Come Mele marce

Certo che c'è da sbudellarsi dalle risate, nel leggere la cronaca italiana di questi tempi. Leggo ora che Francesca Zenobi detta Pocahontas (un attimo che mi riprendo dalle risate) - la squillo con tanto di quinta rifatta che quasi ci ha rimesso la pelle in una serata infuocata a base di sesso e droga (e con tanto di amica russa) con l'Onorevole (!) Cosimo Mele - si considera "religiosa" ed afferma che ora ne ha "bisogno più di prima, Dio alla fine salva sempre le persone come me". Evidentemente tra "religiosi" ci si intende: anche Mele, guarda caso deputato dell'UDC (quelli della Famiglia Cristiana, appunto) aveva in alta considerazione i valori religiosi nel nome dei quali lotta politicamente. Tant'è vero che ha risposto ad un cronista de La Stampa con la seguente domanda retorica: "Certo che mi riconosco nei valori cristiani ma che c'entrano questi con l'andare con una prostituta? E' una faccenda personale".



Nel caso di Pocahontas (sic), le sembianze di Dio sono abbastanza definite. Misteri della Fede. Per dimostrarlo, sgrana il rosario in un'intervista al Corriere: "Lucignolo, su Italia 1, era già tutto deciso, qualcuno li ha bloccati. E La7, credo per Markette. E Sky, ci vado la settimana prossima. Poi c'è il sogno: l'Isola dei Famosi con la Ventura, oppure il Grande Fratello, chi non ci andrebbe".


Poi fa l'elenco dei Profeti di Nuovo e Vecchio Testamento: "So che si è fatto vivo anche Corona. Lele Mora lo conosco per vie traverse, magari mi prendesse", "Silvio Berlusconi tutta la vita. Ma non credo che ci verrebbe. Perché è vincente, quello che tocca diventa oro. Fini mi piace, ha classe, cultura. E D'Alema, è intelligente e furbo, sexy no. Se potessi togliermi lo sfizio però mi prenderei Casini, bello è bello, che gli vuoi dire. Ho qui una sua foto in costume". Pura poesia, non c'è Testo biblico che tenga. Quel "Prenderei Casini" - immagino in senso biblico appunto - ha una tale forza evocativa che l'intero capitolo della Genesi, Mele proibite incluse, svanisce.




E cosi, nella prossima stagione televisiva, sappiamo già che saremo costretti a sorbirci l'ennesima squillo con il seno rifatto. Almeno quella sappiamo che mestiere fa effettivamente, e come ci è arrivata in Televisione. Una sincerità disarmante che mette a nudo questa società e i veri valori su cui si regge: "Mi sono trovata nel posto sbagliato con la persona sbagliata. Se adesso me ne viene qualcosa di buono me lo prendo, sarei un'idiota se non ne approfittassi". Il cronista che la intervista le dà praticamente ragione: "Fabrizio Corona dopo il carcere macina più soldi di prima, l'ex banchiere Gianpiero Fiorani fa il vitellone in Sardegna". Già: sembra che il carcere -e magari qualche condanna, en passant - sia un must per far carriera. Non si capisce perché gli unici a rimetterci siano i musulmani che finiscono in galera per terrorismo. Forse perché dopo vengono assolti, e per questo subito dopo espulsi. Non gli danno manco il tempo di fare un'intervistina, un book fotografico, qualche autografo...




Ho sempre avuto il sospetto che gli spacciatori extracomunitari smerciassero roba scadente, e che proprio per questo tutti se la prendessero con loro. E infatti Pocahontas ci spiega che invece "I politici portano roba forte, dinamite". Avete capito? I furbacchioni si tengono la roba buona per loro: un altro privilegio! Gli ingenui invece sono pure convinti che Mele si sia dimesso. Dimesso? Macché! Come dice Pocahontas (sic): "lui ha ancora il suo lavoro strapagato ed è tornato a casa dalla moglie". E infatti ora l'Onorevole, dopo essere passato al gruppo Misto, si difende a spada tratta: "Pagavo 220 euro a notte (per l'albergo, ndr), se ricordo bene. Duecentoventi euro, per chi conosce Roma e i suoi prezzi, non sono un'enormità. E poi, guardate, non devo mica sentirmi in colpa se faccio una vita a quattro o cinque stelle: perché io lavoro tanto, mi faccio un culo così... ». E chi ha mai pensato di metterlo in dubbio? Che l'Onorevole fosse abituato a "farsi culi cosi" - e anche qualcosina di più -per il suo elettorato è ormai fuori discussione.




E meno male che hanno pure tentato di trasformare questa farsa nell'ennesimo privilegio: "un contributo per il ricongiungimento famigiliare", addirittura. Fortunatamente, la Mamma dell'Onorevole ci rassicura, e tranquillizza chi vede nello scandalo che l'ha travolto la fine della sua carriera politica: "Il futuro non ci spaventa. Se pure Cosimo dovesse chiudere con la politica, lui un lavoro ce l'ha. Il fratello Carlo ha una ditta di calcestruzzi, potrà dare una mano a lui. E poi la volete proprio sapere una cosa? Se lascia la politica, mi fa un favore. Quel mondo non mi piace". Già. Ma il vitalizio continueremo a pagarglielo lo stesso. E con i vitalizi che c'hanno, gli Onorevoli (!), il lavoro è un optional. E poi perché non si ricicla in Tv? Il Fisco ha scoperto solo ora che Valentino Rossi ha evaso le tasse per 60 milioni di euro. Due milioni di qua, tre milioni di là, e per fare cosa? Spot pubblicitari fra una squillo e l'altra. Già: anche lui rischia di rimetterci la pelle. Strano paese, l'Italia. La Casta mena i cittadini per il naso, e tutti annuiscono felici e contenti. E poi si fanno in quattro per denunciare la corruzione e le dittatture in paesi che distano migliaia di chilometri. O per discettare della morale religiosa altrui. E guardare le Mele marce, in casa? No, eh?

