Mille etilometri da regalare agli studenti per Natale

E' l'iniziativa di un istituto milanese


Dopo la lunga lista di compiti per le vacanze di Natale, gli studenti dell'Istituto Feltrinelli di Milano riceveranno anche un bel regalo dalla loro Preside. Crocetta Calabrese ha ordinato da una ditta francese mille kit etilometro monouso da distribuire tra i banchi dei suoi pupilli, per dire basta all'abuso di alcolici.


Un po' educatrice, ma certo anche molto mamma, ha percepito che il problema dello "sballo da sabato sera" è troppo diffuso tra i ragazzi ed ha pensato a una personalissima campagna di sensibilizzazione.


Soprattutto per i ragazzi giovani che frequentano ancora la scuola, il periodo delle vacanze è propizio per lasciarsi andare. Si esce tutte le sere, si può fare più tardi, tanto il giorno dopo niente sveglia e tutta questa libertà si traduce anche in alzate di gomito più frequenti. Sulla confezione del "palloncino" ci sarà il logo della scuola e lo slogan "nelle feste non giocarti la vita". Non solo nelle feste per la verità, perchè questa è solo la punta dell'iceberg di un progetto ben più ampio e strutturato per far capire ai ragazzi, che si corrono dei rischi gravissimi bevendo e poi mettendosi al volante.

Innanzitutto dopo il periodo nataliazio, di ritorno a scuola, gli alunni troveranno nell'atrio un distributore di test etilici venduti a prezzi popolari. Poi tutto l'anno scolastico sarà un lungo processo di sensibilizzazione, lo psicologo della scuola illustrerà i rischi dell'alcol, un esperto dell'Asl terrà un'assemblea sempre sullo stesso tema alla quale interverrà anche il padre di un ragazzo che ha perso la vita proprio a causa dell'ebbrezza. Informare per prevenire è questo l'intento della Preside. Esempio che sarebbe bene seguissero molti altri istituti dato che, statistiche alla mano, l'età dei giovani che iniziano a bere è intorno ai 13 anni. Evidentemente la famiglia non basta ad inculcare responsabilità nei figli. L'apporto delle strutture scolastiche è importante perchè si sa, i ragazzi si muovono in branco e seguono la scia dei loro coetanei, se si riesce a prenderli tutti insieme, forse la risposta sarà più efficace. La scuola non può stare ferma a guardare giovani che si rovinano la vita per un po' di divertimento malsano, per uno stile di vita fuori controllo. Allora nelle feste non giocarti la vita e già che ci sei nemmeno per il resto dell'anno!


24/11/07 - milano.blogosfere.it

I giochini (alcolici) pericolosi dei blog

Nascono come funghi gli alcol-test. Sono apparecchi che ti dicono se puoi guidare oppure no dopo aver bevuto alcol. Le Case di auto si stanno scatenando: spesso, la chiave di accensione è anche alcol-test. Ma ci sono tre problemucci.


1) Bere alcol è sempre pericoloso se poi si guida. Anche se si resta sotto il limite del Codice della strada: 0,5 grammi di alcol per litro di sangue.


2) Io soffio nell'alcol-test dopo un bicchierino di vino. Risultato: 0,35 grammi di alcol per litro di sangue. Oh, meraviglioso: posso guidare. Poi, la Polizia mi ferma e mi fa il suo alcol-test: 0,6 grammi. Cavolo, come la mettiamo? Che cosa dico alla Polizia: che il mio alcol-test personale mi dava l'ok?


3) Attenti, gli alcol-test che si vendono, e che vengono tanto reclamizzati da blog di successo, hanno valore scientifico e legale pari a zero. Potreste "pagarla" in termini di sicurezza, di soldi (multa), di patente (sospensione e taglio di punti), di galera (sì, può succedere, specie se avete provocato un incidente grave), di rivalsa (la Compagnia rimborsa i danni e poi vi chiede il denaro indietro).


dallapartedichiguida.blogosfere.it

Alcol: i danni permanenti all'organismo

L'alcol è la sostanza psicoattiva che fa più morti di tutte le altre droghe e provoca danni permanenti all'organismo.


