Scontro frontale a Ischia, muoiono tre studenti

Arrestato ventenne positivo ad alcol e cannabis


ISCHIA (16 dicembre) - E' di tre giovani morti e altri tre feriti il bilancio di uno scontro frontale avvenuto alle 4,30 a Forio d'Ischia, sulla provinciale di Forio in prossimità del porto. Il conducente della vettura sulla quale viaggiavano le vittime, Antonio Fiore, 20 anni, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia Ischia perchè risultato positivo al test dell'alcol e ai cannabinoidi ed è piantonato all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, dove è stato ricoverato. L'accusa è di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime.

Le vittime. Sono tre studenti le vittime dell'incidente. Si tratta di Giovanni Barretta, 18 anni, Aniello Impagliazzo, 22 anni, Giuseppe Ballirano, 19 anni. Antonio Fiore era al volante di un'Alfa 147, che si è scontrata con una Citroen C1. Sulla 147 oltre a Fiore e alle tre vittime c'era A.P., 16 anni, rimasto ferito. Sulla C1 viaggiavano Antonio Ballirano, 30 anni, e Giovanni Mennella, 28 anni, studenti, entrambi di Lacco Ameno. Anche loro sono ricoverati all'ospedale Rizzoli.


16/12/07 - ilmessaggero.it

Milanese ubriaco e con l'assicurazione falsa

Gli agenti del nucleo motociclisti della Polizia municipale di Piacenza non si sono fatti ingannare dal tagliando esposto sull'autovettura di un cittadino milanese di 57 anni fermato ieri a Piacenza. Grazie alla loro esperienza hanno capito subito che si trattava di un falso.

Alla guida della sua Bmw spider, il milanese è stato bloccato sullo Stredone Farnese intorno alle 16.00. Scortato al comando di via Rogerio, gli agenti lo hanno sottoposto all'alcol test che è risultato positivo. Sono così scattate due denunce, una per guida in stato d'ebbrezza e una per l'assicurazione falsa.


15/12/2007 - piacenzanight.com

Riccione: segnalazioni per droga e alcol

I carabinieri di Riccione, nel corso di controlli presso le scuole, hanno trovato nello zainetto di una studentessa dell’istituto alberghiero di Riccione, poco più di 2 grammi di hashish nascosti in un pacchetto di sigarette. La giovane è stata segnalata alle autorità competenti per la droga sequestrata.
4 uomini invece sono stati denunciati in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza nel corso di controlli effettuati la scorsa notte, dal nucleo radiomobile di Riccione contro le stragi del fine settimana. Il loro tasso alcolico è risultato superiore alla norma.


15/12/2007 - sanmarinortv.sm

Meningite fulminante: saliti a 6 i casi in Veneto

VENEZIA (15 dicembre) - Salgono a sei i casi di meningite fulminante in Veneto, compreso quello del ragazzo di 15 anni morto poche ore dopo il ricovero nell'ospedale di Conegliano, la scorsa notte. Due nuovi ricoveri, di ragazze di 17 e 21 anni, sono stati effettuati tra ieri e oggi all'ospedale di Treviso. Le giovani frequentavano il locale Rumba di Conegliano, altro luogo sospetto dopo la birreria Kaltemberg2 di Pederobba, nel trevigiano, frequentata dalle persone vittime dei primi casi di infezione da meningococco.


15/12/2007 - ilmessaggero.it

"Bollori" notturni: manette e denunce

Giovedi' scorso e' stato arrestato Mauro Mastropietro, 41 anni, dell'Aquila, per resistenza, ingiurie e lesioni a pubblico ufficiale. L'uomo aveva procurato lesioni ad un agente, giudicate guaribili in 15 giorni, intervenuto in un locale all'interno del quale aveva gia' ingiuriato e minacciato i clienti. Questa mattina e' stato condannato a 9 mesi di reclusione.
Per rissa aggravata sono stati invece denunciati quattro giovani, due della provincia di Frosinone, due della Marsica. La rissa, scoppiata per futili motivi, era degenerata a causa della forte quantita' di alcol ingerita. Tre persone erano state refertate al pronto soccorso con prognosi dai 7 ai 25 giorni.
Infine, un giovane della provincia di Chieti e' stato denunciato per lesioni. Nel corso di una lite, originata sempre da futili motivi, aveva colpito un ragazzo aquilano al volto, costringendolo al ricovero nella divisione di chirurgia maxillo-facciale con una prognosi di 30 giorni.


15/12/07 - ilcapoluogo.it

No al decreto Bianchi

DISCOTECHE SUL PIEDE DI GUERRA


È un vero e proprio putiferio, quello scatenato dal divieto di vendita di alcolici dopo le 2 di notte, imposto dall’articolo 6 della legge sulla sicurezza stradale e in vigore per tutti i locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento. In sostanza, gli unici locali penalizzati sono le discoteche, mentre i bar e i pub possono tranquillamente continuare a vendere alcolici per tutta la notte. È proprio questo il punto che ha provocato accese proteste dei gestori dei locali da ballo, che ora stanno raccogliendo adesioni cartacee e via web perché il decreto venga abolito o almeno modificato. Portavoce della protesta è Nicola Acquaviva, presidente regionale Silb (l’associazione che rappresenta in Italia 4000 discoteche, raggruppate in oltre 40 sezioni provinciali) che ha affermato: “Non si tratta di mettere in discussione il principio di tutela della salute, ma di rendere palese il fatto che il divieto farà riversare le persone sulle strade dalle due di notte con il rischio di peggiorare la situazione. Con questa legge, anzichè punire chi fa abuso di alcol, si puniscono le imprese”. Una punizione che prevede, per chi non rispetta il divieto, la sospensione dell’attività da sette fino a trenta giorni. In qualche bar, qualcuno, nemmeno troppo timidamente, fa notare che “quelli dei nigth club se ne fregano delle cosiddette stragi del sabato sera, e pensano solo agli incassi”. Un’accusa inaccettabile per i gestori delle discoteche, che si sono impegnati in un’analisi più attenta del problema: ”L’inganno alla legge è presto trovato – spiega Barbara Zagami, art director di un locale da ballo in via Stradella – in quanto i giovani trovano mille altri modi per consumare alcolici in luoghi privi di vigilanza”. E ancora: ”Questo decreto è limitativo della libertà di migliaia di persone e della libera impresa”. Non piovono solo critiche ma anche proposte alternative: ”Si potrebbero mettere a disposizione autobus e navette per i locali e le discoteche, con la collaborazione dei comuni - suggerisce Barbara -, o anche fare funzionare tutti i semafori durante la notte”. Il decreto legge prevede anche che i nigth club siano dotati di etilometro per poter permettere, al cliente che volesse farlo, di misurare il tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. Anche qui regna il caos, perché solo un locale su cinque è a norma, e comunque sono previsti tre mesi di tempo per mettersi in regola. Simona Quaglia lavora in una discoteca in via Frejus e commenta ironicamente: ”Va a finire che prima che scada il tempo massimo di tre mesi, la legge verrà abolita… Lo spero!”. E poi racconta di un’auto parcheggiata a pochi metri dal locale, carica di alcolici destinati alla vendita, e commenta: “In America il proibizionismo non mi sembra abbia portato grossi risultati”. È d’accordo con Simona anche Luigi Spina, promoter di una discoteca in via San Donato: ”É la solita legge all’italiana, che durerà poco; non ha senso proibire, pensi che nei parcheggi c’è chi vende birra a prezzi doppi”. Luigi propone delle alternative come ad esempio “fare una campagna di sensibilizzazione per mezzo di persone e cose che usano il linguaggio dei ragazzi”. Ma, praticamente, cosa ha prodotto finora il decreto Bianchi? Secondo alcuni dati forniti dal Comando provinciale dei carabinieri, ogni fine settimana la media è di 10 patenti ritirate e le persone controllate sono circa duecento. Positivo il fatto che pur avendo implementato i controlli, le multe e le sanzioni siano diminuite perché è aumentato il senso di responsabilità dei giovani.


di Gabriele Galvagno - 14 Dicembre 2007 - zipnews.it

TIR contromano sulla Flaminia

Stamani la Polizia stradale ha fermato un camionista ubriaco che ha guidato un tir contromano per circa 3 km della nuova Flaminia tra Spoleto e Foligno. L'uomo, un 36enne di Pesaro si è giustificato dicendo di aver fatto una manovra sbagliata, ma è risultato positivo all'esame dell'etilometro. Il suo tasso alcolico infatti si e' dimostrato tre volte superiore al limite massimo. Gli agenti hanno sequestrato il mezzo e gli hanno poi ritirato la patente.


14 Dicembre 2007 - newgol.com

L'influenza è arrivata

Ed è Pacifica di nome e di fatto


Sanihelp.it - L'influenza di stagione, la cosidetta Pacifica, è arrivata in Italia. Mercoledì, infatti, è stato isolato dalla sezione di Igiene dell'Università di Parma il primo virus influenzale della stagione.
Pacifica di nome e di fatto. Così gli esperti definiscono l’influenza stagionale 2007-08. Il nome deriva dai ceppi virali da cui è costituito il vaccino: americani Wisconsin, come lo scorso anno, e nuovi ceppi delle Isole Salomone, arcipelago localizzato a nord-est dell’Australia, che battezzano il malanno di stagione. Non solo: pacifica anche per la virulenza, ossia la cattiveria del virus, che quest’anno si prevede di media intensità, di poco superiore quindi a quella che si è avuta lo scorso inverno. Si prevede che colpirà 3-4 milioni di italiani, di cui un terzo circa bambini.

«Fare previsioni sulla durata e l’intensità dell’influenza è sempre più difficile, a causa delle condizioni climatiche che negli ultimi anni si sono dimostrate sorprendenti. Se le previsioni saranno rispettate, il picco potrebbe presentarsi non prima di quattro settimane - commenta Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano - L’influenza è una malattia virale, causata da virus che provocano febbre elevata oltre i 38,5 gradi, brividi, tosse, mal di gola, mal di testa e dolori articolari per giovani e adulti; febbre e disturbi intestinali per bambini e anziani. Non dobbiamo confonderla con le sindromi parainfluenzali o il comune raffreddore che già da alcune settimane colpiscono i nostri connazionali e si presentano in forma più leggera, ma con sintomi simili».

Ulteriori raccomandazioni arrivano da Aurelio Sessa, Presidente SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) Regione Lombardia.
«Da oggi il virus dell’influenza risulta effettivamente circolante nella comunità, per cui diventa fondamentale la diagnosi da parte del medico di famiglia, per aiutare il paziente a trattare l’influenza nel modo più adeguato - spiega - In caso di manifestazione dei sintomi è auspicabile recarsi dal proprio medico o almeno consultarlo telefonicamente entro 48 ore, per poter valutare il ricorso ai nuovi farmaci antivirali. Il medico saprà valutare l’approccio adeguato per ogni paziente, integrando il trattamento anche con la terapia sintomatica e identificando le categorie di pazienti più deboli come anziani e bambini».

Per saperne di più sull’influenza è possibile visitare il sito: www.passalinfluenza.it, a disposizione di tutti coloro che desiderano avere accesso, in modo pratico e veloce, a informazioni sull’influenza stagionale. Dal sito è possibile scaricare un opuscolo dal titolo Passa l’influenza: tutto quello che devi sapere per affrontarla.


di Silvia Nava - 14-12-2007 - sanihelp.it

I segreti del 'cuore matto'

Oltre 200 pazienti aritmici trattati e guarigione completa nel 70 per cento dei casi di cardiopatici "strutturali", i malati che hanno il cuore danneggiato da ischemie e infarti: sono i risultati dei primi 10 anni di applicazione di una metodologia diagnostica d’avanguardia presso il Centro Cardiologico Monzino di Milano, all’Unità di Aritmologia ed Elettrofisiologia diretta da Paolo Della Bella.


