Ubriaco investe pattuglia della polfer

Feriti due assistenti capo di Sanremo


Sanremo - Il conducente di una Renault Twingo ha perso il controllo della guida, in quanto sotto l'effetto dell'alcol ha invaso l'opposta corsia di marcia (dopo aver sbattuto contro il guard rail), investendo la Fiat Punto della Polizia.


Due assistenti capo della Polizia Ferroviaria di Sanremo che a bordo della loro vettura servizio stavano tornando da un controllo ordinario alla stazione ferroviaria di Taggia, sono rimasti feriti, con prognosi di 15 e 20 giorni, nella tarda serata di ieri, in zona Tre Ponti, nella citta' dei fiori, dopo esser stati investiti da una Renault Twingo che proveniva dall'opposta corsia di marcia e il cui conducente, ubriaco, aveva perso il controllo della guida.


Sul posto sono, poi, intervenuti i carabinieri. Il conducente della Twingo, un sanremese di 40 anni, aveva perso il controllo del volante andando a sbattere prima contro il guardavia e poi contro la parte anteriore della pattuglia. I due poliziotti hanno riportato contusioni varie e il classico colpo di frusta. La vettura d'ordinanza, invece, ha subito danni ingenti. Il conducente della Twingo sara' denunciato per guida in stato di ebbrezza. Sul posto sono intervenuti anche i volontari della Croce Rossa e i medici del 118.


di Fabrizio Tenerelli - 03/12/07 - riviera24.it

Danneggia sette auto

Guida in stato d'ebbrezza e danneggia sette auto


FORLI’ – Stava percorrendo via Ravegnana a Forlì nonostante avesse nel sangue un tasso alcolico superiore ai 0,50 gr/lt previsti dalla legge. Improvvisamente, all’altezza del Foro Boario, ha perso il controllo dell’automobile, una Ford Fiesta, tamponando un veicolo che lo precedeva. Nella collisione i mezzi sono finiti contro altri veicoli parcheggiati, danneggiandone sette. Per il protagonista del sinistro, avvenuto nella notte di sabato. immediato il ritiro della patente.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della PolStrada di Forlì. Alcuni minuti più tardi i poliziotti hanno ritirato la patente ad un ventenne anch’egli al volante nonostante qualche bicchiere di troppo. L’automobilista, un ventenne, aveva travolto con la sua Alfa Romeo il triangolo che segnalava l’incidente innescato precedentemente. Il test ha riscontrato la positività all'alcol.


03/12/07 - romagnaoggi.it

Padre 47enne tenta di uccidere la figlia

Tragedia per fortuna solo sfiorata l’altra sera a Forlimpopoli. Un uomo di 47 anni dello Sri Lanka, fuori di se, forse per aver alzato un po’ troppo il gomito, ha tentato di uccidere a coltellate la figlia 21enne. Tutto è cominciato verso le 19.30, quando al termine di un furibonda lite familiare l’uomo ha cominciato a mettere a soqquadro l’appartamento di viale Matteotti, 3. La figlia è riuscita ad evitare i colpi del padre e a mettersi in salvo sul balcone di casa.

Le grida disperate della ragazza hanno inevitabilmente attratto i vicini, che già erano in allarme per i rumori che provenivano da quell’abitazione. I vicini hanno riferito che non è la prima volta che in quella famiglia si scatenano liti verbali, ma mai di quella portata.

Immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Meldola, supportati dai colleghi della stazione di Forlimpopoli. Secondo gli agenti potrebbe essere proprio l’alcol la causa scatenante dell’episodio, che si sarebbe potuto tramutare facilmente in una tragedia familiare.

Angelo Warnakulasuriya, questo il nome del padre, è stato arrestato dagli uomini dell’Arma. Attualmente è detenuto presso il carcere di Forlì. Sarà il sostituto procuratore Fabio Di Vizio che coordina le indagini a decidere sulla sua sorte futura.


03/12/07 - romagnaoggi.it

Sicurezza Nazionale: è emergenza!

