Sicurezza stradale: ok per sanzioni sociali

SICUREZZA STRADALE: OK SANZIONI SOCIALI PER USO DROGA E ALCOL


(AGI) - Roma, 2 ago. - Non solo multa, arresto e ritiro della patente, ma arriva anche un periodo di servizio sociale gratuito fino a sei mesi per chi guida sotto l’effetto di droghe o alcolici. Lo prevedono gli emendamenti di Alleanza Nazionale al disegno di legge ‘Modifiche al codice della strada’ approvati dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato che sta esaminando il provvedimento. ‘Con questa sanzione ‘morale’ -hanno detto i senatori Collino, Martinat e Pontone- abbiamo voluto far si’ che chi fa uso di droga o guida in stato di ebbrezza non ripari ai danni solo con una sanzione pecuniaria, ma sia coinvolto in prima persona in un’attivita’ a favore della comunita’. Pensiamo anche che chi ha provocato un incidente possa prestare assistenza alla persona che e’ stata ferita in quel sinistro. In questo modo e’ palese l’ effetto educativo della pena e chi ha compiuto l’ infrazione stradale puo’ comprendere come il rispetto della vita sia al primo posto nella scala dei valori. Siamo molto soddisfatti che il Governo abbia recepito la nostra proposta’. Gli emendamenti di An approvati in Commissione prevedono infatti che chi guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope o in stato di ebbrezza sia punito anche ‘con la pena accessoria dello svolgimento di un’ attivita’ sociale continuativa e gratuita fino a sei mesi’. (AGI)


Els - 02/08/07 - servizi-oggi.it

Dieci milioni di sms per la sicurezza stradale

ROMA - Dieci milioni di sms ad altrettante ragazze e ragazzi (tra i 18 e i 35 anni), inviati alla vigilia del week-end, per ricordare che "chi guida non beve, chi beve non guida".


E' il cuore della campagna "La vita non è un optional", promossa dal ministero delle Politiche giovanili, da quello dell'Interno e dalla Fondazione Ania che partirà dal 10 agosto e che vuole "sensibilizzare i giovani italiani sul tema della sicurezza stradale, promuovendo la figura del guidatore designato": chi, nel gruppo, si assume la responsabilità di non bere e riportare a casa tutti gli altri.


La campagna, presentata a Roma dai ministri Giovanna Melandri e Giuliano Amato, mette anche in premio - per i ragazzi che conserveranno l'sms e che, a un eventuale controllo di polizia, risultassero a zero alcol- biglietti per le partite della nazionale di calcio (concessi dalla Figc), per il Gran premio di Monza (grazie all'Aci), per il moto Gp di Misano, per il campionato del mondo di motocross e superbike (offerti dalla Federazione italiana motociclismo).


(Dis/Fde/ Dire) - 02/08/07 - diregiovani.it

In discoteca senza bere alcolici

Bari Prosegue il tour di sensibilizzazione sui temi della sicurezza stradale lanciato dalla Regione Puglia con la collaborazione dell’associazione Ciao Vinny e le maggiori discoteche del territorio regionale. L’iniziativa, volta a sensibilizzare soprattutto i giovani frequentatori dei locali più noti dell’estate pugliese, punta a rendere più sicuro il ritorno a casa, attraverso un maggior rispetto delle norme del codice della strada e comportamenti ispirati alla prudenza e al rispetto della vita. Oggi, giovedì 2 agosto, sarà la discoteca Blue Bay di Castro ad ospitare i volontari dell’associazione, che proporranno momenti di informazione sui rischi connessi alla velocità e alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze non compatibili con la sicurezza.

Inviteranno i gruppi di giovani ad indicare un “guidatore designato” che si impegni all’ingresso a non consumare alcolici, per garantire un ritorno a casa in sicurezza. All’uscita dal locale, per coloro che vorranno sottoporsi alla prova dell’etilometro, saranno disponibili significativi omaggi.

Nel corso della serata, a cura dei DJ di Radionorba, verranno lanciati messaggi sul corretto comportamento su strada e proiettati brevi video di sensibilizzazione sui temi della sicurezza.


02/08/07 - ilmeridiano.info

Una dipendente mordi e fuggi...

Se non ci fosse in ballo una tentata violenza sessuale verrebbe da ridere o da tifare per la dipendente, tuttavia, ancora una volta, ci troviamo di fronte ad un espisodio di cronaca non raro nel mondo del lavoro.


Se tu stai con me ti faccio salire di grado. Oppure ti regalo un aumento. La storia è sempre la stessa. Stavolta però la vendetta è arrivata. Una dolorosa vendetta. Il principale di una ditta infatti ha preteso un rapporto orale da una sua dipendente, ma lei gli ha morso il pene. Ahi, già, fa male. Però è una punizione esemplare.


La donna ha denunciato l'accaduto e, per gli inquirenti, il segno dei denti è stata la prova inequivocabile. Lo hanno arrestato.


Leggiamo cosa è successo: i fatti risalgono allo scorso 24 luglio. N.C., di 54 anni, titolare di un'impresa di pulizie, era con una sua dipendente di 39 anni all'interno del municipio di San Giorgio su Legnano, in provincia di Milano, di cui la ditta curava la pulizia.


Secondo l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano Marina Zelante, dopo aver atteso che un agente della polizia locale si allontanasse, l'uomo ha iniziato a molestare la sua dipendente, "con apprezzamenti lascivi e con esplicite proposte sessuali, accompagnate da proposte di migliori condizioni di lavoro", e poi sarebbe passato ai fatti, pretendendo con la forza un rapporto orale, dopo aver chiuso a chiave l'uscita della stanza in cui i due si trovavano.


"Muoviti, apri la bocca", le ha intimato dopo averla presa per il collo e per un braccio, con i pantaloni abbassati. La donna ha ceduto, data l'inferiorità fisica, ma ha reagito mordendo le parti intime del suo datore di lavoro, tanto da lasciargli evidenti segni con i denti, provocandogli, si legge ancora nell'ordinanza di custodia, "lesioni epiteliali-vascolari con immediate perdite ematiche".


Non c'è che dire. L'evirazione e il morso sembrano essere le armi migliori per difendersi dalle violenze sessuali. O dai mariti. Lorena Bobbit insegna.


02/08/07 - milano.blogosfere.it

Aree nomadi

Aree nomadi, Aimi (AN): "Incredibili le dichiarazioni del Sindaco"


Pareva strano che con tanta gente già in ferie non uscissero proprio quei problemi debitamente insabbiati dal comune di Modena qualche mese prima. Così ieri, guarda caso 1° agosto , ha rifatto capolino la questione delle microaree per i nomadi che era stata temporaneamente accantonata.

Ad affermarlo è Enrico Aimi, Consigliere Regionale e Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale a Modena che interviene sul blitz della Giunta che ha deciso, in pieno clima feriale e senza una preventiva consultazione dei residenti, nuove allocazioni per ulteriori quattro micro aree di sosta da destinare alle famiglie nomadi residenti in città.

