Giro di vite sulla sicurezza stradale

Giro di vite sulla sicurezza stradale: il decreto prevede 6 mesi di carcere per chi guida ubriaco


Multe fino a 9.000 per chi giuda senza la patente, maggiori limitazioni relative alla guida dei motocicli, punizioni più rigide per chi supera i limiti di velocità, per chi utilizza cellulari o guida in stato di ebrezza o sotto effetto di stupefacenti.


Con il dl sulla sicurezza stradale approvato dal consiglio dei ministri arriva un giro di vite sulle norme che puniscono i trasgressori alla guida. Il via libera al dl in materia di sicurezza stradale, spiega il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che rende immediatamente efficienti alcune disposizioni contenute nel Disegno di legge all'esame del Senato, che non sarà approvato però dal Parlamento prima di settembre.


Il 'decreto Bianchì, si spiega, «inasprisce in modo sensibile le sanzioni per le infrazioni più comuni e più pericolose, responsabili del maggior numero di incidenti mortali: dal superamento dei limiti di velocità alla guida in stato di ebbrezza, sotto effetto di stupefacenti. Più severe anche le sanzioni per l'utilizzo dei telefonini durante la guida». Di seguito vengono portati i provvedimento contenuti nel dl approavto oggi.


GUIDA SENZA PATENTE: Chi guida senza aver conseguito la patente, con patente revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti previsti sarà punito con l'ammenda da euro 2.257 a 9.032 euro. Nell'ipotesi di recidiva nel biennio è previsto l'arresto fino ad un anno. L'infrazione sarà punita come fattispecie di rilevanza penale.


LIMITAZIONI GUIDA MOTOCICLI: È stato modificato il comma 1 relativo a limitazioni alla guida di motocicli. L'articolo è stato riformulato in modo da operare come rinvio automatico alle normative comunitarie in materia. L'ultima direttiva europea cui bisogna far riferimento prevede, ad esempio, che «l'autorizzazione a guidare motocicli di potenza superiore a 25 kW o con rapporto potenza/peso (riferito alla tara) superiore a 0,16 kW/kg è subordinata al conseguimento della patente A da almeno due anni».


Con l'introduzione del comma 2-bis, in materia di neo-patentati, ai quali la patente sia stata rilasciata a partire dal centottantesimo giorno dall'entrata in vigore del decreto legge è stata introdotta una ulteriore limitazione alla guida, relativa alla potenza specifica dei veicoli, riferita alla tara, che non può essere superiore superiore a 50 kW/t. Il divieto quindi è previsto soltanto per chi consegue la patente B a partire dal centottantesimo giorno successivo all'entrata in vigore del decreto. Saranno così salvaguardati i diritti acquisiti dal cittadino che ha già conseguito la patente da non più di tre anni o che la conseguirà nei 180 giorni seguenti l'entrata in vigore della norma.


Il comma 3 introduce una nuova previsione in tema di trasporto dei minori: modificando l'articolo 170 del Codice della strada, si è introdotto il divieto assoluto di trasportare minori di quattro anni su veicoli a due ruote, divieto sanzionato con il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria. La sanzione amministrativa in questo caso va da 148 a 594 euro.


VELOCITÀ: Le nuove disposizione prevedono un incremento sia delle sanzioni pecuniarie sia della durata della sospensione della patente. Sarà possibile impiegare come fonti di prova anche dispositivi che calcolano la velocità media su un tratto predeterminato. È previsto che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità debbano essere ben visibili e preventivamente segnalate con l'uso di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi.Sono state rimodulate le fasce dieccesso della velocità oltre il limite consentito, con sanzioni più pesanti soltanto per le eccedenze superiori a 40 km/h e a 60 km/h rispetto al limite. Chiunque supera, ad esempio, di 40km/h ma di non oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto al pagamento di una somma da 370 a 1.458 euro e alla sospensione della patente da tre a sei mesi.


