Croce Rossa: 'non scaricare le responsabilità solo sui ragazzi'

Sicurezza Stradale. Croce Rossa: 'non scaricare le responsabilità solo sui ragazzi'


La Croce Rossa Italiana promuove in una discoteca in Calabria l’incontro tra Istituzioni, Forze dell’Ordine, Silb, insieme a medici, sociologi e psicologi. Messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Chiesta dal Consigliere CRI per la Comunicazione l’eliminazione dell’autocertificazione sanitaria anamnesica per il rilascio e il rinnovo delle patenti


Gli incidenti stradali non sono sempre una fatalità e le responsabilità non vanno lasciate soltanto ai ragazzi. La repressione non è sufficiente, anzi talvolta può generare pericolose quanto assurde sfide contro la legge da parte di giovani e meno giovani irresponsabili. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro-dibattito promosso dalla Croce Rossa Italiana nella discoteca Sole Luna di Corigliano Calabro, ritrovo sulla Costa Ionica molto frequentato dai ragazzi.


L’iniziativa rientra nella Campagna sulla sicurezza stradale promossa dal Governo con lo slogan “La vita non è un optional”.


Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alla CRI scrive che “in Italia ci sono leggi e regole che non vengono rispettate, ad esempio quelle che riguardano la sicurezza stradale; la conseguenza è che ci sono troppi italiani che muoiono sulle strade perché troppi superano i limiti di velocità consentiti, troppi si distraggono alla guida. Bisogna rispettare il Codice, bisogna rispettare i limiti e le regole perché – scrive il Capo dello Stato – in questo modo si rispetta la vita”.


Sulle strade l’esempio degli adulti non è certamente dei migliori ed allora i giovani possono cominciare a dare loro stessi l’esempIo: ecco così la sollecitazione da parte della CRI alla pratica del ‘guidatore designato’, colui cioè che assume la responsabilità di riportare a casa il gruppo, oltre che l’utilizzo dell’autotest sul tasso di alcolemia prima di mettersi alla guida.


Nel corso della serata in discoteca sono stati distribuiti, a cura dei Volontari della CRI del Comitato Locale di Rossano, l’opuscolo del Centro Studi Antartide “Vacanze coi fiocchi” e, in collaborazione con la Società Contralco Italia, l’autotest sul tasso di alcolemia.


Per la buona riuscita dell’iniziativa hanno garantito il proprio contributo il Prefetto di Cosenza, Pietro Lisi, il Dirigente Provinciale della Polizia Stradale di Cosenza, Gianfranco Martorano, il Tenente dei Carabinieri Giorgio Feola, la Responsabile Nazionale per la Comunicazione dei Vigili del Fuoco, Clara Modesto, il Primario ospedaliero del Pronto Soccorso, Vincenzo Taverna, il Consigliere Provinciale Pasqualina Straface, l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Corigliano Calabro, Benedetto di Iacovo e la Responsabile dei Servizi Sociali del Comune, Tina De Rosis.


“Tutti possono contribuire alla sicurezza stradale – ha osservato il Consigliere per la Comunicazione CRI, Fausto Taverniti – qualcuno anche con prerogative precise che talvolta sono però disattese. Alla repressione occorre far precedere una formazione adeguata in famiglia, nelle scuole e anche nei luoghi di intrattenimento”.


“La repressione – ha aggiunto Taverniti – può e deve avere una fase anche preventiva: ad esempio controllando adeguatamente il rilascio e il rinnovo delle patenti, per le quali oggi è, per legge, fatta valere l’autocertificazione sanitaria anamnesica sullo stato di salute e sull’eventuale uso di alcol e droghe, ritornando - ha suggerito Taverniti - alla buona pratica del certificato anamnesico rilasciato dal proprio medico curante, prima della visita del medico autorizzato al rilascio della documentazione necessaria per la patente”.


www.cri.it - 13/08/07 - newsfood.com

E gli ubriachi continuano a sfangarla

ROMA (13 agosto) - E' un bollettino fitto anche quello di oggi, sul fronte dell'alcol al volante. Con un caso di scuola come quello di Ala di Stura, nelle Valli di lanzo (Torino), dove un quarantunenne ubriaco si è schiantato con lo scooter contro un autobus di linea, ma eviterà processo e condanna grazie al rifiuto di sottoporsi al test alcolometrico, sfruttando così una falla della nuova normativa. Le foze dell'ordine hanno scritto che l'alito dell'uomo odorava di alcol, che parlava a fatica e barcollava, ma i giudici non potranno fare altro che archiviare.

Nonostante il pronunciamento dello scorso 20 luglio della Cassazione, che stabiliva che per certificare lo stato di ubriachezza non occorre il test, ma era sufficiente la testimonianza dei presenti, c'è il problema, al momento insormontabile, della nuova normativa che prevede tre fasce di punibilità a seconda del tasso di alcol nel sangue. Ma occorre il test per determinarlo e quindi basta il semplice rifiuto del conducente per vanificare la legge.

Se l'è invece cavata con una semplice denuncia una donna di 36 anni che, con un tasso alcolemico di 2,5 a Barberino del Mugello ha provocato un frontale, per fortuna senza danni. Denuncia e patente ritirata. Sempre a Barberino, ma qui si tratta di follia e non di alcol, sulla A1 è stato fermato un autoarticolato che sfrecciava a 100 all'ora. Alla guida un sedicenne, mentre il apdre dormiva placidamente nella cuccetta del mezzo. L'uomo è stato denunciato per incauto affidamento e multato.

