Burlando contromano e senza patente: le reazioni

”Quando un paio di mesi fa mi è stata contestata una infrazione per eccesso di velocità, non ho aperto bocca, anzi ho ammesso di aver sbagliato, come dovrebbe fare qualsiasi cittadino, ho pagato e mi sono fatto ritirare la patente senza protestare”. Il vicepresidente della giunta regionale del Veneto, il leghista Luca Zaia, invita a fare altrettanto al governatore della Liguria Claudio Burlando, che ha percorso un tratto contromano e senza patente. “Il presidente della Liguria Claudio Burlando paghi la multa e consegni la patente come qualunque cittadino - afferma Zaia - Altro che una tessera parlamentare peraltro scaduta, per sottrarsi ad ogni sanzione. Sono atteggiamenti come i suoi che sviliscono le istituzioni e che fanno di certe persone una ‘casta’, lontana e ‘diversa’ dalla gente”. Zaia sottolinea che l’episodio che lo riguarda “é accaduto in una autostrada praticamente deserta”, mentre il presidente della Liguria “invece è stato fermato dalla polizia - afferma - dopo che questa aveva ricevuto telefonate di automobilisti spaventati e preoccupati per un’auto che viaggiava tranquillamente contromano. Evidentemente - conclude - l’unico federalismo che c’é in questo Paese è quello delle multe e dei privilegi, dove esistono pesi e misure diversi. Se quello che è riportato dal quotidiano è tutto vero, poi, non solo c’é la casta degli impuniti, ma purtroppo anche organi pubblici che, ‘non avendo comunque accertato l’infrazione in oggettò, finiscono per legittimarla, nonostante le tante segnalazioni ricevute”.E intanto l’on. Silvana Mura (Idv) preannuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare sulla vicenda che ha vista per protagonista il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. “Presenterò immediatamente un’interrogazione al Ministro dell’Interno - afferma l’on. Mura - per sapere in primo luogo se l’episodio è realmente accaduto e per quale motivo gli agenti della stradale non abbiano sanzionato la grave infrazione commessa dal signor Burlando Claudio alla guida della sua auto privata. Il tesserino di un parlamentare serve per votare e non può certo essere usato come uno scudo, ancor meno quando, scaduto il mandato, quella tessera è un semplice pezzo di plastica. Certo che se la vicenda venisse confermata riterrei doverosa una condanna espressa dalle massime cariche istituzionali, perché tali atteggiamenti danneggiano irreparabilmente l’immagine del Parlamento e delle istituzioni”.

Anche il capogruppo vicario della Democrazia cristiana per le Autonomie alla Camera, Giampiero Catone, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare sulla vicenda Burlando. “Adesso siamo curiosi di sapere dalla sinistra quale atteggiamento assumerà nei confronti del governatore della Regione Liguria, nonché ex ministro dei Trasporti, Claudio Burlando”, afferma Catone. “Ricordando le prese di posizioni della sinistra sul caso del senatore Gustavo Selva, questo atteggiamento di Burlando - prosegue il deputato - richiede da parte dello stesso governatore un serio atto di responsabilità a cui non può esimersi”.


21/09/07 - ivg.it

Ubriaco investe auto e picchia il guidatore

Guida in stato di ebbrezza, tampona un veicolo, aggredisce il conducente dell'auto tamponata e poi si dà alla fuga. È successo l'altra sera, in pieno centro storico.
Protagonista un giovane di 23 anni, Andrea Cavaliere, che è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo radiomobile della locale compagnia e dagli uomini della compagnia di pronto intervento operativo del battaglione "Sicilia".
Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato. È accusato di lesioni dolose, guida in stato di ebbrezza e fuga in occasione di sinistro stradale con feriti.
Secondo quanto hanno ricostruito gli uomini dell'Arma, l'uomo, nel pieno centro storico di Nicastro era ubriaco e stava guidando la propria auto quando ha investito un'altra macchina in transito, a bordo della quale viaggiava un uomo di 40 anni insieme alle figlie di 12 e 5 anni. Dopo l'urto, Andrea Cavaliere ha aggredito a pugni il conducente dell'altra auto per poi darsi alla fuga con la sua vettura, nel tentativo di far perdere le sue tracce e quindi sfuggire alle sue responsabilità.
Ma grazie alla pronta reazione della vittima che ha telefonato al "112" la fuga è stata breve. Infatti dalla centrale operativa dei carabinieri della Compagnia lametina sono state inviate sul luogo dell'incidente due pattuglie che dopo brevi ricerche hanno intercettato il fuggitivo e l'hanno portato in caserma. Portati nel locale ospedale civile, la vittima dell'aggressione e le due figlie sono stati medicati avendo riportato ferite guaribili con alcuni giorni di prognosi.
L'arrestato, durante le formalità di rito, è stato sottoposto ad esame alcol-test, risultando positivo. Nei suoi confronti, pertanto, è stata applicata la nuova normativa recentemente approvata dal governo con decreto legge che dispone l'arresto di chi guida ubriaco. La magistratura ha subito convalidato l'arresto.


