Saab e Nissan versus alcol e colpo di sonno

Gli scandinavi sono sempre stati all'avanguardia in fatto di sicurezza stradale. Di recente, ho scritto un post sull'etilometro della Volvo, che impedisce all'auto di partire se il guidatore ha bevuto troppo. Adesso è il turno della Saab, che ha messo a punto un sistema contro il colpo di sonno.


Si tratta di una piccola telecamera, posta di fronte al guidatore, che individua il movimento del volto (foto su). Se chi guida chiude troppo di frequente le palpebre, il dispositivo emette un avviso sonoro: "Sei stanco". Così il guidatore può fare una sosta o riposare appena ne ha la possibilità.


Se la telecamera "legge" che gli occhi del guidatore sono "da sonno", lo avvisa con maggiore fermezza: "Sei molto stanco". Così l'automobilista si "sveglia" e vengono evitate tragedie. (via autoblog.com).


Straordinario anche il prototipo Nissan. Chi guida deve mettere la mano sulla leva del cambio. Il sensore analizza il "sudore": se sente che c'è troppo alcol, l'auto non parte. In più c'è una telecamera che previene il colpo di sonno: all'avviso sonoro possa viene associato uno strattonamento automatico della cintura di sicurezza!


Trovo che siano dispositivi utilissimi, anche se va sempre considerato quanti soldi deve tirar fuori (in più rispetto al costo dell'auto senza dispositivo) il consumatore al momento dell'acquisto della macchina.


03/11/07 - mondoauto.blogosfere.it

Genova, 5 ubriachi, 5 denunce

Cinque persone, quattro italiani e un ecuadoriano, risultate positive al test dell'etilometro, sono state denunciate dai carabinieri la scorsa notte per guida in stato di ebbrezza alcolica. Gli automobilisti, di un'età compresa dai 30 ai 40 anni, sono stati fermati a Genova, in via Sampierdarena. A tutti è stata sospesa immediatamente la patente di guida. I denunciati inoltre non potranno guidare l'auto per tre mesi e saranno processati.


03/11/07 - primocanale.it

Rissa: grave un ragazzo, denunciati 2 buttafuori

RISSA FUORI DISCOTECA: GRAVE RAGAZZO, DENUNCIATI 2 BUTTAFUORI


(AGI) - Varese, 3 nov. - Torna alla ribalta delle cronache la discoteca Nautilus di Cardano al Campo (Varese), spesso al centro di gravi episodi di violenza come quello avvenuto attorno alle quattro di ieri notte quando due ragazzi sono stati picchiati a sangue, uno dei quali ridotto in condizioni gravi tanto che e' ricoverato con prognosi riservata all'ospedale di Gallarate. Secondo quanto finora ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Gallarate, i due ragazzi sarebbero stati buttati fuori dalla discoteca perche' piuttosto alticci e avrebbero infastidito il resto della clientela. Dopo essersi allontanati, sarebbero tornati piu' tardi innescando una violenta lite con i buttafuori, probabilmente perche' volevano rientrare non ritenendo giusto l'allontanamento. Fatto sta che sono volate botte da orbi e i due giovani sono finiti in ospedale. Pare che la scintilla sia stata la decisione di uno dei due di sedersi su un vaso di fiori. Per ora i carabinieri non hanno ancora potuto raccogliere la versione del piu' grave, mentre i responsabili della discoteca declinano ogni responsabilita' pur promettendo che se dovessero emergere colpe da parte degli addetti alla sicurezza saranno presi i dovuti provvedimenti. Per ora sono stati denunciati per lesioni gravissime due buttafuori. Molto spesso questa discoteca e' al centro di gravi episodi con protagonisti i buttafuori: il piu' grave di tutti risale alla notte del 7 dicembre 2000, quando un pizzaiolo di Ferno, dopo aver visto come erano stati ridotti i suoi due figli, uno ancora minorenne, prese la pistola che teneva in pizzeria per difesa personale, ando' alla discoteca e uccise due buttafuori, uno dei quali residente nel Comasco e piu' volte processato (e condannato) per aver avuto troppo spesso il vizio di picchiare violentemente i ragazzi per un nonnulla. (AGI)


03/11/07 - agi.it

Raitre: ''Telecamere''

