Alcol e incidenti: tolleranza zero

CESENA - Alcol e incidenti, Fipe-Confcommercio promette ''tolleranza zero''


CESENA - “Nessuno meglio degli esercenti entra direttamente in contatto con i consumatori. Il ruolo dei pubblici esercizi è fondamentale nel rapporto con il cittadino. E in questo contesto diventa essenziale il compito che vogliamo assumerci di essere portatori di dialogo, cultura e società.”


Con questo commento il presidente di Fipe-Confcommercio Cesena, Angelo Malossi, in linea con il nuovo “Codice di autoregolamentazione per la sicurezza stradale”, dà il via alla campagna di comunicazione per il rispetto intransigente di una legge già esistente che impedisce in alcuni casi di servire alcol. Ma c’è di più. Con la campagna “Tolleranza Zero” gli esercenti daranno vita ad un’azione di autodisciplina per evitare in tutti i modi la somministrazione a chi non ha compiuto i sedici anni nella piena consapevolezza dei danni a cui vanno incontro i giovanissimi


Forte della convinzione che l’esercente è la figura che più di ogni altro ha il rapporto diretto con il territorio, con gli stati d’animo della gente, ne raccoglie gli sfoghi e gli umori, Fipe vuole dare un segnale forte di senso civico e di civiltà. La struttura nazionale ha predisposto cartelli e locandine con i loghi dei ministeri degli Interni e delle Politiche giovanili e attività sportive (sostenitori dell’iniziativa) da apporre nei locali pubblici per ricordare ai consumatori l’esistenza di una legge il cui rispetto potrebbe salvare vite umane. Queste locandine sono disponibili da noi in associazione e stiamo già cominciando a distribuirle.

Presto, inoltre, saranno disponibili anche le tabelle sulle conseguenze dell’ingestione di alcolici previsti dal Ministero della Salute.


“Ci è sembrato interessante – conclude Malossi – il fatto che i pubblici esercizi siano molto attenti a questa problematica. Questo dimostra che il gestore di un locale è colui in grado di registrare meglio di chiunque altro dove sta andando la società. Ecco perché è importante, per la politica, che la politica ci ascolti, non solo in relazione alle “funzioni sociali” ma anche quando si discute la programmazione delle nuove licenze e dei problemi di settore che riguardano i pubblici esercizi”.



09/08/07 - romagnaoggi.it

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