Alcol e coca, triste primato nostrano

Studenti piacentini primi in regione per abuso di alcol e cocaina, in percentuale superiore, in quest'ultimo caso, al dato medio nazionale. Sono queste alcune della notizie shock contenute nel rapporto 2006 sulle dipendenze in Emilia Romagna, di cui sono stati presentati alcuni contenuti in Provincia nei giorni scorsi, durante un incontro cui hanno preso parte amministratori del Piacentino, il responsabile del Sert di Piacenza, Antonio Mosti e Franca Francia, della Regione Emilia Romagna per fare il punto della situazione e definire strategie da mettere in campo. Il rapporto 2006 è molto più articolato rispetto agli anni precedenti, e non si limita a prendere in esame solo l'attività dei Sert, ma è stata redatta secondo criteri definiti a livello europeo, per cui risulta possibile un confronto tra stati, regioni, e tra le stesse province dell'Emilia.
Questo ha reso possibile, come si legge all'interno dell'indagine, definire un quadro sull'uso di sostanze in Emilia Romagna in confronto in confronto con le altre regioni e all'interno dei territori delle aziende Usl in merito al consumo cosiddetto "una tantum".


Nei 12 mesi (consumo recente), e nei giorni immediatamente precedenti alle interviste (consumo attuale). In quest'ottica, il rapporto regionale 2006 vede un capitolo dedicato al consumo di sostanze nella popolazione studentesca di età compresa tra i 15 e i 19 anni (indagine Epsad Italia del 2005), che ha visto coinvolti, attraverso interviste, circa 3000 ragazzi emiliano romagnoli, mettendo in luce aspetti interessanti. «Il valore aggiunto di questa ricerca - osserva Antonio Mosti, responsabile Sert dell'azienda sanitaria di Piacenza - sta proprio nell'aver monitorato l'uso di sostanze non tra i giovani utenti dei servizi sanitari, ma tra studenti "normali", consentendo di dare una fotografia della situazione più rispondente alla realtà». In effetti, secondo le indicazioni arrivate dall'indagine Circa il 91, 4% degli intervistati si definisce appartenente ad una categoria socio economica "medio alta", e il 96,4% si ritiene soddisfatto del proprio rapporto con i genitori. Dati in linea con la situazione nazionale, per vedere invece un incremento prendendo in esame il dato relativo all'abuso di alcol: la percentuale dei giovani che riferisce di essersi ubriacata nell'ultimo mese è pari al 32,1%, contro il 31,4 in Italia. Esaminando la situazione piacentina, la nostra provincia è al primo posto in Regione proprio per "uso recente" (negli ultimi trenta giorni). Il 23,1 % degli intervistati riferisce infatti di essersi ubriacato più volte nel corso degli ultimi mesi. Tra i fattori di rischio collegati - fa notare Mosti - figura l'aver partecipato spesso a giochi in cui si spendono soldi, l'essere stati coinvolti in risse e aver avuto rapporti sessuali non protetti". Passando all'uso di cocaina, anche in questo caso la percentuale di utilizzo in Emilia Romagna è leggermente superiore a quella nazionale (5,7% contro 5,3%) per quanto riguarda il consumo "una tantum». Prendendo invece in considerazione il consumo giornaliero, è Piacenza, di nuovo, a vantare questo triste primato (0,25%), sia rispetto alle altre province della Regione, che della media stessa nazionale (0,19%). I fattori di rischio sono simili a quelli dell'abuso di alcol. Rapporti sessuali non protetti, scarsa motivazione nell'andare a scuola, partecipare a giochi dove si spendono soldi. Nel corso della riunione in Provincia, durante la quale è stato presentato il rapporto 2006, è emersa la proposta di istituire "Unità di strada", che coinvolgano azienda Usl, Comuni e privato sociale, da attivare in ogni comune per contrastare il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Paola Pinotti - 28/11/07 - liberta.it

Molesta tutta la notte la sorella badante

Arrestato dalla polizia un peruviano di 31 anni


Imperia - L'uomo, visibilmente ubriaco, ha continuato a suonare, per tutta la notte, il campanello dell'abitazione dov'e' ospite la sorella. Alla fine, ha sfondato la porta di ingresso ,a a quel punto sono intervenuti gli agenti.


Violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale sono le accuse che hanno portato in carcere un immigrato peruviano di 31 anni, il quale rischia ora l'allontanamento coatto dal nostro territorio, che la scorsa notte, in preda ai fumi dell'alcol, ha continuato a molestare gli inquilini dell'abitazione dov'era ospita la sorella, una giovane badante, in regola con il permesso di soggiorno. L'uomo ha prima suonato per decina di volte (dalle 2 alle 6) il campanello di casa, in via Mazzini, chiedendo di essere ricevuto; dopodiche', intorno alle 6.30, al rifiuto della sorella di aprirgli la porta, viste le sue condizioni, quest'ultimo ha sfondato la porta di ingresso ma a quel punto e' intervenuta una Volante della Questura che lo ha arrestato, in quanto alla vista degli agenti il giovane si e' scagliato pure contro di loro.


di Fabrizio Tenerelli - 28/11/07 - riviera24.it

"In giro ormai si trova di tutto"

"L'Ice è una droga piscostimolante che tiene svegli e rende aggressivi - commenta Riccardo Gatti, direttore dei Sert di Milano - . Mentre la chetamina, essendo un anestetico - usato per i cavalli, ndr -, ha un efetto dissociativo".

