Troppe vittime tra gli immigrati

Secondo l'Asaps 1 incidente grave su 5 coinvolge cittadini stranieri. "Serve più informazione"


ROMA - Rischiano ogni giorno la vita sulla strada, più di quanto non succeda agli italiani, i cittadini stranieri che vivono nel nostro Paese, sia quando sono al volante che quando vanno in giro a piedi o in bicicletta.

L'analisi arriva dall' Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps), che ha monitorato gli incidenti gravi avvenuti nei primi sette mesi del 2007 raccogliendo segnalazioni dei soci e articoli di giornale. Con esiti preoccupanti: gli stanieri rappresentano circa il 20% delle persone coinvolte, con punte anche del 25% in alcune delle settimane prese a campione. Un'incidenza che supera di gran lunga quella sul totale della popolazione.

La ricerca non pretende di avere i crismi dell'ufficialità, ma dovrebbe stimolare ad approfondire il problema. "Bisogna accertare più scientificamente il portato di questa situazione, analizzando i rilievi dei sinistri fatti da tutte le forze di polizia, e questo possono farlo solo le istituzioni. Stiamo comunque preparando un rapporto da consegnare ai ministeri dell'Interno e dei Trasporti" dice a Stranieriinitalia.it il presidente dell'associazione Giordano Biserni.

Di certo non ci si può limitare solo alle notizie riportate dalla stampa, dal momento che lo "straniero ubriaco alla guida" è ormai un topos che catalizza sempre l'attenzione delle redazioni, cosa che non succede quando un immigrato è vittima di un pirata della strada italiano. Eppure l'osservatorio Asaps ha rilevato che gli stranieri vittime di incidenti si dividono quasi equamente tra chi li ha causati e chi li ha incolpevolmente subiti.

Ma cosa rende più rischioso il rapporto tra stranieri e strade? I fattori sono tanti, dalle macchine più vecchie e quindi meno sicure a una mobilità che ha fattori di rischio più elevato rispetto a quella nei Paesi d'origine, che però non vengono percepiti. All'Asaps puntano inoltre il dito contro le conversioni automatiche delle patenti, dovute a rapporti di reciprocità con i paesi d'origine, che non presuppongono una reale verifica delle capacità di guida in contesti del tutto nuovi per chi è al volante.

Serve, quindi, una grande campagna di comunicazione. "Dobbiamo informare i cittadini stranieri nella loro lingua, spiegare bene in quali condizioni ci si mette in macchina, i limiti di velocità, di assunzione dell'alcol, i tempi di guida e di riposo, come si regolamenta il trasporto merci. E poi dare avvertimenti anche semplici per tutelare pedoni e ciclisti, ad esempio sui rischi connessi alla scarsa visibilità quando attraversano una strada a scorrimento veloce. Non possiamo lasciare che gli immigrati diventino una nuova utenza debole sulle nostre strade" ammonisce Biserni.

Elvio Pasca - 07/09/07 - stranieriinitalia.it

Notte bianca: test alcolici

NOTTE BIANCA/ QUEST'ANNO ANCHE TEST ALCOLICI 'NON TI BERE LA VITA'


Roma, 7 set. (Apcom) - Anche in occasione della V edizione della Notte Bianca, prosegue la campagna di prevenzione "Non ti bere la vita" realizzata dalla Giunta Gasbarra in collaborazione con l'associazione "La Maieutica" per contrastare l'abuso di alcol e di sostanze stupefacenti soprattutto tra i giovani. A partire da oggi fino a sabato 8 settembre, verranno allestiti degli stand all'interno dei quali saranno forniti materiali informativi sui rischi connessi al consumo di droghe e all'abuso di alcol e verranno effettuate, con l'etilometro, misurazioni, in forma gratuita e anonima, del proprio tasso alcolico.


