La casa degli orrori dell'erbese

La casa degli orrori dell'erbese: nove anni al padre violentatore


Per i giudici di Como non ci sono dubbi: è colpevole di violenza sessuale e riduzione in schiavitù. E per questo è stato condannato a nove anni e sei mesi di reclusione. Protagonista un 70enne residente nell'erbese, scoperto dai carabinieri con un'autentica casa degli orrori: maschere di satana, altarini ed altri oggetti sconcertanti. In quella casa, stando alle risultanze investigative, l'uomo ed il figlio costringevano la sorella, ora 30enne e rinchiusa in una comunità protetta, a sottostare ai loro voleri sessuali. Poi l'avrebbero più volte costretta a prostituirsi con amici e conoscenti. Il Pm Isella aveva chiesto, in requisitoria, una condanna così elevata. I giudici gli hanno dato ragione.

Ritenuti colpevoli per gli stessi reati - la moglie perchè pur sapendo non ha mai rivelato nulla - la madre ed il fratello. Per loro condanna più mite: un anno e sei mesi a testa. Il ragazzo era anche finito in carcere quando i militari di Erba erano piombati nella loro abitazione tra maschere di satana ed altarini di dubbio gusto. Il padre, invece, era finito agli arresti domiciliari.

Da una vicenda choc ad un altra. I giudici di Como (stesso collegio, Bianchi, Lo Gatto ed Angiolini) hanno condannato a nove anni di reclusione un 29enne albanese, Erjon Daja, latitante, ritenuto colpevole di sequestro di persona e violenza di gruppo. La vicenda che lo ha visto protagonista risale a due anni fa: lui e tre complici, tutti già identificati, avrebbero costretto una prostituta a salire sulla loro auto. L'hanno condotta poi in una casa di Bizzarone dove l'hanno tenuta segregata tra violenze e minacce per quasi due giorni. La ragazza sarebbe poi fuggita saltando dal balcone e fratturandosi entrambe le gambe.


venerdì 05 ottobre 2007 - ciaocomo.it

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