Denunciati in 8 per guida in stato di ebbrezza

Sanremo - Otto persone denunciate per guida in stato di ebbrezza con altrettanti patenti ritirate più due carte di circolazione e un motorino seguestrato. E' il bilancio del servizio di prevenzione e contrasto verso le condotte illecite alla guida attuato questa notte dal commissariato del capoluogo di provincia.

Nei controlli, che si sono svolti principalmente a Sanremo, sono state impiegate tre pattuglie, che hanno denunciato appunto otto persone, tutti uomini di età compresa tra 18 e 49 anni. Tra questi due ragazzi francesi, residenti a Mentone e Nizza. Uno dei denunciati è stato coinvolto nell’incidente avvenuto attorno alla mezzanotte sull’A10, tra San Bartolomeo ed Imperia. Nell'incidente sono stati coinvolti 5 veicoli, quattro autovetture ed un autoarticolato, in un tamponamento a catena, fortunatamente senza gravi conseguenze.

Il commissariato di Imperia fa sapere che da inizio anno le persone denunciate per abuso di alcol e droga sono circa 400.

A. Guglielmi - 08/12/07 - sanremonews.it

Perù, 4 giocatori sospesi per festino a luci rosse

LIMA - Quattro giocatori della nazionale peruviana sono stati sospesi a tempo indeterminato dalla loro federazione, per essere stati protagonisti di un festino a luci rosse a base di alcol.


I quattro sono Jefferson Farfan del Psv Eindhoven, Santiago Acasiete dell'Almeria, Claudio Pizarro del Chelsea e Andres Mendoza dello Shaktar Donetsk. L'episodio si è verificato nella notte del 18 novembre, per festeggiare il pareggio 1-1 contro il Brasile, in un incontro valido per le qualificazioni ai mondiali del 2010. La federazione peruviana non ha ancora deciso quali provvedimenti saranno presi nei loro confronti. (Agr)


08/12/07 - instablog.org

Tamponamento in Autostrada

5 mezzi coinvolti e sei feriti lievi. Ritirata una patente


Imperia - Quattro automobili piu' un'autocisterna sono rimasti coinvolti, la scorsa notte, in un tamponamento a catena avvenuto sull'Autostrada dei Fiori tra i caselli di San Bartolomeo e Imperia Est, direzione Ventimiglia, all'interno della galleria Diano San Pietro. Sei i feriti, tutti lievi. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale della Sottosezione di Imperia Ovest, tre ambulanze della Croce Rossa, della Croce Bianca di Imperia e della Croce oro di Cervo e un'automedica del 118. L'impatto, intorno alla mezzanotte per cause tuttora in fase di accertamento. Gli agenti della polstrada, coordinati dal dirigente Andrea Frumento, hanno comunque sequestrato la patente di un uomo di 42 anni di Imperia, che guidava in stato di ebbrezza. Non si sa ancora se la colpa dell'incidente sia attribuibile a lui. Vero e' che mostrava un tasso di alcol nel sangue pari a 1,42, contro lo 0,5 permesso della legge. I sei feriti sono stati tutti accompagnati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Imperia e dimessi dopo le ordinarie cure mediche.

di Fabrizio Tenerelli - riviera24.it

Torino, ubriaco travolge e uccide donna

Torino - Stava camminando sul marciapiede di via Botticelli alla periferia della città quando è stata travolta da un'auto impazzita. L'incidente è accaduto attorno a mezza notte e mezza della notte di sabato a Torino e per la donna, una romena di 37 anni, Carmen Maceac ,non c'è stato nulla da fare.

Denunciato con l’accusa di omicidio colposo l'investitore, un italiano di 34 anni, risultato positivo, anche se di pochissimo, all'alcol test e che ha rifiutato di sottoporsi ad ulteriori analisi per accertare se avesse assunto altre sostanze.


