Ubriaco provoca incidente e aggredisce un poliziotto

SAN BASILIO Ubriaco provoca incidente e aggredisce un poliziotto: arrestato


IN STATO di ebbrezza ha prima provocato un incidente stradale in via Tiburtina all’altezza del civico 1109, a San Basilio, e poi si è scagliato contro gli agenti del commissariato Prenestino intervenuti per i rilievi, ma è stato bloccato e arrestato. Le manette, poco dopo l’una di notte, sono scattate ai polsi di un uomo di 28 anni che dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nonostante l’inasprimento delle pene contro gli ubriachi al volante, non cessa l’allarme alcol sulle strade. Anche le vie cittadine vengono interessate dal fenomeno, ormai una vera e propria emergenza.


30/08/07 - iltempo.it

Liverpool, rotto il muro di omertà

Liverpool, rotto il muro di omertà: preso il baby-killer del piccolo Rhys


Liverpool - Di mezzo ci sarebbe una ragazzina. Una banale lite per una fidanzata, finita nella guerra delle baby-gang che si è trasformata in una tragedia nazionale. Per questo sarebbe stato ucciso Rhys Jones, all’età di undici anni. Paralizzato dalla paura, dopo aver sentito i primi due spari, il ragazzino si è trovato nel mezzo di un regolamento di conti, inchiodato alle sue gambe, allenato alle partite di calcio ma non alla violenza dei suoi coetanei, non ce l’ha fatta a scappare e l’ultimo sparo, quello mortale, lo ha colpito alla nuca.

È passata una settimana dalla sua uccisione in un parcheggio di Liverpool, a pochi passi dal campo di calcio dove Rhys trascorreva i pomeriggi del doposcuola, e una soffiata ha portato gli investigatori sulle tracce del killer, il baby-killer che nell’Inghilterra dei teenager vocati all’alcol e alla pistola facile, ha ucciso un bimbo di undici anni. Dopo dieci arresti, sei ragazzini ancora sotto osservazione (quattro sono stati rilasciati senza accuse), ieri sono scattate le manette per un ragazzo di quindici anni. Sarebbe lui l’adolescente incappucciato che in sella alla sua bicicletta ha sparato con la freddezza di un adulto, senza scrupoli e senza remore, anche quel terzo colpo di pistola che ha ucciso il piccolo Rhys.

Dopo lo choc e lo sdegno, l’Inghilterra vuole conoscere il volto del baby-assassino e gli inquirenti, in una massiccia operazione di polizia che sta coinvolgendo una cinquantina di agenti e una decina di cani segugio, ora cercano affannosamente l’arma che potrebbe inchiodare l’assassino. Il ragazzino si sarebbe disfatto della pistola gettandola a poche centinaia di metri dal parcheggio del pub in cui è avvenuta la sparatoria. E a inchiodarlo sarebbe stato un testimone chiave. Un uomo a cui Dave Kelly, responsabile dell’operazione di polizia, si è rivolto ieri, elogiando il suo coraggio e chiedendogli di farsi vivo nuovamente: «Ci ha fornito informazioni preziose. Voglio ringraziarlo, è stato molto coraggioso. Vogliamo che si metta nuovamente in contatto con noi e potrà parlare direttamente con me, lo aspetto», ha detto Kelly.


Perché da quando Rhys è morto è la prima volta che qualcuno rompe il «muro di silenzio» - così lo hanno ribattezzato gli investigatori - che ha avvolto questa storia. Un segno tangibile che il terrore delle baby-gang, le minacce e le probabili ritorsioni, spaventano adulti e bambini nella città dove da almeno tre anni è in corso una guerra feroce tra gruppi di adolescenti rivali. Per questo qualche giorno fa, in un appello commovente e disperato, Melanie e Stephen, i genitori di Rhys avevano lanciato un appello alla città e ai genitori del baby-killer: «Noi abbiamo perso il nostro mondo e il mondo ha perso un bravo ragazzo. Qualcuno da qualche parte deve sapere chi ha commesso un simile atto. Per piacere, si faccia vivo».