Fra i danni prevalenti vi sono:


disturbi neurologici: perdita di coordinazione psicomotoria, riduzione della capacità di giudizio, rallentamento dei riflessi, distorsione della visione, perdita di memoria, blackout, ecc.

disturbi cardiaci: innalzamento della pressione arteriosa, accelerazione del battito, aritmie

disturbi allo stomaco: vomito in quanto l'alcol è tossico per l'organismo, ulcere, cancro allo stomaco

danni epatici: cirrosi, epatite, cancro al fegato

danni al sistema riproduttivo; l'assunzione di alcol può anche aumentare il rischio di risultare vittima di stupro o di incorrere in rapporti sessuali non protetti.


Da recenti indagini epidemiologiche si evincono negli anni le seguenti tendenze:


aumento dell'uso di alcol nei giovanissimi e nel genere femminile

abbassamento progressivo dell'età dell'iniziazione all'alcol (oggi la prima bevuta avviene fra gli 11 e i 12 anni)

forte associazione del consumo di alcolici all'uso di altre droghe (poliassunzione)

aumento di incidenti stradali dovuti ad alcol e sostanze.

Marco Mozzoni - addiction.blogosfere.it

Alcol: sai davvero cosa bevi?

Conoscere per difendersi


24.11.07 - La domanda sembra banale: cos’è l’alcol, però la realtà è ben diversa. L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con una capacità di indurre dipendenza, superiore alle sostanze o droghe illegali più conosciute. I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità del loro organismo a metabolizzare l’alcol. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol, pur apportando circa 7 Kcalorie per grammo, non è un nutriente (come ad esempio le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece fonte di danno diretto alle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono: fegato e sistema nervoso centrale.

I consumi. In Italia il primo bicchiere viene consumato a 11-12 anni1; l’età più bassa nell’Unione Europea (media EU 14,5 anni). Sulla base dei dati ISTAT2, il 75 % degli italiani consuma alcol (l’87 % dei maschi, il 63 % delle donne). Sono 3 milioni i bevitori a rischio ed 1 milione gli alcolisti; 817.000 giovani di età inferiore ai 17 anni hanno consumato nel 2000 bevande alcoliche e circa 400.000 eccedono nei consumi alcolici. Il 7 % dei giovani dichiara di ubriacarsi almeno 3 volte a settimana3 ed è in costante crescita il numero di adolescenti che consuma alcol.


24/11/07 - heos.it

Ubriaco si schianta contro la recinzione di una villa

Si salva per miracolo


L’AQUILA. Ha perso il controllo della sua potente auto a causa dell’alcol che aveva in circolo. E’ piombato come un proiettile sul recinto di una abitazione provocando ingenti danni e rischiando di provocare una tragedia.

Per questo i carabinieri dell’Aquila hanno deferito in stato di libertà W.I., 31enne di L’Aquila, per guida in stato di ubriachezza, danneggiamento e falsità materiale in atto pubblico commessa da privato.
La notte scorsa era alla guida di una potente BMW, sulla S.S. 80, in località Cansatessa, a causa del grave stato di alterazione psichica in cui versava (aveva ingerito alcool in misura oltre le 4 volte superiore a quella consentita) ed a causa dell’elevata velocità, ha perso il controllo del mezzo, andando ad urtare violentemente contro la recinzione di una civile abitazione quasi distrutta.
Inoltre anche il cancello a due ante è stato scardinato totalmente; colpita anche una Toyota parcheggiata nelle vicinanze, persino un contatore del gas con relativo alloggiamento in cemento è stato scardinato non provocando danni ulteriori.
La BMW, dopo vari testa-coda, si è letteralmente smontata in mille pezzi.
Il motore è stato trovato ad alcuni metri dalla carcassa.
Il muro della facciata della villetta urtata è stato ricoperto dagli schizzi dell’olio del motore per la violenza dell’urto.
«L’indagato», spiega il comandante dei carabinieri Marco Capparella, «aveva falsificato la scadenza della polizza assicurativa e risponderà all’autorità del giudice. anche di questo delitto e pagherà di propria tasca tutti i danni provocati. Gli è stata immediatamente ritirata la patente».
Sul posto sono intervenute, oltre al 112 per i rilievi e la viabilità, anche squadre dei vigili del fuoco per tirare fuori il ferito dall’abitacolo, il 118, l’ANAS e la s.p.a. “SPS” per la pulizia della strada nonchè la Squadra ENEL-GAS per il danneggiamento al contatore del metano.
Ricoverato al reparto chirurgia del locale ospedale al ferito-indagato è stata diagnosticata una frattura alla clavicola, un ematoma epatico ed una lesione alla milza.


