Tragedia vicino a Forlì

Tragedia alla periferia di Forlì dove un gruppo di cicloamatori è stato investito da un'auto. Un uomo di 67 anni è morto e due sono ricoverati in gravi condizioni all'ospedale di Cesena. Un terzo ferito grave e altri sei ciclisti con lesioni di media gravità sono stati trasportati negli ospedali di Forlì e Faenza.

L'automobilista, un 53enne di Forlì, ha riferito di essere stato colpito da una crisi diabetica: forse svenuto e con il piede schiacciato sull'acceleratore, dopo aver falciato i ciclisti è finito in un fossato a 500 metri dal luogo dell'incidente. E' stato ricoverato per accertamenti, il test dell'etilometro non ha segnalato la presenza di alcol.


23/08/07 - sportal.it

[l'articolo in oggetto di quello di prima più corretto]

Precisazione importante

Sull'articolo


"Forli', automobilista travolge 10 ciclisti: un morto"


I controlli all'ospedale su alcol e droghe sono risultati negativi per cui si propende ad un malore del conducente, anche se purtroppo tragico. [m.d.r.]

Sicurezza stradale

Sicurezza stradale/ L'Asaps: in troppi la fanno ancora franca


Ancora una volta quando si parla di sicurezza stradale e di inasprimento delle norme in caso di guida in stato di ubriachezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, a farla franca saranno i conducenti scaltri e cosiddetti "esperti grazie al fatto che potranno opporre un rifiuto all'accertamento della propria condizione psicofisica da parte delle forze dell'ordine. Lo dice l'Asaps, l'associazione sostenitori amici della polizia stradale, in un comunicato a firma del presidente Giordano Biserni. Un rifiuto che si traduce - dice l'Asaps - nella possibilità pressoché automatica di vedere trasformata la propria condotta da reato penale ad illecito amministrativo.


"Speravamo - scrive l'associazione - che le recenti modifiche apportate al codice della strada, con il Decreto Legge n. 117 del 3 agosto 2007, potessero rivelarsi determinanti: invece, analizzato bene il testo, emerge l'esatto contrario. L'esigenza di punire le trasgressioni stradali più letali - guida sotto l'effetto di alcol e stupefacenti ed eccesso di velocità - con l'aggravamento del sistema sanzionatorio, era dettata dalla necessita' di creare innanzitutto una maggior deterrenza, possibile peraltro solo con il rinforzo degli organi di polizia stradale e con un maggior coordinamento. Tuttavia, la contemporanea istituzione di tre fasce progressive di violazione e la depenalizzazione del rifiuto da parte del conducente di sottoporsi ad accertamento della propria condizione psicofisica, hanno creato una situazione paradossale: basterà dire di no all'accertamento e quella condotta non potrà che diventare illecito amministrativo.


"Non riusciamo a capire perché il legislatore abbia intrapreso questa strada - dice Biserni - che eminenti esperti consultati concordano con noi nel definire assurda ed irragionevole e sospettabile di incostituzionalità. E' evidente, infatti, la disparità di trattamento tra conducenti che si trovano nelle medesime condizioni di fatto e di diritto". Poniamo il caso che persone in evidente stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti - spiega Biserni - vengano sorprese alla guida di veicoli: alcune soffieranno nell'etilometro o accetteranno di sottoporsi al narcotest, altre invece si rifiuteranno. "Le prime rischieranno sanzioni penali, mentre le seconde resteranno immuni da questa eventualità, configurandosi a loro carico semplici illeciti amministrativi, seppur pesanti". Si è così di fatto instaurata - dice l'Asaps - "un'ingiusta disparità di trattamento, che premia il più furbo o, paradossalmente, il più ubriaco".


