Aspettative di vita : bisogna invertire la rotta

Aspettative di vita : bisogna invertire la rotta “moderni stili di vita”.


Recentemente, anche il noto oncologo nonché ex-ministro prof. Veronesi, ha affermato che un bambino che nasce oggi avrebbe un’aspettativa di vita media di circa 100 anni. La prospettiva non ci dispiace affatto, ma non possiamo fare a meno di considerare che si sono determinate delle condizioni, nel corso degli ultimi anni e soprattutto nelle nuove generazioni, che hanno assunto già proporzioni molto inquietanti.
La vita media si è finora notevolmente allungata soprattutto in seguito ai successi conseguiti contro le malattie infettive e contro la denutrizione. Si sono però determinate realtà di tipo opposto, soprattutto per quanto riguarda i problemi dell’eccessiva alimentazione. Tale abitudine, unita alla sedentarietà ed alla cattiva qualità degli alimenti stessi, troppo ricchi di zuccheri, o di grassi, e/o di proteine, ha determinato in oltre la metà dei nostri ragazzi condizioni di soprappeso, se non di vera e propria obesità. Almeno il 2% degli adolescenti soffre di bulimia nervosa.
Si è innescata quindi, anche fra i ragazzi, quella “spirale” progressiva che porta alla famigerata “sindrome metabolica”. Infatti l’obesità e l’eccessiva alimentazione provocano iperinsulinismo e resistenze tissutali, che possono sfociare nel diabete vero e proprio, nonché nelle dislipidemie: con aumento soprattutto dei valori di colesterolo “cattivo”, dei trigliceridi, ecc. Tali condizioni compromettono l’albero circolatorio, determinando: ipertensione, aterosclerosi, ecc.,
La situazione di avere anche le generazioni più giovani affetti da patologie croniche, tipiche dell’invecchiamento, si cumulerà alla situazione gia esistente fra gli adulti: 1 italiano su 3 soffre di ipertensione, 1 su 5 di ipercolesterolemia, ecc. Ovviamente, più questi fattori di rischio perdurano nel tempo, più effetti degenerativi si vengono a determinare su tutti gli organi ed apparati. Si incrementa enormemente il rischio di accidenti cardio-vascolari, quali: ischemie, infarti, ictus, in età sempre più precoci.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già previsto che, entro il 2015, raddoppieranno in tutto il mondo i casi di morte causati da abitudini di vita errati: l’iperalimentazione, la sedentarietà, il fumo, l’alcol, ecc.
Se non si inverte la rotta dei “moderni stili di vita”, la prospettiva di una vita sempre più lunga, e sempre più “giovanile”, potrebbe rivelarsi una semplice illusione.Del resto, anche il mito dell’eterna giovinezza, potrebbe basarsi forse solo sull’aspetto esteriore delle attuali generazioni anziane. Ma alcuni dati risultano impietosi: 1 ultrasessantenne su 4 dimostra già problemi cognitivi, 1 su 10 comincia ad essere interessato dalle degenerazioni cerebrali causate dal morbo di Alzheimer.


Dott. Angelo Milazzo - 29.09.07 - cataniaomnia.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!