Cremona, automobilista ubriaco uccide un motociclista

Un automobilista cremonese e' stato denunciato per omicidio colposo e guida in stato d'ebbrezza dopo avere investito e ucciso nel corso di sorpasso azzardato un motociclista, morto ieri sera all'ospedale maggiore di Crema (Cremona).

L'incidente e' avvenuto ieri sulla strada che da Soncino (Cremona) porta a Orzinuovi (Brescia). All'automobilista, che guidava una Toyota, era gia' stata ritirata la patente tre volte tra il novembre 2002 e il febbraio 2004.

I medici hanno tentato di tutto, anche un intervento chirurgico, per salvare il centauro Gian Carlo Belli, nato e residente a Milano in via Settala. Il conducente della vettura, G.G., 33 anni di Fiesco (Cremona) e' risultato avere in corpo un valore doppio di alcol rispetto a quello consentito dalla legge.

Friuli, un morto e 11 feriti in due scontri
Una persona e' morta e altre undici sono rimaste ferite, alcune in maniera grave, in due incidenti stradali avvenuti poco dopo l'alba in Friuli, sulle autostrade A23 Udine-Tarvisio e A4 Venezia-Trieste.

L' incidente piu' grave e' avvenuto sulla corsia sud della A23, nella zona di Pagnacco (Udine), dove, per cause in corso di accertamento, intorno alle 5:20, un furgone con targa ceca si e' schiantato contro un Tir parcheggiato in un'area di sosta. Nell'urto una donna e' morta; una persona e due bambini sono rimasti feriti (l'adulto in maniera grave) e sono ora ricoverati nell' ospedale di Udine.

Circa un'ora dopo, nel tratto Latisana-Portogruaro della A4, per cause imprecisate, due autovetture sono uscite fuoristrada e le otto persone che si trovavano a bordo sono rimaste tutte ferite (alcune in maniera piuttosto grave). Sono ora ricoverate negli ospedali di Udine, Latisana (Udine) e Portogruaro (Venezia).

Entrambi gli incidenti - si e' saputo dal Coa (Centro Operativo Autostradale) di Palmanova (Udine) della Polizia Stradale - non hanno causato rallentamenti al traffico.


26/08/07 - rainews24.rai.it

La famiglia nel recupero dei tossicodipendenti

La famiglia è determinante nel recupero dei tossicodipendenti: così, ai nostri microfoni, Andrea Muccioli della Comunità di San Patrignano


Cresce nel mondo la produzione di cocaina, che dal 2001 al 2006 ha segnato un incremento del 19 per cento. Dato ancora più preoccupante, segnalato dalla Relazione semestrale 2007 della Direzione Centrale italiana per i Servizi Antidroga, è l’aumento della produzione dell'eroina afgana, cresciuta, nel 2006, quasi del 49 per cento. Sono cifre, queste, che sottolineano quanto sia ancora oggi diffusa la tossicodipendenza e quanto impegnativo sia il lavoro per le comunità di recupero. Una delle più attive in Italia è la Comunità di San Patrignano, che ospita circa 1800 persone, impegnate ad uscire dal tunnel della droga. Ma è possibile dire basta alla tossicodipendenza in modo definitivo? Francesco Biagiarelli lo ha chiesto ad Andrea Muccioli, che da oltre 10 anni guida la Comunità di San Patrignano, fondata da suo padre, Vincenzo:00:02:42:84

R. – Se non esistesse la possibilità di reinserimento, noi avremmo fallito il nostro compito. Noi non accogliamo i ragazzi perché si rifugino in un luogo lontano dal mondo. Li accogliamo e cerchiamo di sostenerli dando loro quegli strumenti di educazione, di formazione, di riscoperta di se stessi che devono servire loro proprio per allenarsi a sostenere gli impegni, la competizione, i problemi, le fatiche, i disagi del mondo quando saranno soli ad affrontarli. Formarli ad una professione, renderli capaci di sostenere i rapporti con gli altri, di ricostruire i propri rapporti familiari, trovare una spiritualità, delle motivazioni ed un senso alla propria vita fa parte di questo futuro che loro poi vivranno, appunto, in proprio.