Questa sera i volontari della Provincia e della Maieutica saranno a piazza Navona a Roma per la manifestazione "Aspettando La Notte Bianca", domani sera, sabato 8 settembre, saranno invece a piazzale Tiburtino, dove avrà luogo il concerto dei "Modena City Rambles" ed Ostia, presso il pontile, per il concerto de "L'orchestra di Piazza Vittorio" e per il successivo recital di Gigi Poietti.


"La Notte Bianca - spiega Claudio Cecchini, assessore provinciale alle Politiche Sociali - è un occasione speciale per essere accanto soprattuto ai giovani e per lanciare idealmente il messaggio che ci si può divertire, come sono sicuro accadrà, con la musica, la cultura e il semplice stare insieme senza abusare di alcol e di altre sostanze"


07/09/07 - notizie.alice.it

Prevenire e contrastare la violenza sulle donne

Parma - Un corso di formazione per prevenire e contrastare la violenza sulle donne


Prenderà il via martedí 11 settembre alle 8,30 a Palazzo Giordani (viale Martiri della Libertà, 15) un'iniziativa di formazione sul tema della violenza alle donne. Il corso, promosso dall'Assessorato provinciale alle Politiche sociali e sanitarie e inserito nel progetto provinciale "Azioni di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne", è rivolto a operatori delle Forze dell'ordine e a operatori sociali e sanitari, pubblici e privati, i quali hanno compiti di prima accoglienza nei confronti delle donne vittime di violenza. Saranno nove incontri dall'11 settembre al 4 dicembre, nei quali il tema sarà approfondito sotto diversi aspetti: dalle tipologie di violenza alla legislazione, dalle modalità di conduzione di un colloquio di accoglienza al lavoro in rete con le risorse presenti sul territorio, dalle conseguenze della violenza fisica e/o psicologica e sessuale sulle donne alla violenza assistita o diretta sui bambini. Il tutto sarà condotto dall'Associazione "Linea Rosa" di Ravenna, che si occupa di donne vittime di violenza dal 1991 e fa parte del Coordinamento regionale Emilia Romagna. Il corso intende definire un "comune denominatore" nell'approccio alle donne vittime di violenza, orientato a un'accoglienza "calda" e alla messa in opera di interventi di sistema. Esso si propone inoltre di far acquisire ai soggetti impegnati nei diversi settori di intervento le tecniche e gli strumenti di comunicazione adeguati ad evitare situazioni di ulteriore disagio per la donna vittima di violenza, e di far raggiungere loro la capacità di orientarla e accompagnarla nella rete dei servizi (segue) (red).


07/09/07 - asgmedia.it

Amato replica alle critiche sulla sicurezza

Sono stupefatto per i toni e gli argomenti. Così il ministro Amato replica alle critiche della sinistra radicale sulla sicurezza. Un po' più di pacatezza non guasterebbe almeno in questa fase in cui nessuno conosce gli interventi che stiamo studiando, ha aggiunto il titolare del Viminale. Ieri il sindaco di Bologna Cofferati aveva chiesto per i primi cittadini, in casi limitati, poteri di polizia giudiziaria.


07/09/07 - audionews.it

Fecondazione: si torna a congelare embrioni

MILANO — Crolla di fatto uno dei punti cardine della legge 40 sulla procreazione assistita. L'obbligo di mettere nell'utero tutti gli embrioni — parificati dalle norme del 2004 a vite umane — adesso vacilla sotto i colpi delle lettere di rifiuto che le coppie cominciano a presentare nei più importanti ospedali d'Italia. Testi, per lo più scritti a mano, con frasi del tipo: «I sottoscritti (...) diffidano il direttore sanitario dal trasferire tutti gli embrioni ottenuti». Quelli che rimangono tornano, dunque, a essere congelati. «L'utero è mio e me lo gestisco io», era lo slogan ai tempi della battaglia per la legalizzazione dell'aborto: paradossalmente, a tre anni di distanza dalle normative sulla fecondazione in vitro, la musica è la stessa. Chi ricorre alla diffida vuole evitare gravidanze plurigemellari che, secondo le stime dei medici, aumentano del 40% il pericolo di aborti prematuri o di malformazioni dei neonati. Le donne che rifiutano di farsi impiantare tutti gli ovociti fertilizzati svuotano di significato uno degli articoli clou della legge 40, il 14, comma 2: «Le tecniche di produzione (...) non devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario a un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre». È la norma, per intendersi, approvata con l'intento dei sostenitori della «vita umana anche se ancora in provetta», ma da subito duramente contestata dai promotori del referendum del giugno 2005 per i suoi rischi. Non solo: la crioconservazione degli embrioni è tassativamente vietata, nello stesso articolo, al comma 1. La rivolta contro il trasferimento degli embrioni a tutti i costi fa leva sull'articolo 13 delle linee guida approvate dal ministero della Salute nel giugno 2004 («Il transfer non è coercibile »).