24/11/07 - primadanoi.it

La noia della provincia

Caro Beppe,

conosco Perugia e molte altre citta' di provincia del centro Italia. Sono noiose, terribilmente noiose. Uno straniero che arriva e vuole non solo studiare ma anche "pazziare" un po', si sente male, direi morituro. I grandi centri commerciali, lo struscio per la via principale, i pochi negozi di lusso del centro, i pochissimi bar per i giovani, le rarissime iniziative popolari, e' sempre la stessa triste storia nel piccolo mondo di provincia. Le difese d'ufficio mi fanno sorridere. L'Italia e' nella sua provincia un posto perfetto per ritirarsi o in pensione o per far crescere i propri bambini, ma in quanto a divertirsi, beh, lasciamo perdere. E allora vengono fuori le droghe, l'alcolismo, le corse in macchina, le tragedie. Inevitabile, direi. Cosa farei? Modesta proposta almeno per le province e' di dedicarsi ad organizzare piu' eventi per le strade delle citta', anche tipo fiere o sagre perche' no, e poi permettere l'apertura di piu' locali con una maggiore competizione e piu' divertimento. E' vero che il centro di Perugia e' carissimo e prestigioso, ma questo provoca anche l'impossibilita' di creare una vita notturna piu' intensa per le strade. Piu' permissivismo con gli orari e non maggiore proibizionismo, e' la strada da seguire, magari vietando i super alcolici dopo una certa ora ma comunque consentendo l'apertura di nuovi locali e cosi' permettendo lo sviluppo di creativita' nelle proposte al pubblico giovane. Basta con le caste anche nelle citta' di provincia.

Paolo Lucci , paololuccipl@libero.it - 24/11/07 - corriere.it

Domani Golosaria aprirà le porte al gusto

Si inaugura domani alle 11 l’edizione piemontese di Golosaria, la kermesse enogastronomica ideata da Paolo Massobrio e dedicata al meglio dell’artigianato alimentare tricolore, in programma domenica e lunedì al Pala Isozaki (corso Sebastopoli, 111/a) di Torino. Incontri e dibattiti legati al mondo della buona tavola si affiancheranno al cuore pulsante della manifestazione: più di cento artisti del gusto provenienti da tutta Italia con i loro capolavori da assaggiare ed acquistare.

Da non perdere l’appuntamento con Barbara Ronchi della Rocca, maestra italiana di bon ton, e Paolo Pejrone, “architetto del verde”, i quali, domani alle 15, si confronteranno sul tema “La Bellezza entra in casa”, prendendo spunto dalla recente uscita editoriale di “Adesso. 366 giorni da vivere con gusto”, il volume-agenda che accompagna le famiglie alla scoperta quotidiana della felicità a tavola; mentre promette scintille gastronomiche il “processo alimentare” al menu (“Mandiamo a quel paese il menu”, ore 16 e 30) condotto da Paolo Massobrio alla presenza del giudice Giancarlo Caselli, del palato più severo d’Italia Edoardo Raspelli, della maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera, del grande chef piemontese Davide Scabin, del professor Giorgio Calabrese (docente universitario e unico membro italiano dell’Authority Europea per la Sicurezza Alimentare) e Guido Barosio, direttore di Torino Magazine.