Che diffusone hanno?
"L'ice nelle discoteche, essendo parente dell'ecstasy. Mentre la chetamina, avendo effetti simili all'Lsd, viene usata in casa"

Le droghe dei giovani?
"Alcol, coca e cannabis. Ma anche gli inalanti come il popper. Il problema vero però è la nuova moda del cocktail"

Vale a dire?
"Molto spesso si usano più sostanze assieme. Ecco perché l'emergenza oggi non è la singola sostanza, ma un ventaglio inesauribile di offerte"

Un vero supermarket?
"Dagli ex farmaci, alle droghe sintetiche fino a quelle naturali con il ritorno dell'eroina, si trova di tutto. Ice e chetamina sono due delle tante occasioni di sballo".


D.M - 28/11/07 - city.corriere.it

Esperto: la proposta federale sulle droghe e' insensata

Canada. Edmonton. Nella conferenza sul consumo delle droghe che si svolge ad Edmonton e' stata definita "insensata" la richiesta del Governo canadese di inasprire le leggi sulle droghe.
Mark Kleiman, professore della UCLA( Universita' della California, Los Angeles), alla domanda su cosa si possa fare per contrastare le decisioni del primo ministro Stephen Harper che si allontanano, ad esempio, dai programmi di riduzione del danno aumentando i termini di detenzione, ha risposto: "Non so cosa si possa fare contro queste politiche insensate".
Anche Marliss Taylor, responsabile per la citta' di Edmonton del programma di scambio sicuro delle siringhe per i tossicodipendenti, e' preoccupata delle proposte federali avanzate la scorsa settimana. "Mettere le persone in prigione non risolve la loro tossicodipendenza". Taylor ha anche definito la "guerra alle droghe" come "guerra alle persone".
La proprotsa federale prevede, tra l'altro, che si inaspriscano le condanne verso gli spacciatori affiliati a bande criminali o che usino armi, e Kleiman ha dichiarato che spesso queste politiche sembrano una scelta giusta, ma in generale si sono rivelate fallimentari, auspicando un approccio che minimizzi i rischi, ossia che gli sforzi della polizia siano concentrati alla riduzione della violenza associata alle droghe piuttosto che nel colpire le sostanze di per se'. "A New York, per esempio, i poliziotti sono impegnati nel tenere gli spacciatori lontani dalle strade e mentre le persone si procurano le droghe in altri modi il crimine connesso allo spaccio sulle strade e' praticamente sparito".
Per il professore californiano, la marijuana dovrebbe essere decriminalizzata cosi' che le persone siano libere da coltivarsela da se'. Inoltre fa riferimento all'alto consumo di alcol, chiedendo che i governi lo rendano piu' costoso, tassando ogni bottiglia di birra del 50%. Per la Taylor questa tassazione farebbe dirottare i consumi verso bevande meno costose e sarebbe generalmente sgradita, per Kleiman, al contrario, non dovrebbe interessare la maggioranza delle persone, e se invece "La tassazione ti da' fastidio, vuol dire che sei un alcolista", ha concluso.


28/11/07 - droghe.aduc.it

Alcool e giovani, un binomio mortale

"0,0 per mille per i neopatentati?"


In Germania è stato sancito il divieto di alcol alla guida. Il tema della tolleranza zero è stato al centro oggi a Berna del 9° Forum dell'Ufficio Prevenzione Infortuni (UPI) dedicato al tema «0,0 per mille per i neopatentati?». E dal dibattito è emersa l'urgenza di intervenire "È ora di darsi una mossa, perché qui sono in gioco vite umane"


27/11/2007 - tio.ch

Il dramma dell'alcolismo raccontato dai familiari

Stasera in via Valleggio a Como


«L'alcolismo non colpisce solo l'individuo che abusa di alcol ma coinvolge l'intero gruppo familiare, in particolare i figli». Parte da questa considerazione il lavoro trentennale del gruppo familiare Al-Anon, destinato a parenti e amici degli alcolisti, che stasera propone un momento di incontro con la città nella tradizionale riunione annuale aperta al pubblico.
Le associazioni Al-Anon e Alateen (per gli adolescenti che hanno un familiare alcolista) propongono momenti di confronto e gruppi di auto-aiuto nei quali ciascuno può raccontare la propria esperienza e condividere le difficoltà. I volontari lariani hanno organizzato anche una campagna di informazione nelle scuole superiori del territorio e invitano tutti i dirigenti scolastici interessati a contattare il gruppo per avere chiarimenti e fissare l'incontro con i ragazzi.
Questa sera l'appuntamento è in via Valleggio, accanto alla vecchia chiesa di San Giuseppe, a partire dalle 21. La partecipazione è libera ed è prevista la testimonianza di ragazzi che hanno vissuto in prima persona il dramma dell'alcolismo in famiglia.