Finendo con lo spuntare l'arma in più che il decreto legge pareva aver assicurato alle forze dell'ordine in fatto di contrasto alla guida spericolata. Un conducente che, per esempio, non riesca a soffiare nell'etilometro perché eccessivamente ebbro - e viene citato il caso di un ciclomotorista della provincia di Torino - potrà beneficiare dell'impossibilità della qualificazione del reato da lui commesso, perché il giudice non saprà in relazione a quale grado di ebbrezza giudicarlo (visto che sono previste tre fasce progressive di violazione, a seconda della quantità di alcol nel sangue, e questo rende praticamente impossibile un accertamento sintomatologico da parte della polizia giudiziaria, ndr) né potrà dirsi "non collaborativo" all'esecuzione del test. Infatti - rileva l'Asaps - "non ha rifiutato ma, semplicemente, non poteva". Si è dunque davanti - aggiunge Biserni - "ad una riconosciuta facoltà da parte di persone in evidente stato di ebbrezza di sottrarsi al controllo degli organi di polizia stradale, essendo ormai noto che, per evitare la giustizia in materia di sicurezza stradale, basta dire di no al poliziotto, al carabiniere o al vigile. Ci auguriamo che il legislatore intervenga per evitare che venga sancita per legge l'assoluta impunità.. Oggi, di fatto, la condizione è questa".


23/08/07 - canali.libero.it

Guida in stato d'ebbrezza, ritirate 4 patenti

RAVENNA – Gli agenti della PolStrada di Faenza hanno ritirato nella nottata tra mercoledì e giovedì quattro patenti per guida in stato d’ebbrezza.



Nel mirino delle forze dell’ordine sono finiti quattro automobilisti di età compresa tra 21 e 38 anni sorpresi lungo la Statale 16 Adriatica, all’altezza di Marina di Ravenna, alla guida con un tasso di alcol nel sangue superiore ai 0,50 grammi per litro consentiti dalla legge.



Il meno ubriaco è stato fermato con 0,96, mentre il più alticcio è risultato avere 2.20 gr/lt di alcol.


23/08/07 - romagnaoggi.it

Forli', automobilista travolge 10 ciclisti: un morto

FORLI'(23 agosto) - Un automobilista di 53 anni, G. S., ha travolto questa mattina sulla via Bidente, alla periferia di Forlì, 10 ciclisti ammazzandone uno, G.C.B., di 67 anni e rerendone 9. Due sono in gravi condizioni e sono stati ricoverati all'ospedale Bufalini di Cesena. Un terzo ferito in gravi condizioni e cinque ciclisti che hanno riportato lesioni di media gravità sono ricoverati a Forlì. Un altro, infine, è stato trasportato all'ospedale di Faenza. Le indagini sono coordinate dal Pm Alessandro Mancini.

Ancora poco chiara la dinamica dell'incidente, su cui indaga la polizia municipale. Il conducente dell'auto, un uomo di Forlì, e i ciclisti viaggiavano nella stessa direzione di marcia, da Forlì verso Mendola, quando l'automobilista ha travolto il gruppo di ciclisti, finendo poi in un fossato 500 metri più avanti. L'uomo ha riferito agli agenti di essere stato colpito da una crisi diabetica, e per questo avrebbe perso il controllo del veicolo: probabilmente svenuto, e con il piede schiacciato sull'acceleratore, dopo aver investito da dietro i ciclisti. Il conducente dell'auto è stato ricoverato all'ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì per accertamenti, mentre il test dell'etilometro compiuto immediatamente non avrebbe segnalato la presenza di alcol.


23/08/07 - ilmessaggero.it

Auto centra gruppo di cicloamatori a Forli'

Auto centra gruppo di cicloamatori a Forli', un morto e due feriti


Forlì, 23 agosto 2007

Un gruppo di cicloamatori è stato investito questa mattina, poco prima delle 8, da un'auto in via Bidente a Carpena, alla periferia di Forli'. Pesante il bilancio dell' incidente: uno dei ciclisti, un forlivese di 67 anni, Giancarlo Bianchi, è morto, due sono stati ricoverati in gravi condizioni all'ospedale Bufalini di Cesena, gli altri sette sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Forlì.

L'automobilista - G.S., 53 anni, residente a Forlì - dopo l'investimento ha proseguito la marcia a bordo della sua Opel Corsa, ma dopo circa mezzo chilometro, all'altezza di una rotonda, la vettura è finita in un fosso.

Secondo i primi accertamenti degli agenti della Polizia municipale, intervenuti assieme al 118 e al Pm di turno, il conducente non era sotto l'effetto di alcol o stupefacenti, ma più probabilmente in preda ad una crisi dovuta alle sue condizioni di salute.


