Scuola, a lezione di sicurezza stradale

Formazione - Informare i ragazzi su come comportarsi in caso di incidente, sulle sanzioni, sulla patente a punti è lo scopo del prontuario da settembre disponibile negli istituti della provincia


Roma, 26 luglio 2007 - Trentamila vademecum sulla sicurezza stradale entreranno da settembre in tutte le scuole della provincia di Roma. All'interno del prontuario i ragazzi potranno trovare diversi consigli e informazioni sulle sanzioni, la patente a punti e su come comportarsi in caso di incidente. Il vademecum è stato realizzato in collaborazione con la Consulta provinciale per la sicurezza stradale.

INTERVENTI - Il prefetto di Roma, Achille Serra, che questa mattina ha presentato l'iniziativa al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha fatto sapere che sulle strade urbane e sulle autostrade verranno effettuati numerosi controlli grazie all'aiuto dei vigili urbani dei Comuni. In particolar modo alcol e sostanze stupefacenti saranno nel mirino delle autorità. Secondo i dati disponibili, infatti, in un anno in media sono 2mila le patenti sospese ad automobilisti ubriachi.
"E' un progetto a cui teniamo molto e che crediamo possa sensibilizzare i piu' giovani e indirizzarli verso una cultura del rispetto della legalità - ha detto il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra - Nell'ultimo anno abbiamo avviato numerose iniziative per promuovere un utilizzo corretto e consapevole dell'automobile, tra cui 'Non ti Bere la Vita' . E poi ha concluso: "E' indispensabile il controllo delle strade, la repressione, ma ancor prima vogliamo intervenire con una martellante azione salva-vita".


26/07/07 - redazione.romaone.it

Tenta suicidio: salvato

TORINO: TENTA SUICIDIO MA VIENE SALVATO DAI CARABINIERI


Torino, 26 lug. - (Adnkronos) - Dopo un lungo periodo trascorso in ospedale per disintossicarsi dall'abuso di alcol, e' tornato a casa ma nell'abitazione non ha trovato la madre con la quale viveva. Cosi' ha deciso di farla finita. E' successo ieri, alle 19 circa, in via Vittoria a Torino. Protagonista dell'episodio un uomo di 38 anni, affetto da disturbi della personalita'. Il giovane, appreso che la madre era ricoverata in ospedale in seguito ad un infarto, si e' armato di coltello ed e' uscito sul balcone. In bilico e sotto gli occhi increduli di decine di persone, ha minacciato di tagliarsi le vene e di gettarsi nel vuoto.

A farlo desistere dall'intento suicida e' stato un maresciallo dei carabinieri che e' riuscito a raggiungere un balcone vicino e ha promesso all'uomo che lo avrebbe accompagnato dalla madre. Il giovane, che nel frattempo si era procurato lievi tagli ad un braccio, ha acconsentito ed e' stato accompagnato dai militari in visita alla madre all'ospedale Maria Vittoria. Dopo essersi tranquillizzato e' stato ricoverato.


26/07/07 - nsd.it

Kate Moss dimentica Pete con i Rolling Stones

La top model sotto l'ala protettrice di Ronnie Wood

Dopo aver bruciato tutti i regali di Pete Doherty, Kate Moss, per dimenticare il fidanzato e riprendersi dallo shock del tradimento subito, ha deciso di vendere la sua casa.
Troppi ricordi...

Nell'attesa di prendere possesso di una residenza nuova di zecca dal valore di 7.2 milioni di sterline a St. John Wood, quartiere che si trova a nord di Londra, la bella Kate si è rifugiata a casa di un carissimo amico.

Non si tratta di una persona qualsiasi, ma della star dei Rolling Stones, Ronnie Wood: i due si conoscono da molto tempo e il musicista, insieme alla moglie Jo, sta facendo di tutto per aiutare la bella amica.

Ex alcolizzato, Ronnie, che riusciva a bere otto boccali di birra e due bottiglie di vodka al giorno, ce la sta mettendo tutta per far sì che la Moss torni di buon umore e si riprenda dal brutto colpo subito: "Kate - ha raccontato il solito bene informato - vuole togliersi dalla mente Pete. Ron e sua moglie Jo le sono accanto e cercano in tutti i modi di distrarla".

Un passato da cocainomane ed una grave dipendenza dell'alcol per Ronnie: nel 2004, però, c'è stata la svolta e il chitarrista, dopo una serata dove ha toccato il fondo (si è conclusa con il componente dei Rolling Stones che, sotto ad un tavolo, cercava di mordere le caviglie della moglie e della stessa Kate) è entrato in una clinica per disintossicarsi. Oggi, questo 60enne dal passato turbolento, è diventato una specie di roccia dove la top model si è aggrappata per superare l'ennesimo momento difficile della sua vita.


© 2005 GossipNews - 26/07/07 - gossip.leonardo.it

Le Iene chiedono il patteggiamento

Italia. Le Iene chiedono il patteggiamento per test antidroga ai parlamentari


E' destinata a concludersi con un patteggiamento l'inchiesta della procura di Roma a carico di tre componenti dello staff della trasmissione televisiva 'Le Iene', tra cui l'autore Davide Parenti, finiti sul registro degli inagati per violazione della legge sulla privacy in relazione al servizio, realizzato ma mai andato in onda, in cui 50 parlamentari venivano sottoposti a loro insaputa ad un test antidroga. Sara' il gup Maria Antonietta Ciriaco, il 16 ottobre prossimo, a pronunciarsi sulla richiesta di patteggiamento avanzata dagli indagati con il consenso del pm Salvatore Vitello.

'Le Iene' era accusate di aver prelevato particelle di sudore agli esponenti politici attraverso un tampone, in grado di rilevare se questi avessero assunto droga nelle precedenti 36 ore. Sedici dei 50 parlamentari erano risultati positivi al test, dal quale emerse che 12 avevano assunto cannabis e 4 cocaina. Il servizio, pero', non era piu' andato in onda a seguito dell'intervento dell'Autorita' Garante per la privacy, che aveva disposto "il blocco dell'uso dei dati personali" sulla base dei quali era stato realizzato il servizio, rilevando una "raccolta illecita di dati di natura sensibile in quanto attinenti allo stato di salute".

In origine il pm Salvatore Vitello aveva firmato dei decreti penali di condanna, ma, per l'opposizione degli indagati, si era visto costretto a chiudere le indagini seguendo l'iter ordinario. Un paio di posizioni sono state archiviate. Sulla base di una consulenza tecnica, poi, la procura aveva accertato che gli strumenti utilizzati dalle 'Iene' per il test avevano una loro valenza scientifica ed erano in grado di fornire dati attendibili e molto vicini alla realta'.


26/07/07 - droghe.aduc.it

Poliziotto ha rubato 1 chilo di cocaina

Italia. Procura chiede rinvio a giudizio per poliziotto: ha rubato 1 chilo di cocaina


Avrebbe sottratto un chilo e 476 grammi di cocaina che doveva custodire in Questura come prova del reato: il Pm Lorenzo Gestri ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio per l'agente della squadra Mobile di Bologna che venne arrestato dai suoi stessi colleghi nello scorso febbraio.

Il poliziotto aveva ammesso di aver preso la droga dall'ufficio reperti, asserendo pero' di averla usata per consumo personale. Ma visto che l'ammanco maggiore, di 1,2 kg, risaliva al marzo 2006 pare poco credibile un consumo personale di cosi' tanta cocaina nel giro di qualche mese. Da qui la detenzione a fini di spaccio.