Anna Campaniello - 28/11/07 - corrieredicomo.it

Il male oscuro tra i giovani colpisce e uccide

Suicidi giovanili. E' fenomeno molto diffuso, in particolare a Milano. In Lombardia il gesto insano è in forte aumento e sta prendendo una piega preoccupante: ci sono circa 750 casi di tentati suicidi solo a Milano, mentre abbiamo solo, per fortuna e purtroppo, 15 morti.
I più giovani hanno 11 anni; questo male colpisce i preadolescenti, gli adolescenti, sino ai 25 anni, età che un tempo segnava la fine della giovinezza e l'inizio della maturità.
E' solo una questione legata alla psichiatria? E' tipica della difficile situazione dei ragazzi lombardi, stressati sin da piccoli?
Temo di no: dietro c'è un male generazionale, ma che parte da noi adulti.
Basta notare il dilagare delle sostanze stupefacenti, il diffondersi dell'alcolismo tra i ragazzi o meglio, tra gruppi di giovani senza una meta e un senso dell'esistenza.
Lo chiamano il male di vivere, ma non è provocato dalla fatica, dalle difficoltà: Milano è la città con più opportunità di lavoro e di carriera, forse, d'Italia.
E' una città "grigia", per tutti i provinciali, come me, che odiano l'anonimato, le folle frettolose e indifferenti.
Sì, se si cade a Milano, ma non solo in questa città, si può restare al suolo: nessuno si avvicinerà a soccorrerti, forse neppure perderanno il tempo di una telefonata al 118.I ragazzi crescono e trovano... nulla: amicizia, affetti, simpatie, cordialità restano lontano da loro.
Le famiglie, quando ci sono, sono impotenti.
Dietro a questi atti estremi non ci sono, quasi mai, tragedie importanti, grandi sofferenze, ma solo piccole difficoltà, qualche fallimento piccolo, piccolo, qualche dolore di cuore, comune all'età: non c'è nulla di terribile.
E' la depressione che rende tutto bigio, nebbioso, insuperabile.
Sì, a questo punto non si può che cercare le colpe nella ...cultura dominante, quella dei vincitori, quella del successo e dei guadagno facile, per i migliori, quella che emargina e disprezza i perdenti o presunti tali.
Tutto questo pesa sulle menti più sensibili e fragili, su chi ha poco o nulla nella vita, non intendo economicamente, ma umanamente: quello che terrorizza i giovani, quelli di oggi e quelli di uno, due o tre decenni fa, è la normalità, quotidiana e banale, con le sue fatiche e le sue tante piccole sconfitte, qualche mediocre successo e basta.
E' preferibile la morte a tutto questo?
Io temo che in troppi, ragazzi o non più tali, siano diventati daltonici: non riescono più a vedere i colori dell'esistenza.
Cosa intendo?
Semplicemente far notare che c'è ancora, da qualche parte, un po' di gioia, un pizzico di schiettezza, qualche risata sincera: non serve molto di più per esserefelici... o quasi.


di Arduino Rossi - 28/11/07 - agenfax.it

Due patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza

L’aumento degli incidenti stradali nel corso del fine settimana, uno dei quali ha registrato anche una vittima, ha portato ad una intensificazione dei controlli su tutta la rete stradale da parte delle pattuglie della Compagnia di Busto Arsizio. Numerosi i posti di controllo attivati nei punti di maggiore pericolosità e all’uscita dai locali pubblici.

Oltre cento le autovetture controllate, diverse le contravvenzioni elevate per violazione delle norme del Codice della Strada. Tra gli automobilisti fermati, anche un cittadino di origine marocchina, 30enne e residente a Lonate Pozzolo, che all’esito degli esami effettuati dai militari della locale Stazione Carabinieri ha evidenziato un tasso alcolemico nel sangue di circa il doppio rispetto ai limiti fissati per legge. Sulla base di tali risultanze, alla persona è stata immediatamente ritirata la patente di guida ed è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza alcolica. Gli stessi provvedimenti sono stati adottati nei confronti di un ventenne di Tradate, controllato la scorsa notte dai Carabinieri di Castellanza. Positivo al test dell’etilometro, è stato sorpreso alla guida con un tasso alcolemico nel sangue superiore di quasi tre volte ai limiti di legge.

28/11/07 - varesenews.it

Ubriaco alla guida

Era completamente ubriaco un rumeno di 41 anni fermato dai carabinieri di Montelupo Fiorentino per un normale controllo.

L'automobilista e' apparso palesemente alterato, passando da momenti di euforia esagerata a momenti di difficolta' motorie. La prova dell'etilometro ha rilevato un tasso alcolemico superiore di tre volte a quello consentito dalla legge. L'uomo inoltre e' risultato sprovvisto di patente di guida e l'auto su cui viaggiava non era stata sottoposta a revisione ne' aveva copertura assicurativa. All'interno della vettura sono stati trovati due coltelli, di tipo proibito, che sono stati sequestrati. L'uomo e' stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di armi bianche.


27/11/2007 - toscanatv.com

Droga e guida in stato d'ebbrezza

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo hanno effettuato una perquisizione domiciliare a carico di un 41enne, cittadino tunisino, il quale è stato trovato in possesso di circa 2 grammi di hashish, nonchè di un contrassegno di identificazione di un ciclomotore, risultato rubato nello scorso settembre in danno di un 43enne del capoluogo.
Il cittadino tunisino, oltre ad essere segnalato per il possesso della droga, è stato deferito per ricettazione.

Carabinieri di Orte, fortemente impegnati nel controllo dell’immigrazione clandestina, hanno arrestato un cittadino albanese, 25enne, ed un cittadino indiano, 32enne, entrambi risultati inottemperanti ad un decreto di espulsione emesso nei loro confronti.

I Carabinieri di Ronciglione, e precisamente quelli delle Stazioni di Oriolo Romano, Sutri, Barbarano Romano e Monte Romano, hanno denunciato per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti un 25enne di Amelia, il quale è stato segnalato alla competente Prefettura unitamente ad un 23enne, sempre della provincia di Terni, per detenzione e porto di coltello di genere proibito un 25enne, cittadino francese, un 24enne di Roma ed un 22enne della provincia di Nuoro,

Inoltre, i Carabinieri di Vejano, in collaborazione con quelli di Barbarano Romano, hanno tratto in arresto un cittadino della Repubblica di Georgia, 27enne, per non aver ottemperato ad un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti, denunciato un 32enne, cittadino della Federazione russa, il quale, oltre ad non aver esibito documento validi a giustificare la sua presenza sul territorio nazionale, è stato trovato in possesso di un coltello di genere proibito ed di arnesi atti allo scasso.