23/08/07 - rai.it

Confiscata moto prestata ad un amico

ALBENGA

La proprietaria rischia di non vedere più la motocicletta e di dover pagare le spese per la custodia in un deposito a Leca d'Albenga


Presta la moto ad un amico per andare il discoteca, lui esagera con l'alcol e gli agenti della Polstrada lo denunciano per guida in stato di ebbrezza, sequestrando il mezzo. Quando l'avvocato chiede la riconsegna della Yamaha T-Max, la Prefettura respinge la richiesta in base a un decreto legge del 1992, secondo il quale "è sempre disposta la confisca del veicolo in tutti i casi in cui un ciclomotore o un motoveicolo sia stato adoperato per commettere un reato". La proprietaria rischia dunque di non vedere più la motocicletta e di dover pagare le spese per la custodia in un deposito a Leca d'Albenga, a causa del "favore".
Il sequestro è avvenuto a fine giugno e ieri mattina il legalealbenganese Mauro Vannucci (avvocato del possessore) ha depositato in tribunale un ricorso al giudice di pace. "La mia cliente è assolutamente estranea al reato di guida in stato di ebbrezza", scrive Vannucci nel reclamo. "Ad oggi, la proprietaria subisce un considerevole danno patrimoniale. Il sequestro preventivo per fini di difesa sociale non può sacrificare in modo indiscriminato i diritti patrimoniali dei cittadini, sottraendo loro la disponibilità di mezzi, che è lecita e non costituisce reato", sottolinea il legale.Vannucci ricorda anche la restituzione delle autovetture ai guidatori ubriachi, ordinata dal pubblico ministero savonese Alberto Landolfi.
"È inaccettabile questa disparità di trattamento tra chi guida unautomobile e chi viaggia a bordo di un motociclo o di un ciclomotore", aggiunge Vannucci, che osserva: "I diritti devono essere gli stessi per tutti e non possono cambiare in base al mezzo di trasporto. Se si applica alla lettera la normativa che ha colpito la mia assistita, si confiscano i veicoli a centinaia di motociclisti, nello stesso periodo in cui un magistrato decide di riconsegnare le automobili ai legittimi proprietari, responsabili dello stesso identico reato".


23/08/07 - ponentenotizie.it

Strade più sicure?

Il decreto del Ministro Bianchi garantisce strade più sicure?


Il decreto del Ministro Bianchi non fa sconti. Ora, sembrerebbe che sulle strade ci sia più sicurezza, il viaggiatore scorretto è avvisato. Eppure ho i miei dubbi. Questo perchè, senza fare eccessivo sociologismo, la composizione della società prevede sempre una parte di irriducibili, disaffezionati alla vita della comunità degli uomini, dediti a droghe ed alcol ( e qui il problema diventa sociale e delicato). Allora questi come si convincono ad essere autisti modelli? Non lo so se con la prevezione funzioni, forse il controllo dovrebbe essere a monte, a partire da coloro che costruiscono le auto, ma questo è un altro discorso.


Una cosa, però mi fa sorridere. Se i neopatentati non possono guidare automobili con velocità superiore a 50 km orari, io mi chiedo in quale mercato esistono questi tipo di auto? Non è forse certo che l'85% delle auto prodotte superi i 200 Km orari? Forse una bici elettrica, visto che quella a pedale può fare 35 km orari. Mah! sarà che la legge spesso è scritta non tenendo conto della realtà. Così come quella norma che prevede il controllo della quantità di alcol presente nell'organismo. Pare che i posti di blocco ne siano privi. Allora?


© Copyright Comincialitalia.net - 23/08/07 - comincialitalia.net

Donna ubriaca finisce contro un albero

Donna ubriaca finisce contro un albero e aggredisce i carabinieri


Ennesima "vittima" della piaga dell'alcolismo in provincia di Teramo. E' solo per puro caso o, se preferite, per fortuna, che l'acool (forse, sotto certi aspetti, peggio della droga per gli effetti a lunga scadenza sull'organismo) non abbia causato l'ennesimo triste episodio di morte a cui purtroppo capita ultimamente di assistere sempre più di frequente sulle strade della nostra provincia.

