Roma-Manchester: Divieto Vendita Alcol

Calcio: Per Roma-Manchester 60 Steward Inglesi e Divieto Vendita Alcol


(ASCA) - Roma, 7 dic - Divieto di somministrazione e di vendita di bevande alcoliche per tutta la giornata e 60 steward inglesi che saranno all'interno del settore ospiti dello stadio Olimpico, rinforzato da una rete di protezione aggiuntiva per tenere separate le due tifoserie: sono le misure speciali, assunte nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica presieduta dal Prefetto Carlo Mosca, per la partita di Champions League Roma-Manchester United, in programma il prossimo 12 dicembre. I supporter inglesi riceveranno i tagliandi in un unico punto d'incontro, a Roma, e da li' raggiungeranno lo stadio con gli autobus. Il Prefetto Mosca ha inoltre garantito all'Ambasciatore britannico Edward Chaplin la massima collaborazione ''per fornire ai tifosi inglesi informazioni ed indicazioni utili al tranquillo svolgimento della partita ed alla pacifica convivenza tra le due tifoserie all'interno e fuori lo stadio''. Dal canto suo, l'Ambasciatore Chaplin ''ha espresso apprezzamento per l'operato delle autorita' italiane''.


07/12/07 - it.eurosport.yahoo.com

Educazione alla sicurezza e alla salute

Il crescente interesse al tema della sicurezza ed il consenso appassionato dimostrato dalle scuole alla Campagna Impararesicuri oltre che alla I edizione del Premio, ha convinto Cittadinanzattiva del fatto che le scuole abbiano interesse a far conoscere quanto stanno facendo nell'ambito della prevenzione alla sicurezza e alla salute, abbiano interesse a confrontarsi con le esperienze realizzate da altre scuole, vogliano avere un riconoscimento per quanto fatto.

Per tutto questo e in linea con la tradizione che da anni contraddistingue Cittadinanzattiva è stato istituito per il secondo anno il premio delle buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.

Requisiti per concorrere

Potranno concorrere le scuole che invieranno progetti, corsi, attività:

1. realizzati nell'anno in corso o nell'anno scolastico 2006-2007 o che si protraggano nel 2008;

2. riguardanti una delle tre aree tematiche:

2.1 LA SICUREZZA A SCUOLA intesa come sicurezza strutturale, educazione ai comportamenti corretti da tenere in caso di emergenza (calamità naturali, incendio, ecc.);

2.2. L'EDUCAZIONE AL BENESSERE intesa come educazione ad una alimentazione corretta, ad attività motorie e sportive adeguate, all'assunzione di stili di vita sani;

2.3. LA SICUREZZA A SCUOLA E DINTORNI intesa come sicurezza e qualità dell'ambiente, sicurezza degli alunni dentro e fuori della scuola, prevenzione del bullismo e del vandalismo, prevenzione circa l'uso di droghe e alcol, utilizzo improprio delle nuove tecnologie, ecc.)

3. che siano espressione di un lavoro collettivo (gruppo di studenti, classe, più istituto...) e non esclusivamente individuale;

4. che abbiano previsto il coinvolgimento attivo di alunni e docenti ed, eventualmente di altri soggetti interni o esterni alla scuola (genitori, associazioni, enti locali, aziende private...);

5. di cui sia possibile misurare: l'impatto (quante persone coinvolte, per quanto tempo, in orario scolastico o extra, visibilità o meno sui media); i cambiamenti prodotti; il tasso di innovatività (capacità di produrre soluzioni nuove e creative nell'ambito della tutela della difesa della salute e della sicurezza per il singolo ragazzo, della qualità di vita all'interno della struttura scolastica, ecc.); il livello di sostenibilità (con quali risorse umane e finanziarie, se si è riuscito a coinvolgere soggetti esterni, come ad esempio imprese private); la riproducibilità (possibilità di trasferire e applicare quelle stesse soluzioni in luoghi e situazioni diversi).

