Test antidroga per parlamentari

Questa mattina è stato dato il via al test antidroga voluto dall'Udc. Dalle 9.30 alle 15.00 del pomeriggio sono stati 120 i parlamentari esaminati e sottoposti da uno a tre tipologie differenti di esame: saliva, urina e sangue. In fila, puntualissimi e ultra convinti Casini e il senatore Gino Trematerra, il primo ad effettuare l'esame. Molti i politici di Forza Italia e i leghisti. Un'iniziativa che "non è rivolta solo al palazzo ma mette in risalto una piaga della nostra società. La droga uccide la mente e le famiglie" questo il commento del segretario Lorenzo Cesa mentre il il leader dell'Udc Casini afferma "questo test dà fastidio, quelli che ci criticano sono gli stessi che ci hanno lasciato soli in Parlamento, ma noi siamo determinati a continuare la nostra battaglia". E mentre il capogruppo di An La Russa critica l'iniziativa definendola propagandistica e preferendo il test tricologico, i Verdi hanno fatto irruzione tra i parlamentari portando mele, pere e preservativi denunciando l'ipocrisia del test e affermando: "meglio mangiare pere che farsele".


01/08/07 - newgol.com

Under 24 i più indisciplinati

Automobilisti: gli under 24 i più indisciplinati


01/08/2007 - Corrono, guidano indisciplinati e, soprattutto i giovani, si ubriacano. Gli under 24 risultano i più indisciplinati. E' la fotografia non rassicurante che emerge dall'ultimo Rapporto ACI-CENSIS sui vizi degli italiani al volante e che dimostra come sia necessario mettere in atto tutte le scelte che permettano ai giovani, ma non solo a loro, di comprendere il proprio ruolo alla guida di un veicolo.


"Gli strumenti ci sono, devono solo essere utilizzati" dichiara l'ACI, secondo cui "è indispensabile una prevenzione basata su una visibile presenza delle Forze dell'Ordine sulle strade, unitamente a una maggiore attenzione alla formazione di una sana cultura della guida e una repressione costante dei comportamenti pericolosi".


Il Rapporto ACI-Censis, basato su 4.000 interviste, evidenzia come gli under24 ammettano uno stile di guida aggressivo ed indisciplinato (il 40,6% dichiara di superare i limiti di velocità), non usino regolarmente le cinture di sicurezza (36,7%) e siano i più propensi a guidare sotto l'effetto dell'alcol (7,3%), motivo che porta l'ACI ad insistere sul concetto del "Guidatore Designato" - colui che sceglie di rimanere sobrio per riportare gli amici a casa - che deve essere vissuto come una nuovo modello positivo dai ragazzi.


Gli automobilisti residenti in Comuni di piccole dimensioni, infine, sono più propensi alla guida in stato di ebbrezza: 3,3% delle risposte contro una media di 1,4%.


01/08/07 - infomotori.com

Test antidroga, è bagarre in piazza

Udc contestata dagli antiproibizionisti


E' finita in bagarre l'iniziativa dell'Udc in Piazza Montecitorio di sottoporre i politici ad un test antidroga sulla scia del caso Mele, il deputato dell'Udc protagonista di un festino a base di droga e sesso. Mentre alcuni parlamentari erano in fila davanti al laboratorio mobile per fare le analisi, un gruppo di deputati della Rnp e dei Verdi hanno fatto irruzione con mele, pere e preservativi lanciando slogan antiproibizionistici.



Il leader centrista
Per il leader dell'Udc Casini: "Il test dà fastidio a molti nonostante la nostra battaglia sia seria e rigorosa, quelli che ci criticano sono gli stessi che ci hanno lasciato soli a proseguire la battaglia in Parlamento". A chi gli fa notare l'assenza di An, schieratasi per il test tricologico e non per quello della saliva, urina e sangue, Casini risponde che non c'è da meravigliarsi dato che il suo partito è rimasto solo in questa battaglia per la morale pubblica.


Il caso Mele
Per quanto riguarda il caso Mele, Casini parla di "vicenda dolorosa" e Buttiglione aggiunge: "Non si può identificare l'errore di un singolo con un intero partito" e conclude: "Chi non ha avuto nelle propie fila un drogato, un corrotto, un mafioso o un camorrista?". Alle tre del pomeriggio sono già 120 i deputati esaminati, quasi un quarto del Parlamento. I risultati delle analisi arriveranno nei prossimi giorni e saranno rese pubbliche sul Web.


Gli antiproibizionisti
Servono una decina di minuti a testa, la macchina organizzativa dell'Udc decide di allungare i tempi data l'alta affluenza al laboratorio. Si prolunga fino alle 15. Molti aprofittano e si fanno l'analisi del sangue per ragioni private. Arrivano, a questo punto, a schiere masicce i Verdi Paolo Cento, Luana Zanella, Grazia Francescato, Paola Balducci. C'è anche Franco Grillini di Sinistra democratica e Donatella Poretti della Rosa nel pugno. I contestatori hanno con sè mele, pere e preservativi. "La mattina il test antidroga e la notte con le prostitute e la cocaina", gridano.


An non ci sta
Per Ignazio La Russa il test dell'Udc è inutile. "Abbiamo partecipato per coerenza ma questa cosa è inutile e propagandistica, Quindi invitiamo i parlamentari ad andare al laboratorio di analisi vicino al Pantheon per sottoporsi al test tricologico che monitora l'assunzzione di droghe fino a sei mesi prima". Sono una quarantina gli esaminati. Tra loro quattro sole donne: Anna Formisano e Ida D'Ippolito inizialmente, la senatrice Sandra Moracelli e Gabriella Carlucci più tardi.


01/08/07 - tgcom.mediaset.it

"Poveri parlamentari, soffrono di solitudine..."

"...e spendono 1.700€ per una notte brava, quanto lo stipendio di un insegnante a fine carriera". Dopo la proposta di aumentare i guadagni dei parlamentari per favorire il ricongiugimento familiare, la lettera aperta del presidente MDC Longo all'on. Cesa: "Dia le dimissioni".



"Illustre onorevole,

la storia del deputato UDC coinvolto in un festino a base di coca, alcool e sesso potrebbe restare una penosa storia personale e familiare se non fossero intervenute alcune sue dichiarazioni, ancor più penose.

L'affermazione sulla "durezza" della vita dei parlamentari e addirittura la proposta di aumentare il loro stipendio per facilitare il trasferimento a Roma delle rispettive famiglie sono un pugno nell'occhio di milioni di lavoratori che tirano avanti con 1000-1200 € al mese, magari con un carico di figli e qualche anziano genitore a carico. E sono ancor più offensive nei confronti di centinaia di migliaia di operai, tecnici, impiegati che partono la domenica sera per andare in altre città diverse a quella di residenza, dove tornano il venerdì sera, senza lamentarsi di solitudine, durezza di vivere, carenza di affetto o di sesso.

E ancora, egregio onorevole, ha considerato quanto sia costata al suo pruriginoso collega la notte brava? I conti li facciamo noi. Se andiamo su internet e leggiamo la descrizione del Marriott Grand Hotel Flora, dove si è svolta la vicenda, vediamo che si tratta di un 5 stelle di lusso, "uno degli alberghi esclusivi della Capitale. Le camere sono una diversa dall'altra, sono tutte elegantemente arredate con pezzi unici di antiquariato, antichi tavoli, porcellane e bronzi , dipinti e stampe, broccati, velluti e sete di rara preziosità che creano un'atmosfera calda e avvolgente".

Proprio quello di cui aveva bisogno per vincere la sua solitudine il povero on. Mele, che quindi paga almeno 400-500€ per una stanza, anzi per una suite (e forse solo per poche ore).