"Nell’eterno scambio di rimpalli tra i due sindaci, il “braccio” Pighi e la “mente” Sitta, spunta oggi la scelta presentata dall’assessore Maletti, quella cioè della decisione finale sulla collocazione delle ultime e più contestate (non solo dai residenti ma anche dagli stessi fruitori) microaree che circonderanno Modena nei quattro punti cardinali, con un colpo di mano della Giunta, che ha atteso i giorni della canicola per avallare il pacchetto definitivo delle collocazioni. Di fronte a tale decisione, che bypassa completamente le richieste dei residenti, siamo costretti ad intervenire, non solo per sottolineare un vero e proprio blitz, ma anche per smentire lo stesso Pighi il quale, con un’arrampicata sugli specchi da guinnes dei primati, ha osato dichiarare che, a cavallo tra villa Dallari e la ferrovia veloce, è possibile garantire integrazione tra i nomadi e residenti. Non pago di questa affermazione, che pare fatta più da un marziano che da un modenese, il nostro sindaco ha asserito che, tra le linee aeree dell’alta tensione, i pali in cemento dei viadotti e gli argini del fiume Secchia, i bambini cresceranno in simbiosi con la popolazione locale, aggiungendo così l’ennesima improvvida dichiarazione alle tante bufale di questa amministrazione il cui appeal è sempre più in calo nel rosario di errori che sta quotidianamente commettendo. Di fronte all’ennesimo inciampo dell’Amministrazione comunale di Modena noi vogliamo ribadire come, a nostro avviso, pur nell’ottica delle nuove direttive regionali, la soluzione più condivisibile sarebbe stata quella di mantenere il campo di via Bacceliera ai margini della frazione di San Damaso con la quale le famiglie di nomadi stanziali ospitate si erano ormai integrate e non una sua frammentazione con successiva moltiplicazione di costi e problemi. Il tutto dopo un’opportuna riqualificazione dello stesso e con una gestione di tipo condominiale che, con la supervisione del comune, fosse però affidata alle famiglie ivi ospitate. Soluzione questa che è stata sempre a priori scartata, non per una sua impossibile attuazione, ma per una serie di compromissorie pressioni esterne alle quali, vox populi, il comune è stato sottoposto ed ha ceduto a discapito, non dei propri interessi, ma di quelli dei modenesi e degli stessi nomadi"


02/08/07 - ilnuovo.redaweb.it

Guida a 16 anni, il Parlamento fa retromarcia

Battuta d'arresto per la guida delle auto a 16 anni: ieri la commissione Lavori pubblici del Senato l'ha eliminata dal testo del disegno di legge sulla sicurezza stradale (il pacchetto Bianchi), in discussione a Palazzo Madama, un mese dopo essere stato approvato dalla Camera.
Dal dibattito esce anche un ulteriore inasprimento per i giovani: qualora il testo non venisse più cambiato, i neopatentati potrebbero guidare auto ancora meno potenti di quanto deciso dalla Camera.
Decisi poi un ulteriore giro di vite sulle sanzioni per guida in stato di ebbrezza, il divieto di trasporto di bambini con meno di cinque anni di età su motocicli e ciclomotori e obblighi più precisi di informazione ai conducenti sui controlli di velocità in corso.

Riguardo alla guida a 16 anni, in commissione sono emerse perplessità che rispecchiano le reazioni dell'opinione pubblica alla notizia dell'approvazione da parte della Camera. Si è così preferito rimandare.
Se questa linea prevarrà anche in Aula e nel probabile successivo passaggio alla Camera, se ne riparlerà nell'ambito della riforma organica del Codice della strada, per la quale il pacchetto Bianchi prevede una delega al Governo.

Quanto ai limiti per i neopatentati nei primi tre anni di guida, sarebbe consentito guidare solo auto con rapporto peso-potenza di 50 kiloWatt per tonnellata, invece dei 60 fissati dalla Camera. Ciò escluderebbe dai modelli guidabili (si veda «Il Sole- 24 del Lunedì» del 2 luglio), per esempio, le poche Alfa Romeo, Audi e Bmw "autorizzate" dalla Camera.

Sull'alcol, la commissione ha evitato di introdurre la confisca del veicolo,com'era stato proposto da alcuni politici nelle scorse settimane: ci si è limitati al fermo amministrativo per tre mesi e solo per chi provoca incidenti. Istituite tre fasce di sanzioni: per chi viene trovato con tasso alcolemico da 0,5 a 0,8 grammi per litro, ammenda da 500 a 2.000 euro, arresto fino a un mese e sospensione patente per tre mesi; da 0,81 a 1,5, ammenda da 800 a 3.200 euro, arresto fino a tre mesi con obbligo di attività socialmente utile e sospensione patente da 6 a 12 mesi; oltre 1,5, ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto fino a 6 mesi con attività socialmente utile e sospensione patente da uno a due anni).


di Maurizio Caprino - 02/08/07 - ilsole24ore.com

Sullo scooter senza patente e ubriaco

In sella ad uno scooter senza patente e ubriaco


RIMINI – Si trovava in sella ad un Yamaha Majestic in stato d'ebbrezza e con la patente sospesa per la terza volta.

A sorprendere un fotografo varesino di 29 anni, ma domiciliato a Rimini, sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Riccione che hanno provveduto ad revocare la patente e a sequestrare lo scooterone di proprietà del suo datore di lavoro.

Il 29enne, sottoposto all'alcol test, è stato trovato con un valore di alcol nel sangue prossimo ai 1 gr/lt.


02/08/07 - romagnaoggi.it

Usa,alcol gratis se viaggi di notte

Incentivi dalla compagnia ferroviaria


L'Amtrak, la compagnia ferroviaria nazionale americana, ha deciso di puntare su una nuova campagna promozionale per incentivare le persone a viaggiare di notte. Da ottobre offrirà come promozione ai passeggeri che viaggiano in notturna bevande alcoliche per un valore di 100 dollari. "Questa promozione è un test, vedremo come i nostri passeggeri risponderanno", ha spiegato la portavoce dell'Amtrak Karina Morero.


Una inusuale proposta di marketing che rientra in uno sforzo più ampio di riattualizzare l'utilizzo dei lussuosi e fuori moda pacchetti viaggio un tempo offerti sui treni a lunga percorrenza che attraversavano l'intera nazione.

Gli alcolici sono compresi nel costo dei biglietti della linea californiana Grandluxe, per la quale l'Amtrak offre speciali carrozze con saletta da pranzo privata.


02/08/07 - tgcom.mediaset.it

Il loro piccolo segreto

DOVEVA essere «il loro piccolo segreto».