Gli agenti della polstrada hanno evitato una strage sulla tangenziale di Mestre bloccando poco dopo l'uscita dell'A4 una bellunese di 20 anni che guidava sotto l'effetto degli stupefacenti. La donna aveva già percorso l'A4 Dolo-Mestre zigzagando e urtando più volte il guard-rail, continuando sempre nella sua marcia.

C'è voluto invece un elicottero, a Civitanova Marche, per bloccare un italiano di Rapagnano (Ap) e un marocchino residente a Numana, che guidavano ubriachi (1,82 e 1,26 il loro tasso alcolemico). Mezzi sequestrati dai carabinieri e patenti ritirate.


13/08/07 - ilmessaggero.it

Alcol e fumo: vizi scritti nel DNA

Montreal - Il desiderio di bere e di fumare ha una base genetica precisa: la predisposizione si puo' rintracciare sui cromosomi 1, 3 e 4. Lo dice uno studio che sara' presentato il 12 settembre al prossimo convegno dell'American Physiological Society ed e' stato condotto da un vero e proprio esercito di ricercatori sparsi tra l'Universita' di Montreal e il Medical College of Wisconsin.
La ricerca e' stata effettuata in un gruppo di 120 famiglie in cui almeno una coppia di fratelli soffriva di ipertensione e presentava alti livelli di lipidi nel sangue: le condizioni sono importanti perche' queste patologie sanguigne sono notoriamente legate all'abuso di alcolici e sigarette. Inoltre, le persone analizzate provenivano da un zona isolata del Quebec, in Canada: questo fattore ha assicurato l'omogeneita' genetica nel campione. Gli scienziati hanno riscontrato che nel cromosoma 1 e' presente un locus (la posizione identificabile di un gene) associato sia all'alcol che al fumo. Inoltre, nei cromosomi 1 e 3, i geni correlati rispettivamente a tabacco e alcol sono in prossimita' delle aree che regolano la pressione diastolica. Infine, nel cromosoma 4, e' stata individuata una regione associabile al fumo in tutte le persone prese in esame, ma anche all'alcol per quanto riguarda gli uomini. Anche il sesso, infatti, sembra essere un elemento condizionante. Dalle indagini risulta che tra gli uomini piu' che tra le donne sono diffusi tabagismo (22 percento delle femmine contro il 28 dei maschi) l'alcolismo (17 percento delle femmine, ben il 38 percento degli uomini).


Fonte: Agi/Federfarma - 13/08/07 - test.cybermed.it

Controlli a raffica a Firenze e provincia

13/08/2007 - Avevano messo a segno un furto da 100.000 euro ai danni del negozio di abbigliamento 'Bomber' che si trova in viale Europa, nella zona dell'Oltrarno, a Firenze, rubando 1500 pezzi.


A fermarli i carabinieri che nella notte tra sabato e domenica durante un servizio di pattuglia nella zona di Bellariva hanno notato 4 uomini che scaricavano da un'auto dei grossi sacchi di naylon. Alla vista dei carabinieri i 4, tutti rumeni, sono dileguati e hanno abbandonato i sacchi nell'auto e si sono rifugiati all'interno di un palazzo. Una vota scoperto che nei sacchi c'erano capi di abbigliamento ai militari e' bastato seguire la scia di altri capi lasciati lungo le scale dello palazzo e fare irruzione all'interno di un appartamento. Qui hanno trovato i 4 nascosti sotto il letto. Nell'appartamento venivano rinvenuti altri pezzi, risultati rubati poco prima nel negozio. La proprietaria dell'appartamento, loro connazionale e' stata denunciata per favoreggiamento. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se i 4 sono responsabili di furti analoghi che, in questi giorni di chiusura estiva, vengono scoperti dai titolari solo al rientro delle vacanze. E non finisce qui. Una donna e' stata denunciata per guida in stato di ebbrezza. Ubriaca e alla guida della sua auto ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con un'altra vettura. L'alcol test ha riscontrato nella donna, 36 anni di Barberino del Mugello, un tasso alcolemico di 2,5. I militari l'hanno cosi' denunciata, ritirandole la patente. Sempre durante i controlli del week end, i carabinieri e la polizia di Borgo San Lorenzo hanno ritirato le patenti a tre automobilisti che non hanno superato l'alcoltest. Infine sul fronte dell'abusivismo commerciale i militari hanno denunciato in tutto 9 cittadini extracomunitari


13/08/07 - toscanatv.com

CariRa finanzia strumento per la lotta all'alcol

La Fondazione CariRa finanzia strumento per la lotta all'alcol


RAVENNA - Nella notte fra sabato e domenica tre pattuglie della Polizia municipale hanno effettuato controlli su via Trieste. Sono stati controllati trentadue veicoli e trentadue persone. Sono state rilevate tre infrazioni e sono state ritirate tre patenti per guida in stato di ebrezza.