Roma, 3 nov. (Adnkronos) - Il ministro dell'Ambiente e leader dei Verdi, Alfonso Pecoraio Scanio e l'esponente di Alleanza Nazionale, Gianni Alemanno, ministro dell'Agricoltura nei governi Berlusconi, saranno i protagonisti della puntata di ''TeleCamere'', in onda su Raitre domani alle 12.45 e alle 24.45, dedicata ai giovani e l'alcool. I dati che saranno ricordati nel corso del programma offrono una scenario inquietante. L'Europa e' la regione in cui si beve di piu' al mondo: birra per il 44%, vino 34%, liquori 23%. 23 milioni di europei sono dipendenti dall'alcol. Il 90% degli studenti europei di 15-16 anni ha bevuto alcol almeno una volta nella vita. E le statistiche parlano ogni anno di 195.000 decessi, 17.000 morti per incidenti di auto, 27.000 morti accidentali, 2.000 omicidi, 10.000 suicidi, 200.000 casi di depressione per fattori riconducibili all'alcol.


In Italia, primo paese al mondo per esportazione di vino, la tradizione del bere era legata al pasto e alla dieta mediterranea. Oggi l'uso di alcol e' separato dal pasto e cresce tra i quattordicenni e le ragazze che bevono senza la percezione del rischio, nonostante l'alcol sia la prima causa di morte dei giovani italiani fra i 15 e i 29 anni.


Nel corso della puntata, oltre ai giovani presenti in una discoteca, esporranno le loro richieste i rappresentanti dei gestori delle discoteche, mentre alcuni servizi filmati racconteranno la storia di un alcolista che e' stato capace di uscire da questa pericolosissima dipendenza e l'impegno delle forze dell'ordine per controllare, in particolare nelle notti del sabato, i giovani all'uscita dalle discoteche.


03/11/07 - it.notizie.yahoo.com

Pubblicità onesta, o quasi

Secondo la legge in materia pubblicitaria è da considerarsi ingannevole quella che, per fare un esempio, indica una crema per guarire dalla cellulite, in quanto non esiste una crema simile, come per le lozioni che dovrebbero far ricrescere i capelli.


Risulta vietata, altro esempio, quella che non avverte di un potenziale pericolo, quindi la dicitura light sulle sigarette è fuorilegge, ma anche, senza addentrarsi sulla questione etichetta, vietato è per gli alcolici in generale non avvertire del pericolo oppure, ancora, à vietato enfatizzare le caratteristiche di estrema velocità di molti automezzi, senza ricordare i limiti del codice stradale.


Il problema è che dovrebbe essere così, mentre invece non lo è.


di Massimiliano Gentile - 03/11/07 - Fonte: Airoldi, diritto del consumatore

Addio a don Oreste Benzi

Il Papa: "Una vita per gli ultimi"


Il presidente e fondatore della Comunita' Papa Giovanni XXIII è deceduto in seguito ad un attacco cardiaco nella sua abitazione di Rimini, aveva 82 anni. Aperta la camera aredente, lunedì il funerale in Duomo. Si è sempre battuto per la difesa degli emarginati e delle prostitute


Rimini, 2 novembre 2007 - Don Oreste Benzi, sacerdote fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, è morto questa notte per un attacco cardiaco. Il prelato aveva 82 anni. In base a quanto comunicato dalla segreteria della sua Comunità, don Benzi è deceduto intorno alle 2 presso la parrocchia della Resurrezione di Rimini. I funerali sono previsti per lunedì 5 novembre nel Duomo di Rimini, dalle 12 di oggi sarà allestita la camera ardente presso la parrocchia della Resurrezione.

Nato il 7 settembre 1925 a San Clemente in provincia di Forlì, don Benzi è entrato in seminario nel 1937 ed è stato ordinato sacerdote nel 1949. A lungo impegnato con i giovani, cui propone "un incontro simpatico con Cristo", nel 1972 ha guidato l'apertura della prima Casa Famiglia dell'Associazione Papa Giovanni XXIII a Coriano (Forlì).

Nell'ottobre 1950, come spiega il sito della sua Comunità, don Benzi viene chiamato in seminario a Rimini quale insegnante e quindi è nominato vice assistente della Gioventù Cattolica di Rimini (ne sarà poi Assistente nel 1952). E' in questo periodo che matura in lui la convinzione dell'importanza di essere presenti ai giovani adolescenti nei quali si formano i metri di misura definitivi dei valori di vita.