Ieri notte 21 agosto 2007 a Silvi Marina, verso le ore 2 antimeridiane, nei pressi del laghetto sito in centro una giovane donna della Lituana, S.N. di 26 anni, forse a causa della forte velocità e dello stato di alterazione psicofisica determinato dall'eccessiva assunzione di sostanze alcoliche, è finita fuori strada. La donna, che scorrazzava a bordo della sua autovettura Mercedes, classe A, avrebbe centrato in pieno un albero. Per fortuna senza conseguenze almeno immediate per la giovane. A poca distanza vi erano numerosi turisti che si trovavano in un locale notturno: quando sono accorsi sul posto per aiutarla, secondo la ricostruzione fornita ai carabinieri, venivano aggrediti.

In pratica son dovuti scappare per chiedere aiuto a loro volta ai militari. Sul posto è giunta una pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Giulianova. I militari hanno notato subito lo stato di alterazione psicofisica della donna e quando la invitavano a sottoporsi al test dell'etilometro, questa li avrebbe colpiti con calci e pugni, procurando loro piccole escoriazioni al volto ed alle braccia. L'alcool ha aumentato l'aggressività e la forza della donna, tant'è che i militari hanno dovuto faticare non poco per farla salire a bordo dell'auto di servizio, mentre i numerosi turisti assistevano increduli alla scena. Così è finita la notte brava di una giovane lituana, adesso detenuta nel carcere di Castrogno a Teramo con l'accusa di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

22/08/2007 - ilquotidiano.it

Aids: nuovi studi sul rischio contagio

ROMA – Un team di ricercatori ugandesi del Makerere University Institute of Public Health ha presentato a Sidney, durante la Conferenza internazionale sull’Aids, una ricerca che attesta quanto nell'uomo lavarsi i genitali immediatamente dopo aver avuto rapporti sessuali accresce il rischio di contrarre il virus dell’Hiv.

Le tesi sostenute sono state pubblicate sul New York Times e affermano che prima ci si lava, più alto è il rischio di infettarsi: entro tre minuti dal rapporto si ha il 2,3 per cento di probabilità di contrarre il virus dell’Aids, contro lo 0.4 per cento di chi aspetta più di dieci minuti prima di correre in bagno. Il risultato, di per sé sorprendente perchè va contro tutte le regole del buon senso per l’igiene intima, è frutto di uno studio condotto su oltre duemila uomini non circoncisi, di età compresa tra i quindici e i quantanove anni. L’obiettivo dei ricercatori è stato capire se lavarsi con cura potesse essere una valida alternativa alla circoncisione, efficace per proteggere dall’Aids.

Secondo Fredrick E. Makumbi, che ha guidato la ricerca, molte sono le spiegazioni possibili. Tra queste, l’esposizione prolungata all’acidità delle secrezioni vaginali che intacca la capacità del virus di sopravvivere sul pene, al contrario, il ph neutro dell’acqua potrebbe allungarne la vita. Intanto, negli Stati Uniti, a Seattle, è in corso un meeting di mille scienziati impegnati nella ricerca di vaccino per debellare la malattia: il Paese dove esistono le varianti più resistenti è l’Africa.
Per questo, più che un vaccino contro il virus stesso, gli scienziati ne stanno cercando uno che serva a prevenirne la trasmissione.