Commenta il sindaco, Fabrizio Matteucci: “I controlli continuano. Anche in questo week end la Polizia municipale ha ritirato tre patenti. Ma c’è un dato che mi piace sottolineare: che la maggior parte degli automobilisti sottoposti al test dell’etilometro sia risultata in regola. Un dato positivo, che ci dice che dobbiamo continuare su questa strada, e soprattutto ci dice che dobbiamo insistere sul versante della prevenzione e dell’educazione per evitare che i nostri giovani prendano esempio da modelli sbagliati”.
Il servizio è stato effettuato, oltre che con l’ausilio dell’etilometro, anche con quello dell’AlcolBlow, un nuovo strumento che consente, attraverso il respiro, di individuare se chi è alla guida ha bevuto o meno, a prescindere dal tasso alcolemico. In pratica si tratta di un ‘pretest’ grazie al quale gli agenti di Polizia municipale possono effettuare una prima cernita dei soggetti da sottoporre alla prova dell’etilometro.
L’AlcolBlow rappresenta dunque un nuovo strumento nell’ambito delle iniziative di prevenzione finalizzate alla dissuasione dall’uso di sostanze alcoliche. Il suo utilizzo è stato reso possibile dalla Fondazione Cassa di Risparmio, che ha disposto, in base a un progetto presentato dalla Polizia municipale, l’erogazione di 4.500 euro per l’acquisto di questi ‘pretest’.


13/08/07 - romagnaoggi.it

Emergenza cocaina con mix di altre droghe

La cocaina da sola non basta e il mix con altre sostanze la rende ancora piu' pericolosa, soprattutto sulle strade come e' avvenuto nel caso dell'uomo che ha causato nel casertano uno scontro frontale che ha portato alla morte una bimba di appena 3 mesi.

'La cocaina associata a sostanze eccitanti come l'anfetamina -ha spiegato Giovanni Serpelloni, responsabile dell'Osservatorio Dipendenze della Regione Veneto- impediscono a chi guida di comprendere le distante e gli effetti delle manovre'. E cosi' nel cervello si crea una percezione alterata della realta' che fa credere possibile un certo percorso, un sorpasso, un'accelerazione. Senza calcolare gli effetti negativi sul cuore che viene sottoposto a un fortissimo stress e sul cervello che rischia veri e propri black out.

Ma perche' associare alla cocaina altre sostanze? 'Chi fa uso di droga -ha spiegato Serpelloni- e' alla continua ricerca di nuove sensazioni e l'alcol e' in grado di prolungare l'effetto della cocaina'. Le associazioni piu' frequenti della polvere bianca sono quindi i drink ma anche la cannabis e l'eroina (il cui mix e' chiamato in gergo speed ball, palla veloce per indicare appunto la sensazione di stordimento immediato).
La cocaina viene poi tagliata gia' al momento dello spaccio con altre molecole (come nel recente drammatico caso dell'atropina) che si sommano in cocktail sempre piu' micidiali.

Ma sulle strade non e' sempre semplice accertare questi mix, sempre piu' frequenti. Una esperienza pilota e' stata realizzata dall'equipe di Serpelloni, composta da 8 persone fra medici e tecnici, proprio lo scorso venerdi' notte assieme alla polizia stradale vicino al lago di Garda. Quattro test (quello per l'alcol, due per scoprire droghe nell'organismo con l'analisi della saliva e del sangue ed un test di valutazione psicomotoria) hanno portato al ritiro della patente di 9 automobilisti (il 50% dei fermati essendo state fermate 18 macchine).

Su come agire per ridurre i rischi sulle strade, l'esperto non ha dubbi: controlli, controlli e ancora controlli e un livello di attenzione sociale sempre altro. 'L'Inghilterra 20 anni fa era al primo posto in Europa per numero di patenti sequestrate per uso di alcol e droghe. I continui controlli -ha concluso Serpelloni- hanno permesso di portare il Paese all'ultimo posto di questa classifica negativa'.


13/08/07 - droghe.aduc.it

Un altro weekend difficile

Nonostante l'inasprimento delle sanzioni, continuano i casi d'incidenti causati da guidatori sotto l'effetto dell'alcol o di sostanze stupefacenti.


A Castelvolturno, nei pressi di Caserta, lo scontro fra due auto è stato fatale a una bambina di tre mesi. Al volante della vettura che ha innescato l'incidente c'era un extracomunitario che, sottoposto all'esame tossicologico, è risultato essere sotto l'effetto di un cocktail di stupefacenti, quali cocaina e anfetamine. L'uomo è ora ricoverato all'ospedale di Aversa, dov'è piantonato dai carabinieri, ma non è in pericolo di vita.

Record di punti persi, invece, nella provincia di Pistoia. Un 19enne si è ritrovato di colpo con la patente "alleggerita" di ben 52 punti. Non solo è stato trovato positivo al test dell'acol, ma procedeva a velocità ben oltre i limiti e a un incrocio è passato con il semaforo rosso. È stato denunciato e dovrà pagare una multa di 300 euro.


13/08/07 - quattroruote.it

Muore dopo intervento al menisco

COMASCO 43ENNE MUORE UN MESE DOPO INTERVENTO AL MENISCO


E' solo una piccola bronchite. Questo si sarebbe sentito dire dal medico quando e' andato per una visita perche' da qualche giorno avvertiva forti malesseri. Ha seguito la cura antibiotica consigliata ma qualche ora dopo Roberto Pini, 43 anni, di Gironico (Como), e' deceduto. Oggi all'ospedale Sant'Anna di Como verra' eseguita l'autopsia. Si dovra' stabilire se il decesso possa essere in qualche modo collegato ad una operazione al menisco che l'operaio aveva subito circa un mese fa alla clinica "Villa Aprica" oppure se il medico che diagnostico' quella 'piccola bronchite' ha preso un abbaglio.
Secondo quanto riferisce la mamma del deceduto, dopo l'intervento chirurgico non aveva avuto alcun problema se non negli ultimi giorni quando si era ingrossata una vena dietro al ginocchio. Venerdi' ha deciso di recarsi dal medico per una visita perche' per tutto il giorno precedente aveva accusato forti malesseri. Il direttore sanitario di "Villa Aprica", Pasquale Farina, rimanda ogni commento a dopo l'autopsia. Tra le ipotesi e' che possa essersi formato un embolo. Il 43enne lavorava presso la Tessitura Serica Taborelli AM con stabilimenti a Montano Lucino e Saloppio. Secondo quanto sostiene la mamma non aveva mai avuto particolari problemi di salute.