" Sicurezza Nazionale: è emergenza!" 18 Dicembre 2007 la Conferenza A.D.M.I. Terrorismo, mafie, incidenti stradali e sul lavoro, delinquenza comune, violenze carnali, sfruttamento dei minori e prostituzione minorile, violenza negli stadi, droga ed alcolismo, occultamento di cadaveri, infibulazioni si affiancano ai timori per una natura oltraggiata: allagamenti, inondazioni, incendi e frane, inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo ed ecomafie.


Quali proposte concrete e quali indicazioni per evitare le insidie alla Sicurezza, alla convivenza civile, alla vita dei cittadini, alla Democrazia?


Invitiamo ad inviarci, su questi temi, le vostre testimonianze o proposte da sottoporre agli organismi competenti all’e-mail dell’associazione: coraggio@staxoft.it www.admi.it


Vorremmo contribuire, come associazione di operatori della Sicurezza, a dare indicazioni utili al risanamento di alcune situazioni che, probabilmente, stanno divenendo pericolose per la pacifica convivenza.


Vorremmo contribuire a creare un’Italia più vivibile per tutti, senza più avvisi sui mezzi di trasporto "Attenzione ai borseggiatori" - come se fosse istituzionalizzata la presenza di ladri su autobus e metropolitane;


vorremmo vedere partite senza più squadre di calcio che giocano con il lutto al braccio mentre "accampamenti di disperati" rimangono presenti ai margini delle città nella più totale indifferenza;


vorremmo consigliare, proporre iniziative e richiedere attività che portino a maggiore Solidarietà e Sicurezza nel rispetto della dignità e della Libertà di ogni individuo;


vorremmo lanciare una campagna di informazione, per non ritrovarci a rimpiangere quello che non è stato fatto, ogni volta che avviene un fatto luttuoso...ed ogni giorno la cronaca ne registra sempre più;


vorremmo contribuire a proporre iniziative che facciano tornare la fiducia nella gente;


Non sarà facile, ma il il nostro obiettivo è dare indicazioni per assicurare una "migliore" Sicurezza affinchè si possa affermare: questa Si! è la Mia Italia!


www.admi.it - 03/12/07 - agoramagazine.it

Gli ritirano la patente e si uccide

Cuneo, 29enne temeva di perdere lavoro


Aveva paura di perdere il posto di lavoro, dopo che la polizia gli aveva ritirato la patente per un bicchiere di troppo, e si è ucciso. A compiere il tragico gesto è stato un 29enne della provincia di Cuneo che stava rientrando dopo una cena con gli amici e un'uscita al pub. Dopo aver visto l'esito dell'etilometro si è sentito spacciato: dopo essere tornato a casa con il padre ha preso la sua pistola da metronotte e si è sparato alla testa.


"Così perderò il lavoro: faccio l'autista alla Mondialpol, mi rovinate", ha detto più volte agli agenti, come riporta il quotidiano La Stampa. Gabriele Aimar, questo il nome della vittima, risiedeva a Cartignano, piccolo paese della Val Maira. Era quasi arrivato in paese quando è stato fermato dagli agenti. L'etilometro ha dato responso positivo, il suo tasso di alcolemia oltrepassava i limiti consentiti dalla legge. Una delle sanzioni previste è il ritiro immediato della patente.

Gabriele si è sentito con le spalle al muro: senza macchina forse avrebbe potuto perdere il lavoro. Tornando a casa, dopo che il padre lo era venuto a prendere, si sfogava ancora: "Anche se trovassi un altro posto, a Cuneo come ci vado?". Poi, entrato in casa, è salito nella sua stanza. Si è sparato in testa con la sua pistola d'ordinanza. E' morto per un multa. Dalla festa alla tragedia nella stessa notte.


03/12/07 - tgcom.mediaset.it

Alba: controlli contro le stragi del sabato sera

Sono 14 le persone denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Alba nel corso di un servizio - svoltosi durante il weekend e conclusosi nelle prime ore di questa mattina - mirato al contrasto del fenomeno delle 'stragi del sabato sera' lungo le principali arterie stradali della zona di competenza.

7 automobilisti, due donne e cinque uomini tutti di età compresa tra i 19 ed i 30 anni, sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di alcool, accertato mediante l’apparecchio etilometro all’uscita da discoteche o locali notturni. Per loro, oltre alla denuncia, è scattato il ritiro immediato della patente di guida ed il fermo amministrativo del mezzo.