21/09/07 - lameziaweb.biz

Alba: questa sera si riflette sull'alcol

Alba: questa sera con il CSV si riflette sull'abuso di alcol


Riflettere sulle motivazioni e sugli effetti dell’uso smodato di alcol, pratica sempre più diffusa tra le donne ed i giovanissimi. E’ questo l’obiettivo della serata che le associazioni che compongono la Delegazione CSV di Alba, Langa e Roero propongono questa sera alle 21 nel Cinema Moretta di Alba. Nel corso della riunione, intitolata 'Alcol piacere di conoscerti! Testimonianze, riflessioni, presentazioni e proposte del Volontariato di Alba, Langhe e Roero' interverrà anche Mario Bertani, referente del Ser.T. di Asti oltre che servitore ed insegnante di un C.A.T..

Parteciperanno alla serata i vertici del Centro Servizi per il Volontariato 'Società Solidale' di Cuneo, oltre alle Associazioni: 'Proteggere Insieme', A.C.A.T. Alba, Langhe e Roero, 'ALEC', 'Geografalbum', 'L’arcobaleno VIP', 'C.V.A.' e il Centro culturale San Giuseppe. I volontari proporranno interessanti filmati e sketch a tema.

La serata è ad ingresso libero ed aperta a tutti.

Per informazioni contattare la sede di Cuneo del CSV al numero 0171/605660.


21/09/07 - targatocn.it

Gli stilisti per una Miss anti-anoressia

Salsomaggiore: gli stilisti per una Miss anti-anoressia


Gli stilisti di Miss Italia eleggono una reginetta della passerella che vesta almeno la taglia 42, in un messaggio contro l'anoressia e i modelli di magrezza esagerata, voluto dal concorso, che per quest'anno ha modificato 'ad hoc' le regole per eleggere Miss Eleganza, il titolo creato per Sophia Loren.
I rappresentanti delle cinque case di moda che vestono le cento finaliste di Miss Italia (Krizia, Mila Schon, Ken Scott, Pino Lancetti e Gianfranco Ferrè) partecipano quindi ad un'apposita giuria insieme a Guillermo Mariotto, lo stilista di Gattinoni che siede nella commissione tecnica di Miss Italia e che ha ideato l'iniziativa.

Di questa giuria fa parte anche Amanda Lear, che ha subito aderito.

Ognuna delle cinque case di moda indicherà le proprie dieci miss preferite fra le cento in gara e il voto di Mariotto e Amanda Lear farà pendere la bilancia per la scelta delle dieci finaliste che, vestite da Ferrè, sfileranno nella finalissima in apertura della quarta finale lunedì 24 settembre: lì la giuria speciale voterà nuovamente per eleggere tra loro la Miss Eleganza 2007.

Le nuove regole fanno parte del 'Progetto Taglia 42' voluto da Patrizia Mirigliani, la figlia del patron che ha preso le redini del concorso.

L'iniziativa trova concorde l'attrice Eleonora Giorgi: "Noi italiane e mediterranee siamo donne castane e opulente", anche se lei, bionda e in giuria ("compito gravoso, sono tutte belle, ma sarà divertente"), confessa che preferirebbe una Miss Italia bionda ("ma sarò equidistante").

La taglia 38 ormai pretesa invece da alcuni stilisti "è un modello irraggiungibile: così sotto peso - dice - la donna diventa solo una stampella viaggiante".