23/08/07 - diregiovani.it

Italia. Turco versus smart drugs

Si annunciano tempi piu' duri per gli amanti dello sballo fatto in casa. E' in arrivo, a settembre, un decreto del ministero della Salute che mette fuori legge due articoli piuttosto diffusi tra gli scaffali degli smart shop italiani- quei negozi dove, tra essenze, semi e piantine trovi anche prodotti naturali con effetti allucinogeni. Tempo fa era stata la volta della Salvia divinorum (in gergo 'Maria pastora'): la pianta psicoattiva messa fuori legge nel 2005. Oggi, con un decreto del ministro della Salute, Livia Turco, ad entrare nelle tabelle delle sostanze stupefacenti, e quindi a diventare illegali, saranno due semi che contengono Lsa (Amide di acido lisergico, gia' presente nelle tabelle, a differenza dei semi che la contengono) stretto parente dell'Lsd: quelli dell'Argyreia nervosa e dell'Ipomoea violacea.
Gia' nel 2005 questi semi erano finiti sotto la lente del ministero della Salute: alcuni ragazzi erano finiti al pronto soccorso dopo averne masticati. Nel giugno dell'anno scorso, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha inviato una segnalazione relativa "a sospette reazioni avverse", a seguito dell'ingestione di semi di Argyreia nervosa. Sempre l'anno scorso, quando un ragazzo di Bari e' precipitato dal balcone di casa dopo aver consumato semi di Ipomoea violacea (pianta della stessa specie e con proprieta' analoghe all'Argyreia nervosa) regolarmente acquistati in uno smart shop, la Procura della repubblica di Bari ha richiesto di sottoporre quei prodotti alla legislazione in materia di stupefacenti. Al riguardo, il ministro Livia Turco ha chiesto, per un eventuale inserimento dei semi nelle tabelle degli stupefacenti, il parere del Consiglio superiore di sanita'. Che, come spiega il farmacologo Silvio Grattini, presidente della V sezione (quella interessata alle sostanze psicotrope), ha dato parere positivo. "Abbiamo chiesto il divieto, perche' su quei due tipi di semi ci sono evidenze di tossicita'", spiega. Quindi, "non potranno piu' essere vendute nei negozi che non hanno specifica autorizzazione": gli smart shop, appunto. E il divieto arrivera' per decreto, dopo il parere della Solidarieta' sociale: "Tutto sara' regolamentato a settembre", conferma il sottosegretario Antonio Gaglione. Nessuna novita' in arrivo, invece, per le altre specialita' in vendita negli smart shop: "Niente, finche' non ci saranno analoghe evidenze tossicita'"

Cosa sono. Ne bastano 4 semi per per assaggiare i primi effetti allucinogeni: tranquillita', immagini psichedeliche, visioni dai colori accesi. Ma per un buon viaggio gli 'esperti' su internet ne consigliano almeno 8. L'Argyreia nervosa- i cui semi sono liberamente in vendita negli smart shop come su internet, ma che un decreto del ministero della Salute sta per mettere al bando- e' un pezzo importante della medicina e della cultura centramericana e indiana, ma oggi, spiega l'Istituto superiore di Sanita' (nel suo studio sulle smart drugs, anche sul sito www.iss.it), "cosi' come quelli di Ipomea violacea, vengono ricercati per la loro capacita' di indurre effetti psicoattivi del tutto sovrapponibili a quelli dell'Lsd, sebbene di minore intensita'". Le due piante (Argyreia nervosa e Ipomea violacea) contengono Lsa (amide di acido lisergico o Ergina): alcaloide psicoattivo parente stretto dell'Lsd. Venivano prescritte per la cura della gonorrea, della stranguria e dell'ulcera cronica. Le radici sono ancora oggi utilizzate dagli Indu' come tonico, antireumatico e nel trattamento delle malattie del sistema nervoso. Proprio i semi erano tradizionalmente utilizzati dai nativi americani nelle cerimonie religiose; erano, come spiegano i racconti dei conquistadores, importanti allucinogeni divinatori della religione azteca.
Gli effetti dell'Lsa hanno "una durata di circa 4-8 ore, sono associati ad una sensazione di tranquillita', disforia, effetti visivi psichedelici, visioni di colori accesi". Effetti che, ribadisce l'Istituto superiore di sanita', "sebbene di minore entita', sono simili a quelli dell'Lsd". Un seme di Argyreia contiene circa 0,25 mg di Lsa. Uno di Ipomea 0,01. "Pochi dati scientifici sono consultabili al fine di stabilire il quantitativo necessario di semi per un 'viaggio'- spiega l'Iss- ma sembra che circa quattro semi di Argyreia nervosa siano sufficienti per il manifestarsi degli effetti allucinogeni, mentre un buon 'viaggio' si ottiene con 8 semi. Lo stesso effetto si ottiene ingerendo 100 semi di Ipomea violacea". Negli smart shop, continua lo studio dell'Iss, i semi di Argyreia nervosa sono venduti come 'semi da collezione', "sebbene il numero di semi di una confezione corrisponda a cinque, cioe' al quantitativo necessario per un 'viaggio' con effetti allucinogeni".
Argyreia nervosa e Ipomea violacea crescono in Messico, Guatemala, India e Madagascar. Oggi sono coltivate prevalemente a scopo ornamentale. Per trovarne i semi basta recarsi in uno smart shop, o navigare su internet. Sono circa un centinaio, in Italia, gli smart shop, a quanto spiega il ministero della Salute (rispondendo ad una interrogazione parlamentare): "Vendono non solo prodotti di origine naturale e sintetica, ma anche prodotti destinati alla coltivazione di piante, nonche' accessori per fumo quali filtri, cartine, pipe, vaporizzatori". Solitamente "i composti sono venduti come profumatori ambientali o come semi da collezione, ma spesso vengono fumati o masticati, nonostante su molte confezioni sia apposta un'etichetta che sconsiglia un uso diverso da quello per il quale esse vengono ufficialmente commercializzate". Esistono poi in commercio "cocktail o mix- continua il ministero- di diverse sostanze create dagli stessi gestori sulla base di conoscenze del tutto empiriche". La vendita diretta non e' il solo canale: c'e' anche internet. Su e-bay, per esempio: i consumatori, nei tanti siti che gravitano attorno alle smart drugs, si consigliano vari venditori, con tanto di giudizi di qualita' e affidabilita'.

