Ubriachi alla guida: giovani e single

UBRIACHI ALLA GUIDA, IDENTIKIT KILLER: E' GIOVANE SINGLE


dell'inviata Angela Abbrescia

SORRENTO (NAPOLI) - Beve poche volte al mese ma quando lo fa non si pone limiti, e spesso aggiunge droga a droga, associando all'alcol una sostanza stupefacente, quasi sempre cocaina: è questo il profilo di chi spesso provoca incidenti sulle nostre strade. E che magari ha anche altri comportamenti a rischio, come ad esempio avere rapporti sessuali occasionali senza proteggersi. L'identikit del nuovo consumatore del terzo millennio scaturisce da uno studio, durato dieci anni, e realizzato dai Servizi alcologici dell'area milanese su 2.000 pazienti; la più grande indagine di questo tipo mai realizzata in Italia, presentata al Congresso di Federserd in corso a Sorrento. Una tipologia, quella di chi abusa di alcol, ben diversa da quella dell'alcolista, che invece beve tutti i giorni ed è un vero e proprio dipendente, e che difficilmente provoca incidenti stradali, perché non guida più da tempo o non ha più l'auto. Ma questi abusatori, trentenni, prevalentemente maschi, diplomati e single, rischiano a lungo andare di entrare anch' essi nel girone infernale della dipendenza. Il loro numero comunque, come rileva lo studio curato da Biagio Sanfilippo e Alfio Lucchini, è in aumento.

Proprio la durata dell'indagine, che ha avuto tre fasi (dal 1995 al 1998, dal 1999 al 2001 e dal 2002 al 2006) ha permesso di capire come si è evoluto il fenomeno: gli abusatori in 10 anni sono raddoppiati, passando dal 20% al 40% sul totale dei pazienti dei servizi alcologici in esame. Sono in genere persone organicamente sane, spesso vivono da soli: "non sono - ha precisato Sanfilippo - i famosi bamboccioni". Ma è in generale tutta la tipologia delle persone dedite all'alcol che è cambiata: se agli inizi della ricerca erano in genere 45enni inseriti in un contesto sociale valido, con una famiglia e un lavoro, oggi l'età media è scesa a 43 anni, uno su tre è un poliabusatore - cioé mischia alcol e droga - i single sono passati dal 16 al 22%, i diplomati dal 12 al 22%, e uno su due ha disturbi psichiatrici. "Se a bere è un cocainomane - spieha Sanfilippo - l'alcol in genere serve o per potenziare l'effetto della droga oppure per sedarne l'effetto eccitante; se invece la sostanza "primaria" è l'alcol, la droga serve per "tenersi sù". Quanto ai disturbi psichiatrici, per il 45% del campione prescindono dall'alcol ed erano presenti già prima, per il 10% sono una conseguenza dell'alcolismo. Tre alcolisti su quattro sono maschi, ma nelle femmine - avvertono i coordinatori dello studio - in genere la patologia si presenta in forma più grave: "le donne - rivela l'esperto - si controllano meno, ce ne sono che arrivano a bere l'acqua di colonia".