D. – Qual è il ruolo che dovrebbe o deve avere la famiglia di questi ragazzi, sia prima, sia durante e dopo questo percorso?

R. – Distinguerei due fasi, due contesti diversi: quello delle famiglie che devono impegnarsi a fornire il luogo dell’educazione, la propria presenza, soprattutto il proprio esempio, un esempio fatto non di parole ma di comportamenti vivi, presenti e concreti. Questo è l’anticorpo più potente che esista come prevenzione all’uso di droga e a percorsi di fuga dalla realtà. Quando questo contesto educativo, questi rapporti familiari, questo incontro tra generazioni, questo esempio educativo non c’è o non funziona, nascono dei motivi di disagio che sono poi quelli che per lo più spingono un ragazzo a ricercare scorciatoie o percorsi di fuga dalla realtà e ad affrontare i propri disagi, le proprie fatiche, la propria mancanza di punti di riferimento utilizzando sostanze – appunto – che fanno loro credere che la vita sia migliore, che non ci sono i problemi che non si sentono capaci di affrontare. In questo caso, quando poi si manifesta questo disagio e prende le forme della tossicodipendenza, di un disagio estremo, dell’emarginazione, quando accogliamo i ragazzi in comunità alle loro famiglie noi diciamo che il percorso di ricostruzione, il percorso di fatica e di lavoro su se stessi per ritrovare e dare un senso alla propria vita e ai propri rapporti, non riguarda solo i ragazzi ma riguarda molto in profondità anche le famiglie che devono, appunto, impegnarsi a capire che cosa non ha funzionato e come cercare di ricostruire quella tela straordinaria, ma molto piena di cicatrici e di sofferenze che è il loro rapporto famigliare e che spesso non riguarda solamente il rapporto di genitori con il figlio che ha un problema di droga, ma anche del rapporto tra coniugi, del rapporto anche con gli altri figli.

26/08/07 - oecumene.radiovaticana.org

Parcheggi selvaggi giro di vite e multe in arrivo

Acqui Terme. Si preannunciano tempi duri per gli automobilisti indisciplinati. L’amministrazione comunale ha deciso un drastico giro di vite per contrastare i parcheggi selvaggi nella zona a traffico limitato. Area che praticamente racchiude tutto il centro storico compreso corso Italia. Una zona che, nonostante i divieti, continua ad essere presa d’assalto da camion e auto, nei giorni di mercato. «Per rendersene conto basta fare un giro in piazza della Bollente - raccontano alcuni abitanti - per accedere alla fonte dell’acqua calda bisogna fare i salti mortali». Le auto e i furgoni il più delle volte ostruiscono la zona di ingresso «e questo rappresenta un handicap soprattutto per i turisti che vengono qui anche per ammirare da vicino il monumento». Stesso discorso per piazza Conciliazione, nel cuore della Pisterna e in Salita Duomo, dove è possibile parcheggiare solo in occasione delle funzioni religiose.


Già da qualche settimana, in maniera costante soprattutto il sabato e la domenica, i vigili urbani controllano l’intera zona alla ricerca dei trasgressori. Automobilisti indisciplinati ai quali vengono appioppate multe salate. «Il principio deve essere quello di educare - spiega Enrico Bertero, vice sindaco e assessore alla Polizia Municipale - sarebbe stato sciocco effettuare pattugliamenti solo a Ferragosto. Credo che sia necessaria una certa costanza nei controlli ed è quello che continueremo a fare». Proprio in questi giorni si sta procedendo con la verifica dei permessi concessi per carico e scarico delle merci così come l’effettiva bontà dei permessi concessi ai portatori di handicap. «Anche questo è un problema che va affrontato da vicino e con dovuta calma - spiega ancora l’assessore - si tratta di una verifica da effettuare in maniera incrociata con l’Asl che per legge rilascia i cartellini». Permessi che molte volte vengono utilizzarti in maniera impropria da parenti. «Purtroppo succede otto volte su dieci - dice ancora Bertero - e si tratta di un’ingiustizia nei confronti di chi, veramente, avrebbe diritto a parcheggiare negli appositi spazi».