3 automobilisti, una donna e due uomini, sono stati invece denunciati per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. E’ stato infatti accertato mediante visite mediche specialistiche che i tre avevano assunto droga prima di porsi alla guida delle loro vetture, poi sottoposte a fermo amministrativo dai militari.

2 giovani 18enni albesi sono stati inoltre denunciati per il reato di guida senza patente poiché mai conseguita. Per loro è scattato anche il sequestro del mezzo. 2 extracomunitari di origine marocchina sono stati infine denunciati per porto abusivo di armi in quanto, durante mirati controlli nelle zone di maggiore aggregazione giovanile, avevano indosso due coltelli a serramanico di genere proibito, subito sequestrati.

Elena Martini - 03/12/07 - targatocn.it

Fa il gradasso su You Tube

RISCHIA IL RITIRO DELLA PATENTE


GENOVA. 3 DIC. Il vizio di correre all'impazzata sull'autostrada e farsi vedere su You Tube, credendo anche di essere furbi, è proprio dei signori motociclisti. Stavolta è successo a un tizio che si è autoproclamato "Pazzo in moto", dal titolo dei due video apparsi sul sito sopracitato. Il simpatico personaggio ha fatto l'A7, da Genova Bolzaneto a Serravalle, in 14 minuti e 26 secondi (con una media di 180 km/ora), autostrada notoriamente a diciotto corsie e in perfetto rettilineo, quindi non c'è alcun pericolo per eventuali terzi che si trovassero a passare...o no? Peccato che adesso il centauro rischia una denuncia, il ritiro della patente e una sanzione pesantissima, sempre che la Polstrada riesca a beccarlo. Per fortuna non tutti i centauri sono come questo personaggio. (nella foto: una frame del video pubblicato su You Tube).

3/12/2007 - ligurianotizie.it

Uomini attenti, la sigaretta «manda in fumo» i capelli

Gli uomini hanno da oggi una ragione in più per stare alla larga dal fumo: un gruppo di ricercatori medici di Taiwan ha accertato che nel maschio il vizio della sigaretta accelera «in modo statisticamente significativo» la caduta dei capelli. La scoperta, riportata sull’ultimo numero della rivista «Archives of Dermatology» e pubblicata dal quotidiano Independent, è stata fatta studiando un campione di 750 uomini sui 65 anni d’età residenti in quell’isola cinese. Il tabacco, dicono i ricercatori, danneggia la micro-circolazione del sangue a livello dei follicoli. La caduta dei capelli è risultata molto più precoce tra gli asiatici che fumano venti o più sigarette al giorno, segnala lo studio che ha tenuto conto anche dei fattori ereditari, molto importanti nell’innesco della calvizie.

Nel luppolo una molecola anti-leucemia
In una molecola contenuta nel luppolo utilizzato per fare la birra, lo xantumolo, si nasconde la capacità di contrastare in laboratorio la moltiplicazione e la vitalità delle cellule tumorali, in modo particolare quelle della leucemia. La scoperta, tutta italiana, è stata presentata a Milano ed è stata appena pubblicata sulla rivista «Cancer» dall’equipe guidata da Adriana Albini, dell’Istituto scientifico MultiMedica di Milano, e da Nicoletta Ferrari, dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova. «I nostri studi - spiega Albini - mostrano come lo xantumolo possa inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali». Le promettenti caratteristiche anti-tumorali dello xantumolo ne suggerisce un suo uso come chemio-preventivo, ovviamente in combinazione con altri farmaci».

Studio Usa: troppe Tac aumentano il rischio di tumori
L’elevato numero di Tac effettuate in questi anni negli Stati Uniti potrebbe aver aumentato il rischio di tumori, a causa della quantità di radiazioni che l’esame comporta.
Tanto più che molte di esse vengono eseguite senza una reale necessità, anche nei bambini. A sostenerlo è stato un gruppo di radiologi della Columbia University di New York, che ha cercato di stimare le potenziali ricadute sulla salute della Tac. Negli Usa si effettuano ogni anno più di 62 milioni di Tac, un numero cresciuto di venti volte rispetto al 1980, quando all’anno ne venivano eseguite 3 milioni. Perché così tante? Secondo gli scienziati il motivo sarebbe un eccesso di difesa dei medici, che temendo di essere perseguiti penalmente per aver tralasciato qualcosa, o per non aver dato ascolto alla richiesta dei pazienti, prescrivono l’esame con eccessiva frequenza. Gli esperti della Columbia invece hanno messo in guardia che per effettuare la Tac vengono impiegate molte più radiazioni che non per una comune radiografia.