30/10/07 - ansa.it

Tutto sulla sua campagna contro incidenti stradali

Firenze - La nuova fase della campagna, che prenderà il via giovedì 1° novembre, è stata presentata oggi a Palazzo Vecchio dall'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e da Giampaolo Pazzini. Erano presenti anche la vicecomandante della Polizia Municipale Patrizia Verrusio, Sergio Cianti dell'Associazione Europea familiari e vittime della strada, Giovanni Galli della Fondazione "Niccolò Galli" Anna Maria Cariglia della ditta Target, rappresentanti di Fondiaria-Sai e Sandro Coragli del Tanax, una delle discoteche coinvolte nell'azione di prevenzione,.
"I numeri degli incidenti continuano ad essere drammatici - ha spiegato l'assessore Cioni -: dal 1998 ad oggi le persone decedute a seguito di un sinistro stradale sono stati complessivamente 264 e i feriti 47.400. L'anno scorso si sono registrati 5.582 incidenti che sono costati la vita a 22 cittadini mentre ben 4.803 hanno causato ferite alle persone coinvolte. E anche quest'anno il bilancio degli incidenti è sempre più simile a un bollettino di guerra: già oggi abbiamo superato i 4.400 incidenti con 17 morti e oltre 3.700 feriti. Si tratta - ha aggiunto l'assessore Cioni - di dati che ci convincono, una volta di più, della necessità di proseguire con le campagne di sensibilizzazione sui temi della sicurezza stradale per promuovere in tutti i cittadini, e in particolar modo nei più giovani, l'importanza del rispetto delle regole". E proprio per catturare l'attenzione di giovani e adolescenti quest'anno l'Amministrazione comunale può contare su un testimonial riconoscibile e apprezzato dal target di riferimento, il calciatore della Fiorentina Giampaolo Pazzini. Sarà suo il volto che apparirà nei manifesti, nelle locandine, negli stendardi e nelle cartoline che saranno affissi e distribuiti in città a partire dal 1° novembre. Pazzini parteciperà anche ad alcune iniziative con studenti degli istituti superiori della città sempre sul tema della sicurezza stradale insieme all'assessore Cioni e al comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini.
Ma la campagna andrà a cercare i giovani anche nei luoghi del divertimento come le discoteche. Anche quest'anno, infatti, tornano le azioni di sensibilizzazione contro l'abuso di alcol all'interno di quattro discoteche fiorentine che hanno offerto la loro collaborazione: Tenax, Maracanà, Space Electronic e Vipers. In concreto all'ingresso dei locali sarà collocato una postazione dove i frequentatori della discoteca potranno sottoporsi, su base volontaria, all'alcol test per verificare il tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. Previsti anche controlli da parte della Polizia Municipale con gli etilometri.
"Sono orgoglioso di essere testimonial di una campagna così importante - ha dichiarato Pazzini - e quando mi è stato chiesto ho subito accettato. Basta scorrere le pagine dei giornali per leggere di incidenti in cui perdono la vita tanti giovani, molti della mia età. Per questo quando ho potuto dare il mio contributo per fare qualcosa per fermare questa tragedia l'ho fatto volentieri".
"Ringrazio Pazzini per la sua preziosa collaborazione - ha continuato l'assessore Cioni - perché sono convinto che grazie al suo volto il messaggio della campagna arriverà ai giovani, tra le prime vittime sulle strade. Dobbiamo far capire a tutti che gli incidenti possono accadere a chiunque e che nella stragrande maggioranza dei casi dipendono da un comportamento scorretto. Un messaggio che deve essere ben compreso soprattutto dai più giovani. Per questo dedichiamo particolare attenzione all'informazione e alla prevenzione, ma dove necessario scatterà la repressione, ovvero le multe". L'assessore Cioni ha infine ringraziato Fondiaria-Sai per il suo prezioso sostegno garantito a tutte le campagne per la sicurezza stradale promosse dall'Amministrazione comunale, fin dalla prima, datata 2001, che aveva come protagonisti due calciatori della Fiorentina Francesco Toldo e Manuel Rui Costa.


30/10/07 - firenzeviola.it

Aids: studio corregge «età» del virus

Il virus dell'Aids sarebbe «sbarcato» negli Stati Uniti giá nel 1969, portatO probabilmente da un immigrato proveniente da Haiti. Lo afferma uno studio condotto da Michael Worobey, biologo evoluzionista dell'universitá dell' Arizona, confermando così molte delle ipotesi finora avanzate. Secondo questo studio, dunque, l'arrivo dell'Hiv risale a circa 12 anni prima dell'individuazione della malattia, avvenuta solo nel 1981. Lo studio è pubblicato sulla rivista Proceedings of the national academy of sciences (Pnas).

ANALISI SU SANGUE CONSERVATO - I ricercatori hanno analizzato il sangue, prelevato nel 1982 e 1983, da cinque immigrati haitiani insieme a quello di altri 117 pazienti di tutto il mondo, ritenuti fra i primi contagiati dal virus Hiv. Sangue che era stato conservato proprio a scopo di ricerca. Il virus sarebbe entrato ad Haiti, probabilmente dall'Africa centrale, all'incirca nel 1966 - sostengono gli scienziati - il che è compatibile con le stime finora fatte, per poi arrivare in America nel 1969. Una sola persona, quindi, arrivata in una grande città come Miami o New York, avrebbe permesso la circolazione indisturbata del virus per anni.

CONTAGIO RAMIFICATO - «L'infezione è passata da una persona a due, da due a quattro - ha spiegato Worobey - con una crescita continua ed esponenziale. Probabilmente per anni ha coinvolto un numero limitato di persone. Poi, in linea con un'espansione di tipo epidemico, è arrivata a centinaia di migliaia e solo a quel punto è stata individuata, all'inizio degli anni '80». Il percorso del virus nel mondo è da tempo oggetto di discussione scientifica. Arthur Pitchenik dell'universitá di Miami e coautore dello studio, ha curato nel 1979 degli immigrati haitiani a Miami con una malattia misteriosa che si sarebbe poi svelata come Aids. «Credo che questa ricerca chiarisca la storia dell'epidemia dell'Aids. Dati che prima erano solo teoria, ora assumono l'aspetto di evidenza oggettiva», ha concluso Pitchenik. I ricercatori sperano in questo modo di avere più informazioni sul virus per valutare anche il suo comportamento futuro. L'Aids ad oggi ha ucciso più di 25 millioni di persone e attualmente oltre 40 milioni sono contagiate dal virus.