Sempre domani, alle ore 20 e 30 omaggio a Bruno Lauzi: la sua storica band suonerà ancora una volta per lui, mentre l’attore Mario Brusa leggerà alcuni racconti del grande cantautore scomparso un anno fa dalla nuova edizione del libro “Della quieta follia dei piemontesi”, scritto dallo stesso Lauzi.

Lunedì, invece, l’evento clou è fissato per le ore 15, quando Paolo Massobrio presenterà la XVI edizione della “Guida Critica Golosa a Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta”, i cui giudizi sono attesissimi anche ad Alessandria per scoprire le novità e avere eventuali conferme della nostra ristorazione.

Tra le iniziative correlate, da segnalare “Calice Sicuro”, la campagna di educazione sociale dell’Istituto Cuniolo di Alessandria volta a promuovere la moderatezza nel bere: negli spazi di Golosaria saranno distribuiti un etilometro monouso ed un questionario per sensibilizzare il consumatore al rischio derivante dagli eccessi e fargli prendere coscienza dei propri limiti.


24/11/07 - giornal.it

Il diabete sconfitto definitivamente dal bisturi

A partire da oggi, dal diabete di tipo II si può guarire definitivamente, con un intervento chirurgico in laparoscopia. La notizia, frutto di uno studio pilota in prima mondiale realizzato in Italia, è di quelle che segnano la storia della medicina e interessa tutti coloro che oggi non controllano bene la malattia con terapie mediche. Sono due milioni e mezzo i diabetici in Italia, e metà di essi, nonostante la dieta e i farmaci, non riesce a controllare adeguatamente la glicemia: per questi ultimi si apre oggi la strada dell'intervento bariatrico in laparoscopia, anche se non sono obesi.
La novità viene da Milano dove il professor Nicola Scopinaro (Università di Genova), considerato padre mondiale della chirurgia dell'obesità, ha presentato i risultati del primo studio pilota al mondo (20 casi) sulla terapia chirurgica del diabete e ha anche annunciato il primo studio multicentrico, in 20 ospedali italiani, su 600 pazienti.
L'intervento adottato nello studio pilota da Scopinaro è quello di "Diversione biliopancreatica" (BPD). Lo studio pilota - condotto all'Ospedale San Martino di Genova - prevedeva l'arruolamento di 20 pazienti; ma tra aprile e settembre 2007 i pazienti operati sono stati 12, tutti in semplice sovrappeso o con obesità lieve. ''Oggi - ha detto Scopinaro - nessuno di loro fa più uso di farmaci, né osserva alcuna dieta per diabetici già dal giorno della dimissione. Per 10 di essi, al primo controllo, 1-2 mesi dopo l'intervento la glicemia era normale in 3 casi e al di sotto dei livelli di rischio in altri 4; a quattro mesi, tutti e sei i casi sottoposti a controllo sono risultati al di sotto del livello di rischio". L'80% dei diabetici è sovrappeso o obeso: e proprio dall'osservazione dei risultati della chirurgia sui grandi obesi, Scopinaro - nominato Membro Onorario dell'American College of Surgeons (ACS) - ha tratto le indicazioni per applicare la Diversione biliopancreatica alla terapia del diabete. Questo intervento, già utilizzato in passato in milioni di pazienti affetti da ulcera peptica, è una delle operazioni più diffuse per la cura dell'obesità.
Consiste nella creazione di due vie gastriche dallo stomaco verso l'intestino: una percorsa dal cibo, l'altra solo dalla secrezione biliopancreatica, indispensabile per la digestione. Ne risulta una limitazione del quotidiano assorbimento dei grassi a soli 40 mmg al giorno e dell'assorbimento calorico a 1700 calorie/giorno per l'uomo e a 1400 per la donna, cui corrispondono un peso di 85 e 70 kg, che viene raggiunto e poi mantenuto indefinitamente, insieme al ripristino della normale sensibilità all'insulina. I risultati dello studio indicano altri vantaggi: colesterolo e trigliceridi tornano a livelli normali rispettivamente nel 100% e nel 98% dei casi e l'ipertensione guarisce nell'80% dei casi. Visti i risultati dello studio pilota, ''partirà a luglio 2008 - ha detto Scopinaro - un primo studio multicentrico che coinvolgerà 20 ospedali italiani (da Pordenone a Messina) - ma il numero non è chiuso - e 600 pazienti sovrappeso o lievemente obesi, reclutati in tre gruppi: il primo da sottoporre a diversione biliopancreatica in 10 Centri; il secondo da sottoporre a by-pass gastrico, in altri 10 centri che vantano esperienza in questo secondo intervento; il terzo gruppo sarà di controllo, ottenuto accoppiando ad ogni paziente operato un altro paziente con caratteristiche simili".
Stimando una portata operatoria di 15-30 casi l'anno per Centro, in uno-due anni si dovrebbe arrivare al numero di 300 casi con diversione biliopancreatica, 300 casi con by-pass gastrico e 600 casi di controllo. Tutti i pazienti, quindi, verranno seguiti per 10 anni, onde valutare, oltre al mantenimento dello stato di non diabete, una serie di parametri funzionali riferiti agli organi maggiormente colpiti dalla malattia (occhi, reni, apparato cardiovascolare).