Riteneva fondamentale, infatti, realizzare una serie di attività che favorissero un "incontro simpatico con Cristo" per coinvolgere la maggior parte di teenager che venivano ad avere incontri decisivi per la loro formazione con tutti ad eccezione di Cristo. In questo progetto rientra anche la costruzione di una casa alpina ad Alba di Canazei (TN) per soggiorni di adolescenti, realizzata dal 1958 al 1961.

Mantenendo l'impegno fra gli adolescenti, nel 1953 don Benzi è nominato direttore spirituale nel seminario di Rimini per i giovani tra i 12 e i 17 anni. Attraverso tale compito (protrattosi fino al 1969) ha potuto approfondire più intensamente la conoscenza dell'animo giovanile. Nel frattempo, dal 1953, oltre al seminario, insegnava religione alla scuola Agraria "S. Giovanni Bosco" di Rimini, frequentata dagli adolescenti nei primi tre anni dopo le elementari. Nel 1959, continuando l'ufficio di padre spirituale in seminario e la presenza fra gli adolescenti in Diocesi, viene trasferito al Liceo Classico "Giulio Cesare" di Rimini, poi nel 1963 al Liceo Scientifico "Serpieri" di Rimini, ed infine nel 1969 al Liceo Scientifico "Volta" di Riccione. Tale esperienza, spiegano dalla Comunità, gli ha permesso di portare numerose attuazioni sul piano educativo tendenti a migliorare l'insegnamento di religione nella scuola, con il coinvolgimento dei giovani nella propria vita e nella presenza ai più poveri.

Nel 1968, con questo gruppetto di giovani e con alcuni altri sacerdoti dà vita all'Associazione Papa Giovanni XXIII. Dall'incontro con persone che nella vita non riuscirebbero a cavarsela da sole e grazie alla disponibilità a tempo pieno di alcuni giovani, Don Oreste Benzi guida l'apertura della prima Casa Famiglia dell'Associazione Papa Giovanni XXIII a Coriano (FO) il 3 luglio 1972. Nel 1983 l'associazione di don Benzi ottiene il riconoscimento di "aggregazione ecclesiale" da parte del vescovo della Diocesi di Rimini Mons. Giovanni Locatelli. Il 7 ottobre 1998 l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è riconosciuta come "Associazione Internazionale Privata di Fedeli di Diritto Pontificio" riconosciuta dal Pontificio Dicastero dei Laici.

Da oltre trent'anni la Comunità Papa Giovanni XXIII opera nel mondo dell'emarginazione in Italia e all'estero . E' presente in: Albania, Australia, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cile, Cina, Croazia, India, Italia, Kenya, Romania, Russia, Tanzania, Venezuela e Zambia. La vocazione specifica della Comunità è riassunta così: "Mossi dallo Spirito a seguire Gesù povero e servo, i membri della Comunità Papa Giovanni XXIII, per vocazione specifica, si impegnano a condividere direttamente la vita degli ultimi mettendo la propria vita con la loro vita, facendosi carico della loro situazione, mettendo la propria spalla sotto la loro croce, accettando di farsi liberare dal signore attraverso loro. L'amore ai fratelli poveri di cui si condivide la vita deve spingersi fino a cercare di togliere le cause che provocano il bisogno e quindi porta la Comunità ad impegnarsi seriamente nel sociale, con un'azione non violenta, per un mondo più giusto ed essere voce di chi non ha voce".

GLI ULTIMI MOMENTI DI VITA

"È stato sorridente fino alle fine, ci ha lasciato col sorriso". Così Giampiero Cofano, della segreteria dell'Associazione Giovanni XXIII, racconta la morte di Don Benzi, avvenuta nella notte. "Due giorni fa aveva avuto un dolore al cuore, all'aeroporto di Fiumicino, dopo un incontro con rappresentanti dei ministeri della Solidarietà sociale e della Salute. È stato subito assistito dai medici ma ha voluto comunque continuare il viaggio - riferisce Cofano - La notte è andato in discoteca, con il vescovo di San Marino, a parlare ai giovani. Ieri si era sottoposto a dei controlli e questa mattina avrebbe dovuto fare un intervento di angioplastica". Invece, all'1,30 di notte, l'attacco cardiaco: Don Benzi era in camera sua ed ha chiamato un altro sacerdote.