"Si tratta di una tecnica di mappaggio (la procedura diagnostica per individuare le zone del cuore responsabili dell’alterazione del ritmo) non a contatto", spiega Della Bella, "che permette di identificare in modo estremamente accurato le zone che all’interno del cuore sono responsabili delle aritmie e di trattarle con l’ablazione. In particolare consente di effettuare il trattamento anche di aritmie molto veloci e poco tollerate, che proprio per questo in passato non erano curabili. Con il sistema tradizionale, il mappaggio si effettuava cercando ‘punto a punto’ all’interno del cuore i siti interessanti: questa procedura però non si poteva effettuare se la tachicardia era troppo veloce (e quindi doveva essere interrotta perché pericolosa per il paziente) o durava poco, o era troppo complessa per poter essere studiata con questo metodo".


La tecnica consiste nell’introduzione nel cuore, normalmente attraverso l’arteria aorta, di un elettrocatetere "multipolare", dotato cioè di molteplici sensori disposti attorno a una piccola sonda ellittica gonfiabile. Dal suo segnale l’intera geometria del ventricolo e la sua attività elettrica vengono ricostruite virtualmente su uno schermo. Una volta ottenuta la mappa virtuale del ventricolo, l’aritmia viene indotta per un tempo brevissimo: è infatti sufficiente un solo battito per poter ricostruire sulla mappa con estrema precisione l’origine della tachicardia, le sue fasi e le modalità di propagazione, anche nel caso di aritmie molto veloci. Tutto questo senza rischi per il paziente, perché l’analisi della mappa avviene in un secondo tempo, quando il cuore ha già ripreso il suo battito normale.


Il "mappaggio" dei circuiti elettrici del cuore è fondamentale perché l’ablazione (cioè l’eliminazione mirata di minuscole parti del muscolo cardiaco mediante energia fisica liberata da un catetere) possa essere effettuata nel modo più mirato ed efficace. Per questo negli ultimi anni la ricerca si è concentrata sulle nuove tecniche di mappaggio che consentono di ottenere un maggior numero di informazioni sulle caratteristiche delle pareti interne del cuore del paziente e una ricostruzione virtuale delle camere cardiache. A Milano il gruppo di specialisti dell’Unità di Aritmologia ed Elettrofisiologia del Centro Cardiologico Monzino vanta una delle casistiche più ampie in Europa nell’ablazione transcatetere. Qui vengono praticate ogni anno circa 700 ablazioni, delle quali circa 200 riguardano pazienti affetti da tachicardia ventricolare.


14-12-2007 - it.notizie.yahoo.com

Il Dalai Lama ai deputati: Italia, aiutaci

ROMA — Mentre il leader tibetano arrivava a Roma, Pechino ha lanciato un monito: «Nessuno Stato lo sostenga» . Sliding doors. Porte che si chiudono, porte che si aprono, percorsi differenti. Il Dalai Lama è atterrato ieri a Ciampino esattamente quindici minuti dopo il decollo, dallo stesso aeroporto, del premier Prodi e del ministro degli Esteri D'Alema per Lisbona. Una circostanza che è stata messa in evidenza dallo stesso Tenzin Gyatso, quando è sceso dalla scaletta dell'aereo e ha dichiarato che «non ci sono stati attacchi ufficiali, ma ci sono stati attacchi ufficiosi che hanno condizionato la disponibilità all'incontro e al dialogo da parte di alcune autorità pubbliche e di alcuni esponenti ecclesiastici », con un riferimento a Prodi e al Papa. È iniziata così la parte più importante e conclusiva della permanenza nel nostro Paese del leader spirituale dei buddisti tibetani, contro cui, proprio mentre giungeva a Roma, è tornato ad esprimere la sua contrarietà il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Qin Gang. «Nessuno Stato lo sostenga», ha ammonito.


Ma lo stesso D'Alema ha voluto precisare in serata che se non c'è stato incontro con il leader tibetano, «il governo non è disposto a cedere a nessuna pressione nel suo sostegno per l'affermazione dei diritti umani in Cina». Ma neppure «cede a chi pretende di definire l'agenda di incontri del Dalai Lama, che non sono stati chiesti». Insomma in questa visita il Dalai Lama non ha chiesto nessun incontro, «ma siamo lieti che sia qui». La giornata è stata quasi sempre un trionfo per l'anziano monaco. Con l'eccezione dell'Aula «Giulio Cesare» in Campidoglio dove al summit dei premi Nobel organizzato dal sindaco Veltroni, George Clooney ha catturato l'attenzione e la curiosità di tutti più del Dalai Lama. Poi trasferimento a Montecitorio, nella sala della Lupa (dove fu proclamata la nascita della Repubblica italiana), quindi al Salone degli Specchi di Palazzo Giustiniani, dove il presidente del Senato riceve i capi di Stato stranieri e dove ieri è salito un «uomo di pace e nobile esempio», ha detto Marini, presente il presidente della Commissione esteri, Dini. «Ci rivolgiamo a voi, aiutateci ». È stato l'accorato appello rivolto dal leader tibetano a oltre cento parlamentari di tutti i gruppi, riuniti ad ascoltare le sue parole alla Camera. Ha chiesto «un sostegno morale, pratico e concreto, che è davvero necessario» per vedere riconosciuti diritti che spettano ai tibetani e «che sono pure sanciti nella Costituzione cinese».



Nel percorso, il capo buddista si è fermato per abbracciare affettuosamente Marco Pannella. Il presidente Bertinotti ha commentato: «La Cina è amica, ma noi siamo contrari alla repressione in Tibet». In contemporanea è giunta da Bruxelles la notizia che in una risoluzione votata praticamente all'unanimità dal Parlamento, la Ue ha chiesto che finiscano «le pressioni della Cina su Stati amici » del Dalai Lama. In Campidoglio — a lato della cerimonia con Gorbaciov e Walesa, dove Clooney ha ricevuto insieme a Don Cheadle (protagonista di Hotel Ruanda) il premio per la pace 2007 per il suo impegno per il Darfur — il Dalai scortato da Ugo Papi, consigliere per l'Asia del ministro D'Alema, ha parlato per un'ora il sottosegretario Gianni Vernetti. Un incontro con il leader Pd Valter Veltroni, un discorso davanti ai ministri Emma Bonino, Giovanna Melandri. Vicino a loro Afef. E un consiglio buddista a tutti: «Amore e buon umore, calma e compassione riducono lo stress, perché l'odio e la diffidenza fanno male al corpo e all'anima». Centrodestra polemico con il governo. Della Vedova (Fi): «Prodi si vergogni: non era all'estero, lo ha evitato». Bondi (Fi): «Indebolita l'immagine dell'Italia». Da An hanno accuse a Bertinotti di essere «comunista Summit A sinistra, George Clooney con la fidanzata Sarah Larson in Campidoglio, dove si è svolto il Summit mondiale dei premi Nobel. A lato, il presidente della Camera Fausto Bertinotti, nella sala della Lupa, a Montecitorio, rivolge il discorso di benvenuto al Dalai Lama. «La Cina è amica — ha detto Bertinotti —. Ma noi siamo contrari alla repressione in Tibet»


M. Antonietta Calabrò -14 dicembre 2007 - corriere.it

Bastano 10 cellule per scovare il Dna

Il nuovo test, messo a punto da ricercatori italiani, permetterà di identificare più rapidamente i criminali


ROMA
Vita più facile da oggi per gli investigatori che entrano in azione sulla scena del crimine: i ricercatori dell’università Tor Vergata di Roma, capeggiati dal genetista Giuseppe Novelli, in collaborazione con la Polizia scientifica capitolina guidata da Aldo Spinella, hanno infatti messo a punto un nuovo e sensibilissimo test in grado di "scovare" il Dna di assassini o rapinatori utilizzando per le analisi anche meno di 10 cellule umane, che contengono circa un cento miliardesimo di grammo di Dna. Il lavoro sperimentale è stato pubblicato sulla rivista "Bmc Genomics".

Questo nuovo test, validato su oltre mille individui di diversa origine etnica e sul Dna di animali comprese le scimmie antropomorfe - spiega Novelli in una nota - può essere impiegato per analizzare tracce di Dna degradato, oppure quando la quantità di campione è limitata. Il sistema prevede l’analisi di 24 punti (Snps) indipendenti del genoma: ciascuno è caratterizzato da una propria sequenza differente nelle diverse persone. Analizzando l’intero insieme di punti è possibile ottenere un profilo unico per ciascun individuo, capace quindi di identificarlo inequivocabilmente. La probabilità che due individui possano condividere casualmente la stessa combinazione di sequenze è infatti una su 10 miliardi.

I punti del Dna analizzati con questo test - continua la nota - non sono contenuti nei geni, ma sono localizzati nelle regioni del genoma che non hanno un ruolo funzionale: in alcun modo dall’analisi di queste sequenze si possono ricavare informazioni personali utili dal punto di vista biologico.

«Questo sistema - commenta Novelli - rappresenta l’evoluzione del sistemi di identificazione personale, come per esempio le impronte digitali, e non contiene rispetto a esse nessuna informazione biologica aggiuntiva».

«L’importanza dell’identificazione genetica nell’indagine di polizia - evidenzia Alberto Intini, direttore del servizio Polizia scientifica di Roma - è sempre più evidente, non tanto, come erroneamente si ritiene, perchè possa sostituire l’attività dell’investigatore, che segue i suoi classici processi logici, ma per fornire certezze processuali inconfutabili sull’attribuzione a una determinata persona di una traccia biologica rilevata sul luogo di un delitto. Perfezionare il test di analisi del Dna a scopo identificativo non è soltanto un compito della scienza genetica, ma anche una necessità della conseguente evoluzione della sperimentazione forense che la Polizia scientifica persegue in sinergia con la ricerca universitaria».


14 dicembre 2007 - lastampa.it

Uccide la moglie a fucilate e tenta il suicidio

Milano, 14 dicembre 2007 - Un solo colpo di fucile allo stomaco. Così un pensionato di 68 anni ha ucciso la moglie di 64 nel loro appartamento di via Pellegrini, 25, a Monza. L'uomo ha poi tentato il suicidio sparandosi o accoltellandosi all'altezza dello stomaco. Un colpo, però, non mortale. Il pensionato è ricoverato in fin di vita all'ospedale San Gerardo.


L'episodio è avvenuto intorno alle 23 di ieri. La donna è stata trovata riversa sul pavimento di una stanza da letto, mentre i carabinieri hanno trovato l'uomo nella camera matrimoniale. L'anziano era ancora cosciente e ha ripetuto più volte ai militari "fatemi morire".


A dare l'allarme solo un'ora fa una vicina di casa che non ottenendo risposta ha chiamato i vigili del fuoco e i carabinieri che, dopo aver rotto una finestra, hanno fatto irruzione nell'appartamento e hanno trovato il corpo senza vita della donna e quello agonizzante dell'uomo. Ancora da capire i motivi che hanno scatenato il raptus.