Rimanendo in tema di multe, è stata modificata l’ordinanza che, fino a un mese fa inibiva il passaggio in corso Italia ai ciclisti. Ora, la nuova disposizione dice che è possibile transitarvi a passo d’uomo e con prudenza. «Se abbiamo deciso di modificare l’ordinanza è perché abbiamo notato la buona volontà degli appassionati della bicicletta - puntualizza Bertero - si sono dimostrati ligi alla disposizione che oggi non ha più ragione di essere così severa».


Diverso infine il discorso legato a chi viene sorpreso a guidare in stato di ebbrezza nel territorio comunale. Da giugno ad oggi le patenti ritirate dalla polizia municipale, a seguito di test con l’etilometro, sono una trentina. «Nella maggior parte si è trattato di giovani con tassi di alcol nel corpo molto superiori al consentito - dice ancora l’assessore - si tratta di incoscienti che potenzialmente avrebbero potuto provocare incidenti». Per questo, al riguardo, si continuerà ad avere in pugno di ferro.


Giovanna Galliano - 26/08/07 - ilsecoloxix.it

13 mil di euro per i non autosufficienti

SARANNO usati per incentivare l’assistenza domiciliare, aiutare le famiglie e migliorare la vita quotidiana. Quasi 13 milioni di euro per interventi a favore di anziani, disabili e giovani non autosufficienti bisognosi di assistenza. È la somma, a disposizione per il 2007 nel fondo regionale per la non autosufficienza (per l’esattezza si tratta di 12.925.268,16 euro), per la quale la Giunta Regionale ha stabilito modalità e criteri di erogazione. Si considera non autosufficiente la persona che, anche in maniera temporanea, non può provvedere alla cura della propria persona né mantenere una vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri soggetti. Si stima che le persone disabili o comunque non autosufficienti in Italia siano circa 3 milioni, rappresentando poco meno del 5 % della popolazione totale e che nel Lazio, a fronte di una popolazione totale superiore a 5 milioni e 250mila, le persone non autosufficienti ammonterebbero a poco meno di 250mila, toccando quindi una fetta importante della popolazione del territorio, spesso poi in condizione di difficoltà economica. Secondo la normativa regionale, poi le persone non autosufficienti devono essere in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare non superiore a 14.000 euro, fatte salve le disposizioni assunte dagli enti locali in materia di accesso alle prestazioni ed ai servizi sociali. La delibera regionale, constatato che – secondo stime attendibili – oltre il 72% delle persone non autosufficienti sono ultrasessantenni, mentre meno del 7% sono minori, e che tra le persone ultrasettantacinquenni circa il 38% sono non autosufficienti, ha fissato i seguenti criteri di riparto della somma: il 25% in base alla popolazione compresa tra i 65 e i 75 anni; il 35% in base alla popolazione oltre i 75 anni; il 20% in base al numero di invalidi civili, ciechi civili e sordi che percepiscono emolumenti economici; il 10% in base al numero di minori che percepiscono l’indennità di frequenza o altra indennità analoga; il 10% in base al rapporto tra il numero di disabili gravi e gravissimi con indennità di accompagnamento e la popolazione complessiva del distretto. I fondi saranno assegnati ai Comuni – o altri enti capofila – che avranno presentato all’assessorato alle Politiche Sociali piani distrettuali per la non autosufficienza entro il 1° ottobre 2007, dopo aver coinvolto nella loro redazione le organizzazioni sindacali e gli organismi del terzo settore. «Si tratta di un provvedimento che conferma la presenza della Regione al fianco dei cittadini – ha dichiarato il Presidente Marrazzo – I soldi pubblici vengono erogati in base a criteri seri e stringenti con l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari a migliorare la qualità della vita di persone non autosufficienti e delle loro famiglie».


