Parte la linea dura venti romeni a casa

Vincenzo Galiano

Una ventina di romeni, tra prostitute e pregiudicati, saranno espulsi la prossima settimana dal prefetto, Giuseppe Romano, in base alla direttiva europea (recepita dal governo italiano nel marzo scorso) che prevede la possibilità di allontanare dal territorio nazionale anche i cittadini comunitari per motivi di ordine pubblico o per difficoltà di integrazione.

I venti romeni oggetto del decreto di allontanamento del prefetto saranno affidati alla custodia di emissari del primo ministro Calin Popescu-Tariceanu e di un ufficiale della polizia romena attesi domani in prefettura per un secondo vertice bilaterale, dopo quello di fine settembre, sull’allarme sicurezza legato all’immigrazione dall’Est. La stessa normativa europea, invocata più volte dal sindaco Marta Vincenzi e applicata ora a Genova per la prima volta, stabilisce anche che i cittadini Ue possano essere “espulsi” dalle autorità di polizia dei Paesi membri se, entro tre mesi dal loro ingresso, non dimostrano di avere un lavoro ed essere in grado di sostentarsi.

E’ questo lo strumento che, secondo l’intesa tra Vincenzi, Romano e il questore Salvatore Presenti, potrebbe essere utilizzato per mandare via dalla città quei rom che non aderiranno al progetto di integrazione in corso di elaborazione col governo romeno. Coi venti provvedimenti di allontanamento firmati dal prefetto, dunque, le istituzioni genovesi inaugurano la linea dura nei confronti dei romeni irregolari presenti in città. E protagonisti, recentemente, di gravi fatti di cronaca. L’ultimo è la rissa tra albanesi e romeni esplosa all’ospedale di Sampierdarena “Villa Scassi”. Ma sotto la lente di Comune, prefettura e questura ci sono, da mesi, anche i circa 300 rom distribuiti in una decina di accampamenti abusivi tra il Ponente e la Valpolcevera.


21/10/07 - ilsecoloxix.it

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