MEDICI IN DIFFICOLTA' - Ma i medici sono in difficoltà. Ammette Guido Ragni, direttore del Centro di sterilità della Mangiagalli: «Noi dobbiamo rispettare il volere della donna che non può essere obbligata a un triplice impianto. Il problema è che la legge 40 prescrive il contrario ». Per cautelarsi, la Mangiagalli si è impegnata — caso per caso — ad avvisare la magistratura. «Il problema è serio — conferma Guglielmo Ragusa, responsabile del Centro di riproduzione assistita dell'ospedale San Paolo —. Il transfer di solo due ovociti fecondati è offerto, comunque, in situazioni particolari, soprattutto per pazienti sui 30 anni. Per il terzo embrione si procede, poi, a un programma di congelamento ovocitario». Nelle ultime settimane il Cecos, che raggruppa 28 centri privati specializzati nella fecondazione in vitro, ha diffuso un questionario per sondare l'applicazione dei punti controversi della legge 40. Tra questi il segretario nazionale dell'associazione Claudia Livi ha inserito l'articolo 14. Ci sono donne che rifiutano anche l'impianto di un embrione che presenta gravi anomalie. «All'inizio la coppia dichiara che si farà trasferire tutti gli ovociti fertilizzati, come dice la legge — spiega Emanuele Levi Setti, primario di Medicina della riproduzione all'Humanitas di Rozzano —. Ma nessuno, poi, vieta loro di cambiare idea, anche perché non sono sanzionabili. In questo caso scatta il congelamento. Da noi non ci sono ancora stati casi del genere, ma sappiamo che ci troveremmo davanti a un vizio di legge». Allarga le braccia il ginecologo Stefano Venturoli, tra gli autori delle linee guida, direttore dell'unità operativa di fisiopatologia della riproduzione dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna: «Non c'è dubbio che il regolamento attuativo sul punto in questione modifichi lo spirito della legge. Però è stato approvato da una commissione con membri di diverso orientamento politico. Alla fine siamo stati tutti d'accordo sul fatto che nessuno può fare un atto di violenza contro la donna». Il risultato è una legge considerata in contraddizione con se stessa.

Simona Ravizza e Monica Ricci Sargentini - 07/09/07 - corriere.it

“Alcol piacere di conoscerti!"

VENERDI’21 SETTEMBRE NEL CINEMA MORETTA DI ALBA


“Alcol piacere di conoscerti! Testimonianze, riflessioni, presentazioni e proposte del Volontariato di Alba, Langhe e Roero” : è il titolo della serata organizzata, venerdì 21 Settembre alle 21 nel Cinema Moretta di Alba, dalle Associazioni di Volontariato che compongono la Delegazione CSV di Alba, Langa e Roero.

Il dilagante fenomeno dell’abuso di alcol sarà affrontato grazie alla consulenza di esperti e attraverso testimonianze dirette introdotte da Mario Bertani, referente del Ser.T. di Asti oltre che servitore ed insegnante di un C.A.T..

Lo scopo è quello di riflettere sulle motivazioni e sugli effetti dell’uso smodato di questa sostanza, pratica sempre più diffusa soprattutto tra i giovanissimi e le donne, per cercare insieme proposte che il mondo del volontariato locale vorrebbe poi sostenere presso le Istituzioni e l’opinione pubblica in modo compatto.