Come inviare i progetti

Per concorrere occorre compilare, in tutte le sue parti, un apposito formulario predisposto a questo scopo, di seguito allegato, che può essere rinviato sia via fax 06 45498190 che per email (scuola@cittadinanzattiva.it;o v.angeloro@cittadinanzattiva.it) che on line, dal sito di cittadinanzattiva, www.cittadinanzattiva.it, unitamente all'invio di materiale illustrativo o di supporto esclusivamente in formato elettronico (foto, filmati, cd, dvd, power point...). Il materiale cartaceo non potrà essere preso in considerazione.
Perché il progetto sia valutato devono essere inviati sia il formulario che il materiale di supporto (elettronico).

Verranno esaminati solo i progetti ed i materiali in formato elettronico che perverranno entro il 20 gennaio 2008 al seguente indirizzo:


scuola@cittadinanzattiva.it
SCUOLA DI CITTADINANZATTIVA - PREMIO EDUCAZIONE SICUREZZA E SALUTE
VIA FLAMINIA, 53 - 00196 ROMA

Un'apposita Giuria esaminerà i progetti presentati e stabilirà i vincitori.

Premi e premiazione

La consegna del premio avverrà probabilmente nel mese di marzo 2008 per consentire alle scuole di utilizzare per le proprie attività anche il materiale didattico che è stato diffuso in occasione della V Giornata della sicurezza del 23 novembre 2007 che riguarda i tre filoni sopra citati.
Una rappresentanza di ciascuna scuola vincitrice sarà invitata a presentare il proprio progetto nel corso di un evento pubblico a Roma in una delle sedi istituzionali più rappresentative.
Ad essa verrà consegnato il riconoscimento (targa o bandiera o altro oggetto simbolico) ed un premio in beni o servizi da utilizzare da tutta la classe o da tutta la scuola.
Saranno premiate 3 scuole, una per area tematica.

La pubblicizzazione dei progetti

La graduatoria dei progetti pervenuti, i progetti vincitori e le scuole finaliste verranno pubblicate nel sito di Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it).
Verrà realizzato, inoltre, un apposito Report per consentire un'ampia pubblicizzazione di quanto realizzato e favorire la diffusione e la promozione di azioni di miglioramento del servizio pubblico scuola, la difesa del diritto costituzionale ad ambienti educativi sicuri, puliti e accoglienti, la promozione della partecipazione civica dei giovani, lo sviluppo della cultura della sicurezza e della salute.


07/12/07 - primapaginamolise.it

Tumori : i ricchi si ammalano più dei poveri

Al Sud meno ammalati che al Nord. Lauro Bucchi, epidemologo del Registro tumori della Romagna, commenta i dati relativi ai malati di tumore in Italia e in regione.


Anche a proposito di tumori in Italia esiste una differenza tra Nord e Sud. Ma questa volta la situazione è ribaltata. In basi ai dati pubblicati nel 2007, relativi al 2005 e derivati dal registro dei tumori nazionale chi abita a Sud pare abbia meno rischio di ammalarsi di un settentrionale. I numeri parlano da soli. In proporzione su 100mila persone al Nord nel 2005 sono stati registrati 3694 casi. Al Centro il dato non varia di molto con 3395, mentre al Sud il numero scende significativamente a 1928. L’Emilia-Romagna si colloca sulle stesse medie del Centro-Nord. Sono circa 20.450 le persone ammalate nel 2005, 9990 sono i decessi, mentre 3797 le incidenze ogni 100mila abitanti. L’Emilia-Romagna si colloca al terzo posto. La regione con maggiore incidenza è il Friuli Venezia Giulia (4166) segue la Liguria (4088).
Anche se il tumore dopo le malattie cardiocircolatorie continua ad essere una delle principali cause di morte, un tutta Italia, come nel resto d’Europa, sono in diminuzione i tumori legati al fumo negli uomini, quelli all’intestino e allo stomaco e quelli all’utero e alle mammelle nelle donne.
Tra i malati circa il 30% delle donne malate presenta un tumore al seno, ma solo il 16% non ce la fa, mentre tra carcinomi più frequenti tra gli uomini abbiamo il melanoma e quello ai polmoni.
“Non esiste emergenza nella nostra regione rispetto alla Lombardia o al Piemonte - spiega Lauro Bucchi, epidemologo del Registro tumori della Romagna - C’è un’incidenza poco più alta di tumore alla stomaco e un’altra poco inferiore rispetto ad altri tumori. Dall’analisi delle statistiche la vera differenza che emerge è tra Nord e Sud sia in Italia che nel mondo. Se da una parte i tumori allo stomaco, fegato e colon sono legati allo stile di vita dei paesi più poveri, tutti gli altri cancri sono legati alla ricchezza. Paradossalmente se si abita in Cambogia si è meno a rischio di malattia ”.