E martedì il calcio inglese ha voluto offrire il suo tributo al piccolo Rhys, regalando alla famiglia e ai tifosi un momento unico: dopo che i giocatori dell’Everton, una delle due principali squadre di Premier League della città, hanno depositato sul luogo del delitto una divisa ufficiale e una corona di fiori con i colori del team preferito dal ragazzino, anche i rivali del Liverpool, l’altra squadra di punta, nelle qualificazioni di Champions League con il Tolosa, hanno ricordato il piccolo intonando “Johnny Todd”, l’inno degli avversari, per la prima volta nello storico stadio di Anfield. Nell’anarchia delle gang in guerra, almeno il calcio per un giorno, ha dimenticato le rivalità.


di Gaia Cesare - giovedì 30 agosto 2007 - ilgiornale.it

Si droga in auto, poi tenta di sfuggire alla Volante

Nel primo pomeriggio di mercoledì la Volante di Polizia del Commissariato di Busto Arsizio, in via Arconate, ha intercettato un ciclomotore il cui conducente si è dato subito alla fuga nei vicini boschi.
Percorrendo una stradina boschiva all'inseguimento del mezzo, gli agenti si sono trovati di fronte una Fiat Punto che, vista l'impossibilità di passare oltre, è fuggita in retromarcia a velocità sostenuta, salvo venire bloccata poco dopo. Dall'auto sono scesi il guidatore, identificato per un uomo di 43 anni di San Giorgio su Legnano, ed il passeggero, un 36enne residente a Varese. Il guidatore, in lacrime e con una siringa in mano, riferiva agli Agenti di essere fuggito per timore di non essere accettato in comunità in quanto si era appena "fatto" di eroina. Applicando le nuove normative in materia, e data la condizione del guidatore, gli agenti hanno provveduto all'immediato fermo del veicolo.

Giovedi 30 Agosto 2007 - varesenews.it

Torino: adesca donna invalida

Torino: adesca donna invalida, 56enne arrestato per violenza


CHIVASSO (Torino) - I carabinieri della Tenenza di Settimo Torinese hanno arrestato per violenza sessuale un napoletano, residente a Torino, di 56 anni. Ora e' rinchiuso nel carcere 'Lorusso e Cotugno'. L'uomo, ieri, aveva offerto un passaggio in auto a una donna, invalida al 95%, che stava rientrando a casa con le buste della spesa. Ma poi ha accostato la macchina in una zona isolata dietro al centro commerciale. Il passaggio di una pattuglia dei carabinieri ha impedito che l'uomo portasse a termine la violenza. (Agr)


30/08/07 - corriere.it

Quindicenne stuprata e sfruttata

In manette il fidanzato romeno


Il miraggio è sempre quello di un lavoro sicuro lontano dalla miseria del paese d´origine. Ed è sperando in questo che una ragazzina romena di 15 anni ha seguito un ragazzo, della sua stessa nazionalità, di cui si era innamorata. Per poi trovarsi, violentata e percossa, a battere i marciapiedi di Roma. Un copione uguale a tanti altri, ma di cui la vittima, con un atto di coraggio, ha cambiato il finale: ha denunciato ai carabinieri il fidanzato aguzzino e lo ha fatto arrestare.
La storia comincia nei pressi di Bucarest alcuni mesi fa. Lui, 25 anni, giura di amarla e le regala la speranza di trascorrere insieme il resto della vita e di lasciarsi alle spalle una realtà di miseria. Unica condizione: abbandonare la Romania per andare in Italia. Magari fa parte dell´inganno anche la bugia di un´attività già avviata che permetterebbe da subito un radicale cambiamento di esistenza. E invece, non appena toccato il suolo italiano, la giovane si è trovata davanti ad una realtà ben diversa da come se l´era immaginata. Il sogno si è spezzato all´istante quando il giovane per cui aveva lasciato il suo paese ha smesso di essere un tenero amante e si è trasformato in uno spietato aguzzino.
Così è cominciato l´incubo: l´uomo ha infatti costretto la ragazza all´accattonaggio e al borseggio, prelevando a fine giornata il "bottino" dalle mani della vittima. Ma non era mai abbastanza. E´ allora che si è passati dalle minacce ai fatti. La giovane straniera è stata picchiata ferocemente e poi violentata. Il suo connazionale le aveva anche trovato una zona in cui prostituirsi tutte le notti: vicino piazza della Repubblica.
Una sera però la ragazza ha deciso di scappare dall´incubo, trovando la forza di raccontare la sua storia ai carabinieri della stazione Roma-Vittorio Veneto. I militari, seguendo le informazioni fornite dalla ragazza, hanno trovato e fermato l´uomo in un casolare abbandonato nei pressi di largo Preneste. Le accuse che gravano su di lui sono di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, induzione e sfruttamento della prostituzione. Nel corso della perquisizione sono stati ritrovati 5000 euro in contanti e una "daga", una spada corta per la cui detenzione è stato denunciato. Cecilia D´Elia, assessore alle Pari Opportunità del comune di Roma, ha elogiato l´atto di coraggio della ragazza. «Nell´esprimere la mia solidarietà alla giovane vittima - ha detto l´assessore - desidero ribadire la completa disponibilità dell´Amministrazione romana a mettere a disposizione i propri servizi di accoglienza e di sostegno per garantirle piena assistenza».