Parteciperanno alla serata i vertici del Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” di Cuneo, oltre alle Associazioni: “Proteggere Insieme”, A.C.A.T. Alba, Langhe e Roero, “ALEC”, “Geografalbum”, “L’arcobaleno VIP”, “C.V.A.” e il Centro culturale San Giuseppe. I volontari proporranno interessanti filmati e sketch a tema.

La serata è ad ingresso libero ed aperta a tutti.

Per informazioni contattare la sede di Cuneo del CSV al numero 0171/605660.


Fonte: CSV di Cuneo - 07/09/07 - confinionline.it

Criminalità: tolleranza zero, il Coisp dice sì

L'AQUILA. Il Ministro dell'Interno Giuliano Amato ha annunciato la linea dura del Governo contro la criminalità ed ha illustrato le nuove proposte in materia di sicurezza. Il Coisp dell'Aquila, coordinamento per l'Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia plaude l'iniziativa.
Dopo l'annuncio di Amato le reazioni da ambo gli schieramenti non si sono fatte attendere. Nella compagine di Governo c'è chi plaude all'iniziativa (Di Pietro, IDV) chi dice: «la criminalità è una vera emergenza, ci vuole la linea dura, repressione da parte delle Forze dell'Ordine, ci vuole una giustizia rapida con certezza della pena» (Lusetti, Margherita). Il ministro di Grazie e Giustizia Clemente Mastella (UDEUR) assicura che i provvedimenti «saranno approvati entro un mese».
Dal centrodestra reazioni sostanzialmente positive, Scaiola (F.I.) approva le parole di Amato, Alemanno (A.N.) «se dal Governo dovessero uscire proposte serie A.N. farà la sua parte in quanto sulla sicurezza dei cittadini non si scherza».«Una società sana si fonda sul rispetto delle legge», ha commentato il presidente Prodi. «Se scimmiottiamo la destra gli elettori sceglieranno l'originale non la brutta copia», ha però criticato l'estrema sinistra che non sposa il provvedimento.
Ma cosa cambierà in concreto con il nuovo Piano per la Sicurezza? Sono previsti per i reati di mafia tempi brevi per sequestro e confisca dei beni; tutor per le imprese a rischio; mutui decennali senza interessi per le aziende vittime del racket; maggiore vigilanza sugli appalti; divieto di patteggiamento in appello. Per i reati di allarme sociale (pedofilia, incendi, rapina, violenza sessuale): la custodia cautelare obbligatoria; accelerazione dei processi, massimo entro 90/120 giorni deve iniziare il dibattimento; divieto di patteggiamento in appello.
Per i reati di microcriminalità (ad es. lavavetri, mendicanti, parcheggiatori abusivi), sanzioni di carattere contravvenzionale. Per i cosiddetti graffitari sono previste contravvenzioni per il possesso di bombolette spray. Sarà inoltre vietato abbandonare rifiuti, bottiglie e lattine per le strade e piazze delle Città.Coisp: «appoggiamo il ministro Amato»
Non si è fatto attendere il commento del coordinamento per l'Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia: «se queste sono le proposte del Governo, il Coisp non può che sostenere tali iniziative e voglio pensare che anche tutti i cittadini di buon senso, convengono con queste tesi. Combattere l'illegalità è un dovere ti tutti».
Il rappresentante Santino Li Calzi sottolinea però come ci sia «qualcuno che qualcuno inizia a mettere dei paletti: «attenti ad usare i termini "Tolleranza zero" dice Mussi (sin. dem)». Noi del Coisp invece auspichiamo che la tolleranza zero sia la parola d'ordine in tema di sicurezza in quanto il significato che diamo a questa affermazione è: chi sbaglia deve pagare, la pena deve essere proporzionata alla gravità del reato e cosa più importante la pena deve essere scontata, la certezza della pena deve diventare la normalità».