14 dicembre 2007 - qn.quotidiano.net

Usa: condannato a 438 anni per stupri

PHOENIX (Arizona) - Quattrocentotrentotto anni di carcere. Questa la condanna inflitta dalla Corte suprema di Maricopa, negli Stati Uniti, a Mark Goudeau, imputato per violenza sessuale ai danni di due sorelle, aggredite e stuprate in un parco della capitale dell'Arizona Phoenix. Goudeau è sotto processo anche per nove omicidi, avvenuti sempre a Phoenix tra il 2005 e il 2006. (Agr)


15/12/07 - instablog.org

Sette anni all'educatore pedofilo

Sette anni di carcere. E' la condanna che dovrà scontare Andrea Terzi, il tecnico informatico di 31 anni di Gualtieri che ha confessato di aver molestato due bambini che frequentavano la parrocchia del paese, dove lavorava come educatore, e di aver conservato sul suo computer materiale pedo-pornografico che poi divulgava tramite internet. Il giovane dovrà anche pagare 24 mila e 500 euro di multa. Il collegio dei giudici, presieduto da Pietro Fanile, è rimasto in camera di consiglio per tre ore prima di emettere, intorno alle 13, la sentenza. In aula c'era anche l'imputato, accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Mario Burani. Il legale ha chiesto una pena che potesse permettergli il reinserimento sociale, sottolineando come il giovane si sia sempre dimostrato collaborativo nei confronti degli inquirenti, chiedendo egli stesso che il suo pc fosse sequestrato per non cadere in tentanzione, e come da due anni stia seguendo un percorso di cura. Andrea Terzi era stato arrestato il 10 gennaio 2006. Le indagini relative a un giro di pedofilia in rete erano partite dalla procura di Milano e avevano portato all'insospettabile esperto informatico, titolare di una piccola impresa di servizi, volontario nella parrocchia del paese. Ma proprio durante la sua attività di educatore, negli anni dal 2000 al 2003, il giovane avvicinava i bambini, li ricopriva di attenzioni per conquistare la loro fiducia. Poi li accompagnava in luoghi appartati, abusava di loro, li filmava e fotografava per poi scambiare il materiale con altri pedofili sul web.
Contro di lui c'è la denuncia di due piccoli che oggi hanno 12 e 13 anni. Nell'udienza precedente, il pm Maria Rita Pantanti aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione e il pagamento di una multa di 30 mila euro. Le famiglie delle due vittime sono già state risarcite e sono uscite dal processo. Terzi, agli arresti domiciliari da alcuni mesi, ha già scontato due anni di reclusione. Gliene restano altri cinque. Il suo avvocato sta valutando il ricorso in appello. I giudici hanno inoltre decretato l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e non solo: Andrea Terzi non potrà mai più fare l'educatore.

di MANUELA CATELLANI - 15/12/07 - telereggio.it

I nuovi parametri degli adolescenti italiani

Bullismo e Anoressia


Quattro parole chiave: la famiglia, il bullismo, lo sport e la nutrizione diventano i punti cardine per l’equilibrio adolescenziale. La questione diventa più scottante quando si pensa che ad influire sulle scelte dei giovani è anche la televisione. Una gioventù, quella di oggi, che viene definita “bruciacchiata”, per distinguerla da quella generazione che contestava nelle piazze e che si opponeva in modo radicale al sistema, sfidando ogni pregiudizio sociale per assaporare quel poco di libertà conquistata. Ideali finiti nei libri di scuola che non sono neanche più contemplati come vie alternative all’emancipazione intellettuale. L'istruzione diventa un simbolo di alienazione e non più tentativo d'educazione: gli insegnanti accusano i genitori di non curarsi dei figli e i genitori replicano puntando il dito sulla mancanza di capacità di comprensione della classe insegnante, mentre i giovani non riescono a trovare modelli di riferimento per crearsi un'identità.

“Se dovessimo sintetizzare in una frase il quadro della realtà adolescenziale che emerge dall’indagine potremmo dire: ‘Adulti senza esserlo’. Ed è proprio questo ‘scollamento’ che può rivelarsi l’origine di molte criticità sia nel rapporto tra adulti e adolescenti sia nella corretta percezione che gli adolescenti hanno di se stessi”, dichiara a conclusione del nuovo rapporto della Società Italiana di Pediatria, Maurizio Tucci, responsabile della Comunicazione. Il convegno ha visto specialisti del settore confrontarsi sui dati emersi dall’indagine effettuata sugli adolescenti. Mentre la giovinezza si disperde nei bassifondi di un' emotività incontrollata, gli appelli ad un cambio di rotta nell'educazione si moltiplicano.

Umberto Galimberti, nel suo ultimo libro “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”, spiega che i ragazzi fin da bambini hanno una quantità infinita di stimoli che colpiscono la sfera dell’emotività. Questa iperstimolazione crea uno squilibrio nel controllo emotivo. I genitori (assenti, o del tutto impreparati ad affrontare problematiche di questo genere) e l' inadeguatezza del sistema educativo nello sviluppo della crescita psicologica dei ragazzi, fanno si che i giovani si allontanino da modelli di riferimento.

Il fenomeno del bullismo come quello dell’utilizzo degli stupefacenti sono alcuni aspetti delle conseguenze scaturite da una perdita dell'interesse per l'altro. In effetti da quanto risulta dall’indagine della SIP, il 72% dei ragazzi hanno assistito a prepotenze subite da un amico o da una amica, e molti non li denunciano. La maggior parte dei ragazzi preferisce confidarsi con l’amico. Nella statistica il 40% consulta la mamma, il 18% il padre ed un 1,3% l’insegnante. Il 70%, di cui il 62% dei maschi giudica negativamente il comportamento del bullo, tuttavia è indicativo che il 26,6% (di cui 32% dei maschi) non ha nulla da obiettare se non subisce direttamente la prepotenza e il 4,7% considera il bullo una persona in gamba.
L’individualismo e la mancata educazione all’empatia comporta una totale disattenzione per l’altro, mentre si accende l’esibizionismo della propria persona a tutti i costi e questo ad un'età compresa dai 12 ai 14 anni, ancora priva di consapevolezza: l’82% dei maschi e l’86% delle femmine fa il bullo perché vuole essere ammirato all’interno del gruppo di amici, il 77% dei maschi e l’81% delle femmine per diventare il leader del gruppo ed infine il 68,8% dei maschi e il 71,2% delle femmine lo fanno per essere attraenti. Il mondo del bullismo riguarda anche le ragazze: nell’universo maschile il bullismo è ostentazione più o meno di forza; in quello femminile è un accanimento psicologico, che si basa sull’isolazione e la derisione dell’emarginata.

Il 79% degli adolescenti denuncerebbe atti di bullismo, ma per il 20,5% chi lo fa è considerato un fifone o una spia, mentre il 64% dei soggetti (di cui il 74% dei maschi) non lo riferirebbe ad un insegnante o al genitore. Alla domanda di chi si difenderebbe da solo il 47,3% (con il 60,4% dei maschi) lo farebbe, il 10% (5,4% dei maschi) informerebbe al massimo un amico e il 4,6% (5,7% dei maschi) subirebbe in silenzio le prepotenze se non dovessero essere eccessive.

L’altro grande problema risiede nelle sregolatezze del regime alimentare. L’impulso dato dai media nell'idealizzare l’immagine del corpo perfetto però non è rappresentativa del nesso "cura del corpo/salute", e va a scapito di un'alimentazione adeguatamente integrata ad un'attività sportiva. Nel 48% dei casi, i ragazzi hanno dichiarato di avere fatto diete senza l'aiuto del medico, facendo ricorso anche a diete fai dai te trovate per caso su internet. Il 61% degli adolescenti vorrebbe essere più bello (tra cui il 67% delle femmine), il 59,6% più alto (62,2% delle femmine); il 50,3% più magro (59,4% delle femmine). Ovviamente il 57,3% dei maschi vorrebbe essere più muscoloso. Oltre il 25% delle ragazze ha già fatto una dieta e un altro 12% vorrebbe farla. Tra quelle che almeno una volta hanno tenuto sotto controllo le calorie solo il 27,6% si è affidata a un medico, mentre il 46,9% ha deciso autonomamente quali cibi mangiare e quali no. Tra i maschi, il 15,9% ha già fatto una dieta e, tra questi, il 42% si è rivolto a un medico mentre il 37,9% ha agito in autonomia.

Un fenomeno incomprensibile per chi appartiene alla generazione precedente più incline al divertimento che a curare l'aspetto fisico. L’incomunicabilità e soprattutto il non aver tempo da dedicare all’ascolto dei più giovani comporta una radicale rottura nelle relazioni nelle quali non si riesce a dare esempi validi sul come creare dei rapporti sani nella vita.
L’indagine promossa dalla SIP ha confrontato le risposte dei ragazzi che hanno dichiarato di passare tre ore continuative davanti al televisore, a quelle di chi ha dichiarato di passare solo un’ora al giorno di fronte al video. Raffrontando i dati si delinea che i giovani soggetti a comportamenti sregolati sono quelli che passano più tempo davanti al televisore: questi sono influenzati negli acquisti dalla pubblicità, vorrebbero somigliare ad attori e attrici del piccolo schermo ed infine per loro quell’universo diventa il primo mezzo con il quale crearsi un’educazione sia sentimentale che sessuale o altro. Come la definisce Galimberti questa “pubblicizzazione dell’intimità” è un’omologazione vera e propria della vita privata, che tende ad annullare le particolarità di ognuno: “Passioncelle generiche sfiorano le loro anime assopite, ma non le risvegliano. Non hanno forza. Sono acquietate da quell’ideale di vita che viene spacciato per equilibrio, buona educaione. E invece è sonno, conformismo, dimenticanza di sé”.

Il Convegno della Società Italiana di Pediatria per tentare di dare un quadro della situazione sulla quale intervenire ha affrontato vari argomenti: tra cui Educazione e ruolo dei genitori, bullismo e società, le abitudini sessuali e gli squilibri alimentari, alimentazione e sport, benefici e danni dello sport, psicologia e sport nell’età evolutiva.
L'intento è quello di sradicare i falsi miti imposti dal nostro sistema capitalista, basati sul rendimento e sui costi di una persona inserita in una struttura. Nei giovani vi è l'assenza di consapevolezza di una propria identità che comporta l’annullamento dell'intellettività e dell'emotività, ambedue necessarie per sviluppare una riflessione. Il monito sembra coinvolgere tutte le parti in campo: dai genitori agli insegnanti fino alla società. Bisogna ritrovare un modo, non di capire i giovani, ma di dare esempi fondati sul rispetto di sé e degli altri.

Anoressia in Italia: problema sempre attuale, grazie anche a Oliviero Toscani

Dal sesso agli psicofarmaci, è un'Infanzia bruciata?

18° Giornata Mondiale dell'Infanzia. La Convenzione sui Diritti dell'Infanzia diventa maggiorenne

Carlotta Degl’Innocenti - 14 dicembre 2007 - fondazioneitaliani.it

3 milioni italiani colpiti da anoressia e bulimia

ROMA - Anoressia e bulimia colpiscono circa 3 milioni di italiani e il numero è in forte crescita. Secondo un'indagine dell'Associazione per lo studio sull'anoressia e bulimia (Aba), sono le donne il 96,8% dei soggetti colpiti. In un caso su tre lo status socio-economico è alto e ad ammalarsi sono anche i bambini e gli over 40, spesso per paura di invecchiare. Nei casi più gravi persiste un ostinato rifiuto alle cure e in queste situazioni può servire il ricovero forzato, in Italia ancora molto raro. (Agr)


14 dicembre 2007 - instablog.org

Mugello: arriva lo «Svagobus» per divertirsi in sicurezza

(PRIMA) MUGELLO - C’è un modo nuovo per divertirsi in sicurezza. E’ con lo “svagobus”, un bus speciale che percorrerà questo ed il prossimo weekend le strade del Mugello riportando i ragazzi a casa dopo una serata al ristorante, nei pub o in discoteca. Un’iniziativa che vede soggetti pubblici e privati uniti per combattere il problema dell’abuso di alcol e prevenire le gravi e talvolta drammatiche conseguenze che comporta, promossa da Confesercenti Mugello in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Firenze, la Società della Salute Mugello e i Comuni di Borgo San Lorenzo, Barberino di Mugello, San Piero a Sieve, Scarperia e Vicchio. 18 i locali che hanno aderito tra bar, pub, ristoranti e discoteche. 7 le fermate che collegheranno nelle notti di sabato 15 e domenica 16 e di sabato 22 e domenica 23 dicembre, dalle ore 19 alle 2.40 del mattino, le piazze e i luoghi più frequentati del Mugello. I mezzi, forniti da Autorimessa Mugello, effettueranno nelle serate in programma 4 tour da Vicchio a Barberino e viceversa con partenza ogni 2 ore dalle fermate programmate. E, per rendere maggiormente consapevoli i ragazzi delle proprie azioni e capaci di regolarsi nell’uso di alcolici, nei locali che aderiranno all’iniziativa saranno distribuiti ai ragazzi, oltre ai depliant prodotti dalla Società della Salute Mugello nell’ambito della campagna di informazione “Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi”, anche degli alcol test monouso e dei “regoli”, strumenti cartacei di misurazione del livello di alcol tollerato dall’organismo in base al peso e al sesso di ognuno. (PRIMA)


14/12/07 - primapress.it

Violenze sulle donne

Dagli amici ai parenti non si fermano gli abusi


ROMA (13 dicembre) - Non si fermano le violenze sulle donne. Storie di false amicizie, di rifiuti non accettati, di aggressioni in famiglia. Ancora arresti, stupri e traumi difficili da cancellare. Un trentunenne F.E. è stato arrestato dopo aver sequestrato e violentato una conoscente di cui si era invaghito. La donna sperando in un chiarimento, aveva seguito l'uomo che l'aveva aspettata sotto casa promettendole di volerle solo parlare. Una volta salita in macchina la donna si è vista però costretta a seguirlo sotto la minaccia di un coltello. Una volta a casa, la violenza. Solo quando l'uomo si è addormentato, lei è riuscita a fuggire dando l'allarme. I carabinieri lo hanno sorpreso in casa ancora con il coltello e la biancheria intima della vittima.