30/08/07 - Valeria Abate - espresso.repubblica.it

1,5 mln di euro per banca dati contro pedofilia

Roma - La voce relativa alla lotta contro la pedofilia del fondo per le politiche della famiglia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede uno stanziamento di 2,5 mln di euro, che e' un finanziamento aggiuntivo rispetto alle risorse gia' stanziate che garantiscono il funzionamento del Comitato interministeriale di coordinamento per la lotta alla pedofilia e dell'Osservatorio per il contrasto della pedofilia minorile.

Lo precisa l'ufficio stampa del Ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi (foto): sono infatti a disposizione del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia 1,5 mln di euro per la realizzazione, tra l'altro, della banca dati, strumento essenziale all'azione di prevenzione e contrasto della pedofilia


30/08/07 - studiocelentano.it

In Italia c'è un consumo 'spaventosamente alto' di droga

Amato: In Italia c'è un consumo 'spaventosamente alto' di droga


In Italia ''c'e' un consumo spaventosamente alto'' di droga, il suo ''giganteggiare e' una cosa di cui siamo tutti responsabili''. Nei bagni delle scuole, nelle discoteche ''si trova droga: le famiglie si debbono porre il problema''. Giuliano Amato interviene alla Festa dell'Udeur e coglie l'occasione per parlare del traffico della droga, alimentato da un consumo da parte ''dei nostri figli''. Amato non ha dubbi, ''se sequestriamo tonnellate di droga sul nostro territorio questo vuol dire che c'e' una domanda alta da parte di migliaia di italiani''.


Insomma, prosegue il responsabile del Viminale, questo problema ''si deve affrontare in famiglia. Ne parlino ai figli almeno i genitori che non consumano droga, perche' poi ci sono anche le famiglie in cui anche i genitori abusano di stupefacenti''. Amato chiede che non ci si rivolga al suo ministero chiedendo di sequestrare la droga ''se poi - dice - noi italiani ne facciamo un abuso spropositato''. Ma non e' solo il tema della droga che preoccupa il ministro dell'Interno, c'e' anche la piaga dell'alcol.

''Quello dei giovani e l'alcol e' un altro grande tema'', dice il Amato rilevando che ormai ''sono tantissimi i giovani che, fermati dalla polizia, risultano sopra i limiti''. Un consumo, continua, ''aumentato in maniera vertiginosa''. Amato, fatto questo quadro con in aggiunta un riferimento al terrorismo interno (''Per la prima volta la polizia ha fatto arrestare dei brigatisti rossi prima che commettessero un attentato'') e agli immigrati irregolari (''Soprattutto al nord la criminalita' e' collegata agli ingressi clandestini''), cerca di rassicurare gli italiani. ''C'e' una tendenza ad estremizzare i fenomeni criminali che fa parte - dice Amato - della tendenza naturale di ciascuno di noi''. Certo, continua, ''siamo in presenza di una situazione caratterizzata da molteplici fattori criminogeni ma - e' la conclusione del ministro - la possiamo governare''.