Se in un periodo di due anni viene nuovamente sanzionato per il superamento dei limiti di velocità la sospensione della patente va da otto a diciotto mesi. Se si superano i limiti di oltre 60 km/h, la multa da pagare parte da 500 e arriva a 2.000 euro e la sospensione della patente va da sei a dodici mesi. In questo caso, se nei due anni viene accertata la stessa violazione del codice, si procederà alla revoca della patente.


USO DI CELLULARI ALLA GUIDA: Il Codice della strada prevede il divieto per il conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, ma consente l'utilizzo di apparecchi a viva voce, o dotati di auricolare purchè il conducente per il loro funzionamento non debba usare le mani. L'obiettivo è l'innalzamento del livello di attenzione del conducente attraverso il divieto di qualsiasi apparecchio (su tutti i cellulari) che distragga dalla guida o possa impegnare anche una sola mano. Le multe vanno da 148 a 594 euro. Si può arrivare alla sospensione della patente di guida da uno a tre mesi se la violazione viene ripetuta nel corso di un biennio.


GUIDA IN STATO DI EBBREZZA E USO DI STUPEFACENTI: Le nuove disposizioni vogliono essere una risposta immediata ed incisiva per contrastare il gravissimo fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l'effetto di stupefacenti, che secondo stime dell'Organizzazione mondiale della sanità, dell'Istituto superiore di sanità e della Società italiana di alcologia, determina almeno il 30% degli incidenti gravi che si verificano nel nostro paese.


Sono previsti tre 'gradi di intensita« della violazione, ai quali corrispondono tre differenti livelli di sanzioni: guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico compreso tra un valore eccedente lo 0,5 e non superiore allo 0,8 grammi per litro (g/l): per tale ipotesi è stata inasprita la sanzione pecuniaria (l'importo dell'ammenda, attualmente compreso tra euro 258 ed euro 1.032) diventa da euro 500 ad euro 2.000. Confermata la pena dell'arresto fino a un mese, è stata inasprita altresì la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente che, dagli attuali quindici giorni a tre mesi, diviene da tre a sei mesi. Guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico compreso tra un valore eccedente lo 0,8 e non superiore all'1,5 grammi per litro (g/l): in questo caso, non previsto sino ad oggi dalla legge, la sanzione pecuniaria prevista va da 800 a 3.200 euro.


La pena dell'arresto è prevista fino a tre mesi, e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da sei mesi ad un anno. Guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore all'1,5 grammi per litro (g/l). Per tale ipotesi la sanzione pecuniaria prevista parte da un minimo di euro 1.500 per arrivare ad un massimo di 6.000 euro. La pena dell'arresto è prevista fino a sei mesi, e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a due anni. In ogni caso la pena detentiva può essere commutata nella misura alternativa dello svolgimento di un'attività a titolo gratuito e continuativo presso strutture sanitarie traumatologiche pubbliche. In tutti i casi è disposta la revoca della patente qualora il reato sia commesso da un conducente titolare di patente professionale, o da titolare di patente di categoria B nell'ipotesi di recidiva nel biennio. Le pene sono raddoppiate quando il conducente in stato di ebbrezza (di qualunque entità) provochi un incidente stradale: è inoltre disposto il fermo amministrativo del veicolo coinvolto nell'incidente per novanta giorni, a meno che il veicolo stesso non appartenga a persona estranea al reato.


Salvo che il fatto costituisca reato, in caso di rifiuto dell'accertamento il conducente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 2.500 a 10.000 euro. Se la violazione è commessa in occasione di un incidente stradale in cui il conducente è rimasto coinvolto, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 a 12.000 euro.


Dalla violazione conseguono la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da sei mesi a due anni e del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di centottanta giorni, salvo che il veicolo appartenga a persona estranea alla violazione. Quando lo stesso soggetto compie più violazioni nel corso di un biennio, è sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida. Chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l'ammenda da 1.000 a 4.000 euro, l'arresto fino a tre mesi. Anche in questo caso è possibile richiedere la misura alternativa. All'accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno.


La patente di guida è sempre revocata, quando il reato è commesso dal conducente di un autobus o di un veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t. o ancora quando il titolare di patente B sia recidivo nel biennio. Se il conducente in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope provoca un incidente stradale, le pene sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni.