23 novembre 2007 - newton.corriere.it

Cancro all'utero, vaccino per tutte le dodicenni

Per la prima volta tutte le dodicenni italiane saranno vaccinate in massa. 250 mila adolescenti, da gennaio, beneficeranno del vaccino contro il cancro al collo dell'utero. La nuova finanziaria in corso di approvazione garantisce infatti alle Regioni uno stanziamento di 30 miliardi di euro per la vaccinazione gratuita contro il papilloma virus (HPV). Il vaccino agisce contro questo agente virale che è responsabile del tumore all'utero, ed è efficace nel 70 per cento dei casi. Oggi è disponibile in 26 Stati europei ma l'Italia è il primo Paese a fornirlo gratuitamente a chi è nel dodicesimo anno di età (dal compimento degli 11 fino ai 12).

Il contagio. Avviene attraverso l’attività sessuale per cui è importante che la vaccinazione avvenga prima che la donna inizi ad avere rapporti. Per questo motivo è stata scelta la fascia d'età dei dodici anni. Le infezioni causate dal papilloma virus sono molto frequenti ma spesso si risolvono da sole. In qualche caso si creano delle lesioni al collo dell'utero che, se non guariscono spontaneamente, possono progredire verso forme tumorali. Occorrono molti anni perché le lesioni si trasformino, e solo pochissime delle donne con infezione da papilloma virus sviluppano il tumore del collo dell’utero. Eppure questo cancro uccide ogni anno in Italia più di 1000 persone e ne contagia 3500. Secondo il Rapporto sull'introduzione della vaccinazione anti-Hpv nelle Regioni italiane (pubblicato sul sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità) è la seconda causa di morte in Europa per cancro tra le giovani tra 15 e 44 anni, dopo il tumore del seno. La Regione che fa registrare più casi è la Lombardia, seguita da Campania, Lazio e Sicilia.

L'efficacia. Tutti gli studi scientifici svolti fin ora dicono che il vaccino è sicuro, ben tollerato e in grado di prevenire fino al 70 per cento delle infezioni da papilloma, per cui il ministero della Salute continua a consigliare il pap-test per diagnosticare il tumore al collo dell'utero. Ma c'è un problema legato allo screening: più di 90 donne su 100 possono fare affidamento sui programmi di prevenzione nelle regioni del centro ma solo il 50 per cento nel Sud e isole. Esistono anche differenze comportamentali: partecipano a programmi di screening il 46,7 % delle donne al Nord, il 35,6% al Centro e soltanto il 27,4 % nel Sud e nelle isole. Il programma invece punta al raggiungimento del 95 per cento della popolazione femminile, con tre dosi di vaccino, entro i cinque anni dall’inizio. Il vaccino sarà comunque disponibile a pagamento in farmacia sotto prescrizione del medico ed è indicato per tutte le donne che non hanno ancora contratto l’infezione.