30/08/07 - canisciolti.info

Alcol e droga al volante, 'recidivo' esce di strada

Codigoro. Un ventottenne di Rosolina, in provincia di Rovigo, è stato denunciato dai Carabinieri della stazione di Codigoro, per guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Martedì notte il giovane si trovava alla guida della propria autovettura e senza alcuna causa apparente aveva prima sbandato, quindi era uscito di strada e, a causa delle lesioni riportate, trasportato all’arcispedale sant’Anna di Ferrara. Qui gli accertamenti sanitari richiesti dai militari di Codigoro, hanno riscontrato la positività a cannabinoidi, cocaina, e oltre 1,50 g/l di etanolo nel sangue. A rendere ancora più grave la situazione del conducente vi è la recidività nella condotta, essendo incorso nello stesso reato da meno di due anni.


30/08/07 - estense.com

Limone: sabato un convengo nazionale sull'alcolismo

Al teatro ‘La Confraternita’ di Limone Piemonte si svolge sabato a partire dalle 17 e 30 un convegno nazionale dal titolo ‘Alcolismo: a che punto siamo? La vita per un bicchiere’. Ad organizzare l’evento, oltre al Comune della località turistica della valle Vermenagna ed al Grand Hotel Principe, è l’Associazione Nazionale Contro L’Aclolismo che si batte per aiutare chi vive il disagio dell’alcoldipendenza in modo diretto o indiretto. Oltre al recupero di chi sconta sulla propria persona o in modo indiretto questa grave gli effetti dell'alcolismo, l’ANCA organizza seminari, occasio-ni di formazione, tavole rotonde e conferenze. Nell’occasione, a Limone parteciperanno esperti e personaggi noti come Bruno Liconti, Luciano Onder e Gino Paoli a cui verrà assengato il ‘Premio Gian Bonzi’ per essersi particolarmente distinto nella lotta contro l’alcolismo.

Subdola e dalla crescita lenta e silenziosa questa dipendenza viene a volte accertata quando ormai è troppo tardi. Per chi la vive è importante poter leggere l’esperienza vissuta e raccontata con sincerità dai diretti interessati, la testimonianza dei familiari che hanno sofferto e lottato con loro, le osservazioni dei medici che studiano tutte le possibili soluzioni del problema e, infine, la certezza che questo male può essere sconfitto, come è successo a chi si racconta. Scopriamo, invece, che nel nostro paese si contano un milione e mezzo di alcolisti e ben 40 mila italiani ogni anno restano vittime di questa malattia. Ancor più deve far riflettere, e preoccuparci, il dato relativo all’aumento dell’incidenza del fenomeno tra i giovani e le donne.


30/08/07 - targatocn.it

Alcol: quel Decreto mi fa paura

Prima del 3 agosto, il Codice della strada diceva: se la Polizia capisce che sei in stato d'ebbrezza ti multa, anche senza fare l'alcoltest: "Quando si abbia altrimenti motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall'influenza dell'alcool, gli organi di Polizia stradale di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, anche accompagnandolo presso il più vicino ufficio o comando, hanno la facoltà di effettuare l'accertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento".


Adesso, invece, il Decreto sulla sicurezza stradale impone la prova con l'etilometro. Già, ma se uno è così ubriaco da non riuscire a soffiare nell'alcoltest, come fa la Polizia a multarlo? E un giudice su che cosa si basa per sanzionare l'ubriacone che guidava? Certo, in base ad altri articoli del Codice della strada, la Polizia potrà impedire quel l'ubriaco continui a guidare, ma il reato per guida in stato d'ebbrezza non scatta. Risultato: qui c'è anche il serissimo rischio che schifosi e viscidi furbastri fingano di essere così strafatti di alcol da non riuscire a soffiare nell'etilometro.


Altro problema: ci sono tre fasce cui corrispondono altrettante multe


30/08/07 - dallapartedichiguida.blogosfere.it

Basta guerre nel mondo!