PROMOZIONE CONSAPEVOLEZZA RISCHI ALCOL: Viene introdotto l'obbligo per i titolari e i gestori di locali ove si svolgano, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, unitamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche, di esporre delle tabelle che indichino i sintomi correlati a diversi gradi di concentrazione di alcol nel sangue, nonchè le quantità delle bevande alcoliche più comuni che fanno superare i limiti previsti per la guida in stato di ebbrezza.


09/08/07 - unita.it

Alcol e incidenti: tolleranza zero

CESENA - Alcol e incidenti, Fipe-Confcommercio promette ''tolleranza zero''


CESENA - “Nessuno meglio degli esercenti entra direttamente in contatto con i consumatori. Il ruolo dei pubblici esercizi è fondamentale nel rapporto con il cittadino. E in questo contesto diventa essenziale il compito che vogliamo assumerci di essere portatori di dialogo, cultura e società.”


Con questo commento il presidente di Fipe-Confcommercio Cesena, Angelo Malossi, in linea con il nuovo “Codice di autoregolamentazione per la sicurezza stradale”, dà il via alla campagna di comunicazione per il rispetto intransigente di una legge già esistente che impedisce in alcuni casi di servire alcol. Ma c’è di più. Con la campagna “Tolleranza Zero” gli esercenti daranno vita ad un’azione di autodisciplina per evitare in tutti i modi la somministrazione a chi non ha compiuto i sedici anni nella piena consapevolezza dei danni a cui vanno incontro i giovanissimi


Forte della convinzione che l’esercente è la figura che più di ogni altro ha il rapporto diretto con il territorio, con gli stati d’animo della gente, ne raccoglie gli sfoghi e gli umori, Fipe vuole dare un segnale forte di senso civico e di civiltà. La struttura nazionale ha predisposto cartelli e locandine con i loghi dei ministeri degli Interni e delle Politiche giovanili e attività sportive (sostenitori dell’iniziativa) da apporre nei locali pubblici per ricordare ai consumatori l’esistenza di una legge il cui rispetto potrebbe salvare vite umane. Queste locandine sono disponibili da noi in associazione e stiamo già cominciando a distribuirle.

Presto, inoltre, saranno disponibili anche le tabelle sulle conseguenze dell’ingestione di alcolici previsti dal Ministero della Salute.


“Ci è sembrato interessante – conclude Malossi – il fatto che i pubblici esercizi siano molto attenti a questa problematica. Questo dimostra che il gestore di un locale è colui in grado di registrare meglio di chiunque altro dove sta andando la società. Ecco perché è importante, per la politica, che la politica ci ascolti, non solo in relazione alle “funzioni sociali” ma anche quando si discute la programmazione delle nuove licenze e dei problemi di settore che riguardano i pubblici esercizi”.



09/08/07 - romagnaoggi.it

Scontro frontale sull'Aurelia Bis

Sanremo: stamani scontro frontale sull'Aurelia Bis, 4 persone ricoverate al Borea


Questa mattina intorno alle 6.30 a Sanremo, nell’ultimo tratto dell’Aurelia Bis, due auto si sono scontrate tra loro e in seguito al violento urto, 4 persone, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, hanno riportato ferite tali da rendere necessario il ricovero all’ospedale ''Borea'' di Sanremo.
Resta chiarire la dinamica del sinistro, ma appare probabile che almeno uno dei guidatori delle vetture coinvolte nel frontale, si fosse messo alla guida dopo aver assunto alcol o droga.


Redazione Radio Amicizia - 09/08/07 - radioamicizia.it

Droga: 35enne muore in treno

Il cadavere di uomo dell'apparente eta' di 35 anni, del quale non sono state rese note le generalita', e' stato trovato stamane in uno dei bagni del treno intercity 751 Roma-Reggio Calabria appena giunto alla stazione di Scalea. Per aprire la porta del bagno, chiusa dall'interno, e' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Il convoglio e' fermo da oltre tre ore nella stazione, dove e' intervenuto personale della Polfer di Sapri (Salerno), in attesa dell'arrivo del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Paola. L'uomo, secondo quanto si e' appreso, sarebbe morto per overdose. Ad avvalorare questa ipotesi c'e' il ritrovamento, vicino al corpo, di una siringa. A bordo del treno proveniente dalla Capitale ci sono circa quattrocento persone.