Per il 'make up artist' del concorso, Robin, le miss della 42 "sono uno spaccato dell'Italia", mentre la taglia 38 "rappresenta un modello solo per le ragazze che vogliono fare moda".

Secondo il presidente della prima finale, Michele Placido, la bellezza "non è questione di razza, del colore dei capelli o semplicemente di fisico: sono belle persone con caratteristiche molto diverse tra loro".

"Io guardo la donna più nel profondo - aggiunge - e le miss le guardo come potrei guardare mia figlia. Spero che siano preparate e colte".


20.09.07 - noipress.it

Droga, rigore e non ideologie

DROGA: MORATTI, RIGORE E NON IDEOLOGIE PER RISOLVERE PROBLEMA


(AGI) - Milano, 20 set. - "Le politiche per la riduzione del danno, quelle finalizzate a contenere il problema, non hanno dato risultati positivi. Per risolvere questo problema servono rigore e politiche basate su dati scientifici e non ideologici.
Inoltre, deve essere fatta una distinzione tra chi spaccia e chi consuma". A trarre le conclusioni del convegno dell'European Cities against drugs (ECAD), che si e' svolto oggi a Milano, e' il sindaco Letizia Moratti.Erano presenti oltre al Sindaco, Paolo Del Debbio, che ha aperto i lavori del convegno, il vice Commissario Europeo Franco Frattini, il Presidente della Comunita' di San Patrignano Andrea Muccioli, il vice Ministro dell'Interno Marco Minniti e molte altre personalita' italiane e straniere impegnate nella lotta alla droga. Il sindaco Moratti ha ammesso che il tema della droga e' stato "affrontato in maniera non adeguata dagli ultimi governi, incluso il nostro". (AGI)


21/09/07 - agi.it

Arbitrato: Landis colpevole doping

WASHINGTON,20 SET- La corte arbitrale Usa indipendente ha dichiarato Floyd Landis, trovato positivo al testosterone durante il Tour 2006, colpevole di doping. Lo riferiscono la CNN e la tv via cavo ESPN. In seguito alla decisione della Corte arbitrale americana, l'Uci comunica che lo spagnolo Oscar Pereiro sara' dichiarato vincitore del Tour de France 2006. Landis aveva concluso il Tour al primo posto, ma l'assegnazione della vittoria era stata lasciata sub judice per la vicenda doping che lo riguardava.


21/09/07 - raisport.rai.it

Oltre i ghetti

Oltre i ghetti. Per i migranti casa, scuola e Costituzione


In “tragico” ritardo, ma finalmente ci siamo. Cinquanta milioni di euro del Fondo nazionale per l’immigrazione a disposizione di regioni, comuni, enti locali, associazioni, per il finanziamento di progetti per l’inclusione sociale dei migranti e dei loro familiari. La casa e la scuola, la lingua italiana e la Costituzione, la tutela dei minori e la lotta allo sfruttamento e alla marginalità sociale; uno stanziamento di cinquanta milioni di euro, che per il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero rappresenta solo l’inizio: “Chiederò nella prossima Finanziaria di raddoppiare il Fondo, passando da 50 a 100 milioni di euro”. Una cifra, tiene a sottolineare, che rappresenta una minima parte di quanto i lavoratori immigrati versano allo Stato grazie al loro lavoro: “I tre milioni di immigrati regolari creano il 5% del Prodotto Interno Lordo italiano, pari a circa 75 miliardi di euro: nelle casse dello Stato, grazie alle imposte sul reddito, arrivano circa 10 miliardi di euro. Lo dico chiaramente – ha continuato Ferrero – e specialmente a beneficio dei leghisti: la sproporzione fra quanto lo Stato italiano guadagna dalla presenza degli immigrati (10 miliardi di euro) e quanto spende (50 milioni di euro) è evidente: è necessario intervenire oggi per evitare che la mancata integrazione possa fra 10 anni portare la nostra società a problemi ben maggiori”.