Valtellina Un cuoco veneziano, disoccupato, ha invece obbligato un'amica a spogliarsi ed avere rapporti sessuali dietro la minaccia della pistola. E' accaduto in Valtellina, dove l'uomo a volte andava per cercare lavoro. Dopo gli abusi il cuoco ha costretto la donna a girare per la città, gli inquirenti pensano per prendere tempo in attesa del treno che lo avrebbe portato via dalla cittadina. Approfittando della confusione per le strade la ragazza è riuscita a scappare e a dare l'allarme. Il violentatore è stato individuato mentre saliva sul treno, scattato il blitz dei carabinieri sono Alessandro Pellizzaro è stato arrestato e portato nel carcere di Sondrio.

Viterbo Arresti per violenza sessuale anche a Viterbo dove, nel centro storico a via Mazzini, la polizia ha arrestato un iracheno di 30 per violenza sessuale. Una telefonata alla questura ha fatto scattare l'allarme: gli agenti nell'appartamento hanno trovato un uomo sotto gli effetti dell'alcol e due ragazze spagnole che hanno raccontato di essere state violentato. Si è poi saputo che lo stesso cittadino straniero aveva abusato di altre ragazze sempre nel centro di Viterbo.

Roma A Torre Spaccata, Roma, un pregiudicato di 29 anni del Camerun è stato arrestato per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

Milano Un egiziano di 40 anni, in carcere per violenza sessuale su due prostitute, avendo avuto cioè dei rapporti senza poi pagare, ha ricevuto uno sconto di pena di otto mesi per aver ammesso la sua colpa e aver chiesto scusa. Nell'apprendere il verdetto, nel tribunale di Milano, l'uomo è svenuto e in attesa dell'arrivo del medico è stato avvolto nella toga del sostituto procuratore generale.


14/12/07 - ilmessaggero.it

Questa mattina conferenze stampa su alcolismo e oncologia

PESCARA. Questa mattina, alle ore 12.00, presso lo Direzione Generale della Ausl di Pescara (Via Paolini, 47, ex-ospedale, 1°piano), avrà luogo una conferenza stampa nel corso della quale verranno resi noti gli ultimi dati sul fenomeno dell’alcolismo, con particolare riferimento alle fasce di età più giovani.
All’incontro con la stampa prenderanno parte la responsabile del Servizio di Alcologia della Ausl di Pescara, Splendora Rapini, l’Assessore Regionale alla Sanità, Bernardo Mazzocca e il direttore generale dell’Ausl di Pescara, Antonio Balestrino.
Sempre in mattinata, ma alle ore 11.00, presso lo studio del responsabile del Dipartimento di Oncologia “San Giuseppe Moscati” della Ausl di Pescara, dr. Marco Lombardo (P.O. Santo Spirito, V° piano ala est), avrà luogo un'altra conferenza stampa per illustrare ai mezzi di informazione la “Giornata del Malato Oncologico”.
La ricorrenza, che cade tradizionalmente il 15 dicembre di ogni anno, sarà occasione di incontro tra studiosi, medici, psicologi e volontari, nel corso del convegno “Le aspettative e le necessità del malato oncologico, oggi”, che si svolgerà nell’aula magna dell’ospedale.
Vi prenderanno parte, tra gli altri, il Presidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Francesco Schittulli, il direttore del Consorzio Mario Negri Sud, Giovanni Rognoni, il Vescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, il Procuratore della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, ed il Direttore Generale della Ausl, dr. Antonio Balestrino.
Nell’occasione verrà inaugurato un punto di incontro per i degenti ed i loro familiari, recentemente realizzato presso il Dipartimento, che avrà per madrina la conduttrice Rai Arianna Ciampoli.


14/12/07 - sambuceto.info

Devasta l'appartamento, picchia poliziotti ed infermiere

Distrugge il suo appartamento perché ubriaco, poi al Pronto Soccorso prosegue nel suo delirio, ferisce due poliziotti e due infermiere. Inevitabile l’arresto per I. M. S., romeno 33enne lavoratore dipendente di una ditta edile.
L’uomo, ieri sera mentre tornava a casa insieme alla moglie e ai due figli di 9 e 11 anni, dopo avere mangiato una pizza, ha fatto una telefonata dal cellulare.
La moglie ha capito che era in corso una conversazione con un’altra donna, e ne ha chiesto conto.,
Rientrati a casa, la discussione è presto sfociata in un litigio sempre più cruento.
L'uomo ha sfasciato completamente l’appartamento e la moglie alla fine ha chiamato la Polizia. Erano le 5 del mattino di oggi.
Gli agenti hanno impiegato più di qualche minuto per convincere l’uomo ad essere accompagnato al pronto soccorso, perché presentava una brutta ferita all’avambraccio.
Sembrava tutto finito, ma ancor prima di essere medicato il romeno ha ricominciato a dare in escandescenze, colpendo le due infermiere che lo stavano curando (ferite guaribili in 5 e 10 giorni), ed i due poliziotti (entrambi 12 giorni di referto).
A quel punto sono scattate le manette. E’ accusato di violenza, resistenza e minacce.

14/12/2007 - Alessandro Grasso Peroni - cittadellaspezia.com

Criminale e fotomodello: secondo caso in Italia

Azouz Marzouk potrebbe essere contrattato come modello per una linea di abbigliamento e accessori. L'uomo - padre e marito di due delle quattro vittime della strage che si consumó ad Erba circa un anno fa - è attualmente rinchiuso nel carcere di Vigevano per traffico di stupefacenti. Ad offrirgli il lavoro como modello è stato Alessio Sundas, lo stesso menager che sta cercando di contrattare Marco Ahmetovic, il romeno condannato a sei anni di galera per aver travolto e ucciso quattro ragazzi guidando ubriaco il suo furgone.


14/12/07 - centomovimenti.com

Malattie cardiache e tumori principali cause di morte

Ad indicarlo l'Annuario statistico italiano 2007 dell'Istat


Sono le malattie cardiache e i tumori i peggiori nemici degli italiani. Si confermano, infatti, le principali cause di morte, come indica l'Annuario statistico italiano 2007 dell'Istat.

'Numeri' riferiti al 2002, ultimo anno disponibile per i dati definitivi sull'argomento. Il tasso più elevato di mortalità si registra per le malattie cardiovascolari, ed è pari a 415 decessi su 100 mila abitanti per il totale della popolazione: 382 per i maschi e 446 per le femmine.

Al secondo posto tra le cause di morte ci sono i tumori (il 29,2 per cento del totale dei decessi) con valori per 100 mila abitanti pari a 337,5 per i maschi e 236,3 per le femmine.

Le malattie dell'apparato respiratorio si collocano al terzo posto come causa di morte: nel 2002si attestano a 62,9 per 100 mila nella popolazione totale, 74,5 per i maschi e 52 per le femmine. Sostanzialmente stabili, invece, i casi di morte violenta, che presentano un tasso di 46,7 per 100 mila abitanti nel 2002.


13 dicembre 2007 - vitadidonna.it

Ricerca: ecco i criteri per l'assegnazione dei fondi

La Commissione nazionale per la ricerca sanitaria del Ministero della Salute ha stabilito i criteri di assegnazione dei fondi per la ricerca finalizzata. Fondi riservati alle Regioni, all'Iss, all'Ispesl, all'Agenzia per i servizi sanitari regionali, agli Irccs e agli Istituti zooprofilattici sperimentali. Gli altri enti di ricerca, compresa l'Università e gli istituti privati, possono concorrere alla realizzazione di tali progetti ma solo sulla base di specifici accordi con i titolari primari di questi finanziamenti. Il bando sarà pubblicato apposito bando sul sito del Ministero della Salute.

I fondi stanziati sono:

76 milioni di euro finalizzati al trasferimento di conoscenze scientifiche tra laboratorio, clinica e innovazione nell'organizzazione dei servizi sanitari, per i quali è già stato pubblicato il bando l'8 novembre scorso sul sito del Ministero della Salute;

15 milioni di euro riservati ai giovani ricercatori "under 40", per i quali è già stato pubblicato il bando pubblico sul sito del Ministero della salute il 23 novembre scorso;

8 milioni di euro per la ricerca sulle cellule staminali;

6 milioni di euro per la ricerca nel campo della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;

5 milioni di euro per la ricerca nel campo della sicurezza alimentare riservati agli Istituti zooprofilattici sperimentali.

I progetti saranno valutati da un comitato di esperti esterni secondo il metodo del "peer review". L'individuazione degli esperti terrà conto dei profili di eventuali conflitti di interesse per assicurare la totale indipendenza dei valutatori rispetto ai progetti in gara.
I criteri confermano quanto già stabilito dal Ministro della Salute Livia Turco con il decreto del 21 luglio 2006 che ha introdotto per la prima volta il criterio del bando pubblico, con commissione esterna di valutazione dei progetti.
Ulteriori fondi per la ricerca sanitaria relativi alla ricerca corrente 2007, 267 milioni di euro, sono stati già assegnati ai soggetti destinatari nelle seguenti quote:

190 milioni di euro agli Irccs secondo criteri basati sull'impact factor dell'attività di ricerca e dell'eccellenza assistenziale registrata dai singoli Istituti;

10 milioni di euro all'Istituto superiore di sanità;

15 milioni di euro agli Istituti zooprofilattici sperimentali;

1 milione di euro all'Ispesl;

0,5 milioni di euro all'Agenzia per i servizi sanitari regionali.

I restanti 46 milioni di euro, che sono stati erogati dal Ministero dell'Economia successivamente alla prima assegnazione, saranno invece assegnati in quote proporzionali rispetto ai finanziamenti già erogati agli stessi Enti beneficiari di tali finanziamenti.


13 dicembre 2007 - vitadidonna.it

Diabete, il fumo raddoppia il rischio di ammalarsi

Il tabacco di per se dannoso per chi fuma molte sigarette e per chi ne respira il fumo passivo adesso avrebbe anche una nuova controindicazione, non a livello tumorale ma comunque molto pericolosa. Infatti secondo uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association, i medici ricercatori dell’Università di Losanna avrebbero dimostrato come chi ha il vizio del fumo ha maggiore possibilità di soffrire di diabete.


Una probabilità doppia rispetto a chi non fuma, quindi il rischio è decisamente alto. Il rischio è quello di favorire il proliferarsi del diabete allo stadio 2. Il tabacco e i suoi fumi causerebbero l’insulinoresistenza o inibizione all’insulina e quindi mancando l’insulina gli zuccheri vengono totalmente assimilati dal corpo causandone lo sviluppo immediato e inarrestabile del diabete.

Così commenta i risultati della ricerca la responsabile del progetto di studio svizzero Carole Willi: “A livello di salute pubblica, si tratta di risultati molto importanti, perché l’incidenza del diabete 2 nella popolazione mondiale sta crescendo drammaticamente. Stare alla larga dal diabete è un altro buon motivo per smettere di fumare”. Quindi emerge dalle parole della ricerca una grande soddisfazione per la ricerca innovativa ma anche un’invito alla prevenzione.

Quindi un doppio consiglio, primo controllare il diabete, perché sempre più si soffre della forma avanzata allo stadio 2 della malattia, poi proprio per questo motivo sarebbe opportuno che i fumatori smettano al più presto di fumare, anche se risulta molto difficile smettere soprattutto per i tabagisti incalliti.