Quali sono i fattori discriminanti?
Dipende dagli standard di vita. I ricchi si ammalano di più per lo stile di vita più incline ai vizi. Sedentarietà, inquinamento atmosferico, alimentazione, eccesso di fumo e alcol sono le principali concause. Uno stile di vita che appartiene a tutto il mondo occidentale. Insomma converrebbe restare poveri. Ma è un paradosso, anche se esiste una linea di pensiero di questo tipo. Tuttavia non è certo mangiando un piatto di spaghetti in meno che si risolve il problema e si rivoluziona un intera società.

Ma si può cambiare qualcosa modificando piccole abitudini?
Certo se non si fuma si diminuisce l’incidenza del tumore ai polmoni del 70% ed è evidente che se non si inquina la percentuale di tumori diminuisce. Ma quello che voglio sottolineare è che dalla fine degli anni ’80, da quando abbiamo avuto il massimo incremento dei tumori, ora la situazione si è stabilizzata.In realtà le statistiche parlano di aumenti di casi…
Certo, ma possiamo dire che il maggiore fattore di rischio è l’età. Le incidenze aumentano man mano che si invecchia. Invece i giovani che si ammalano sono sempre meno. Questo a livello sanitario rappresenta un problema, perché un anziano è più difficile da curare ed anche perché le nostre ricerche e le nostre terapie sono studiate per i giovani.

Quali tipi di cancro sono in aumento in Emilia-Romagna?
Certamente sono in aumento i linfomi, anche se si tratta di percentuali basse, nell’ordine del 2%. Il fattore è dovuto certamente all’ampio utilizzo di pesticidi e allo stesso tempo alla diffusione dell’Hiv. Questo tipo di tumori è infatti molto frequente tra i malati di aids. Il cancro alla mammella è sempre molto diffuso, ma è sostanzialmente stabile. Il mesotelioma, il tumore imputabile all’amianto è più raro in Emilia- Romagna che in altre regioni, come ad esempio la Liguria dove esistono lavoratori che sono entrati in contatto con questo materiale.


I dati >> qui


Stefania Mazzotti - 07/12/07 - sabatoseraonline.it

Sanita': Turco, misure speciali

Procaccini: malasanita' costa 10 miliardi di euro l'anno


ROMA - Il ministro della Salute, Livia Turco, parlando in Senato, ha detto di voler adottare misure speciali dopo il grave episodio di Vibo Valentia. Secondo Maria Burani Procaccini, responsabile nazionale famiglie di Forza Italia, bisogna prendere in considerazione i guasti della malasanita' che miete una vittima ogni tre ore e che costa circa 10 miliardi di euro l'anno, pari all'1% del Pil.

Cio', secondo la senatrice, non investe solo i medici ma chi organizza la gestione politica della sanita'.


07/12/07 - studiocelentano.it

Oms Lancia Campagna Per Medicine 'a Misura Di Bambino'

Roma, 6 dic. (Adnkronos Salute) - Medicine a misura di bambino. Questo il nuovo obiettivo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che lancia oggi una nuova campagna mondiale dal titolo 'Make Medicine Child Size'. L'agenda degli impegni dell'Agenzia Onu è stata presentata oggi a Londra e ha tra i suoi punti cardine quello di rendere il più presto disponibili alcuni farmaci fondamentali come antibiotici, antiasmatici o antidolorifici messi a punto per le specifiche esigenze e caratteristiche dei baby-pazienti. Ma l'Oms vuole arrivare ad avere anche farmaci contro Hiv/Aids, tubercolosi e malaria. Per raggiungere lo scopo, l'Agenzia delle Nazioni Unite vuole lavorare 'gomito a gomito' con i Governi delle singole nazioni, "per modificare i processi regolatori e legislativi in modo da facilitare la sperimentazione dei farmaci a misura di bambino".