26/08/07 - iltempo.it

Roghi Grecia: 41 morti. ''Tragedia nazionale''

Discorso alla tv del primo ministro Karamanlis. Dichiarato lo stato di emergenza nelle province di Laconia e Messenia. Decine di feriti e centinaia di evacuati. Appello all'Ue affinché vengano inviati ''tutti gli aiuti possibili'': i servizi di soccorso sarebbero insufficienti. Farnesina: ''Non risultano italiani coinvolti''


Atene, 25 ago. (Adnkronos/Ign) - Una "tragedia nazionale". Così il primo ministro greco Kostas Karamanlis ha definito gli incendi che devastano la Grecia in queste ore e che sono costati la vita a 41 persone. "Da ieri stiamo vivendo una tragedia nazionale", ha detto il primo ministro in un discorso trasmesso in tv dopo aver visitato il Peloponneso e le altre zone interessate dai roghi. "Lo Stato farà tutto il possibile - ha aggiunto Karamanlis - per sanare le ferite dell'uragano di fuoco".


Oltre alle 41 vittime, le fonti ufficiali hanno riferito di decine di feriti, soprattutto tra i residenti dei paesini della zona di Zacharo, nella parte occidentale del Peloponneso. Ad Artemida e Makistos sono morte 30 persone, tra di loro sette bambini.


Per contrastare gli incendi il governo ha inviato l'esercito e attualmente ci sono 700 soldati al lavoro per cercare di contenere le fiamme nelle tre zone più colpite, Laconia, Messenia e Ilias, 200 chilometri a sud di Atene. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nelle province di Laconia e Messenia.


"E' terribile. Una cosa simile non mi era mai capitata. Continuiamo a trovare corpi nelle strade, C'è una mamma con i suoi 4 figli laggiù": questa la testimonianza di stamattina del presidente dell'associazione dei giornalisti greci, Panos Sombolos, in una intervista tv da Makitos, un paesino nel Peloponneso occidentale. Tutti i media locali parlano di "immagini apocalittiche" nelle loro edizioni del mattino, mentre alle prime luci dell'alba sono stati inviati canadair ed elicotteri nella zona di Zacharo, la più colpita dalle fiamme. Centinaia di persone sono state evacuate a bordo di piccoli traghetti da Nea Styra, località dell'isola di Euboea.


Ma i soccorsi sarebbero insufficienti a domare gli oltre 170 roghi divampati in tutto il Paese e il ministro dell'Interno Spyros Flogaitis ha rivolto un appello ai Paesi della Ue perché mandino "tutti gli aiuti possibili".


Anche Atene durante la notte è stata lambita dalle fiamme che ora sono sotto controllo, dopo l'intervento di una decina di mezzi dei vigili del fuoco nel quartiere Filothei.


26/08/07 - notizie.interfree.it

Cremona: automobilista ubriaco uccide motociclista

CREMONA - Denunciato per omicidio colposo e guida in stato d'ebbrezza un automobilista cremonese dopo avere investito e ucciso, nel corso di un sorpasso azzardato, un motociclista, Gian Carlo Belli, nato e residente a Milano in via Settala. L'incidente e' avvenuto ieri sulla strada che da Soncino (Cremona) porta a Orzinuovi (Brescia). All'automobilista era gia' stata ritirata la patente tre volte tra il novembre 2002 e il febbraio 2004. Il conducente della vettura, G.G., 33 anni di Fiesco (Cremona) e' risultato avere in corpo un valore doppio di alcol rispetto a quello consentito dalla legge. (Agr) .