La filosofia dell’intervento mira a finanziare singoli progetti (redatti da enti locali o associazioni riconosciute) capaci di agire sugli aspetti di criticità maggiore, ad iniziare dalla questione alloggiativa. L’idea è quella del superamento dei ghetti, a partire da esperienze singole come quelle di via Anelli a Padova, e prevede una disponibilità di 17 milioni di euro per evitare la sedimentazione dei ghetti e preservare la varietà dell’aspetto urbano delle città: “Non vogliamo le banlieue domani, lavoriamo per smontare i ghetti oggi”, ha riassunto il ministro Ferrero, ricordando che i progetti saranno mirati a creare strutture di accoglienza temporanea, alloggi da destinare a locazione, e poi attività di informazione, orientamento, autocostruzione. Altri 3 milioni di euro saranno destinati a progetti nelle aree specifiche di quattro città (Roma, Padova, Torino e Milano) a vantaggio delle comunità rom, sinti e camminanti, con l’obiettivo di giungere al superamento dei campi nomadi in un contesto di pieno inserimento non solo abitativo, ma anche scolastico e lavorativo.

Alla scuola si riferisce il secondo grande filone dei progetti per i quali si potrà chiedere il finanziamento statale: protagonisti saranno gli alunni stranieri e le loro famiglie. Si tratta di un importo complessivo di due milioni di euro, la metà dei quali destinati ad interventi a favore delle comunità rom, sinti e camminanti delle aree metropolitane di Roma, Firenze, Bologna, Napoli e Milano. Per un buon percorso scolastico, è stato ribadito, è necessaria la piena conoscenza della lingua italiana, una delle discriminanti per la piena inclusione sociale: è così che i progetti finalizzati alla diffusione della lingua e della cultura italiana (anche attraverso programmi del servizio pubblico radiotelevisivo) godranno di un finanziamento complessivo di 10 milioni e mezzo di euro, mentre altri due saranno utilizzati per programmi e progetti finalizzati alla conoscenza della Costituzione e dell’ordinamento giuridico nazionale. A questi fondi si aggiungerà uno stanziamento ad hoc da parte del Ministero dell’Istruzione.

Saranno attuati con la collaborazione dei comuni italiani (attraverso l’Anci) i dieci milioni di euro destinati alla tutela dei minori stranieri non accompagnati, con il primo obiettivo di evitare che possano essere preda della criminalità organizzata e che al compimento del diciottesimo anno di età entrino in una condizione di clandestinità. Si interverrà anche nel campo della valorizzazione delle seconde generazioni, per permettere loro una riflessione sulla loro condizione e la possibilità di godere di canali ed esperienze di comunicazione (un milione e mezzo di euro) e sulla tutela delle donne immigrate a rischio di marginalità: due milioni e mezzo di euro per programmi che favoriscano l’acesso ai servizi pubblici anche attraverso mediatori culturali, e che creino percorsi di emersione delle donne emarginate.

“E’ dal 1974 che nel nostro paese il numero degli immigrati supera quello degli emigranti: quella dell’immigrazione” – ha sostenuto Ferrero – “non è dunque una emergenza nata negli ultimi quindici giorni, ma una realtà da almeno 34 anni: è tragico che si arrivi solo oggi a fare un Fondo nazionale”. Secondo Ferrero, l’unica vera emergenza è “l’incapacità dello Stato italiano di rispondere a questa realtà, di affrontare questa situazione non solamente sul versante della repressione, ma da quello dell’inclusione: quello di oggi è un primo passo, ma quanto mai significativo”. I progetti possono essere presentati entro il prossimo 2 novembre da parte di enti locali, regioni, province autonome, associazioni iscritte al registro della Direzione generale dell’immigrazione.


21/09/07 - korazym.org

Anziani: sopra i 65 uno su 9 colpito da demenza

I numeri crudi, già di per sé, spaventano: 905mila casi in Italia. E, per quel che riguarda l'Europa, le persone affette da demenza sono sei milioni. Tra di esse, la gran prevalenza, di fatto due su tre, è colpita dal morbo di Alzheimer.