08/12/07 - romagnaoggi.it

Stop all'alcol dopo le 17.30

L'assessore alla Attività produttive del comune Mimmo Spadoni ha firmato oggi l'ordinanza che vieta la vendita da asporto di bevande alcoliche nella zona della stazione ferroviaria. Rientrano nella delibera gli esercizi commerciali di piazzale Marconi, viale IV Novembre, via Turri, via Eritrea e via Paradisi. Resta invece possibile la somministrazione sul posto, cioè all'interno dei locali o nelle distese. In pratica sono esclusi dal provvedimento bar, birrerie, fast food. Nell'ordinanza, che entrerà in vigore tra 15 giorni, non rientra la storica enoteca Tricolore. 'L'amministrazione comunale è impegnata nella riqualificazione del quartiere della stazione con politiche volte al miglioramento della qualità urbana e del vivere civile'. Questo il commento dell'assessore Spadoni alla firma dell'ordinanza che mira ad eliminare gli oramai quotidiani episodi di bivacco e ubriachezza. L'amministrazione comunale è già intervenuta nella stessa zona negli anni scorsi con ordinanze che stabiliscono l'obbligo di chiusura alle 19,30 per le attività commerciali e artigianali di prodotti alimentari, comprese le bevande alcoliche. Nonostante questo, negli ultimi mesi gli abitanti hanno continuato a lamentare situazioni di forte disagio dovute a persone che consumavano alcolici lungo le strade in questione. Le multe per i titolari di esercizi che trasgredissero all'ordinanza vanno da 83 a 500 euro. Per casi di particolare gravità o recidiva è prevista la sospensione dell'attività di vendita fino ad un massimo di 20 giorni.


7-12-07 - telereggio.it

E' arrivata la "Scatola Rosa”

Il Grande Fratello per proteggere le donne al volante


Incidenti, guasti meccanici e aggressioni contro gli automobilisti sono i fattori che hanno spinto l'ANIA - Fondazione delle Compagnie d’Assicurazione per la sicurezza stradale - a ideare la "Scatola Rosa", presentata in anteprima al Motor Show di Bologna.
Il nome richiama quello della “scatola nera”, il dispositivo utilizzata da anni negli aeromobili per registrare i dati di volo. E il principio di funzionamento è esattamente lo stesso riadattato al diverso mezzo di trasporto.
Nello specifico questo dispositivo sfrutta una memoria digitale installata a bordo e collegata 24 ore su 24 con una centrale operativa che sarà avvertita in tempo, dell’incidente con tanto di geolocalizzazione satellitare.

In caso di guasto meccanico o di aggressione, la guidatrice può invece richiedere soccorso immediato premendo un apposito pulsante in auto o su un telecomando attivabile nei pressi dell’autovettura.

Il progetto dell’ANIA prevede in una prima fase l’installazione di 2 mila Scatole Rosa e le prime 500 donne che la richiederanno presso lo stand della Fondazione ANIA al Motor Show di Bologna beneficeranno dell’installazione gratuita con un canone di 3 anni interamente finanziato dalla Fondazione.
“Con questo progetto – ha dichiarato il Presidente dell’ANIA Fabio Cerchiai – le compagnie di assicurazione intendono offrire alle donne un servizio personalizzato di assistenza stradale e soccorso sanitario in caso di incidente oltre che, in un momento particolarmente delicato per la protezione fisica delle donne, testimoniare una necessaria sensibilità a fornire loro un efficiente strumento di tutela della sicurezza personale”. Inoltre, a partire da gennaio 2008, verrà realizzata un’area “rosa” dedicata all’iniziativa nel portale www.smaniadisicurezza.it. Ogni donna potrà seguire un percorso per migliorare la propria formazione teorica e pratica alla guida. Le migliori 1.500 guidatrici “virtuali” riceveranno gratuitamente il nuovo dispositivo e le migliori cento classificate potranno partecipare ad un corso di guida sicura presso l’Autodromo di Misano Adriatico.