L'accusa di peculato invece si e' configurata vista che si tratta di un reato che viene compiuto dal pubblico ufficiale che si appropria di denaro o beni che ha nella propria disponibilita' per il suo incarico. In questo caso il poliziotto doveva custodire la droga sequestrata.

La vicenda era venuta alla luce a inizio anno, quando, in seguito ad alcuni malesseri di carattere nervoso, l'agente era stato ricoverato in un ospedale cittadino. Gli accertamenti sanitari, avevano stabilito che i suoi problemi di salute erano dovuti all'assunzione di stupefacenti, in particolare cocaina.

La Questura aveva deciso accertamenti medici ulteriori, e informato della vicenda oltre alla Procura, che aveva avviato l'inchiesta, anche il ministero dell'Interno. Inizialmente il fascicolo era stato aperto come atti relativi a fatti non costituenti reato. L'uso di droga non e' reato, anche se per un agente comporta provvedimenti disciplinari. La Questura aveva gia' avviato un procedimento interno nei confronti del poliziotto, al quale erano stato subito ritirati tesserino e pistola.


26/07/07 - droghe.aduc.it

MySpace cancella 29mila utenti pedofili

Combattere la pedofilia: un impegno doveroso per la società civile. E ultimamente anche per quella virtuale, considerando che questo tipo di reato negli ultimi anni si è diffuso anche nel web, tanto da diventare un vero e proprio business.


Con l'aumento della pedofilia, però, crescono anche i tentativi da parte delle autorità di controllare e combattere questi reati. E a volte i risultati raggiunti sono davvero importanti.


Per esempio MySpace, il celebre sito di social network che mette in contatto virtualmente 114 milioni di persone, ha annunciato di aver cancellato 29mila utenti pedofili e molestatori sessauali dal suo database.



Già a maggio il sito, che appartiene alla News Corporation di Rupert Murdoch, aveva annunciato di aver cancellato settemila profili di molestatori ma poche ore fa la società ha rivelato che le cifre sono quadruplicate.


Su MySpace gli adescatori si fingevano adolescenti e approfittavano del web per adescare i ragazzini Per questo alcuni genitori hanno fatto causa alla società e la News Corporation ha fatto in modo di creare un archivio con i dati dei molestatori sessuali.


Intanto la pedofilia online cresce in modo terrificante. Telefono Arcobaleno, la società che si occupa di questo gravissimo problema sociale, diffuso un paio di giorni fa il rapporto sulla pedofilia in Rete, che dal 2006 ad oggi è praticamente raddoppiata.


Ecco alcune cifre (fonte Telefono Arcobaleno):


Nell'ultimo semestre Telefono Arcobaleno ha segnalato 2.090 siti al mese, con punte di oltre 200 siti pedopornografici in un solo giorno. Particolarmente aggressiva è risultata nel 2007 la promozione di siti pedofili a pagamento.Ogni giorno, 7 nuovi bambini vengono sfruttati nel mondo per la produzione di pedopornografia. Ad oggi sono 30.000. Meno del 2% dei bambini sfruttati è stato identificato.


- l’accesso a un sito pedofilo a pagamento costa mediamente 80 dollari


- un sito pedofilo a pagamento genera ogni giorno oltre 400 nuovi clienti


- un sito pedo pay frutta mediamente oltre 34 mila dollari al giorno.


- il giro d’affari giornaliero del pedobusiness si aggira intorno ai 13 milioni di dollari


– ogni anno, il giro d’affari del pedobusiness si aggira intorno ai 5 miliardi di dollari.


26/07/07 - cronacaeattualita.blogosfere.it

Ok a utilizzo defibrillatori semiautomatici

Bologna, 26 lug. - (Adnkronos) - L'assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna ha approvato il pdl 'Provvedimenti per promuovere l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambito regionale"' presentato da otto consiglieri regionali della maggioranza.


Obiettivo della proposta, costituita di 3 articoli, e' quello di diffondere, in maniera coordinata su tutto il territorio regionale, defibrillatori semiautomatici esterni (Dae) nei luoghi particolarmente frequentati: scuole, palestre, stadi, centri anziani, centri commerciali, e nelle zone montane e rurali dove l'arrivo delle ambulanze in tempi rapidi e' piu' difficile.


La legge attribuisce alle Asl il compito di indicare le sedi che debbono dotarsi di tali dispositivi "sentiti i servizi di primo soccorso, i soggetti privati (associazioni onlus), gli enti locali".


26/07/07 - romagnaoggi.it

Molestie sessuali, 4 professori indagati

Molestie sessuali, 4 professori indagati: non avrebbero impedito le violenze


A Palermo uno studente di 12 anni avrebbe molestato una compagna di scuola media. Ma la Procura iscrive nel registro degli indagati per violenza sessuale i professori che non lo avrebbero impedito. Sono 4 gli insegnati adesso indagati perché avevano "l'obbligo giuridico di impedirlo", ma non lo studente in quanto non imputabile.

La bambina molestata ha già cambiato scuola. I professori respingono le accuse. Nei prossimi giorni saranno interrogati i compagni di classe dei due protagonisti della vicenda, emersa dopo la denuncia presentata dal padre della studentessa.


26/07/07 - rainews24.rai.it

A breve nuova generazione di eroinomani

Italia. Barra (Cri): a breve nuova generazione di eroinomani


"L'era delle droghe eccitanti sta per finire. A breve tornera' una nuova generazione di eroinomani". A lanciare l'allarme e' Massimo Barra, presidente nazionale della Croce rossa italiana e fondatore di Villa Maraini, centro di assistenza per tossicodipendenti, intervenuto questa mattina a Roma all'inaugurazione di un nuovo 'Camper antidroga'.

Il mezzo, che stazionera' tutti i giorni a Tor Bella Monaca per aiutare i tossicodipendenti della zona, e' stato donato alla Fondazione dall'Anlaids (Associazione nazionale per la lotta contro l'Aids). "I tossicomani oggi fanno uso soprattutto di eccitanti (cocaina, ecstasy), ma a breve i piu' patologici torneranno a drogarsi con l'eroina. Non bisogna, dunque, abbassare la guardia", esorta.

"Fino a qualche decennio fa -spiega Fernando Aiuti, professore ordinario di Medicina interna all'universita' La Sapienza di Roma e presidente di Anlaids- l'80% dei tossicodipendenti contraeva l'Aids scambiandosi le siringhe. Oggi, grazie anche all'intervento dei nostri volontari che le raccolgono il fenomeno e' in diminuzione, ma non bisogna abbassare la guardia". I dati, infatti, parlano ancora di un buon 35- 40%, circa uno su tre.

E in prossimita' delle ferie d'agosto, Barra raccomanda a tutte le famiglie che hanno a che fare con un tossicodipendente a non lasciarlo da solo "perche' il 70% delle overdose avviene proprio tra le mura domestiche. Piuttosto tenete sempre a portata di mano una fiala di noloxone, l'antidoto che puo' salvargli la vita".