Le carezze, i baci, fino ai giochi più spinti, non dovevano assolutamente arrivare alle orecchie dei genitori. Perchè è così che si fa con i segreti, soprattutto con quelli che si condividono con i propri insegnanti: non si svelano a nessuno. In questo modo, secondo l’accusa formulata dal pubblico ministero Francesco Scavo, P.L., 36enne maestro di Roma, avrebbe costretto due bambine a subire degli abusi sessuali. Un’accusa che potrebbe portare il romano fino al processo, se la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Scavo sarà accolta il 17 settembre prossimo dal giudice per l’udienza preliminare Marina Finiti. I fatti contestati risalgono al febbraio 2006. La cugina della fidanzata del maestro aveva una figlia, 8 anni all’epoca, con alcuni problemi di rendimento scolastico, dovuti probabilmente al cambiamento di molti insegnanti nell’anno precedente. Così la donna pensò di dare alla figlia un ulteriore aiuto nelle ore extrascolastiche. E a chi rivolgersi se non al fidanzato della cugina che, tra l’altro, dichiarava di essere in possesso di due lauree? Così ebbero inizio le ripetizioni, gratuite per il rapporto di «quasi parentela». Due sedute di un’ora alla settimana, per quatto mesi fino al giugno 2006. E, nel corso di ogni lezione, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe approfittato sessualmente della bambina. Al padre della piccola, che di solito l’accompagnava a casa del maestro, l’uomo avrebbe chiesto di aspettare in strada il ritorno della figlia. Non doveva disturbare, la bambina avrebbe potuto distrarsi. L’altro presunto abuso per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo riguarda, invece, una bambina che, all’epoca dei fatti, aveva 10 anni, e risale al luglio del 2004. Sostanzialmente simile la dinamica: quattro lezioni gratuite che si sarebbero trasformate in altrettanti episodi di violenza sessuale. Conclusi, secondo il pm Scavo, sempre con la stessa frase: «Non svelare a nessuno il nostro segreto». Un segreto che sarebbe rimasto tale fino a quando, nel luglio 2006, la madre di una delle bambine ha deciso di sporgere denuncia alla magistratura. Sembra che l’uomo abbia anche un precedente penale per questo tipo di reato. Una storia risalente ad alcuni anni fa che si sarebbe conclusa con un patteggiamento. Ma le accuse di cui dovrà rispondere il maestro che, nel dicembre scorso, in piena inchiesta, fu anche arrestato, non si limitano alla violenza sessuale aggravata. A P.L., infatti, sono stati contestati anche i reati di detenzione di materiale pedopornografico e diffamazione. Nel primo caso, il pm Scavo allude a diversi video «compromettenti» dei quali il maestro sarebbe stato trovato in possesso. Nel secondo, invece, a una videoregistrazione che P.L. avrebbe diffuso su Internet con delle immagini riguardanti alcuni momenti di intimità con una sua ex fidanzata. Proprio la cugina della madre di una delle due bambine che avrebbero subito abusi. Inoltre, l’uomo avrebbe fornito ai fruitori del video anche la possibilità di contattare direttamente la donna. Un’occasione che gli internauti non si sarebbero lasciati sfuggire.


02/08/07 - iltempo.it

Sequestrata e violentata dal fidanzato

SEQUESTRATA E VIOLENTATA NEL MILANESE, IN MANETTE IL FIDANZATO


(AGI) - Milano, 2 ago. - Un uomo di 29 anni della provincia di Milano e' stato arrestato dai carabinieri di Bollate con l'accusa di violenza sessuale e sequestro di persona per aver costretto la sua fidanzata di 19 anni a subire violenze. Il ragazzo la percuoteva, la costringeva a rapporti sessuali e la rinchiudeva in casa impedendole di uscire. La vicenda e' stata segnalata ai militari dai vicini di casa dei due che piu' volte avevano chiamato il 112 per le urla e i lamenti della giovane.
La ragazza si e' decisa a collaborare solo dopo un anno permettendo l'arresto dell'uomo. Il ragazzo, nullafacente e con precedenti penali, si trova ora nel carcere di San Vittore. (AGI)


02/08/07 - agi.it

Nuova ondata di esecuzioni pubbliche in Iran

Dopo la sospensione della pena capitale per Kobra Ramampuor, la Giustizia iraniana impicca a Mashad 7 uomini. Sopra il patibolo la scritta “Applicare la Giustizia = Aumentare la sicurezza”. Da gennaio a luglio 2007, già 143 le esecuzioni portate a termine.


Teheran (AsiaNews) – La soddisfazione di attivisti per i diritti umani alla notizia della sospensione della pena capitale comminata dalla Giustizia iraniana alla giovane Kobra Ramampuor, è stata presto spenta da una nuova ondata di esecuzioni pubbliche condotte da Teheran. Ieri in due differenti zone del Paese, almeno 9 persone sono state impiccate.

La stampa locale riferisce che nella città di Mashad, nord-ovest della capitale, 5 uomini condannati per stupro, sequestri, assunzione di droghe e rapina a mano armata sono stati giustiziati. La tv di Stato ha mostrato le immagini dell’esecuzione: i corpi dei condannati pendevano sotto la scritta “Applicare la Giustizia = Aumentare la sicurezza”. Altri due uomini, invece, sono stati impiccati nei dintorni di Mashad.

Sempre ieri due impiccagioni sono state eseguite nel carcere di Zahedan, capitale della provincia di Sistan Baluchestan, ai confini con Afghanistan e Pakistan. “Erano nemici di Dio e diffondevano immoralità” ha spiegato un funzionario giudiziario locale.

Solo 10 giorni fa, il 22 luglio, la stampa internazionale e iraniana aveva dato risalto alla decisione del responsabile dell’apparato giudiziario dell’Iran, l'ayatollah Mahmud Hashemi Sharoudi, di sospendere definitivamente l’esecuzione di Kobra Ramampuor, per la cui salvezza si è assistito ad un’ampia campagna di mobilitazione a livello mondiale. La famiglia dell’anziana suocera, che Kobra ha ucciso 5 anni fa per legittima difesa, è convinta a concedere il perdono in cambio di una indennizzo economica.

Gruppi per i diritti umani avvertono che le esecuzioni capitali in Iran sono in aumento. Secondo un recente rapporto di Amnesty International, il loro numero è raddoppiato: nel 2006 se ne registrarono 177, mentre solo per i primi 7 mesi del 2007 si parla già di 143. In Iran la pena di morte è prevista per i reati di adulterio, spionaggio, omicidio, aggressione a mano armata, traffico di stupefacenti, stupro, sodomia, adulterio, prostituzione e apostasia. Attivisti iraniani avvertono, inoltre, della possibilità che "il regime si serva di queste ondate di esecuzioni pubbliche anche per eliminare alcuni prigionieri politici, spacciandoli per criminali comuni".


02/08/07 - asianews.it

A chi guida ubriaco un anno di servizi sociali

Tutti gli autovelox dovranno essere segnalati


ROMA — Tolleranza zero per i giorni del grande esodo. Forse non riuscirà a fermare le stragi del sabato sera, ma il decreto legge che il governo si prepara a varare domani è sicuramente il più severo pacchetto di misure per la sicurezza stradale che sia stato mai adottato nel nostro Paese. La commissione Lavori Pubblici del Senato ha approvato ieri sei articoli del disegno di legge Bianchi, il progetto del ministro dei Trasporti già approvato dalla Camera e in attesa dell'ok di Palazzo Madama.
Un'approvazione alla quale ha concorso pure l'opposizione. Anche se, rivela sorridendo il relatore Marco Filippi dell'Ulivo, «sui limiti di velocità in commissione c'erano più posizioni che partiti».