27/11/2007 - tusciaweb.it

In crescita l'infezione da HIV fra gay e trans

Se fino al 2000 l’incidenza dell’HIV era scesa drasticamente grazie al lavoro delle associazioni gay-lesbiche, oggi i dati del contagio registrano un vero e proprio abbassamento della guardia nella popolazione omosessuale e trans, seppure con numeri inferiori al livello di infezioni della popolazione eterosessuale.» Lo fa sapere il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, che oggi ha presentato il Progetto Coroh: Prendersi cura di sé migliora la salute di tutti.
Promosso e finanziato dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del VI Programma Nazionale di Ricerca sull’AIDS il Coroh nasce con una sinergia fra varie organismi: oltre al Mario Mieli partecipani, infatti, anche IFO San Gallicano e Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata - Centro AIDS.


L'obiettivo è quello di tenere alta la soglia di attenzione sui comportamenti a rischio che sono causa dell’aumento di nuove infezioni registrate: dal 1985 al 2000 la progressione della malattia era intorno al 4% mentre dal 2000 a oggi la percentuale si è impennata fino a raggiungere il 12%.


«L’introduzione delle nuove terapie (HAART) - rende noto il Mario Mieli - ha ridotto notevolmente il numero dei casi di AIDS e la mortalità associata e ha fortemente migliorato la qualità della vita delle persone con HIV; per contro si è sviluppato, anche nei soggetti più informati sulle modalità di trasmissione del virus, un calo di attenzione nei confronti dei rischi di infezione. Sono al pari responsabili del fenomeno abitudini sessuali sempre più diffuse come l’uso, durante i rapporti, di sostanze finalizzate alla perdita del controllo. Inoltre si è registrato un concomitante aumento dell’incidenza di altre infezioni a trasmissione sessuale (focolai di sifilide a Roma e Milano nella popolazione omosessuale maschile)».


Per questo, accanto all’attività di sensibilizzazione, «l’obiettivo dell’iniziativa è la formazione di una coorte estesa di persone omosessuali e transessuali su cui monitorare l’incidenza dell'infezione da HIV mediante un Sistema di Sorveglianza Avanzato. Al test HIV si affiancano inoltre i test che riguardano le altre infezioni a trasmissione sessuale, come la sifilide.»


Duplice il fronte di azione del Mario Mieli, che in questa sua attività sarà sostenuto dalla presenza della Pina di Radio Deejay: «un’azione di prevenzione e informazione (portata avanti in vari modi: per esempio attraverso la storica linea di assistenza telefonica del circolo e l’intervento degli operatori volontari del progetto nei luoghi di incontro e di svago) e un’azione di reclutamento di persone omosessuali e transessuali disposte a sottoporsi allo screening. Si punta inoltre a ridurre delle barriere di accesso e la diffidenza nei confronti del test.»


27 Novembre 2007 - gay.it

Chiesa e pedofilia, arresti e ritrattazioni

Due storie emblematiche sul fenomeno della pedofilia. A Brescia, è stato arrestato il vicedirettore del seminario, mentre a Palermo uno degli accusatori dell'ex parroco di Santa Lucia ha ritrattato tutto. La cautela è d'obbligo.

La Chiesa torna a fare i conti con accuse pesanti di pedofilia rivolte ad un sacerdote. Ieri, a Brescia, è stato arrestato il vicedirettore del seminario diocesano. Don Marco Baresi, di 38 anni, è accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di 14 anni e di detenzione di materiale pedopornografico. Vicenda che ha sconvolto la città e lo stesso vescovo che ha definito "forte e dolorosa" la decisione della magistratura. In una nota diffusa oggi, il presule, insieme al vicario generale mons. Francesco Beschi, auspica "che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità".

"La notizia che abbiamo appreso - spiegano il vescovo e il vicario generale - ci addolora profondamente. Don Marco Baresi è un sacerdote conosciuto e stimato da moltissime persone. Gli incarichi che gli sono stati affidati sono espressione e riconoscimento di una stima diffusa e avvalorata. Il grave tenore delle accuse deve essere attentamente valutato. Il dramma di chi è vittima di pedofili non può essere in alcun modo sottovalutato e tanto meno eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave ed è innocente è pure di grande portata". In ogni caso, "manifestiamo la nostra vicinanza a don Baresi, alla sua famiglia, al Seminario e a tutte le persone coinvolte".

Fermezza ma anche cautela, dunque, e soprattutto l'invito a non generalizzare. Ha chiarito monsignor Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra: "La Chiesa non ha peli sulla lingua e se verrà dimostrato che questo sacerdote avrà sbagliato, sarà condannato. In ogni caso la Chiesa non va criminalizzata anche se attualmente è in atto una strategia diabolica volta a colpirla nel suo complesso. Ma non si può gettare fango su tutti per qualche mela marcia". Anche perché quando si parla di questi temi ci si muove spesso in un terreno minato. L'ultimo esempio arriva da Palermo, dove i presunti testimoni degli abusi di padre Paolo Turturro, ex parroco antimafia della parrocchia di Santa Lucia, hanno ritrattato tutte le accuse a due di distanza dalla denuncia.

Il teste aveva sostenuto di avere assistito a uno dei due episodi contestati al religioso, un abuso sessuale in parte consumato. Sentito ieri in aula, dai giudici della seconda sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Antonio Prestipino, il ragazzino, oggi sedicenne, ha detto di essersi inventato tutto e di averlo fatto per sottrarsi a un interrogatorio che sarebbe stato particolarmente stringente. Anche la madre del teste ha smentito se stessa e le proprie dichiarazioni rese durante l'audizione davanti alla polizia e al pm, in fase di indagini. Il pm Alessia Sinatra ha prodotto i verbali e si è riservata di chiedere la trasmissione degli atti di udienza, per procedere eventualmente contro i due testi.

di Mattia Bianchi/ 28/11/2007 - korazym.org

Violenza sessuale, ispettore ps rinviato a giudizio

27/11/2007 - Un ispettore di polizia in forza alla questura di Siena e' stato rinviato a giudizio perche' accusato di violenza sessuale, peculato e minacce.