Va ricordato, infine, che nonostante i luoghi comuni, le donne al volante hanno storicamente un’esposizione al rischio d’incidente stradale minore rispetto agli uomini. Nel 2005, tuttavia, si sono registrati 1.158 morti appartenenti al mondo femminile, con un incremento del 2,2% rispetto al 2004. Va poi sottolineato come anche le donne non siano esenti da alcuni comportamenti scorretti alla guida che si ritenevano peculiari del mondo maschile. L’Osservatorio Permanente sulle stragi del sabato sera ha pubblicato un dato che fa riflettere: nei primi 6 mesi del 2007, il 5,5% delle donne sottoposte all’alcol test dalle forze dell’ordine è risultato positivo alla prova dell’etilometro. A questo proposito, lo stesso Presidente dell’ANIA, Fabio Cerchiai, ha anticipato, in occasione della presentazione del progetto al Salone di Bologna, che è in corso la sperimentazione di un dispositivo simile alle "Scatole Rosa" contro le stragi del sabato sera. Secondo Cerchiai, infatti,i prossimi destinatari di un'iniziativa simile saranno i "giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni", mentre, allo stesso tempo, è in corso di studio un satellitare ideato per le due ruote.


7-12-07 - omniauto.it

Albese: controlli serrati dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Alba hanno eseguito negli ultimi due giorni una serie di controlli su strada mirati al contrasto della guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di sostanze alcoliche, fenomeno che è tra le principali cause del verificarsi di incidenti stradali.

Il bilancio dell’operazione, conclusasi nelle prime ore di questa mattina, è di 5 automobilisti denunciati alla Procura della Repubblica di Alba per il reato di guida in stato di ebbrezza e, contestualmente, segnalati alla Prefettura di Cuneo per la sospensione della validità della loro patente di guida.

Per quattro automobilisti su cinque indagati la percentuale di alcool nel sangue è risultata essere superiore all’1,00 %, soglia oltre la quale lo stato di euforia viene sostituito da uno stato di confusione mentale e di totale perdita della lucidità con conseguente sonnolenza molto intensa, con tutti i rischi che ne derivano.

Particolarmente grave il caso di un pensionato 58enne originario delle Langhe sorpreso ubriaco alla guida della propria vettura per la settima volta nell’arco degli ultimi cinque anni ed addirittura, sottoposto alla prova dell’ETILOMETRO, risultato con un tasso alcolemico nel sangue di ben 2,92% (quasi sei volte superiore al limite di legge fissato in 0,5 %). Per lui, alla luce delle recenti e più incisive modifiche normative, questa volta è scattato l’immediato e probabilmente definitivo ritiro della patente di guida ed il sequestro amministrativo del veicolo. L’uomo peraltro, oltre a non essere affatto nuovo a reati analoghi, ha anche numerosi precedenti penali per furto di superalcolici e più volte denunciato dai militari. Tre anni addietro si era reso protagonista di un investimento ai danni di un pedone che non ha ancora riacquistato la piena funzionalità delle gambe ed anche in quel caso venne accertata l’ubriachezza del conducente.


Richy Garino - 08/12/07 - targatocn.it

Si addormenta ubriaco al semaforo

DENUNCIATO DALLA POLIZIA


(AGI) - Firenze, 7 dic. - Era cosi' ubriaco da addormentarsi al volante e da fermarsi con l'auto a un semaforo. E cosi' l'hanno trovato gli agenti della Polizia Municipale che l'hanno multato e denunciato per guida in stato di ebbrezza e perche' privo di patente. E' accaduto la notte scorsa a Firenze. Il protagonista dell'episodio e' un cittadino peruviano. La pattuglia della Polizia Municipale, allertata dalla centrale operativa dei Carabinieri, ha trovato un veicolo fermo al semaforo di piazza Leopoldo: il conducente era appoggiato con la testa sul volante. Gli agenti hanno pensato a un malore e si sono avvicinati al veicolo, scoprendo pero' che il giovane stava dormendo. I vigili lo hanno quindi svegliato e hanno potuto constatare che il giovane era ubriaco e che quindi si era assopito, probabilmente durante il "tempo" del rosso semaforico, proprio perche' in stato di ebbrezza alcolica. Come peraltro e' risultato dalle prove effettuate con l'etilometro: il tasso alcolemico nel sangue era 2,02 e 1,97 grammo/litro a fronte di un limite massimo consentito di 0,50. Da accertamenti successivi e' emerso che il giovane era anche privo di patente.
Per lui e' scattata una denuncia penale per guida in stato di ebbrezza e perche' non aveva la patente. (AGI)