09/08/07 - telereggiocalabria.it

Prete omicida condannato a 55 anni di carcere

Tutti i preti vengono al pettine. E' storia recente quella riguardante il patteggiamento della diocesi di Los Angeles per non affrontare un maxiprocesso di pedofilia: la chiesa di Los Angeles ha pagato 660 milioni di dollari a 508 vittime.


Oggi, ancora in America, un nuovo prete si sporca di un reato, la macchia è color rosso sangue. Dagoberto Valle, sacerdote di Città del Messico, viene condannato a 55 anni di carcere per omicidio. Nel 2005 uccise il figlio novenne quando si venne a sapere che aveva avuto un figlio con una donna della stessa parrocchia con la quale conviveva da tempo.


Dio, se oggi molti dei tuoi testimoni uccidono e violentano bambini innocenti forse è il caso di riscendere giù in Terra e sistemare questo mondo assurdo, paradossale; non mandare Tuo figlio stavolta però, la situazione è molto seria e delicata, scendi Tu in persona, non è roba da ragazzini. Un consiglio, per questa volta cambia luogo di nascita, in 2000 anni sono cambiate parecchie cose dalle parti palestinesi. Ti sconsiglio anche l'Italia, le case costano troppo e accendere un mutuo per comprarla non Ti converrebbe, in 33 anni non riusciresti a pagarla tutta! Il falegname non potresti farlo facilmente come 20 secoli fa, al massimo potrebbero farti un contratto di 3 masi in un call center, oppure potresti lavorare in nero. Fai presto Dio, qui scricchiola tutto!


09/08/07 - comincialitalia.net

Ecco le strade più pericolose d'Italia

La triste palma d'oro va alla Nettunense, la strada che dall'Appia porta a Nettuno: 4,99 incidenti a chilometro. Al secondo posto, la ss 072, in direzione San Marino. Sul terzo gradino di questo infausto podio la ss 467, arteria che taglia il cuore della Pianura Padana, fino a Scandiano, provincia di Reggio Emilia. Sono le strade statali più pericolose, a giudicare dalle statistiche dell'Aci. Il pericolo è grande, se si pensa che hanno una media di incidenti sette volte superiore rispetto al resto d'Italia.

L'Automobile Club d'Italia ha stilato la top ten delle arterie più rischiose, dove si verificano fino a 5 incidenti per chilometro, quando la media nazionale è di 0,70. E si tratta di strade molto trafficate.

Al quarto posto c'è la Romea, che collega Ravenna a Mestre, seguendo il litorale dell'Adriatico a poca distanza dal mare. Al quinto la ss 008, meglio nota come "Via del Mare", ex autostrada diventata strada statale, che congiunge Roma ad Ostia: qui i cartelli restano spesso lettera morta, il transito di motoveicoli è vietato ma le moto continuano a sfrecciare indisturbate.

Nella classifica del pericolo seguono la Pontina, che porta dalla capitale a Terracina, attraversando il Basso Lazio; la ss 336 dell'aeroporto della Malpensa; l'Anagnina, che collega Roma a Grottaferrata. Al nono posto il terzo tratto della ss 106, per tutti la Jonica, quella lunghissima strada che da Taranto arriva a Reggio Calabria, attraverso ben tre regioni.

L'Aci ricorda come la stragrande maggioranza degli incidenti, il 77%, avvenga in città, mentre il 17% si verifica sulle strade extra-urbane e appena il 6% nelle autostrade. Gli scontri mortali sono concentrati sul 3,2% della rete. I problemi infrastrutturali, sottolinea l'associazione, non mancano, perché "la manutenzione dell'asfalto e della segnaletica è in una condizione critica, preoccupante e molto pericolosa".