"Il problema della disponibilità e dell'esistenza di medicinali a misura di bambino - spiega il direttore generale dell'Oms Margaret Chan - non è solo un problema dei Paesi poveri ma anche del mondo occidentale. Come pure un equo accesso alle scoperte scientifiche nel campo della salute. I bambini - avverte - devo rappresentare una delle prime priorità in assoluto". L'Agenzia delle Nazioni Unite da tempo lavora su questo fronte. Sta mettendo a punto un portale internet per i trial clinici condotti su bambini, e comincerà a publbicare informazioni e dati a cominciare dall'inizio del prossimo anno. In più, ha già reso disponibile un elenco dei 'medicinali essenziali per i bambini', che contiene 206 farmaci.


"Ma molto resta ancora da fare. Ci sono ancora - interviene Hans Hogerzeil, direttore della pianificazione e della qualità dei farmaci dell'Oms - medicinali di prima linea che non sono stati adattati per un uso pediatrico. O non sono resi disponibili per i bambini". Secondo i dati in possesso dell'organizzazione internazionale, a oltre la metà dei bambini nelle nazioni occidentali vengono prescritti farmaci il cui uso non è stato autorizzato in pediatria. Un fenomeno più contenuto nei Paesi poveri solo per via del minor accesso alle cure. A completare il quadro, spiega l'Oms, ogni anno circa 10 milioni di bambini muoiono prima di raggiungere il quinto anno d'età. E di questi ben sei milioni potrebbero essere salvati con un maggiore accesso alle cure, più sicure ed efficaci per i baby-pazienti.


6-12-2007 - it.notizie.yahoo.com

Errori in medicina, una "due giorni"

Rischio clinico, errori in corsia, medicina difensiva e management del rischio: sono questi i temi dibattuti ieri in occasione della prima giornata di lavori del convegno che si è inaugurato ieri a Napoli e che si chiude oggi, presso l'Aula magna della facoltà di Medicina Federico II. Una due giorni, a Napoli, sull'errore medico. Un'analisi che sarà portata avanti da più punti di vista: filosofico, legale, strettamente medico. Organizzato dall'Azienda ospedaliera universitaria”Federico II” e dalla Viras International Insurance Broker spa, il congresso nasce dall'esigenza dell'Azienda ospedaliera "di riflettere sul problema degli addebiti di responsabilità professionale, che rischia di rovinare la credibilità delle aziende e di nuocere al rapporto medico-paziente. Vi prendono parte, tra gli altri, Guido Trombetti, rettore della Federico II, Giovanni Persico, preside della Facoltà di Medicina, e Claudio Buccelli, ordinario di Medicina legale e Presidente del congresso.


6-12-2007 - denaro.it

Tentata violenza sessuale, arrestato tunisino

Comiso - Ha destato scalpore e incredulità a Comiso la notizia che un immigrato di 44 anni ha tentato di violentare una anziana donna di 73 anni.
Sebbene i fatti si siano svolti lo scorso 19 ottobre, infatti, ben pochi erano a conoscenza dell'episodio e molti oggi si sono interrogati sulla vicenda, anche da un punto di vista dell'integrazione razziale. L'uomo, dopo circa un mese e mezzo di indagini, è stato arrestato ieri a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina.

06 dicembre 2007 - mediterraneonews.it

Rapina e violenza: 2 in manette

(ANSA) - PALERMO, 6 DIC - Due giovani pregiudicati in manette a Palermo: sono accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina, vittima un'impiegata 50enne. L'episodio nell'aprile del 2005: un gruppo di 3 balordi fece irruzione in un appartamento e rapino' e violento' la proprietaria dell'immobile. Un terzo complice e' ricercato: l'accusa e' violenza sessuale di gruppo, rapina pluriaggravata in concorso e lesioni personali.


6-12-2007 - ansa.it

Un click contro la pedofilia online

Telefono Arcobaleno, l’Associazione da undici anni in prima linea contro ogni forma di abuso sull’infanzia e contro la pedofilia on line, anche quest’anno, in occasione del periodo natalizio, lancia la sua. ormai nota, campagna di solidarietà a sostegno della lotta alla pedofilia on line. Per tutta la durata dell’iniziativa (6 dicembre – 7 gennaio 2007) sul sito di Telefono Arcobaleno, tutti potranno sostenere :


UN CLICK CONTRO LA PEDOFILIA ONLINE


Il progetto si propone di raggiungere l’obiettivo del sostegno di un anno di quotidiana, sistematica attività di monitoraggio della rete Internet, finalizzata all’individuazione, tracciamento ed immediata segnalazione alle Autorità competenti, delle attività di pedofilia online in ogni loro forma ed espressione.


