Quindicenne stuprata e sfruttata

In manette il fidanzato romeno


Il miraggio è sempre quello di un lavoro sicuro lontano dalla miseria del paese d´origine. Ed è sperando in questo che una ragazzina romena di 15 anni ha seguito un ragazzo, della sua stessa nazionalità, di cui si era innamorata. Per poi trovarsi, violentata e percossa, a battere i marciapiedi di Roma. Un copione uguale a tanti altri, ma di cui la vittima, con un atto di coraggio, ha cambiato il finale: ha denunciato ai carabinieri il fidanzato aguzzino e lo ha fatto arrestare.
La storia comincia nei pressi di Bucarest alcuni mesi fa. Lui, 25 anni, giura di amarla e le regala la speranza di trascorrere insieme il resto della vita e di lasciarsi alle spalle una realtà di miseria. Unica condizione: abbandonare la Romania per andare in Italia. Magari fa parte dell´inganno anche la bugia di un´attività già avviata che permetterebbe da subito un radicale cambiamento di esistenza. E invece, non appena toccato il suolo italiano, la giovane si è trovata davanti ad una realtà ben diversa da come se l´era immaginata. Il sogno si è spezzato all´istante quando il giovane per cui aveva lasciato il suo paese ha smesso di essere un tenero amante e si è trasformato in uno spietato aguzzino.
Così è cominciato l´incubo: l´uomo ha infatti costretto la ragazza all´accattonaggio e al borseggio, prelevando a fine giornata il "bottino" dalle mani della vittima. Ma non era mai abbastanza. E´ allora che si è passati dalle minacce ai fatti. La giovane straniera è stata picchiata ferocemente e poi violentata. Il suo connazionale le aveva anche trovato una zona in cui prostituirsi tutte le notti: vicino piazza della Repubblica.
Una sera però la ragazza ha deciso di scappare dall´incubo, trovando la forza di raccontare la sua storia ai carabinieri della stazione Roma-Vittorio Veneto. I militari, seguendo le informazioni fornite dalla ragazza, hanno trovato e fermato l´uomo in un casolare abbandonato nei pressi di largo Preneste. Le accuse che gravano su di lui sono di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, induzione e sfruttamento della prostituzione. Nel corso della perquisizione sono stati ritrovati 5000 euro in contanti e una "daga", una spada corta per la cui detenzione è stato denunciato. Cecilia D´Elia, assessore alle Pari Opportunità del comune di Roma, ha elogiato l´atto di coraggio della ragazza. «Nell´esprimere la mia solidarietà alla giovane vittima - ha detto l´assessore - desidero ribadire la completa disponibilità dell´Amministrazione romana a mettere a disposizione i propri servizi di accoglienza e di sostegno per garantirle piena assistenza».


30/08/07 - Valeria Abate - espresso.repubblica.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!