26/07/07 - droghe.aduc.it

6000 morti sulle strade ogni anno

6.000 MORTI SULLE STRADE OGNI ANNO PER ABUSO DI ALCOL


Ogni anno in Italia sono 6.000 i morti sulle strade per abuso di alcol, dei quali 2.800-3.000 vedono protagonisti i giovani tra i 18 e i 25 anni. A queste cifre spaventose bisogna aggiungere i 25.000 decessi dovuti a dipendenza da alcol. Questi i dati sconvolgenti che emergono da uno studio condotto dall'equipe del professor Emanuele Scafato, membro dell'Istituto superiore della sanita', nonche' direttore del centro collaboratore dell'Organizzazione mondiale della sanita' per la ricerca sull'alcol. I dati, che prendono in esame il panorama europeo, sono stati presentati in occasione della conferenza stampa sulle strategie nazionali ed internazionali da perseguire per combattere la piaga dell'alcol, che tanti danni sta producendo soprattutto tra i ragazzi, che si e' tenuta presso la sede della fondazione dell'Enpam (Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri). L'analisi delle cause che determinano gli incidenti stradali mostra che, a livello europeo, un incidente su quattro (25%) e' attribuibile all'alcol, e che negli incidenti causati da guida in stato di ubriachezza la stragrande maggioranza delle persone coinvolte (96%) e' rappresentata da individui di sesso maschile, di cui il 33% giovani o giovani adulti di eta' compresa tra i 15 e i 34 anni. Le quantita' consumate di alcol, stando sempre al rapporto illustrato dal professor Scafato, e i livelli di alcol nel sangue giocano un ruolo determinante sulle condizioni di idoneita' psicofisica alla guida, e quindi sul livello di rischio cui ci si espone mettendosi al volante dopo aver ingerito quantita' anche moderate di alcol.


giovedi 26.07.2007 - repubblica.it

Un giovane su cinque guida sotto effetto droghe

Italia. Minniti: un giovane su cinque guida sotto effetto droghe


"Nelle notti dei fine settimana, le positivita' ai controlli anti droga sono circa il 18%, con punte del 25%, nelle fasce d'eta' degli ultra trentenni nell'orario che va dalle 2 alle 6". Il viceministro Marco Minniti, ascoltato in commissione Trasporti della Camera nel corso dell'indagine conoscitiva sugli incidenti stradali, quantifica il fenomeno della guida sotto effetto di stupefacenti. Definisce il fenomeno "non meno preoccupante" di quello della guida in stato di ebbrezza. Anzi: "Soprattutto i piu' giovani stanno acquisendo l'abitudine ad unificare in un solo contesto l'assunzione di droghe -cocaina soprattutto- e alcol".


26-07-2007 - droghe.aduc.it

Etilometro per la Nissan

ELITOMETRO* DI BORDO PER NISSAN


Nissan ha avviato una serie di test sulla tecnologia per la prevenzione della guida in stato di ebbrezza. - 26-07-2007


Roma - Nissan Motor Co., Ltd., in collaborazione con le autorità locali giapponesi, ha annunciato l’avvio dei test di una nuova tecnologia per prevenire la guida in stato di ebbrezza.


Nissan è attivamente impegnata nello sviluppo di un’ampia gamma di tecnologie per migliorare la sicurezza stradale attraverso la prevenzione della guida in stato di ebbrezza. Lo scorso giugno, la società ha introdotto nel sistema di navigazione Carwings un messaggio di avvertimento contro l’abuso di alcol al volante.


La casa nipponica testerà un nuovo etilometro di bordo in grado di rilevare il livello di alcol contenuto nel respiro del guidatore. Se il sistema rileva una concentrazione alcolica superiore al livello indicato, un meccanismo di “interblocco” disattiverà l’accensione dell’auto.


I test verranno condotti in collaborazione con la città di Kitakyushu nella prefettura di Fukuoka, con il governo della prefettura di Tochigi e la città di Kaminokawa e con la città di Atsugi nella prefettura di Kanagawa.


Il sistema verrà installato su veicoli utilizzati quotidianamente, dove i conducenti analizzeranno diversi fattori come la funzionalità e l’affidabilità del sistema di rilevamento del tasso alcolico. Nissan sfrutterà i risultati di questi test per promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per la prevenzione della guida in stato di ebbrezza.


A livello mondiale, Nissan è impegnata nella produzione di veicoli dotati delle più avanzate tecnologie di sicurezza. In Giappone, la società punta a dimezzare, entro il 2015, il numero degli incidenti mortali o con feriti gravi registrati nel 1995 e che hanno coinvolto veicoli Nissan.


Sul tema sicurezza, Nissan ha scelto un approccio olistico che va al di là delle tecnologie integrate nei veicoli dell’azienda. Per realizzare un “ambiente di guida sicuro”, la casa automobilistica collabora al progetto sul sistema di trasporto intelligente (Intelligent Transport System Project - ITS) della prefettura di Kanagawa, volto alla riduzione degli incidenti stradali attraverso l’analisi dei dati sul traffico raccolti dai veicoli in circolazione e dai sistemi di rilevamento stradali. Nissan partecipa inoltre a diverse campagne sulla sicurezza stradale dirette sia agli adulti che ai bambini e continua a collaborare con partner istituzionali e del settore privato.


26.07.07 - crisalidepress.it


* Non credo che l'elitometro sia efficace ;)

Ma com’è inaffidabile il bugiardino dei farmaci

Ma com’è inaffidabile il bugiardino dei farmaci...


Paese che vai “bugiardino” che trovi. A questa conclusione giunge l'inchiesta realizzata da Altroconsumo sui foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci in Spagna, Belgio, Portogallo e, naturalmente, Italia. Qualche esempio? Secondo i foglietti illustrativi, un antistaminico in Spagna e Italia non interferisce con la guida dell’auto; in Belgio sì, e in Portogallo provoca sonnolenza. Anche gli effetti del Cialis, farmaco anti-impotenza della Eli Lilly, cambiano a seconda del Paese in cui lo si assume: ai belgi non causa perdita temporanea o permanente della vista, problemi di fertilità e cerebro-vascolari. Tutti effetti indicati se la pillola gialla è venduta a consumatori italiani, spagnoli o portoghesi. Questi alcuni dei risultati dell’inchiesta che Altroconsumo ha condotto sui foglietti illustrativi di 18 farmaci tra i più venduti in quattro Paesi d’Europa. I medicinali coinvolti nell’indagine sono prodotti di vario tipo, dai lassativi agli sciroppi per la tosse, dagli antistaminici ai contraccettivi, venduti tutti con lo stesso nome. La lettura dei bugiardini, tuttavia, fa emergere indicazioni differenti per gli stessi medicinali in Paesi diversi, oltre che carenze di chiarezza. Qualche altro esempio: in Portogallo l'antidolorifico Fastum Gel può essere usato in gravidanza o durante l'allattamento, in Italia e Belgio è sconsigliato; in Spagna nessun accenno a questa voce. L’età minima per prendere l’aspirina è 16 anni nel nostro Paese e in Spagna; in Belgio e Portogallo scende a 12 anni.