“Il fenomeno della pedofilia on line va fermato nella sua enorme gravità. Sostenere anche solo pochi minuti del nostro lavoro significa permettere la chiusura dei siti a contenuto pedofilo e contrastare lo sfruttamento sessuale dei bambini in tutto il mondo per restituire dignità all’infanzia” . Dichiara Maria Clara Marchi responsabile comunicazione e progetti speciali della onlus.



1 EURO ci permette di far chiudere 1 sito in 5 minuti


Con 5 EURO si donano a Telefono Arcobaleno 25 minuti di lavoro



E’ vero che oggi il fenomeno pedofilo in rete, si definisce con elementi nuovi e allarmanti sia in termini di comunicazione che organizzativi, fino a determinare e a sfruttare un vero e proprio tragico mercato sul web che non ha niente di virtuale, ma”, sottolinea Maria Clara Marchi “un contrasto efficace del fenomeno pedofilo in rete è possibile e Telefono Arcobaleno, per continuare ad intervenire con la professionalità e la competenza che da sempre ne contraddistinguono il duro lavoro, ha bisogno dell’aiuto di tutti ”


6-12-2007 - datamanager.it

Tracce di droga in tre reperti sequestrati

Caso Mele


Roma, 6 dicembre 2007- Sono state rinvenute delle tracce di sostanza stupefacente, del tipo cocaina, su una carta telefonica, sulla superficie di un comodino e su una card d'ingresso dell'Hotel Flora, dove il parlamentare ex Udc, ora al gruppo misto, Cosimo Mele, si incontrò con una 'accompagnatrice'. E' questo il risultato della perizia del professor Felice Rosati, dell'Università di Tor Vergata, in incidente probatorio, il cui rapporto è stato depositato nei giorni scorsi, ed è ora a disposizione delle parti.


Lunedì, davanti al gip Zaira Secchi, sarà presentato ufficialmente il rapporto. La perizia è finalizzata a confermare al ricostruzione offerta dalla ragazza, Francesca Zenobi, rispetto all'uso di cocaina fatto dal parlamentare, durante un suo incontro a luci rosse, in cui era presente anche una squillo di lusso d'origine russa.


Mele è indagato per cessione di droga ed omissione di soccorso, in seguito alla denuncia presentata dalla Zenobi. In base all'accusa il deputato lasciò sola la giovane dopo che questa avvertì un malore e si rese necessario il trasporto in ospedale. L'incidente probatorio è stato chiesto dal procuratore aggiunto Italo Ormanni dopo che i difensori di Mele avevano avviato una prima richiesta in tal senso.