Ma ci vuole compagnia e allora anche una bella ragazza, anzi due, perché la solitudine è proprio tanta e anche in due potrebbe annoiarsi o non superare il magone che lo prende pensando alla sua famiglia lasciata a Brindisi. E sono almeno altre 800-1000 € per le due amiche che lo confortano.

Ma non bastano neppure loro. La malinconia di Mele è proprio insuperabile e neppure il sesso è sufficiente e allora ci vuole qualche bottiglia di whysky con un po' di magica polverina bianca, che ormai non costa neppure tanto, facciamo in tutto (alcool e droga) 200 €.

Ecco il costo (presunto ma molto vicino al vero) della notte brava di Mele: 500+1000+200, almeno 1700 €, lo stipendio di un insegnante a fine carriera o di un capotecnico in fabbrica, molto più di quanto la maggior parte degli italiani guadagnano a fine mese.

Onorevole Cesa, oltre alle dimissioni di Mele (dall'UDC, dalla Camera non si sa; anzi, Selva insegna, scommettiamo che resta?) non sarebbe il caso che offrisse anche le sue? Sarebbe un atto dovuto al Paese, a quei milioni di italiani che non possono permettersi, per vincere la solitudine, "la terrazza all'aperto (dell'Hotel Flora) un panorama mozzafiato sul centro storico e sul verde di Villa Borghese e che, in estate, sotto le stelle e alla luce di torce e candele, diventa un luogo magico".

Antonio Longo, Presidente Movimento Difesa del Cittadino

Il Movimento Difesa del Cittadino invita, infine, tutti i cittadini a inviare email di sdegno allegando la lettera all'indirizzo parlamentare ddell'on. Cesa: cesa_l@camera.it


Tratto da: helpconsumatori.it - 01/08/07 - criticamente.it

Contador, gli inquirenti indagano

Il dottor Franke lo aveva anticipato. La polizia tedesca ha acquisito documenti relativi a presunte pratiche illecite cui avrebbe fatto ricorso lo spagnolo Alberto Contador, recente vincitore del Tour de France. A fornire il materiale agli inquirenti uno dei massimi esperti in materia di doping.

Lunedì Franke, docente presso l'università di Heidelberg, aveva definito "una truffa" il successo del corridore della Discovery Channel evidenziandone il coinvolgimento nella Operacion Puerto, l'inchiesta della magistratura spagnola su una rete internazionale che gestisce il doping nel ciclismo.


01/08/07 - sportal.it

«Rifiuti, Bassolino va processato»

NAPOLI — La Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio del governatore della Campania Antonio Bassolino per reati che avrebbe commesso in qualità di commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, incarico che il presidente della giunta regionale campana svolse tra il 2000 e il 2004.

È l'epilogo ampiamente previsto dell'inchiesta sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Campania, che poco più di un mese fa aveva portato al sequestro disposto dal gip, di 750 milioni di euro nei confronti della Impregilo — la società affidataria dell'appalto — per la quale il giudice decise anche l'interdizione per un anno a trattare con amministrazioni pubbliche incarichi relativi alla gestione dei rifiuti. Ora gli ex vertici di Impregilo, Piergiorgio e Paolo Romiti, compaiono accanto a Bassolino e ad altri nomi, tra i quali quelli di ex funzionari del commissariato come Raffaele Vanoli e Giulio Facchi, che in passato furono rispettivamente vicecommissario e subcommissario, nella richiesta inviata al gip dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coordinati in questa indagine dal procuratore aggiunto Camillo Trapuzzano. Nell'elenco ci sono anche gli amministratori delegati di Fibe e Fisia, società collegate a Impregilo, Armando Cattaneo e Roberto Ferraris. Complessivamente le persone per le quali la Procura chiede il rinvio a giudizio sono ventotto, solo una in meno di quante ricevettero nel 2006 l'avviso di chiusura delle indagini.

In sostanza, quindi, gli investigatori hanno mantenuto pressoché intatta l'impostazione accusatoria. I magistrati sostengono che per l'inadeguatezza o la mancanza degli impianti, il ciclo dei rifiuti in Campania non avrebbe mai potuto funzionare così come era previsto nel contratto stipulato con la Impregilo, e che sia la società appaltatrice sia chi gestiva il commissariato era consapevole di questa realtà, ma avrebbe compiuto, ognuno per la propria parte, pesanti irregolarità per nascondere questa situazione. Ora per tutti il reato contestato è truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. Ma al di fuori delle carte giudiziarie, pesa l'atto d'accusa che il procuratore Giovandomenico Lepore lancia nei confronti di Bassolino: «Se fosse intervenuto quando doveva farlo, l'emergenza rifiuti non sarebbe arrivata al punto in cui è ora».

E se il governatore affida la sua difesa a un comunicato in cui sostiene che «forte è la sproporzione tra gli addebiti che mi vengono rivolti e la mancanza non solo di prove, ma anche di qualunque serio indizio», chiedendosi «per quale ragione, per quale vantaggio avrei dovuto favorire l'affidataria di una gara che per di più è stata progettata, bandita e assegnata prima che diventassi presidente della Regione?», e aggiungendo che «dal punto di vista politico dalla vicenda rifiuti ho tratto solo svantaggi», è proprio la politica che si scatena, in attesa che il gip, non prima dell'autunno, decida se mandare o meno Bassolino e gli altri sotto processo.

Alla prevedibile cascata di attacchi provenienti dal centrodestra, con la Lega che vuole il commissariamento della Regione Campania, An che propone la costituzione della Regione come parte civile se si arriverà al processo e Forza Italia che chiede a Bassolino di dimettersi, fa da contraltare l'altrettanto prevedibile solidarietà del sindaco di Napoli Iervolino («Sono profondamente convinta della sua onestà»), di Fassino («L'accertamento dei fatti dimostrerà l'assoluta correttezza delle sue scelte»), e di Veltroni («Sono certo che saprà dimostrare la correttezza dei suoi comportamenti »). Ma allargando lo sguardo al centrosinistra oltre le figure istituzionali o i ds, si trova anche chi non se la sente di esporsi troppo per il governatore. Come il senatore della Margherita Antonio Polito («Conosco Bassolino come persona onesta e rispettosa della legge. Mi auguro che l'inchiesta che lo riguarda confermi questo mio convincimento »), o come il capogruppo di Rifondazione alla Camera, Gennaro Migliore, che esprime «piena fiducia nella magistratura» e «l' auspicio che nei tempi più rapidi Bassolino possa dimostrarsi totalmente estraneo ai fatti». Ma proprio nel Prc c'è chi è molto più duro. Francesco Caruso, per esempio, che non usa mezzi termini: «La giunta Bassolino fa parte del problema dei rifiuti, non della sua soluzione. Quindi, rinvio o non rinvio a giudizio, il governatore a questo punto farebbe bene a dimettersi».

Fulvio Bufi - 01 agosto 2007 - corriere.it

Varata la legge per il parto indolore

Sanita': varata la legge per il parto indolore


Le donne venete hanno il diritto di usufruire gratuitamente del parto fisiologico indolore. Lo stabilisce la legge approvata all'unanimita' dopo la mezzanotte, nell'ultima seduta prima della pausa estiva dal Consiglio regionale del Veneto.

''Il Veneto diventa cosi' una regione all'avanguardia nei servizi sanitari - ha spiegato la relatrice Regina Bertipaglia (Forza Italia) - nell'assicurare alle future madri la possibilita' gratuita di scegliere il parto indolore, con il ricorso a tecniche antalgiche. Su quasi 28 mila parti l'anno che si registrano nella nostra Regione, attualmente il 13% avviene con l'anestesia epidurale, percentuale superiore alla media italiana (4 %) e a quella di regioni limitrofe, ma lontana dai livelli raggiunti in Gran Bretagna e in Francia, dove si arriva al 70%, e negli Usa dove il 90% delle partorienti si avvale di questa tecnica analgesica.