Tempestivo l'intervento dei medici del 118 che per 40-50 minuti hanno tentato di salvarlo. Ma il cuore non ha retto e intorno alle 2,20 è spirato. "Era consapevole, ha detto 'muoio, muoiò", prosegue Cofano. Secondo i medici da tempo doveva sopportare dolori fortissimi, ma non si lamentava mai e continuava la sua vita di viaggi incessanti in tutto il mondo, nelle 500 case-famiglia dell'Associazione presenti in 27 paesi (di cui 200 in Italia).

Da pochi giorni era tornato dal Cile e prossimamente doveva recarsi in Croazia e in Bolivia. "Faceva 25-30 viaggi intercontinentali l'anno. Non si è mai voluto fermare. Diceva di sè: "Sono una dinamo, se mi spengo mi fermo".
Alla parrocchia della Resurrezione, di cui Don Benzi è stato parroco per 25 anni, sono attese centinaia di persone per la camera ardente allestita dalle ore 12: ma molte migliaia di fedeli e amici accorreranno per il funerale, lunedì nel Duomo di Rimini.

IL TELEGRAMMA DEL PAPA

Un ''infaticabile apostolo della carita' a favore degli ultimi e degli indifesi'', capace di farsi carico ''di tanti gravi problemi sociali che affliggono il mondo contemporaneo''. Cosi' papa Benedetto XVI ricorda la figura di don Oreste Benzi in un telegramma di cordoglio, a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato al vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi.


02.11.07 - qn.quotidiano.net

Alcol? Benvenuto il confronto tra genitori e figli

Durante le feste e nei fine settimana sta diventando sempre più popolare consumare bevande alcooliche per i ragazzi, spesso anche con meno di 16 anni come evidenziano i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’eccesso di alcool rappresenta tuttavia un pericolo per la sicurezza personale e per la salute. Sull’importanza del ruolo che nella gestione di questa realtà può rappresentare l’adulto, e in particolare i genitori dei più giovani, si soffermano le nuove guide presenti sul sito del Governo realizzate dai medici dell’Ospedale Banbino Gesù di Roma. Il divieto di bere e l’allarmismo non sono un buon approccio perché, si sa, spesso i giovani mal sopportano le imposizioni. È invece importante comunicare in modo corretto con loro per riuscire a fargli comprendere i rischi a cui vanno incontro cercando di responsabilizzarli. Far capire loro che esiste un limite tra uso e abuso e dipendenza. Infine insegnarli a riconoscere le facili trappole di identificazione e ricerca di un ruolo nel gruppo di appartenenza che possono far alzare il gomito quando proprio non si dovrebbe.



Link consigliato - Governo.it – le guide sull’alcol per genitori e ragazzi


01.11.07 - intrage.it

L’attacco di panico è nemico del cuore

L’attacco di panico è nemico del cuore delle donne in menopausa


Le donne in menopausa che soffrono di attacchi di panico sono maggiormente esposte al rischio di avere un infarto. È quanto ha concluso lo studioso americano Jordan Smoller dopo aver portato a termine una recente indagine in proposito. La ricerca è stata pubblicata nelle scorse settimane su Archives of General Psychiatry e ha arruolato 3.369 donne tra i 51 e gli 83 anni: a tutte è stato chiesto di compilare un questionario nel quale si domandava di riferire se si fossero verificati attacchi di panico nei sei mesi precedenti.

Le donne sono state seguite per più di cinque anni, durante i quali i questionari venivano aggiornati e comparati con i dati relativi a fattori di rischio cardiovascolari (fumo, peso, consumo di alcol, assunzione di ormoni, ipercolesterolo e ipertensione, storia familiare, età e diabete) e con attacchi cardiaci, ictus e decessi per ogni causa avvenuti durante il follow-up.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno, così, scoperto che le donne che avevano avuto un attacco di panico nel quale la paura era accompagnata da almeno quattro sintomi (come tachicardia, vampate, dolore al petto, sudorazione fredda, difficoltà respiratorie, tremore, vertigini e sensazione di morire) correvano un rischio di avere un attacco cardiaco fino a quattro volte superiore, ma per loro si registrerebbe anche un aumento di due volte del rischio di ictus e del 75% di morire per ogni causa rispetto a chi non aveva mai provato l’esperienza di un attacco di panico. Per chi aveva avuto un attacco accompagnato al massimo da tre sintomi correlati i rischi scenderebbero: 65% di rischio in più di attacco cardiaco, rischio-ictus raddoppiato e incremento della mortalità per ogni causa del 34%.
“Dalle nostre analisi abbiamo confermato che l’attacco di panico espone ai disturbi cardiaci e resta un fattore di rischio di per sé” ha concluso Smoller.