Tuttavia, secondo l'Aci, la reponsabilità degli incidenti va divisa a metà. Da una parte c'è lo stato delle strade, per cui "sono necessari investimenti infrastrutturali". Dall'altra, però, ci sono gli automobilisti, per cui altrettanto importante "è l'azione di prevenzione ed educazione da parte delle forze dell'ordine, assieme a un rafforzamento dei controlli che scoraggino, prima ancora di reprimere, i comportamenti sbagliati". E in quest'ottica, "meglio una pattuglia visibile di un autovelox nascosto".

Questa la classifica, in base al tasso di incidenti per Km (tra parentesi).

1) SS 207 - Nettunense (4,99)
2) SS 072 - di San Marino (4,67)
3) SS 467 - di Scandiano (4,10)
4) SS 309 dir - Romea (4,04)
5) SS 008 - Via del Mare (3,62)
6) SS 148 - Pontina (3,43)
7) SS 336 - dell'Aeroporto di Malpensa (3,38)
8) SS 511 - Anagnina (3,30)
9) SS 106 ter - Jonica (3,16)
10) SS 515 - Noalese (3,04).

L'articolo è tratto dal sito del quotidiano Repubblica (www.repubblica.it)


09/08/07 - strill.it

Si addormenta con una sigaretta accesa

Anziano di 81 anni muore carbonizzato a Genova


(ANSA) - GENOVA, 9 AGO - Si e' addormentato sulla poltrona del salotto, probabilmente con la sigaretta accesa e si e' sviluppato un incendio che lo ha ucciso.E' accaduto nella notte a Genova, a un anziano pensionato di 81 anni, poco dopo mezzanotte. Il fatto e' avvenuto in un appartamento a Sestri Ponente. I vigili del fuoco, intervenuti su segnalazioni di alcuni vicini che hanno visto il fumo uscire dalle finestre dell'alloggio, hanno trovato l'anziano ormai privo di via, morto carbonizzato sulla poltrona.


09/08/07 - ansa.it

Winehouse collassa per un'overdose di droga

Musica: la Winehouse collassa per un'overdose di droga


LONDRA - Nuovi problemi per Amy Winehouse. La cantante britannica ha avuto un collasso dovuto a un'overdose di droga e si trova ora ricoverata all'ospedale dell'University College di Londra. I medici hanno dovuto farle un'iniezione di adrenalina per rianimarla. La Winehouse - il cui album 'Back to Black' e' considerato uno dei migliori degli ultimi anni - e' dimagrita moltissimo, fino a diventare pelle e ossa. Uno dei suoi piu' grandi successi, 'Rehab', parla proprio del rifiuto di entrare in una clinica di disintossicazione. (Agr)


09/08/07 - corriere.it

Coca al veleno, spacciatore suicida

Coca al veleno, spacciatore suicida Una ragazza era morta d’overdose


Si è ucciso nella sua cella del carcere di Verziano a Brescia, impiccandosi con la corda di una tenda. Cittadino egiziano, era uno dei tre spacciatori accusati di aver venduto la cocaina tagliata con tropocaina che a fine luglio ha provocato la morte di una ragazza ventenne. Proprio lui, secondo la Procura di Brescia, aveva ceduto la droga alla vittima.
L’emergenza della cocaina killer intanto non si placa. Già due bande di spacciatori sono state arrestate, una a Brescia di cui faceva parte l’egiziano morto suicida, un’altra, composta da 9 pusher maghrebini, in provincia di Bergamo tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto, dopo che almeno 18 persone erano finite in ospedale con malori e allucinazioni per aver assunto cocaina tagliata con atropina. L’allarme adesso si sposta a Como, dove negli ultimi otto giorni ci sono state almeno 2 morti sospette che potrebbero essere dovute alla droga, e sei persone sono finite al Pronto Soccorso cittadino in preda a lancinanti dolori dopo aver fatto uso di stupefacenti.
Flavio Fiorenzo Mattiuzzi, 42 anni, è morto per arresto cardiaco mentre ballava in discoteca . Ancora non si sa se aveva assunto droghe e si attendono quindi gli esami tossicologici. Roberto del Buono, 34 anni, è morto domenica all’alba dopo aver assunto alcol e cocaina per tutta la notte. Anche nel suo caso si attendono gli esami per sapere se la droga è stata la causa della morte. Se anche queste due morti sono dovute alla cocaina killer, vorrebbe dire che, come temevano gli inquirenti dopo i recenti arresti, l’emergenza non si è affatto conclusa.