26/08/07 - corriere.it

Marocchina si ribella al marito-padrone

Fermo, 26 agosto 2007 - DOPO SEI ANNI di violenze e soprusi, trova il coraggio di ribellarsi al marito e di denunciare la vicenda alla polizia. È la storia di Fatna — così la chiameremo — una marocchina di 36 anni che ha deciso di dire basta alle brutalità del marito e, in segno di protesta, di non concedergli più di avere rapporti sessuali con lei. La decisione ha condotto a un epilogo drammatico e al violento pestaggio della donna, finita in ospedale a causa delle percosse subite per la sua reiterata ribellione. Sulla vicenda, destinata a diventare un controverso caso anche nel mondo islamico, indaga la procura di Fermo che, oltre al processo, potrebbe anche chiedere una misura cautelare di allontanamento dalla casa in cui il marito, un operaio di 40 anni, vive attualmente con la donna.

È UNA VICENDA drammatica, che si sviluppa nel contesto di una famiglia marocchina da oltre dieci anni residente nelle Marche, perfettamente integrata nel tessuto sociale del territorio. Una famiglia perbene composta dal marito operaio, conosciuto da tutti come un buon lavoratore, la moglie casalinga e due splendidi bambini.

LA SITUAZIONE degenera qualche anno fa, quando lui inizia a bere e quindi, sotto l’effetto dell’alcol, a diventare brutale e prepotente. Un atteggiamento che Fatna non accoglie di buon grado, ma che inizialmente accetta per amore e per rispetto della famiglia a cui si dedica con amore. Con il passare del tempo però la situazione peggiora: l’uomo diventa sempre più violento e la picchia anche per futili motivi. La donna è costretta a ricorrere per tre volte alle cure del pronto soccorso di Fermo.

A QUEL PUNTO, in segno di protesta e facendo riferimento agli insegnamenti della sua religione, l’Islam, decide di non consumare più rapporti sessuali con il marito e di non permettergli più di toccarla in alcun modo. Questa decisione alimenta l’aggressività del marito: un violento pestaggio costringe la donna a ricorrere per l’ennesima volta alle cure ospedaliere.

È LA GOCCIA che fa traboccare il vaso e così Fatna, esasperata dalla situazione, decide di denunciare l’accaduto alla polizia. Referti del pronto soccorso alla mano, la donna si presenta in commissariato e racconta la lunga storia di violenze e soprusi. «Lui non si comporta come un buon marito — dichiara Fatna agli inquirenti — e io ho deciso di interrompere qualsiasi tipo di rapporto sessuale, appellandomi ai princìpi della mia religione: l’Islam».

SCATTA l’indagine coordinata dalla procura di Fermo e l’uomo viene denunciato per lesioni aggravate e maltrattamenti continuati in famiglia. Ora il quarantenne nordafricano, come previsto dalla legge per evitare eventuali rappresaglie, rischia di finire sotto processo e di essere colpito da una misura di allontanamento dalla casa in cui vive con la moglie. La vicenda è destinata diventare un caso religioso, nel quale potrebbe essere chiesto anche l’intervento pacificatore dell’imam di Fermo.

INTANTO è intervenuto il consigliere provinciale rappresentante degli immigrati, Mohamed El Fanni, che preferisce non parlare di caso religioso, ma di una situazione socialmente deprecabile: «Non credo che l’imam interverrà se non sarà chiamato in causa dalla famiglia. Ci troviamo di fronte a una storia di rilevanza sociale simile ad altre accadute anche in famiglie cattoliche. Qualsiasi donna, al di là della religione di appartenenza, ha il diritto di valutare la propria situazione familiare e quindi comportarsi di conseguenza». E ancora: «Se esistono problemi nella coppia e la donna reputa di esserne la vittima, è libera di scegliere di rimanere o meno in quel contesto».