Arbitrarietà nei confronti dei bambini a seconda della latitudine anche per il lassativo Dulcolax: In Italia e Spagna l’uso sotto i 10 anni deve avvenire dietro parere del medico, nessuna specifica sull'età nel foglietti in Belgio e Portogallo. L'ansiolitico Xanax non ha effetti collaterali per i pazienti in Portogallo e Belgio. Anche le dosi consigliate sono soggette a variazione senza nessun motivo: Inderal, un medicinale contro l'ipertensione, ha una dose massima giornaliera di 320 mg in Italia e Belgio, dose che raddoppia (640 mg) nei Paesi della penisola iberica. Se si analizza nello specifico il panorama del mercato italiano, dai foglietti illustrativi dei 18 farmaci venduti nel nostro Paese emergono carenze sulle istruzioni di utilizzo corretto (in 10 manca la durata massima del trattamento), sulle precauzioni sull'assunzione temporanea di alcol. In nessuno dei foglietti compare un numero di telefono da contattare in caso di insorgenza di problemi.


26/07/2007 - lapadania.com

Il ragazzo di mamma

“Ti serve un passaggio per andare a casa?”

“No, mi viene a prendere il ragazzo di mamma.”

E’ solo un frammento di una testimonianza che riferisce di un dialogo tra ragazzi, raccolta nell’ambito del progetto di prevenzione dell’abuso di sostanze alcoliche, promosso dal Comune di Corinaldo, che comprende interventi realizzati in collaborazione con la scuola media, con le associazioni, i gruppi giovanili e con l’associazione Oikos di Jesi.


Il progetto è partito da una breve ricerca sul territorio, con lo scopo di comprendere quali sono le convinzioni diffuse sul problema del consumo di alcol. Nell’ambito della ricerca sono emersi elementi interessanti sulle dinamiche di gruppo e sulle relazioni familiari che, come è noto, negli ultimi anni hanno subito profonde trasformazioni.

Il rapporto tra genitori e figli è sempre più informale, gli stessi genitori di adolescenti, che sono in alcuni casi quarantenni o poco più, condividono molti aspetti dello stile di vita degli adolescenti stessi, in questo quadro la definizione “ragazzo di mia madre” pronunciata da una adolescente di quindici anni suona strana, ma non deve stupire più di tanto: molti adulti si rimettono in gioco a livello sentimentale, coltivano hobby e amicizie, hanno un rapporto che in parte è di complicità con i figli stessi. “Molti genitori – afferma un giovane – sono poco presenti, sono fuori per lavoro o per coltivare interessi, spesso stanno al bar, tuttavia la loro giovane età può essere un vantaggio poiché facilita la comprensione reciproca, un genitore giovane può capire meglio i problemi dei figli”.

Riguardo la capacità dei genitori di esercitare una azione educativa efficace, le opinioni degli intervistati sono discordanti. Qualcuno sostiene che in virtù della commistione di stili di vita la figura dei genitori esercita una influenza educativa del tutto superficiale, altri invece sostengono che questo è più che altro un luogo comune, ossia che la figura dei genitori resta centrale ed importante per la crescita dei figli, anche nella fase dell’adolescenza. Ciò che emerge con forza è il progressivo logoramento nella definizione dei ruoli e dei compiti familiari, che apre nuovi scenari nei rapporti educativi tra adulti e ragazzi.

Radicalmente diversi erano i rapporti familiari fino a pochi decenni fa. In famiglia ci si dava del “voi”, il “voi” era un appellativo con cui i figli si rivolgevano ai genitori e i giovani si rivolgevano agli anziani nelle campagne dell’entroterra senigalliese.

Sono elementi che emergono da una ricerca sociale condotta nell’ambito di un progetto di avvicinamento dei giovani nei confronti degli anziani promossa dal Centro di Aggregazione Giovanile di Ripe in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Il “voi” implicava rispetto formale, assenza di confidenza, rapporti gerarchici comunemente accettati e basati sulla fascia d’età di appartenenza.

Gli argomenti di discussione in famiglia, specialmente nelle famiglie contadine, che fino ai primi anni sessanta rappresentavano la maggioranza nelle Marche, erano principalmente incentrati sulle questioni di lavoro, sulle faccende da fare, sul grano da mietere o il bestiame da accudire. Le lineari gerarchie familiari erano il riflesso di una organizzazione sociale altrettanto gerarchica, dove i ruoli erano chiari e frutto di una tradizione secolare che veniva comunemente accettata.
In quel contesto la locuzione “il ragazzo di mamma” in effetti non avrebbe avuto molto senso, sarebbe stata semplicemente impossibile da pronunciare e da concepire.


di Massimo Bellucci - Esperto di politiche giovanili - bellof3@tiscali.it - 26,07.07 - viveresenigallia.it

Minori sulle moto

I dati relativi agli incidenti su due ruote che coinvolgono i minori passeggeri


La proposta di legge insolitamente bipartisan, sottoscritta da 150 senatori che prevede il divieto di trasporto di bambini sotto i 5 anni, e l’uso obbligatorio di uno speciale seggiolino provvisto di pedivelle per quelli fino a 12 anni, ha suscitato un notevole interesse e un vivace dibattito. L’Asaps ha prima voluto portare un contributo tecnico pubblicando le regole degli altri paesi europei su questo aspetto, rilevabili dal portale www.asaps.it Ora propone un passo ulteriore. Pubblica i dati con il numero di bambini che hanno subito lesioni (o sono deceduti) in incidenti stradali mentre erano trasportati su ciclomotori o motocicli. Trattandosi di bambini da 0 a 13 anni, in qualche caso potrebbe trattarsi addirittura di conducenti che si sono messi arbitrariamente alla guida in particolare di ciclomotori. I dati ISTAT attualmente disponibili non consentono di effettuare ulteriori approfondimenti in tal senso.


Nel 2005 (ultimi dati disponibili), i bambini da 0 a 13 anni che sono rimasti feriti mentre erano a bordo di ciclomotori sono stati 195 pari allo 0,54% del totale di 36.083 feriti. I decessi sono stati 4 pari all’ 1,29% dei 309 decessi totali per questa categoria di veicoli. I bambini che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per incidenti mentre erano trasportati su motoveicoli nel 2005 sono stati 285, pari allo 0,59% dei 48.102 totali. Quelli che hanno perso la vita sono stati 3 pari allo 0,27% dei 1.095 decessi su moto.

In totale nel triennio 2003 – 2005 i bambini feriti in incidenti mentre erano a bordo di ciclomotori sono stati 822 pari allo 0,65% dei 125.677 feriti complessivi. I decessi sono stati 8 pari allo 0,68% dei 1.176 decessi complessivi su ciclomotori. Sulle moto i bambini che hanno riportato lesioni sono stati 867 pari allo 0,63% dei 136.267 feriti complessivi. I decessi di bambini sulle moto sono stati 10, lo 0,31% delle 3.158 vittime mortali su moto nel triennio.


Il dato complessivo della lesività dei bambini trasportati sui veicoli a due ruote con motore indica che complessivamente nel trienno 2003 – 2005 i feriti sono stati 1.689 i decessi sono stati in totale 18.


Con riferimento al solo 2005 i bambini che hanno perso la vita sulle due ruote a motore sono stati 7 pari al 7,2% dei 97 bambini che hanno perso la vita in incidenti nell’anno. Quelli che hanno riportato ferite sono stati invece 480 pari al 4,8% dei 9.924 bambini che nel 2005 sono rimasti feriti a seguito di incidenti stradali.


Asaps è convinta che la sequenza di dati forniti e disponibili nella pagine web all’indirizzo www.asaps.it rappresentino un contributo utile al dibattito sul nuovo DDL.