09/08/07 - ilgiornale.it

Ubriaco in moto, si schianta contro guard rail

(ANSA) - GROSSETO, 8 AGO - Senza patente, ubriaco e sotto l'effetto di droghe, alla guida della sua moto e' andato a sbattere contro un guard rail, a Grosseto. L'uomo, 33 anni, e' in prognosi riservata all'ospedale di Grosseto, la ragazza che era con lui a bordo e' stata giudicata guaribile in 40 giorni. Sottoposto ad alcuni accertamenti, il motociclista e' risultato positivo sia all'alcol sia a sostanze stupefacenti. Viaggiava senza patente: gli era stata ritirata qualche mese fa.

08-08-07 - intoscana.it

Francia: disabile picchiato dal fratello

FRANCIA/ PICCHIATO E USTIONATO DAL GEMELLO PERCHE' RITARDATO


Gli aggressori (16 e 13 anni) erano ubriachi e drogati


Tolone (Francia), 9 ago. (Ap) - Sono finiti in carcere due minori sospettati di aver picchiato e ustionato un adolescente di 16 anni ritardato mentale, fratello gemello di uno degli aggressori. I due sono accusati di "violenza aggravata con uso di arma" e sono stati posti in detenzione ieri sera a Tolone, secondo quanto appreso da fonte giudiziaria. Il complice del gemello e un ragazzino di tredici anni.

Nella notte tra sabato e domenica, i due minori hanno aggredito il sedicenne in un appartamento di una città della Seyne-sur-Mer (Var). I due aggressori avrebbero bevuto whisky e fumato cannabis. Hanno legato la vittima con un guinzaglio e poi l'hanno colpita con un pugno di ferro. Non contenti lo hanno cosparso sui capelli di alcol a cui hanno poi dato fuoco.

Il ragazzo è fuggito dall'appartamento e ha chiamato la madre. Ora è gravemente ustionato al viso e ai polpacci. I medici lo hanno posto in stato di coma artificiale.

09/08/07 - notizie.alice.it

Autista troppo ubriaco può farla franca

Se non riesce a fare il test non può essere punito con il carcere. Nel dl entrato in vigore ci sarebbe un buco


Un buco - Il decreto legge sulla sicurezza stradale, entrato in vigore lo scorso week end, conterrebbe un buco che permetterebbe di farla franca a chi è troppo ubriaco. Fatta la legge trovato l’inganno, verrebbe da dire. E l’inganno sarebbe venuto fuori subito, al momento delle prime applicazioni delle nuove norme per i guidatori “indisciplinati”.

Il fatto - Torino. 4 agosto, ore 4:40 del mattino. Il “decreto Bianchi” è appena entrato in vigore, pubblicato proprio quel giorno sulla Gazzetta Ufficiale. I vigili urbani fermano un 27enne al volante e lo sottopongono al test del palloncino. Risultato: tasso alcolemico altissimo, pari a 1,6 grammi per litro, molto al di sopra del massimo consentito. Dopo 8 minuti, il ragazzo non riesce a ripetere il test perché troppo ubriaco. I vigili fanno altri due tentativi, invano. In base alle nuove norme potrebbe scattare l’arresto fino a sei mesi, un’ammenda fino a sei mila euro e il ritiro della patente anche per due anni. Ma il “fortunato” non finirà in carcere. Il decreto prevede infatti l’accertamento tecnico completo. In altre parole, è necessario verificare la quantità di alcol nel sangue, altrimenti non si può far nulla.