Fonte: Agi/Federfarma - 13/08/07 - test.cybermed.it

Incidente mortale, vittima una bimba di tre mesi

Poteva essere una vera e propria strage, ma a causa di un violento incidente stradale ha perso la vita una bimba di tre mesi nel casertano.

Sulla strada statale 7 quater di Castelvortuno, detta anche la vecchia Domiziana, un uomo che guidava sotto l'effetto di un mix di droghe è andato a sbattere contro un'altra auto.

Come detto la vittima è stata la neonata, ma a bordo dell'automezzo c'erano altre cinque persone che sono rimaste ferite. Anche la sorellina della piccola rimasta uccisa, una bambina di 3 anni, ha subito delle ferite al momento dell'impatto e adesso si trova ricoverata all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli.

Anche l'investitore, un extracomunitario di colore, è in ospedale piantonato dai carabinieri. E' stato sottoposto a diversi accertamenti tossicologici che hanno rilevato la presenza di anfetamine e cocaina nel suo sangue. Al momento non sono note le sue generalità perchè non aveva con se documenti di riconoscimento.

E' partita un'inchiesta, ma dai primi accertamenti sembra che l'uomo abbia invaso la carreggiata opposta e sia andato a sbattere contro l'altra auto.


13/08/07 - tifeoweb.it

Bimba disabile picchiata davanti a tutti

Comacchio. Lo hanno visto che picchiava più volte e con violenza la bambina e hanno chiamato subito il 112. È successo sabato pomeriggio, intorno alle 16,30, in uno stabilimento balneare di Porto Garibaldi. Alla centrale operativa della compagnia di Comacchio arriva la segnalazione di “percosse inferte da una coppia nei confronti di una minore”. Sul posto sono giunti i carabinieri del nucleo radiomobile. Sulla spiaggia i militari hanno ricostruito le sequenze della vicenda attraverso le testimonianze dei bagnanti, che hanno permesso di accertare che la minore, di 11 anni, affetta da handicap, era stata reietaratamente percossa dal compagno convivente della madre.

La coppia, alla quale era sottoposta la tutela della bambina, proveniva dalla Lombardia e si trovava in vacanza nei lidi ferraresi. All’arrivo dei carabinieri si trovava ancora all’interno dello stabilimento balneare.

La piccola viene esaminata dai medici, che non rilevano fortunatamente nessuna lesione. Agli uomini dell’Arma non è rimasto che denunciare in stato di libertà l’uomo per abuso dei mezzi di correzione per aver picchiato la bambina.

La coppia e la minore sono stati anche segnalati al tribunale di minori di Milano, competente per residenza.

13/08/07 - estense.com

Campioni di calcio in uno spot contro l'alcol

ROMA (13 agosto) - Buffon, Cannavaro, Del Piero, Totti e Marcello in Lippi: tutti in campo per una sfida da campioni: quella contro l’alcol. Da oggi uno spot radiofonico contro l’abuso di alcol è stato voluto dal ministro della Salute Livia Turco

e andrà in onda per cercare di sensibilizzare, soprattutto i giovani, di fronte a questa abitudine che sta diventando una vera emergenza. «Fermiamo l'abuso di alcol fra i nostri giovani», ha detto il ministro. «Recenti statistiche ci mostrano un pericoloso incremento dell'abitudine al bere per ubriacarsi, soprattutto tra i giovani - spiega la Turco - in quest'ambito si inserisce la campagna contro l'abuso di alcol che prende il via in questi giorni estivi, quando diventa ancora più stretto il legame abuso di alcol-incidente stradale».

Lo spot di 30 secondi sarà trasmesso dalle principali emittenti sino a settembre. Nel testo si sottolinea l'importanza di non bere se si guida e ”gioca” con il ruolo dei calciatori nelle partite di pallone, sottolineando che si può ubriacare l'avversario con una finta, un dribbling, ma il calcio è un gioco mentre se si deve guidare non bisogna farsi ubriacare dall'ebbrezza del momento. Il claim finale dello spot recita:«Non giocare con la vita, se guidi non bere».

«Se nel 1999 la percentuale dei giovani italiani che si ubriacavano almeno tre volte in un mese era del 3%, nel 2003 risultava del 7% - continua il ministro - Soprattutto tra i giovani, quando l'abuso di alcol è associato alla guida diventa una vera e propria emergenza nazionale. L'elevata e crescente mortalità giovanile per incidente stradale si stima correlata ad abuso di alcol per più del 40% dei casi e rappresenta la causa di più del 46% del totale dei morti di età compresa tra 15 e 24 anni».