Sherif El Sebaie

Fonte: http://salamelik.blogspot.com/

Link: http://salamelik.blogspot.com/2007/08/le-mele-marce.html


comedonchisciotte.org

La Mattel ritira oltre 18 milioni di giocattoli

La Mattel ritira oltre 18 milioni di giocattoli dal mercato


Alcuni erano stati fatti con vernici tossiche, altri contenevano piccoli magneti


NEW YORK (14 agosto 2007) - E' di 18 milioni e 200mila il totale dei giocattoli che la Mattel ha dovuto ritirare preventivamente dal mercato in poco più di due giorni. Si tratta di pupazzi di plastica (in particolare di Batman e Polly Pocket, ma c'è anche la Barbie nel lungo elenco) contenenti delle vernici con alti livelli di piombo o piccoli magneti che possono essere tossici se ingeriti. Tutti i pezzi "incriminati" sono stati prodotti in Cina, dove il manager di una delle aziende responsabili si è tolto la vita in seguito al maxi-ritiro.


La Mattel specifica che l'operazione è "puramente cautelativa", visto che ancora non sono stati segnalati incidenti o intossicazioni. Circa la metà dei giocattoli ritirati era già stata commercializzata negli Usa, mentre in Italia sono stati ritirati 30mila pezzi della linea "Cars". I prodotti che potrebbero essere tossici sono: bambole e accessori prodotto fino al gennaio 2007 (fra questi anche 683mila Barbie del modello col cagnolino), le "Sarge" della linea "Cars" prodotte tra maggio e luglio 2007 e i pupazzi di Polly Pocket, Batman Magna, Doggie Daycare e Shonene Jump's One Piece.


14/08/07 - 4minuti.it

APPLEDRIVER tu guidi, tu giochi

Sabato 18 Agosto al Deja Vu di Lido di Fermo replica del successo APPLEDRIVER conquistato nelle serate precedenti del 2 e 10 Agosto agli chalet CocoLoco di Porto San Giorgio e Bagni Pazzi di Porto Sant'Elpidio.


Appledriver è un gioco che ha l'obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza con un messaggio di sensibilizzazione che non demonizza l'alcol ma ne propone la moderazione nei consumi in relazione alla guida.

E' da sottolineare come l'impianto del gioco permetta anche di raccogliere dati interessanti riguardo le dinamiche del fenomeno di abuso: grazie all'iscrizione sarà possibile monitorare il livello di consumo di alcol non solo all'uscita, ma anche al momento dell'ingresso, così da verificare quanto sia diffuso il consumo di alcolici nel pre-serata.

Protagonista del gioco è il guidatore designato, cioè la persona che ha la responsabilità di portare a casa la propria comitiva di amici. Il guidatore designato può misurare da subito il proprio stato alcolemico permettendo un monitoraggio immediato delle proprie condizioni all'entrata del locale. Di seguito, verrà proposto al guidatore di accettare la missione del gioco: risultare negativo al test dell'etilometro prima di mettersi alla guida e laurearsi in questo modo Appledriver. Chi accetterà l'impegno riceverà una card con il risultato del test di entrata e se all'uscita risulterà sotto la soglia legale dello 0,50 g/l di alcol avrà completato con successo la sua missione.

Il progetto Applenights è attivo dall'estate del 2006 ed è messo in atto dalla collaborazione tra Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche ASUR Marche zt 11, Ambito Sociale XIX di Fermo e Ambito Sociale Territoriale XX di Porto Sant'Elpidio. Molti altri soggetti stanno sostenendo le iniziative Applenignts: i Comuni di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio, la Confcommercio e la Confesercenti. Si sottolinea la fattiva collaborazione dei gestori dei locali che hanno aderito all'iniziativa: Giovanni Marilungo (Cocoloco), Maura Fratini, Pazzi Simone e Andrea (Bagni Pazzi), Lucio Brunelli (Deja Vu).


14/08/07 - ilquotidiano.it

Roma, 46% giovani positivi all'alcol

SICUREZZA STRADALE: MAIEUTICA, 46% GIOVANI POSITIVI A ALCOL


(ANSA) - ROMA - Il 46 per cento dei giovani tra i 18 e i 23 anni e' risultato positivo agli alcol-test fatti in provincia di Roma dall'associazione ''Maieutica'' negli ultimi 20 giorni. E' quanto emerge dalla campagna di prevenzione ''Non ti bere la vita'' che ''Maieutica'' cura in collaborazione con la Provincia di Roma dal luglio del 2006. Le rilevazioni vedono attive il venerdi' e il sabato notte squadre di operatori dell'associazione, con eta' media di 24 anni, in tutto il territorio provinciale. ''I test sono in forma anonima e gratuita - ha detto il presidente di ''Maieutica'' Antonio De Filippo - La giovane eta' dei nostri volontari, inoltre, viene percepita dai ragazzi contattati come un esempio di educazione tra pari, ne' paternalistica ne' repressiva''. I dati della ricerca, che tra il 20 luglio e l'11 agosto ha effettuato 1.700 misurazioni, mostrano un fenomeno in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il 49% delle persone che si sono sottoposti all'alcol-test sono risultate positive, a fronte di un 47% relativo a luglio-agosto 2006 e al 46% rilevato tra luglio 2007 e luglio 2007. Le punte piu' alte si sono registrate a Roma, Ostia compresa, Civitavecchia, Monterotondo e Torvaianica. Il 7% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni ha riportato un tasso alcolico dello 0,8%, valore quasi doppio rispetto al limite di legge. Nel 31% dei test e' stato registrato un valore superiore pari o superiore allo 0,8%. La fascia d'eta' piu' interessata (46%) si e' confermata quella tra i 18 e i 23 anni tra i quali, fa notare l'associazione ''Maieutica'', rientrano i neo-patentati.