MFL - 02/11/2007 - paginemediche.it

Bojano, denuncia per guida in stato di ebbrezza

Bojano, denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza


Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del Norm , Aliquota Radiomobile della Compagnia di Bojano, nel corso dei controlli alla circolazione stradale attuati in occasione del ponte festivo, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica del Tribunale di Campobasso, due automobilisti della provincia di Isernia, G.R. di 55 anni e P.R. di 36 anni, per guida in stato di ebbrezza alcolica.
I due, alla guida delle rispettive autovetture, una Fiat Punto ed una Volvo v40, sono stati coinvolti in un sinistro stradale nel centro cittadino.
Nel corso dei rilievi tecnici eseguiti dai militari intervenuti sul posto, sottoposti al previsto controllo mediante etilometro, i due hanno fatto registrare un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla normativa vigente.Nessuno dei denunciati risulta essere ricorso alle cure mediche a causa del sinistro. Immediato è scattato il ritiro delle patenti ed il fermo amministrativo dei veicoli.


02/11/2007 - primapaginamolise.it

Fiorano, ritorna la ''Settimana della Salute''

MODENA - L’Assessorato alle Politiche della Salute del Comune di Fiorano Modenese, con il contributo di Sat e del Piano per la Salute del Servizio Sanitario Regionale, organizza la Settimana della Salute.

Lunedì 5 novembre apre, presso le ex scuole Giovanni Pascoli, in via Silvio Pellico, la mostra “Muoversi in libertà e la salute ci guadagnerà”, con gli elaborati degli alunni delle scuole della provincia di Modena, in occasione della partecipazione al Concorso di Educazione Alimentare, su tema "Mangia giusto, muoviti con gusto", organizzerà dall'Unità Operativa di Nutrizione del Sian di Modena. Tale iniziativa vuole rappresentare un momento di sensibilizzazione e condivisione sul tema della sana alimentazione e della regolare attività fisica, quali fattori determinanti per la crescita equilibrata ed il mantenimento di un buono stato di salute nelle giovani generazioni. La mostra è aperta fino al 18 novembre, il lunedì e il giovedì dalle 14 alle 16, il martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, il sabato dalle 9 alle 12 e la domenica dalle 8.30 alle 12.30. Per prenotare una visita guidata telefonare al numero 0536/863614.

Domenica 11 novembre, la Settimana della Salute viene inaugurata ufficialmente con: “Voglio stare a casa mia”, conferenza sul tema della domiciliarità che si tiene alle ore 10.30, presso il Palazzo Astoria. Saranno presenti il sindaco Claudio Pistoni, l’assessore alle politiche della salute Daniela Duca, l’assessore ai servizi sociali Francesco Tosi, il Presidente dell’Associazione Ass.S.De. Giorgio Olivieri, un medico di base.

Da lunedì 12 a venerdì 16 novembre, presso le scuole Francesca Bursi, si conclude il progetto “Alcol…e sai cosa bevi!”, rivolto alle classi terze delle secondarie di primo grado del Comune di Fiorano Modenese sull’uso consapevole dell’alcol, in collaborazione con ausl di Sassuolo e l’associazione Acat.

Martedì 13 Novembre, ore 20,30, presso Cinema Astoria, verrà proiettato il film “28 giorni” interpretato da Sandra Bullock per la regia di Betty Thomas, sul tema dell’uso consapevole dell’alcol. La proiezione è a ingresso gratuito, in collaborazione con le associazioni Acat e Auls di Sassuolo. Nel dibattito successivo intervengono il dott. Caludio Annovi, responsabile Sert Ausl Sassuolo, Mario Pifferi, presidente Acat.

