Violenza, donne in piazza il 25 novembre

Roma (Delfina Santoro) - «Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, così ci siamo ritrovate e abbiamo deciso che era il caso di convocare un’assemblea pubblica per organizzarci, parlare e decidere come celebrare quella data. Ci siamo dette, facciamo qualcosa».
Così Angela Azzaro, caposervizio Cultura di Liberazione, una delle promotrici dell’assemblea pubblica indetta per il prossimo 21 ottobre alle 10 e 30 presso la Casa Internazionale delle Donne.
Le promotrici hanno aderito singolarmente, al di là delle varie sigle in cui si racchiude il mondo del femminismo in Italia, per lanciare un appello di partecipazione a tutte le donne, sia all’assemblea del 21 ottobre sia alla successiva manifestazione del 25 novembre.
«La vita di molte ragazze e di molte donne - scrivono le promotrici - continua ad essere spezzata, le loro vite brutalmente compromesse. Il tema continua ad essere trattato come cronaca pura, sposando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre siamo davanti ad un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti».

Dai dati diffusi in occasione dell’assemblea organizzata per domenica prossima alla Casa Internazionale delle Donne, emerge che oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica. La maggior parte di questa arriva dal partner (come il 69,7% degli stupri). Oltre il 94% di queste violenze non è stata denunciata, solo una minima parte, il 24,8%. Un milione e 400mila donne hanno subito uno stupro prima dei 16 anni.
«La violenza sulle donne è accettata storicamente e socialmente e il tema continua ad essere ignorato pubblicamente. Serve una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte il patriarcato – continua il comunicato – e attivi un patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla società».


17/10/2007 - ifatti.com

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