08/12/07 - agi.it

Sventato un furto di rame nella notte

Gallarate - Nella notte tra il 7 e l'8 dicembre i carabinieri della compagnia di Gallarate hanno effettuato un controllo straordinario del territorio, in particolare nei comuni di Gallarate, Somma Lombardo, Sesto Calende e Ternate, con il risultato di un furto sventato e di un arresto per spaccio di droga. Durante la notte, in particolare, sono state pattugliate assiduamente le zone residenziali ed industriali, nonchè diversi esercizi commerciali.

Grazie a questi controlli è stato sventato un furto di rame a Mercallo in via Torino dove, nei pressi di una ditta, sono stati notati due uomini che stavano caricando su un camion del materiale metallico. I due, un padre di 63 anni con precedenti e il figlio di 34 anni, sono stati fermati e arrestati con l'accusa di furto: la refurtiva, che consisteva in circa otto quintali di cavi in rame del valore di migliaia di euro, è stata restituita al proprietario. Un giovane di 20 anni è stato invece fermato con 10 grammi di sostanza stupefacente, hascish presumibilmente, a Ternate in via Mazzini: il ragazzo è stato denunciato per detenzione di droga ai fini di spaccio. Un altro ragazzo di 20 anni è stato fermato a Gallarate, in via carlo Noè, intorno alle 3.30 mentre viaggiava a bordo della sua auto tenendo un'andatura pericolosa: per lui è scattato invece il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza.


08/12/07 - varesenews.it

Donazione organi, educazione nelle scuole

"I giovani per la vita": la campagna per bambini e adolescenti dell'Agenzia regionale del Lazio per i trapianti


di Angela Napoletano


È difficile accettare la morte di una persona cara. Ma sapere di poter far rivivere una sua piccola parte – cuore, fegato, reni, cornee – in chi sta perdendo la vita lentamente, giorno dopo giorno, perché in attesa di un trapianto che potrebbe non arrivare mai, è un pensiero che può aiutare. «La donazione degli organi è un gesto che regala speranza, che dà vita» dice Carlo Umberto Casciani, presidente dell’Agenzia regionale del Lazio per i trapianti (Art). Che tuttavia avverte: «Le autorizzazioni all’espianto sono troppo poche, prigioniere di quell’irrazionalità emotiva che può essere superata solo con la cultura». E in particolare, con l’educazione al dono di sé.

Il pensiero di Casciani va alle nuove generazioni rappresentate, giovedì, dai bambini che nella sala Di Liegro di Palazzo Valentini hanno partecipato alla presentazione della giornata “I giovani per la vita”, l’evento di musica e spettacolo (in calendario per il prossimo 14 dicembre al Santuario del Divino Amore) che l’Agenzia laziale per i trapianti ha organizzato con il patrocinio del ministero della Pubblica Istruzione, del Comune e della Provincia di Roma per promuovere la cultura della donazione degli organi.

La giornata di venerdì prossimo sarà l’epilogo di una maratona che, per mesi, ha portato gli esperti dell’Art in 9 scuole superiori della Capitale e dell’area dei Castelli romani a spiegare quanto sia importante donare gli organi. Grafici e slides alla mano, i medici dell’Ente regionale per i trapianti hanno, per esempio, spiegato ai ragazzi che tra gennaio e ottobre 2007, nel Lazio, i donatori effettivi sono stati solo il 41,8% di quelli potenziali segnalati alle Asl. I casi in cui si sarebbe potuto effettuare l’espianto (possibile solo per chi muore nei reparti di rianimazione degli ospedali) sono stati infatti 172. Di questi, però, 50 hanno detto “No”. E per 37 è stata accertata la non idoneità clinica.