Mercoledì 14 Novembre, alle ore 20.30, nella Saletta Blu in Via Santa Caterina, i medici di base del Comune di Fiorano Modenese, dopo l’introduzione dell’assessore Daniela Duca, affrontano il tema “Salute: un diritto e un dovere”

Giovedì 15 e venerdì 16 novembre, alle ore 10, presso la palestra delle Scuole Luisa Guidotti a Crociale, si svolge “Sport & Salute”, dedicata allo sport per le quinte elementari del Comune di Fiorano Modenese in collaborazione con le associazioni sportive del Libertas e Judo Club, presenti con postazioni nelle quali i ragazzi potranno provare discipline diverse. L'iniziativa vede al centro la promozione dell'attività fisica come sano e corretto stile di vita.

Domenica 18 Novembre, dalle 8,30 alle 12,30, presso le ex scuole Giovanni Pascoli in via Silvio Pellico, si svolge la “Giornata della Salute” con il seguente programma.

Le associazioni Aido, Avis e Amici del Cuore effettueranno il controllo gratuito della pressione arteriosa, della glicemia e della colesterolemia, una consulenza cardiologia e dietologica (E’ necessario presentarsi a digiuno, i prelievi si svolgono dalle ore 8.30 alle ore 11.30).

L’Associazione Ant, delegazione di Modena è presente per visite gratuite con medici specialisti in dermatologia.

Stand informativi sono allestiti dall’Associazione Sos Mama sull’allattamento al seno e sulle prime cure a madre e bambino dopo il parto, dalla Ausl Modena Distretto di Sassuolo per promuovere lo screening dei tumori colon-retto e corretti stili di vita, dall’Anfass, da Auser, Aseop. Ass.de, Acat e Avf. L’Avf si è incaricata di preparare anche una degustazione di bruschette, mentre l’associazione Ridere per Vivere organizzerà momenti di animazione per bambini, sculture per bambini e truccabimbi.

Alle ore 10.30, l’Associazione Giovani Farmacisti Italiani terrà una conferenza sul tema: “Il corretto utilizzo dei farmaci”.

Durante la settimana della salute, presso le farmacie comunali del Comune di Fiorano Modenese, si potranno ricevere informazioni utili sulla prevenzione del tumore al colon retto. Tutte le iniziative sono gratuite.


sabato 3 novembre 2007 - romagnaoggi.it

CASERTA, LOTTA ALL'ALCOLISMO

PROTOCOLLO CON ITER DEL CAPOLUOGO



Consentire alle persone con problemi di alcolismo di usufruire di un sostegno psicoterapeutico gratuito. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto di contrasto al fenomeno dell’abuso di sostanze alcoliche, siglato tra l’assessora alle Politiche Sociali Adriana D’Amico ed il direttore dell’I.Te.R., Istituto di Terapia Relazionale di Caserta. L’I.Te.R. è una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia sistemico relazionale, riconosciuta dal M.I.U.R. . Il progetto prevede l’individuazione di venti utenti per anno da parte del referente comunale del programma S.o.S Alcolismo, congiuntamente agli operatori degli Alcolisti Anonimi e previa verifica tecnica dei terapeuti dell’I.Te.R.; gli utenti indiduati potranno fruire di consulenza e psicoterapia individuale e familiare gratuita per problemi di alcolismo. L’obiettivo finale è consentire alle persone affette da alcolismo cronico di integrare il proprio percorso di recupero con un sostegno psicoterapeutico realizzando un intervento congiunto, per un pieno recupero psico-sociale del paziente. “Con questo progetto – ha spiegato Adriana D’Amico – intendiamo dare seguito all’azione di contrasto all’abuso di sostanze alcoliche, intrapresa con la sottoscrizione di un primo protocollo d’intesa con l’Asl Ce1 e con il successivo coinvolgimento dell’associazione Alcolisti Anonimi. Ora si aggiunge il sostegno di una importante scuola di psicoterapia che offrirà il contributo dei suoi professionisti e non possiamo che esserne estremamente soddisfatti”.