14/08/07 - ansa.it

Violenza sessuale in ospedale

Violenza sessuale: arrestati medico e due infermieri

Vittime alcuni pazienti dell'ospedale di Lamezia Terme

(ANSA) - CATANZARO, 14 AGO - Un medico e due infermieri dell'ospedale di Lamezia Terme sono stati arrestati con l'accusa di violenza sessuale su alcuni pazienti. L'identita' dei tre arrestati non e' stata resa nota. Le violenze sarebbero state commesse, secondo l'accusa, su degenti del reparto di psichiatria, dove il medico e gli infermieri coinvolti nella vicenda prestano servizio. L'indagine che ha portato ai tre arresti e' stata condotta dal Commissariato di Lamezia Terme.

14/08/07 - ansa.it

Incidenti stradali, 32 vittime nel fine settimana

ROMA - Sono 32 le vittime dei 29 incidenti stradali mortali verificatisi sulle strade e le autostrade italiane nel fine settimana appena trascorso. Dai dati di polizia e carabinieri emerge che si tratta di numeri in diminuzione rispetto al week end precedente - quando vi furono 39 vittime in 37 incidenti - ma in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando si contarono 29 morti in 25 scontri. Nel 2005 le vittime furono 38 (in 32 scontri).

Complessivamente, si sono verificati nell'ultimo fine settimana 1.149 incidenti, contro i 1.287 dell'anno scorso e i 1.252 del 2005. In calo anche il numero dei feriti: 947 quest'anno, 1.124 nel 2006, 976 nel 2005. Quanto ai controlli, polizia e carabinieri hanno schierato complessivamente 35.919 pattuglie, che hanno contestato 24.587 violazioni al codice della strada, con 35.979 punti decurtati, 1.345 patenti di guida e 1.358 carte di circolazione ritirate. I controlli relativi all'iniziativa "Guido con prudenza" - la campagna attuata davanti alle discoteche contro le stragi del sabato sera - ha portato all'accertamento di 436 infrazioni accertate di cui 121 per guida in stato di ebbrezza alcolica 3 47 per superamento dei limiti di velocità. 132 le patenti ritirate e 1.358 i punti decurtati. Inoltre, sono stati 1.358 i conducenti controllati con precursori per alcol e 51 quelli con precursori per droga.

«I dati di questo fine settimana, in cui troviamo 32 vittime con 29 incidenti stradali mortali verificatisi sulle strade e le autostrade italiane pongono urgentemente la necessità di aumentare ancora di più i controlli delle forze di polizia non solamente nelle arterie stradali maggiori ma anche in quelle minori». Ad affermarlo è Carmelo Lentino, portavoce di "BastaUnAttimo", campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera promossa da Assogiovani e dal Forum Nazionale dei Giovani commentando gli incidenti stradali avvenuti in quest ultimo weekend. «Come ci indicano i dati, confrontati con lo stesso periodo dell anno scorso, gli incidenti sono in aumento. Occorre - spiega Lentino - notare inoltre, che in questo fine settimana, abbiamo avuto una percentuale di incidenti, anche mortali con ciclomotori e di pedoni travolti, allarmante. Con Ferragosto alle porte, occorre prendere sicuramente delle misure eccezionali già da subito». «Fino ad oggi abbiamo avuto controlli da parte degli organi preposti soprattutto nelle arterie maggiori, ma serve ampliare il raggio di controlli comprendendo anche la rete stradale di secondo livello. Come già detto - conclude Lentino - per avere un azione efficace in modo immediato servono non solo autovelox ma soprattutto polizia stradale».