07/09/07 - primadanoi.it

Tornano le chimere

Londra ha autorizzato i ricercatori a utilizzare embrioni misti uomo-animale per produrre cellule staminali e curare malattie come il Parkinson e l'Alzheimer. La Chiesa insorge: "Atto mostruoso!". Dì la tua


Su tutti i quotidiani spicca una notizia: le autorità regolatorie britanniche hanno dato il via libera all'utilizzo dei cosiddetti embrioni misti (uomo-animale) per la produzione di cellule staminali utili a studiare cure per un gran numero di malattie. Anche se l'opinione pubblica si mostra nella sua maggioranza d'accordo, la notizia sta scatenando polemiche e proteste a non finire, non ultime quelle del mondo cattolico.

Ma cosa ne pensa invece la blogosfera? Nel diario di una brontolona si legge che "questa bella trovata risolverebbe il problema della mancanza cronica di ovuli umani, provenienti da un eccesso (troppo esiguo) di embrioni ottenuti allo scopo di fertilizzazione in vitro, ma non implantati. Questi esperimenti servono infatti a curare malattie come l'Alzheimer e il Parkinson". Anche se poi aggiunge: "Confesso di aver provato un senso di nausea all'apprendere la notizia. Sarà il mio solito oscurantismo morale, anzi il mio bigottismo moralistico, a tormentarmi la coscienza che, per quanto laica, si trova ogni tanto in sorprendente sintonia con la Chiesa...".

"Io rabbrividisco", si può leggere nel blog di Gattarina. "Qualcuno potrebbe avanzare l’obiezione che, in nome della ricerca scientifica, e quindi leggasi 'per salvare tutte le vite umane che altrimenti sarebbero destinate alla morte', è corretto che qualcosa venga sacrificato. Qualcun altro potrebbe rispondermi che quando si è vicini alle persone malate di tali mali, si diventa disposti a tutto. Beh, ripeto, non sono credente, ma penso che ci sia un limite a tutto. E piano piano, senza tanti scrupoli, questo limite lo stiamo superando".

Giuseppe Spadaro nel suo blog "muro contro muro" si mostra invece molto più possibilista sul tema: "La Gran Bretagna attualmente è il Paese con la legislazione più avanzata in materia di ibridi, ma esperimenti di questo tipo sono già stati condotti in altri Paesi. In Italia una decisione del genere sarebbe impossibile ma il rischio, nel non seguire le sperimentazioni internazionali, è l’allontanarsi dalla possibilità di dare contributi alla ricerca".


6 settembre 2007 - iberoblog.libero.it

Alimenti biologici, differenti eccome!

Solo poche ore fa citavamo, su queste stesse pagine, un'indagine condotta e diffusa da Altroconsumo relativa al reale valore aggiunto dei prodotti biologici rispetto a quelli convenzionali. Stando alle conclusioni dell'associazione di consumatori, gli alimenti bio non avrebbero registrato grandi differenze qualitative con quelli classici. Eppure, già la sola - e riscontrata - assenza di pesticidi e additivi non naturali dovrebbe di per sé far segnare una differenza non certo di poco conto.


A segnalare alla nostra redazione l'importanza di un'informazione più completa e corretta sul mondo del biologico è Roberto Pinton, segretario di AssoBio, l'associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici. È lo stesso Pinton che evidenzia, ad esempio, come la ''mini indagine'' di Altroconsumo abbia preso in esame appena 19 prodotti di sei diverse categorie merceologiche: tre prodotti per ciascuna, decisamente pochi rispetto agli 8.000 prodotti biologici presenti sul mercato italiano.