Al di là dei numeri che, pure, quantificano l’idea di un’emergenza che, spiega Casciani, «riguarda tutti gli organi ma in particolare cuore e fegato», il messaggio confezionato dall’Art per gli studenti è centrato sul valore della vita, sul significato religioso del donarsi e sul concetto di solidarietà sociale. «Siamo usufruttuari del nostro corpo – dice il presidente dell’Agenzia –, quando perdiamo la vita è bene che torni a chi ne ha bisogno». Ma come è stato accolto questo messaggio dai ragazzi delle scuole coinvolte dalla campagna 2007 “Cultura dei trapianti”? I liceali dell’istituto Leonardo Murialdo di Albano laziale «hanno partecipato con entusiasmo ai dibattiti – racconta la preside, Liliana Giglio – e ascoltato con grande attenzione». Al termine degli incontri «qualcuno ha fatto chiaramente capire che donerebbe i propri organi», dice la dirigente. Che aggiunge: «non so quanti di loro avessero in tasca il tesserino di dichiarazione sulla volontà di donazione, ma ho visto uno studente che ne ha disegnato uno per poi, simbolicamente, infilarselo in tasca».

Anche se il discorso sul trapianto degli organi non può prescindere dal pensiero della morte («portare il tesserino in tasca – dice Claudio Cecchini, assessore alle Politiche sociali – può far sì che si tragga del buono da qualcosa di spiacevole») l’esperienza dell’Art insegna che l’educazione alla donazione può essere fatta anche ai più piccoli.
Il progetto “I giovani per la vita” ha infatti coinvolto anche i bambini della scuola elementare Sacro Cuore di Gesù di Roma invitati a riflettere, seppure attraverso un semplice disegno o un breve tema, sull’importanza di donare agli altri qualcosa – qualsiasi cosa – di proprio. «L’educazione al dono si sé – spiega suor Paola D’Auria, testimonial della campagna – comincia da queste piccole cose. Impareranno più tardi cosa significhi dare la vita».


"Le Matite Colorate" cantano per i diritti umani

7 dicembre 2007 - romasette.it

Torino: violentava cugina, condannato a sei anni

TORINO - Un 29enne di Milano, affiliato ai Testimoni di Geova, è stato condannato dal Tribunale di Torino per violenza sessuale nei confronti di una cugina residente a Torino. Per l'accusa, tra il 1998 - quando la ragazza aveva nove anni e lui 18 - al 2005, ha costretto la giovane a subire abusi sessuali. La vicenda è venuta alla ribalta nel 2005 quando la ragazza ha confidato le violenze ad una educatrice. (Agr)


7 dicembre 2007 - instablog.org

Il contestato articolo sull'omofobia

ROMA (7 dicembre) - Alla Camera, in commissione Giustizia, sono state oggetto di una lunga diatriba tra i poli e nella stessa maggioranza. Al Senato, complicano la vita al decreto sicurezza. Le norme contro la discriminazione sessuale sono state inserite nel provvedimento licenziato giovedì per un soffio con la fiducia da Palazzo Madama con un emendamento del Prc, poi ritoccato.

Nel maxiemendamento varato dal governo e approvato da palazzo Madama, per venire incontro ai Teodem, non c'è infatti alcun riferimento esplicito alla discriminazione e alla violenza per motivi legati all'orientamento sessuale. Nel nuovo testo si fa riferimento solo al trattato di Amsterdam, che in sostanza prevede la stessa cosa, ma in modo più indiretto. Si dice cioè che sarà punito, sempre con gli stessi anni di reclusione, chiunque inciti a commettere atti di discriminazione di cui all'articolo 13, n.1 del Trattato di Amsterdam: una norma che parla di «discriminazioni fondate su sesso, razza, origine etnica, religione o convenzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali».

Nella proposta originaria, primo firmatario il capogruppo del Prc Giovanni Russo Spena, si prevedeva che venisse punito con la reclusione fino a tre anni chiunque «in qualsiasi modo diffonde idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere».