01/08/07 - padovanews.it

Insediato direttivo del Centro nazionale sangue

Iss: insediato Comitato direttivo del Centro nazionale sangue


Alla presenza del ministro della Salute Livia Turco, si è insediato oggi all'Istituto Superiore di Sanità il Comitato Direttivo del nuovo Centro Nazionale Sangue istituito con Decreto Ministeriale del 26 aprile 2007. Alla cerimonia di insediamento erano presenti il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci e i rappresentanti delle Associazioni Nazionali.

Al nuovo Centro, diretto da Giuliano Grazzini, sono affidate le funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico della rete trasfusionale nazionale, che il Centro eserciterà di intesa con la Consulta tecnica permanente per il sistema trasfusionale, anch'essa prevista dalla stessa legge, e istituita presso il Ministero della Salute.

Il Centro Nazionale Sangue (CNS), che ha sede presso l'Istituto Superiore di Sanità in Roma, nel rispetto delle autonomie regionali, dovrà rappresentare il punto nodale del sistema trasfusionale nazionale per una rilevante serie di funzioni in materia di programmazione e pianificazione, definizione e coordinamento dei flussi informativi, emanazione di linee guida tecniche e regolatorie, monitoraggio e verifica degli obiettivi di sistema, vigilanza e ispezione, formazione e ricerca scientifica e, non ultimo, di promozione della donazione del sangue e della ricerca ad essa correlata.

Secondo il decreto attuativo da cui è nato il Centro Nazionale Sangue, la sua direzione è affidata ad un direttore generale medico, coadiuvato da un Comitato Direttivo, composto da tre rappresentanti associativi, tre responsabili di organismi regionali di coordinamento per le attività trasfusionali, e dal presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.

Con l'istituzione del CNS è stata data attuazione ad uno dei passaggi di maggior valore strategico della legge 219/2005. L'auspicio è che le competenze professionali, l'entusiasmo e la passione che muovono i componenti e il direttore possano essere espresse al meglio con un rapido avvio della logistica ed organizzazione del Centro che, trattandosi di un organismo fin ad oggi non esistente, devono essere create da zero.

Al Centro è stato assegnato un contributo annuo di 2.500.000 euro a decorrere dall'anno 2005.

La direzione del CNS è affidata al Dott. Giuliano Grazzini, coadiuvato da un Comitato Direttivo composto dal Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Prof. Enrico Garaci, da tre responsabili di organismi regionali di coordinamento per le attività trasfusionali - il Dott. Michele Bajorek, il Dott. Antonio Breda, il Dott. Michele Scelsi - e da tre rappresentanti delle Associazioni e Federazioni di donatori volontari di sangue - il Dott. Giampietro Briola, il Dott. Aldo Ozino Caligaris e il Dott. Ettore Tieghi


(red) - 01/08/07 - asgmedia.it

Travolto e ucciso da un'auto

Travolto e ucciso da un'auto: tasso alcolico sopra la norma


La magistratura ha deciso di aprire un’inchiesta sull’incidente mortale avvenuto lunedì pomeriggio in via Cavedalone nel quale ha perso la vita il 62enne Mauro Camporesi, tamponato da un’auto mentre era alla guida della sua moto. Il marocchino alla guida dell’automezzo, infatti, è risultato in possesso di un tasso di alcol nel sangue ben superiore alla norma, almeno tre volte sopra il limite consentito. Tuttavia non è stato ritenuto opportuno l’arresto.



L’INCIDENTE DI LUNEDI’ - Ancora sangue sulle strade forlivesi. L’ultimo incidente mortale si è registrato lunedì pomeriggio in via Cavedalone, in località San Giorgio. Un motociclista 62enne, Mario Camporesi, si trovava in sella alla sua moto quando, viaggiando in direzione centro, è stato tamponato da un’auto condotta da un 27enne di origine marocchina. Il tempestivo arrivo dell’ambulanza del 118 è servito, purtroppo, solo a constatare il decesso di Camporesi.



Gli agenti della polizia stradale sono al lavoro per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Una disattenzione del conducente del mezzo, una brusca frenata del motociclista, o chissà quale altro motivo può aver provocato la tragedia.



Di certo c’è che l’impatto è stato particolarmente violento visto che anche l’automobile è finita fuori strada e il suo conducente ha riportato alcune ferite, seppur di lieve entità.



01/08/07 - romagnaoggi.it

Amy, regina del soul tra mille tormenti

Scritto sul corpo. Come si usa in Oriente, dove geishe sottomesse decorano la pelle dei loro signori con frasi amorose e pitture di guerra. E come abbiamo visto in certi film americani, dove vendicativi ex galeotti usano inchiostro e ago per ricordare a se stessi cosa devono far patire al mondo appena usciti dal carcere. Il corpo di Amy Winehouse, prodigioso talento soul inglese, rivela una vita di eccessi e patimenti.


La nuova regina bianca della musica nera per antonomasia viene da un passato di ferite autoinflitte, sbronze colossali, nevrosi e una devastante anoressia lasciatale in eredità dalla fine dell'amore con Blake Fielder-Civil, amore poi riaccesosi e culminato nel recente matrimonio. Il prestigioso Mercury Prize vinto e le vendite record dell'album Back To Black, prodotto dal mago Mark Ronson, non placano i patimenti interiori della Winehouse. Tatuaggi, graffi, smagliature e lividi li raccontano meglio di tante parole.


Di recente, Amy ha dato spettacolo dietro le quinte del Glastonbury Festival, dove è stata pizzicata dai paparazzi mentre scolava due bottiglie di vino, una di vodka, una di champagne e una di brandy. Il tutto inframezzato da mangiate di pizza e cioccolata. Inevitabile la brusca pausa del concerto, con lei che andava a vomitare dietro le quinte. Questa la sua difesa: "Ho un problema, ma è anche vero che viene ingigantito dalla stampa, mi dipingono peggio di come sono".


Una vera confessione, la sua, senza rete di protezione: "L'alcol è per me un problema. Ha sostituito le droghe ed è un vero dramma. Quando mi bevo mi ubriaco terribilmente, non so neanche io perché, forse per noia. In generale, le cose che mi fanno star male riesco a dominarle solo quando le metto in musica. La musica è terapeutica e spero che mi aiuti a vincere l'alcolismo". Non a caso il testo del suo hit Rehab è l'autobiografica, tragicomica storia di una donna che tutti tentano di mandare in riabilitazione, ma invano.


01/08/07 - musica.tiscali.it

C'è un dopato anche nel golf

Pissilli trovato positivo al finasteride durante il Campionato Nazionale


Senza limiti - Neppure il golf è immune al doping. Il Laboratorio di Roma ha infatti rilevato, nel primo campione sottoposto ad analisi, "la presenza di carbossi finasteride (cat. S5 Wada-diuretici e agenti mascheranti)" per Alessandro Pissilli, tesserato della Federazione Italiana Golf e del Golf Club Firenze Ugolino. Lo ha reso noto il Coni con un comunicato. Il controllo, in competizione, era stato effettuato su richiesta della federgolf, il 29 giugno scorso a Fubine (Alessandria), in occasione del Campionato Nazionale Omnium.