La diffusione. Il 'Gardasil', il vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica Merck e commercializzato dalla ditta Sanofi Pasteur in Europa già dal settembre del 2006, è disponibile in Italia soltanto dallo scorso marzo. Il ministero della Salute a gennaio ha raccomandato alle Regioni di organizzare una campagna di vaccinazione gratuita per tutte le dodicenni, ma soltanto la Basilicata e la Val d’Aosta hanno iniziato l'offerta.
Altre otto Regioni hanno in programma di iniziare a somministrare il vaccino il prossimo gennaio (Calabria, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto) e tre tra febbraio e giugno 2008 (Sardegna, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia). Le altre non hanno ancora previsto la data di inizio. Gli esperti prevedono che soltanto tra alcuni decenni si potrà calcolare l'efficacia del vaccino contro il papilloma virus. Il ministero quindi ha istituito la creazione delle anagrafi vaccinali informatizzate per stimare il futuro impatto della vaccinazione.


23 novembre 2007 - Adele Sarno - kwsalute.kataweb.it

In cella con 20 uomini: stuprata dal primo giorno

Nello stato di Parà, in Brasile, una ragazza è stata detenuta per furto in una cella insieme a 20 uomini. Per avere la sua razione di cibo doveva sottostare alle violenze del branco.


Accusata di furto, una ragazza minorenne, ma poco importa la sua età, è finita in cella con altri 20 uomini. Succede anche questo in Brasile, il paese delle contraddizioni dove la democrazia e il benessere convivono con la povertà più assoluta. La ragazza, manco a dirlo, ha subito i più svariati abusi da parte compagni di cella che avevano da 20 a 34 anni. Ma l'episodio più terribile riguarda la violenza sessuale che ha dovuto subire per mesi: fin dal primo giorno il branco l'ha ripetutamente stuprata in cambio del cibo.


Il caso è venuto a galla grazie alla denuncia dell'organizzazione umanitaria 'Children and Adolescent Defense Center' (Cedeca) che ha permesso ai media brasiliani di far emergere anche un altro episodio, del tutto analogo a questo: una ragazza di 23 anni è stata tenuta in cella per mesi con altri 70 uomini.


In Italia, non solo le donne sono detenute nelle braccia delle carceri separate da quelle maschili, ma anche le trasessuali vengono detenute insieme alla popolazione carceraria femminile.


23 Novembre 2007 - gay.it

Disturbi del comportamento alimentare

Si affinano le tecniche


Il 29 novembre si parlerà di “luoghi e spazi dei disturbi comportamento alimentare” nel corso della Conferenza Programmatica Regionale che si terrà a Perugia presso il Centro Congressi dell’Hotel Giò.
Presente tutto il gotha della sanità umbra, si discuterà dei D.C.A., sigla che individua i Disturbi del Comportamento Alimentare, che costituiscono oggi una delle emergenze sanitarie più preoccupanti dell’emisfero occidentale.
Il desiderio di mettere a fuoco alcuni dei problemi connessi con l’incremento e le mutazioni di questa patologia, fa da sfondo alla genesi di questo convegno. Per la natura stessa del disturbo, il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare richiede il concorso di specialisti diversi, in una strategia multi dimensionale ben concertata: i professionisti devono possedere competenze generali e specifiche insieme, capacità di prestare attenzione ai sintomi e, allo stesso tempo, di guardare sempre al di là di essi, disponibilità al lavoro di squadra e consuetudine con esso.
I servizi coinvolti nella ricerca di cui si riferirà al convegno sono: la Struttura Riabilitativa “Palazzo Francisci” di Todi di competenza della U.S.L. 2, il Servizio Ambulatoriale DCA della U.S.L. 4 di Terni e il Servizio Integrato DI.MI.SEM - della Clinica Psichiatrica dell’ Azienda Ospedaliera di Perugia e dell’ Università di Perugia.