Cardini del provvedimento, che domani il Consiglio dei ministri provvederà a trasformare in decreto operativo, sono gli articoli 10 e 14, dedicati rispettivamente ai limiti di velocità e alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'influsso di stupefacenti. Rispetto al testo approvato dalla Camera ci sono diverse novità, e tutte per rendere più severe le norme. Intanto alle fasce delle misure di velocità se ne aggiungono due nuove: una per il superamento di 40/60 chilometri dei limiti di velocità e una per il superamento di 60 chilometri l'ora. Per il primo caso, oltre alle multe e alla sospensione della patente, è previsto anche il fermo dell'auto. Nel secondo si passa addirittura alla revoca della licenza di guida. Il che significa dover rifare anche gli esami. Stop comunque agli autovelox «nascosti »: ora dovranno essere adeguatamente segnalati, o con segnalazioni fisse o con pannelli luminosi. La deterrenza insomma è più importante delle trappole usate dai piccoli comuni per rimpinguare le proprie casse.

Ma il cuore del provvedimento, l'articolo che sta a cuore a milioni di preoccupati genitori, è il 14, quello sulla guida in stato di ebbrezza. E anche qui le novità sono molte. È stato infatti introdotto un nuovo livello di valori alcolemici, che finora prevedeva solo lo sforamento della soglia degli 0,5 grammi per litro (stato di ebbrezza) e degli 1,5 grammi per litro (ubriachezza). Ora c'è anche una fascia di 0,8, con pene relativamente più basse. Relativamente, appunto. Perché oltre alle multe (da 800 a 3.200 euro per l'ubriachezza conclamata), alla sospensione della patente, al fermo dell'auto, e al rischio di una condanna penale da 2 a 4 mesi, è stata introdotta anche un'altra sanzione nuova di zecca: l'affidamento ai servizi sociali del reo. Per 6 mesi se il livello di alcool arriva a 1,5 grammi per litro, per un anno se lo supera. «Un elemento di grande valore sociale», lo definisce Filippi. Sicuramente quello della guida con il cervello e i sensi ottenebrati dall'alcol sta diventando il problema centrale della sicurezza stradale: una ricerca dell'Aci in collaborazione con il Censis su un campione di 4 mila intervistati rivela infatti che i giovani sotto i 24 anni hanno bisogno di un pugno di ferro. Il 40,6% dichiara infatti di superare i limiti di velocità senza problemi, il 36,7% di non usare le cinture di sicurezza. E il 7,3% di guidare ubriachi. L'Aci torna dunque a insistere sul concetto di «guidatore designato», ovvero di una persona che si assuma la responsabilità di non bere per poter riportare a casa gli amici in tutta sicurezza.

Il decreto legge, oltre ai due articoli più importanti, prevede anche altre norme sui neo patentati, che per i primi 3 anni non potranno guidare veicoli di potenza superiore ai 50 chilowatt, e proibisce che sugli scooter vengano portati come passeggeri bambini che abbiano meno di 5 anni. E obbliga infine i locali pubblici a esporre cartelli che spieghino i rischi dell'assunzione di alcool per chi deve guidare. Il decreto comunque sarà un decreto «a perdere», destinato cioè a decadere una volta approvato dal Senato l'intera legge Bianchi. Un'approvazione che dovrà essere effettuata entro il 3 ottobre.

Giuliano Gallo - 02 agosto 2007 - corriere.it

7 ragazzi su 10 abusano di alcol

A Roma, ad alzare il gomito è il 72,1% di giovani sotto i trent'anni: la denuncia arriva dall'Osservatorio Codici. A rischio soprattutto i ragazzi d'età tra i 13 e i 19 anni: tra questi quasi il 61% beve abitualmente. "Il litorale romano diventa, già all'inizio dell'estate, teatro di risse e incidenti stradali – commenta amaro il segretario nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli – ad aggravare la situazione l'assunzione di droghe e alcol". Le soluzioni? Secondo Codici, per normalizzare la situazione ‘by night' a Roma servirebbero maggiori e più capillari controlli fuori dalle discoteche, la messa in sicurezza delle strade del litorale e sanzioni per chi vende bevande alcoliche ai minorenni. A. Mic.


02/08/07 - city.corriere.it

Coca, sesso e Udc

Casini respinga le dimissioni di Cosimo Mele. Il primo deputato che si è dimesso per essere andato a puttane è un eroe. Invece di rubare, estorcere, mentire, corrompere ha soltanto ceduto ai piaceri della carne. Guardatelo in faccia. Uno così aveva bisogno assoluto di scopare. Due squillo e un po’ di coca all’hotel Flora sono il minimo sindacale.


Mele va tutelato. Ha difeso in passato “la nostra identità cristiana” e ha chiesto che fossero messi alla berlina i deputati cocainomani. Ha voluto sperimentare, vedere, toccare di persona. Lui c’entra, ci è entrato. Chi è senza puttana scagli la prima pietra.

Cosimo, 50 anni, lo ha ammesso: “E’ stata un’avventuretta di una sera”. Casini che vuole un test sui parlamentari per la droga avverta prima i suoi per non creare inutili imbarazzi. Se la casa di tolleranza delle libertà è per il family day, questo episodio ne rafforza i principi.
Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, ha infatti commentato: "La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma...". Umana comprensione, ed è giusto così. I familiari dei nostri dipendenti dovrebbero raggiungerli a Roma. Ricongiungersi, anche carnalmente a spese del contribuente. E tra una seduta parlamentare e l’altra andrebbe facilitata la scopata in famiglia. Con delle stanze attrezzate per l’occasione con una gigantografia dello psiconano e le cinque badanti sulle ginocchia. Postato da Beppe Grillo il 30.07.07


02/08/07 - ilmascalzone.it

Film e videogames, nuove regole per minori

Film e videogames: nuove regole in arrivo a tutela dei minori


Abolire la logica della censura per il settore cinematografico a favore di un meccanismo di responsabilizzazione degli operatori. E per i videogames un nuovo regolamento. Sono le principali novità del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri.

Un disegno di legge – varato dal Consiglio dei Ministri – riguardante il settore cinematografico e i videiogiochi si pone l’obiettivo di modificare gli strumenti attualmente previsti dall’ordinamento in materia di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche, facendo leva sul principio di libertà e responsabilità degli imprenditori del settore cinematografico e dei principali agenti educativi, tra i quali in primo luogo la famiglia.

Presso il Ministero per i Benie le Attività culturali verrà pertanto costituita una “Commissione di classificazione dei film per la tutela dei minori” che, nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione e dalle Convenzioni internazionali ed in accoglimento delle norme comunitarie sulla protezione dei consumatori, in particolare dei giovani, potrà:

- dare parere contrario alla proiezione in pubblico di un film, ove ravvisi in essa offesa al buon costume;
- stabilire se alla proiezione del film possono assistere i minori degli anni 14 o i minori degli anni 18, in relazione alla particolare sensibilità dell’età evolutiva ed alle esigenze della sua tutela morale.