03/12/07 - lastampa.it

L’amore, il matrimonio e la felicità dei figli

ROMA, domenica, 2 dicembre 2007 (ZENIT.org).- La crescente tendenza alla convivenza, come alternativa al matrimonio, porta con sé gravi conseguenze per i figli. L’ultima conferma dei danni che subiscono i figli quando vengono cresciuti al di fuori di un matrimonio stabile tra un uomo e una donna è riportata in un esteso articolo pubblicato il 18 novembre dall’Associated Press.

L’articolo prende in rassegna una serie di studi e osserva che molti ricercatori e operatori sociali “affermano che il rischio di abusi sui bambini è notevolmente più elevato nelle strutture familiari non tradizionali”.

Tra gli studi citati vi è quello pubblicato sulla rivista della American Academy of Pediatrics nel 2005, secondo cui i bambini che vivono insieme ad adulti con cui non hanno vincoli di parentela risultano avere una probabilità 50 volte maggiore di morire per lesioni inflitte, rispetto ai bambini che vivono con i propri genitori biologici.

I bambini che vivono con genitori risposati o con un solo genitore – prosegue l’articolo – sono maggiormente esposti al rischio di violenza fisica o sessuale, secondo diversi studi di cui è coautore David Finkelhor, direttore del Crimes Against Children Research Center, dell’Università del New Hampshire.

“Il rischio (di abusi), per i bambini che non vivono in famiglie con due genitori, è maggiore”, ha riferito all’Associated Press Susan Orr, esperta di benessere dei bambini, del Department of Health and Human Services.

Il problema sussiste anche al di fuori degli Stati Uniti. Il 15 aprile, il quotidiano britannico Sunday Telegraph ha riferito che sette bambini minori di 16 anni erano stati uccisi nella sola Londra nei due mesi precedenti. Molti di questi crimini vengono commessi dai giovani, osserva il giornale.

La notizia ha portato i politici a promettere maggiori finanziamenti per le comunità svantaggiate. Ma l’articolo osserva che uno dei problemi principali è che gli adolescenti cresciuti in una famiglia con un solo genitore risultano maggiormente coinvolti in attività criminose. Almeno il 70% dei giovani delinquenti provengono da famiglie con un solo genitore.

Oggi in Inghilterra, rispetto a 30 anni fa, i bambini che vengono cresciuti solo dalla madre sono tre volte tanti, aggiunge il Telegraph. In altri termini, uno ogni quattro bambini cresce senza la figura paterna.

Il divorzio fa male

Il divorzio genera anche un’altra serie di difficoltà, tra cui anche quelle economiche. Secondo un articolo del quotidiano britannico Telegraph, del 7 luglio, uno studio svolto su più di 4000 persone ha rivelato che, in media, il reddito di un uomo aumenta dell’11% dopo il divorzio. Per contro, quello della donna subisce una contrazione del 17%.

Particolarmente colpite sono le madri con figli piccoli, che hanno maggiori difficoltà a conciliare le esigenze del lavoro con le responsabilità derivanti dalla famiglia.

“Abbiamo constatato che molte donne non lavorano affatto dopo la rottura del loro matrimonio, o si limitano a lavorare part-time, perché non si possono permettere di pagare una badante”, ha osservato Mieke Jansen, uno degli autori dello studio svolto da ricercatori dell’Università di Anversa, in Belgio.

Problemi analoghi sono emersi da studi svolti dall’Australian Institute of Family Studies. Secondo un articolo del quotidiano The Australian, del 10 luglio, non solo il divorzio comporta penalizzazioni economiche, ma esso porta anche alla infelicità e danneggia la salute sia fisica che mentale.

Lo studio dal titolo “Divorce and the Well-being of Older Australians”, mette a confronto le donne divorziate che rimangono single, con le vedove anch’esse rimaste single. Anche gli uomini fanno registrare problemi nel loro grado di felicità e di salute, ma le donne ne sono particolarmente soggette.