13/08/07 - ilmessaggero.it

Non giocare con la vita, se guidi non bere

ROMA - E' ai nastri di partenza la campagna contro l'abuso di alcol 2007 promossa dal ministero della Salute. Una iniziativa, ricorda il dicastero guidato da Livia Turco, "volta a dissuadere i giovani dall'abuso di alcol" che "si svilupperà in più fasi a partire da oggi, 13 agosto, con uno spot radiofonico della durata di 30" che vede come testimonial i calciatori più conosciuti ed apprezzati dal pubblico giovane: Gianluigi Buffon, Fabio Cannavaro, Alessandro Del Piero, Francesco Totti e l'allenatore Marcello Lippi". Secondo il ministro della Salute, "recenti statistiche ci mostrano un pericoloso incremento dell'abitudine al bere per ubriacarsi, anche nel nostro Paese e soprattutto tra i giovani. Basti pensare - avverte Turco - che, se nel 1999 la percentuale dei giovani italiani che si ubriacavano almeno tre volte in un mese era del 3%, nel 2003 (ultimo anno di osservazione disponibile) risultava del 7%, quindi più che raddoppiata, anche se sempre inferiore a quella di molti Paesi europei".

Il ministro ricorda inoltre come esista "una forte correlazione tra abuso di alcol e salute. L'abuso di alcol resta, infatti, uno dei principali fattori di rischio di malattia e morte. Ma, soprattutto tra i giovani - prosegue Turco - quando l'abuso di alcol è associato alla guida diventa una vera e propria emergenza nazionale, come si sta registrando in questi ultimi mesi sulle strade del nostro Paese". Per Turco, "l'elevata e crescente mortalità giovanile per incidente stradale si stima correlata ad abuso di alcol per più del 40% dei casi e rappresenta la causa di più del 46% del totale dei morti di eta' compresa tra 15 e 24 anni. E' una realtà - va avanti la responsabile del dicastero di Lungotevere a Ripa, che richiede, dunque, la programmazione di adeguati interventi per prevenire questi danni e per promuovere comportamenti e stili di vita coerenti con il mantenimento di un buono stato di salute".

Tornando alla campagna del ministero della Salute contro l'abuso di alcol, che prende il via in questi giorni estivi, e il cui slogan è "Non giocare con la vita, se guidi non bere", questa vuole incidere "quando diventa ancora più stretto il legame abuso di alcol-incidente stradale, spesso mortale. In questa nostra battaglia - chiarisce Turco, con riferimento ai campioni del calcio che fanno gratuitamente da testimonial - abbiamo voluto coinvolgere e farci aiutare da chi, per i giovani, rappresenta un vero e forte richiamo e un esempio di vita attiva ma sana, alcuni tra i rappresentanti più significativi del mondo del calcio. Li ringrazio sinceramente - chiude il ministro - per il loro apporto gratuito alla campagna e sono convinta che questo loro impegno sarà apprezzato anche e soprattutto dai nostri ragazzi".


13/08/07 - diregiovani.it

Aci: gli italiani temono l'alcol e la velocità

MILANO - Gli incidenti sulle strade italiane costituiscono una grave emergenza. C’è chi rispetta le norme del Codice della strada ma resta vittima dell’indisciplina degli automobilisti scorretti. E per capire come i provvedimenti tecnologici servano a poco basta percorrere, ad esempio, un tratta della Milano Brescia per vedere automobilisti sfrecciare ben oltre la media limite dei 130 orari nonostante la presenza di due «tutor», i sistemi di telecamere che la rilevano per trenta chilometri consecutivamente.

5 FATTORI - Ma c’è un nuovo capitolo che riguarda gli automobilisti, evidentemente quelli che rispettano il Codice. Secondo un sondaggio condotto dall’Aci, chi guida sente minacciata la propria sicurezza sulla strada soprattutto da cinque fattori: 1) la velocità elevata degli altri veicoli; 2) la guida in stato di ebbrezza; 3) la scarsa educazione degli altri conducenti; 4) la cattiva manutenzione delle strade; 5) l'inefficienza meccanica delle auto più obsolete. L'ultimo sondaggio condotto dall'ACI, in collaborazione con il Censis, su un campione rappresentativo di 4.000 automobilisti, indica i primi punti sui quali intervenire per affrontare con forza la piaga dell'incidentalità stradale che solo nell'ultimo anno ha fatto contare 5.400 morti in 225.000 sinistri nel Paese.

VELOCITA' - L'andamento degli incidenti in questa prima parte del 2007 non lascia prevedere netti miglioramenti, nonostante le nuove norme del decreto ministeriale varato dal dicastero diretto da Alessandro Bianchi. In questi ultimi tempi, la mistura alcol-velocità ha provocato autentici disastri. Una mistura che è particolarmente esplosiva in estate, periodo di vacanze, quando l’automobile serve per andare a divertirsi. Nonostante la velocità venga giudicata il primo elemento di rischio dagli automobilisti, un italiano su quattro ammette di averne superato frequentemente i limiti nell'ultimo anno, soprattutto sulle strade extraurbane (48,3% delle risposte) e in autostrada (29,2%).