Novità in arrivo, dal disegno di legge, anche per i videogames, per i quali sarà previsto un sistema di classificazione già approvato dalla Comunità europea. Si tratta del sistema Pegi – Pan European Game Information - il cui scopo è assicurare che i minori non siano esposti a giochi non adatti al loro specifico gruppo d’età. Messo a punto dalla Federazione europea del software interattivo (Isfe) e sostenuto dalla Commissione Europea, questo sistema di classificazione prevede una prima auto-valutazione dell'editore e, successivamente, il vaglio da parte di un ente amministratore indipendente: il Nicam (Netherlands Institute for the Classification of Audiovisual Media).

Nel caso di controversie sulla classificazione, è previsto un ente terzo denominato Pegi Complaints Board (Pcb) formato da un gruppo di esperti in protezione dei minori, e il Pegi Advisory Board, composto dai rappresentanti dei governi nazionali, che ha lo scopo di sottoporre all’industria eventuali proposte migliorative del sistema che tengano conto degli sviluppi dell’ambiente sociale e culturale di riferimento nei vari paesi europei. Nel dettaglio, il sistema Pegi utilizza cinque categorie d’età - videogioco per tutti (3+), videogioco idoneo a maggiori di 7 anni (7+), videogioco idoneo a maggiori di 12 anni (12+), videogioco idoneo a maggiori di 16 anni (16+), videogioco idoneo a maggiori di 18 anni (18+) - e 7 descrittori di contenuto: linguaggio scurrile, discriminazione, droghe, paura, gioco d’azzardo, sesso, violenza.

Linda Grilli - 02/08/07 - prontoconsumatore.it

Bambini Rom in schiavitù

Bambini Rom ridotti in schiavitù


Costringevano i figli, cinque bambini rom, a chiedere l'elemosina fra i tavoli dei ristoranti del lungomare, un'attività che produceva fino a 200 euro al giorno (per ogni bimbo). E se i piccoli tornavano indietro a mani vuote, venivano maltrattati e rispediti sul posto, a intenerire i turisti. Una barbarie interrotta ieri con l'arresto di 4 rom, tre donne e un uomo, bloccati da agenti della squadra mobile con l'accusa di sfruttamento e riduzione di minori alla schiavitù. I criminali vivevano nei campi nomadi di Casalnuovo e Afragola. I bambini sono stati affidati a un Istituto di prima accoglienza. City/Ansa


02/08/07 - city.corriere.it

L'allattamento al seno riduce la mortalità neonatale

Il dato reso noto dall'Unicef a New York all'apertura della Settimana mondiale per l’allattamento al seno.


Allattare i bambini immediatamente dopo il parto può prevenire un numero significativo di morti neonatali, ha sottolineato oggi l’UNICEF all’apertura della Settimana mondiale per l’allattamento al seno.

Uno studio effettuato in Ghana, pubblicato sulla rivista Pediatrics, indica che il 16% delle morti neonatali può essere prevenuto allattando i neonati dal primo giorno di vita, percentuale che sale al 22% se l’allattamento ha inizio nella prima ora dalla nascita. L’allattamento al seno immediato è il tema della Settimana mondiale per l’allattamento al seno di quest’anno.

“Oltre 1/3 dei decessi infantili avviene durante il primo e più delicato mese di vita”, ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Ann M. Veneman: “L’allattamento al seno immediato garantisce nutrienti essenziali, protegge i neonati da malattie letali e favorisce la crescita e lo sviluppo del bambino”.
La questione è di particolare rilievo nell’Africa sub-sahariana, che ha il più alto tasso al mondo di mortalità infantile: circa il 10% dei bambini muoiono entro il primo anno di vita e la maggior parte delle morti neonatali avviene a casa. Benché nella regione sub-sahariana il tasso di allattamento esclusivo al seno fino al sesto mese di vita sia più che duplicato dagli anni ’90 - risultando ora pari al 30% - tale livello lascia tuttora centinaia di migliaia di bambini vulnerabili ai rischi di malattie e morte.
L’UNICEF stima che l’allattamento esclusivo al seno fino al sesto mese di vita potrebbe prevenire ogni anno la morte di 1,3 milioni di bambini sotto 5 anni.
“E’ indispensabile raggiungere le donne nelle loro case e comunità locali”, ha sottolineato il Direttore generale dell’UNICEF Ann M. Veneman. Il sostegno dell’UNICEF per un’assistenza sanitaria integrata a livello comunitario include la promozione dell’allattamento al seno e, a tal fine, l’UNICEF collabora con le organizzazioni partner, i governi e le comunità locali per lo sviluppo di una legislazione nazionale sull’allattamento al seno, per il miglioramento dell’assistenza prenatale e neonatale e per la destinazione, a livello comunitario, di maggiori risorse alle donne diventate madri.

02/08/07 - centumcellae.it

Trapianto ovarico tra sorelle

FERTILITA’: TRAPIANTO OVARICO TRA SORELLE, SPERANZA DAL BELGIO


(AGI/REUTERS) - Bruxelles, 1 ago. (embargo fino alle 23 GMT dell’1 agosto) - Potrebbe rappresentare una nuova speranza di fertilita’ per tutte le donne che non possono avere figli. La soluzione per le aspiranti mamme che hanno avuto un cancro o non hanno reagito positivamente alla ‘Fertilizzazione in vitro’ e’ un trapianto di tessuto ovarico. Un intervento di questo tipo e’ stato eseguito tra due sorelle di. Teresa Alvaro, 37 anni, reduce da una chemioterapia che le aveva danneggiato l’apparato riproduttore, si e’ sottoposta ad un impianto di cellule ovariche donatele dalla sorella Sandra. Dopo l’operazione le funzioni delle ovaie sono state ripristinate.
Jacques Donnez, professore di ginecologia all’universita’ Cattolica di Louvain a Bruxelles, ha detto che e’ troppo presto per avere delle prove certe ma che questo genere di trapianto puo’ dare una speranza a tutte le donne che non hanno potuto congelare i propri ovuli o che hanno subito danni per un cancro. L’operazione puo’ anche essere fatta tra donne non imparentate, purche’ abbiano tessuti e midollo osseo compatibili.
Teresa Alvaro si e’ detta fiduciosa su una sua prossima gravidanza. La donna ha deciso di sperimentare quest’intervento dopo aver letto che nel 2005 una ventiquattrenne americana, a cui la gemella diede tessuto ovarico, aveva dato alla luce un bambino sano. Da allora altre donne hanno seguito lo stesso iter medico ma sempre con sorelle gemelle.