7 dicembre 2007 - ilmessaggero.it

Un giorno con il Dalai Lama

L’uomo che fa paura alla Cina


Ride, appena può ride. E quando vede un bambino il Dalai Lama si illumina. Se potesse si metterebbe a giocare con loro. Ma non può, non ne ha il tempo. E allora deve limitarsi a una battuta, a una carezza, a un inchino; gesti semplici ma sempre personali. Hai l’impressione che riesca a essere espansivo con i più svegli, rispettoso con i più timidi. Come faccia non lo sai. Ma quando lo incontri senti - anche tu che fanciullo non sei - una sensazione di serenità; il barlume di una pace interiore. E ti chiedi: ma è davvero questo l’uomo che spaventa la Cina?

Cerchi le sue armate e non le trovi. Come potrebbe averle il saggio che predica la compassione, il perdono, la non violenza? Lui ha perdonato davvero i cinesi che nel 1959 invasero brutalmente il suo Tibet costringengolo all’esilio. Elogia la loro grande cultura, li descrive come un popolo straordinario e denso di umanità. Fino a qualche anno fa rivendicava l’indipendenza per la sua terra, ora si limita a chiedere un po’ di autonomia. Ma Pechino non sente ragioni e minaccia, ricatta, punisce i Paesi che osano tendergli la mano, come sta avvenendo in questi giorni in Italia.

Al suo posto qualunque persona proverrebbe rancore, amarezza o, perlomeno, disincanto. Il Dalai Lama no. È fresco, entusiasta, fiducioso, come se il giorno del suo ritorno fosse imminente. Perlomeno così ti appare in tv o sul palco di un palazzetto, quando impartisce i suoi insegnamenti di fronte a migliaia di persone; ad esempio ieri a Milano in un Palasharp stracolmo e in composta ammirazione. Ma un dubbio ti resta. E se fosse l’ennesimo personaggio costruito ad arte da un esperto di comunicazione?
Poi quando lo conosci di persona, capisci.

La prima volta lo vidi nel 2001 per un’intervista e mi piacque molto; ieri l’ho incontrato durante una riunione riservata con Tibet House Switzerland Foundation, l’associazione che promuove la cultura tibetana. Sedici adulti e cinque bambini, a tu per tu con il Maestro. E ora non ho più incertezze sulla sua autenticità.

Non appena parla del suo popolo si fa serio: è preoccupato per l'affluso incessante dei cinesi che sta travolgendo l’equilibrio demografico del Tibet. Ringrazia con slancio le organizzazioni impegnate a fornire aiuti umanitari. Ma mai si lascia contagiare dall’odio. E scaccia subito i cattivi pensieri, con una risata contagiosa. Sa che la sua missione da noi è di aiutare gli occidentali, ricchi ma spesso tormentati, a ritrovare un equilibrio. E offre il suo insegnamento, invitando chi lo ascolta a liberarsi dalla sofferenza e dall’attaccamento, a trasformare la mente in senso positivo. Anziché tentare di convertire al buddhismo, supplica cristiani ed ebrei a restare fedeli alla proprie tradizioni, perché «i valori essenziali sono identici a tutte le religioni» e cambiare genera spesso confusione.

Non indica che una strada: quella del cuore, da percorrere con soave semplicità. Dunque senza prendersi troppo sul serio. Sul palco indossa una visiera da golfista, in ridicolo contrasto con la sua tonaca da monaco; ma ne ha bisogno per proteggere gli occhi dai riflettori. E se ne infischia. Quando gli chiedono perché nel buddhismo reincarnarsi in una donna è una delle forme più alte, lui replica fulmineo: «È più attraente». Ricorda che la chiarezza della mente rappresenta il segreto per una vita felice.
Congedandosi mi stringe il braccio: la presa è energica, intensa, rassicurante. Poi sorride e il volto si apre felice, come quello di un bambino.