ALCOL - «Il persistere di questi fatti - dichiara l'ACI in una nota - dimostra quanto sia necessario che la repressione dei comportamenti pericolosi sulle strade sia certa e costante, la prevenzione si basi su una forte e visibile presenza di tutte le Forze dell'Ordine e che sia posta maggiore attenzione alla formazione di una sana cultura alla guida». In merito all'alcol, additato come secondo fattore critico per la sicurezza stradale, l'ACI ricorda, soprattutto ai più giovani, come negli altri Paesi europei i ragazzi siano abituati a uscire in gruppo decidendo in anticipo chi di loro non dovrà bere alcolici. Il «Guidatore Designato» è un modello positivo per questi giovani, e chi sceglie di rimanere sobrio per riaccompagnare gli amici a casa viene ritenuto il leader del gruppo e non quello più sfortunato. In Italia, invece, è in uso quella che Siegfried Stohr, psicologo ed ex pilota di Formula 1, descrive agli allievi del suo corso di guida sicura, all’autodromo di Misano. «Quando un gruppetto di giovani - sostiene Stohr - torna a casa dopo la discoteca con alcol in corpo, a guidare non è solo quello che stringe il volante ma tutto il gruppo. È il gruppo che incita il guidatore a una condotta corsaiola, alla competizione con altre macchine, a tenere un comportamento irriverente nei confronti del Codice. È così che succede una buona parte degli incidenti più gravi».


Nestore Morosini - 13 agosto 2007 - corriere.it

Civitavecchia sequestrate auto e patenti

Etilometro, a Civitavecchia sequestrate auto e patenti


Ubriaco provoca incidente mortale, arrestato


Turco: «Elevare a 18 anni il divieto di vendita»


LANCIANO — Un ventenne di Lanciano, Alessio Di Pretoro, è stato arrestato, su disposizione del procuratore della Repubblica frentano Tullio Moffa, per aver causato un incidente mortale guidando in stato di ebbrezza. L'incidente si è verificato ieri lungo la strada statale 84 S. Vito Marina-Lanciano. Nell'impatto è rimasto ferito in modo grave un 60enne del posto, Michele Morena, morto qualche ora dopo in ospedale. Dal controllo con l'etilometro è emerso che lo stato alcolico del giovane superava il limite consentito di 0,50 milligrammi. Il ventenne ricoverato all'ospedale di Lanciano con 30 giorni di prognosi, ha ricevuto in ospedale il provvedimento del magistrato. Forse sapeva di aver alzato troppo il gomito e che la patente gli sarebbe stata ritirata, forse aveva bevuto talmente tanto che, per sfidare gli uomini in divisa, ha pigiato sull'acceleratore. Ad ogni buon conto i Carabinieri di Chiavenna hanno avuto un bel da fare, la scorsa notte, per bloccare Massimo Manna, 28 anni, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza. «Sono convinta che il divieto della vendita di alcolici debba essere elevato a 18 anni, così come dovrebbe essere elevato a 18 anni il divieto di vendita di sigarette». Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Livia Turco. «Finalmente ci si rende conto che l'alcol è un grave problema sociale - ha spiegato il ministro - Questo è un Paese in cui quando dici alcol sembra quasi che si parli di qualcosa che attiene al costume, se si dice spinello è il demonio... Diciamo che tutto è demonio, fanno male entrambi. Noi abbiamo promosso un piano nazionale contro l'alcolismo, condiviso con le regioni, abbiamo un programma molto intenso di iniziative che puntano soprattutto sulla prevenzione e su controlli efficaci - ha detto la Turco - Abbiamo sollecitato anche un'assunzione di responsabilità da parte dei produttori, tutti devono essere responsabilizzati rispetto alla salute e al benessere dei nostri ragazzi». Ritiro delle patenti e denuncia alla magistratura per dodici giovani che guidavano in stato di ubriachezza; altri otto sono stati segnalati al prefetto per il possesso di modiche quantità di droga. È il bilancio dei 150 controlli con etilometro compiuti per il terzo fine settimana consecutivo dai carabinieri della compagnia di Civitavecchia, che hanno anche sequestrato tre auto. Tra quanti guidavano in stato di ebbrezza, c'è anche un diciottenne neo-patentato al quale è stato riscontrato un tasso alcolico di quasi tre milligrammi, quantità molto elevata, che prevede una sanzione pecuniaria da 1.500 a 6.000 euro, l'arresto fino a 6 mesi e la sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a due anni.


13/08/07 - iltempo.it

Notte tra i teenager, aspettando il discobus

Ubriachi non lo sono, ma anche se lo fossero, da poche ore, hanno una chance vitale... possono tornare a casa con il bus, anche se spuntano le prime luci dell’alba. Anche se stravolti da stanchezza o alcol. Meglio comunque sul mezzo pubblico che in auto.

Tre di notte, Borgo Prino, la movida travolge i ragazzi del “sabato sera” che per la prima volta possono permettersi un goccio in più. Sanremo, più o meno le 4, discoteche stracolme, e si può tranquillamente tirare l’alba. C’è il Discobus, da sabato, la corriera che da Ventimiglia a Cervo e ritorno (due volte per notte), evita ai giovani i rischi: di perdere la vita sulle strade, di finire davanti al giudice il giorno dopo per guida in ebbrezza. Verrà riproposta, per dieci settimane tutti i week -end, l’iniziativa di Riviera trasporti, Provincia di Imperia e Latte Alberti (sponsor). ma c’è già chi augura che prosegua e si espanda. Discobus si annuncia infatti fin da subito un importante “salvavita”, un motivo di maggior tranquillità per i genitori, un saggio intervento sociale. Il rischio era che potesse tramutarsi in un “flop”. E invece, stando ai primi riscontri, a Imperia e a Sanremo, si configura un successo.

«La notte è viva non ucciderla!» echeggiano i diffusori delle Capanne Africane, lo slogan Rt lanciato dal dj «Prendete i biglietti e usate Discobus per tornare a casa!» invita il personale del Silk di Sanremo.

E a decine i ragazzi, da Ventimiglia a Cervo, hanno scelto la nuova soluzione. Chiave di questo primo buon risultato: il “passa parola”.