Quello della Alvaro e’ il primo impianto da una non gemella. La differenza tra le mappe genetiche ha aggiunto un livello di complessita’ all’intervento chirurgico. Tuttavia, i test hanno dimostrato che cellule geneticamente diverse possono coesistere con successo. La sorella della Alvaro le aveva precedentemente donato midollo osseo per evitare problemi di rigetto. Una soluzione piu’ semplice sarebbe stata quella di donare direttamente un ovulo ma l’eventualita’ ha incontrato il rifiuto di entrambe le donne. “Volevo qualcosa che fosse solo mio e sentivo che se avessi ricevuto un ovulo”, ha detto la Alvaro, “sarebbe stato come se qualcun altro avesse fatto qualcosa al posto mio”. (AGI)


Red - 02/08/07 - donne-oggi.it

Sunniti via dal governo: tre autobomba, 73 morti

A luglio sono di meno i caduti tra i militari, ma sale drasticamente il numero di vittime civili


Nel mese di luglio il numero delle vittime tra i soldati Usa in Iraq è significativamente calato, ma allo stesso tempo è aumentato drammaticamente il numero dei civili uccisi, mentre il primo giorno di agosto ha subito fatto registrare un bilancio di 73 morti nella sola Baghdad (142 in tutto il Paese) e un nuovo, duro colpo al governo di Nuri al Maliki, che continua a perdere i pezzi: i sei ministri del blocco sunnita si sono ieri dimessi in massa.
L'attentato più grave è stato compiuto da un kamikaze che alla guida di un'autocisterna carica di carburante e esplosivo si è lanciato contro un distributore di benzina nel quartiere al Mansour: in un inferno di fuoco, hanno perso la vita almeno cinquanta persone, e una sessantina di altre sono rimaste ferite. Un altro kamikaze è entrato in azione più o meno alla stessa ora nel quartiere commerciale Karrada, dove ha fatto esplodere la sua autobomba vicino a una popolare gelateria. Anche in questo caso il bilancio è pesante: almeno 20 morti e 40 feriti. Un terzo attentato nel quartiere Dora ha provocato la morte di almeno tre persone e il ferimento di numerose altre.Il mese di agosto inizia con un'altra strage, mentre, secondo i dati trapelati ufficiosamente dai ministeri degli Interni e della Difesa, a luglio sono stati almeno 1.652 i civili uccisi in attentati di vario genere in tutto il Paese, con un significativo aumento, del 33%, rispetto a giugno, quando erano stati 1.241.
Dati che contrastano con le affermazioni dei responsabili Usa, secondo cui luglio ha fatto segnare una calo della violenza. I militari americani uccisi durante gli ultimi trenta giorni sono stati in tutto 76: il dato migliore del 2007, che sembra dimostrare, secondo fonti del Pentagono, che l'arrivo di 30 mila soldati disposto dal presidente George W. Bush sta dando i frutti sperati.
Al punto che il vicepresidente Dick Cheney ha anticipato che l'atteso rapporto Petraeus, il comandante delle forze Usa in Iraq, mostrerà «significativi progressi».


Ma quella in Iraq sarà una guerra da oltre un trilione di dollari. A dirlo è un altro rapporto, del Congresso americano stavolta, che ipotizza che il costo totale dell'impegno Usa in Iraq sarà pari a più del doppio dei 500 miliardi di dollari già stanziati da Washington.
La spesa complessiva comprende non solo i costi militari correnti, ma anche quelli di lungo termine legati alla necessità di rimpiazzare equipaggiamento danneggiato, assistere i veterani di guerra e aiutare il governo di Baghdad.


02/08/07 - corriere.com

Internet? Chiudiamolo. Rovina utenti e musica

Anacronistiche, sgangherate, sconvenienti. Le parole di Elton John, al quale non manca evidentemente un certo coraggio nelle proprie idee, hanno attirato l'attenzione e hanno sollevato molti commenti a metà tra l'incredulità e l'opposizione totale. Elton John taglia corto: Internet va abbandonato, combattuto, osteggiato. Internet è un pericolo. Punto.


Le parole del cantante (rilasciate a The Sun) sono così tradotte da La Repubblica: «io dico alla gente: uscite, comunicate. Spero che il prossimo movimento musicale demolisca definitivamente Internet. [...] Dobbiamo scendere in strada e protestare, anzichè stare a casa sui blog». Secondo Elton John la rivoluzione deve partire dall'ambito musicale, per cui internet rappresenterebbe un grave pericolo piuttosto che una grande opportunità: «penso che sarebbe un grande esperimento spegnere Internet per cinque anni e vedere che sorta di arte viene prodotta in quel lasso di tempo. Il punto è che c'è troppa tecnologia disponibile: scommetto che se si riuscisse a fare questa prova, verrebbe fuori musica molto più interessante di quella che si ascolta al giorno d'oggi».


Internet è la causa di ogni male. Elton John sostiene di essere totalmente tecnofobo e di stare alla larga da iPod e telefonini, ma le sue indicazioni tornano ancora una volta nell'ambito musicale: «all'inizio degli anni settanta, venivano lanciati almeno dieci nuovi album alla settimana, ed erano fantastici. Ora sei fortunato se trovi dieci album all'anno di quella qualità. Eppure, escono molti più dischi nuovi adesso».


Tra le righe, però, è facile leggere nelle parole di Elton John il ruggito di un vecchio leone della musica tradizionale. Forse, dietro le invettive del cantante, c'è il rancore per un mondo musicale che non stende più tappetini rossi e che meno lodi riserva alle grandi star. Le icone oggi durano poco e la rapidità dei bit sta spazzando via dai palcoscenici quello che è il vecchio mondo del pop su vinile, o quantomeno quello che non vuole o non riesce ad adeguarsi al nuovo che avanza. La vendita di brani singoli e la caduta degli album miete le prime vittime e quello di Elton John sembra essere un motto d'orgoglio fuori tempo, fuori luogo e fuori probabilmente anche dalle logiche stesse del mercato che la popstar inglese ha cavalcato per lungo tempo.


Mentre «The Captain & The Kid» rimane invenduto, Elton John dice che l'unica scrittura che conosce è quella sul pentagramma. Nel contempo, però, la sua intera discografia sta per arrivare online smentendo ogni avversione per quel mondo del web che anche Elton John va ad abbracciare (dopo aver peraltro già trasmesso il concerto per il suo 60esimo compleanno in streaming proprio sul web). Da un altro punto di vista la sua uscita pubblica può essere interpretata come una spudorata provocazione avente il semplice scopo di far parlare di sè e dei suoi progetti: un'azione oltremodo ragionata, insomma, tuttaltro che sprovveduta. Il mondo del web, però, non sembra essere propenso ad interpretazioni di comodo ed è così che il popolo dei blogger non è sceso in piazza, ma la sua voce la sta facendo sentire lo stesso.


02/08/07 - webnews.html.it

Parlamento stupefacente

Mele, pere, capelli o crini di cavallo: è davvero un Parlamento stupefacente


Centoventisei onorevoli con tanto di bigliettino in mano. Davanti a Montecitorio, come fossero al supermercato. In fila dalla mattina per il test antidroga voluto e organizzato dall’Udc, anche per ribadire la battaglia morale del partito cattolico, dopo il fattaccio dell’onorevole Cosimo Mele, un ex da pochi giorni: da quando è scoppiato il polverone sulla sua notte hard all’hotel Flora.
È lui comunque il convitato di pietra: “E basta co ’sto Mele”, sbotta infine il segretario Lorenzo Cesa. “È un fatto doloroso, che ci ha molto amareggiato, ma è un fatto privato che non può in alcun modo inficiare il partito” mette in chiaro Pier Ferdinando Casini. E il presidente Rocco Buttiglione rincara: “Non si può sputtanare un partito per l’errore di un singolo uomo che tra l’altro non è neppure un massimo dirigente. Attaccare l’Udc è da infami. Qual è il partito che non ha un drogato, un corrotto, un mafioso o un camorrista?”. La priorità, per tutta la classe politica, dice “deve essere la selezione morale”. Accanto ai deputati centristi, molti azzurri, tanti leghisti, pochi di An. Nessuno o quasi del Centrosinistra.
Il test è triplice: della saliva, dell’urina o del sangue. Ci vogliono 5 minuti per farlo, molto di più occorre invece attendere il turno. E aspettando, si alzano i toni.