30/10/07 - corriere.it

In aumento alcolisti ed eroinomani

Modena, report Ausl: in aumento alcolisti ed eroinomani


Modena - Dopo molti anni tornano ad aumentare gli eroinomani, mentre calano leggermente i consumatori di cocaina. Nel complesso 1.373 tossicodipendenti (nel 2005 erano 1336) hanno seguito un programma terapeutico presso i Servizi tossicodipendenze nel 2006.


Sono ancora invece pochissimi i consumatori di ecstasy assistiti, una tendenza dovuta al fatto che queste persone non si considerano drogate e, quindi, non richiedono spontaneamente interventi di cura; 790 persone si sono rivolte ai centri alcologici della nostra provincia (745 nel 2005), facendo registrare un aumento rispetto all'anno precedente; 248 persone hanno seguito corsi antifumo. Infine, sono state in cura anche 13 persone per problemi legati al gioco d’azzardo, un piccolo gruppo che rappresenta però il preoccupante segnale di un fenomeno che ha dimensioni molto consistenti.

E' il quadro che emerge dalla relazione annuale 2006 sulle attività del Settore Dipendenze Patologiche-Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Modena, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal Direttore Generale Azienda USL di Modena Giuseppe Caroli, dal Direttore Settore Dipendenze Patologiche Claudio Ferretti e dal Responsabile Osservatorio Dipendenze Patologiche Gianni Morandi.

Quello delle dipendenze è un fenomeno molto vasto - più di 2.500 persone seguite nel 2006 - al quale l'Azienda USL di Modena risponde con una rete di servizi - Servizi tossicodipendenze, Centri alcologici e Centri Antifumo - presenti nei sette distretti sanitari della nostra provincia e che assicurano l'assistenza a chi soffre di dipendenza da droga, alcol, tabacco e gioco d'azzardo. Una rete basata sulla collaborazione fra istituzioni pubbliche, privato sociale e associazioni di volontariato. Tra le esperienze innovative del 2006, va ricordato il laboratorio protetto per il reinserimento lavorativo di tossicodipendenti e alcolisti: un progetto, realizzato dalla cooperativa sociale modenese “I care”, che ha l’obiettivo di avviare percorsi di reinserimento sociale e lavorativo attraverso un tirocinio formativo la cui durata varia dai 3 ai 6 mesi.


Tossicodipendenti

Continuano a prevalere i consumatori d’eroina (75%), età media 36 anni, seguiti dai cocainomani (14%), età media 31 anni, e dai consumatori di cannabis (8%), età media 28 anni. Praticamente assenti i consumatori di ecstasy (10 casi) assistiti. Da segnalare che i SerT curano anche una quota significativa di tossicodipendenti non residenti nel modenese, inviati in terapia d’appoggio da altri SerT oppure domiciliati per lavoro o studio (7% nel 2006, rispetto alla media decennale oscillante tra il 4% ed il 10%).Relativamente ai 250 nuovi utenti, dopo anni di crescita dei cocainomani e di calo degli eroinomani, nel 2006 sembra invertirsi la tendenza, con nuovi eroinomani più giovani (in media 29enni) che tendono a presentarsi spontaneamente ai SerT; risultano invece leggermente più maturi i consumatori di cocaina, prevalentemente 30enni, con una percentuale decisamente più alta di uomini, quasi il triplo rispetto alle donne. Anche in questo caso si conferma che i consumatori non si percepiscono come drogati, bisognosi di assistenza, infatti la maggior parte delle persone seguite dalle strutture pubbliche è arrivata a curarsi solo dopo invio coatto (Prefettura, carcere, altri Servizi).


Alcolisti

L’abuso alcolico prevalente riguarda il vino (63%), seguito da birra (22%) e superalcolici (13%). L’età media complessiva si aggira sui 48 anni, più alta per le donne (49) rispetto ai maschi (47). Tra i 216 nuovi utenti 2006, il 20% (43 persone) è stato inviato dalla Commissione Medica Locale (si tratta di quelle persone a cui è stata ritirata la patente per guida in stato d’ebbrezza e giudicati come bisognosi di cure da parte di un Centro alcologico). In questo caso si tratta sempre di persone di sesso maschile, d’età media 40 anni, per l’80% lavoratori. Gli altri nuovi utenti raramente arrivano ai Centri alcologici per scelta volontaria; nella maggior parte dei casi sono inviati da enti terzi ai quali si erano rivolti inizialmente (ospedali, medico curante, altri servizi dell’Azienda USL o comunali).