Le accuse riguardano fatti avvenuti tra il 2003 e il 2005, a Siena, nel corso di alcune indagini su traffico e spaccio di stupefacenti nel capoluogo toscano. Secondo quanto appreso, sono quattro i ragazzi, tutti ventenni, che accusano l' ispettore: due di loro, un ragazzo e una ragazza lo accusano, tra l' altro, di violenza sessuale. Secondo l' accusa, l'ispettore si sarebbe anche appropriato di un certo quantitativo dello stupefacente sequestrato durante l' indagine. La prima udienza e' prevista per il primo aprile 2008.


27/11/2007 - toscanatv.com

Infezione da virus dell’epatite B

Viread più efficace di Hepsera


Martedì 27 Novembre 2007 - Nel corso del Congresso dell’American Association for the Study of Liver Diseases, sono stati presentati i dati degli studi 102 e 103, che hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di Viread ( Tenofovir disoproxil ) 1 volta die, nei pazienti adulti con infezione da virus dell’epatite B ( HBV ).

Gli studi 102 e 103 hanno confrontato Viread con Hepsera ( Adevorir dipivoxil ) nei pazienti con epatite B cronica HBeAg-negativa e nei pazienti con epatite B HBeAg-positiva, rispettivamente.

I risultati di entrambi gli studi hanno mostrato che i pazienti con epatite B cronica, che ricevono Viread per 48 settimane presentano una maggiore efficacia, rispetto a quelli che assumono Hepsera.

Studio 102

Lostudio 102 ha valutato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di Viread, rispetto ad Hepsera, tra i pazienti con epatite B cronica HBeAg-negativa.

I partecipanti allo studio erano naive al trattamento o erano stati trattati con Lamivudina ( Epivir ). Un totale di 375 pazienti sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1 a ricevere Viread ( 300 mg 1 volta die; n=250 ), oppure Hepsera ( 10 mg 1 volta die; n=125 ), per 48 settimane.

L’endopoint di efficacia primaria era la proporzione di pazienti alla 48.a settimana con una risposta completa, definita da livelli plasmatici di HBV DNA al di sotto di 400 copie/ml, e miglioramento istologico, caratterizzato da una riduzione di almeno 2 punti nel punteggio necroinfiammatorio di Knodell con nessun contemporaneo peggioramento della fibrosi.
Al basale, i livelli medi di HBV RNA erano 8.86 log(10) copie/ml nel gruppo Viread e 6.98 log(10) copie/ml nel gruppo Hepsera.

Alla 48.a settimana, il 72% dei pazienti trattati con Viread ha presentato una risposta completa, contro il 49% del braccio Hepsera ( p<0.001 ).
Il 93% dei pazienti nel braccio Viread, rispetto al 63% del braccio Hepsera, ha raggiunto una riduzione dei livelli di HBV DNA al disotto di 400 copie/ml ( p<0.001 ).
Normali livelli di alanina aminotransferasi ( ALT ) sono stati osservati nel 77% dei pazienti in entrambi i bracci dello studio alla 48.a settimana.

Viread ed Hepsera sono risultati generalmente ben tollerati.

L’incidenza di eventi avversi di grado 2-4 è stata simile per entrambi i trattamenti.
Eventi aversi che hanno condotto all’interruzione del trattamento hanno compreso: neoplasia vescicale, carcinoma della cervice, anoressia, e senso di affaticamento nel gruppo Viread, e miopatia e liposarcoma nel braccio Hepsera.
L’incidenza di improvvisi aumenti di ALT è risultata bassa, simile tra i 2 bracci ( 1.2% versus 0.8% per Viread ed Hepsera, rispettivamente ).

In tutti i pazienti del gruppo Viread con HBV DNA superiore a 400 copie/ml alla 48.a settimana o con breakthrough virale confermato prima della 48.a settimana, è stata compiuta l’analisi genotipica dell’isolato virale, ed in nessun caso sono state riscontrate mutazioni associate alla resistenza a Viread.

Studio 103

Lo studio 103 ha valutato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di Viread rispetto ad Hepsera tra i pazienti naive al trattamento con epatite B cronica HBeAg-positiva.
Un totale di 266 pazienti sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1 a ricevere Viread ( 300 mg 1 volta die; n=176 ), oppure Hepsera ( 10 mg 1 volta die; n=90 ).

L’endpoint primario di efficacia era simile a quello dello studio 102.
Alla 48.a settimana, il 67% dei pazienti nel braccio Viread ha presentato una risposta completa, rispetto al 12% dei pazienti nel braccio Hepsera ( p<0.001). Inoltre, il 76% dei pazienti trattati con Viread, contro il 13% dei pazienti che avevano assunto Hepsera, ha raggiunto una riduzione dei livelli di HBV DNA al di sotto di 400 copie/ml ( p<0.001 ).
Normali valori di ALT sono stati osservati nel 69% dei pazienti, trattati con Viread, contro il 54% dei pazienti, trattati con Hepsera ( p=0.018 ).