08/12/07 - di Marcello Foa - ilgiornale.it

Incinta all'ottavo mese muore dopo corsa in 4 ospedali

NAPOLI - Prima alcuni dolori all'addome, poi la corsa: in quattro ospedali campani. Poi ancora la morte, sua e del bimbo che portava in grembo. Si è chiusa così la storia di Paola Cataldi, 36 anni, di Pompei (Napoli), all'ottavo mese di gravidanza: un decesso, il suo, sul quale la Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta e sul quale anche l'assessorato alla Sanità della Regione Campania ha avviato un'indagine interna. La storia inizia mercoledì pomeriggio: è allora che la Cataldi avverte i primi malori. La donna viene portata all'ospedale di Scafati, in provincia di Salerno, dove viene sottoposta ad uno screening ecografico ma dove non viene ricoverata. Durante la notte i dolori continuano. Così, all'alba di giovedì, il marito decide di portarla di nuovo in ospedale. La Cataldi arriva al nosocomio evangelico 'Villa Betania' nel quartiere Ponticelli di Napoli: lì i medici fanno capire che un ricovero è necessario, ma Paola decide di andare via e firma per le dimissioni. E' in auto, mentre la donna e il marito stanno tornando a casa, in autostrada, all'altezza di Torre del Greco, che la situazione appare ancora più grave. E' la volta del terzo ospedale, il 'Maresca' di Torre del Greco. La donna è in preda ad un'emorragia: i medici cercano di salvare il bimbo. Tutto invano; troppo tardi per il distacco della placenta. E' a questo punto che i medici decidono di effettuare un delicato intervento chirurgico. Le condizioni della Cataldi appaiono sempre più disperate. E' la volta dell'ultima corsa, verso il quarto ospedale, resa necessaria a causa dell'assenza della sala di rianimazione all'ospedale Maresca. Il '118' trasferisce, così, la donna all'ospedale 'La Schiana' di Pozzuoli. Lì Paola Cataldi muore. Ora sarà il sostituto procuratore Sica a cercare di far luce su quanto accaduto. La Procura di Torre Annunzia ha disposto l'acquisizione dell'intera documentazione sanitaria nei quattro ospedali dove la Cataldi è stata, oltre all'autopsia. A far luce sull'accaduto sarà anche la Regione Campania. L'assessorato alla sanità, infatti, ha avviato un'indagine interna per assumere le prime informazioni e verificare se siano state o meno rispettate tutte le procedure previste per la gestione di questo tipo di emergenze.


7 dicembre 2007 - ansa.it

Altamura: muore durante parto cesareo

La neonata sta bene. Identificati dieci sanitari: si ipotizza il reato di cooperazione in omicidio colposo


ALTAMURA (Bari) - Caterina Lomurno, 40 anni tra nove giorni, è morta mentre dava alla luce con parto cesareo il suo quarto figlio all'ospedale di Altamura, in provincia di Bari. La neonata sta bene. Secondo la denuncia presentata dal marito, durante l'intervento i medici sono usciti dalla sala operatoria e hanno detto a lui e agli altri familiari in attesa che c'erano complicazioni. Avrebbero quindi precisato che la bambina stava bene ma per la partoriente c'erano complicazioni. Poco più tardi, i sanitari sono usciti nuovamente e hanno riferito che la partoriente era morta.

IDENTIFICATI DIECI SANITARI - Sono una decina tra medici e paramedici dell'ospedale di Altamura le persone identificate dai carabinieri ai quali la procura di Bari potrebbe inviare informazioni di garanzia. Il reato ipotizzato è di cooperazione in omicidio colposo. Le informazioni di garanzia sono un atto dovuto per dare la possibilità agli indagati di nominare un consulente di fiducia che ha la facoltà di assistere all'autopsia che sarà eseguita lunedì prossimo. Il pm inquirente, Ciro Angelillis, ha fatto inoltre acquisire dai carabinieri la cartella clinica della donna - che pare fosse in buono stato di salute - e precedenti esami clinici e diagnostici a cui la partoriente si era sottoposta durante la gravidanza.


7 dicembre 2007 - corriere.it

Basta guerre nel mondo!