Dipendenze da gioco d'azzardo

Fra le novità presentate nell’ultimo report ci sono i giocatori d’azzardo patologici. Sono 13 persone, in maggioranza maschi, perlopiù habituè di vari tipi di lotterie o utilizzatori di videogiochi da bar o da sale gioco. Sono la punta di un iceberg probabilmente ben più consistente, infatti, trattandosi di dipendenza da comportamenti legali, manca del tutto la disapprovazione sociale ed è quindi molto più lento il processo di consapevolezza della situazione patologia che si vive.


Indice di mortalità legato alle tossicodipendenze

Dall’analisi in corso, finora relativa al periodo 1981-2006 risulta una progressiva riduzione della mortalità dei tossicodipendenti per Aids (grazie alle terapie antivirali) e per overdose (grazie alle strategie regionali di riduzione del danno). Resta tendenzialmente stabile da un lato la mortalità dovuta a traumatismi (incidenti stradali, suicidi, omicidi), ed iniziano a manifestarsi costantemente decessi per tumori, problemi circolatori o respiratori, cirrosi, legati allo stile di vita dei tossicodipendenti. Per quanto riguarda gli alcolisti, dalla stessa ricerca riferita al periodo 1991-2006 (prima erano utenti della Salute Mentale) risulta che le prime cause di decesso sono i tumori, le cirrosi epatiche, le malattie del sistema circolatorio ed i traumatismi. Si tratta di patologie degenerative sulle quali potrebbe aver effetto solo un accesso precoce ai Centri alcologici.


Differenziazioni territoriali

Infine, da una comparazione della distribuzione territoriale degli utenti del Settore Dipendenze Patologiche rispetto alla popolazione generale, risulta che proporzionalmente i tossicodipendenti sono più presenti nelle aree urbanizzate ed economicamente sviluppate, mentre il numero degli alcolisti è più consistente nelle zone di collina e di montagna.


30/10/07 - bologna2000.com

Controlli sulle strade di Fossano

Riscontrati anche tassi 4 volte superiori al consentito

Fossano - Fine settimana di controlli sulle strade per i Carabinieri della Compagnia di Fossano "armati" di etilometro e telelaser hanno contestato 45 violazioni al Codice della Strada, ritirato 6 patenti e sequestrto un veicolo, oltre alla denuncia in stato di libertà di 4 persone per guida in stato di ebbrezza.

Per guida in stato di ebbrezza denuncia e ritiro di patenteper F.D., 19enne di Racconigi, risultato essere tre volte superiore al limite consentito (limite 0,5 g/l, quantità accertata 1,58 g/l); C.M., 38enne cittadino carrucese, quattro volte oltre il limite (2,17 g/l) e positivo anche all'esame sugli stupefacenti; M.A., 65enne residente a Mondovì, che a seguito di fuoriuscita autonoma della sede stradale e sottoposto agli accertamenti alcolemici da parte dei carabinieri di Morozzo risultava avere un quantitativo di alcool nel sangue pari a 1,58 g/l e C.E., residente a Tarantasca e trovato dai militari di Centallo con un tasso di 2,46 g/l.

Controlli eseguiti nei pressi dei locali notturni del Fossanese hanno permesso inoltre di acclarare lo stato di ubriachezza molesta da parte di alcuni giovani, contravvenzionati in quanto arrecavano disturbo.

"L'attività è risultata essere particolarmente efficace a livello dissuasivo, in particolare nei confronti dei giovani frequentatori della 'movida notturna' - spiega il comandante della Compagnia di Fossano cap. Carlo Emanuele Riccardi -. Abbiamo potuto osservare un più attento rispetto anche da parte dei gestori dei locali riguardo al limite imposto nella somministrazione di bevande alcoliche oltre l'orario consentito, che permette di divertirsi senza eccessi, dissuadendo viceversa coloro che, con i loro comportamenti, mettono a repentaglio l'incolumità altrui".