Vincenzo Crocitto - 13 dicembre 2007 - barimia.info

A Padova il primo trapianto italiano di cuore artificiale

Primo intervento in Italia a Padova di impianto totale di un cuore artificiale. Si tratta del primo intervento chirurgico del genere effettuato in Italia ed è stato eseguito dall'equipe di cardiochirurgia diretta dal professor Gino Gerosa.

Si parla molto di malasanità, ma la sanità italiana riesce ancora a far parlare di sé in termini pienamente positivi: nell'ospedale di Padova è stato effettuato un eccezionale trapianto, quello di un cuore interamente artificiale a un paziente di 54 anni. Si tratta del primo intervento chirurgico del genere effettuato in Italia ed è stato eseguito dall'equipe di cardiochirurgia diretta dal professor Gino Gerosa. Proprio Padova fu teatro del primo trapianto di cuore effettuato in Italia, nel 1985.

I cuori artificiali stanno aiutando i medici a sopperire alla cronica mancanza di organi "veri": nonostante la cultura della donazione stia vivendo un continuo sviluppo, il numero dei donatori di cuore disponibili riesce a soddisfare circa la metà delle richieste. I sistemi artificiali promettono oggi buoni risultati, sia come ponte al trapianto, sia nell'attesa del recupero della funzione cardiaca laddove sia stata gravemente compromessa da patologie quali le miocarditi o l'infarto.

Dai tempi del primo trapianto, l’Italia, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, ha fatto enormi progressi, collocandosi nel 2005 al primo posto in Europa in quanto a qualità dei trapianti. Più in generale, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, tutti i centri specialistici presenti sul territorio nazionale offrono un elevato grado d’efficienza.

Vanni Santoni - 14/12/07 - prontoconsumatore.it

"Nessun abuso sui bambini dell'asilo"

Il Ris dà ragione alle maestre


Roma, 13 dicembre 2007 - E' stata depositata l'attesa perizia dei Ris di Messina sui reperti sequestrati nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di pedofilia in una scuola materna di Rignano Flaminio. Il documento, di oltre 1000 pagine, è stato portato all'attenzione dell'ufficio del gip di Tivoli.

Secondo quanto si è appreso dalle analisi, che erano tese a provare la presenza su peluche e altre cose sequestrate di tracce riconducibili ai bambini che sarebbero sati abusati, la perizia ha dato risultato completamente negativo. Non è stata rilevata alcuna impronta o traccia di materiale genetico - si spiega - che possa essere attribuita ai piccoli.


13 dicembre 2007 - qn.quotidiano.net

Dopo lo sciopero la beffa dei rincari

ROMA - Dopo il danno (il blocco dei Tir) la beffa (i rincari speculativi dei prezzi dei generi alimentari). Sta per andare in onda un classico visto e rivisto negli ultimi tempi, tutto dedicato ai consumatori: alla fine il conto lo paga la collettività. Il blocco dei Tir ha aperto infatti un nuovo fronte: quello delle speculazioni sui prezzi dei prodotti agroalimentari, della carne, del pesce e del latte che faranno ancora più caro il Natale.


IMPENNATA DEI PREZZI - Già da questa mattina nei mercati si registrano impennate dei listini al consumo, soprattutto per la verdura e la frutta, con punte del 15-20 per cento rispetto alla scorsa settimana. C'è da preoccuparsi, perché una tendenza speculativa, una volta innescata, è difficile da arginare. Per di più il traino dei consumi natalizi rischia di fornire un'altra spinta ai prezzi, così che gli aumenti potrebbero proseguire fino all'inizio delle feste.


QUALITA' - C'è poi un'altro pericolo: che sugli scaffali arrivino alimenti la cui qualità è stata irrimediabilmente compromessa perchè rimasta per troppo tempo nei camion a causa del fermo dell'autotrasporto. È quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo la quale per la prima merce che è arrivata sui mercati (ortaggi e verdura, insalate, spinaci, sedani, finocchi, cavolfiori), i prezzi sono lievitati oltre il 20 per cento, con punte anche del 50 per cento.


PESCE - Al banco del pesce i rincari maggiori, in media del 6%, secondo l'Adoc: salgono in particolare i prezzi di salmone (+3,5%), gamberoni (+8,3%), ma anche del melone (+8,4%) e dei mandarini (+3,5), prodotti tipici del periodo delle feste natalizie. Come le lenticchie, il cui prezzo è addirittura aumentato del 19,4%, arrivando a costare 4,30 euro al chilo. Per il Codacons, a Roma, già si è registrato un aumento nel prezzo dei prodotti ittici, soprattutto per il pesce fresco e le vongole, valutabile nell'ordine dei 50-70 centesimi di euro. Nell'arco di tempo necessario per il superamento dell'emergenza occorre - secondo la Coldiretti - vigilare per fermare accaparramenti, rincari e speculazioni che si stanno verificando sul mercato.
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CARENZA DI PRODOTTI - Dal mercato di Fondi a Latina nel Lazio a quello di Vittoria a Ragusa in Sicilia fino a quello Bologna si segnala ancora mancanza di prodotto anche se sono partite le prime spedizioni per l'Italia e l'estero. Per tutti i prodotti tipici del Natale - prosegue la Coldiretti - è partita una corsa contro il tempo per permettere la loro distribuzione sul mercato prima che sia troppo tardi.


13 dicembre 2007 - corriere.it

La stupra e poi la costringe a passeggiare

SONDRIO - Prima la stupra e poi la obbliga a fare una passeggiata con lui. Si erano sentiti al telefono, qualche giorno fa, dandosi appuntamento mercoledì alla casa di lei, in Valtellina, dove spesso l'uomo veniva dal Veneto a cercare lavoro. La donna, sulla trentina, gli ha offerto da bere, ma lui pretendeva altro e quando l'amica si è rifiutata l'ha minacciata dicendo di avere in tasca una pistola. «Non perdere tempo, spogliati subito» ha gridato l'individuo iniziando a picchiarla per costringerla con la forza ad avere un rapporto sessuale. Dopo lo stupro, l'aggressore le ha intimato di rivestirsi e, simulando sempre di tenerla sotto tiro con un'arma, di seguirla per un giro a piedi a Sondrio. Voleva probabilmente prendere tempo - ha spiegato in conferenza stampa il dirigente della squadra mobile di Sondrio, Carlo Bartelli, aspettando l'orario di partenza del treno per Milano».

LA FUGA TRA LA FOLLA - La vittima, sanguinante e con ecchimosi, a un certo punto, approfittando della ressa di persone al mercato cittadino, è riuscita a sfuggire al suo aguzzino, dando l'allarme a un'amica che le ha prestato i primi soccorsi mettendosi, a sua volta, sulle tracce dello stupratore. Il violentatore è stato individuato poco più tardi, nella serata di mercoledì, alla stazione del capoluogo valtellinese, mentre si apprestava a salire su un treno, e dove l'amica ha allertato un poliziotto di quartiere.
L'allarme è stato raccolto dal vicequestore Vittorio Fulli e dal dirigente della Digos Gianluca Cardile in quel momento a Morbegno per i servizi di controllo in relazione allo sciopero dei tir.



L'ARRESTO ALLA STAZIONE - Lo scalo ferroviario, con l'aiuto anche dei carabinieri e degli agenti di due pattuglie della polstrada e della volante, è stato evacuato da una ventina di persone, in quando si temeva che l'uomo fosse realmente armato. Quando il treno si è fermato è scattato il blitz dei poliziotti della mobile sul convoglio. Alessandro Pellizzaro, 31 anni, con precedenti per furti e rapine, residente a Venezia, cuoco disoccupato, è stato ammanettato e rinchiuso nel carcere sondriese di via Caini. La giovane stuprata, prima di essere condotta in ospedale dove i medici hanno accertato l'avvenuta violenza, ha riconosciuto come responsabile il 31enne veneziano.


13 dicembre 2007 - corriere.it

Germania: campagna contro anoressia

BERLINO - Il governo tedesco ha lanciato una campagna contro l'anoressia e i disordini nell'alimentazione per mettere in guardia le piu' giovani. La malattia e' in progressivo aumento.

Battezzata 'La vita ha un peso - Insieme contro l'illusione della magrezza', l'iniziativa e' stata presa dai ministri della Sanita' Ulla Schmidt, della Famiglia Ursula von der Leyen e della Ricerca Annette Schavan. In Germania un quinto dei giovani tra 11 e 17 anni presenta sintomi da alimentazione disordinata.


13 dicembre 2007 - studiocelentano.it

Pedopornografia: arresti a Roma, Vicenza e Modena

CATANIA. Nell’ambito dell’inchiesta “Max 2” contro la pedopornografia via internet, la polizia postale di Catania, su richiesta del procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro e del sostituto procuratore Giancarlo Cascino, ha arrestato tre persone all’apparenza insospettabili.


Si tratta di un imprenditore, un commerciante ed un impiegato. Gli arresti sono stati eseguiti a Roma, a Vicenza e a Modena ma la procura distrettuale di Catania ha disposto numerose perquisizioni in tutta Italia nei confronti di altri cinquantuno indagati per detenzione di materiale pedopornografico. Le ricerche hanno usufruito anche dell’aiuto della Polizia tedesca attraverso il rinvenimento online di alcune bacheche elettroniche, frequentate da pedofili, che si scambiavano informazioni su dove reperire materiale pedopornografico. In una di queste bacheche, alcuni utenti commentavano un sito tedesco dove si poteva scaricare un filmato in cui erano ripresi gravi abusi sessuali su una bambina.


13/12/2007 - pupia.tv

Gli effetti dell’alcol sulla guida

Etilometro on line


Tutto quello che avresti voluto sapere sull'uso e abuso dell'alcol e sulle conseguenze alla guida


Un progetto del Comune di Modena finanziato dalla regione Emilia-Romagna

Che effetto hanno due bicchieri di vino o una birra media sulla guida?
Saperlo, prima di mettersi al volante, può servire a non finire dritti all’ospedale
Crash, la rubrica di Stradanove dedicata agli effetti dell’alcol sulla guida, offre strumenti semplici e interattivi per misurare la propria capacità di guida, per diventare più responsabili quando si è per strada.
Per questo c'è l'Etilometro di Stradanove, uno strumento di prevenzione per gli incidenti: segnalate cosa avete bevuto, l’etilometro vi dirà quanti grammi di alcol avete nel sangue e i relativi effetti che provoca al vostro organismo nel caso di guida.
Stradanove, inoltre, mette a disposizione un esperto che è disponibile ad ascoltare la voce di chi è passato per l’esperienza di un incidente, o di chi ha avuto pareti e amici feriti o deceduti in un incidente. Spesso, infatti, è importante parlare della propria esperienza per superare difficoltà di tipo psicologico che possono aver lasciato una traccia.


13/12/07 - ilmascalzone.it

E' deceduto Ike Turner

Pioniere del Rock and Roll


Il musicista Ike Turner è morto. Chitarrista, pianista, compositore e talent scout, si è spento nella sua casa in California all'età di 76 anni. La sua storia è indissolubilmente legata a quella di Tina Turner, cui diede il nome sposandola nel 1962.

Una relazione tumultuosa, segnata da mitiche collaborazioni ma anche da violenze coniugali.

Dopo il divorzio del 1978, Ike cede agli stupefacenti e all'alcol ma sarà di nuovo Tina ad aiutarlo a risollevarsi.

Nel 1991, mentre lui è in carcere per droga, sarà lei a rappresentarlo alla cerimonia che consacrerà l'ingresso di Ike nella Rock and Roll Hall of Fame

Uscito di prigione per Ike Turner inizia una nuova vita. Proprio quest'anno gli era stato attribuito il primo Grammy Award della sua carriera con l'album "Risin' with the Blues".


13/12/07 - euronews.net

Teenager americani, schiavi dei farmaci

Meno droghe, più antidolorifici e narcotici nella lista delle dipendenze dei giovani


Buona notizia: l’uso di droghe continua a calare fra gli adolescenti americani.
Cattiva notizia: la dipendenza dalla droga è stata semplicemente sostituita da quella dai farmaci.