Persone fragili, li chiamano “pazienti di cristallo”, perché di una delicatezza estrema: persone che perdono progressivamente le capacità cognitive, fino a diventare totalmente dipendenti dagli altri. “Altri” che sono nel 99% dei casi i familiari, chiamati ad uno sforzo enorme che è fisico ma è anche psicologico, perché si trovano ad avere a che fare con una persona amata ridotta al fantasma di quel che era.
L'alzheimer è questo, un grumo di problematiche scientifiche (ancora non si è individuato un rimedio), sanitarie (è necessaria un'assistenza costante), sociali e familiari. Problematiche che restano il più delle volte nell'ombra gravando così solo su chi ne è direttamente toccato. E' per squarciare questo velo d'ombra, che ogni anno si celebra il 21 settembre la Giornata mondiale dell'Alzheimer, con punti informativi in tutte le città italiane.

Un altro dato che preoccupa, sottolinea il dott. Franco Mello, ex primario di geriatria e presidente dell'Associazione Alzheimer Venezia è l'incidenza del numero dei malati che aumenta vertiginosamente con l'invecchiamento della popolazione. Se tra le persone sotto i 65 anni si registrano tra i 250 e i 500 nuovi casi di demenza all'anno ogni 100mila persone e dunque siamo al 2,5-5 per mille, salendo con l'età il tasso aumenta notevolmente: ogni 100mila persone sopra i 65 anni si verificano tra i 1000 e i 3000 casi e dunque siamo ad una percentuale tra il 10 e il 30 per mille. Una prospettiva davvero preoccupante, visto che la tendenza all'invecchiamento della popolazione è ormai un dato assodato. «Proseguendo di questo passo nel 2011 si prevede di arrivare a registrare oltre 400mila nuovi casi di demenza». E l'Alzheimer, tra queste patologie neuro-degenerative, rappresenta il 60% del totale.

Tremila malati nel veneziano. Guardando poi alla situazione del Veneto, i casi stimati sono 40mila, e nel territorio veneziano si stimano circa 3000 persone malate. «Possiamo parlare solo di stime, perché nella nostra regione non è stato fatto ancora uno studio accurato», nota con un certo rammarico il dott. Mello.
Ma tra i dati riferiti al 2005 per il territorio veneziano, uno spicca in modo particolare ed è quello riferito alla percentuale di anziani sopra i 65 anni affetti da demenza: siamo all'8,7% della popolazione ultrasessantacinquenne. Quasi nove anziani su cento dunque presentano una malattia neurodegenerativa, con tutte le conseguenze di cui si accennava prima che la patologia comporta. «Il malato di Alzheimer o di demenza pesa sulla famiglia e in particolare sulle donne, quasi sempre sulle figlie (nel 73,8% dei casi), spiega il dott. Mello. «E' dunque importante riconoscere l'impegno dei caregivers, di coloro cioè che si prendono cura delle persone malate. Abbiamo fatto uno studio al proposito e abbiamo rilevato che una persona che assiste un malato di Alzheimer presta ogni giorno 7 ore di assistenza diretta, cui se ne devono però sommare 11 di sorveglianza. In questo modo nell'arco della settimana chi presta assistenza può contare su pochissime ore "libere", da un minimo di 4 ad un massimo di 15. «Per quanto riguarda l'assistenza, questa viene suddivisa tra un 59% di tempo a carico dei famigliari e un restante 37% a carico del personale pagato. Con un costo che, tra spese dirette e indirette arriva a 35mila euro l'anno. Va considerato infatti - osserva il dott. Mello - non solo quel che riguarda la spesa per assistenza, farmaci e medicazioni varie, ma anche il mancato guadagno del familiare che assiste, rinunciando o riducendo in questo modo l'attività lavorativa».

Il peso sui familiari. Chi assiste un malato affetto da Alzheimer o da demenza si trova il più delle volte solo. «C'è un pesantissimo carico psicologico, fatto di svuotamento emotivo, stanchezza fisica, fragilità nella salute, che porta ad una sensazione di inadeguatezza fino a desiderare la fuga da questa realtà. Non è raro - aggiunge il presidente dell'associazione - che chi presta assistenza si trovi ad assumere psicofarmaci».
Il percorso dell'assistenza a un malato parte dalla cura domiciliare. «Si cerca di tenere il paziente in casa finché si può». E in questo contesto è fondamentale l'apporto dei centri diurni (come il Centro diurno riabilitativo dell'Ire ai Santi Giovanni e Paolo, oppure il servizio diurno del Centro Nazaret a Mestre, o ancora il Centro diurno Alzheimer della Scuola dei Battuti) che propongono attività riabilitative per chi ancora soffre di forme lievi. «Purtroppo - nota il dott. Mello - non si può parlare di riabilitazione vera e propria. Io finora non l'ho mai vista. Le attività dei Centri diurni sono importanti soprattutto perché consentono una maggiore socializzazione e migliorano la qualità della vita. Poi però l'aggravamento del paziente è inevitabile e con le turbe del comportamento che ne conseguono è quasi sempre necessario il ricovero in strutture, dove sono ormai previsti dei centri specializzati per questo tipo di patologie».