6-12-2007 - qn.quotidiano.net

Iran, ventenne impiccato la sua colpa è essere gay

L'hanno impiccato malgrado tutto e tutti. Le accuse di violenza sessuale erano vecchie di sette anni, fumose e approssimative. Il giudizio non era da meno. Le sue tre vittime avevano ritirato ogni denuncia, escluso ogni sua colpa, ma la corte aveva preteso la pena capitale. Di fronte a tanta sbrigativa severità persino l'ayatollah Hashemi Shahroudi, numero uno del potere giudiziario iraniano, aveva tentennato pretendendo una revisione della sentenza. Ma non è servito a nulla.
Makwan Muludzadeh, 20 anni, omosessuale è stato ucciso lo stesso. Anzi è morto prima del tempo designato. Due giorni fa, un mese prima dell'attesa revisione, l'hanno portato nel cortile del carcere, gli hanno stretto il cappio al collo. Quando ha smesso di scalciare hanno chiamato la famiglia, le hanno chiesto di portarselo via. Di lui bisognava sbarazzarsi in fretta, evitare che diventasse l'ennesimo, imbarazzante simbolo dello scontro tra le due anime del regime, quella pronta ad esigere condanne sbrigative e spettacolari e quella ancora decisa a difendere diritto e legalità.
La storia di Makwan, raccontata dal quotidiano riformista Etemad Melli, ha il sapore kafkiano di una beffa del destino, di una diceria trasformata da tempo e contingenze in sentenza atroce e imperdonabile. Tutto inizia sette anni fa a Paveh, un sobborgo di Kermanshah, il capoluogo delle province occidentali del paese. A quel tempo Makwan ha soli 13 anni. Un'età non diversa da quella dei tre ragazzini che, sei anni dopo, quando l'omosessuale Makwan diventa la vergogna del suo villaggio, raccontano di esserne stati le vittime. Quando vedono Makwan legato in groppa ad un asino, messo alla gogna, insultato, trascinato davanti ad una corte rivoluzionaria, capiscono di aver esagerato. Si rendon conto che l'aver trasformato il ricordo di semplici effusioni adolescenziali in un atto di sodomia o di violenza può costargli la vita.
Ma le loro ritrattazioni sono parole al vento, bazzecole, lacrime nella pioggia. Nel paese in cui un presidente nega l'esistenza degli omosessuali una corte rivoluzionaria di provincia non può che tendere alla stessa suadente verità.
A Teheran i vertici del sistema giudiziario si rendono conto dell'errore, intuiscono che quell'ennesimo atto di giustizia sommaria rischia di gettare discredito sul paese. «L'11 novembre - scrive Etemad Melli - il capo dell'amministrazione giudiziaria di Kermanshah riceve l'ordine di sospendere la sentenza dall'ayatollah Hashemi Shahroudi». Ma l'ayatollah Shahroudi è in odore di eresia. Ha già ordinato altre revisioni, ha già osato opporsi alle inflessibile e sbrigative regole pretese dai signori del nuovo corso. E così il suo intervento non fa che accelerare la fine. Due giorni fa, un mese prima della revisione, la botola del patibolo ingoia Makwan ed ogni pretesa di giustizia e verità.


di Gian Micalessin - venerdì 07 dicembre 2007 - ilgiornale.it

Sospeso il primario di Vibo Valentia

E la Turco apre un’inchiesta


È stato sospeso dal servizio, «con effetto immediato», il primario Domenico Sorrentino, responsabile dell’Unità operativa di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Vibo Valentia, dove l’altro ieri è morta, per un’operazione alle tonsille, la sedicenne Eva Ruscio. Ed è stato chiuso pure l’intero reparto. Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, Ottavio Bono, ha insediato una unità di crisi «pronta ad intervenire in ogni emergenza».
Sulla vicenda, sulla quale sta indagando la magistratura, lavorano anche i carabinieri del Nas che, nel corso dell’ispezione scattata ieri, avrebbero rilevato carenze igienico-strutturali nell’ospedale. Sembra però che la sala operatoria «incriminata» fosse in piena efficienza e a norma. Nel frattempo anche il ministro della Salute Livia Turco, d’accordo con la Regione, ha disposto un’ispezione. Ieri i suoi funzionari hanno «interrogato» medici e infermieri mentre sulle strade attorno all’ospedale protestavano silenziosamente gli studenti dell’istituto magistrale che la ragazza frequentava.
«Ci siamo stancati di assistere alla strage degli innocenti», uno dei tanti striscioni sventolati dai ragazzi davanti all’ospedale. Nessuno voleva parlare «per rispetto al dolore dei familiari di Eva» e perché, ha detto un ragazzo, «il silenzio vale più delle parole». La rabbia dei giovani, tuttavia, era messa nero su bianco. Scritta sui cartelli:
«Incompetenze mediche, a quanti lutti dobbiamo assistere ancora per un cambiamento?». E poi ancora: «Non vogliamo partire per il lavoro e non vogliamo morire per la malasanità»; «vogliamo verità e giustizia per Federica ed Eva»; «Senza parole. Vergogna».
L’ospedale Jazzolino di Vibo era segnalato da tempo come una struttura vetusta e fatiscente, e da più parti se ne era chiesta la chiusura: «Non l’abbiamo fatto perché non potevamo privare i cittadini di un ospedale, che serve un’area piuttosto ampia», ha spiegato il ministro della Salute Turco.


07 dicembre 2007 - ilgiornale.it

Basta guerre nel mondo!