Mette in luce una situazione ambivalente, lo studio condotto dall’Università del Michigan su 50mila ragazzi: a fronte di una sempre minor popolarità di marijuana e metanfetamine, l’uso di cocaina, antidolorifici e narcotici non accenna a diminuire.
L’anno scorso, almeno uno studente dell’ultimo anno delle superiori su 20 ha fatto uso di Oxycontin, un potente tranquillante, senza che fosse prescritto per ragioni mediche. Rimane costante anche la diffusione del Vicodin, un antidolorifico.

Gli adolescenti sanno perfettamente che le cosiddette “droghe da strada” sono estremamente dannose, tendono invece a sottovalutare la pericolosità dei farmaci: il fatto che provengano da un ambiente controllato e lecito, come l’industria farmaceutica, li fa sembrare meno minacciosi. Invece, ammonisce John Walters, direttore dell’Ufficio nazionale per le politiche di controllo sulle droghe, i medicinali “possono portare non solo alla dipendenza, ma addirittura alla morte, se assunti in grandi quantità”.
A rendere queste sostanze estremamente pericolose è anche la relativa facilità con cui è possibile procurarsele: per il 71% dei giovani le “fonti di approvvigionamento” sono gli studi medici di parenti e amici.

Il presidente Bush, cui il rapporto è stato presentato oggi, si dice comunque ottimista: i dati dimostrano che diversi progressi sono stati fatti verso l’obiettivo, stabilito nel 2002, di ridurre del 25% in cinque anni l’uso di droghe fra i giovani. Trend negativo anche sul fronte del fumo, mentre l’abuso di alcol rimane uno dei problemi più diffusi:
“C’è ancora molto da fare”, ammette Bush.


13/12/07 - lastampa.it

Divieto di vendita degli alcolici

Approvato l'aumento da 16 a 18 anni


E' passato in prima lettura al Senato l'articolo del disegno di legge che aumenta da 16 a 18 anni il divieto di somministrazione degli alcolici. Discoteche e locali, quindi, se il provvedimento sara' approvato anche alla Camera, non potranno servire bevande alcoliche ai ragazzi


Roma, 12 dicembre 2007 - Novità in arrivo con un articolo del disegno di legge approvato oggi in prima lettura al Senato: aumenta da 16 a 18 anni il divieto di somministrazione degli alcolici. Discoteche e locali, quindi, se il provvedimento sara' approvato anche alla Camera, non potranno servire bevande alcoliche ai ragazzi.

LA DENUNCIA

Sono troppi e troppo giovani i consumatori di bevande alcoliche in Italia. Nel nostro Paese sono circa 7 milioni gli italiani che consumano quantita' di alcol considerate a rischio e che eccedono le Linee guida per una sana alimentazione (1-2 bicchieri al giorno di una qualsiasi bevanda alcolica per le donne, 2-3 bicchieri per gli uomini).

L'eccesso di alcol, secondo l'Istituto Superiore di Sanita', riguarda anche i giovani: i dati parlano di circa 800.000 adolescenti al di sotto dei 16 anni che consumano alcolici prediligendo birra, aperitivi alcolici e superalcolici.

L'Italia ha in Europa anche il record dell'iniziazione all'uso di alcol: tra gli 11 ed i 12 anni, rispetto alla media europea che e' di 14 anni. Ed e' anche nella fasce piu' giovanili (14-17 anni e 18-24 anni) che si registrano gli unici incrementi nel numero di consumatori e consumatrici di bevande alcoliche fuori pasto.

Preoccupazione e necessita' di attenzione al fenomeno dell'accresciuto consumo di alcol tra i giovani e' stata sottolineata da tempo da medici ed esperti. Secondo i piu' recenti dati a disposizione del ministero della Salute piu' della meta' delle vittime degli incidenti stradali e' causata proprio dall'alcol e in particolare ogni anno, nel nostro Paese, perdono la vita sulle strade circa 200 giovani, per guida in stato di ebbrezza.

L'allarme riguarda anche il consumo incrociato di sostanze: dal 30 al 49% dei consumatori di fumo, cannabis, hashish, cocaina o eroina, fanno anche uso di alcol, spesso per attenuare o accentuare gli effetti introdotti dalle sostanze, ma aumentando il rischio per la salute. L'allarme e' stato lanciato recentemente dal responsabile del Centro di riferimento alcologico presso il Policlinico Umberto I, Mauro Ceccanti, secondo il quale la maggior parte dei consumatori e' ignara di come questo consumo incrociato amplifichi anche il rischio di eventi acuti come aritmie e fibrillazione atriale, con danni a lungo termine per la salute.

L'alcol viene, dunque, usato insieme ad altre sostanze per attenuare l'effetto di queste ultime, oppure per rinforzarlo. Per esempio, molti consumatori di cocaina lo usano contro gli effetti allucinogeni che la droga puo' causare, in sostanza lo usano come tranquillante.


13/12/07 - qn.quotidiano.net

Cane sotto un tram, salvato dai passanti

SENZA GUINZAGLIO - Il traffico è rimasto bloccato finché il cane non è stato liberato. Secondo l'Aidaa, il proprietario era ubriaco e teneva l'animale senza guinzaglio.

«Siamo felici - afferma Lorenzo Croce, presidente dell'associazione - per l'animale che è uscito indenne da questa atroce esperienza, ma ci chiediamo come mai lo stesso non sia stato sottoposto a sequestro da parte delle autorità ed invece restituito al suo proprietario, probabilmente senza fissa dimora, con il rischio evidente che possa essere ancora messo in pericolo di vita».


12 dicembre 2007 - corriere.it

Per i fumatori rischio doppio di diabete

I fumatori hanno una probabilità quasi doppia rispetto ai non fumatori di sviluppare il diabete di tipo 2: la rivelazione-shock arriva da uno studio pubblicato dal Journal of American Medical Association. I ricercatori svizzeri dell’Università di Losanna hanno analizzato i risultati di ben 25 studi clinici sul diabete 2 riguardanti il numero impressionante di 1.200.000 pazienti e scoperto che per i fumatori il rischio di sviluppare diabete è molto più elevato del normale: nel caso di chi fuma più di 20 sigarette al giorno, il rischio è addirittura del 61 per cento in più.

Cosa c’entra il fumo con il diabete? Secondo i ricercatori il fumo di tabacco influisce pesantemente sullo sviluppo della cosiddetta ‘insulinoresistenza’, un fenomeno che è una sorta di ‘sordità progressiva’ dell’organismo all’insulina, e quindi porta a un aumento del glucosio nel sangue.

Spiega Carole Willi, leader del team di ricercatori svizzeri: “A livello di salute pubblica, si tratta di risultati molto importanti, perché l’incidenza del diabete 2 nella popolazione mondiale sta crescendo drammaticamente. Stare alla larga dal diabete è un altro buon motivo – fra i tanti – per smettere di fumare”.

Fonte: Willi C, Bodenmann P, Ghali WA, Faris PD, Cornuz J. Active Smoking and the Risk of Type 2 Diabetes. A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA 2007; 298(22): 2654-2664.

david frati - 12 dicembre 2007 - it.notizie.yahoo.com

La generosità è una questione genetica

ROMA - Avari come Paperon dè Paperoni si nasce o si diventa? Sarà stata forse questa la domanda che si è posta un’équipe di ricercatori coordinata dal dottore Ariel Knafo del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Gerusalemme. Gli studiosi hanno, infatti, intervistato un campione di oltre duecento persone per stabilire se l'inclinazione alla generosità sia geneticamente programmata.

Direttamente online i medici hanno richiesto di fare una scelta tra donare e non donare denaro ed hanno scoperto che quelli che sceglievano di dar via parte o tutto il loro denaro differivano geneticamente da quelli che decidevano di tenerlo. Ogni giocatore poteva decidere di tenere l’equivalente dei dodici dollari che gli erano stati assegnati, o di darli tutti o in parte ad un altro giocatore anonimo. I partecipanti dovevano anche fornire campioni del DNA che venivano analizzati e confrontati con le loro reazioni.

È risultato che quelli che avevano certe varianti di un gene chiamato AVPR1a donavano mediamente quasi il 50% in più di quelli che non avevano quella variante. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati dalla rivista Genes, Brain and Behavior. Secondo gli scienziati, i risultati della ricerca potrebbero aiutare i biologi a capire la storia evolutiva dell’altruismo che può aver assunto un ruolo durante l’evoluzione umana per promuovere l’aggregazione sociale.


12 dicembre 2007 - diregiovani.it

«Donne nell'apartheid familiare»

Un appello disperato contro il dilagare dell'Aids in Sudafrica, un urlo contro lo stupro rituale, quello che gli uomini di colore compiono perfino su bambini piccolissimi nella folle convinzione di cacciare la malattia.
"No test, no sex" è lo slogan delle cinque amiche dell'autrice protagoniste di Questo è il mio corpo!, da poco giunto in libreria, (Gorée edizioni, pp. 320, euro 17) di Sindiwe Magona, la scrittrice sudafricana che partendo dal ghetto di Guguletu è riuscita con sacrificio e determinazione a laurearsi per corrispondenza allevando tre figli da single e sgobbando come donna delle pulizie.
64 anni, nel '76 chiamata a Bruxelles al Tribunale internazionale per i crimini contro le donne, poi all'Onu, un master negli Usa in Scienza delle organizzazioni sociali, infine il ritorno a Cape Town, sabato scorso a Otranto la piccola e rocciosa Sindiwe ha ricevuto il premio internazionale Grinzane Terra d'Otranto.
L'autrice, rivelatasi con un libro emozionante, Da madre a madre, sull'omicidio di una studentessa americana a Soweto, punta ora il dito sulla tragica emergenza Aids, che rovescia le intenzioni di Mandela. Già dal 1994 il leader della liberazione e dell'uguaglianza aveva lanciato l'Sos, chiedendo al mondo ricco e alla sua gente di rovesciare una tendenza che poteva rivelarsi letale per il progresso e la dignità. E invece?
Il Sudafrica è la nazione con il più alto tasso mondiale di sieropositivi: oltre 5 milioni, di cui 240 mila sotto i 15 anni, su 45 milioni di abitanti contro i 2.100.000 registrati negli Usa e in Europa. Nel 2005 il 17% della popolazione femminile risultava contagiata contro il 4% di quella maschile. Seicento morti al giorno per Aids. Più del 30% delle donne gravide sono infette.
I personaggi femminili di Sindiwe Magona sono chiusi nella morsa di un apartheid reale. È l'apartheid dei diritti che colpisce indifferentemente vecchie, giovani, colte, analfabete, sposate, single, metropolitane, contadine, povere, benestanti, professioniste, casalinghe, domestiche. Coprotagonista delle sue storie è Cuguletu, una delle sei township nella periferia di Capetown, dove più alto è il tasso di criminalità.

Magona, il suo libro esce in Italia prima che in Sudafrica. Come reagiranno nel suo Paese?
«Avevo paura a scrivere, ma ero triste e arrabbiata quanto basta per farlo. Per le donne vivere in Sudafrica oggi è peggio che stare in zone di guerra, ma quando la guerra è dentro la tua casa dove non sei sulle difensive, il tuo dio cade. Cerchi amore e protezione, trovi violenza e abusi. E in casa non ti aspetti che la famiglia, l'amico, il marito, il compagno, l'amante o il vicino ti uccida».

Com'è cambiato il Sudafrica dopo la fine della segregazione razziale?
«Posso andare in giro sicura che la polizia non mi fermi per chiedermi il pass, quindi c'è maggiore libertà di movimento. Non c'è più parte della popolazione reclusa nel luogo dove è nata. C'è libertà e speranza, ma non quanta ne avevamo nel '94. E c'è delusione perché il cambiamento in gran parte è rimasto sulla carta senza vera trasformazione sociale. E invece è proprio di questo che c'è bisogno e che forse sarà la rivoluzione prossima. Ci siamo disfatti dell'apartheid, ma i dislivelli con i bianchi anche nella scuola rimangono alti. Questo ha in buona parte ucciso la speranza».