Un altro quotidiano australiano, il Sydney Morning Herald, ha affermato, il 14 agosto, che effettivamente il matrimonio rende più felici. L’economista svizzero Bruno Frey, durante una sua visita in Australia, ha riferito sulle conclusioni di un sondaggio svolto su 15.000 persone con più di 17 anni e incentrato sul rapporto fra felicità e matrimonio. Frey ha affermato che uno dei motivi per cui le persone sono più felici nel matrimonio è dovuto al maggiore grado di impegno che esiste fra i coniugi.

In Inghilterra, un recente rapporto dell'Office for National Statistics ha rivelato che le coppie sposate vivono più a lungo e godono di condizioni di salute migliori, secondo quanto riferito dal Times il 5 ottobre. Inoltre, anche i figli che vivono con i loro genitori sposati godono di una salute migliore e compiono un percorso di istruzione più avanzato.

Aumentano i fallimenti

Nonostante l’evidenza abbondante che attesta i danni derivanti dal divorzio, alcuni Paesi continuano a facilitarne l’accessibilità. Secondo il quotidiano spagnolo El País del 16 novembre, nel 2006 il numero dei divorzi è aumentato vertiginosamente del 74%. L’aumento si è verificato dopo che il governo socialista, nel luglio del 2005, ha modificato la legge sul divorzio, consentendo l’avvio della procedura senza il periodo di separazione di un anno, come era richiesto in precedenza.

Nell’insieme, in Spagna, nel 2006 sono stati celebrati 210.132 matrimoni, mentre 145.919 sono finiti in divorzio, separazione o dichiarazione di nullità.

Secondo un recente studio dell’Istituto per le politiche familiari (IPF) con sede in Spagna, l’Europa sta facendo registrare un declino nel matrimonio e un aumento dei divorzi. Il rapporto dal titolo “Evolution of the Family in Europe in 2007”, afferma che il numero dei matrimoni in Europa è diminuito del 22,3%, tra il 1980 e il 2005, mentre i divorzi sono aumentati del 55% nell’arco dello stesso periodo.

Gli ultimi dati mostrano una diminuzione dei divorzi in Inghilterra e Galles, ma ciò potrebbe essere dovuto in parte a un minor numero di matrimoni. Secondo un articolo pubblicato il 30 agosto sul quotidiano Guardian, nel 2006 hanno divorziato 132.562 coppie. Si tratta del dato più basso sin dal 1977. Le statistiche sono quelle ufficiali pubblicate dall'Office for National Statistics.

Il calo dei divorzi, tuttavia, segue il raggiungimento, nel 2005, del livello più basso dei matrimoni in Inghilterra e Galles, sin dal 1862, anno in cui è iniziata la registrazione.

Uno su tre

Inoltre, il 12 settembre, il Guardian ha pubblicato un articolo in cui si osserva che se si sommano tutti i divorzi degli ultimi decenni, si può desumere che più di 20 milioni di persone nel Regno Unito - ovvero un terzo della popolazione - sono toccati dal divorzio, sia come diretti interessati sia in quanto figli di divorziati.

I dati derivano da uno studio pubblicato dal Center for Separated Families, un’organizzazione che fornisce aiuto alle persone dopo la loro separazione.

Anche in Canada la famiglia è sotto pressione, secondo il quotidiano Globe and Mail del 12 settembre. Dagli ultimi dati risulta che, dal censimento nazionale del 2006, le coppie sposate sono ancora la maggioranza, attestandosi a quota 68,8%.

Ciò nonostante, il numero delle coppie conviventi si è più che raddoppiato, passando dal 7,2% di vent’anni fa, all’attuale 15,5% di tutte le famiglie censite. Anche il numero delle famiglie con un solo genitore è cresciuto, aumentando del 7,8% nel periodo 2001-2006.

Il fenomeno delle famiglie monoparentali, tuttavia, è più importante di quanto possa apparire dalla percentuale relativamente bassa di incidenza.

Infatti, considerando tutte le famiglie con figli, quelle con un solo genitore rappresentano ben il 26%. Ciò significa che più di 2,1 milioni di bambini vivono in una famiglia monoparentale.

