372 episodi di violenza ad operatori di polizia

Analizzato dall'osservatorio "sbirripikkiati" dell'Asaps il fenomeno nel corso del primo semestre 2007: l'alcol è il principale fattore innescante la violenza, con il 55,1% dei casi alcol-correlati.


L'osservatorio "Sbirri Pikkiati" di Asaps - Il Centauro, continua a tenere sotto stretta osservazione il fenomeno semisconosciuto della violenza nei confronti di operatori di polizia su strada.


"Nel corso del primo semestre del 2007 - rileva il presidente dell'Asaps Giordano Biserni - sono stati censiti 372 episodi di aggressione fisica, permettendo l'analisi approfondita di un aspetto della vita professionale delle Forze dell'Ordine, purtroppo sottovalutata. In realtà si tratta della punta di un gigantesco iceberg - sottolinea Biserni - visto che nel solo 2004 le persone denunciate per violenza o resistenza a Pubblico Ufficiale sono state 25.800: nel corso dello stesso anno ne sono state condannate 10.928".


Gli eventi vengono classificati in relazione alla forza di polizia oggetto di aggressione: la Polizia di Stato (146 aggressioni 39.2%), i Carabinieri (148 aggressioni 39.8%) Polizia Locale (80 episodi 21.6%) ed "Altro", intendendo con quest'ultima voce le divise che in generale non effettuano controllo del territorio, i Pubblici Ufficiali o gli Incaricati di Pubblico, comprendendo anche conducenti di autobus (o ferrovieri), guardie private e sanitari (52 eventi corrispondenti al 14% dei casi violenti).


"È stata monitorata - commenta il presidente dell'Asaps - la stretta correlazione all'uso di alcol e di armi proprie o improprie, facendo rilevare che il 55.1% della violenza è alcol-correlata: in pratica più di un episodio su due (205 aggressioni su 372). Il 21% degli attacchi (78) è stato invece sferrato mediante l'uso di un'arma propria o impropria, considerando tale ogni mezzo in grado di amplificare la forza fisica". Alcol come espressione di disagio sociale, sofferto in buona parte dalla popolazione straniera residente in Italia: 156 eventi (41.9%) hanno come protagonista "i forestieri", la gran parte dei quali in stato di ebbrezza.


La maggior parte degli episodi avviene al nord, con 206 eventi (55.4%), mentre nel Mezzogiorno e nel Centro del Paese si osservano 83 episodi ciascuno (22.3%). "È nostra opinione - spiega Giordano Biserni - che questa particolare violenza registrata al nord sia legata al fatto che proprio al settentrione i controlli della circolazione stradale siano più intensi e severi, e forse si beve di più, come dimostrano le rilevazioni per il prelievo dei punti dalla patente. In ogni caso - conclude - non si tratta certo di semplici infortuni sul lavoro, ma il risultato di una degenerazione dei valori e di un crescente rancore verso chi interviene in difesa dei più deboli e della legalità.


18/10/07 - ilquotidiano.it

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