01/08/07 - skylife.it

Prete razzista inchiodato da YouTube

Australia: Melbourne, prete razzista inchiodato da YouTube


MELBOURNE (Australia) - YouTube colpisce ancora. E questa volta a finire nel mirino del sito di filmati amatoriali - e non solo - e' stato un sacerdote cattolico australiano, Geoff Baron, sospeso dall'arcivescovo Denis Hart dopo essere stato pizzicato' a gridare oscenita' e insulti razzisti ad alcuni ragazzi di origine asiatica impegnati in evoluzioni su skateboard davanti alla sua chiesa. Nel filmato i giovani si prendono a spinte con monsignor Baron, accusandolo di pedofilia, mentre il sacerdote si lancia in una serie di invettive fra cui: Tornate da dove venite, voi non appartenete all'Australia'. L'episodio era avvenuto un anno fa, ma il filmato e' stato inserito su YouTube solo recentemente. Baron, decano della cattedrale di St. Patrick a Melbourne, e' stato costretto a presentare scuse pubbliche. (Agr)


01/08/07 - ilsecoloxix.it

Auser: dal primo giugno 15 mila telefonate

Auser: dal primo giugno 15 mila telefonate da anziani soli


ROMA - 15 mila telefonate dal primo giugno a meta' luglio. Sono quelle effettuate dagli anziani italiani al Filo d'Argento dell'Auser, il numero verde della Onlus che risponde alle necessita' degli anziani rimasti soli in citta'. "Sono soprattutto le donne a chiamare - spiega Rita Confalone coordinatrice del Filo d'argento Auser del Lazio - hanno tra i 75 e gli 84 anni, e quasi la meta' vive da sola". Le richieste d'aiuto riguardano il trasporto e l'accompagnamento in ospedale per una visita, la consegna a casa di spesa e farmaci, ma anche semplicemente un po' di compagnia per una passeggiata. "E' la solitudine il problema maggiore - conferma Confalone - molti telefonano non perche' hanno bisogno che gli portiamo la spesa, ma per scambiare quattro chiacchiere". (Agr)


01/08/07 - corriere.it

Alcol aumenta rischio di cancro all’intestino

Bere alcolici aumenta il rischio di cancro all’intestino
Secondo uno studio condotto su 480.000 persone dal Cancer Research britannico, le probabilità di ammalarsi di tumore, per chi assume più di 30 grammi di alcol al giorno, circa due pinte di birra


Londra, 30 lug. (Ign) - Più si beve maggiore è il rischio di essere colpiti da un tumore all’intestino. Una pinta di birra o un abbondante bicchiere di vino ogni giorno, aumentano del 10% il rischio. Quelli che invece bevono più di 30 grammi di alcol, meno di un paio di pinte di birra chiara, aumentano il rischio di contrarre il tumore addirittura del 25%.

A pubblicare questi risultati è il Cancer Reasearch britannico, che ha condotto uno studio su 480.000 persone in collaborazione con l’International Journal of Cancer.

Sono più di 30.000 i casi che vengono diagnosticati ogni anno solamente in Gran Bretagna. ''Questa ricerca mostra chiaramente che più si fa uso di alcool e più il rischio di tumore all’intestino è alto'', ha dichiarato il professor Tim Key, epidemiologo del Cancer Research.

Gli scienziati che hanno condotto lo studio, sostengono che ''è importante che le persone facciano attenzione alla quantità di alcol che ingeriscono e non al numero di bicchieri che ordinano al pub''.

Frank Soodeen, dell’Alcohol Concern, ha sottolineato che ‘’in Gran Bretagna si tende troppo spesso a concentrarsi sulle conseguenze sociali dovute all’uso di alcol. Questo rapporto mette in chiara evidenza il fatto che bere regolarmente comporta problemi anche sulla salute delle persone, problemi di cui la gente non è sufficientemente al corrente. Per ridurre al minimo il rischio -conclude- è consigliabile ovviamente limitare il quantitativo di alcol, ma soprattutto evitare di farne uso regolarmente ogni giorno''.


31.07.07 - adnkronos.com

Freon, nuova droga dei poveri

In Usa lo sniffano i bambini


La nuova droga dei poveri e dei bambini americani è il gas freon, sniffato direttamente dai condizionatori. Si chiama "sniffing" ed è la pratica, esportata dalle favelas brasiliane, che negli ultimi anni sembra aver dilagato tra i giovanissimi americani con la voglia di "sballare". Basta immergere la testa in una busta di plastica con all'interno il gas tossico del condizionatore per diventare immediatamente euforici.


Ma i medici lanciano l'allarme:"Il freos è un gas che se inspirato in grandi quantità può causare gravissimi danni alla salute". Intanto arrivano nelle varie stazioni di polizia di diverse città americane le denunce di proprietari di abitazioni che raccontano di aver subito il "furto del gas del condizionatore".


01/08/07 - tgcom.mediaset.it

1124 i sanzionati per guida in stato d'ebbrezza

RIMINI - Polizia Municipale: 1124 i sanzionati per guida in stato d'ebbrezza


RIMINI – 1.124. Sono le sanzioni effettuate dagli agenti della Polizia Municipale ad automobilisti al volante sotto l'effetto di bevande alcoliche. Un numero impressionante è destinato in maniera inesorabile a crescere visto che il mese di agosto è appena iniziato. Per contrastare l'abuso di alcol, il comandante dei Vigili Urbani, Vasco Talenti, ha annunciato controlli presso esercizi che vendono alcolici e l'utilizzo di un etilometro più rapido ed efficace.


Ogni anno che passa crescono le multe per guida in stato d'ebbrezza. Nel 2005 sono state 1.528, lo scorso anno 1.564 e sino al 25 luglio 1.124, destinate a crescere. Sono, invece, 51 gli automobilisti che sono stati scoperti alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (53 nel 2006 e 59 nel 2005).


01/08/07 - romagnaoggi.it

Keith Richards scrive le sue memorie

KEITH RICHARDS SCRIVE LE SUE MEMORIE, IL LIBRO ATTESO NEL 2010


7,3 mln dollari al chitarrista dei Rolling Stones per raccontarsi



New York, 1. ago. (Ap) - Aneddoti fumosi e piccanti saranno contenuti nel libro di memorie che Keith Richards, leggendario chitarrista dei Rolling Stones, sta scrivendo e che uscirà secondo le previsioni nel 2010.




Sarà la storia della sua vita" ha riferito ieri Michael Pietsch, della casa editrice americana Little Brown che ha ottenuto il contratto battendo la concorrenza degli altri editori.




Il musicista sessantatreenne, da tempo dipendente dalla droga, ha ricevuto 7,3 milioni di dollari (5,33 milioni di euro) per raccontare la sua tumultuosa esistenza.



01/08/07 - notizie.alice.it

Pioggia di adesioni per don Di Noto

Pioggia di adesioni all’appello lanciato sul web da don Di Noto


Roma Ha riscosso successo la lettera aperta con cui don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’associazione Meter ha invitato i suoi confratelli e tutti i religiosi a denunciare e condannare i preti pedofili. «In un passato anche recente - ha spiegato don Fortunato Di Noto - a volte è successo che sacerdoti che avevano confessato e patteggiato venissero solo trasferiti e non sospesi a divinis e questo non può che ingenerare confusione nei fedeli. Ma sia chiara una cosa: non sono io a chiedere queste misure, è la Chiesa stessa a prevederle con estrema linearita’ nei suoi testi legislativi.Chi quindi la accusa di coprire gli abusi non conosce la materia». In merito alle adesioni che ha suscitato la lettera, don Di Noto ha sostenuto che «è la prova che proprio chi vive nella Chiesa, com’è ovvio, desideri per lei tutto il bene possibile dal profondo dell’anima. In Italia siamo 48mila preti e il nostro dovere è donare la vita stessa sacrificandola, se necessario, al bene comune della società in difesa dei più deboli, i bambini al primo posto. Per pochi di noi che diventano famosi in seguito ad azioni eroiche a favore degli ultimi, ce ne sono decine di migliaia che ogni giorno agiscono nel silenzio, senza che si sappia, ma senza di loro le vittime di violenza, fame e ingiustizia non avrebbero difesa alcuna. Se tra noi c’è anche qualche raro confratello caduto nel peggiore dei peccati, le vittime sono in primo luogo i bambini abusati, ma subito dopo la Chiesa intera, che non può accettare un abominio del genere». Spiega ancora don Di Noto: «Sono due le vittime: i bambini e la Chiesa. Bisogna agire con giustizia e misericordia insieme, come d’altra parte nei confronti di chiunque sbagli, non solo dei preti. Insomma, non processi sommari come troppo spesso si vede, ma nemmeno tolleranza: i fatti vanno appurati e, se c’è colpa, il sacerdote va allontanato dal ministero. In quindici anni che combatto la pedofilia nell’Associazione Meter, mi e’ capitato di seguire i casi solo di quattro sacerdoti: tre si sono rivelati poi false accuse, uno si e’ concluso con la condanna. I dati ufficiali del ministero dell’Interno, poi, parlano chiaro: nel quadriennio 2001-2005 su 2.086 persone denunciate gli uomini di Chiesa coinvolti sono una quindicina, e per lo più per pedopornografia on-line». Conclude poi don Fortunato di Noto «Penso alle parole che mi hanno scritto semplici preti come me, o invece vescovi come Rino Fisichella, il quale riconosce che “la pedofilia è un dramma sempre e comunque” ma ancora più se perpetrato da un uomo di Chiesa, che quindi non deve assolutamente rimanere al suo posto».