Queste famiglie, come anche negli altri Paesi, risultano più povere. Nel 2005, il reddito medio domestico di una famiglia con due genitori in Canada era di 67.600 dollari canadesi (quasi 50 mila euro), secondo il Globe and Mail. Mentre per le famiglie monoreddito era di soli 30.000 dollari canadesi (20.400 euro).

“Il matrimonio rimane la migliore condizione in cui crescere figli felici e in salute”, secondo un editoriale pubblicato il giorno successivo sul Globe and Mail. Ma il tempo non può tornare indietro, aggiunge il giornale, e “le famiglie canadesi non sono in grado di dare ai propri figli la stabilità di cui hanno bisogno”.

Una simile conclusione è stata espressa in varie occasioni anche da Benedetto XVI. “L’amore devoto delle coppie sposate cristiane è una benedizione per il vostro Paese”, ha affermato il Pontefice il 19 novembre scorso ai vescovi del Kenya in visita “ad limina apostolorum”.

“Questo tesoro prezioso deve essere serbato a tutti i costi”, ha raccomandato. Un consiglio che i governi di tutti i Paesi farebbero bene a seguire.


02/12/2007 - zenit.org

Violenza sessuale: 19enne arrestato a Policoro

(ANSA)- MATERA, 2 DIC- Uno studente di 19 anni e' stato arrestato a Policoro (Matera) per violenza sessuale e lesioni nei confronti di una donna russa di 26. I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bergamo. Violenza sessuale e lesioni sarebbero state commesse dallo studente il 29 giugno scorso, in un paese del Bergamasco. Il giovane e' agli arresti domiciliari.


02/12/2007 - ansa.it

L'anoressia si riconosce nel cervello

Un sofisticato sistema di scansione rivela che i disturbi alimentari sono in relazione con l'attività cerebrale


LONDRA - L’anoressia sarebbe legata a specifici modelli di attività cerebrale. Le donne che hanno avuto a che fare con la malattia, e che da almeno un anno sono tornate nel peso-forma, avrebbero differenti comportamenti a livello cerebrale rispetto a chi questi problemi non li ha mai avuti. Ne dà notizia la BBC, riprendendo la ricerca compiuta dagli scienziati dell’università di Pittsburgh e pubblicata dall’”American Journal of Psychiatry”.


TEST SU 26 DONNE - Studiando il comportamento di 26 donne (13 in via di guarigione da problemi legati a disturbi alimentari e 13 sane), alle quali era stato chiesto di partecipare a un quiz dove ogni risposta esatta corrispondeva a un premio in denaro, il team del professor Walter Kaye ha analizzato il loro cervello, per vedere cosa succedesse durante le varie fasi del gioco.


SCANSIONE CEREBRALE - Utilizzando un sofisticato tipo di scansione cerebrale nota come “risonanza magnetica funzionale”, gli studiosi sono riusciti a evidenziare come nei due gruppi di donne la vittoria e la sconfitta influissero in maniera diversa sulle varie regioni del cervello. Mentre, infatti, la parte legata alle risposte emozionali mostrava forti differenze nelle persone sane, in quelle con un passato di anoressia alle spalle le differenze erano minime. Stando al dottor Kaye, per gli anoressici questo tipo di comportamento potrebbe avere conseguenze nella percezione del piacere del cibo, perché impedirebbe loro di apprezzarne l’importanza, vista la loro incapacità di sentire la differenza di un’esperienza negativa. In questo modo si spiegherebbe il motivo per cui anche coloro che soffrono di anoressia nervosa arriverebbero a negarsi il cibo pur di vedersi sempre più magri, indipendentemente dal fatto di mettere in pericolo la loro stessa vita.


REAZIONI DIFFERENTI - Sempre grazie allo studio americano è stato poi scoperto come un’altra area del cervello, chiamata “nucleus caudatus” (posta all’interno e da cui dipendono l’apprendimento e la memoria), fosse molto più attiva nelle donne ex anoressiche rispetto a quelle sane. “Il gruppo delle anoressiche tendeva ad essere esageratamente ed ossessivamente preoccupato per quanto riguarda i comportamenti da seguire – ha spiegato il professor Kaye – cercava regole dove non ce n’erano e pensava solo a non commettere errori. Generalmente, questo tipo di atteggiamento ha connotazioni positive, perché porta a fare attenzione ai dettagli, ad essere sempre il più corrette possibili ed è tipico di carriere come il medico o l’ingegnere. Ma se viene estremizzato, se diventa un’ossessione, può avere effetti dannosi”.