14/08/07 - liberta.it

Si chiedono pene più severe per i colpevoli

Stranieri coinvolti nel 25 per cento dei casi


di DAIANA PAOLI AVREBBE compiuto tre mesi giovedì la piccola Annalisa, morta l’altra sera a Castelvolturno, in provincia di Caserta, in un incidente provocato dall’ennesimo incosciente alla guida. Incosciente perchè ubriaco. Incosciente perchè drogato. Incosciente perché per colpa sua Annalisa non imparerà a sorridere, a parlare, a camminare. I genitori, ricoverati assieme alle altre due figlie sopravvissute all’incidente, le cui condizioni sono in miglioramento, non sanno ancora della sua morte. Alla mamma che ha chiesto di allattarla, i familiari hanno dovuto mentire: «È in un altro ospedale a Napoli», le hanno detto, perché è ancora troppo presto per sottoporla allo shock. A spegnere la vita della neonata, un liberiano di 31 anni, Roy Jacobson, piantonato nell’ospedale di Aversa in stato di fermo, con precedenti per detenzione di droga, fermato già tre volte dalle forze dell’ordine. Secondo l’Asaps, l’Associazione sostenitori amici della polizia stradale, «gli stranieri coinvolti in incidenti gravi o mortali sfiorano il 25% del numero complessivo, con punte di maggior intensità in regioni del nord ad alta intensità di immigrati come il Veneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia». Padre Antonio Rungi, teologo morale, dopo l’ennesima tradedia, ha lanciato un appello affinché la statale 7, conosciuta come la Domiziana, non sia più «un cimitero per bambini»: «Da 30 anni si attende la variante Anas che bypassi Mondragone e che colleghi il tratto da Castelvolturno al Ponte del Garigliano e finora non si è fatto nulla», ha detto. Trentadue le vittime dello scorso week-end: 12 avevano meno di 30 anni. Gli incidenti sono stati 1.149, con 947 feriti. E, anche se Polstrada e i Carabinieri hanno impegnato nei servizi di vigilanza 35.919 pattuglie, si continua a guidare senza prudenza. Dalla Campania al Veneto. Tragedia sfiorata l’altra sera: una bellunese di 20 anni, sotto l’effetto di stupefacenti, nel tratto tra Dolo e Mestre della A4 è andata a sbattere in più punti contro il guard-rail riprendendo ogni volta la strada. Una pattuglia fortunatamente l’ha fermata in tempo. E ieri in tarda serata a Roma un automobilista in stato di ebrezza è stato bloccato sulla Palmiro Togliatti dopo aver provocato un incidente con un ferito e aver cercato di allontanarsi senza prestargli soccorso. Ogni anno sulle strade sono 700 le vittime degli ubriachi al volante. E le pene stabilite dal Governo non frenano le continue tragedie. Ammende fino a 6.000 euro con arresto fino a sei mesi, sospensione della patente fino a due anni per un tasso di alcol superiore a 1,5 g/l e pene raddoppiate quando il guidatore in stato di ebbrezza provoca un incidente non bastano. Si chiedono ora pene più severe. È soprattutto l’Aifvs (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) a protestare per le «scarcerazioni facili», come quella dell’ubriaco assassino di Pinerolo: la presidente, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, ha dichiarato che «gli ubriachi criminali devono essere puniti con il carcere e non godere di benefici e sconti di pena che agli occhi dell’opinione pubblica appaiono insensati». «L’elevata mortalità giovanile per incidente stradale», ha detto ieri il ministro della Salute Livia Turco, dando il via alla campagna nazionale contro l’abuso di alcol tra i giovani, «si stima correlata ad abuso di alcolici per più del 40 per cento dei casi e rappresenta la causa di quasi la metà delle morti di giovani tra i 15 e i 24 anni». Assieme alla velocità eccessiva, che l’altra sera sulla statale di Feltre ha ucciso due fratelli di 18 e 19 anni di Valdobbiadene e un 43enne di Feltre.


14/08/07 - iltempo.it

Ferragosto: controlli si ma senza repressione

Non sarà un’operazione repressiva, va detto subito, ma di controllo e prevenzione: sulle strade, soprattutto, ma che anche per mare, lungo i 300 chilometri di costa salentina, e ad alta quota, con l’ausilio degli elicotteri. E’ la strategia messa in atto dal Comando provinciale dei carabinieri di Lecce che dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani, Ferragosto, vigileranno nel Salento mettendo in campo uomini e mezzi dell’Arma. I particolari dell’operazione sono stati resi noti questa mattina nell’ambito di una conferenza stampa tenuta dal comandante Luigi Robusto, il quale ha esordito parlando delle numerose stragi sulla strade e del macabro primato che queste stanno passando al Salento: “Un dato indicativo – ha detto Robusto – è che quest’anno abbiamo finito con quattro mesi di anticipo i bollettini che ci vengono consegnati per compilare i rapporti relativi alle infrazioni commesse dagli automobilisti. E nonostante il nostro impegno gli incidenti si verificano ugualmente. Ciò dimostra che manca la cultura sul comportamento da adottare quando ci si mette sulla strada per affrontare un viaggio e questa superficialità fa pensare che si sia smarrito l’amore per la vita. Si viaggia senza regole – aggiunge il colonnello dei carabinieri – senza rispettare il codice della strada: si guida telefonando, si guida sotto l’ebbrezza dell’alcol, si guida senza rispettare i limiti di velocità. Accade poi che in questo periodo tanti giovani che trascorrono la notte fuori casa, rientrano nelle loro abitazioni alle 4 del mattino, e poi magari da lì a qualche ora dovranno affrontare un giorno di lavoro. Sono tutte concause che poi portano alle tragedie”.

Poi, il comandante Robusto ha spiegato nei dettagli in cosa consiste l’operazione di domani, Ferragosto: “I nostri uomini controlleranno a tappeto il territorio congiuntamente alle altre forze dell’ordine, ma la nostra non sarà un’azione di repressione, in altre parole non saremo sulle strade e per mare a bordo delle nostre motovedette per produrre contravvenzioni, ma per prevenire ciò che ci auguriamo non accada. Gli automobilisti, per esempio – ha spiegato -, incontreranno sulle strade maggiormente trafficate le nostre pattuglie con i lampeggianti accesi e che viaggeranno sulla corsie di sorpasso rispettando il limite di velocità. Quattro motovedette, poi, vigileranno lungo le coste salentine. Controlli, poi, sono stati predisposti all’uscita delle discoteche e il lavoro svolto lo scorso anno ci sta dando oggi risultati soddisfacenti: l’estate passata avevamo individuato il 37 per cento dei giovani come assuntori di sostanze stupefacenti all’uscita di una nota discoteca salentina, mentre quest’anno, sempre nei pressi dello stesso locale, la percentuale è scesa intorno al 7,8 per cento”.