Comincia Adolfo Urso, di An: “È importante fare il test, ma è abbastanza inutile”. Perché? “L’unico test serio sarebbe stato quello tricologico, un capello può dire se hai assunto sostanze stupefacenti anche un mese fa. Saliva, sangue, urine cancellano tutto in poco più di 48 ore”. Continua Ignazio La Russa, capogruppo di An alla Camera: “Casini dice che non è venuto nessuno di An a fare il test? Eccoci qui, siamo venuti per rispondere alla sconcia chiamata alle armi di Casini. Bisogna imparare a non essere demagogici”.


Così la sfida tra centristi e aennini è lanciata. Ma non è più sul grado di “durezza” nell’opposizione, sulla presenza o meno in Aula nei momenti decisivi, bensì sul test antidroga. In contrapposizione all’iniziativa Udc, An si rivolge infatti a un laboratorio poco distante dalla Camera, per il test tricologico (quello basato sull’esame dei capelli, ndr): “Abbiamo fatto una convenzione con un laboratorio del Pantheon per un test antidroga tricologico, che non è una presa in giro come questa. E in più lo paghiamo noi, senza rimborsi”, ammicca La Russa.
A sparigliare il campo ci pensano però i Verdi e alcuni deputati della Rosa nel Pugno, capitanati da Paolo Cento: con un blitz arrivano presso l’ambulanza con pere, mele e preservativi: “Le pere è meglio mangiarle che farsele”, tuona Cento che sfida l’Udc a “fare i test a sorpresa e non programmati”. I profilattici servono, spiega il sottosegretario all’Economia, a propagandare l’uso del condom in Parlamento. Mentre le mele sono per ironizzare sull’onorevole (su cui la procura di Roma ha aperto un’inchiesta).
È allora che si sfiora la rissa: un militante dell’Udc, se la prende: “Invece di pensare a questi episodi dovrebbero occuparsi dei rifiuti in Campania”. Piccato, risponde Cento: “Di monnezza è pieno il Parlamento, quello bisognerebbe ripulire”. Il militante ribatte: “Certo, tu di monnezza te ne intendi”. Ma Cento lo fulmina: “Io a mignotte però non ci vado”.


E pensare che è il diario di una onorevole giornata in piazza Montecitorio…


02/08/07 - blog.panorama.it

Quando l'estate fa male

Ogni stagione ha la sua depressione. Parola di esperti. Sono sempre di più gli italiani a cadere nelle maglie del 'mal d’estate', una patologia che rientra nel settore della psichiatria stagionale e provoca un aumento delle depressioni pari al 12% rispetto agli standard invernali. Insonnia, agorafobia e contemporaneamente senso di panico nei luoghi chiusi. Questi i sintomi del 'mal di vivere' estivo, ai quali si aggiungono tutta una serie di somatizzazioni. A fare il punto è Massimo di Giannantonio, direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asl di Chieti e docente di psichiatria all’università D’Annunzio. ''Per compensare la sindrome depressiva - spiega all'ADNKRONOS SALUTE - si è soggetti ad aumenti di peso. I pazienti arrivano a ingrassare una media di 2,5 chilogrammi al mese''. Il mal d’estate è una delle malattie meteoropatiche che colpisce persone già vulnerabili. ''Persone che durante l’anno hanno una vita sociale ridotta - spiega lo psichiatra - e di fronte alla modificazione del microcosmo familiare e delle abitudini precipitano in una condizione davvero patologica''. La scintilla che fa esplodere la depressione, precisa di Giannantonio, è ''la modificazione patologica del ritmo circadiano, l'alterazione del ritmo sonno-veglia, giorno-notte''. A poco serve la maggior luce che caratterizza le giornate estive e che potrebbe essere un’efficace terapia antidepressiva. Chi soffre di 'mal d’estate', chiarisce l’esperto, ''ha paura dell’eccesso di stimolazione e fugge dalla luce per difendersi''. Per molti italiani l'estate ha un'altra faccia. C'è chi riesce a godere dell'interruzione delle attività quotidiane che aiuta a 'staccare' dalle preoccupazioni lavorative. E chi invece resta spiazzato di fronte all'eccesso di tempo libero. Un'altra dinamica che scatta è il cosiddetto 'stress da vacanza': "Un disturbo - chiarisce l'esperto - frutto dell'incapacità di programmare. L'enorme numero di ore senza impegni precisi fa paura e porta all'angoscia e alla destrutturazione del sé". I soggetti più esposti sono quelli affetti da 'field dependence', cioè campo dipendenti. Persone considerate 'passive'. "Si stima che la 'field dependence', sebbene non esistano dati epidemiologici precisi, colpisca il 7% della popolazione", spiega di Giannantonio. "Molte di queste persone, in estate, vanno incontro allo 'stress da vacanza'". Lo psichiatra lancia infine l'allarme su un altro rischio tipico della stagione calda: l'aumento dell'abuso di alcol e droghe. "Anche in questo caso le vittime sono soggetti già vulnerabili - precisa - che aumentano il consumo di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti. Un comportamento agevolato dalla mancanza del confronto con il mondo reale che li porta a lasciarsi andare". In compenso, rassicura l'esperto, "le sindromi depressive stagionali non sono tipiche del mondo mediterraneo, quanto piuttosto un patrimonio delle popolazioni del Nord Europa".


02/08/07 - blog.napolimagazine.com

In auto acqua e buon umore

In viaggio verso le vacanze. O per il week-end. In auto è bene non abbassare mai la guardia, essere sempre prudenti, e questo nonostante l’atmosfera rilassata. A lanciare l’appello è Walter Pasini, direttore del centro Oms per la medicina del turismo che indica un Decalogo per rendere sicuro e sereno il viaggio verso le vacanze.

1) Bere molto, anche due litri e mezzo in un giorno, ma rigorosamente acqua.

2) Sebbene una minima quantità alcol sia consentita mentre si guida, è consigliabile evitare di bere completamente perché provoca abbassamento dell’attenzione e possibile sonnolenza.

3) Spezzare sovente la guida con soste.

4) Se si fuma, meglio usare il momento della sosta per farlo. In questo modo la sigaretta non sarà causa di distrazione mentre si guida, e non ridurrà la quantità di ossigeno nell’abitacolo.

5) I passeggeri possono contribuire in modo importante a mantenere rilassato l’umore evitando nervosismi che sono una causa di rischio. «Bisogna ricordare - afferma Pasini - che i fattori di rischio tra loro non si sommano ma moltiplicano».