L’associazione Alzheimer. La solitudine dei familiari e il disorientamento che li assale nel momento in cui si trovano ad affrontare il problema viene fortunatamente alleviato dalla presenza dei volontari dell'Associazione Alzheimer che offre sostegno, anche psicologico ai familiari. «Organizziamo gruppi di mutuo aiuto anche con il supporto di psicologi, utili per i familiari, che possono così scambiare esperienze, dare e chiedere consigli».
Ma si rivolge anche ai pazienti. L'ultimo progetto attuato che sarà ripetuto anche quest'anno si intitola "La memoria dei sensi" ed è finalizzato a stimolare i ricordi nei pazienti, attraverso la rievocazione delle loro esperienze sensoriali, attraverso odori, sapori, suoni, fotografie. «Un progetto che ha dato buoni risultati, sempre sul versante della socializzazione, anche in pazienti totalmente chiusi in loro stessi». Inoltre viene organizzato ogni anno un corso di formazione e informazione per i familiari, per i volontari e per gli operatori sanitari.

Le visite mancanti. Di più, l'associazione si trova anche a surrogare ad alcune carenze del sistema di assistenza pubblico. «C'è un problema di carenza delle visite domiciliari garantite dall'Ulss - denuncia Mello - mentre è importantissimo monitorare la situazione del paziente. Per questo l'associazione si fa carico, dove ve ne sia bisogno, di mandare a casa dei geriatri e sostenere i costi della visita se la famiglia non se li può permettere. Così come offre a chi ne ha la necessità quei rimedi terapeutici (soprattutto integratori alimentari di cui i malati hanno bisogno) che l'azienda sanitaria non fornisce.

Studi e ricerche, ma non si vedono soluzioni. Purtroppo allo stato attuale non esistono cure. E i rimedi sono ancora lontani. «Sono state individuate sostanze che hanno dato però dei risultati deludenti. Oggi si utilizza una terapia nella fase iniziale, a base di acetil colinesterasi, che rallenta il decorso. Ma non è risolutiva. Tempo fa era stato individuato un vaccino, ma la sperimentazione aveva messo in evidenza degli effetti collaterali devastanti. Ora si sta elaborando un vaccino diverso e speriamo - conclude il dott. Mello - che questo possa essere davvero risolutivo, anche per chi è già malato».

Serena Spinazzi Lucchesi - 21/09/07 - gvonline.it

Amsterdam spegne il quartiere a luci rosse

Presto Amsterdam non farà più rima con quartiere a luci rosse. Quella che oramai - fatta eccezione per gli amanti del sesso a pagamento - era diventata una vera e propria attrazione turistica per la città, assieme ai musei e ai cofee shop, diventerà presto un ricordo. Il comune ha deciso di stanziare 15 milioni di euro per riscattare 51 vetrine tra le centinaia attualmente occupate dalle prostitute nel quartiere a luci rosse della città. La decisione è frutto di un accordo tra la società immobiliare «Nv Stadsgoed» e il cosiddetto «imperatore del sesso», Charles Geerts, patron dei luoghi hard della città.
«È un grande passo in avanti. Non si tratta di eliminare la prostituzione, ma di lottare contro la criminalità», ha spiegato il sindaco di Amsterdam, Job Cohen, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto, come riporta il quotidiano Repubblica. «Dopo la liberalizzazione della prostituzione nel 2000, le cose sono cambiate: oggi si registrano traffico di donne, sfruttamento e altre attività criminali», ha proseguito il sindaco. Protestano le associazioni in difesa delle prostitute: «Meno vetrine equivale a più sfruttamento delle donne».

