vogliamo evitare che a Roma ci sia un nuovo aumento dell’imposta sulla prima casa, mentre in tutto il resto d’Italia si parla di abolirla». Ma in autunno Fi alzerà le barricate anche su un altro tema caldo: quello dei municipi «traditi da questa maggioranza sul bando per la manutenzione delle strade. Noi riteniamo - conclude il capogruppo azzurro - che la cura delle buche stradali debba essere affidata proprio alle ex circoscrizioni».Per Gasperini invece l’assestamento di bilancio ha finito col penalizzare soprattutto le spese sociali: «Sono state l’ultima preoccupazione della maggioranza. È perfino imbarazzante rilevare che per giochi e svaghi il Comune abbia stanziato 55 milioni e per i servizi sociali appena 10 milioni - afferma il capogruppo dell’Udc -. Cifre che si commentano da sole. Sul sociale abbiamo presentato oltre 500 emendamenti. Case di riposo, centri diurni contro la dispersione scolastica, centri di sollievo per portatori di handicap. Tutti bocciati. Ma la maggioranza non si illuda perché non finirà qui: ogni emendamento diventerà una delibera di iniziativa popolare. A settembre raccoglieremo le firme in ogni angolo della città». E per l’Udc settembre sarà un mese particolarmente caldo. Dopo l’estate infatti comincerà la raccolta di firme per il referendum consultivo sul famoso «Patto per la sicurezza» firmato da Veltroni e dal ministro dell’Interno, Giuliano Amato. Dei tre milioni previsti dal Patto per la creazione dei quattro villaggi rom della solidarietà, nell’assestamento non c’è traccia: «Noi ci auguriamo che i villaggi non si facciano - spiega Gasperini - ma entro agosto la commissione prefettizia dovrà indicarne le aree. Con il referendum chiederemo alla gente di esprimersi sull’intero Patto. Non solo sui villaggi e sui relativi tre milioni di spesa, ma anche sul progetto delle undici piazze multietniche, dove le varie etnie ballerebbero e suonerebbero a spese dei contribuenti. Vedremo cosa ne pensano i romani».


di Rita Smordoni - sabato 04 agosto 2007 - ilgiornale.it

Siamo un popolo libero?

LA DOMANDA A CUI RISPONDERE: MA SIAMO DAVVERO UN POPOLO LIBERO?


IL GOVERNO VARA UN BEL DECRETO DI RESTRIZIONI NELLA GUIDA, OVE TRA L'ALTRO SI PREVEDONO MULTE FINO QUASI A 600 EURO


"Dove sei libertà, ubriaca di parate e di bandiere,,,,"cantava Renato Zero, "Libertà vò cercando che è si cara..". recitava Dante. La libertà è nella definizione della coalizione di centro-destra, ma è fortemente limitata dalle machiavelliche esigenze di potere. Libertà è nel programma dell'attuale Governo, ma nei fatti se ne vede ben poca e riguarda soprattutto i furbetti, classe emergente della nostra realtà socioeconomica cui fanno l'occhiolino sinistra e destra. Dopo questa overdose verbale di libertà, veniamo al dunque. Il Governo vara un bel decreto di restrizioni nella guida, ove tra l'altro si prevedono multe fino quasi a 600 euro con sospensione della patente, se recidivi, non per chi causa incidenti gravi, solo per chi usa il telefonino in alla guida: ottimo sistema di riscossione gabelle per sanare la voragine del debito pubblico, considerato il fatto che non è nemmeno necessario identificare il conducente, sicchè il reato non è più soggettivo ma trasferibile all'intestatario del veicolo.
I telefonini poi, come tutti gli apparati radiomobili, in barba alla legge sulla privacy, vengono pressocchè "ascoltati" da chicchessia che poi ne fa l'uso che crede: quindi dire qualcosa di troppo al cellulare può costare molto caro e lo stiamo vedendo. Due ragazzi gay si baciano e si scambiano qualche effusione, di notte fonda al buio e in un posto appartato, subito vengono arrestati e di sicuro saranno processati, come peraltro anche la famosa bagnante della Fontana di Trevi. Un medico che prescrive farmaci costosi, nell'interesse del suo paziente, può essere costretto a pagarli di tasca sua: guai però se il paziente muore, il processo al mancato taumaturgo è assicurato. Però chi acquista vetture di lusso, e non ne ho mai viste tante in circolazione, o immobili miliardari (sono sempre e tutti venduti sulla carta) come fossero caramelle, non è soggetto a nessun controllo anche se i redditi dichiarati non sono neppure un centesimo dei beni di cui entra in possesso, perchè in Italia le tasse devono pagarle pochi e per tutti; anche la Chiesa del resto sembra compassionevole con chi evade. Le indulgenze alle trasgressioni sono consentite solo a chi gode dell'immunità, sarebbe più onesto chiamarla impunità, parlamentare, infatti grazie a quest'ultima, e al deferente inchino ai voleri del Vaticano, sono certi la salvezza del corpo, dei beni, dell'anima e ... dei voti. Viene implicita la domanda se siamo un popolo libero. La risposta è no, lo saremmo solo se riuscissimo a cambiare radicalmente i politici e gli amministratori che abbiamo. Mission impossible:il camaleontismo e il clientelismo che ci affliggono li lasceranno sempre al loro posto, bene che vada potremmo ottenere solo un'inutile rotazione di poltrone.


Diego Spanò - 04/08/07 - imgpress.it

Spezzino 36enne ucciso da overdose

Spezzino 36enne ucciso da overdose al rave-party


Doveva essere una festa, anche se contestata da molti, a base di musica, ma alla fine c'è scappato il morto. Si tratta di uno spezzino di 36 anni, morto per overdose nell'ambito di «Sonica 2007», il primo festival italiano eco-sostenibile di musica elettronica in svolgimento quest'anno, per la terza edizione, fino al sei agosto, in località Casoni, nel Comune di Rocchetta Vara.
Il giovane, giunto in Val di Vara per seguire la kermesse, è stato trovato morto ieri a fine mattinata nella zona del campeggio. Secondo i medici che lo hanno soccorso, l'uomo è stato stroncato da un arresto cardiaco quasi sicuramente indotto dall'abuso di sostanze stupefacenti.
In ogni caso sul corpo di A.C., figlio di un noto assicuratore spezzino, saranno eseguiti gli esami autoptici per stabilire con precisione le cause del decesso. Inutili tutti i tentativi di rianimazione da parte dei medici, per il 36enne non c'è stato nulla da fare.
In questi giorni nella zona, per partecipare a Sonica, sono giunti da tutta Italia circa settemila giovani. Un appuntamento che vede, per cinque giorni e cinque notti in Val di Vara, la celebrazione della più avanzata musica elettronica di livello internazionale.
Numerosi i controlli delle forze dell'ordine con un vero e proprio spiegamento di forze che ha visto in campo unità di primo soccorso ed anche personale del servizio antincendio della Forestale.
L'altra sera i carabinieri hanno arrestato un austriaco di 24 anni e un 25enne marocchino trovato con diverse dosi di hashish ed oggi altri tre giovani sono stati arrestati, trovati anch’essi con sostanze stupefacenti.
Purtroppo, infatti, spesso queste manifestazioni diventano un pretesto anche per consumare sostanze proibite.


04/08/07 - ilgiornale.it

Basta guerre nel mondo!