Reazioni. "Molto spesso i prodotti naturali vengono propagandati come innocui. E le persone li ritengono, proprio perche' naturali, anche sicuri. Ma ogni pianta non e' che un micro laboratorio chimico in cui si sintetizzano sostanze chimiche, che possono avere effetti tossici. Plaudo, quindi, all'iniziativa del ministro"di regolare per legge la diffusione di due semi contenenti Lsa. E' l'opinione di Luciano Caprino, professore di farmacologia alla Sapienza di Roma. "E' una battaglia che conduco da anni. Ogni prodotto, anche quelli naturali (fatti salvi quelli diffusi da lunghissimo tempo, come la camomilla o la valeriana) prima di entrare in commercio dovrebbero essere sottoposti a test di tossicita', come i medicamenti". Quindi, "Turco fa molto bene".

"Tutti gli interventi di questo governo sono di stampo proibizionista". Donatella Poretti, radicale della Rosa nel pugno, commenta cosi' la decisione di inserire nelle tabelle per gli stupefacenti anche due tipi di semi (quelli delle piante Impomoea violacea e Argyreia nervosa) con effetti allucinogeni, oggi in vendita liberamente su Intenet e negli smart shop. "Non che di alcuni non ce ne sia bisogno: non entro nel merito di questa decisione. Garattini e il Consiglio superiore di sanita' hanno sicuramente ragione". Ma, sottolinea, "colpisce questa univoca direzione di marcia. C'e' l'opportunita' di rivederle questa linea, a settembre, quando le commissioni Affari sociali e Giustizia della Camera affrontera' la riforma del testo unico sulle droghe".


22.08.07 - droghe.aduc.it

Dalla Cina vestiti alla formaldeide

La segnalazione arriva dai verdi amici di Ecoblog, e visto che qui su Pink parliamo spesso di vestiti, shopping, consigli di economia domestica, meglio ribadire il concetto anche per le nostre lettrici.


Se vi è capitato di acquistare abiti al mercatino cinese, o in negozi di abbigliamento che sapete importano vestiti dalla Cina allora lavate bene gli indumenti e fateli ventilare bene prima di indossarli, è la raccomandazione dell’Aduc per eliminare presunte tracce di formaldeide.


Secondo un’indagine della tv neozelandese, nei vestiti prodotti in Cina è stata riscontrata la presenza di formaldeide (sostanza cancerogena) 900 volte superiore a quanto consentito dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).


L’Aduc ha scritto una lettera ai Ministri della Salute, Livia Turco e dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani per saper se anche in Italia siano state fatte analisi dei tessuti provenienti dalla Cina e quali siano i risultati. Nel frattempo però, senza creare allarmismo, meglio un bucato in più che uno in meno.


22.08.07 - pinkblog.it

Ansia da ragazzi

Il 9% dei dei ragazzi italiani tra i 10 e i 14 anni presenta un disturbo psichico, di questi il 7% soffre d'ansia. Per combattere queste patologie, nei prossimi giorni sarà firmata a Firenze una Carta europea dei diritti e dei doveri per la tutela della salute mentale dei bambini e degli adolescenti. E' quanto emerso durante la presentazione del 13/mo congresso internazionale della società europea per la psichiatria dell'adolescenza e dell'infanzia (Escap), intitolato "Bridging the gaps", in programma nel capoluogo toscano dal 25 al 29 agosto.