Fonte: Asaps - 26.07.07 - motorionline.com

Web, nasce tecnologia per controllo pedofilia

Web, nasce in Italia tecnologia per controllo pedofilia online


Un'azienda italiana sta lanciando sul mercato una nuova tecnologia che permetterà ai gestori dei social network di monitorare i comportamenti degli utenti, in modo da individuare tempestivamente le minacce derivanti dai pedofili che utilizzano il Web per adescare minorenni.


Lo riferisce Intelligence Focus, azienda specializzata in sistemi di controllo delle reti aziendali.


L'azienda di Torino ha messo a punto Community Watchdog, una tecnologia capace di interpretare e classificare in tempo reale il comportamento degli utenti che frequentano i cosiddetti social network, ossia i siti Web che permettono di condividere foto, video e informazioni personali con gli altri utenti della Rete.


Impostando una serie di criteri di analisi che possono essere "tarati" a seconda delle esigenze, delle normative nazionali e delle regole interne dei siti, i gestori delle community potranno venire a conoscenza in tempo reale di eventuali comportamenti pericolosi dei loro utenti, come lo scambio di numeri telefonici, orari scolastici e indirizzi da parte di minori.


"Community Watchdog ... permette di salvaguardare le comunità virtuali da contenuti devianti, fermare attività criminali e pedopornografiche in corso e raccogliere prove per le forze di polizia", dice Maurizio Attisani, amministratore delegato di Intelligence Focus.


Grazie all'analisi in tempo reale - spiega l'azienda - i siti che utilizzeranno la tecnologia non avranno bisogno di immagazzinare i dati, che verranno immediatamente cancellati se considerati "innocui", garantendo la privacy dei milioni di utenti che ogni giorno utilizzano le comunità online.


La tecnologia - attualmente in fase di test presso alcuni social network negli Stati Uniti - è capace di "ricordare" i dati filtrati nel tempo e riesce dunque ad aggiornare i suoi parametri per migliorare l'efficacia della sua azione, spiega l'azienda.


I casi di bambini adescati tramite la Rete stanno crescendo in tutto il mondo, e la diffusione delle chat e dei social network sta spingendo le autorità e i gestori dei siti a trovare nuove soluzioni per avere un maggiore controllo di un fenomeno che appare inarrestabile.


Lo scorso 16 aprile la polizia della Comunicazioni italiana ha pubblicato una ricerca secondo cui l'11% dei bambini che frequentano le chat online hanno avuto un contatto diretto con un pedofilo tramite la Rete, e a metà giugno la polizia britannica ha sgominato un giro internazionale di pedofilia via internet che vantava 700 membri di 35 paesi diversi.


Il controllo della Rete si scontra spesso con problemi legati al rispetto della privacy: per questo, lo scorso quattro luglio, il popolare social network MySpace ha richiesto ad una corte Usa un vademecum legislativo per poter consegnare alle autorità l'elenco delle persone pregiudicate per molestie sessuali iscritte al servizio senza violare le norme sulla protezione dei dati personali.



ROMA (Reuters) - di Alessandro Corda - 26.07.07 - it.notizie.yahoo.com

Arafat gay e morto di Aids

Arafat gay e morto di Aids. L`intervista scandalo


Yasser Arafat e` morto di Aids. E` quanto dice di sapere con certezza Ahmad Jibril, l`eminente fondatore del Fronte di Liberazione della Palestina, associazione con base a Damasco, che da decenni e` in guerriglia per liberare la Palestina dalla presenza israeliana. Jibril ha dichiarato al magazine Israel Today di aver appreso la causa della morte di Arafat direttamente da Mahmoud Abbas, il presidente dell`Autorita` Palestinese, il quale avrebbe letto con i suoi occhi la cartella clinica di Arafat. ``I francesi ci hanno consegnato il referto medico, la causa del decesso e` l`Aids``, ha spiegato Abbas.

Dove e come avrebbe contratto la malattia? Formalmente non e` noto, ma in molti blog americani circolava la voce degli amori omosessuali ultraclandestini di Yasser Arafat. E lui non si e` mai sforzato di smentire queste dicerie.

A contrastare questa idea, il giornalista americano Gordon Thomas ha affermato nel suo libro ``La storia segreta del Mossad`` che i servizi segreti israeliani avrebbero diffuso la notizia dell`omosessualita` di Arafat gia` dagli anni Novanta per destabilizzare l`Olp, l`Organizzazione per la Liberazione della Palestina.

Daniele Stefanoni - 25.07.07 - babiloniamagazine.it

La sanità che c’è e che verrà

Olivo ha incontrato l’assessore regionale alla Salute Lo Moro. Molti i temi affrontati, tra cui quello del nuovo ospedale


Sì alla realizzazione del nuovo ospedale a Germaneto (possibilmente integrato funzionalmente con il campus universitario); riqualificazione dell’ospedale “Pugliese”che avrà il compito di servire una vastissima utenza dell’area centro-nord della città (ma dovrà ospitare anche una quota significativa di residenze universitarie); sempre maggiore attenzione per le attività presenti nel presidio ex Ciaccio - De Lellis; una nuova e qualificata utilizzazione di Villa Bianca (potrebbero trovarvi posto alcune specializzazioni della facoltà di medicina). Sono questi i temi discussi durante un incontro tra il sindaco di Catanzaro Rosario Olivo e l’assessore regionale alla sanità Doris Lo Moro sul futuro del sistema sanitario-ospedaliero del capoluogo. Tra il primo cittadino del Capoluogo e l’assessore regionale alla sanità (presenti anche il vicesindaco Antonio Tassoni e l’assessore alle politiche sociali Nicola Ventura) c’è stato, a Palazzo De Nobili, un lungo confronto, protrattosi per quasi due ore, nel corso del quale sono state passate in rassegna le principali questioni che riguardano lo stato della sanità nella città di Catanzaro. L’incontro è stato definito “cordiale e molto utile”. Naturalmente, la questione che ha polarizzato la discussione è la realizzazione del nuovo ospedale: Catanzaro è, come è noto, uno dei quattro siti indicati nell’accordo di programma Regione Calabria -Ministero della Salute per la costruzione di altrettante nuove strutture ospedaliere. Proprio alcuni giorni fa, il Comitato di gestione del Ministero ha espresso parere favorevole alla realizzazione dei quattro nuovi ospedali calabresi, prescrivendo, per quello di Catanzaro, una reale e funzionale integrazione con la facoltà di medicina. Lo Moro e Olivo hanno sottolineato che, con l’operazione di integrazione funzionale a Germaneto, la città di Catanzaro si proporrà, con i suoi 900 qualificati posti letto, come il principale centro sanitario di eccellenza della Calabria e certamente tra i primi del Meridione. Se si tiene conto anche del vicino “trauma center” di Lamezia Terme (che dovrà operare in stretto collegamento con Germaneto) si può ben dire che l’area centrale della Calabria diventerà il riferimento naturale e obbligato per l’intera sanità regionale. Assessore regionale e sindaco hanno auspicato che le autorità accademiche, in un ritrovato clima di collaborazione con gli enti locali territoriali, concorrano alla realizzazione dell’integrazione e facilitino l’iter di costruzione del nuovo ospedale. L’indicazione di Germaneto, peraltro, è contenuta nel documento sottoscritto dai capigruppo consiliari a conclusione della riunione promossa dal sindaco Olivo e dal presidente della Provincia Traversa. La nascita del Polo sanitario di eccellenza nella valle del Corace - ha insistito il sindaco - dovrà però essere riequilibrata con la presenza di un’importante struttura ospedaliera nell’attuale “Pugliese”, in modo tale da garantire servizi sanitari, anche legati all’emergenza e alle urgenze, alla vasta area centro-nord della città e all’hinterland presilano. L’assessore Lo Moro ha confermato che la riconversione e riqualificazione del vecchio “Pugliese” è una condizione essenziale, richiesta dallo stesso Ministero della salute per la costruzione del nuovo ospedale. Altre questioni, come detto, sono state affrontante nel corso dell’incontro. Il sindaco ha sollecitato l’utilizzazione di Villa Bianca, contenitore sanitario di notevole importanza per l’intera città, ma segnatamente per i quartieri S. Antonio-Mater Domini. Quella che è stata fino a qualche tempo fa la sede del policlinico universitario, potrebbe ora ospitare scuole di specializzazione e corsi di perfezionamento. Si è parlato anche dell’ospedale vecchio di via Acri, ormai ridotto ad un rudere che pone seri problemi di ordine igienico: l’assessore Lo Moro si è detta disponibile a declassificare il plesso di via Acri e cederlo poi al Comune (un’ipotesi è quella di demolirlo e realizzare al suo posto un’area di parcheggio polifunzionale). Infine, è stato affrontato il problema dell’Umberto I che, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe diventare un centro per anziani capace di servire una vasta utenza del capoluogo e dell’hinterland. Il sindaco Olivo e l’assessore Ventura hanno chiesto all’assessore Lo Moro un impegno straordinario per il completamento di una struttura (occorre poco meno di un milione di euro) che doterebbe la città un qualificato centro per la terza età. È stato convenuto che, prevedibilmente nella prossima settimana, il sindaco Olivo e l’assessore Lo Moro compieranno un sopralluogo in via Acri per verificare lo stato dell’ospedale vecchio e dell’Umberto I. Sul piano più generale, il sindaco e l’assessore alla sanità hanno discusso delle prospettive di crescita e dei programmi di sviluppo dell’istmo. Olivo, in particolare, ha sottolineato che le grandi scelte compiute in questi mesi dal Comune di Catanzaro (cittadella regionale, nuovo ospedale, anello ferroviario metropolitano, nuova tratta ferroviaria Lido-Settingiano) si muovono nella direzione di un rafforzamento dei rapporti tra le due grandi città e, più generalmente, dell’area centrale della Calabria.