14/08/07 - lecceprima.it

Zucchero choc: ballate ricchi grassi e rifatti

Lancio di bottiglie e insulti nel concerto al Cala di Volpe


PORTO CERVO

È stato accolto col lancio di un limone verso il palco e di bottigliette di acqua minerale il «Che Dio vi benedica e vi perdoni Cala di Volpe» urlato da Zucchero Fornaciari verso gli spettatori superricchi che a bordo piscina sembravano più interessati a gustare la cena piuttosto che a ripercorrere, ballando come avrebbe voluto l’artista, la sua intera carriera musicale e il suo ultimo album Fly. Dopo aver cantato Un kilo, Zucchero ha fatto anche alcune osservazioni sulle dimensioni delle pance e sulle protesi che, a parer suo, erano presenti fra il pubblico, incurante della sua stazza non proprio atletica, ripetendo «ballate e cercate di divertirvi». Alcuni ospiti non hanno gradito e lo hanno contestato, si è arrivato al lancio di oggetti che però non hanno colpito nessuno. E’ scoppiato un tafferuglio sedato da un vigilante e da un vigile fuori servizio che hanno calmato gli animi dei clienti inferociti. Nonostante irritazione e sconcerto la serata è però proseguita al ritmo di Quanti anni ho, Balla, Così celeste, Cuba Libre e qualcuno, alla fine, dopo cena ha pure ballato.

Zucchero al veleno, insomma, che ha trattato gli 850 strapaganti come le più classiche delle fantozziane merdacce. Alcuni, fra i meno masochisti, hanno anche chiesto la restituzione dei (tanti) soldi sborsati per il concerto. Altri si sono alzati e, inviperiti, hanno mollato il tavolo e uno Zucchero imbufalito contro le donne di «una certa età che puzzano come aringhe».

Non è la prima volta che il cantautore si scontra con i pubblico dela Costa Smeralda, era già accaduto nel 2002 ma stavolta l’inizio soft dello show, con uno Zucchero solo canterino, aveva malignamente illuso il management Starwood e il pubblico noto & ignoto. Poi è arrivata la precisazione di Fornaciari: «Sono qui solo per i soldi», seguita da una raffica di irriferibili insulti rivolti soprattutto alle signore, tra cui c’erano Fiona Swarowski, Ivana Trump. Daniela Santanché e Valeria Marini. Alla fine erano offesi persino i cuochi del Cala di Volpe di cui Zucchero ha insultato il cibo.


[nota: Zucchero era pieno di alcol]


14/08/07 - lastampa.it

Allarme povertà

Allarme povertà. Presentato il rapporto di Amnesty International: “In dieci anni nel mondo poveri sempre più poveri”


Secondo un rapporto presentato da Amnesty International nei giorni scorsi, i ricchi di oggi sono 130 volte più ricchi dei poveri, mentre dieci anni fa la differenza era «appena» di 30 volte .

Il rapporto è stato presentato durante l’Assemblea annuale dei membri AI di tutto il mondo, che ha avuto luogo nella città di Yautepec a 70 chilometri da Città del Messico.

Inoltre, Jan Pronk, ex capo missione dell’Onu in Sudan, ha detto che oltre 1.500 milioni di persone, circa un terzo dell’umanità, vive con meno di un dollaro al giorno. «Altro che diminuire, – sostiene Pronk - la povertà è in aumento, a causa di un sistema economico che non solo fa finta di dimenticarsene, ma addirittura la tollera e l’approva».

A parlare è anche Nader Ferganiy, autore di uno studio per il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp). Ferganiy afferma che le spese militari degli Usa in Iraq e in Afghanistan sarebbero sufficienti per sconfiggere due volte la miseria del mondo».

Tutti i partecipanti e i relatori presenti alla giornata inaugurale dell’Assemblea AI, coincidono nel presentare povertà e impunità come “le più allarmanti minacce ai diritti umani”.


Fonte: Volint - 14/08/07

Più etilometri, meno stragi

BLUMIR: PIÙ ETILOMETRI, MENO STRAGI (E MENO SPESA)


L'unica soluzione immediata alla strage sulle strade (50 morti per alcol alla settimana, donne anziani, bambini; 30.000 paraplegici all'anno) è la massiccia, immediata presenza di 100-200.000 etilometri ovunque. Costo: 5-10 milioni di euro. Cioè zero.

Sono gli etilometri digitali di nuova generazione, simili a un'ipod e costano solo 25-50 euro. Ogni anno, le forze dell'ordine svolgono 3.900.000 controlli sulle strade (patente, libretto, assicurazione) che implicano parecchi minuti di lavoro. Se avessero gli apparecchi, potrebbero fare 3 milioni di controlli antialcol: bastano 30 secondi.

Questo cambierebbe tutto: oggi se ne fanno solo 200.000. Bianchi e Amato ne vogliono fare 1 milione. Sono su una strada sbagliata: in Francia e Inghilterra se ne fanno 5 milioni e hanno ridotto i morti del 43 e 48 %.

Se l'italiano medio sa che ci sono milioni di controlli e li vede, sarà il primo a stare più attento, a bere un bicchiere in meno o ad aspettare un po', dopo il ristorante o la festa, a mettersi alla guida. Si comprerà lui stesso un etilometro per autocontrollarsi.

Anche i consumatori di droghe eccitanti, come cocaina e anfetamina, le più pericolose per la guida, se vedono che i controlli ci sono, staranno più attenti perché sanno che, anche se negativi all'etilometro, rischiano il controllo in ospedale per droga.

Bianchi e Amato possono comprare direttamente gli etilometri o trovare il modo di costringere i comuni a provvedere: l'etilometro costa 50 euro e la multa minima è di 300 euro. Padoa Schioppa dovrebbe sapere che gli incidenti costano 15 miliardi di euro ogni anno allo Stato (30.000 miliardi di vecchie lire) e metà sono per alcol cone dimostrato da 30 anni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Dunque, anche una diminuzione del 5% dovuta all'etilometro, implicherebbe una minore spesa di 750 milioni di euro a fronte di un costo di dieci milioni.