01/08/07 - ilmeridiano.info

Tratta di esseri umani

Insieme a favore delle vittime della tratta di esseri umani


La cooperativa Comunità Oasi2 -onlus di Trani, in collaborazione con l’Assessorato alla Solidarietà Sociale della Provincia di Bari e con gli oltre 18 comuni del barese e del foggiano partner del progetto, ha organizzato, lunedì 30 luglio alle 11,00 presso la sala stampa della Provincia, una conferenza stampa per la presentazione pubblica del progetto “Aleida 7 Interventi di protezione sociale, accoglienza e inserimento socio-lavorativo di persone vittime di tratta per sfruttamento sessuale e lavorativo” finanziato ai sensi dell’avviso n. 8 del 27 febbraio 2007 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità ex art.18 D.Lgs 286/98.


Un progetto storico sul territorio e del resto, uno dei pochi progetti rifinanziati quest’anno dal Ministero, a fronte di una selezione operata assai significativa tra i diversi progetti presentati (ne sono stati finanziati solo 40 in tutta Italia, circa la metà dei progetti presentati) che indiscutibilmente lascia più sguarnito il territorio, invece toccato profondamente da questa tragedia, e più cocente il dramma di tanti immigrati, non semplicemente clandestini ma vittime di tratta, ridotti in schiavitù.


L’Oasi 2 in questi giorni, in piena continuità con le attività e i servizi già in atto, ha avviato il progetto Aleida 7 in favore delle persone vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo, un progetto giunto alla sua settima edizione e al nono anno di attività; un progetto che incontra una presenza silenziosa e inquietante, quella di persone vittime di tratta che interrogano le istituzioni e le comunità territoriali.


La complessa partnership è il vero punto di forza del progetto, un elemento di connessione strategica col territorio che permette di agire positivamente in favore delle vittime nonostante il fenomeno, cambiando volto ma non dismettendo le caratteristiche di estrema violenza e violazione dei diritti fondamentali delle persone, rende sempre difficile e complessi gli interventi. La partnership con la ASL Bat e l’Ufficio Scolastico Regionale, oltre che i Centri Territoriali per l’Impiego, assieme alla partnership con molti enti del terzo settore, pugliesi e di tutto il territorio nazionale, dice della complessità degli interventi.


All’incontro hanno preso parte oltre ai referenti progettuali di Oasi2, Antonella De Benedittis, responsabile area immigrazione e Ilaria Chiapperino, coordinatrice del progetto, l’assessore provinciale alla solidarietà sociale e alle politiche dell’accoglienza, Antonello Zaza, e il sostituto commissario dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Foggia


Gli Enti Locali cofinanziatori del progetto sono la Provincia di Bari e i comuni di Bari, Barletta, Andria, San Ferdinando, Margherita di Savoia, Trinitapoli, Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Gravina, Giovinazzo, Bari, Mola, Apricena, Rignano Garganico, Manfredonia e quelli dell’ambito Canosa-Spinazzola-Minervino. Il progetto riceve il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione.


Info e contatti:
COMUNITA’ OASI2 S. Francesco Onlus
Via Pedaggio Santa Chiara 57 bis - 70059 Trani (BA)
comunicazione@oasi2.it t. 0883.582384 fx 0883.506500

Spacciava ai ragazzini

Spacciava ai ragazzini davanti alla piscina, presa


Per loro, i «bambini» stavano giocando a pallone ai giardinetti, quasi un obbligo per un ragazzino di 12 anni durante le vacanze estive. Figurarsi la sorpresa di mamma e papà quando sono stati convocati dai carabinieri per riprendersi i frugoletti sorpresi a comprare hashish da una spacciatrice. Lei invece nel frattempo era finita in carcere con l’aggravante specifica di aver ceduto sostanze stupefacenti a minorenni.

La scoperta è stata fatta dai militari della compagnia di porta Magenta impegnati in controlli in borghese nei vari giardinetti, ormai luoghi prediletti per lo smercio del fumo. Come appunto quelli di piazzale Selinunte dove carabinieri in borghese hanno notato Giuliana De Matteis, in compagnia del suo cane, un labrador nero pece. La donna, 32 anni, è infatti piuttosto nota per la sua attività, avendo anche precedenti specifici.

I rudi investigatori non hanno però potuto celare il loro stupore quando la pusher è stata avvicinata da due studenti delle medie. I ragazzi hanno chiesto il fumo, la donna ha risposto se avevano i soldi, loro li hanno mostrati e lei ha fatto segno di stare attenti. Che non si sa mai: ci fossero in giro dei carabinieri! Così la pusher ha fatto loro cenno di seguirla e lo strano quartetto, la donna, il cane e i due bambini, si è diretto alla fermata dell’autobus, preso un mezzo che li ha portati in via Seganti davanti alla piscina Argelati. Qui avviene la cessione, o meglio il tentativo. Giuliana De Matteis infila la mano nel reggiseno, e tira fuori una briciola di hashish. Per la cronaca 3,5 grammi venduti per 40 euro. Spacciatrice e pure disonesta: un grammo sul mercato non va oltre i 5 euro. Ma del cattivo trattamento commerciale gli acquirenti non hanno avuto modo e tempo di lamentarsi, perché sono saltati fuori i militari e, smesse le barbe finte e sguainati i distintivi, hanno bloccato la compravendita.

Donna e cane sono finiti dietro le sbarre: lei quelle del carcere di San Vittore, «lui» quelle di un canile. I ragazzetti in caserma dove hanno candidamente confessato che non era neppure la prima volta... che sì insomma... qualche tiratina a uno spinello l’avevano già data. Come del resto conferma una recente ricerca dell’Associazione Modavi di Roma, secondo la quale un terzo degli studenti delle medie inferiori ha fumato almeno una volta già a partire dagli 11 anni, e di questi il 16 per cento ne fa addirittura uso giornaliero. Dati su cui dovranno ora meditare i genitori dei due ragazzini arrivati a riprendere i figli: per la cronaca una mamma bidella e un papà piccolo impresario edile.


di Enrico Silvestri - mercoledì 01 agosto 2007 - ilgiornale.it

Pedofilia: arrestato maestro

Pedofilia, arrestato maestro elementare


Un maestro di musica è stato messo agli arresti domiciliari per reati di pedofilia. L'accusa, secondo le prime informazioni, parla di abusi sessuali su quattro bambine di 9 anni di due scuole elementari diverse. Gli episodi sono stati denunciati dai genitori di due delle bimbe, che tra l'altro non si conoscono. L'arrestato, R. B., 54 anni, originario di Palermo, è stato rintracciato nella località ligure dove stava trascorrendo le vacanze. Tre delle quattro vicende contestate risalgono alle ultime settimane, e hanno avuto come vittime tre bimbe che frequentavano un ciclo di lezioni chiamato "Estate Musica". La quarta sarebbe avvenuta in un istituto scolastico alle porte della città. Ansa