Dal tempo in cui dell’anoressia si occupavano, in Umbria, solo i medici e gli psicologi del Centro di neuropsichiatria infantile di Ponte della Pietra di Perugia, col valido supporto di qualche specialista in endocrinologia dell’Università di Perugia, molta acqua sembra passata sotto i ponti e c’è da augurarsi che le esperienze acquisite non vadano disperse in uno dei tanti processi di riorganizzazione sanitaria finalizzati ad apparenti risparmi.
La principale di queste esperienze, nata dal reparto di Pediatria dell’ospedale di Todi e concretizzatisi nel centro di Palazzo Francisci della città di Jacopone, ha potuto prosperare anche perché il collegamento, magari solo logistico, col nosocomio locale non è mai mancato.
Sarebbe opportuno, anche se ancora nessuno sembra preoccuparsi, che tale collegamento che consente la permanenza a Todi del centro D.C.A, non vada perso col trasferimento della struttura ospedaliera a Pantalla.
Anzi, forse, lo sviluppo ulteriore di tale centro potrebbe meglio realizzarsi proprio col suo insediarsi in parte dei locali del vecchio ospedale di via Matteotti, che non è avulso da un tessuto urbano in cui i pazienti possono trovare la migliore accoglienza.

Una interessante tavola rotonda sulla “Comunicazione e media nei Disturbi del Comportamento Alimentare” concluderà il convegno, con la partecipazione di noti “comunicatori”: Raffaele Rauty, Concita De Gregorio (La Repubblica), Elisabetta Proietti (Redattore Sociale), Alessandra Baduel (La Repubblica), Antonia Mulas (Fotografa e regista) e c’è da scommettere che il recente exploit di Oliviero Toscani in tema di anoressia sarà al centro del dibattito.


24/11/07 - iltamtam.it

Minacce e richieste di denaro

Arrestati due bulli informatici


I due volevano 30 euro per uscire a divertirsi il sabato sera. Alla fine la vittima si è confidato con la madre e sono scattate le indagini. La polizia ha fermato i due fuori da un liceo scientifico prima che ricevessero il denaro dal ragazzino


Milano, 23 novembre 2007 - Hanno minacciato e intimidito un sedicenne per farsi dare 30 euro, la cifra che sarebbe servita per uscire a divertirsi il sabato sera. Con questa accusa due bulli, di 18 e 16 anni, sono stati arrestati. Nel mirino era finito un loro conoscenza, che è stato bersagliato anche grazie a lettere mandate con un sistema di messaggistica via internet.


I due ragazzi sono stati bloccati mercoledì davanti al liceo scientifico Einstein, all'uscita di scuola. La loro vittima, infatti, è uno studente dell'istituto ma, secondo quanto riferito dalla polizia, tutti gli episodi sarebbero avvenuti all'esterno della scuola.


E' stata la madre del ragazzino ad accorgersi che qualcosa non andava controllando il suo telefonino cellulare: a quel punto il figlio ha confessato la situazione raccontando che da una quindicina di giorni riceveva dai due ragazzi minacce e anche qualche schiaffo davanti agli amici. Ma soprattutto che era subissato di messaggi minatori quando utilizzava un programma di messaggistica per parlare con i propri compagni e amici via internet.

Gli agenti del commissariato Monforte-Vittoria hanno, quindi, concordato un appuntamento per la consegna del denaro, 30 euro, e quando i due si sono presentati all'uscita di scuola e hanno preso i soldi sono stati bloccati. Il maggiorenne è stato processato per direttissima ed attualmente si trova agli arresti domiciliari, il minorenne si trova al 'Beccaria' in attesa della convalida da parte del Tribunale dei Minorenni. L'accusa ipotizzata per entrambi è di tentata estorsione in concorso.