26.07.07 - giornaledicalabria.net

Prevenzione alcol nelle feste savonesi

Festa del Michettin a San Giorgio d’Albenga

Dopo il successo ottenuto grazie alla collaborazione del Comune di Vado Ligure, del responsabile e dei volontari del Centro Nautico Vadese nell’ambito della “Muscolata”, continua l’offerta di test etilometrici a cura dei dipartimenti di prevenzione e delle dipendenze dell’ASL 2-Savonese.

Il prossimo appuntamento è per stasera alla festa del Michettin a San Giorgio d’Albenga.

Sarà allestito un gazebo, in cui verrà collocato il materiale informativo, l’etilometro e dove tre operatori incontreranno le persone che volontariamente decideranno di sottoporsi al test.

Il test ha uno scopo puramente preventivo ed è finalizzato a sviluppare consapevolezza rispetto alla percezione del proprio tasso alcolico. Particolarmente significativo è il numero di giovani che si avvicinano al test e che si soffermano a parlare con gli operatori per chiedere informazioni o semplicemente per confrontarsi sui temi dell’alcol, delle sostanze e della guida.


26/07/2007 - savonanotizie.it

Un arsenale in casa

Trovati 20mila munizioni e 27 kg. di polvere Sette arresti tra Monticelli, Castelvetro, Cremona e Calabria


fontana fredda di cadeo - Cercavano droga, hanno trovato un arsenale: 27 chili di polvere da sparo e 20mila pezzi tra bossoli, ogive e inneschi. Munizioni di vari calibri sia per armi civili che militari, tra cui fucili mitragliatori Kalashnikov. È stata questa la sorpresa riservata agli inquirenti che stavano eseguendo le perquisizioni in seguito all'esecuzione di sette arresti, grazie ai quali è stato smantellato un grosso giro di spaccio di cocaina tra Castelvetro, Monticelli e il Cremonese. Sono quasi tutte di origine calabrese le persone finite in carcere e tra loro c'è chi, in passato, è stato indagato con l'accusa di essere legato alla 'ndrangheta.
L'arsenale è stata scoperta a Fontana Fredda di Cadeo, nella cantina di Antonio Mangone, 55 anni, originario di Cutro, nel Crotonese. Proiettili e polvere da sparo erano custoditi in una cassa: materiale di fabbricazione russa e bosniaca arrivato a Cadeo attraverso canali clandestini che passato per l'Est Europa.


MARINO - 26 luglio 2007 - liberta.it

Tour ad esclusione

Tour ad esclusione, Rasmussen lascia la corsa. Anche Moreno dopato, la Cofidis abbandona


Il Tour de France perde anche la maglia gialla e apre seri interrogativi sul futuro del ciclismo. Michael Rasmussen, in testa alla corsa dopo la vittoria nell'ultima tappa pirenaica della Grand Boucle, è stato ritirato dalla sua squadra, la Rabobank.

Rasmussen avrebbe mentito alla squadra affermando di aver trascorso il mese di giugno in Messico, quando invece si sarebbe trovato in Italia per eludere i controlli anti doping.

"Ha violato le regole della squadra, e non è sicuro che il team continui la corsa", ha dichiarato un portavoce della Rabobank. In testa alla generale passa ora lo spagnolo Alberto Contador, della Discovery Channel.

L'italiano Cristian Moreni, intanto, ammette il ricorso a sostanze proibite e rinuncia alle controanalisi. Anche la sua squadra, la Cofidis, ha abbandonato la corsa come già aveva fatto l'Astana per identici motivi dopo i controlli effettuati su Alexandre Vinokurov. Cristian Moreni, risultato positivo al testosterone esogeno al termine dell'undicesima tappa con arrivo a Montpellier, si trova ora in stato di fermo a Pau.


26 luglio 2007 - rainews24.rai.it

Tv a tutto sesso

Sesso, sesso, fortissimamente sesso. La Tv italiana trasmette sesso (e violenza) in ogni fascia oraria della giornata, anche in quella protetta e nessuno protesta. Sesso e violenza sono permessi solo di notte dalla legge, infatti la trasmissione di programmi televisivi contenenti immagini di sesso o di violenza, tali da nuocere alla sensibilità dei minori, è consentita solo nella fascia oraria tra le ore 23 e le ore 7. Invece che succede? Che in tutte le ore si assiste a oscenità e a crimini sanguinosi.


Il numero di immagini e contenuti riferibili ad atteggiamenti e comportamenti sessuali non si può più calcolare. Dall’informazione allo sport, dall’intrattenimento ai programmi espressamente dedicati ai bambini, sono tanti i contenuti, sia le immagini che i discorsi, che riguardano il sesso e i comportamenti ammiccanti o che sottintendono al sesso. Quasi tutti i programmi Tv contengono qualche riferimento sessuale. E se è vero, come è vero, che la televisione ha il potere di influenzare i comportamenti delle giovani generazioni in modo maggiore rispetto alla scuola o alle altre agenzie formative siamo messi bene. E non sono esempi negativi solo i reality, ma anche film, sitcom, serie tv e soap operas.