Problemi di interpretazione – L’episodio è solo il primo di una serie di casi verificatisi a Torino, che hanno causato tra i magistrati alcuni problemi di interpretazione del nuovo decreto.
“La norma - spiegano a Palazzo di Giustizia - prevede tre regimi di pena a seconda del tasso alcolico rilevato nel guidatore. Però chi rifiuta il test, a differenza del passato, non viene più punito con il carcere, ma con una sanzione amministrativa. E’ vero che la somma è piuttosto elevata ma, paradossalmente, a chi viene controllato e ha dei precedenti specifici può convenire non sottoporsi al test”. I pubblici ministeri che raccolgono le denunce delle forze dell'ordine hanno deciso che per i guidatori incensurati vengono emessi dei decreti penali di condanna (convertibili in una pena pecuniaria) e per quelli che hanno precedenti viene preparato il rinvio a giudizio.In caso di processo, però, potrebbe sorgere un secondo problema. La Cassazione, in questa materia, ha affermato che il reato di guida in stato di ebbrezza vale anche se non viene rilevato il tasso alcolico: basta che il conducente sia vistosamente ubriaco. “Ma come possiamo accordare questo principio - dice un pm - con i tre livelli sanzionatori previsti dal nuovo decreto?”.


09/08/07 - skylife.it

Droga: scoperta piantagione cannabis a Palermo

PALERMO - Scoperta nelle campagne di San Cipirrello, nel palermitano, una vastissima piantagione di marijuana: un milione e quattrocentomila le piantine trovate dai carabinieri a circa 25 chilometri dal capoluogo siciliano. Si tratta di una delle coltivazioni piu' grandi mai individuate in Sicilia. L'area su cui si estende e' di 4.500 metri quadrati. Le piante di cannabis sono gia' state estirpate, con l'aiuto della cooperativa 'Placido Rizzotto-Libera terra', che gestisce alcuni terreni confiscati alla mafia. (Agr)


09/08/07 - corriere.it

Ma in Italia i pedofili quanti sono?

Ma è possibile che tanti italiani siano pedofili? Lasciamo stare adesso i sacerdoti cattolici: di alcuni di loro s’è sempre saputo, si trovano in una situazione particolare e innaturale con l’obbligo e voto di castità, vivendo a volte in comunità pueril-giovanili omosessuali. Ma gli altri? Appena i carabinieri si mettono al computer, ne scoprono a centinaia (e noi non sappiamo che fine fanno) o, almeno, scoprono centinaia di compravendite di immagini di bambini occupati in atti osceni. La cronaca dà notizia di adolescenti o uomini anziani che infastidiscono bambini o li sequestrano. Le famiglie risultano ricettacoli di pedofili o di sfruttatori di bambini (non di rado i padri) che li usano per immagini oscene da cedere. Internet, non ne parliamo. Secondo Telefono Azzurro sono un’infinità i bambini che chiedono aiuto e protezione contro i pedofili. I fatti dell’asilo di Rignano Flaminio sembrano denunciare anomalie incredibili di maestre e bidella e gli interrogatori giudiziari dei bambini a proposito dei «giochi cattivissimi» prendono i toni del grottesco o dell’orrido.

È possibile? Gli italiani, da sempre familisti e affezionatissimi ai figli, sarebbero diventati sadici persecutori (nessuno risale all’origine del termine pedofilo, che prevede l’amore per i piccoli). Gli italiani, come tutti, hanno sempre avuto montagne di difetti e di colpe. In questi anni, alle ladrerie e truffe, alle violenze e illegalità, alle vigliaccate ed egocentrismi maschilisti di tanti s’è aggiunta la manìa per la droga.

E per la pedofilia? Ma che diamine. Personalmente, non posso credere a un’alterazione di massa del genere, almeno in quantità e diffusione così vaste. Risulta difficile avere fiducia nelle cifre di statistiche dall’incerta origine. Ho l’impressione che il fenomeno venga dilatato, gonfiato: dai media, sempre contenti di riferire scandali; dagli operatori (stare al computer è più comodo d’ogni altro servizio); dalle associazioni (più il fenomeno è rilevante, più la loro necessità è evidente); dall’immaginazione morbosa delle persone, dei genitori, dal loro allarmismo. Naturalmente, una simile impressione può essere speranzosa, consolatoria.


LIETTA TORNABUONI - 09/08/07 - lastampa.it

Basta guerre nel mondo!