Tra i pazienti i cui dati di sieroconversione erano disponibili a 48 settimane, il 21% dei pazienti, trattati con Viread ( n=158 ) sono andati incontro a sieroconversione dell’antigene e alla 48.a settimana, rispetto al 18% dei pazienti, trattati con Hepsera ( n=82; p>0.05 ).
La sieroconversione era definita sia dalla scomparsa dell’antigene e dell’epatite-B, sia dalla comparsa di anticorpi specifici per questo antigene ( HBe-anticorpo positivo ).Inoltre, il 3% dei pazienti nel gruppo Viread ( n=153 ), contro lo 0% dei pazienti nel gruppo Hepsera ( n=80; p=0.018 ), è andato incontro a perdita dell’antigene s ( HBsAg ).

Il profilo di tollerabilità di Viread e di Hepsera è risultato simile a quello dello studio 102. ( Xagena Medicina )

Fonte: Gilead, 2007 - 27/11/2007 - xagenasalute.it

Non autosufficienti: 34 nuove convenzioni

«È con viva soddisfazione - dice Gian Piero Clement, capogruppo di Rifondazione comunista in Regione - che salutiamo l'approvazione, da parte della Giunta regionale, di una delibera che stanzia 20 milioni di euro destinati all'incremento di posti letto da convenzionare con il sistema pubblico regionale per l'assistenza residenziale a favore di anziani non autosufficienti».

La soddisfazione del consigliere pinerolese in Regione, «è dovuta anche al fatto che la misura promossa dagli assessori Artesio (Sanità) e Migliasso (Welfare), raccoglie una richiesta che Rifondazione aveva più volte avanzato in sede di costruzione del bilancio, ultimamente in ordine di tempo, in una riunione di maggioranza avvenuta nel luglio scorso. La nostra insistenza è stata oggi premiata, ma soprattutto, riteniamo, è servita per individuare, come priorità nella destinazione di fondi, una risposta significativa alle attese di molte famiglie piemontesi». In una Regione che invecchia, e il Piemonte è una delle realtà italiane più interessate dal fenomeno, il tema delle non autosufficienze rappresenta sempre di più una difficoltà che investe la salute, i tempi di vita, le relazioni e i bilanci familiari.

Lo stanziamento complessivo è teso a far diminuire le liste di attesa degli anziani non autosufficienti che attendono un posto letto convenzionato in struttura, e andranno a coprire sia la parte di retta sanitaria, a carico dell'Asl, sia, ove la situazione economica dell'anziano lo imponga, l'integrazione da parte del Gestore delle funzioni socio-assistenziali (Consorzio, Comunità montane, ecc.), della retta alberghiera.

La delibera prevede inoltre una priorità di inserimento nelle convenzioni di almeno il 25 per cento degli anziani non autosufficienti già valutati dall'Unità valutativa geriatrica territoriale e già inseriti da almeno un anno in strutture Raf o Rsa con onere tariffario a loro totale carico.

«Naturalmente - conclude Clement - lo sforzo della Regione non segnerà la risoluzione di tutti i problemi, che d'altro canto sono oggetto di una discussione normativa anche a livello nazionale. In ogni caso oggi parliamo della possibilità vera di usufruire, in Piemonte, di 1.290 posti aggiuntivi per non autosufficienti di cui 34, con uno stanziamento di 525.804 euro, per la Asl 10. Non mi pare piccola cosa».

28/11/07 - ecodelchisone.it

L'associazione invalidi civili contro Trenitalia

Ancora una voce schierata contro il nuovo orario dei treni in vigore dal prossimo 9 dicembre. Nonostante sia stata scongiurata la soppressione delle fermate Eurostar a Ferrara, che Trenitalia ha comunque ridotto rispetto al passato, ad insorgere contro tale decisione è l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili. Il presidente provinciale Carlos Dana ha infatti inviato una lettera di protesta all’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, ricordando le “gravi conseguenze che da tale decisione ricadono non solo sulle esigenze di mobilità dei cittadini disabili ferraresi, ma anche per tutte quelle persone costrette su sedie a rotelle che, provenienti da altre città, desiderano venire a Ferrara”. “La linea Eurostar - prosegue Dana - rappresenta con le proprie carrozze adattate il principale strumento di trasporto ferroviario per le persone con difficoltà motorie. Con la soppressione di tale servizio si contribuisce a favorire uno tra gli aspetti più gravi della vita delle persone disabili, ossia l’isolamento”.


“Il diritto alla mobilità – conclude Dana – non è solo sancito da numerose leggi e costituzioni, ma ritengo che garantirlo a persone in difficoltà rispetto alla capacità di muoversi, sia anche un dovere morale per tutti coloro che come la vostra azienda, concorrono a favorire il benessere della nostra cosiddetta società civile”.


28/11/07 - estense.com

Clima: l'Onu, a rischio un miliardo di persone

BRASILIA (BRASILE) - Ridurre dell'80% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. Investire annualmente almeno 86 miliardi di dollari entro il 2015 in iniziative di adattamento delle infrastrutture e a tutela della popolazione povera a rischio per gli effetti del cambiamento climatico. Popolazione a rischio che già adesso ammonta a un miliardo di persone. E infine tassare le emissioni di anidride carbonica (Co2).


Sono queste le tre principali misure contenute nel rapporto dell'Undp (Il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo) in vista della conferenza di Bali (3-14 dicembre) che dovrà negoziare l'accordo che darà seguito all'attuale Protocollo di Kyoto.