30/10/07 - grandain.com

Chiuso un pub

OPERAZIONI DEI CARABINIERI SUL MATESE: MILITARI FANNO CHIUDERE UN PUB


Una vasta operazione finalizzata a prevenire e reprimere illeciti di ogni genere è stata portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese diretta dal Capitano Salvatore Vitiello. Nella zona di Prata Sannita, i militari della locale Stazione, al comando del Maresciallo Giuseppe Sileo, hanno proceduto a controlli presso alcuni esercizi commerciali, durante i quali è stata disposta la chiusura di un PUB per una serie di violazioni in materia amministrativa e di tutela del lavoro. Infatti il titolare risultava avere alle sue dipendenze personale la cui assunzione non era stata mai regolarizzata. Presso un Supermarket invece, venivano riscontrate una serie di violazioni per carenze igienico-sanitarie, a cui seguiranno le previste sanzioni amministrative nei confronti del titolare. Ad Alife, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, diretti dal Maresciallo Giuseppe Calabrese, sorprendevano E.I., 33enne, di Alife, il quale veniva trovato in possesso di circa cinque grammi di “hashish”. La sostanza stupefacente veniva immediatamente sottoposta a sequestro mentre il giovane veniva deferito alle competenti Autorità. Sul suo conto continuano le indagini per accertare se la droga rinvenuta fosse destinata all’uso personale o allo spaccio locale di sostanze stupefacenti. A Dragoni, sempre i militari del N.O.R.M., denunciavano alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, G.G., 49enne, di Piedimonte Matese, poiché sorpreso alla guida della propria auto, una Mercedes 220, in stato di ebrezza alcolica. L’accertamento è stato eseguito con l’utilizzo dell’etilometro, il quale ha dato il risultato del tasso alcolemico pari a 2,69, vale a dire più di cinque volte del tasso massimo previsto dalla legge per potersi mettere alla guida che è pari a 0,50. Naturalmente ne è conseguito l’immediato ritiro della patente di guida ed il fermo del veicolo. Ad Alvignano, è stato invece sottoposto a controllo L.S., 25enne, del posto, il quale si trovava alla guida della propria autovettura. I militari hanno però scoperto che la patente di guida gli era stata ritirata un mese fa, poiché fu trovato alla guida, in possesso di sostanze stupefacenti. Si procedeva pertanto al sequestro immediato del veicolo e alle relative sanzioni amministrative nei confronti del giovane. Infine, sempre nel corso dei vari controlli, ad Ailano veniva recuperata un’autovettura Renault Clio, rubata qualche giorno fa ad una casalinga in provincia di Napoli. La donna ha voluto ringraziare personalmente i militari per la tempestività e la professionalità dimostrata nelle ricerche, nel recupero e nella restituzione del veicolo.


30/10/07 - lnx.casertasette.com

Un altro automobilista che aggredisce i Carabinieri

Essere fermati per un controllo e aggredire i Carabinieri sebra essere diventata prassi comune in Alto Canavese: a 24 ore dall’“incredibile” guidatore ubriaco di sabato notte, ecco un altro caso analogo.

Il tutto si è svolto a Rivarolo, verso le 5 della mattina, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo Radio Mobile della Compagnia di Ivrea hanno fermato per un normale controllo alla circolazione stradale una Wolkswagen Golf; il guidatore è apparso subito in evidente stato di ebbrezza, così i militari gli hanno intimato di sottoporsi al del tasso alcolico. A questo punto l’uomo, A. M. classe 1971, cittadino algerino residente in Feletto e regolare sul territorio italiano, s’è rifiutato di sottoporsi al controllo e, come ha visto che i militi procedevano comunque alla relativa contestazione della violazione, ha iniziato ad inveire con pesanti frasi ingiuriose e minacciose nei confronti dei militari.

Intanto giungeva sul posto il carro attrezzi per il conseguente recupero dell’automobile; alla vista del mezzo, l’uomo si gettava addosso al maresciallo che stava compilando gli atti colpendolo al volto con una testata così violenta da provocargli un trauma contusivo e discorsivo in regione cervicale e nasale. A seguito del trauma riportato, il militare è stato trasportato all’Ospedale ove gli è stata emessa una prognosi di ben 20 giorni.

L’Algerino è stato, ovviamente, arrestato per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali.


30/10/07 - localport.it

Abuso di alcol: guide per genitori e ragazzi

Roma – Nei ragazzi sotto i 16 anni bere sostanze alcoliche può produrre effetti sul sistema nervoso centrale e sull'intero organismo. Non esiste una quantità "sicura" per il consumo di alcol: si può solo parlare di quantità a basso rischio, ma i rischi esistono per qualsiasi livello di consumo. L'uso di alcol è visto spesso dagli adolescenti come un rituale avente lo scopo di creare legami e di permettere interazioni più distese: in sostanza, di sentirsi adulti. Ma l'abuso di alcol può essere la spia di condizioni psicopatologiche sottostanti, e quindi il proibire senz'altro ad un adolescente di assumere bevande alcoliche fa correre il rischio di ottenere un effetto contrario a quello voluto. Questi sono soltanto alcuni dei consigli contenuti nella doppia guida, per i genitori e per gli adolescenti, sull'abuso di alcol, realizzata dai medici dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma. Bere più bevande alcoliche in genere nel fine settimana è un nuovo stile di consumo, sempre più diffuso tra i giovani e, secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è addirittura in crescita. La guida offre ai genitori suggerimenti su come riconoscere i segnali di allarme, per poter affrontare la questione con i figli (per esempio, discutendo con loro sulle etichette delle bevande che li attirano, e spiegando loro che cosa è la gradazione alcolica).