E il flagello dell'Aids rimane lontanissimo da una soluzione accettabile.
«L'Aids è un terribile problema ed esiste ancora la superstizione che avere rapporti sessuali con un bambino maschio o femmina vergine liberi dal male. Addirittura sono state fatte violenze perfino su neonati di quattro mesi. Ma c'è pure la verginità di ritorno, quella che assurde credenze attribuiscono alle donne anziane da tempo inattive sessualmente. E' orribile, anche le nonne sono vittime della violenza da parte dei propri nipoti. E naturalmente la maggioranza degli stupri avviene dentro le famiglie».

Come risponde la politica?
«Sulla carta abbiamo buone leggi, ma la polizia non vigila come dovrebbe e in tribunale le vittime dello stupro diventano colpevoli come se la donna stessa lo avesse cercato. Il giudice vuol sapere da lei quali siano le sue abitudini sessuali fino al paradosso di rilasciare i colpevoli. L'azione politica contro questo crimine che è diventato una pandemia è assolutamente ridicola».

Per questo affida a cinque voci femminili il messaggio di indipendenza e di liberazione di questo suo libro intestato alla dignità del corpo?
«Proprio così anche se ho scritto cose che succedono realmente alle donne. Che non hanno il potere di negoziare il loro spazio sessuale all'interno della coppia. E come risultato della loro fedeltà muoiono di Aids. E' orribile leggere sui giornali di una donna che giustifica che il suo uomo stupri la figlia con il fatto che ha dato loro cibo e casa.
Così com'è difficile oggi trovare un uomo che non abbia bambini fuori dal matrimonio».

Cosa ha prodotto una degenerazione del genere scambiata per libertà sessuale?
«E' come se le donne avessero accettato di essere considerate spazzatura. Quando ero bambina la maggior parte dei padri non avevano figli al di fuori del matrimonio; oggi è la norma anche a causa della legge sui migranti che fa sì che per undici mesi l'anno l'uomo lavori lontano da casa sicché ha una moglie in città e le altre altrove, figli in città e figli altrove che non si incontreranno mai e in gran parte cresceranno senza padre andando ad ingrossare le file della criminalità».

Con una bella immagine, lei dice: sono troppo vecchia ormai per fare figli e così faccio libri. Ma poi chi li legge?
«Alcuni miei libri sono letti a scuola. Ma la maggior parte delle persone di colore non legge affatto. Spero che Questo è il mio corpo! provochi una discussione con gli uomini di colore ma soprattutto che le donne comincino a parlare tra loro e capiscano che la vita è molto più importante dell'amore sessuale o che non ha nessuna importanza se a 25 anni una donna è considerata male perché non ha ancora figli».


di SERGIO BUONADONNA - 13/12/07 - liberta.it

Pedofilia su internet, tre arresti e 51 indagati

Perquisizioni in tutta Italia


Tre persone sono state arrestate a Roma, Vicenza e Modena nell'ambito di una vasta operazione internazionale di contrasto alla pedofilia su internet condotta dalla polizia postale delle comunicazioni di Catania.

La procura distrettuale etnea nell'ambito dell'inchiesta denominata "Max 2" ha disposto numerose perquisizioni in tutta Italia nei confronti di 51 indagati per detenzione di materiale pedopornografico acquisito via internet. Migliaia i soggetti identificati all'estero sotto il coordinamento del servizio centrale di polizia delle comunicazioni di Roma e dell'Interpol che si sono avvalse della collaborazione della polizia tedesca.

Le citta' interessate dalle perquisizioni sono Ancona, Asti, Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Genova, Lecce, Livorno, Mantova, Massa Carrara, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Parma, Perugia, Pordenone, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Sassari, Siena, Siracusa, Torino, Treviso, Trieste, Venezia, Verona e Vicenza.

Ritenuto rilevantissimo dagli investigatori coordinati dal procuratore aggiunto di Catania Giuseppe Gennaro e dal sostituto Giancarlo Cascino il materiale informatico e i documenti fotografici e non sequestrati durante le perquisizioni.


13 dicembre 2007 - rainews24.it

TUMORI: Assistere malato costa 1.200 euro al mese

Per un familiare che assiste un malato di tumore, oltre al carico di stress, preoccupazione, amarezza, ci sono anche dei costi economici non indifferenti: fino a 1.200 euro al mese. E piu' di un familiare su tre impegnato nell'assistenza di un malato di tumore al Policlinico Umberto I di Roma ha avuto pesanti ripercussioni sulla propria vita lavorativa a seguito della malattia: il 22% lascia il lavoro, mentre il 13% e' costretto a mettersi in aspettativa. Da un punto di vista sociale sono quasi drammatici i problemi emersi da la ricerca "Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario" realizzata dalla Fondazione Istud, la piu' antica business school italiana, sulla situazione dei familiari che si occupano dei pazienti malati di tumore. Il 72% degli intervistati sostiene che la malattia del proprio familiare costituisce una perdita economica rilevante dovuta al mancato guadagno per la permanenza in Ospedale e va tenuto in considerazione che la patologia oncoematologica perdura negli anni. Di questo 72%, il 38% subisce delle perdite stimabili tra i 700 e i 1000 euro al mese, mentre un 25% lamenta delle perdite addirittura superiori ai 1200 euro mensili. La ricerca mette in evidenza l'opportunita', per alcuni pazienti, della soluzione domiciliare, fornendo il supporto necessario per tale scelta. Sotto questo profilo, il 48% dei pazienti intervistati sceglierebbe di rimanere in Ospedale, mentre il 52% prediligerebbe la casa come luogo per essere curato. I familiari, invece, preferiscono il ricovero nel 71% dei casi, il domicilio nel 23% e nel 6% trovano vantaggi in entrambi i sistemi di cura.


13/12/07 - repubblica.it

Bush ammette, ero innamorato dell'alcol

NEW YORKv - In una conversazione ripresa dalla Abc il presidente George W. Bush ha avvertito alcuni giovani americani dei pericoli dell'alcol e ha ammesso che da giovane è stato anche lui "innamorato degli alcolici". "Ho dovuto smettere di bere. La dipendenza ti entra nel sangue. Ti innamori dell'alcol", ha detto il presidente secondo la trascrizione diffusa dalla rete tv. L'incontro di Bush con i giovani ex alcolisti è stata ripresa dalla Abc nell'ambito di un programma sulla Casa Bianca "dietro le quinte". Bush ha smesso di bere a 40 anni dopo una notte di eccessi di alcolici nel 1986 in celebrazione del suo compleanno.


12/12/07 - ansa.it

Borgo S. Lorenzo (Fi), alcol test in 3 locali pubblici

Musica, drink e alcol test. Prosegue la campagna sulla sicurezza stradale, "Alcol: sai cosa bevi? Più sai meno rischi", promossa dalla Società della Salute del Mugello con i Comuni e le polizie municipali della zona per informare i ragazzi sulle conseguenze legate all'abuso di alcol alla guida. A Borgo San Lorenzo l'iniziativa si svolgerà giovedì 13 dicembre, a partire dalle 18, in tre locali frequentati dai giovani, 'La Magnolia', 'L'Orologio' e il 'Tannino'. All'interno sarà allestita una postazione dove i ragazzi potranno sottoporsi volontariamente all'alcol test, provando anche l'etilometro, per verificare il tasso alcolemico prima di uscire e mettersi alla guida. (Toscana Radio News)


11.12.2007 - intoscana.it

Campagna Assobirra: No all’alcol durante la gravidanza

L’alcol in gravidanza può compromettere la salute del feto. Lo ricorda la campagna «Se aspetti un bambino l’alcol può attendere» promossa da Assobirra - Associazione degli Industriali della Birra e del Malto in collaborazione con la SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia). L’iniziativa ha avuto l’autorizzazione da parte del Ministero della Salute ad utilizzare il logo del piano «Guadagnare salute» e costituisce il primo passo del più ampio programma Assobirra di prevenzione e sensibilizzazione «Guida tu la vita. Bevi responsabile». La campagna prevede oltre 5000 kit informativi, opuscoli e poster, il sito internet www.seaspettiunbambino.it, la testimonial showgirl Roberta Capua e la consulenza di 5000 ginecologi per informare le donne in stato interessante, o che stanno pianificando una gravidanza, sui rischi dell’uso e dell’abuso di alcol e sulla possibilità di prevenire completamente le patologie fetali alcol correlate. Tra i motivi di riflessione su questo problema i dati di una ricerca Demoskopea «Donne e rischi associati al consumo di alcol in gravidanza», realizzata su un campione di 800 donne italiane tra i 18 e i 44 anni. Dall’indagine è emerso che a fronte di un 84,9% consapevole che sia meglio non consumare alcolici e superalcolici nel corso dei nove mesi - percentuale che sale al 93,6% nel caso delle donne che hanno già avuto una gravidanza - 5-6 mamme su 10 confessano di non aver rinunciato all’alcol durante la gestazione.


11 dicembre 2007 - ilsecoloxix.it

Botte dal cognato: donna incinta in ospedale

(AGI) - Cremona, 12 dic. - Picchiata dal cognato una donna marocchina di 35 anni all'ottavo mese di gravidanza e' stata ricoverata all'ospedale Maggiore di Cremona.
L'uomo l'ha colpita con una testata al petto e gli ha sferrato un pugno all'addome al culmine di un litigio. La straniera, residente nel piacentino, era ospite da qualche giorno a casa della sorella. Lunedi' sera il violento litigio con il cognato che a causa di problemi di lavoro ed economici era rientrato ubriaco.

La 35enne e' stata accompagnata al pronto sococrso dalla sorella: i medici viste le sue condizioni l'hanno ricoverata nel reparto di ostetricia per monitorare le sue condizioni e quelle del bimbo che porta in grembo. (AGI)


12/12/07 - agi.it

Campagna contro la guida in stato di ebbrezza

A cura di Francesca Dighera

“Guidi, non bere. Bevi, non guidare”. E’ questo il titolo scelto dal sindaco di Rivarolo Fabrizio Bertot, per la campagna da lui fortemente voluta contro la guida in stato di ebbrezza, rivolta in particolar modo ai giovani under 18.

E per presentarlo ha scelto come testimonial proprio Maria Leitner, madrina dell’inaugurazione del Museo della Locomozione. «E’ importante sfruttare un’occasione come questa di grande visibilità storica ed artistica dell’auto per ribadire con forza un messaggio: lo stesso mezzo a quattro ruote, che tanto affascina e catalizza i giovani, può anche diventare molto pericoloso per sé e per gli altri se chi si mette al volante è ubriaco», ha spiegato Bertot, che sottolinea anche come la sua non sia una campagna proibizionista, ma di sensibilizzazione.

L’iniziativa prevede un pieghevole, con due strips di fumetti dedicati al tema e una parte scritta di pugno dal sindaco, che verrà distribuito in tutte le scuole. Lo stesso sarà anche spedito insieme ad una lettera di buon augurio indirizzata a tutti i ragazzi che diventeranno maggiorenni.

12/12/07 - localport.it

Recanati: aggredisce gestori bar, arrestato

RECANATI - E' stato arrestato per aver aggredito i gestori di un bar (padre, madre e figlio) e i carabinieri intervenuti. In manette e' finito un uomo di 47 anni di Recanati, in provincia di Macerata.
Ieri sera a Recanati i Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti dopo una segnalazione in un bar del luogo dove un uomo ubriaco stava danneggiando il locale e aggredendo i proprietari.
All'arrivo dei militari l'uomo si era appena spogliato nudo. I carabinieri hanno così tentato di farlo calmare e rivestire ma sono stati aggrediti a loro volta.

L'uomo è stato arrestao per i reati di danneggiamento aggravato, lesioni personali, nonchè per atti contrari alla pubblica decenza.
Attualmente si trova nella casa circondariale di Camerino a disposizione dei magistrati del capoluogo maceratese.