Parola ai ragazzi.

«Lo prenderò per tornare a casa il Discobus. Troppi incidenti tra noi., Troppi sono quelli che vanno in auto e si mettono alla guida bevuti. E’ davvero molto bello che sia stato organizzato. Io in genere vengo con una mia amica in macchina. Generalmente non beviamo nessuna delle due, ma se succede, una sta sana. L’iniziativa ha bisogno di tanta pubblicità e di un continuo passa parola. Io ho molti amici che purtroppo bevono, farò il possibile». E’ quel che pensa Roberta Borgarella, 18 anni di Sanremo.

Veronica Desai, 17 anni, di Sanremo. «Non l’abbiamo preso all’andata, ma abbiamo già il biglietto per il ritorno, alle 3 circa qui davanti (Borgo Prino). Io direi che è anche comodissimo. E poi prendiamo la corriera tutti insieme e siamo un bel po’. Tranquilli noi e più tranquilli tutti».

«Prima ci accompagnavano i genitori e venivano a prenderci a turno. Adesso è anche un disagio in meno per loro. Credo che faccia molto comodo a tutti - dice Tania Bollà, 17 anni, Sanremo - Farò il possibile affinchè si diffonda. Non potevano avere un’idea migliore».

Chiara Martini, 17 anni, Sanremo. «Ho già acquistato il biglietto e devo dire con grande tranquillità mia e dei miei genitori, dopo tutto quello che è successo nei giorni scorsi sulle strade. Discobus è stata la migliore scelta, ma, forse, 10 settimane sono poche».

«Ne abbiamo sentito parlare e francamente crediamo sia stata un’idea intelligente. Ora tocca a noi giovani operare una scelta. Ammesso che ognuno sia tanto obiettivo da non pensare che le tragedie accadono sempre agli altri... Ci siamo trovati in condizioni difficili con amici al volante ubriachi. Non abbiamo avuto il coraggio di dire “fermati”. Sperare sempre in Dio non è saggio. Mi è piaciuto lo slogan e il testo che pone in evidenza la scelta “non conformista”. Parole che segnano». Hanno detto Gianluca Berro, 18 anni, Ettore Pisanelli, 19 anni, e Alessio Salvatorelli, 19 anni, tutti di Sanremo.

«Un’’iniziativa, questa, che dovrebbe essere intrapresa, copiata, da ogni amministratore pubblico, da ogni discoteca, non solo della Riviera. Purtroppo sono ancora pochi i locali, ma sicuramente Discobus avrà un grandissimo successo. Il “pubblico” ha fatto la sua parte, a partire da ora spero venga diffusa l’iniziativa dai titolari stessi delle discoteche. Ci vuole più determinazione, si dovrebbe far presente che Discobus fa servizio già all’ingresso dei locali, con cartelli. Più informazione dovrebbe venire anche dai dj». Elisa Anobile, 26 anni, di Imperia.

13/08/07 - Natalino Famà - ilsecoloxix.it

La ricetta Turco: il vino fa più male della droga

Livia Turco riparte alla carica: vietiamo la vendita degli alcolici ai minori di 18 anni. Il ministro della Salute sembra aver già dimenticato la sconfitta subita meno di un anno fa, quando aveva tentato di far approvare il veto per i minori nella Finanziaria insieme a quello della vendita di alcolici e superalcolici nelle aree di servizio lungo le autostrade.
La Turco aveva strenuamente difeso quella scelta definendola una questione «di civiltà» oltre che di armonizzazione con le leggi della maggior parte dei paesi europei. Le parole del governo nulla avevano potuto contro la decisione degli uffici tecnici della Camera che avevano imposto lo stralcio delle norme ufficialmente «per motivi tecnici», visto che il divieto sull’alcol non è una legge di natura finanziaria. In realtà per le pressioni giunte da un lato dal fronte antiproibizionista - agguerritissimo nella maggioranza tra le file di radicali, verdi ed estrema sinistra - ma anche da parte delle aziende del settore.
Ora, a pochi giorni dalla fine di un’estate tragicamente contrassegnata da incidenti mortali causati quasi sempre dall’abuso di alcol e/o sostanze stupefacenti, il ministro riparte con gli annunci. Difficile prevedere se alle parole seguiranno poi fatti concreti, visto che il governo Prodi si è contraddistinto come l’esecutivo che più leggi promette e meno ne fa.
«Sono convinta che il divieto di vendita di alcolici ai ragazzi dovrebbe essere elevato fino a 18 anni, così come il divieto di vendita per le sigarette», ha ribadito il ministro Turco, intervenendo alla trasmissione Telecamere Salute in onda ieri su Raitre. Soltanto da poco tempo in Italia, aggiunge, ci si è resi conto che «l’alcol è un grave problema sociale». Per una piaga sottovalutata, un’altra invece secondo il ministro è sopravvalutata. Nel nostro Paese, osserva la Turco, «quando si dice alcol sembra quasi che si parli di qualcosa che attiene al costume, mentre se si dice spinello si parla del demonio. Diciamo invece che fanno male entrambi».
Fanno male entrambi sostiene dunque la Turco, che anche facendo questa dichiarazione però dimostra memoria corta. Il ministro infatti, appena insediata sulla sua poltrona, non esitò a varare un decreto con il quale si alzava a un grammo la quantità minima di cannabis consentita per consumo personale. Una decisione poi bocciata non soltanto politicamente ma anche tecnicamente dal Tribunale amministrativo del Lazio che annullò il provvedimento del ministro.