GIUDIZI POSITIVI SULLA RICERCA - Consensi ai risultati della ricerca americana sono arrivati anche dal professor Ian Frampton dell’Università di Exeter, che ha condotto lui stesso numerosi studi sull’anoressia: “Questa indagine è la dimostrazione di come il cervello rivesta un ruolo importante nei disturbi alimentari e di come esistano delle condizioni neurobiologiche che rendano una persona più vulnerabile di un’altra alla malattia”. Parere favorevole anche da parte delle associazioni che combattono i disordini alimentari. «Questi risultati sottolineano la complessità del problema – ha detto il portavoce della “Beating Eating Disorders” – e rivelano come l’anoressia debba essere trattata come un serio problema mentale e non come una sciocchezza legata a una dieta sbagliata o al desiderio di essere magri».


Simona Marchetti - 02 dicembre 2007 - corriere.it

Isolata la proteina che invecchia la pelle

Limitando la presenza della NF-kappa-B la pelle acquista maggiore spessore. Ma per test sull'uomo c'è da attendere


CALIFORNIA – I ricercatori della Stanford School of Medicine, in California, hanno isolato una proteina che sarebbe responsabile dell'invecchiamento della pelle. Secondo quanto riportato dalla Bbc, gli esperimenti, condotti su topi di due anni, hanno dimostrato che la proteina NF-kappa-B interviene in tutti i geni che finora sono ritenuti responsabili dell'invecchiamento epidermico, e che limitando la sua presenza si ottengono risultati sorprendenti: le cellule si riproducono più velocemente e la pelle acquista maggiore spessore. I risultati completi della ricerca sono stati pubblicati sull'ultimo numero di Genes and Development.


LA PROTEINA – Howard Chang, responsabile dello studio, ritiene che i risultati conseguiti dal proprio team indicano che l'invecchiamento epidermico non è frutto del logorio, ma di alcune precise modificazioni genetiche, dovute in questo caso dalla presenza della NF-kappa-B. E che il fenomeno sia quindi reversibile. «Abbiamo rilevato nei topi di due anni cui è stata bloccata la proteina un sorprendente ritorno alle prestazioni di riparazione e di crescita della pelle, comparabili a quelle delle cavie più giovani», ha commentato il dottor Chang.
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L'UOMO DEVE ATTENDERE - Nonostante sia immaginabile che la proteina del ringiovanimento trovi in futuro applicazioni in campo cosmetico, i ricercatori chiariscono di non aver trovato il segreto dell'eterna giovinezza. I loro sforzi sono mirati alla scoperta di tecniche che agevolino la rigenerazione dei tessuti dopo gli interventi chirurgici e in caso di ferite. Soprattutto per i meno giovani. Gli studi inoltre devono ancora essere perfezionati, visto che la loro efficacia sui topi non indica necessariamente una compatibilità con il patrimonio genetico umano. Howard Chang, anzi, mette in guardia sull'immediata adattabilità dei risultati all'uomo. Bloccare semplicemente la proteina NF-kappa-B avrebbe anche altri effetti, ancora non indagati, sul corpo umano.


