Autista troppo ubriaco può farla franca

Se non riesce a fare il test non può essere punito con il carcere. Nel dl entrato in vigore ci sarebbe un buco


Un buco - Il decreto legge sulla sicurezza stradale, entrato in vigore lo scorso week end, conterrebbe un buco che permetterebbe di farla franca a chi è troppo ubriaco. Fatta la legge trovato l’inganno, verrebbe da dire. E l’inganno sarebbe venuto fuori subito, al momento delle prime applicazioni delle nuove norme per i guidatori “indisciplinati”.

Il fatto - Torino. 4 agosto, ore 4:40 del mattino. Il “decreto Bianchi” è appena entrato in vigore, pubblicato proprio quel giorno sulla Gazzetta Ufficiale. I vigili urbani fermano un 27enne al volante e lo sottopongono al test del palloncino. Risultato: tasso alcolemico altissimo, pari a 1,6 grammi per litro, molto al di sopra del massimo consentito. Dopo 8 minuti, il ragazzo non riesce a ripetere il test perché troppo ubriaco. I vigili fanno altri due tentativi, invano. In base alle nuove norme potrebbe scattare l’arresto fino a sei mesi, un’ammenda fino a sei mila euro e il ritiro della patente anche per due anni. Ma il “fortunato” non finirà in carcere. Il decreto prevede infatti l’accertamento tecnico completo. In altre parole, è necessario verificare la quantità di alcol nel sangue, altrimenti non si può far nulla.

Problemi di interpretazione – L’episodio è solo il primo di una serie di casi verificatisi a Torino, che hanno causato tra i magistrati alcuni problemi di interpretazione del nuovo decreto.
“La norma - spiegano a Palazzo di Giustizia - prevede tre regimi di pena a seconda del tasso alcolico rilevato nel guidatore. Però chi rifiuta il test, a differenza del passato, non viene più punito con il carcere, ma con una sanzione amministrativa. E’ vero che la somma è piuttosto elevata ma, paradossalmente, a chi viene controllato e ha dei precedenti specifici può convenire non sottoporsi al test”. I pubblici ministeri che raccolgono le denunce delle forze dell'ordine hanno deciso che per i guidatori incensurati vengono emessi dei decreti penali di condanna (convertibili in una pena pecuniaria) e per quelli che hanno precedenti viene preparato il rinvio a giudizio.In caso di processo, però, potrebbe sorgere un secondo problema. La Cassazione, in questa materia, ha affermato che il reato di guida in stato di ebbrezza vale anche se non viene rilevato il tasso alcolico: basta che il conducente sia vistosamente ubriaco. “Ma come possiamo accordare questo principio - dice un pm - con i tre livelli sanzionatori previsti dal nuovo decreto?”.


09/08/07 - skylife.it

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