01/08/07 - city.corriere.it

Bologna: guida ubriaco e causa morte

Bologna: guida ubriaco e causa morte, Gip lo scarcera


BOLOGNA - Il Gip di Bologna Gabriella Castore ha convalidato l'arresto per omicidio colposo del 36enne che domenica scorsa, guidando ubriaco, aveva causato un incidente stradale e la morte di una donna di 65 anni ad Anzola Emilia. Tuttavia il Gip ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari, disponendone quindi la scarcerazione, perche' a suo dire non esisterebbe pericolo di reiterazione del reato. L'uomo, infatti, e' incensurato e non e' avvezzo all'abuso di alcol. (Agr)

31.07.07 - corriere.it

Mele: procura apre il fascicolo

MELE, PROCURA APRE FASCICOLO: "LA DROGA FORSE PORTATA DA LUI"

Roma, 31 lug. (APCom) - La Procura di Roma ha formalmente aperto un fascicolo d'inchiesta sul caso di Cosimo Mele, il parlamentare dell'Udc che ha avuto un incontro a luci rosse con una squillo in un noto albergo della Capitale. Secondo quanto si è appreso gli inquirenti vogliono accertare se come riferito dalla donna l'esponente politico ha portato con sè della sostanza stupefacente. In ogni caso - si sottolinea - si vuol capire che 'percorso' ha fatto la droga. I pm mantengono il più stretto riserbo sul reato per cui è stato rubricato il fascicolo. Intanto nelle prossime ore sarà avviata l'attività istruttoria. Prevedibile, in tal senso, la convocazione di Mele, della prostituta, del personale ospedaliero che l'ha assistita, e di quello alberghiero


01/08/07 - la7.it

Capsule e pasticche

L'Ufficio per la Politica Nazionale sul Controllo delle Droghe della
Casa Bianca, diretto da John Walters, stima che annualmente gli statunitensi
spendano 65 miliardi di dollari per l'acquisto di droghe illegali. E da circa
cinque anni preferiscono le metanfetamine alla cocaina, all'eroina, al crack e
alla marijuana.


Traduzione a cura di Andrea Turchetti


Il 15 marzo di quest'anno un'operazione congiunta della polizia messicana e
dell'agenzia antidroga degli Stati Uniti, DEA, ha permesso di confiscare 205
milioni in banconote nascoste nella casa di Zhenli Ye Gon, un imprenditore
cinese nazionalizzato messicano, considerato come uno dei principali importatori
di efedrina illegale nel paese 'azteco'. Quella fortuna in contanti, la maggiore
mai sequestrata al crimine organizzato in tutto il mondo, è, secondo la DEA,
solo una briciola dei profitti derivanti dalla vendita di materie prime per
elaborare e poi commerciare metanfetamine, attualmente la seconda droga usata
dagli statunitensi, superata solo dall'alcol.
Il rapporto “Valutazione nazionale sulla minaccia delle droghe, 2007”,
pubblicato recentemente dalla DEA, indica che 11,7 milioni di statunitensi
consumano metanfetamine.







Lo stesso rapporto indica che il narcotraffico fra il Messico e gli Stati Uniti
muove all'incirca 22 miliardi di dollari, la maggior parte dei quali deriva da
droghe sintetiche.





La crescente produzione di metanfetamine è una conseguenza del deficiente
controllo sulle importazioni illegali di efedrina e di pseudoefedrina, prodotte
in Cina e in India. In base a dichiarazioni della direttrice della DEA, Karen
Tandy, nel marzo 2004 la DEA stessa ha predisposto, assieme ad altre tre
organizzazioni internazionali e ai governi di 95 paesi, un progetto chiamato
'Prisma' con centro operativo a Hong Kong, per cercare di controllare il
traffico di precursori chimici che servono per produrre queste 'designer drugs',







Il progetto ha permesso il sequestro di numerosi carichi, etichettati come
antinfluenzali, di efedrina e di pseudoefedrina, che sono alla base della
produzione delle droghe sintetiche nei laboratori dei cartelli messicani.







Dal 2005 le agenzie antidroga hanno affinato le forme di cooperazione per
l'interscambio di informazioni sui preparati farmaceutici che contengono
efedrina, pseudoefedrina e altri precursori come gli anabolizzanti.







Nel dicembre 2005 nel porto di Manzanillo le autorità messicane hanno confiscato
un carico di 3,2 tonnellate di pseudoefedrina (5,1 milioni di compresse),
nascoste in 1260 casse che avrebbero dovuto contenere ventilatori elettrici
provenienti dalla Cina.







L'Ufficio per la Politica Nazionale sul Controllo delle Droghe della Casa
Bianca, diretto da John Walters, stima che annualmente gli statunitensi spendano
65 miliardi di dollari per l'acquisto di droghe illegali. E da circa cinque anni
preferiscono le metanfetamine alla cocaina, all'eroina, al crack e alla
marijuana.







La DEA sostiene che le vie preferite dai trafficanti cinesi comprendano il porto
di Long Beach (California) e quello delle Hawaii. A quest'ultimo i precursori
arrivano in navi mercantili che generalmente non sono soggette a ispezioni nei
punti di carico e scarico.







Direttamente in vena







Il primo utilizzo di massa di anfetamine avvenne durante la Guerra Civile
spagnola. Successivamente, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la maggior
parte dei paesi belligeranti ricorse alle sue proprietà. Sia fra le truppe
tedesche sia fra quelle britanniche e giapponesi, il consumo di anfetamine
divenne generalizzato, in particolare da parte dei piloti per rimanere in
allerta. Per le truppe giapponesi la metanfetamina era il 'senroyu zoko zai',
che significa 'elisir degli spiriti combattenti'.







La droga veniva distribuita anche fra i lavoratori dell'industria degli
armamenti, per aumentarne la produttività. Sebbene ufficialmente non se ne
somministrò alle truppe statunitensi, si calcola
che più di un milione e mezzo di combattenti assumessero anfetamine con
regolarità. Fra le forze britanniche vennero distribuite circa 72 milioni di
compresse di benzedrina, il che permise agli uomini della Royal Air Force (RAF)
di sconfiggere i piloti della Luftwaffe, ma fece anche sì che al termine della
guerra vi fossero centinaia di tossicomani.







Il consumo diffuso di anfetamine fra i soldati nordamericani avvenne durante la
Guerra di Corea, fra il 1950 e il 1953. Si calcola
che le truppe abbiano assunto più metanfetamine rispetto a tutte le forze
britanniche e statunitensi della Seconda Guerra Mondiale.







Fino all'inizio del 1958 l'accesso alle anfetamine era relativamente facile per
la popolazione. Al consumo elitario della cocaina, circoscritto alle avanguardie
artistiche e culturali, si sommarono le esperienze dei veterani della guerra,
l'approvazione scientifica relativa alle prescrizioni come pillola anti-fatica e
i mutamenti di alcuni valori nella società del dopoguerra, come l'enfasi
sull'individualismo, la realizzazione personale, l'efficienza e la produttività
lavorativa.







I primi seri problemi si riscontrano quando coloro che consumavano morfina o
eroina scoprirono la possibilità di iniettarsi la polvere contenuta negli
inalatori nasali. Alla fine degli anni '50 le anfetamine sostituirono la cocaina
nella celebre combinazione chiamata 'speed ball'. Erano più economiche e più
facile da reperire, e i loro effetti risultavano più prolungati. Il consumo
illegale di anfetamine passò dalle avanguardie culturali alla classe media e a
settori marginali legati alla delinquenza. La transizione verso il consumo per
via endovenosa fece emergere anche i problemi della dipendenza da anfetamina.