23 Novembre 2007 - qn.quotidiano.net

Gps: più sicurezza per donne, bambini ed anziani

Il nuovo servizio di localizzazione "Perdix" permette di tenere traccia degli ultimi spostamenti di una persona


Garantire la sicurezza a tutti, soprattutto donne, bambini e anziani. A questo scopo è nato "Perdix", innovativo servizio di localizzazione personale e tracciamento satellitare, accessibile in modo autonomo via Internet, che verrà presentato alla vigilia della «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne» organizzata dall’Onu per il domenica 25 novembre, con una una serie di manifestazioni già a partire da sabato prossimo.

Perdix è un innovativo sistema che mette la tecnologia satellitare Gps al servizio dell’uso sociale e familiare in modo semplice, flessibile e autonomo. Infatti, grazie alla tecnologia Gps e alla trasmissione dati via Gprs, permette di essere costantemente informati della posizione e di tenere traccia degli ultimi spostamenti. Inoltre, il «Perdix Personal» è anche un vero e proprio cellulare semplificato, ideale per bambini e anziani. Il sistema è composto da due elementi principali: il dispositivo di localizzazione Gps (Global Positioning System) e il Portale web www.perdixperdix.it. La società produttrice è OmniaEvo, di Codroipo (Udine) controllata da Qnet (www.qnet.it)

Il dispositivo portatile «Perdix Personal» ha le dimensioni di un cellulare e può essere portato agevolmente con sè ovunque. Inoltre è anche un vero e proprio telefono semplificato, ideale per bambini e anziani che permette di ricevere le chiamate e di effettuare telefonate a tre numeri predefiniti. È dotato, in più, di un pulsante di emergenza per lanciare, in caso di pericolo, un sms di allarme contenente le esatte coordinate geografiche diretto a familiari, medici o Forze dell’Ordine che possono così accorrere tempestivamente sul posto, migliorando l’efficacia dell’intervento.

La caratteristica principale di «Perdix» è la semplicità: per utilizzare il servizio è infatti sufficiente saper navigare in internet. Inserendo nome utente e password nello spazio del portale apposito www.perdixperdix.it. Dopo ciò si può vedere su una mappa, in tempo reale e con un’approssimazione massima di circa 4 metri, dove si trova in quel momento il dispositivo di localizzazione. Tutto questo senza dover ricorrere a installazioni, attivazioni o complesse programmazioni poichè il «Perdix Personal» viene consegnato già pienamente funzionante e necessita solo di ricaricare la batteria. Nella versione base, l’uso del dispositivo portatile «Perdix» e l’abbonamento al servizio web costeranno complessivamente non più di 1,80 euro al giorno per il primo anno, con riduzione negli anni successivi. Il servizio sarà operativo dal prossimo 6 dicembre.

Perdix è anche uno strumento estremamente flessibile che si presta a una molteplicità di usi, come il soccorso sanitario d’emergenza, l’assistenza remota per disabili e malati di Alzheimer, l’antifurto satellitare per auto, moto e barche, la vigilanza su animali, la gestione di flotte private e mezzi pubblici (ambulanze, scuolabus, auto di servizio) e il monitoraggio ambientale. «Abbiamo realizzato un sistema coerente con la missione di OmniaEvo: estendere a un pubblico quanto più possibile ampio i vantaggi della tecnologia prestando particolare attenzione alle ricadute sociali», sottolinea Domenico Mangiacapra, presidente di Qnet e socio fondatore di OmniaEvo.

«Con Perdix ci rivolgiamo al mercato consumer e a quello business. Ma un’attenzione particolare la dedicheremo anche alla Pubblica amministrazione - spiega in conclusione Loredana Valentino, Amministratore delegato di OmniaEvo - perchè riteniamo che, grazie alla nostra soluzione, possa offrire servizi innovativi e più efficienti a una fascia di popolazione debole che è difficile ed estremamente costoso raggiungere con gli strumenti tradizionali».


24/11/07 - lastampa.it

Basta guerre nel mondo!