Giovedi 20 Settembre 2007 - redazione@varesenews.it - varesenews.it

Basta con lo scandalo del caro-libri

Gli studenti: "Basta con lo scandalo del caro-libri"


Roma, 20 settembre 2007 - "Oggi l'Antitrust ha aperto un'istruttoria contro le case editrici che violando le regole della concorrenza avrebbero preso accordi su un aumento concordato del prezzo dei libri di testo: abbiamo più volte denunciato questo scandalo, dimostrato dal fatto che in un solo anno il prezzo dei libri è salito dell'11%. Vogliamo che al più presto si faccia chiarezza e che le case editrici vengano sanzionate duramente per la scandalosa speculazione in atto".

Lo scrive in una nota l'Unione degli Studenti, sottolineando che "il sapere non è una merce ma un bene comune, un diritto inalienabile che deve essere tutelato e incentivato". "Chiediamo un intervento al governo che fissi un tetto di spesa non solo per la scuola dell'obbligo ma per tutti i percorsi formativi a cui le case editrici si devono attenere. Chiediamo - prosegue - borse di studio per i libri di testo e l'istituzione del comodato d'uso, cioè il prestito del libri di testo da parte delle istituzioni".

"Stanno partendo mobilitazioni studentesche contro una situazione insostenibile, il sapere non è un privilegio ma un diritto di tutti: stiamo costruendo una mobilitazione nazionale studentesca per il 12 ottobre che - conclude l'Unione degli Studenti - porti in piazza studenti medi e universitari contro tutte le barriere all'accesso alle conoscenze (caro libri, trasporti, numero chiuso)".

LA DECISIONE DELL'ANTITRUST

L'Antitrust ha deciso di avviare un'istruttoria nei confronti dell'AIE, l'Associazione Italiana Editori, per possibili intese restrittive della concorrenza nel mercato dell'editoria scolastica. Secondo l'Antitrust l'assetto del settore, caratterizzato da imprese con quote di mercato stabili nel tempo, potrebbe essere determinato anche da comportamenti delle imprese volti "ad alterare il normale gioco competitivo".

Secondo l'Antitrust l'AIE, mettendo a disposizione di tutti gli operatori, attraverso i propri database, informazioni dettagliate sulle tipologie di libri e le condizioni di prezzo degli stessi, "potrebbe aver agevolato il coordinamento delle politiche commerciali e distributive degli editori. In sostanza l'AIE, in quanto associazione di imprese, potrebbe - sottolinea l'Antitrust - aver rivolto alle proprie associate indirizzi sui comportamenti di mercato da tenere, suscettibili di configurare intese restrittive della concorrenza".

Soddisfatte le associazioni dei consumatori. "Ancora una volta l`Antitrust accoglie le nostre denunce e decide di fare chiarezza sui prezzi, nell`interesse dei consumatori", è stato il commento di Carlo Rienzi presidente del Codacons.
"Anche stavolta - hanno aggiunto Adusbef e Federconsumatori - non era un inutile allarmismo, le precise denunce dei consumatori in merito alla speculazione sui libri di testo aumentati del 5% sull'anno precedente. L'Antitrust ha deciso di aprire l'indagine per verificare la fondatezza di un'odiosa speculazione che grava ogni anno su milioni di famiglie italiane, denunciate da almeno un decennio da Adusbef e Federconsumatori".


20.09.07 - qn.quotidiano.net

13enne spogliata a forza e fotografata

Lecce: 13enne spogliata a forza e fotografata da coetanei


LECCE - Spogliata con la forza dai suoi amici, tutti minorenni, e fotografata con un cellulare per poi trasmettere le immagini ad altri cellulari del paese e ad altri centri del Salento. E' accaduto a una studentessa di 13 anni di Surano, nel Salento. I fatti risalgono al 9 agosto scorso, ma sono venuti alla luce solo ora dopo che per ordine del sostituto procuratore del Tribunale dei Minori di Lecce, sono stati sequestrati i telefonini di due 14enni. A denunciare la vicenda e' stato il padre della ragazzina, sul cui cellulare, ad un certo punto sono apparse le foto della figlia. Per paura, la ragazzina non aveva detto nulla ai genitori. (Agr)


20.09.07 - corriere.it

Basta guerre nel mondo!