IL RAPPORTO - Il Rapporto sullo sviluppo umano 2007/2008, intitolato «Resistere al cambiamento climatico», fa notare che la maggioranza dei paesi Ocse è in ritardo rispetto agli impegni assunti. Sottolinea inoltre la discrepanza tra gli obiettivi fissati a livello politico per ridurre le emissioni di gas serra e le politiche energetiche attuali in molti paesi dell'Unione europea. Gli autori sostengono che i paesi ricchi stanno alimentando una crisi del debito ecologico che si ripercuoterà nel modo più immediato e profondo sui poveri del mondo.
Secondo il rapporto, mutamenti pericolosi del clima «saranno inevitabili» nei prossimi 15 anni se le emissioni seguiranno la tendenza dei 15 anni precedenti. Per questo i cambiamenti climatici «impongono all'umanità scelte sostanziali» e per evitare «rischi catastrofici» si può «solo» scegliere di «intervenire con urgenza» ma la «consapevolezza di questa urgenza al momento manca». Tra le novità del Rapporto, la proposta di istituire un fondo ad hoc di 25-50 miliardi di dollari l'anno per le energie sostenibili.


Ecco secondo il rapporto i principali effetti dei cambiamenti climatici:


POPOLAZIONI IN PERICOLO - Quasi un miliardo le persone che già oggi rischiano eventi catastrofici: 344 milioni quelle esposte a cicloni tropicali, 521 milioni a inondazioni, 130 a siccità, 2,3 milioni a frane. L'approccio attuale all'emergenza clima sarà cruciale per il 40% più povero, cioè circa 2,6 miliardi di persone. Per dare un'idea delle proporzioni, nei Paesi Ocse le catastrofi climatiche hanno colpito un abitante su 1.500, mentre nei Paesi in via di sviluppo il dato è di 1 su 19.


SALUTE - La diffusione delle principali malattie mortali potrebbe aumentare come la malaria, che già causa circa un milione di decessi all'anno e potrebbe colpire altri 220-400 milioni di persone. Inoltre l'espansione della febbre di dengue potrebbe aumentare le persone a rischio da 1,5 miliardi a 3,5 miliardi entro il 2080.


SICUREZZA ALIMENTARE - La malnutrizione potrebbe colpire 600 milioni entro il 2080.


ECOSISTEMI - Metà dei sistemi di barriere coralline è soggetto allo sbiancamento e i ghiacci si stanno sciogliendo, specie nella regione artica. Con un aumento delle temperature così veloce piante e animali sono in pericolo: se il pianeta dovesse scaldarsi di 3 gradi, il 20-30% delle specie terrestri sarebbe a rischio estinzione.


Ecco invece le possibili contromisure contenute nel rapporto:


OBIETTIVI - Riduzione di gas serra di almeno l'80% entro il 2050, con riduzioni del 20-30% entro il 2020 per i paesi ricchi (in linea con quanto deciso dall'Unione europea); riduzione del 20% di emissioni entro il 2050 per i paesi in via di sviluppo.


EMISSION-TAX - Tassazione delle emissioni a un livello di 10-20 dollari per tonnellata di Co2 nel 2010 con incrementi annuali fino alla quota di 60-100 dollari per tonnellata di Co2. L' adozione di sistemi di contenimento di scambio di quote di emissioni che riducano del 20-30% le emissioni di Co2 entro il 2020: il 90-100 per cento dei permessi deve essere scambiato entro il 2015.


ADATTAMENTO - Servono finanziamenti «nuovi e aggiuntivi» pari ad almeno 86 miliardi di dollari l'anno entro il 2015.


FONDO MITIGAZIONE - Creazione di un Fondo mitigazione cambiamenti climatici (Ccmf) dell'ammontare di 25-50 miliardi di dollari l'anno per investimenti in energie a basse emissioni nei paesi in via di sviluppo.


MIX ENERGETICO - Per l'Onu il nucleare avrà un ruolo importante ma non sarà la soluzione. Il 20% di rinnovabili fissato dall'Ue per l'elettricità «è realizzabile». Importanti i capitoli efficienza energetica e cattura e stoccaggio delle emissioni



POST-KYOTO - Giungere a un accordo internazionale vincolante che comprenda i paesi in via di sviluppo e dove i paesi industrializzati assumano un ruolo guida.


27 novembre 2007 - corriere.it

Sequestrati 4 litri di ketamina

Ancora droga in arrivo all’aeroporto di Malpensa. Quattro litri di ketamina sono stati sequestrati da Guardia di Finanza e funzionari di dogana che hanno arrestato un giovane torinese di rientro in Italia dall'Olanda. La “droga” dei cavalli, utilizzata per anestetizzare i quadrupedi e ultimamente in voga nei rave party per allungare sostanze alcoliche, è una sostanza allucinogena, conosciuta anche come “Special K”: il trafficante la teneva quattro bottiglie. Fermato ai rituali controlli doganali, il ventiquattrenne piemontese ha cercato di far credere che si trattasse di acqua minerale, essendo inodore e incolore, ma la sostanza non ha superato il narcotest, che ha dato esito inequivocabile. Sul mercato costa circa 40 euro a grammo e può essere bevuta, sniffata o iniettata.

Un altro sequestro è stato messo a segno ai danni di una donna peruviana di 32 anni: trasportava 3 chilogrammi di cocaina nascosta nel retro, tra la tela e la cornice, di alcune raffigurazioni sacre provenienti proprio dal Paese andino. La donna viaggiava con la figlioletta di tre anni ed era diretta a Torino.

Nel solo mese di novembre nell'hub della brughiera è stato sequestrato più di un quintale di cocaina, 4 chili di hashish e 25 di khat, ai quali si deve aggiungere la ketamina, new entry quasi assoluta a Malpensa.