Inoltre, va chiarito che nel piccolo campione di prodotti biologici analizzato è stato rilevato un minor contenuto di grassi (l'8% in meno nei biscotti), zuccheri (il 10% in meno nelle confetture, il 17% in meno negli yogurt) e sale (nelle fette biscottate il 18% in meno), con una maggior quantità di ingredienti pregiati (il 21% di frutta in più nelle confetture, anche se il prezzo è superiore solo del 16,5%). Inoltre, differenti studi internazionali confermano come i sistemi di coltivazione bio migliorino la qualità del suolo oltre a quella dei prodotti stessi. Frutta e verdura biologiche dimostrano infatti una netta superiorità a livello nutrizionale, contenendo una maggiore quantità di sostanze utili al nostro organismo, come - solo per citarne alcune - vitamina C, beta carotene e polifenoli.

Altroconsumo si è soffermato, quindi, solo sulla presenza di grassi vegetali (sempre di produzione biologica, assolutamente non idrogenati, presenti solo in alcuni prodotti e in quantità minore che negli analoghi prodotti convenzionali). Quindi, a ben vedere, non ci sarebbe poi così tanto di sorprendente nello scoprire la presenza, peraltro non generalizzata, di ingredienti che oltretutto compaiono regolarmente in etichetta. Equivarrebbe, come sostiene il brillante Pinton, a proporre ai lettori titoli del genere: ''Sensazionale: scoperto del grasso nel Prosciutto di Parma Dop'', ''Stupefacente: Chianti docg pericoloso, contiene alcool'' o addirittura ''Scoop: c'è frutta nel succo di frutta''.


07/09/07 - jugo.it

Sarnico, niente alcol ai minorenni

A Sarnico l'amministrazione comunale e l'associazione dei commercianti e degli esercenti hanno promosso una campagna che punta a contrastare il consumo di alcol da parte di minorenni. Sulle vetrine di bar, ristoranti e negozi che vendono bevande sono comparse locandine che ricordano l'esistenza di un articolo del codice penale che vieta la somministrazione di bevande alcoliche a chi ha meno di 16 anni: «Hai meno di 16 anni? In questo locale è vietato bere bevande alcoliche!». La campagna è nata da un'idea del sindaco e dell'assessore ai Servizi sociali di Sarnico, sollecitati da un gruppo di genitori preoccupati per alcuni episodi di consumo di alcol che hanno riguardato ragazzini di appena dodici anni.

«Pur trattandosi di episodi marginali abbiamo deciso di non sottovalutarli – dice il sindaco Franco Dometti – e abbiamo pensato di arginarli fin dal loro nascere facendo leva sul senso civico e sulla responsabilità dei venditori». Nella lettera indirizzata ai titolari degli esercizi pubblici il sindaco ricorda: «Al di là delle sanzioni amministrative e penali, ciascuno è tenuto a prodigarsi perché fenomeni di consumo di alcol da parte di minorenni non abbia a ripetersi». Una tendenza, quella dell'uso di bevande alcoliche anche tra giovanissimi, confermata dalle associazioni di volontariato che operano contro il disagio sul territorio di Sarnico.


07/09/07 - eco.bg.it

Due denunciati per guida in stato di ebbrezza

Altamura: Due denunciati per guida in stato di ebbrezza alcolica


Diventano più severi i controlli dei carabinieri per l'osservanza del codice della strada. La compagnia di Altamura dell'Arma si è dotata di nuove apparecchiature e sta effettuando servizi di controllo sulle strade con maggiore frequenza di incidenti.


I primi controlli hanno già portato alla denuncia a piede libero di due persone per "guida in stato di ebbrezza alcolica". Il controllo con l'etilometro, da poco in dotazione, in questa settimana ha accertato in due casi un tasso alcolemico di 0,8 (grammi per litro di sangue), superiore alla soglia limite di legge dello 0,5. Vale a dire quindi una quantità di alcol maggiore del classico bicchiere di vino o di birra e che non consente una padronanza totale del campo visivo.


E' scattato così il deferimento all'autorità giudiziaria. Da notare che le norme attualmente in vigore sono più rigide rispetto alla precedente soglia che era quasi il doppio. Se fosse ancora in vigore quella precedente, i due conducenti controllati sarebbero risultati in regola. Ma con l'attuale invece sono incappati sotto la scure della legge. Per loro è prevista anche la sospensione della patente.