Nel corso della presentazione è stata ricordata un'indagine, la prima del genere in Italia, condotta dal 2002 al 2005 su un campione di preadolescenti nell'ambito del progetto Prisma, dedicato ai disturbi mentali nei ragazzi. L'indagine ha evidenziato come all'interno del 9% dei ragazzi con problemi psichici, il 5% soffre di disturbi ossessivo-compulsivi, il 9,5% ha fobie sociali, il 9,1% ha l'agorafobia, mentre meno dell'1% presenta disturbi depressivi e l'1% registra disturbi nella condotta. I disturbi psichici - secondo i dati forniti dal ministero della Sanità - riguardano circa il 10% della popolazione in generale. In base poi ad alcune stime dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), il 20% dei soggetti in età evolutiva soffrirebbe di una qualche forma di disturbo mentale e il suicidio rappresenterebbe la terza causa di morte in età adolescenziale.

Sempre secondo quanto emerso oggi i problemi della salute mentale rappresentano un notevole costo per i vari Paesi e solo l'Europa investe nella salute mentale il 3-4% del proprio prodotto interno lordo. In occasione del convegno sarà firmata una carta dei diritti e dei doveri per la tutela della salute mentale dei bambini e degli adolescenti a livello europeo. Come spiegato dal professor Ernesto Caffo, presidente di Escap, "la carta di Firenze nasce con l'obiettivo di dare vita a un nuovo modello di psichiatria dell'infanzia nel quale possano trovare posto i diversi approcci esistenti. E' la prima dichiarazione dedicata alla salute mentale degli adolescenti, ben consci che interventi precoci possono evitare il nascere di malattie mentali negli adulti".

Al centro del congresso fiorentino saranno tutte le numerose problematiche legate alla salute mentale dei minori, dall'uso e abuso delle sostanze alcoliche nell'età adolescenziale, ai fenomeni di bullismo, ma anche i traumi dovuti ai conflitti bellici. In quest'ottica esperti di psichiatria palestinesi, israeliani e arabo israeliani, ma anche italiani e americani, appartenenti al gruppo Eurice (Empowerment and resilience in children everywhere), si ritroveranno a Firenze prima dell'inizio del congresso per discutere degli effetti della guerra sulla psiche di bambini e adolescenti. Il congresso fiorentino di Escap, vedrà inoltre il 24 agosto la consegna di uno speciale riconoscimento per meriti scientifici al professore Giovanni Bollea, fondatore della neuropsichiatria infantile in Italia e primo presidente italiano di Escap. (ANSA).

22/08/2007 - toscanaoggi.it

Non solo malasanità

Non solo malasanità: Crotone, esempio da seguire


Si parla sempre di malasanità, ma…Abbiamo trascorso gran parte delle tanto agognate vacanze ospiti presso l’ospedale Civile di Crotone: ammalarsi non è mai piacevole, ma quando accade lontano da casa, dove non si hanno punti di riferimento è decisamente peggio. Dobbiamo dire che la situazione ci è stata resa meno amara e difficile grazie all’umanità, alla solerzia e alla professionalità di tutto il personale ospedaliero del reparto di chirurgia uomini che è riuscito a sopperire con abnegazione e solerzia alle molte carenze esistenti.

Un grazie di cuore al dott.Costa del pronto soccorso che dimostrando grande professionalità ha prontamente emesso una diagnosi esatta, grazie al dott. Diaco che in un’afosa domenica pomeriggio è riuscito a trovare le “introvabili” bende elastiche con le quali ha potuto praticare il bendaggio occlusivo, grazie a tutti i medici del reparto che sono sempre stati presenti anche in giornate particolari come ferragosto e un grazie particolare a tutto il personale paramedico eccezionale per sensibilità e competenza.

E’ fondamentale, in momenti come questi trovare persone così: un grazie ancora con la speranza che possano essere un esempio da seguire.

Anna e Maurizio Spadoni - 22.08.07 - ilmessaggero.it

Basta guerre nel mondo!