L'enorme quantità di anfetamine da cui la popolazione si vide inondata nel
dopoguerra ebbe gravi conseguenze in Giappone, dove la droga venne accompagnata
dalla propaganda che mirava a sollevare l'animo della popolazione demoralizzata
per la sconfitta. In questo modo si spiega la reale epidemia del consumo di
metanfetamine per via endovenosa che ebbe luogo in quel paese fra il 1945 e il
1955. Il prodotto più richiesto erano le fiale da tre milligrammi di
metanfetamina (il 'Philopon'), il cui contenuto si iniettava in vena, e il cui
consumo arrivò a una media di 90 milligrammi al giorno per persona.







L'utilizzo ebbe inizio nelle città, come Tokyo, Osaka, Kobe e Yokohama, e i
primi gruppi a pagarne le conseguenze furono le minoranze cinesi e coreane. Nel
1948 si calcolò
che fra il 5 e il 10% dei giapponesi tra i 16 e i 25 anni fosse dipendente
dall'anfetamina; nel 1949 la metanfetamina venne classificata come sostanza
pericolosa e il suo utilizzo fu limitato per legge. Il momento critico si
registrò nel 1954 quando su una popolazione di circa 89 milioni di persone, i
consumatori di metanfetamina erano tra i 500 mila e i 2 milioni; la metà dei
quali dipendenti dalla sostanza.







Il salto quantitativo







Il consumo illegale di psicostimolanti in Scandinavia ebbe inizio e si estese
soprattutto in Svezia. Le anfetamine vennero introdotte in quel paese nel 1938.
Fra il 1942 e il 1943 si stimava le assumessero circa 200 mila persone.







Il salto quantitativo si produsse nel 1955 dopo l'introduzione della
fenmetrazina (Preludin), una sostanza simile all'anfetamina scoperta nei
laboratori della 'Boehringer Ingelheim' e commercializzata come inibitore
dell'appetito.







La produzione farmaceutica di anfetamine non cessò di crescere negli anni '60.
Negli Stati Uniti, da 3,5 milioni di dosi nel 1958 si passò a oltre 20 milioni
nel 1970. Nel 1966 il 50% della produzione veniva destinata ai mercati illeciti
e il 90% del traffico illegale, circa 25 tonnellate di anfetamine, si effettuava
nei paraggi dei parcheggi per camion, dei distributori di carburante e dei
ristoranti lungo le principali arterie stradali.







A partire dagli anni '70 fu rilevante la comparsa di varianti dell'anfetamina,
alcune della quali con proprietà allucinogene: derivati metossilati, come la PMA,
le DMA e la TMA (metossi, dimotossi o trimetossi anfetamina);
metilenediossiamfetamine, come la MDA, MDMA e MDR; e altre analoghe, come
l'allucinogena DOM o STP (dimetossi-metanfetamina).







Negli anni '70 il consumo rimase circoscritto agli ambienti hippie, mentre era
in aumento l'invasione della cocaina sudamericana. Ma le restrizioni nei
confronti delle anfetamine comportarono la comparsa di laboratori clandestini
per rifornire il mercato. Nel 1982 negli Usa si sequestrarono circa 200
laboratori, circa 500 nel 1986, e oltre 800 nel 1989. Nel 1987 il numero dei
laboratori sequestrati in Germania raddoppiò e alla fine degli anni '80 erano
presenti in molte parti del mondo, dal Canada all'Australia, passando per il
Messico e la Thailandia.







Contemporaneamente le varianti metileno e metossilate catturarono nuove
attenzioni. Se in precedenza il consumo non terapeutico era confinato a gruppi
minoritari, come gli spiritualisti della new age, alla fine degli anni '80 la
sostanza divenne di moda associata alle feste dove predominava la musica techno.







Questa droga, considerata uno stupefacente anfetaminico, venne sintetizzata
negli Stati Uniti nel 1980 per l'impiego in alcune terapie contro la demenza. Il
suo primo nome fu 'XTC', e da lì 'Ecstasy'. A causa degli effetti allucinogeni
simili a quelli della marijuana venne dichiarata illegale dall'Onu nel 1986. Nel
1989 si diffuse in Spagna e in Italia come afrodisiaco, proprietà che si ritiene
presente anche nel corno di rinoceronte, nelle unghie di gatto nero o nella
cresta di cappone... A Ibiza e a Maiorca era nota come 'E', 'Droga delle feste',
'Pillola dell'amore', 'Acid house', 'Polvere di stelle', 'Paradiso', 'Colomba' e
'Essenza di Adamo'.







La moda si estese nei campus universitari degli Stati Uniti e Europa. Uno studio
realizzato a Londra riscontrò un aumento delle intossicazioni acute relazionate
con le anfetamine a partire dal 1991, quando morirono sei adolescenti a causa
del consumo eccessivo di ecstasy.







'Cattoliche' e 'Campanelle'







In Cile alle droghe sintetiche sono stati attribuiti nomi differenti; venivano
vendute in diversi contenitori e, nella maggior parte dei casi, i consumatori ne
ignoravano la composizione chimica. Era usuale che assieme alle pasticche si
bevesse alcol. Le
più conosciute erano le 'bianche', compresse di 'Escancil', una metanfetamina
che inibisce l'appetito, di colore bianco e di piccole dimensioni; le 'cattoliche',
capsule di anfetamina di colore bianco o celeste, simile a quello della squadra
di calcio dell'Università Cattolica; le 'campanelle', confetti rossi che i
consumatori lavavano per togliere il colorante ed evitare così che la polizia le
riconoscesse; le 'verdi con bianco', un tipo di anfetamina; le 'Tonaril',
farmaco utilizzato nelle terapie contro il morbo di Parkinson che produce un
allucinazioni di un certo tipo; e la 'rossa con gli occhi azzurri', lo
stimolante 'Desbutal'.







Negli anni '90 i Paesi Bassi sono stati il principale produttore di anfetamine
in Europa. I laboratori si trovavano nel sud del paese e nel nord del Belgio, e
la produzione era gestita da organizzazioni criminali, piccoli gruppi o anche da
singoli che elaboravano produzioni diversificate.







Nel 1995 esperti olandesi hanno calcolato
che il numero di laboratori illegali era fra i 100 e i 150. Nel corso di quell'anno
furono posti sotto sequestro 15 centri per la produzione di anfetamine e
derivati. Il laboratorio più grande era diretto da israeliani e poteva produrre
un milione e mezzo di pastiglie di ecstasy al giorno. Un'azienda di copertura
acquistava i precursori chimici presso imprese olandesi, e la produzione era poi
destinata verso Europa e Stati Uniti.







Anche rispetto alla produzione di Lsd i Paesi Bassi avevano un ruolo chiave. Nel
1997 il principio attivo veniva elaborato negli Stati Uniti e trasportato poi in
Olanda per essere trasformato in compresse o capsule.







Un rapporto dell'Onu del 1994 sottolineava che circa l'80% delle anfetamine
sequestrate in Europa proveniva dai Paesi Bassi.







Il traffico di ecstasy consentiva guadagni crescenti. La droga si acquistava nei
Paesi Bassi fra i 3 e i 6 dollari a compressa, per venderla poi, per esempio,
sul mercato russo a 40 o 60 dollari a pasticca.







Nel 1998 gli esperti concordavano sul fatto che l'alto grado di corruzione,
l'assenza di controlli sul traffico dei composti, la privatizzazione di imprese
pubbliche, così come l'elevato numero di esperti disoccupati o mal retribuiti
nell'industria chimica e farmaceutica, erano condizioni ideali per la nascita di
centrali illegali di produzione di droghe sintetiche nell'Europa centrale e
orientale. Perciò i trafficanti olandesi optarono sempre più per produrre o
delegare la produzione delle droghe sintetiche in quei paesi.