Alcuni programmi televisivi, poi, di livello bassino e di pesante volgarità, hanno tentato, e periodicamente lo fanno, di ridicolizzare figure care al mondo cattolico, tra cui lo stesso Papa. Naturalmente il Santo Padre non si esprime direttamente. E se c’è qualche cattolico che lo fa? Apriti cielo! Da parte di certa stampa e di certi laicisti di casa nostra scoppia un putiferio: “No, i cattolici non possono parlare! Accettino la satira tout court e basta”. E meno male, verrebbe da dire, che in Italia siamo in una società democratica! Al di là dell’episodio, sorge una domanda: come si fa a capire se un comico è mediocre oppure no?


Due argomenti, più di altri, denotano la pochezza di vari comici italiani (fortunatamente non tutti) che ricorrono nella satira insignificante: sesso e religione. L’ironia sul sesso fa leva sulla complicità di gente che ride, prima ancora che per la battuta in sé, per vantare con autocompiacimento la propria competenza in merito o, forse, perché è sessualmente repressa e vive l'argomento come un tabù da superare anche con risate liberatorie. L’ironia sulla religione suscita consenso perché fornisce un pretesto in più per vivere liberi dal condizionamento dei precetti religiosi, satireggiati sempre con abbondante ignoranza della materia, che mostra lo scarso livello culturale sia di chi fa ironia, sia di chi ne ride, specie se si dichiara cattolico. Quando i due argomenti vengono abbinati, come succede sulla concezione della sessualità insegnata da Gesù, si raggiunge il culmine dell’umorismo miserevole e ignobile. Perché se si vuole ironizzare sulla religiosità sessuofobica, non si prende mai come esempio l’islam. Di spunti di battute ne offre in abbondanza, ma i poco coraggiosi comici nostrani si guardano bene dal correre il rischio di provocare le reazioni violente dei fondamentalisti. Meglio i cattolici, che, evangelicamente, porgono l’altra guancia!


Matteo Orlando - © Copyright Comincialitalia.net - Giovedi 26 Luglio 2007 - comincialitalia.net

«Reintegrare gli insegnanti per disabili»

Si allarga il fronte della mobilitazione contro il taglio di 22 posti di sostegno nelle scuole piacentine. Alla presa di posizione dell'assessore provinciale al sistema scolastico Fernando Tribi, si è aggiunta ieri la voce del sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, che chiede alla direzione scolastica provinciale e regionale di ritornare sui propri passi. Nel pomeriggio di ieri, i sindacati di categoria si sono recati in prefettura per denunciare il provvedimento, divenuto esecutivo per la dirigente Loredana Morace, prima ancora della formalizzazione dei tagli. Il capo di gabinetto della Prefettura, Marilena Razza, ha assicurato che si farà portavoce presso il ministero della Pubblica istruzione delle istanze dei sindacati, rappresentati da Raffaella Morsia (Flc Cgil), Marina Molinari (Cisl Scuola), Fulvio Vassallo (Gilda), Vittorio Regi (Snals). L'appello del sindaco «In relazione alla notizia del consistente taglio di posti di sostegno, che graverà significativamente anche sulle scuole di questo Comune - scrive Roberto Reggi in un comunicato ufficiale - c'è viva preoccupazione».


Il neo assessore all'Istruzione, Giovanni Castagnetti, in questi giorni non è in città ed è dunque stato il primo cittadino a esprimere «la più viva preoccupazione per l'assunzione di una decisione che pregiudica sostanzialmente il diritto all'istruzione dei bambini e ragazzi disabili e pertanto se ne chiede il ripensamento. Inoltre non può non essere osservata con sconcerto la modalità dell'assunzione di una tale decisione, appresa dagli organi di stampa, che ignora, da un lato, il dettato normativo della L. 104/92 in tema di integrazione scolastica, da realizzare anche attraverso la programmazione coordinata dei servizi scolastici, con quelli degli enti locali e dell'Ausl, che trova la propria modalità negli impegni fissati negli accordi di programma e dall'altro, conseguentemente, che rischia di vanificare gli sforzi dei Comuni nell'obiettivo di sviluppare le potenzialità delle persone disabili. Si chiede l'urgente convocazione del Gruppo di lavoro provinciale per l'integrazione scolastica (Glip)».
Il gruppo di lavoro, come già sollecitato ieri dall'assessore provinciale Tribi, si riunirà stamattina alle 11 presso l'Ufficio scolastico provinciale.
«Non si è mai visto, come accade invece in questo caso, che i tagli di personale venissero autorizzati prima di ricevere - spiega Marina Molinari, nel corso dell'incontro con la dottoressa Razza della Prefettura - il provvedimento scritto dal ministero. La riduzione dei posti è stata comunicata dalla dirigente nel pomeriggio di lunedì, mentre la nota del ministero è arrivata in tarda serata, senza essere datatane protocollata».
«La media nazionale vede l'attribuzione di un insegnate di sostegno ogni due alunni portatori di handicap. Questa decisione - incalza Raffaella Morsia - andrà a compromettere il diritto all'integrazione di 44 studenti piacentini, ed avrà ripercussioni negative anche sui lavoratori, creando un precariato ancora più diffuso». «I posti di sostegno assegnati a Piacenza, sono stati definiti sulla base di criteri applicati dagli enti competenti - aggiunge Fulvio Vassallo -. Sono assolutamente necessari». «Svolgono un compito importante - fa notare Vittorio Regi - anche nel riuscire a garantire la gestibilità didattica della classe».
Componenti del Gruppo di lavoro provinciale per l'integrazione scolastica si sono rivolti al ministro e agli uffici scolastici provinciali e regionali per denunciare il mancato riconoscimento del sostegno didattico e del diritto all'integrazione degli alunni diversamente abili. «Tutto sta avvenendo - scrivono - per le cosiddette "vie brevi" sperando di far passare sotto silenzio un'operazione di "tagli" illegittima e intempestiva che va a colpire direttamente i soggetti più deboli della scuola. Chiediamo l'immediato reintegro dei posti già assegnati».


Paola Pinotti - giovedì 26 luglio 2007 - liberta.it

Foto hard e messaggi osè arrestato per pedofilia

PIETRA Ligure. Un’altra storiaccia di pedofilia. Un’altra incredibile vicenda che ha per protagonista un adulto e due minori di neppure 14 anni. Tutto è nato da una prima segnalazione dei giorni scorsi in cui i carabinieri sono stati informati delle prolungate frequentazioni di quest’uomo uomo di 45 anni con due adolescenti di neppure 14. I militari della compagnia di Albenga, coordinati dal comandante Roberto Arcieri, hanno iniziato ad indagare seguendo l’uomo e scavando nella sua vita privata. E’ emersa la verità più agghiacciante: era tutto vero, l’uomo era riuscito a conquistare la confidenza delle ragazzine e in diverse circostanze ne ha approfittato per dare sfogo alle sue pulsioni sessuali. A che tipo di violenze le abbia costrette è presto per dirlo. Di certo c’è stato qualcosa e per questo ieri mattina i carabinieri hanno tratto in arresto Riccardo Rossini, 45 anni, residente a Pietra Ligure, di professione riparatore elettronico, in passato gestore di un tabacchino in via Piani con i genitori. L’accusa è pesantissima: pedofilia. Le contestazioni riguardano le frequentazioni delle ultime settimane a Pietra e nelle località limitrofe.