30/10/07 - casertanews.it

Silb “lo stop all’alcol non produce miglioramenti”

“Il divieto di vendere alcolici dopo le due di notte introdotto dalla legge nazionale 160 e l’obbligo di chiusura per le discoteche alle 3 del mattino previsto dalla legge veneta limitano la libertà di divertimento senza produrre alcun effetto positivo in quanto incrementano il nomadismo notturno e quindi il rischio di incidenti, incentivano l’abusivismo, alimentano comportamenti trasgressivi nei giovani e il consumo di sostanze stupefacenti”. E’ quanto sostenuto da Renato Giacchetto, presidente del Silb, il Sindacato italiano dei locali da ballo, intervenuto ad una riunione della terza commissione del Consiglio regionale del Veneto sul tema dei divieti a vendere alcool.
In alternativa ai divieti, introdotti dalla legge Bianchi, ma anche dalla normativa veneta che però dovrebbe entrare in vigore da aprile del prossimo anno, i gestori delle discoteche propongono di introdurre ‘etilotest’ e ’steward’ nei locali notturni, l’obbligo del ‘guidatore designato’ a tasso alcolimetrico zero, il trasporto notturno gratuito per chi ha bevuto, incentivi ai gestori che somministrano bevande analcoliche, campagne di sensibilizzazione, informazione ed educazione rivolte ai giovani. Ma soprattutto i gestori chiedono più controlli sulle strade da parte delle forze dell’ordine, “unico strumento efficace - secondo il Silb - per abbattere il numero di incidenti sulle strade”.


30/10/07 - eurofinanza.it

Alcol: In Europa Si Beve Troppo e Male

Fegato Ko Per Sbornie Fine Settimana


Parigi, 29 ott. (Adnkronos Salute) - In Europa si beve sempre di piu', e sempre peggio. ''Molti cittadini del vecchio continente soffrono di gravi malattie epatiche causate dall'eccessivo consumo di alcolici. E, secondo i nostri ultimi dati, le cattive abitudini si stanno ormai diffondendo dal Nord Europa agli altri Paesi''. A lanciare l'allarme sono gli esperti riuniti a Parigi per l'Uegw (United Gastroenterology Week), in corso nella capitale d'Oltralpe. "Al di la' del consumo di alcolici, il modo in cui si beve sembra giocare un ruolo importante", ha sottolineato Massimo Pinzani del Dipartimento di medicina interna dell'Universita' di Firenze, rappresentante dell'European Association for the Study of the Liver nel comitato scientifico dell'Uegw.

Lo specialista italiano ha puntato il dito contro le 'sbornie del fine settimana'. "La rapida assunzione di grandi quantita' di alcol in pochi giorni puo' portare a un danno acuto del fegato. E questo anche se il consumo settimanale non supera i livelli giudicati a rischio", ha avvertito Pinzani. In pratica, e' come se il sistema metabolico del fegato finisse per essere 'intasato' dal massiccio dosaggio di alcolici concentrato in breve tempo, e non riuscisse a far fronte a questo eccesso. Un comportamento che, fino a poco tempo fa, era limitato a Paesi dell'Europa settentrionale e centrale. Ma che secondo gli specialisti sta ormai 'contagiando' anche il Sud.

Insomma, le sbornie del fine settimana stanno prendendo piede - soprattutto fra i giovani - in ogni parte del vecchio continente. Un fenomeno preoccupante, secondo i gastroenterologi riuniti a Parigi. Che, comunque, 'giocano in casa': "L'alcol rappresenta la prima causa di cirrosi in Francia - ha detto Philippe Mathurin del Servizio di Epatogastroenterologia del Chru di Lille - e questo nonostante dal 1960 si sia ridotto il consumo di vino pro-capite". Secondo un recente studio francese, infine, "basta un aumento dell'1% delle vendite di alcolici per portare a un + 0,282% il tasso di mortalita' da cirrosi''.