Se poi si arrivasse alla diminuzione degli altri paesi europei, la minore spesa sarebbe da 4 miliardi in su. Né vale il discorso tipicamente burocratico che i digitali non sarebbero validi al 100%; i positivi, se non conciliano, possono essere accompagnati in ospedale per un test inappellabile (con multe anche più salate), e dunque, sapendo che c'è una forte probabilità di incappare, l'italiano medio eviterà.


14/08/07 - di Guido Blumir - antiproibizionisti.it

Drogato al volante uccide una neonata

MILANO - E' liberiano, ha 31 anni e si chiama Roy Jacobson. E' lui il killer della strada imbottito di cocaina, anfetamine e metadone, che ha provocato il terribile incidente stradale avvenuto l'altra sera vicino a Caserta, nel quale è morta Annalisa, che giovedì avrebbe compiuto tre mesi. Nell'impatto sono rimasti feriti i genitori della neonata e le altre due sorelline, mentre è rimasta illesa la cuginetta di 16 anni.


L'uomo, che aveva ottenuto il permesso di soggiorno 4 anni fa, era finito in manette già nel 2003 per detenzione di droga ed era in attesa di processo. Inoltre era stato fermato e identificato nei mesi scorsi per ben tre volte dalle forze dell'ordine di Mondragone, Crotone e Caserta. E ieri pomeriggio per Roy Jacobson è scattato il secondo arresto. Davanti al pm di Santa Maria Capua Vetere il liberiano non ha saputo rispondere alle domande in quanto era ancora sotto effetto delle droghe.
Lo scontro frontale è stato violentissimo. Il giovane era era alla guida di una Nissan Micra e stava percorrendo la statale 7, all'altezza di Castevolturno, vicino a Caserta, ha investito in pieno la Fiat Punto sulla quale viaggiava un'intera famiglia napoletana di ritorno da una giornata di mare. La mamma di Annalisa, Grazia Maiellaro, era con il marito Ciro Filippone, le altre due figlie, di 2 e di 5 anni. Annalisa è morta sul colpo.
I genitori sono stati ricoverati con fratture e contusioni, e le due figlie sono ferite: una in prognosi riservata e l'altra ha riportato fratture alle gambe. Dal letto dell'ospedale la madre di Annalisa chiede di allattare la sua piccola. Anche il papà della neonata è in preda a crisi nervose e continua a ripetere «ho visto solo due fari luminosi sbucati dal nulla. Poi è stato l'inferno». E' toccato allo psicologo dell'ospedale Pineta Grande di Castelvolturno (Ce), comunicare ai genitori che Annalisa, la loro piccola di tre mesi, è morta. nell'incidente stradale di ieri. Ciro Filippone, il padre della piccola, ha reagito alla notizia dicendo: «Combatterò per le altre due figlie».

Mamma Grazia, in lacrime, è consolata da sua madre Anna, la quale da quando è arrivata in ospedale non lascia la figlia sola per un secondo. I due sono stati preparati gradualmente alla notizia: in un primo momento era stato detto loro che la figlia era tra la vita e la morte ma la mamma in particolare sospettava qualcosa ricordando il pianto, subito dopo l'impatto, in cui erano scoppiate le due figlie più grandi contrapposto al silenzio della piccola Annalisa.
La famigliola napoletana aveva trascorso una felice domenica al mare. «Erano stati benissimo», racconta lo zio di Grazia Filippone, Giuseppe, «si erano presi una giornata di sole visto che con i bimbi piccoli stanno sempre a casa. La tragedia che si è abbattuta è grande». I primi a soccorrerli sulla strada sono stati i parenti che viaggiavano dietro la Fiat Punto. «E' stata la suocera di Grazia a prendere tra le braccia Annalisa», racconta lo zio.
Travolto da moto pirataUn altro bimbo è stato vittima di un grave incidente stradale avvenuto vicino a Ragusa. In sella ad un ciclomotore ha centrato in pieno il bambino che stava per attravesare la strada. Non si è fermato ed è fuggito senza prestare soccorso. E' accaduto sempre domenica sera, a Scoglietti, frazione balneare di Vittoria, sul lungomare della Lanterna. Il bambino, 8 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata. I carabinieri stanno dando alla caccia al pirata della strada.


Roberta Rizzo - 14/08/07 - liberta.it

I bambini mi portavano duemila euro al giorno

TORINO

L’uomo che sfrutta i ragazzini vive in una baracca ma è circondato dal lusso. Gioielli, auto di grossa cilindrata. Facile, con una ventina di schiavi alle proprie dipendenze, fermi ai semafori, agli incroci, sguinzagliati per ore dentro le stazioni alla ricerca di qualche spicciolo.

L’uomo che sfrutta i ragazzini si chiama Ferdinat Stanescu, è un rom di 37 anni, uno che fino a due giorni fa tirava su quasi due mila euro al giorno. Il bottino che, ogni sera, gli veniva recapitato dal suo drappello di schiavi.

Gestiva quindici, forse venti mendicanti. Qualcuno minorenne - tredici, quattordici anni - altri poco più che maggiorenni. Li gestiva con le cattive maniere: un tozzo di pane, una branda su cui dormire dentro qualche fabbrica dismessa. Il resto erano giornate trascorse per le strade della periferia di Torino: corso Vercelli, corso Giulio Cesare, lungo Stura Lazio e le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa. Ore a chiedere qualche moneta ai passanti. E se, a fine giornata, il bottino non era abbastanza, erano minacce e anche botte.