PIÙ LAPIDARIO Nour Dachan, presidente nazionale Ucoii (Unione nazionale delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), che preferisce non intervenire sulla questione, invitando i due coniugi a rivolgersi alla moschea più vicina per trovare consiglio.
di Fabio Castori - 26/08/07 - qn.quotidiano.net

Sicurezza stradale

Sicurezza stradale: automobilista sfrecciava a 120 chilometri all'ora

Ubriachi e senza casco cadono dallo scooter: grave il giovane conducente


Firenze, 25 Agosto 2007- Ubriachi e senza casco in sella a uno scooter e, proprio a causa dello stato di ebbrezza causato dal troppo alcol ingerito, protagonisti di un grave incidente accaduto poco prima delle 6 di questa mattina. Si tratta di un giovane fiorentino, V.R. 25 anni, e D.I.A.A., 32 anni cittadina spagnola domiciliata a Firenze, già coinvolta qualche sera fa di un incidente mentre, ubriaca, era alla guida di una vettura. Tornando al sinistro di questa notte, la Polizia Municipale è intervenuta in via Santo Spirito, dove era segnalato un incidente classificato "codice rosso" con ferito apparentemente in gravi condizioni. Una volta arrivati sul poso, gli agenti hanno ricostruito la dinamica dell'incidente, causato dalla perdita di controllo da parte del conducente del motociclo, un Piaggio Liberty 125. Una manovra, apparentemente senza spiegazione, che aveva determinato l'urto del veicolo con il marciapiede e la conseguente caduta delle due persone a bordo. Ad avere la peggio è stato il conducente, il venticinquenne V.R., che ha battuto la nuca sulla strada perdendo conoscenza e provocandosi gravi lesioni successivamente giudicate, dai medici in ospedale, così gravi da "guadagnarsi" un referto di prognosi riservata. Dagli accertamenti effettuati è risultato né il conducente né la passeggera indossavano il casco, che, tra l'altro, non avevano neanche con loro. Inoltre, la giovane, rimasta praticamente illesa, risultava chiaramente ubriaca. Per la dinamica dell'incidente e per lo stato di ebbrezza della passeggera, la Polizia Municipale ha chiesto che anche V.R. fosse sottoposto agli esami del sangue per verificare l'eventuale stato di alterazione da sostanze alcoliche o stupefacenti. Dai test è emerso un tasso alcolemico di gran lunga superiore al limite, addirittura 8 volte: 4,05 invece di 0,5 grammi per litro come previsto dalle legge. Nel corso degli accertamenti di rito gli agenti di Polizia Municipale hanno riconosciuto nella passeggera la giovane spagnola che mercoledì aveva causato un incidente in via del Sole urtando con la sua auto quattro vetture in sosta. Allora il suo tasso alcolemico era risultato di 2,23, ovvero oltre 4 volte quello consentito.Continuano i controlli della Polizia Municipale mirati alla sicurezza stradale. Ieri pomeriggio, dalle 16.30, due pattuglie del reparto Pronto Intervento hanno effettuato un posto di controllo su viale XI Agosto, nella direttrice uscita città. Ancora una volta nel mirino l'eccesso di velocità, misurato con l'utilizzo del Telelaser. Nonostante l'ora diurna e la presenza del cartello con la dicitura "Strada sottoposta a rilievo elettronico della velocità" posto a poco più di 300 metri dalla posto di controllo, la Polizia Municipale ha ritirato otto patenti di guida per velocità che superavano di oltre 40 chilometri all'ora il limite stabilito. Oltre al ritiro della patente per i trasgressori è scattata anche sanzione amministrative e la decurtazione di 10 punti. Tra questi il conducente di una Ford Fiesta (D.N. 22 anni) che sfrecciava a 120 chilometri all'ora superando di oltre 60 chilometri orari il limite: per lui, oltre al ritiro della patente e alla decurtazione di 10 punti, anche la sanzione di 500 euro. Velocità elevata anche per R.L. (35 anni) che alla guida di una Alfa Romeo 159 percorreva lo stesso tratto di strada a 107 chilometri all'ora, per A.V. (51 anni) colto sul fatto mentre premeva l'accelleratore della sua Volkswagen Golf sfiorando i 102 chilometri all'ora e per R.R. (30 anni) che in sella ad una moto Honda sfrecciava a 100 chilometri orari. Per tutti e tre è scattata la sanzione da 370 euro. Gli agenti di Polizia Municipale hanno inoltre contestato tre ulteriori eccessi di velocità ad altrettanti conducenti con superamenti del limite inferiori ai 40 chilometri. In questo caso la sanzione ammonta a 148 euro con 5 punti decurtati sulla patente.