Martedì 11 Dicembre 2007 - gomarche.it

Aggredi' arbitro, 20 giorni carcere

Venti giorni di carcere ad un tifoso danese per aver aggredito l'arbitro durante Danimarca-Svezia (qualificazioni a Euro 2008). Un ventinovenne, ubriaco, era entrato in campo colpendo leggermente al viso l'arbitro tedesco Fander, reo di aver espulso il centrocampista danese Poulsen. La Danimarca ha pagato l'invasione di campo con la sconfitta a tavolino. Il supporter ha ammesso di aver bevuto una quindicina di birre e ha fatto ammenda per il suo comportamento.


11 dicembre 2007 - raisport.rai.it

Sequestrò e picchio la moglie

Dal giudice un sanremese di 42 anni


Sanremo - L'uomo avrebbe picchiato la donna la sera del 16 dicembre del 2006, dopo essere rientrato a casa ubriaco. Malmeno' pure i poliziotti intervenuti per fermarlo.


Si apre il prossimo 14 dicembre, davanti al gup Eduardo Bracco di Sanremo, l'udienza preliminare all'inchiesta per lesioni, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia, che vede come imputato un uomo di 42 anni di Sanremo accusato di una serie di abusi nei confronti della moglie, di 38 anni. I fatti risalgono al 16 dicembre del 2006 e riguardano, in particolare, un episodio in cui l'uomo, rincasato ubriaco, avrebbe picchiato la moglie, impedendole di uscire. Il giovane, non contento, avrebbe aggredito anche alcuni poliziotti giunti sul posto per fermarlo.

di Fabrizio Tenerelli - 11/12/2007 - riviera24.it

Sulle strade strage senza fine: 16 morti al giorno

Roma - Nel 2006, su strade e autostrade italiane si sono registrati 238.124 incidenti stradali, con 5.669 morti e 332.955 feriti: in media, ogni giorno si hanno 652 incidenti, con 16 morti e 912 feriti. Rispetto all’anno precedente, si riscontra una leggera diminuzione del numero degli incidenti (-0,8%), dei morti (-2,6%) e dei feriti (-0,6%). È quanto emerge dall’ultimo report annuale dell’Istat e dell’Aci, secondo cui dal 2000 al 2006 gli incidenti sono calati del 7,2%, i morti del 19,7% e i feriti del 7,5%, mentre il parco veicolare cresceva del 13,7% e il «volume di circolazione», valutato sulle presenze autostradali, del 19,9%.

Strade urbane Nel 2006 sulle strade urbane si sono verificati 182.177 incidenti (il 76,5% del totale) che hanno causato 242.042 feriti (72,7%) e 2.494 morti (44%).

Autostrade Sulle autostrade si sono verificati invece 13.319 incidenti (pari al 5,6% del totale) con 22.646 feriti (6,8%) e 590 decessi (10,4%).

Strade extraurbane L’indice di mortalità conferma che gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extra urbane, dove si registrano 6,1 decessi ogni 100 incidenti: gli incidenti sulle strade urbane sono meno gravi, con 1,3 morti ogni 100 incidenti. Sulle autostrade l’indice di mortalità, pari a 4,4, è più che triplo rispetto a quanto avviene in città. Sempre nel 2006, il maggior numero di incidenti si è verificato a luglio (23.197 in valore assoluto) mentre giugno risulta essere il mese con la media giornaliera più alta (757). Febbraio costituisce il mese con il più basso numero di incidenti in valore assoluto (15.922), mentre gennaio presenta la media giornaliera più contenuta (551).

Luglio mese a rischio Anche per quanto riguarda il numero di morti luglio è il mese in cui tale valore risulta massimo: 585 in valore assoluto e 19 in media giornaliera. Analogamente, il valore più basso si colloca in corrispondenza del mese di marzo in cui si registrano 380 morti per incidente stradale, pari a circa 12 decessi al giorno.
L’indice di mortalità più elevato si registra nel mese di agosto (2,7 morti ogni 100 incidenti), probabilmente a causa del maggior «tasso di occupazione» dei veicoli in occasione degli esodi estivi e della maggiore circolazione sulle autostrade.


Venerdì massimo pericolo Il venerdì si conferma il giorno in cui si concentrano il maggior numero di incidenti: 36.574, pari al 15,4% del totale. La frequenze più elevate di morti si lamentano il sabato e la domenica (rispettivamente 991 e 1.004, pari a 17,5 e 17,7%) mentre il venerdì e il sabato sono i giorni in cui si registrano i valori più alti dei feriti (rispettivamente 49.796 e 50.230, pari a 15 e 15,1%). L’indice di mortalità per giorno della settimana presenta il valore massimo (3,7 morti ogni 100 incidenti) la domenica mentre scende all’1,9% il mercoledì. Complessivamente nel week-end si registra il 25,9% di incidenti ed il 35,2 % di decessi: l’indice di mortalità nel fine settimana risulta pari a 3,2 morti per 100 incidenti.


martedì 11 dicembre 2007 - ilgiornale.it

Bambini rom costretti a rubare

Arrestati gli sfruttatori


Le immagini del baby scippatore che sfila il portafogli ai passeggeri nel piazzale della Stazione Centrale di Milano hanno fatto il giro di televisioni e prime pagine dei giornali. “Non si può fare nulla”, si diceva, “quei bambini non sono imputabili e dalle comunità spariscono in un attimo”. È da prima della pubblicazione di quelle foto che la Squadra mobile di Milano tiene sotto controllo i bambini rom coinvolti. Ma soprattutto gli adulti che li reclutavano in Romania, li trasportavano in Italia, ne facevano degli schiavi e li costringevano, con la violenza e le minacce, a rubare.

Sono loro, in tutto 19 romeni di etnia rom, che la polizia italiana e quella romena hanno arrestato questa mattina, tra Milano, Pavia e Craiova (cittadina romena). Altri 6 sono ricercati. “Pensiamo di aver sgominato l’intera organizzazione, tra i fermati ci sono anche i capi del traffico e dello sfruttamento”, afferma il capo della Mobile, Francesco Messina. In un campo abusivo vicino a Pioltello gli agenti hanno trovato anche nove dei 34 bambini, tra gli 8 e i 13 anni, ridotti in schiavitù. Ognuno di loro fruttava anche 800 euro al giorno da inviare in Romania ai vertici della banda criminale.


I piccoli scippatori erano costretti con botte e minacce a “lavorare” alla stazione milanese e, in estate, in altri luoghi affollati di turisti, come Venezia, Bologna, Ancona e Pescara. I loro aguzzini li seguivano da vicino, li difendevano nel caso in cui la vittima del furto reagisse o la polizia intervenisse e li recuperavano dalle comunità fingendosi parenti. In alcune intercettazioni raccolte dagli investigatori una donna descrive le violenze inflitte ai bambini: “Ho comprato un guinzaglio e lo tengo legato”, dice di uno che dava troppi problemi” e riferito a un altro che non guadagnava abbastanza parla di botte nelle parti intime.


Agli schiavi minorenni veniva data anche una ricompensa di 50 euro al giorno, che però erano obbligati a giocarsi ai dadi al campo rom. In questo modo si indebitavano con gli stessi adulti che li sfruttavano. “I più piccoli venivano indottrinati dai più grandi, che poi facevano carriera e diventavano a loro volta aguzzini”, spiega Alessandra Simone, a capo della sezione che si occupa dei reati che coinvolgono minori. Gli arrestati nell’operazione “Stabor” (cioè, “giudizio”, quello degli anziani capi che dettano legge nella comunità) sono accusati di associazione per delinquere, tratta di minori, costrizione a commettere reati, usura e gioco d’azzardo.


cristina.bassi Martedì 11 Dicembre 2007 - blog.panorama.it

Violenza sessuale su bimbo, maestra a processo

RIMINI – Si è aperto martedì il processo ai danni di un’insegnante 34enne originaria della provincia di Pesaro che dovrà rispondere dell’accusa di violenza sessuale ai danni di un alunno di cinque anni in un istituto comunale riminese. L’imputata, difesa dall’avvocato Giorgio Paoulicci, ha respinto il capo di imputazione. Nel corso dell’audizione il minorenne ha ribadito quanto detto ai genitori e riportato in seguito nella denuncia, cioè di esser stato ‘toccato’ violentemente.

La perizia medica, però, non ha riscontrato lesioni riconducibili all’abuso. L’episodio risale a tre anni fa. Il bimbo dopo esser tornato da scuola ha raccontato alla madre di accusare un dolore provocatogli dalla maestra in bagno. I genitori, alla luce di quanto detto dal figlioletto, hanno presentato una denuncia agli agenti della sezione minore della Squadra Mobile che hanno avviato le indagi del caso.

Gli uomini in divisa hanno piazzato diverse telecamere nei bagni per cogliere sul fatto la donna, ma dai fotogrammi non è emerso nulla di compromettente. In alcuni casi, per i bambini che avevano bisogno di aiuto, l’insegnante provvedeva ad accompagnarli al wc, pulendoli ed asciugandoli. Secondo la difesa i genitori possono aver mal interpretrato l’atteggiamento della maestra. La prossima udienza è fissata per il prossimo 16 gennaio.


12/12/07 - romagnaoggi.it

«Metà del mio stipendio alle donne picchiate»

Sulla targhetta dell’ingresso c’è scritto Svd. La sigla sta per sportello violenza domestica. È il nuovo servizio di ascolto istituito alla clinica Mangiagalli. Una struttura pensata non soltanto per le donne vittime di abusi in famiglia, ma anche per i minori. Lo sportello intende garantire un’offerta attiva, ovvero - spiega la responsabile del soccorso violenza sessuale dell’ospedale, Alessandra Kustermann - «un aiuto concreto alle donne. Attraverso il lavoro di infermieri e medici che siano in grado di capire ciò che le vittime hanno subito prima che siano esse stesse a raccontarlo. Proprio per questo il personale del pronto soccorso ha seguito un apposito corso di formazione».
La struttura arriva dodici anni dopo l’inaugurazione del Soccorso violenza sessuale. È diventata realtà grazie alla collaborazione del Comune, che partecipa all’iniziativa con 65mila euro, e dello stesso sindaco Letizia Moratti che ogni mese devolverà il 40 per cento del suo compenso. La cifra sarà equamente ripartita fra il nuovo sportello e il Soccorso violenza sessuale. «Siamo di fronte a una vera e propria emergenza - afferma il primo cittadino -. Gli ultimi dati dimostrano che il 70 per cento delle violenze avviene in ambito familiare, mentre solo il sette per cento degli stupri è commesso da sconosciuti. Il problema è difficile da capire perché le vittime hanno paura, non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Entrano in un tunnel tragico dal quale è molto duro riemergere».
Nella maggior parte dei casi questi reati restano impuniti. «Solo l’uno per cento delle violenze sessuali viene perseguito - conferma la Moratti -. Per questo spero possa essere approvato presto il disegno di legge in materia che ancora giace in Parlamento e che ho contribuito, insieme con il ministro per le Pari opportunità, Barbara Pollastrini, a redigere». La norma prevede il processo per direttissima nei casi di violenze compiute da estranei, l’istituzione della fattispecie di reato per gli abusi compiuti in famiglia e la possibilità che, su richiesta delle vittime, il Comune si costituisca parte civile nel processo.


Lo sportello - il numero è 02.550.385.85 - sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16. Impegnerà sette operatrici fra assistenti sociali e psicologhe. Durante il pomeriggio e nei giorni festivi interverrà un servizio di consulenza telefonica per le emergenze. Al progetto partecipano numerose associazioni: Casa per donne maltrattate, cooperativa Cerchi d’acqua onlus, Caritas Ambrosiana, Telefono donna e Svs DonnaAiutaDonna. «La novità di questa iniziativa - conclude l’assessore comunale ai Servizi sociali Mariolina Moioli - è che il Comune offrirà ospitalità alle donne, anche se non hanno figli. Abbiamo in programma una serie di alloggi provvisori perché molte di queste persone subiscono vere e proprie persecuzioni all’interno delle proprie famiglie».
Infine, è previsto uno speciale corso di formazione e sensibilizzazione per le forze dell’ordine. In particolare volanti dei carabinieri e operatori di 112 e 113.


di Daniela Uva - mercoledì 12 dicembre 2007 - ilgiornale.it

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