6) Meglio le ore diurne per mettersi in viaggio, la visibilità è migliore e la sonnolenza è meno in agguato. L’ottimo sarebbe avere avere un’automobile dotata di aria condizionata.

7) Tutti i passeggeri devono allacciare le cinture di sicurezza.

8) La pausa per il pranzo non deve essere causa di appesantimento, quindi via a frutta e gelati, no a pasta o panini.

9) I bambini vanno distratti e rilassati durante il viaggio.

10) E’ bene dare il cambio al volante dei giovani guidatori per evitare che inesperienza e imprudenza possano trasformarsi in possibili rischi.

02/08/07 - lastampa.it

Lapo l'incontentabile

Mille flirt accreditati, ultimissime – nelle ultime ore - l'ex moglie di Boris Becker e la top Veronica Varekova. O Elkann ha i gusti troppo difficili o semplicementi sono abili depistaggi...


A proposito dell'irrequieto e incontentabile – almeno in campo amoroso – rampollo di casa Agnelli, Lapo Elkann, viene in mente quel vecchio detto popolare: "È un po' come la sora Camilla: tutti la vogliono nessuna se la piglia...". Sì perché non è possibile che a oltre due anni di distanza dalla fine dell'amore con Martina Stella ("L’unica con cui ho avuto un vero colpo di fulmine" ripete ai giornali) Lapo Elkann non sia ancora riuscito a trovare l’anima gemella. È giovane, ricco, piacente, a detta dei più simpatico e brillante, eppure nonostante i mille scoop e le paparazzate con donne bellissime, è ancora ufficialmente single.

Ormai davvero non si contano più i flirt accreditati negli ultimi mesi. Addirittura nell’arco di due giorni è passato dalle braccia dell’ex moglie di Boris Becker ("Daily Mail" docet), Barbara Feltus, a quelle della top Veronica Varekova (parola di "Chi").

Ripercorriamo le tappe salienti della suo percorso da “play boy”. Dopo la fine del grande amore con la Stella era finito sulle cronache dei giornali per una notte di sesso e droga a casa di un trans a Torino. Qualche mese fa, a riflettori spenti, ne avevamo parlato col trans Patrizia, all'anagrafe Donato Broco. Ma a lui piacciono le donne: «Al signore? Certo, credo che gli piacciano, gli piace però anche il mondo dei trans femminili come me». Nessun commento da parte del giovane Elkann. Martina? «Di donne, fuori, ce ne sono a milioni» aveva detto lui, in occasione della prima intervista dopo la riabilitazione.

Col passare dei mesi i flirt sono infatti fioccati uno via l'altro - Lindsay, Magda, Eleonora, Benedetta, Elisabetta, Barbara e ora Veronica, detta Varechina - e i toni nei confronti della Stella si sono ammorbiditi. «Con lei ho vissuto due anni bellissimi. Poi è finita come è finita e me ne dispiace. Le ho voluto molto bene e continuerò a volergliene in maniera differente. E le auguro il meglio di questo mondo, in amore e professionalmente» ha dichiarato all'inizio del mese a Vanity Fair. «Martina è anche la donna che fisicamente mi è piaciuta di più in assoluto. Pensi che una volta sono andato a cena con Lindsay Lohan solo perché mi ricordava lei… Adesso sono solo. Mi piacerebbe un rapporto vero e sincero, ma al momento non ne vedo la possibilità».



Un'estate solitaria? Macché, fa sapere la stampa rosa. Lunedì la nuova fiamma era Barbara Feltus, ex di Boris Becker: i due sarebbero stati visti prima a Berlino - dove si trovava per il lancio di Italiaindipendent - e poi in un'elegante via di New York, tra shopping e pranzetti a due. Il britannico Daily Mail nel riportare la notizia, si era pure prodigato di sottolineare la straordinaria somiglianza tra il giovane Agnelli e l'ex tennista. Martedì il dietrofront: la nuova conquista si chiamaVeronica Vareka - soprannome Varechina - ed è una delle statuarie modelle di Sport Illustrated, nonché testimonial per diversi marchi di bellezza. Stavolta lo dice il settimanale Chi, secondo cui la trentenne modella di origine ceca avrebbe fatto breccia nel suo cuore da poco tempo.


Ma lui ed Eleonora Abbagnato, l'etoile dell'Opera di Parigi non erano praticamente inseparabili? Stando a Diva e donna, alla fine della primavera, era così innamorato di lei che non appena poteva prendeva un aereo per Palermo, dove lei risiede. Del resto i conti tornavano: a giugno al Corriere della Sera, Lapo Elkann aveva detto di avere nel cuore un'italiana «che mi piace molto e con cui potrei costruire una famiglia e un futuro. Non voglio dire altro».


Facciamo un passo indietro e arriviamo all'estate scorsa, quando veleggiava a bordo dello Stealth con Benedetta Massola. «Ma no, siamo amici di vecchia data». A settembre già veniva dato per fidanzato con la Canalis. La scintilla con l'ex velina sarebbe scoppiata a New York, dove lei era reduce dall'Actor's Studio e impegnata sul set di Natale a New York. Mentre lui smentiva tutto - anche qui «Ma quale storia? Io e Eli siamo amici da una vita» - i soliti ben informati si premuravano di dichiarare a Diva e donna che tra loro c'erano «vere scosse di intesa fisica». Stessa solfa con Magda Gomes, con cui avrebbe avuto momenti di passione: «Nessuna tenera amicizia. Niente di più, anche perché l'ho visto per un paio di giorni» disse lei.

Ed ecco che siamo ritornati all'inizio, ovvero ai flirt di questi giorni con Barbara e Veronica. Arriverà puntuale la smentita anche questa volta? Della serie: "Macché, sono solo grandi amiche…". A questo punto le possibilità sono tre. Prima: Elkan ha dei gusti praticamente incontentabili; seconda: è ancora innamorato della Stella (si veda episodio Lohan); terza: sono tutti studiati depistaggi, al fine di coprire qualcosa di misterioso... (Libero News) -->


02/08/07 - magazine.libero.it

Abusa di dipendente e lei glielo morde

Milano: abusa di dipendente e lei glielo morde


MILANO - Un uomo di 54 anni, titolare di un'impresa di pulizie, e' stato arrestato dai carabinieri di Busto Garolfo (Milano) con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una dipendente di 39 anni. La sera del 24 luglio scorso all'interno del municipio di San Giorgio su Legnano (Milano), di cui la ditta curava la pulizia, l'uomo avrebbe iniziato a ''molestarla con apprezzamenti lascivi e con esplicite proposte sessuali, accompagnate da proposte di migliori condizioni di lavoro'', e poi sarebbe passato ai fatti, pretendendo con la forza un rapporto orale, dopo aver chiuso a chiave l'uscita della stanza. La donna, prima di cedere, e' comunque riuscita a sferrare un morso alle parti intime del suo datore di lavoro, tanto da lasciargli evidenti segni delle arcate dentarie. (Agr)


01.08.08 - corriere.it

Basta guerre nel mondo!