(2 novembre 2007-20:00) - lnx.casertasette.com

Milano, ubriaco causa incidente

MILANO,UBRIACO SALTA POSTO DI BLOCCO E CAUSA INCIDENTE



Nomade italiano 35enne, pluripregiudicato, arrestato dai cc



Milano, 2 nov. (Apcom) - Completamente ubriaco alla guida di un auto non si ferma a un posto di blocco dei carabinieri, si schianta contro alcune auto ad un incrocio e infine si scaglia contro i militari che dopo una collutazione riescono ad arrestarlo. E' quanto è successo poco dopo le 16 di oggi a Milano nella zona di viale Monza. Lo rende noto il Reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Milano.

L'arrestato si chiama Adriano Losetto, ed è un nomade italiano 35enne pluripregiudicato (per reati contro il patrimonio e la persona) residente con la famiglia nel campo di via Idro: è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e guida in stato di ebbrezza.

Tutto ha inizio in via Chiese quando la Fiat Punto guidata da Losetto in evidente stato di ubriachezza, non si ferma ad un posto di controllo disposto dai carabinieri della stazione di Greco e tenta di investire uno dei militari che riesce a scansarsi in tempo. La pattuglia dei carabinieri si mette all'inseguimento dell'auto che sfreccia per almeno tre chilometri ad alta velocità e in modo spericolato tra le vie cittadine fino a viale Monza. All'incrocio con via Eraclito, l'auto passa con il rosso e si scontra con quattro autovetture, fermandosi. Il 35enne pregiudicato prova a fuggire a piedi e raggiunto dai carabinieri si scaglia contro di loro colpendoli con calci e pugni. Immobilizzato e portato in caserma, l'uomo si è rifiutato di sottoporsi all'etilometro. Nell'auto sono state rinvenute piccole quantità di cocaina.

Già in passato l'uomo era stato sorpreso più volte a guidare in stato di ebbrezza ma era comunque in possesso della patente di guida. Losetto, si trova tuttora nella caserma dell'Arma di di Greco e sarà portato nelle prossime ore nel carcere di San Vittore a Milano, in attesa del processo per direttissima che si terrà domani mattina.

Uno dei conducenti delle quattro auto coinvolte nell'incidente è stato portato all'ospedale Niguarda dove si trova ricoverato in osservazione. Anche un carabiniere è stato portato al Cto di Milano per piccoli traumi e ferite agli arti inferiori e superiori.


2 novembre 2007- notizie.alice.it

Viterbo - Arresti e denunce

I carabinieri della stazione di Acquapendente hanno arrestato un cittadino marocchino, 19enne, che pur essendo agli arresti domiciliari, tra l’altro, per i reati di estorsione e lesioni personali, è stato trovato, a piedi, nei pressi di un distributore di carburanti.

I carabinieri di Marta hanno arrestato, a Montefiascone, un cittadino albanese, 27enne, per la violazione delle normative sull’immigrazione.

Il nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Montefiascone hanno deferito, per guida in stato di ebbrezza alcolica, un 30enne di Bolsena ed un 20enne di San Lorenzo Nuovo, trovati positivi all’etilometro.

Hanno contestato al legale rappresentante di un bar di Marta alcune sanzioni amministrative per il numero di apparecchi elettronici superiore al consentito, la mancata esposizione obbligatoria delle tabelle indicanti gli alcolici con relativi.

A Tuscania i carabinieri del radiomobile del Norm della compagniae della stazione carabinieri di Tarquinia, nel corso di due distinti controlli alla circolazione stradale, hanno deferito, per guida in stato di ebbrezza alcolica, un 21enne ed un 42enne, entrambi di Civitavecchia, trovati positivi all’etilometro.


03/11/07 - tusciaweb.it

Guida in stato d'ebbrezza, sedici denunce

RIMINI – Sono sedici le denunce per guida in stato d’ebbrezza effettuate dai Carabinieri della Compagnia di Rimini nel corso di un controllo notturno finalizzato alla sicurezza e al rispetto del codice della strada.

I più alticci sono risultati un artigiano di Santarcangelo di 32 anni ed un pasticcere 50enne della Repubblica di San Marino sorpresi al volante con un tasso di alcol nel sangue pari a 1,75 gr/lt (il limite fissato è di 0,50). Nei guai anche anche un’impiegata riminese di 25 anni sorpresa con 0,74 gr/lt di alcol.