L'Osservatorio Geopolitico sulle Droghe (OGD), oggi non più esistente, osò
prevedere che “più che l'attuale boom delle droghe sintetiche bisogna temere che
i narcotraffico stabiliscano legami con altri produttori fuorilegge dell'America
Centrale e dell'Asia, cosa che potrebbe sfociare nella creazione di un commercio
globale di stupefacenti sintetici, paragonabile a quello dell'eroina e della
cocaina”.







Rimedio contro l'asma







Lo sviluppo della chimica farmaceutica consente che al giorno d'oggi si possano
sintetizzare in laboratorio quasi tutte le sostanze psicotrope o stupefacenti
che si ottengono da prodotti naturali. Ma le 'designer drugs' o droghe
sintetiche sono quelle la cui origine non proviene da un prodotto vegetale,
bensì dalla sintesi chimica e/o da modifiche apportate artificialmente.







Una delle prime, l'anfetamina, venne scoperta grazie alle ricerche scientifiche
per trovare un trattamento efficace contro l'asma bronchiale. Agli inizi del XX
secolo, come broncodilatatore per trattare le crisi asmatiche, i medici
disponevano solo delle iniezioni di adrenalina. L'adrenalina, ormone secreto
dalle ghiandole surrenali, ha effetto soltanto se iniettata, poiché non viene
assorbita se somministrata per via orale.







Il farmacologo K. K. Chen scoprì che le antiche classificazioni medicinali
cinesi raccomandavano la prescrizione di infusioni della pianta di 'ma huang'.
Il 'ma huang', nome cinese della pianta di efedra (ephedra vulgaris), era
conosciuta per le sue proprietà stimolanti e broncodilatatrici da oltre 5 mila
anni. Nel 1923 Chen e i suoi collaboratori riuscirono ad isolare il principio
attivo della pianta, la efedrina, nei laboratori 'Lilly' di Indianapolis, negli
Stati Uniti.







L'efedrina ottenuta dall'estratto della pianta venne introdotta con successo in
campo terapeutico, poiché era efficace per via orale. Ma la carenza di piante ne
rendeva impossibile l'impiego commerciale su vasta scala. Per questo motivo si
ritenne che, nel medio termine, si dovesse trovare un surrogato sintetico.







La struttura chimica della feniletilamina era simile a quella dell'adrenalina e
dell'efedrina. Partendo da questa base, in breve tempo si sintetizzarono circa
duemila composti analoghi, una trentina dei quali furono sperimentati sugli
esseri umani. Fra tutti, il prodotto che ebbe il miglior risultato fu
l'anfetamina, sintetizzata nel 1927 dal chimico Gordon Alles.







Altre fonti sostengono che già nel 1910 la ditta 'E. Merck' aveva sintetizzato
dei derivati dell'anfetamina, mentre si cercava di potenziarne gli effetti
contro la fame e come inibitore del sonno.





In breve tempo l'anfetamina evidenziò caratteristiche molto diverse dall'efedrina,
in quanto agisce sulla psiche e non sull'apparato respiratorio come la sostanza
di origine naturale. Ciò nonostante, visto che poteva essere inalata, divenne
immediatamente nota come astringente nasale, e nel 1932 negli Stati Uniti venne
immesso sul mercato un prodotto chiamato 'Benzedrona', nome commerciale di un
inalatore di anfetamina.





La sintesi dell'anfetamina fu seguita dallo sviluppo di altre sostanze analoghe,
con l'obiettivo di poter disporre di prodotti senza effetti indesiderati. Fra
questi troviamo le molecole che hanno origine da modifiche chimiche rispetto
alla struttura dell'anfetamina, che prendono il nome di 'designer drugs'.


LND - antiproibizionisti.it

Più palloncini e meno pubblicità

Alcol al volante: più palloncini e meno pubblicità


Anche in Lombardia e a Milano è alto il tributo di vite e di sangue che si paga ai guidatori ubriachi. Di là delle impennate nei weekend, è uno stillicidio di morti e feriti che le cronache registrano suscitando – è il caso degli ultimi giorni – allarme e sgomento comprensibili. Che fare? L’esperienza milanese dimostra che il «regolamento etico» dettato per le discoteche, e che avrebbe dovuto scoraggiare fra i giovani l’uso di alcol e pasticche, non funziona, così come non vanno avanti i corsi per gli automobilisti; i dati nazionali dimostrerebbero che non funzionano nemmeno gli spot antialcol.

Milano, tuttavia, è una delle città dove più intensi sono i controlli sugli automobilisti. L’anno scorso sono state ritirate, per guida in stato d’ebbrezza, 3.474 patenti su una media nazionale di 17.696. Poiché non è pensabile che il 20% degli automobilisti ubriachi si concentri a Milano, è più logico ritenere che nella nostra città si effettuino molti più controlli che in altre aree del Paese. I vigili ne fanno almeno venti ogni sera e 50 nei weekend e tuttavia questo sforzo non basta. Così come non basta l’azione svolta dagli altri corpi di polizia. I creativi della «pubblicità sociale» sono molto bravi, i messaggi che impegnano personalità delle istituzioni intelligenti, ma nel nostro pessimismo pragmatico crediamo di più ai controlli sulla strada e in prossimità delle discoteche. Ora, per fortuna, cambierà qualcosa: il Comune al sabato sera premierà chi supera l’esame etilometro con un pass per l’ingresso gratuito nelle discoteche.

In fatto di sicurezza Milano, pur con le ristrettezze imposte da un governo sordo, ha contribuito a tracciare strade e schemi nuovi. Potrebbe fare lo stesso nella prevenzione degli incidenti causati dall’alcol. Con uno sforzo, s’intende, perché qui di facile non c’è mai nulla.


01/08/07 - ilgiornale.it

Adolescenti fra droga e sigarette

Adolescenti toscani fra alcol e sigarette


teen ager Sono una minoranza - il 6% - ma la sbornia una volta al mese non se la fanno mancare. Ritratto in chiaro scuro degli adolescenti toscani, secondo i dati dell'Ars.


Non è tutto rosa e fiori l'identikit dei ragazzi toscani tra i 14 e i 19 anni. Lo dicono i dati dell'Ars, l'Agenzia sanitaria regionale diffusi ieri durante la presentazione alla stampa della bozza del nuovo piano sanitario 2008-2010. Oltre il 6% dei teen ager della nostra regione si ubriaca almeno una volta al mese. Il 19,8% di loro fuma e circa il 33% ha consumato almeno una volta una o più sostanze illecite.

Tanto sport
Dalla stessa relazione si rileva inoltre oltre l'80% dei maschi e il 68% delle femmine praticano un'attività sportiva e solo il 9,6% è in soprappeso.
E la vita si allunga
Una bambina, in Toscana, ha un'aspettativa di vita di 84 anni, un bambino di 78, ossia 36 mesi in più di vita media attesa rispetto a tre anni fa. La vita dunque si allunga ma la popolazione continua a invecchiare, con un indice di vecchiaia tra i più elevati al mondo: per ogni 100 giovani con meno di 15 anni ci sono circa 192 over 65.Una sanità "porta a porta"
La Regione, intanto, propone il nuovo piano sanitario per gli anni 2008-2010, incentrato sul combattere la poca informazione, le cattive abitudini e la non consapevolezza delle necessità di prevenzione e cura. Una sorta di nuova sanità "porta a porta", ha spiegato l'assessore Enrico Rossi: "Investiremo la Toscana palmo a palmo con iniziative e proposte. Cercheremo di eliminare sprechi e carenze". Tra gli investimenti, saranno disponibili nel prossimo triennio 469 milioni di euro, da usare per il rinnovo delle tecnologie e delle attrezzature sanitarie. City


01/08/07 - city.corriere.it

Basta guerre nel mondo!