27 novembre 2007 - varesenews.it

Iraq: famiglia sterminata, assassinati 7 bambini

BAGHDAD- Undici membri della famiglia di un giornalista iracheno, tra cui sette bambini, sono stati assassinatii a Baghdad da sconosciuti. Lo ha riferito lo stesso giornalista, Dia al-Kawwaz. "Quattro uomini armati hanno preso d'assalto la casa di famiglia a Baghdad", ha detto Kawwaz in una conversazione telefonica. "Tutti quelli che si trovavano in casa sono stati uccisi: due mie sorelle con i loro mariti e i loro sette figli tra i 5 e i 10 anni", ha raccontato in lacrime. Kawwaz vive all'estero ed è il responsabile di Shabeqat Akhbar al-Iraq, un sito Internet di informazione che si concentra sull'attualità politica in Iraq. "Uomini armati non identificati sono giunti a bordo di più veicoli nel quartiere di al-Sahhab (nord-est) e hanno preso d'assalto la casa del nostro collega Dia al-Kawwaz", si legge sul sito. "Secondo testimoni gli assalitori sono entrati in casa e hanno aperto il fuoco su tutti i presenti". Il sito pubblica inoltre una foto di quattro vittime adulte, coperte, sulle scale che accedono alla casa. Stando ancora a quanto riporta il sito Shabeqat Akhbar al-Iraq, gli assalitori sarebbero fuggiti indisturbati: "Poliziotti presenti ad uno sbarramento stradale vicino non hanno reagito".


27 novembre 2007 - ansa.it

Annapolis, accordo tra Israele e Anp

Negoziati, dichiarazione congiunta alle trattative: «Pace nel 2008». Bush: è un'opportunità storica

ROMA

L’obiettivo della Conferenza di Annapolis sul Medioriente è quello di far ripartire il negoziato, non di concludere un accordo: lo ha ribadito il presidente Usa George W. Bush nel discorso innaugurale del vertice. Il presidente americano non ha nascosto che il compito della conferenza è arduo e che c’è molto lavoro da fare, ma ha osservato che è arrivato il momento per provarci.

«Alla luce dei recenti sviluppi», sostiene Bush, «qualcuno ha ipotizzato che questo non sia il momento per cercare la pace. Io non sono d’accordo». «Sono convinto che proprio ora è il momento di iniziare questi negoziati, e per una serie di ragioni». «Raggiungere l’obiettivo non sarà facile. Ed del resto, se lo fosse stato, l’accordo sarebbe stato raggiunto molto tempo fa».

«Oggi palestinesi e israeliani capiscono entrambi che aiutare l’altro a realizzare le proprie aspirazioni è la chiave per raggiungere le proprie: ed entrambi hanno bisogno di uno Stato palestinese indipendente, democratico e possibile». «Uno Stato - osserva Bush- che assicurerà ai palestinesi la possibilità di vivere in libertà, stabilità e dignità. E agli israeliani qualcosa che cercano da generazioni: vivere in pace con i loro vicini».

Nella notte i negoziatori israeliani e palestinesi hanno lavorato per limare le ultime divergenze su una dichiarazione congiunta che dovrebbe essere portata oggi al tavolo della Conferenza internazionale di Annapolis, a cui partecipano 50 delegazioni. Un nuovo incontro è iniziata questa mattina (all’ora di pranzo in Italia) nel tentativo di varare il documento che dovrebbe fissare le tappe per il negoziato sullo status finale, ma ancora non si è trovato un accordo. L’obiettivo è di arrivare alla pace entro un anno, come ha indicato il ministro degli Esteri saudita, Saud al-Faisal.

Intanto una manifestazione di Hamas contro la Conferenza si è svolta a Gaza, e un palestinese è stato ucciso dalla polizia palestinese in Cisgiordania durante una manifestazione anyi Annapolis.


27 novembre 2007 - lastampa.it

Muore per impedire il furto dell'auto

A MODUGNO Un ragazzo di 23 anni è morto ieri al Policlinico di Bari: era rimasto gravemente ferito nel tentativo di bloccare i ladri che gli avevano rubato l'automobile.

Ha tentato di impedire il furto della propria automobile, e così ha perso la vita a soli 23 anni, per le gravissime ferite che si era procurato nel vano tentativo di bloccare i due ladri, che si erano messi al volante approfittando di un attimo di distrazione e stavano fuggendo a bordo della sua vettura.


Il ricovero al Policlinico

Il tragico episodio è avvenuto ieri mattina nella zona industriale di Modugno. La vittima, Michelangelo De Palo, un operaio di 23 anni, ha visto due persone fuggire a bordo della sua Alfa 147, parcheggiata vicino all'azienda dove lavorava. Si è subito lanciato verso la vettura, tentando di aggrapparsi alla portiera del veicolo già in corsa per bloccare o scoraggiare i due rapinatori. Il giovane è stato così scaraventato per terra, ed ha battuto violentemente la testa. De Palo è stato soccorso dagli operatori del 118 e ricoverato d'urgenza nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari, ma tutto questo non è servito a salvargli la vita. Il ragazzo, che era giunto in ospedale in stato comatoso e con lesioni gravissime alla testa, è morto nel pomeriggio di ieri, poche ore dopo il ricovero.


Indagini in corso

Dopo il drammatico episodio sono immediatamente scattate le indagini del comando provinciale dei carabinieri. Gli uomini dell'Arma, subito dopo l'accaduto, si sono messi alla ricerca dei due rapinatori, nel corso di una vasta operazione di controllo del territorio durante la quale sono stati utilizzati anche alcuni elicotteri.


Il triste primato

Proprio due giorni fa era stata resa nota un'indagine dell'associazione Altroconsumo, nella quale Bari risulta la terza città italiana per la "percezione di insicurezza" evidenziata dai residenti interpellati nell'inchiesta. Secondo lo studio, il furto dell'auto era uno dei reati più diffusi proprio a Bari.

Pierluigi Spagnolo - 28/11/07 - city.corriere.it

Basta guerre nel mondo!