I carabinieri l’hanno arrestato grazie alla confessione di uno degli schiavi. Un ragazzo di 22 anni, in Italia da sette mesi, sbarcato con la promessa di un impiego dignitoso e sbattuto, invece, ai bordi di una strada a fare l’accattone.

Aveva cercato di ribellarsi, il giovane rom. Ed era stato punito: in quattro erano piombati nell’officina dismessa che usa come dormitorio, al fondo di corso Vercelli, e l’avevano rapinato, minacciato e insultato. Quando i carabinieri sono riusciti a risalire a lui, non ha più retto: «Basta, non ne posso più». E ha raccontato tutto.

Ha raccontato una storia di schiavi e aguzzini, tutta interna a quella comunità che fino a poco tempo fa viveva asserragliata in baracche pericolanti lungo le sponde dello Stura e ora ha «traslocato» poco distante, in capannoni abbandonati. Ha fatto i nomi dei suoi sfruttatori. E ha consentito ai carabinieri - che già indagavano su Ferdinant Stanescu e avevano raccolto molti elementi - di arrestarlo per rapina, estorsione e sfruttamento. In manette sono finiti anche i tre della spedizione punitiva, uomini tra 28 e 31 anni. Identica etnia. Situazioni diverse: loro sono accusati soltanto di rapina.

Storie di rom. Comunità che poggia su una rigida divisione delle mansioni. Comunità suddivisa in gruppi, ciascuno specializzato, ciascuno comandato da uno sfruttatore con pochi scrupoli e avidità da vendere. Accattonaggio, furti, scippi, rapine: organizzazione quasi scientifica. Dove per la strada finiscono ragazzini sfruttati e minacciati. Dove ci si procura da vivere così, centesimo su centesimo.

Come quel ragazzo di 19 anni - stessa etnia, stesso gruppo, stesso frammento di città - arrestato sempre dai carabinieri domenica, dopo aver rapinato di telefono, gioielli e denaro due passanti. Un’industria dell’illegalità e dello sfruttamento, con i bimbi portati di peso in strada per indurre i passanti alla compassione. Un monumento all’efficienza.

Un anno fa i carabinieri hanno smantellato un traffico di telefonini rubati e rispediti in Romania. Li trafugavano sciami di ragazzini ai semafori: uno distraeva l’automobilista, l’altro apriva la portiera e arraffava il bottino.

Un’industria che rende, e non poco. Ferdinat Stanescu - una sequenza di precedenti penali per furto, rapina ed estorsione - campava da re: oltre 50 mila euro al mese e una truppa di schiavi alle sue dirette dipendenze. Strappati alla loro adolescenza, dimenticati dalle famiglie. Sbattuti per le strade della città ad allungare la mano per commuovere qualche passante. Euro su euro hanno edificato un tesoro, per il loro aguzzino.


14/08/07 - ANDREA ROSSI - lastampa.it

Il flop del nuovo codice stradale

Il flop del nuovo codice confermato dai dati: boom di morti sulle strade


Annalisa aveva tre mesi e stava dormendo tra le braccia di sua madre. Fino al momento in cui Roy Jacobson, 31 anni, liberiano, alla guida della sua auto sotto l’effetto di un cocktail di metadone, cocaina e anfetamina, l’ha uccisa sul colpo andandosi a schiantare contro la «Punto» su cui la piccola viaggiava.

Non un caso isolato, ma solo l’ultimo in ordine cronologico in una casistica che assomiglia sempre di più a un bollettino di guerra. Le cui dimensioni hanno spinto il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, a inviare una lettera al Corriere per cercare di frenare l’onda di sdegno che si sta levando nell’opinione pubblica. Un invito a «non cedere alla pressione delle emozioni», e in cui vengono annunciate le proposte di riforma del codice penale con la codificazione della «colpa grave» e del «dolo eventuale», che troverebbero applicazione proprio nella repressione di reati come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E che Mastella pensa di anticipare in sede di conversione inserendole nel decreto legge di riforma del codice della strada, entrato in vigore lo scorso 3 agosto. Un tentativo, quindi, per frenare il pesante tributo di sangue che si continua a pagare ogni giorno sulle strade italiane. In virtù del fatto che proprio la riforma del codice della strada che prevede, tra l’altro, l’inasprimento delle pene per chi guida ubriaco o drogato sembra al momento inefficace, specie da un punto di vista della capacità deterrente.

Una sensazione che, a 11 giorni dalla sua entrata in vigore, si consolida leggendo le statistiche rilevate dalle pattuglie della «stradale» e che la Polizia di Stato pubblica ogni giorno sul proprio sito. Dall’inizio del mese (e fino a ieri) sono state accertate su strade e autostrade 93.804 infrazioni di cui 38.585 per eccesso di velocità, mentre 1580 sono state le persone sorprese alla guida sotto l’influenza di alcool o droga. Gli incidenti invece sono stati 2953, con 64 morti e 2346 feriti. E proprio sulle norme del nuovo codice interviene l’Aduc che si scaglia contro la politica del «muso duro», cioè di una «repressione» che dovrebbe indurre «futuri delinquenti ad avere timore». Una filosofia che però, secondo l’associazione, «non ha mai pagato e non si capisce perché dovrebbe farlo in futuro» ma utile solo al legislatore a «farsi bello, duro e forte di fronte ai propri adulatori a spese del contribuente e della vita». L’unica via praticabile secondo l’Aduc sarebbe quindi quella della prevenzione aumentando i controlli e i fondi a favore degli operatori. Un discorso che trova d’accordo anche Giuliano Piasapia, presidente della commissione di studio per la riforma del codice Penale, che sul Messaggero nei giorni scorsi ricordava l’esiguità dei controlli antialcol in Italia, 400 mila contro i 5 milioni di Francia, Germania e Inghilterra, paesi in cui il numero dei morti è calato di oltre il 40 per cento. Una via da preferire «ad anni di carcere che poi non saranno scontati». Un’urgenza al centro delle nuove regole annunciate dal ministro della Giustizia. «Oggi - spiega al Giornale il professor Pisapia - per condanne fino a 2 anni si patteggia o avviene la sospensione condizionale, cosa che alimenta una sensazione di ineffettività della pena. Le nuove norme dovranno servire proprio ad eliminare quel senso di impunità». Con l’introduzione di un doppio binario: da una parte la pena detentiva e dall’altra la pena interdittiva consistente nella revoca della patente, nell’obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia, di prestare lavori socialmente utili o finalizzati al risarcimento del danno. Con una differenza rispetto al passato, che una volta decise dal giudice «andranno effettuate realmente» spiega.