Sicuramente dal punto di vista strettamente pratico tra mezzo grammo e un grammo di principio attivo di cannabis non corre una differenza abissale. Da un punto di vista politico e sociale, appare invece incomprensibile oltre che incoerente partire con un messaggio chiaramente antiproibizionista come quello di alzare la quantità consentita di cannabis e poi invece vestire i panni del censore chiedendo di innalzare il divieto di vendita degli alcolici da 16, attualmente in vigore, a 18 anni. Oltretutto, mentre esiste un uso «corretto» degli alcolici, non si può dire altrettanto delle droghe. E dunque una loro totale assimilazione può dar luogo a rischiosi equivoci.
Il divieto a 18 anni non avrebbe avuto alcun effetto sugli incidenti provocati dagli ubriachi che hanno fatto strage sulle strade lungo questa estate, tutti maggiorenni. E proprio a proposito del rischio che comporta la guida in stato di ubriachezza il centrosinistra ha dimostrato tutta la sua incapacità. Per ben due volte, prima alla Camera poi al Senato, nel ddl sulla sicurezza stradale si è tentato di introdurre il sequestro dell’auto per chi guida ubriaco. Nonostante lo stesso ministro dell’Interno, Giuliano Amato, avesse insistito su questo punto, la norma non è stata approvata.
Il ministro Turco comunque ha in mente anche altre iniziative per frenare l’abuso degli alcolici. È stato promosso dal suo dicastero un piano nazionale per fronteggiare il problema. Un piano, spiega il ministro, «condiviso con le Regioni e con iniziative che puntano alla prevenzione ed al controllo, sollecitando anche un’assunzione di responsabilità da parte dei produttori».
Tra le varie proposte - per ora tutte inattuate - che si sono rincorse lungo questa estate, anche quella di apporre sugli alcolici etichette di avviso sui rischi legati al consumo come quelle dei pacchetti di sigarette.


13/08/07 - ilgiornale.it

Troppi incidenti, discoteche spente alle due

Avvertenza per il popolo della notte: alle due suonerà la «ritirata». Sì, avete letto bene: la vostra discoteca preferita, quella tanto chic and glamour, chiuderà non oltre le due. Stop anticipato ai decibel, al consumo eccessivo di alcol e, quindi, ritorno a casa, magari senza il rischio di «ritiro patente». Misura che declina il divertimento con la sicurezza.
Proposta firmata dalla Regione Lombardia, «nel quadro delle iniziative già avviate per ridurre l’incidentalità sulle strade». Il consiglio regionale ne discuterà in autunno, ma nella seduta dello scorso 25 luglio è stato già approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dall’opposizione dove - affrontando il tema del valore dell’educazione nel campo della sicurezza stradale - ci si «impegna a favorire atti che prevedano consistenti e sistematici interventi di natura preventiva e post-incidenti e atti amministrativi conseguenti».
Slang burocratese che preannuncia dunque la proposta di introdurre l’ora legale nelle 450 discoteche spalmate sul territorio lombarde (su 3.500 in tutt’Italia), dove sono quasi cinquemila gli addetti ai lavori. Scelta dettata esclusivamente dall’interesse dei ragazzi e accompagnata dai dati Istat, «nell’ultimo decennio, nella nostra Regione si sono contati 13mila morti per incidenti, trentamila invalidi gravi, 240mila ricoveri e due milioni di accessi al pronto soccorso». E, attenzione, la fascia d’età più colpita è quella che «va dai 25 ai 29 anni con, nel 2005, qualcosa come 638 morti e 58mila persone ferite».
Numeri spietati con relativi costi sociali (73.631 euro per un ferito) che spingono quindi l’assessore lombardo alla Sicurezza, Massimo Ponzoni, a sostenere la proposta di anticipare l’orario di chiusura «ma anche di apertura delle discoteche, com’era un tempo». «Accorciare la notte salva la vita - spiega l’assessore -. Con questa modifica dell’orario di chiusura vorremmo educare i ragazzi a comprendere che è meglio tornare a casa sani, quando c’è ancora maggiore capacità di riflessi, anziché alle 5 quando ormai la notte è passata e con essa anche le capacità reattive». Come dire: «Ci si può divertire ma in sicurezza e ai ragazzi va continuamente spiegato, non solo con forme repressive, ma soprattutto ragionando con loro, ovvero rendendoli partecipi».


Provvedimento della Regione Lombardia (che, naturalmente, non ha alcuna natura né bigotta né antiproibizionista) destinato, senza forse, a fare discutere, mentre già la scelta di affrontare la questione è applaudita dalla società medici di emergenza: «L’aspettavamo da anni e porterà a buoni risultati». Giudizio fatto proprio pure dai sindacati della polizia municipale, «applicare l’“ora legale” in discoteca è un argine per quel popolo della notte che, altrimenti, si sfida sulle strade: al volante, non è un mistero, c’è sempre in agguato il colpo di sonno».
E mentre la Regione preannuncia che sul fronte della sicurezza stradale c’è anche un altro strumento operativo a disposizione dal prossimo autunno, «per i quattordicenni al corso di teoria per la guida dei ciclomotori si affiancherà quello della pratica», gli operatori del settore reclamano un confronto con la Regione, «consapevoli che gli incassi dopo le tre non ci sono più».


di Gianandrea Zagato - lunedì 13 agosto 2007 - ilgiornale.it

Basta guerre nel mondo!