Negli ultimi giorni i carabinieri hanno effettuato anche controlli con un autovelox, appena acquisito nella dotazione della compagnia. Al primo servizio con l'apparecchiatura sono state rilevate 11 infrazioni per superamento dei limiti di velocità.


07/09/07 - notizie-online.it

Niente alcolici per Vasco Rossi

Firmata oggi dal prefetto Andrea De Martino l'ordinanza che vieta la vendita e la somministrazione di superalcolici e di ogni altra bevanda in bottiglie di vetro o in lattina in occasione del concerto di Vasco Rossi.


06.09.07 - toscanatv.com


[letta l'ordinanza c'è da chiedersi se si venderanno vini e birre in bottiglia di plastica...]

Corso sull’alcolismo al Bigallo

Bagno a Ripoli, un corso sull’alcolismo al Bigallo


L’Acat (Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento) di Scandicci organizza un 'Corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi (metodologia Hudolin)', che si svolgerà dal 22 al 27 ottobre 2007, presso l’Antico Spedale del Bigallo, in via Bigallo e Apparita, a Bagno a Ripoli (FI). Il corso è organizzato in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli, il Servizio Tossicodipendenze Asl Firenze Zona Sud-Est, l’Apcat (Associazione Provinciale dei Club degli Alcolisti in Trattamento) Fiorentina, l’Acat Valdarno Fiorentino, l’Acat Firenze Sud, l’Arcat Toscana, l’Aicat (Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento) e la Scuola Europea di Alcologia e Psichiatria Ecologica.Iscrizioni entro il 7 ottobre 2007.Segreteria Organizzativa: c/o Simona Caracciolo, via Vanini 2/a, 50129, Firenze, fax 055/253295, cell. 339/6545894, e-mail: caracciolosimona@tiscali.it.Informazioni anche presso Call Center Linea Comune, tel. 055.055 (800-055055 da telefono fisso), da lunedì a sabato, ore 8-20.(Ufficio Stampa Comune di Bagno a Ripoli )


06.09.07 - intoscana.it

Nel 2008 forse il vaccino contro il consumo d'eroina

Messico. Nel 2008 forse il vaccino contro il consumo d'eroina


All'inizio del prossimo anno potrebbe iniziare l'applicazione sull'uomo del vaccino contro eroina e morfina, elaborato da specialisti dell'Istituto nazionale di psichiatria Ramon de la Fuente del ministero della Sanita'. Il direttore generale dell'Istituto, Gerhard Heinze Martin, ha comunicato che e' in preparazione il vaccino che sarebbe di grande utilita' per il Messico; al momento e' in corso l'iter per il brevetto internazionale. Finora l'immunizzazione e' stata provata solo su animali da laboratorio, ma adesso c'e' il sostegno di Secretaria de Salud perche' la si esperimenti anche sugli esseri umani. "L'idea e' che sia un trattamento coadiuvante", spiega Heinze. In base ai risultati ottenuti dal farmaco sugli animali, una volta vaccinato, il tossicodipendente non dovrebbe piu' bramare la droga, mentre chi non lo e' la desidera in dosi sempre maggiori. "Cio' che il vaccino fa e' captare la molecola dell'eroina prima che entri nel sistema nervoso centrale, cosi' da vanificarne gli effetti".
Il direttore dell'Istituto indica la necessita' di sviluppare altri vaccini per nuove dipendenze come da metamfetamine, e ha commentato che, tranne alle frontiere nord e sud del Paese, il consumo d'eroina non e' molto grave in Messico, mentre lo e' quello della cocaina. Ha spiegato che il 25% della popolazione soffre di qualche disturbo mentale, soprattutto per alcolismo, e che uno dei problemi gravi della sanita' pubblica e' la depressione; concerne il 12% dei messicani (tra il 15% e il 18% ha sofferto un periodo di depressione nel corso della vita).


07/09/07 - droghe.aduc.it

Basta guerre nel mondo!