Da tempo le forze dell’ordine erano sulle sue tracce per diverse segnalazioni ricevute riguardo appunto questi “strani rapporti” con minorenni. Un’accusa inquietante che ha trovato conferma nella perquisizione del suo appartamento dov’è stato rivenuto materiale pedopornografico ed un telefonino cellulare su cui ci sono telefonate e sms inequivocabili.


Un matrimonio naufragato alle spalle, appunto la popolarità dovuta all’ex attività da tabaccaio, Riccardo Rossini risulta incensurato e nessuno delle persone che lo conoscono avrebbe mai pensato a nulla del genere. Oggi non aveva un posto di lavoro fisso ma sbarcava il lunario con le riparazioni dei telefonini e con piccoli lavoretti sempre nel campo dell’elettronica. «Abbiamo la stessa età e abbiamo frequentato la stessa scuola – racconta un amico barista - da tempo non lo frequentavo ma lo ricordo come un amante dell’elettronica, una persona abbastanza normale. Sono choccato».


L’arresto è arrivato al termine di un lungo sopralluogo in casa durante il quale il pietrese non ha praticamente detto nulla per discolparsi (neppure ammesso però). L’indagine è coordinata in Procura dal sostituto procuratore Ubaldo Pelosi che nei prossimi giorni disporrà il delicatissimo ascolto delle vittime per capire la natura di quei rapporti deviati. E’ una vicenda avvolta da una cappa di incredulità oltre che riserbo. «E’ da tempo che i carabinieri della stazione di Pietra Ligure insieme al nucleo operativo stavano seguendo il caso a seguito d’insistenti segnalazioni - spiega il capitano Roberto Arcieri - l’arresto è maturato dopo ciò che è stato trovato nel suo appartamento. Più di questo non si può dire perché l’indagine prosegue».


Dario Freccero - Silvia Andreetto - 26 luglio 2007 - ilsecoloxix.it

Violenza sessuale su figliastra

Violenza sessuale su figliastra: condannato a 6 anni


Un operaio sassarese di 47 anni è stato condannato a 6 anni di reclusione per aver abusato della figlia minorenne della sua ex compagna. Secondo le accuse, per quasi otto anni Salvatore Marinaro avrebbe abusato della minorenne all'interno delle mura domestiche. Squallide attenzioni, iniziate quando la piccola vittima aveva meno di dieci anni e andate avanti fino a quattro anni fa, quando da quelle violenze, era nato un bimbo


SASSARI - Sei anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici: è la condannainflitta stamattina dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Sassari, Salvatore Marinaro, a G. Z., un operaio sassarese di 47 anni, accusato di violenza sessuale continuata nei confronti della figlia minorenne della sua ex compagna.

Secondo le accuse, per quasi otto anni l'uomo, per il quale il pubblico ministero Gianni Caria aveva sollecitato una condanna a 8 anni e mezzo di reclusione, avrebbe abusato della figlia della convivente all'interno delle mura domestiche. Squallide attenzioni, iniziate quando la piccola vittima aveva meno di dieci anni e andate avanti fino a quattro anni fa, quando dall'amore rubato a quella bambina, diventata nel frattempo una piccola donna, era nato un bimbo che oggi ha quattro anni.

L'operaio, difeso dall'avvocato Maurizio Serra, aveva scelto di affrontare il processo con il rito abbreviato. “Non ho commesso nessuna violenza, era un rapporto tra due persone consenzienti”, aveva detto in aula quando era stato sottoposto all'interrogatorio, dicendosi addolorato per non poter vedere il bambino nato da quella strana relazione. A fare da teatro alla triste vicenda, uno dei quartieri più poveri della città di Sassari. Periferia dimenticata, dove miseria e degrado a volte possono trasformarsi in orrore.


25-07-2007 - sardegnaogginews.it

Commissione d'inchiesta sulla sanità

Commissione d'inchiesta sulla sanità, la istituisce la Camera


Si farà la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione della sanità. Una Commissione che dovrà verificare come le Regioni hanno gestito il settore sanitario. Si occuperà, naturalmente, anche del Molise. Alla Camera è intervenuto anche il parlamentare molisano, Giuseppe Astore, che ha votato per l'istituzione della Commissione.

“Ho espresso un voto totalmente favorevole e scontato anche a nome dell’IDV per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali , nell’interesse di tutti i cittadini ”. Questo il commento dell’onorevole Giuseppe Astore, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori del Molise , a poche ore dal varo dell’importante provvedimento, che avrebbe l’obiettivo di migliorare questo delicatissimo settore che eliminerebbe, con l’utilizzo di questo strumento , attraverso un’ indagine seria e responsabile la disomogeinità oggi esistente nelle varie regioni italiane”.

“La commissione – sottolinea Astore -, contrastata fino all’ultimo, da alcuni parlamentari dell’Unione che, adesso, e fortunatamente, si sono convertiti sulla via di Damasco , è stata voluta e richiesta con forza, d’intesa con il Partito dipietrista, dal sottoscritto , in Commissione Affari Sociali”.

"Ho chiesto, pertanto, nell’Aula dell’Assemblea della Camera un voto – ha affermato Astore – non di dissidio politico ma di convergenza tra maggioranza e opposizione per non bloccare la costituzione della Commissione sottolineando che se dovesse nascere una bicamerale ben venga ma se così non dovesse essere la Camera dovrà prenderne atto e andare avanti comunque per la istituzione della stessa concedendo la presidenza ad un membro dell’opposizione nell’interesse di questo comparto che oggi viene utilizzato come centro di potere e, cercare di eliminare , quanto più possibile ed al più presto, quegli aspetti scandalistici che vengono riportati quotidianamente sulla stampa ridando fiducia al settore”.

Come ho già ho avuto modo di dire , sempre in questa aula, in altri interventi, ha continuato l’esponente dipietrista , anche la mia Regione, il Molise si è contraddistinto per la gestione insana delle risorse, l’irrazionalità dei vari provvedimenti , il clientelismo incontrollato “ Adesso – ha proseguito Astore – , il compito di questa nuova e indispensabile commissione, sarà quello di “indagare sulle cause e le responsabilità degli errori sanitari nelle strutture pubbliche e private”, e soprattutto sulle cause dei debiti accumulati negli ultimi cinque anni , così come sulle cause di ordine normativo, amministrativo, gestionale, finanziario organizzativo, per un diverso coordinamento , e assicurare i servizi essenziali a tutti e allo stesso modo”.

"Al centro di tutto questo- ha concluso il componente della Commissione Affari Sociali – ci dovrà essere il cittadino, il quale, è vero che chiede a gran voce l’abbattimento dei costi della politica, ma si può e si deve “tagliare” in altre realtà perché , tutti , ed in particolare l’anziano, chiedono protezione ed assistenza sanitaria sicura certa e garantita “.

Questo è un dovere al quale non possiamo e non dobbiamo sfuggire. Noi dell’Italia dei Valori, con la nostra testardaggine , abbiamo fatto la nostra indiscutibile parte e ne siamo orgogliosi”.

26.07.07 - altromolise.it

Basta guerre nel mondo!