26/08/07 - nove.firenze.it

Giro (FI) gira un video sullo spaccio a Trastevere

Italia. Giro (FI) gira un video sullo spaccio a Trastevere


Il video che ho girato ieri notte verso le 3 e mezza, e' impressionante. Ragazze e ragazzi giovanissimi che si drogano, che barcollano come se fossero persone in stato di assoluto stordimento, che urinano a coppia sostenendosi a vicenda. Scene raccapriccianti e per me molto dolorose, riprese su Vicolo del Bologna che ormai da alcuni mesi e' diventato l'epicentro della disperazione e della droga, in pieno centro di Roma, a Trastevere". E' quanto afferma in una nota Francesco Giro, deputato e coordinatore regionale e romano di Forza Italia.
"Sto valutando se utilizzare o meno queste immagini in mio possesso, ma la legge sulla privacy e il pensiero che dietro a queste giovani vite ormai disperate ci sono genitori e famiglie perbene rendono la mia scelta difficile".


26/08/07 - droghe.aduc.it

Siringhe usate a 2 passi dai bambini

CATANZARO: SIRINGHE USATE A POCHI PASSI DAL PARCO GIOCHI PER I BAMBINI


CATANZARO - Tra i palazzoni di edilizia popolare del quartiere di Pistoia si colgono i segni di un degrado ambientale che si trascina da decenni, tra gli spazi condominiali e le aree abbandonate che fanno da cornice ad una quotidianità tristemente silenziosa, senza prospettive di cambiamento per i residenti rassegnati dal trascorrere del tempo senza risposte.


Il singolo intervento - dovuto ad un’amministrazione comunale che nel settore si è trovata ad affrontare emergenze continue sin dal suo insediamento - o l’interessamento di pochi a intermittenza, non basta più. Erbacce alte nelle aiuole dimenticate, sterpaglie che si confondono tra la spazzatura abbandonata dove capita, strutture consumate dall’incuria del tempo, dalla mancanza di manutenzione la cui esecuzione si palleggia tra amministrazione comunale e Aterp anche per le cose più semplici, come ripulire un cortile.
Ma questa volta, la situazione denunciata dal Comitato di quartiere “Pistoia” va al di là delle aspettative relative alle condizioni igienico-ambientali. Questa volta si parla di sicurezza, soprattutto per i bambini che scorazzano per le strade rincorrendo un pallone, non avendo altri spazi dove trascorrere i lunghi pomeriggi estivi.
Negli anfratti dei condomini, tra i viali più appartati delle case popolari, ma anche sotto i balconi dove corrono i fili per stendere il bucato, tra le bottiglie rotte e le schegge di vetro, tra le lattine e le buste di plastica, sono state rinvenute decine di siringhe abbandonate.
«È un fatto gravissimo e pericoloso - denuncia Pietro Guarnieri del Comitato di quartiere -. I bambini giocano a due passi da queste zone dove sono state rinvenute le siringhe: c’è chi decide di venire a bucarsi sotto i balconi, sotto gli occhi di donne e anziani».
La zona è quella di via Caduti 16 marzo, e le segnalazioni di intervento agli uffici competenti per la bonifica, al momento sembrano essere cadute nel vuoto.
«È necessario intervenire con urgenza, non solo per rimuovere le siringhe abbandonate - ha concluso Guarnieri - ma soprattutto per prevenire episodi di questo genere e fare in modo che non si debba mai raccontare di un bambino accidentalmente punto da una siringa».


26/08/07 - ildomanionline.it

Basta guerre nel mondo!