02.11.2007 - romagnaoggi.it

Volevo solo sentire il rombo della mia Ferrari

Lo beccano a 271 km/h, e sentite Baros cosa dice: «Volevo solo sentire il rombo della mia Ferrari»



Trova sempre il modo per far parlare di sè, Milan Baros. Non tanto per il rendimento in campo, quanto per i suoi colpi di testa. In senso metaforico, naturalmente. L'ultima bravata del giocatore del Lione ha dell'incredibile.

La Gendarmerie l'ha beccato al volante della sua auto alla stratosferica velocità di 271 km/h, nella regione dell'Ain, est della Francia. Per l'attaccante ceko è immancabilmente scattato il ritiro della patente e il sequestro del veicolo. Non un'utilitaria, per volare in quel modo: una Ferrari A42.

L'aspetto più esilarante della vicenda è senz'altro la giustificazione adottata da Baros una volta fermato dalle forze dell'ordine: «Volevo solo sentire il rombo del motore...»


02/11/2007 - goal.com

Bloccano lo scippatore, vengono picchiati

Hanno sventato il furto a danno d’una ragazza, usando metodi comprensibilmente energici. Ma il marocchino che stava sottraendo un portafogli, e che è dovuto scappare, è tornato insieme a quattro connazionali dopo aver organizzato una vera e propria spedizione punitiva contro una compagnia di genovesi, conclusa con due feriti e la denuncia dell’aggressore. «Un episodio che per fortuna ha avuto conseguenze limitate - ammettono in questura - ma preoccupante per la dinamica, che rischia d’innescare nuove tensioni». Sono stati i poliziotti della squadra volanti a ricostruire la sequenza di minacce e botte andata in scena poco prima delle due.


A quell’ora due ragazzi di San Fruttuoso, un trentenne e un trentaduenne, stanno sorseggiando una birra all’esterno d’un locale di via San Bernardo. La serata è piuttosto calda, nei vicoli, è la notte di Halloween e sono centinaia i giovani che affollano le strade della movida. Fatto sta che con la coda dell’occhio, entrambi notano il maghrebino mentre infila le mani nella borsa d’una ventenne, per rubare qualcosa. «Ci siamo mossi immediatamente - riferiranno poco più tardi alle forze dell’ordine - anche perché lui era vicino, eravamo in due e avevamo la certezza che avrebbe desistito». In effetti l’intervento riesce nonostante un battibecco e un paio di spintoni, con lo straniero che si allontana poi verso Caricamento.


«Lì per lì - hanno ammesso ancora al momento della denuncia - pensavamo fosse finito tutto». Di certo non immaginavano che nel giro di pochi minuti si sarebbe innescata la vendetta. Lo stesso marocchino autore del furto si è presentato insieme ad altri quattro coetanei e hanno preso di mira immediatamente i due ragazzi di San Fruttuoso, colpendoli pure con una bottiglia. La rissa si è chiusa con un fuggi-fuggi generale, che ha preceduto l’arrivo della polizia. E però mentre scappava uno degli extracomunitari ha perso a sua volta il portafogli, all’interno del quale era custodito il documento d’un ventenne nato a Rabat (Marocco) da tempo residente nel centro storico genovese.


Il trentenne genovese ha intanto raggiunto il pronto soccorso del Galliera, dov’è stato medicato per un profondo taglio alla testa, procurato quasi certamente da un coccio. Lo hanno dimesso nel giro di pochi minuti (la prognosi indicata sul referto compilato dai medici è di sette giorni), ma mentre stava lasciando l’ospedale insieme agli agenti, si è presentato un ragazzo - maghrebino - le cui fattezze erano in tutto e per tutto identiche a quelle della foto attaccata sul documento smarrito in via San Bernardo.


Non c’è voluto molto, a capire che si trattava della stessa persona coinvolta in precedenza nella zuffa. E nei suoi confronti - essendo trascorsa la flagranza del reato - è stata emessa per ora una denuncia in stato di libertà. L’obiettivo degli inquirenti è adesso quello di risalire ai complici: «È vero - rimarcano ancora in questura - che il centro storico è stato teatro talvolta di episodi di microcriminalità preoccupanti, ma le tensioni razziali sono sopite da tempo. E la speranza è che quanto accaduto l’altra notte resti un fatto isolato».


02/11/2007 - ilsecoloxix.it

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