Ma non sembra un po’ poco rispetto a fatti come quelli di Caserta? «No perché l’altra novità riguarda la pena detentiva. Oggi la sospensione condizionale per condanne sotto i due anni scatta in automatico. Col nuovo codice invece si applicherà solo dopo attente valutazioni da parte del giudice e con l’osservanza di precise prescrizioni da parte del condannato. In mancanza delle quali il beneficio verrà revocato e la pena applicata integralmente».


14/08/07 - di Stefano Casamassima - ilgiornale.it

Afghanistan, liberate le 2 sudcoreane

Kabul, 13 ago. (Adnkronos/Ign) - Sono state liberate le due volontarie sudcoreane di cui i Talebani avevano annunciato sabato il rilascio , salvo poi rinviarlo per ragioni non ancora chiarite.

La Corea del Sud ha confermato ufficialmente la notizia. Le due donne sono arrivate nella città di Ghazni, dove sono state accolte dalla Croce rossa (a testimoniarlo all'agenzia di stampa cinese Xinhua è stato il giornalista afghano Haidar). Secondo un leader tribale della zona, quando sono state consegnate alla Croce Rossa le due donne "stavano piangendo e non erano in buone condizioni di salute". Le due volontarie sono state sottoposte ad esami medici.

Poche ore prima, i Talebani avevano annunciato il rilascio delle due volontarie. Il portavoce del ministero degli Esteri sudcoreano, Cho Hee-yong, ha precisato che le due donne , Kim Gina, di 32 anni, e Kim Kyung-ja di 37, si trovano attualmente ''in un luogo sicuro'' sotto la protezione dei militari sudcoreani. ''Ci riteniamo fortunati perché almeno due degli ostaggi sono stati rilasciati, ma torniamo ancora una volta a sollecitare i rapitori a rilasciare immediatamente gli altri nostri connazionali che trattengono come ostaggi'', ha aggiunto Cho.

''Il governo sudcoreano accoglie con favore, insieme a tutti i sudcoreani, il rilascio delle due donne ostaggio in Afghanistan. Ma il governo continua a deplorare il proseguimento del sequestro dei rimanenti 19 ostaggi'', ha dichiarato il Presidente, Roh Moo-hyun, poco dopo la notizia del rilascio delle due donne, secondo quanto si legge in una nota in cui si precisa che ''il Presidente Roh ha dato istruzioni al suo governo per fare il possibile per assicurare il rilascio degli altri ostaggi il più presto possibile''.

Il 19 luglio scorso, i militanti islamici avevano rapito un gruppo di 23 sudcoreani - 18 donne e cinque uomini - chiedendo in cambio il rilascio di alcuni Talebani detenuti: due degli ostaggi erano stati uccisi nei giorni successivi, il 25 e il 30 luglio. Nei giorni scorsi, mediatori di Seul hanno avviato contatti diretti con i militanti per arrivare al rilascio dei volontari.


14/08/07 - adnkronos.com

Russia, misteriosa esplosione deraglia un treno

Russia, misteriosa esplosione deraglia un treno: 60 feriti

MOSCA - Sono una sessantina le persone rimaste ferite nel deragliamento del treno Mosca-San Pietroburgo, avvenuto stasera in seguito ad un'esplosione di cui non è ancora stata accertata l'origine. Secondo un responsabile delle Ferrovie Russe citato dall'agenzia Interfax almeno una ventina di passeggeri sono stati ricoverati in ospedale.

Il ministero per le situazioni di emergenza ha precisato che i vagoni deragliati sono quattro. Inoltre vi è stato un principio di incendio, subito spento.

L'incidente è avvenuto nella regione di Novgorod, a circa 500 chilometri a nord di Mosca, vicino al villaggio di Malaya Vishera. A bordo del convoglio c'erano 215-230 passeggeri e una ventina di dipendenti delle ferrovie.

Secondo Interfax sotto il nono vagone è stato individuato un grosso buco di circa un metro e mezzo di diametro, ma gli accertamenti sono ancora in corso. La linea ferroviaria è stata chiusa e sono state attivate linee alternative per consentire agli altri treni di continuare a viaggiare.

13 agosto 2007 - repubblica.it

Bali: sono due i morti di aviaria

BALI - Sono due i morti per il virus H5-N1 nell'isola indonesiana di Bali. Secondo il direttore della commissione nazionale di lotta contro la malattia Bayu Krisnamurti, i test hanno rivelato che il virus dell'aviaria e' responsabile, oltre che della morte ieri di una donna di 29 anni, anche di quella di sua figlia di cinque anni. La bambina era deceduta il 3 agosto scorso. (Agr)


13.08.07 - corriere.it

Basta guerre nel mondo!