29.10.07 - notizie.yahoo.com

Teenager Italiani a Rischio Sbornie Fine Settimana

Intasano Pronto Soccorso


Parigi, 29 ott. (Adnkronos Salute) - Sempre piu' giovani italiani 'contagiati' dalla moda della sbornia del fine settimana. "Lo testimoniano i pronto soccorso intasati la domenica sera da ragazzi e ragazze, a volte giovanissimi, con coliche addominali violentissime, 'spia' di epatiti o pancreatiti da alcol".

Parola di Paolo Gionchetti, dell'ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna, e di Alessandro Armuzzi, della Columbus di Roma, che da Parigi condividono l'allarme sugli effetti della sbornia del fine settimana lanciato oggi all'Uegw (United Europea Gastroenterology Week), in corso nella capitale francese.

"Il problema - dicono gli specialisti all'ADNKRONOS SALUTE - e' che oggi vediamo il segno di questi eccessi in ragazzini, anche di 13 anni. A farne le spese, poi, sono molto spesso le giovanissime: nelle donne, infatti, la capacita' di metabolizzare l'alcol e' inferiore. E oggi troppe adolescenti bevono in discoteca o nei locali, sovente a stomaco vuoto".

Questo, assicura Armuzzi, peggiora le cose: il danno "e' piu' grave e anche difficilmente recuperabile". Insomma, un weekend di stravizi rischia di regalare un ricordo indelebile a fegato o pancreas. "Altro grave errore, quello di mescolare cocktail e super-alcolici: il contenuto di etanolo in queste bevande e' decisamente maggiore rispetto a vino e birra", conclude Gianchetti.


29.10.07 - notizie.yahoo.com

Allarme cocaina, è boom di rinoplastica

Rifarsi il naso distrutto dall’abuso di cocaina è l’ultima tendenza per i consumatori della polvere bianca.

La segnalazione giunge dal Congresso in corso a Sorrento di Federserd, la federazione degli operatori pubblici delle dipendenze che spiegano come la moda di sottoporsi ad interventi di rinoplastica si stia diffondendo a tal punto che i chirurghi hanno ormai delle vere e proprie liste d’attesa (5 mesi nelle cliniche private, oltre un anno negli ospedali).
Un intervento che dura due o tre ore al massimo e che oltretutto si può effettuare gratis in ospedale (dal momento che si tratta di un intervento per riparare un danno funzionale, indipendentemente dalla causa che lo ha provocato) o pagando circa diecimila euro in una struttura privata.

Fino a poco tempo fa, i casi di ricostruzione del naso - dicono gli esperti di Federserd - erano rarissimi, uno su cento cocainomani, quasi nessuna donna. E riguardavano per la quasi totalità vip dello spettacolo o manager. Ora la richiesta di questo intervento si è ampliata. Ci sono liste di attesa di cinque mesi in cliniche private e più di un anno e mezzo in ospedale, quasi quanto per una Tac. Non sono più rare le donne, e sono sempre più numerose le persone di tutti i ceti sociali.

“Si sniffa cocaina, si vede il naso danneggiato con grande difficoltà nella respirazione - dice Claudio Leonardi, coordinatore del Comitato scientifico della FeDerSerD, Servizio di Tossicodipendenza della Asl Roma C- si va dal chirurgo plastico per un intervento in una struttura privata, si paga una forte somma, si soffre un po’ e poi se non si è imparata la lezione e non ci si è curati, si torna a sniffare”.
“E’ un problema grave e in aumento” aggiunge Leonardi sottolineando come la situazione è ancor più grave “se si pensa che sono costretti alla ricostruzione del naso anche tanti giovanissimi, nei quali le mucose e la cartilagine sono più delicate.”

L’operazione, come spiega il professore Ezio Maria Nicodemi, specialista in chirurgia plastica, docente a contratto alla Scuola di specializzazione a Tor Vergata, consiste nell’utilizzare innesti cartilaginei e realizzare lembi di mucosa che servono a riattivare la funzione respiratoria compromessa dall’uso eccessivo di cocaina.

L’altro dato allarmante che emerge dal Congresso è l’ aumento del consumo di cocaina da parte delle donne, soprattutto giovani.
Se infatti - ha reso noto il presidente di Federserd - su 10 cocainomani in generale otto sono uomini e due donne, tra i giovani il rapporto è sei ragazzi e ben quattro ragazze.

