Marion Jones confessa: «Doping fin dal 1999»

Le saranno ritirate le medaglie


Ha resistito alla commozione, poi ha ceduto. Dopo due ammissioni filtrate, una dal Washington Post, l'altra dall'aula del tribunale newyorchese di White Plains, Marion Jones, atleta pluripremiata alle Olimpiadi, ha ammesso di avere commesso «un errore incredibilmente stupido»: mentire alle autorità federali circa l'assunzione di steroidi. Del resto, l´alternativa era farsi sei mesi di reclusione. La pena reclusiva potrebbe comunque essere superiore, visto che il giudice incaricato di emettere la sentenza avrà la possibilità di decidere un periodo di carcere differente. Per ciascuno dei due reati di cui si è dichiarata colpevole, la Jones rischia fino cinque anni di reclusione e una multa massima di 250mila dollari.

«Per quello che ho fatto non me la devo prendere con nessuno, se non con me stessa. Mi ritiro dall'atletica, uno sport che ho amato profondamente». In lacrime la Jones ha annunciato così il suo ritiro dall'attività agonistica, appena dopo essere uscita dal tribunale dove, davanti ai giudici, ha ammesso di aver fatto uso di sostanze dopanti. Per la sentenza si parla di un'attesa di circa tre mesi, probabilmente l'11 gennaio 2008. In queste ultime ore diversi siti internet, che hanno riportato la notizia della positività della Jones, sono stati presi d'assalto dai suoi tifosi, ovviamente delusi.

Nella conferenza stampa successiva all'udienza, rivolgendosi ai propri ai suoi sostenitori, la statunitense si è scusata: «Mi dispiace di aver tradito la vostra fiducia. È una grande vergogna essere qui oggi davanti a voi ad ammettere l'incredibile sciocchezza che ho fatto».

Il Comitato Olimpico Internazionale è pronto a muovere i primi passi per togliere in fretta alla Jones le cinque medaglie conquistate alle Olimpiadi di Sydney 2000. «Con questa confessione, potremo accelerare le procedure», ha detto ad Associated Press il vice presidente del Cio, Thomas Bach. Il presidente del Cio, Jacques Rogge, ha parlato di «un giorno triste per lo sport»: «Fino dal 2004 il Cio ha cercato di appurare l'entità dell'impatto che la vicenda Balco ebbe sulle Olimpiadi. La nostra disciplinare, che ha lavorato sul caso negli anni passati, ora trarrà le conclusioni possibili dalle dichiarazioni della Jones - ha aggiunto Rogge - collaborando con la federatletica internazionale e con il comitato Olimpico statunitense per poter chiudere questa triste vicenda».


06/10/07 - unita.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!