Gabriele De Palma - 30 novembre 2007 - corriere.it

Voleva uscire di casa in pigiama

Il marito la riduce in fin di vita


Un dramma della depressione o forse no. È incerto il movente che ha spinto il marito a strangolare la moglie, Evelina Conti 47 anni: ora è ricoverata in condizioni disperate. In carcere è finito Angelo Andreis, imprenditore di 53 anni, titolare di una ditta di riciclaggio di materiale plastico l’Acf.
Teatro della tragedia, Gussago, paese del Bresciano, una delle porte d’accesso della Franciacorta. Un cascinale della frazione di via Barco, come avviene da queste parti, un po’ abitazione un po’ azienda. Evelina Conti ora lotta tra la vita e la morte in terapia intensiva alla Clinica Sant’ Anna: sarebbe in stato di morte cerebrale. Il dramma si è consumato ieri mattina poco dopo l’alba. «Cosa ho fatto cosa ho fatto», sono le parole gridate di Angelo Andreis, quando il figlio Ferdinando si è affacciato sulla scena, richiamato dalle urla scatenate dall’improvvisa lite tra i genitori. La madre era a terra, il padre immobile, sotto choc con le faccia tra le mani.
A scatenare la discussione, un movente assurdo, forse però soltanto l’ultima miccia di una storia che si stava facendo difficile. La donna soffriva di depressione, preda negli ultimi tempi di sempre più frequenti crisi. L’ultima, la notte prima dei drammatici avvenimenti. Da quanto ha riferito il marito agli investigatori la donna aveva trascorso una notte agitata; s’era alzata in continuazione; e insisteva per uscire di casa in pigiama. È qui che la situazione è precipitata, quando Angelo ha cercato di farle cambiare idea, di trattenerla. La stanchezza per la notte in bianco e i nervi a fior di pelle hanno acceso le parole. Marito e moglie, che nella zona avevano fama di coppia affiatata, si mettono le mani al collo, letteralmente. Entrambi, se è vero quello che ha riferito Angelo. Ma lui - l’imprenditore che si era reinventato nel ramo della plastica, quando aveva deciso di chiudere con l’agricoltura - stringe più forte. Il corpo della moglie gli si affloscia tra le mani, perde vigore e stramazza.
È il figlio Ferdinando, 24 anni, a dare l’allarme. In un attimo alla cascina sulla strada che dalla Mandolossa porta a Gussago arrivano 118 e carabinieri. Evelina rantola. In ospedale l’attaccano ai macchinari per tenerla in vita, ma la diagnosi è subito senza speranza: coma anossico, morte cerebrale.


Era depressa? Sicuramente stanca - hanno raccontato i vicini. Lavorava come contabile nelle ditta del marito e da tempo accudiva l’anziana madre malata. Un tour de force che le pesava come un macigno. E che in qualche modo pesava su tutta la famiglia.
«Quando mi sono alzata - racconta Caterina Gelmini, la cui abitazione confina con quella dei coniugi Andreis - ho sentito la sirena di un'ambulanza, i carabinieri, un’agitazione insolita per la giornata festiva. Ho pensato che qualcuno stesse male, ma poi ho capito che era successo qualcosa di grave. Eppure Angelo ed Evelina, erano una coppia affiatata, unita. Di quelle che fanno quasi invidia».


03/12/07 - ilgiornale.it

Spara alla moglie sul letto d'ospedale

Resterà in carcere almeno fino all'udienza di convalida dell'arresto l'ex vigile Vitangelo Bini. L'uomo, 77 anni, sabato ha ucciso sua moglie, malata di Alzheimer.

Un gesto disperato, compiuto "per l'amore che ho per lei, per non vederla più soffrire". Vitangelo Bini, ex vigile urbano fiorentino di 77 anni, sabato pomeriggio ha ucciso con tre colpi di pistola sua moglie Mara Tani, 82 anni, malata terminale di Alzheimer. La donna era ricoverata da qualche giorno nel reparto di medicina 1 dell'opedale di Prato.

Provvedimento restrittivo
L'ex vigile adesso resterà in carcere almeno fino all'udienza di convalida dell'arresto, entro, cioè, mercoledì prossimo. Un provvedimento restrittivo dovuto anche a una maggiore sicurezza di Bini che, estremamente provato, potrebbe avere atteggiamenti autolesivi.

A breve l'autopsia
Il magistrato ha intanto disposto l'autopsia che dovrebbe tenersi a giorni: Mara Tani è stata uccisa con tre colpi di pistola, un piccolo revolver che Bini deteneva regolarmente.

La dinamica dell'uccisione
Sabato alle 17, ora del "passo", Bini, con la pistola nascosta nel borsello, è entrato nella stanza dove si trovava la moglie con altre cinque pazienti. Si è avvicinato al letto, l'ha accarezzata, le ha coperto occhi, testa e addome con alcuni asciugamani poi ha esploso i colpi da distanza ravvicinata, uccidendola. Ansa


03/12/07 - city.corriere.it

Basta guerre nel mondo!