E, come se non bastasse, rileva la Federserd, si sta diffondendo fra gli adolescenti anche un’altra moda pericolosissima: dopo la marijuana, l’ecstasy e la cocaina, arriva infatti la miscela da sniffare.
“Questo sniffare, o meglio respirare, le esalazioni che salgono dai serbatoi - spiega Leonardi - fino a poco tempo fa si registrava solo nei Paesi molto poveri. Adesso lo sniffare miscela e benzina è diffuso anche in Italia. E questo non solo perché‚ si tratta di uno stimolante ‘a costo zero’, ma anche perché‚ dà un’eccitazione, fa ‘viaggiare’ a un palmo da terra”.
Sono soprattutto gli adolescenti più timidi, spiega l’esperto, a respirare le esalazioni di miscela e benzina, perché‚ trovano così il coraggio per conquistare un ruolo nel branco e la forza negli approcci con le coetanee. In pratica, le sostanze contenute nella miscela e ancor più nella benzina (idrocarburi e additivi) sono altamente disinibenti perché, se aspirati, stimolano il sistema nervoso.
“Se fanno girare al massimo motorino e auto - spiega Leonardi - fanno girare al massimo anche il cervello. Se continua così, con la diffusione delle droghe, in poco tempo avremo una generazione di adulti con il cervello svanito”.


30/10/07 - noipress.it

Movida violenta, continua il forum

Ventenne muore per una bravata


Non si sono fermati all'alt dei carabinieri, dopo aver messo a segno una rapina, e Pasquale Guadagno, 20 anni, è stato ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere a Somma Vesuviana. Fermati i due complici 18enni. Di nuovo criminalità e violenza. Intanto i genitori continuano a scambiare informazioni sul forum


Rapina, ricettazione, resistenza e porto di arnesi da scasso: sono queste le accuse con le quali sono stati fermati i due diciottenni compagni di Pasquale Guadagno, il ragazzo di 20 anni ucciso con un colpo di pistola da un carabiniere a Somma Vesuviana, dopo aver forzato un posto di blocco e dopo un lungo inseguimento a bordo di un´auto rubata.
I ragazzi avevano appena messo a segno una rapina a Saviano. Il militare che ha sparato al ragazzo è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.

Violenza e giovani: un altro episodio che porta di nuovo alla ribalta il problema della criminalità in Campania. E sul forum i genitori, dopo i fatti di cronaca, continuano a scambiarsi informazioni

29.10.07 - napoli.repubblica.it

FREE BURMA

Vorrei provare a lanciare un messaggio da questo blog, altrimenti, se risultasse inutile, sarebbe meglio chiuderlo, tanto per i 10 utenti che lo leggono non farà grossa differenza.

La rivolta dei monaci buddisti in birmania, ha fatto il suo corso, e tutti i giornali si sono nuovamente lanciati a raccontarci, entusiasti, di mille minchiate intergalittiche.

Ma la Birmania è come 4 mesi fa, ovvero sotto assedio militare.

Come mai? Perchè paesi (scritto volutamente in minuscolo) come la cina e l'india, finanziano il governo militare birmano, con 1 milione e mezzo di armi all'anno, per poter sfruttare i giacimenti minerari ed energetici della zona. Essendo la zona "rossa", tutti i pacifisti hanno pensato bene di fare poco o niente, tanto il problema è la libertà di espressione in Italia.

Ora vorrei che per una volta destra e sinistra smettessero di pensare al loro orticello, soprattutto per un motivo umanitario.

Se poi ne voleste anche uno economico, perchè come ho detto spesso nessun governo si muove se non può guadagnarci niente, pensate che, esattamente come l'america (minuscolo) e anche peggio, india e soprattutto cina stanno sfruttando risorse energetiche in territori altrui; stanno inquinando senza attenersi al protocollo di kyoto, per un totale di 7 volte l'inquinamento complessivo del resto del mondo, usa esclusi, 3 volte quanto inquinano gli stati uniti; stanno sfruttando la schiavitù degli immigrati clandestini birmani (che guadagnano la metà dei già miseri 60 euro al mese degli schiavi cinesi), fottendosene allegramente di andare a vendere a gente che esalta i sindacati, fottendosene allegramente dei diritti civili per i quali i nostri genitori hanno lavorato tanto e che noi (voi) calpestiamo andando a comprare da cinesi e indiani e da quei negozi che vendono cose fatte in cina e india. Tutto questo lo paghiamo in aumento dei prezzi, in rovina per l'economia.

Propongo a tutti voi di mettere un logo semplice sul vostro blog con la scritta free burma, e fare un post a riguardo, perchè la lotta civile e pacifica di queste persone deve suscitare ancora l'attenzione della gente, e perchè se diventa diffusa dimostrerà alle nazioni potenti e straricche che ci sono ancora cose che si possono cambiare, con la forza di volontà e con la coesione tra persone civili.

I regimi militari e dittatoriali SONO UNA MERDA, DI DESTRA E DI SINISTRA. Urliamolo!

30/10/07 - di shmaicol - blog.libero.it/shmaicol

Basta guerre nel mondo!