Qualiano 100 multe al mese per il casco

QUALIANO: USO DEL CASCO, QUATTROCENTO MULTE EMESSE DAI VIGILI IN QUATTRO MESI


QUALIANO. Oltre 400 contravvenzioni in quattro mesi, è questo il primo bilancio del progetto di sensibilizzazione all’uso del casco per i centauri avviato dall’Amministrazione comunale la scorsa estate in esecuzione di un indirizzo dell’Assessorato alla Viabilità, retto dall’Assessore Domenico Sgariglia.
I posti di blocco riguardano non solo le violazioni dell’art 171 commi I e II del Codice della Strada (uso del casco) ma in generale tutte le più comuni infrazioni, come: la guida sotto l’influenza dell’alcol, di sostanze stupefacenti o psicotrope (artt. 186 e 187 C.d.S.), il superamento dei limiti di velocità imposti sulle strade (art. 142 C.d.S.) e tutti i comportamenti in violazione delle norme sulla circolazione dei veicoli.
“Il mancato uso del casco da parte dei giovani – dichiara il Sindaco, Pasquale Galdiero – rappresenta sul territorio un fenomeno talmente grave che necessitava innanzitutto di misure serie e drastiche. Certo, multare i nostri cittadini non ci fa piacere ma sfrecciare a forte velocità sui motorini senza casco mette a rischio la vita dei giovani e noi siamo chiamati a tutelarla. Tuttavia la repressione da sola non basta, è necessario un cambio di mentalità, che deve coinvolgere per prime le famiglie”.
“L’obbiettivo del progetto che stiamo portando avanti – aggiunge l’Assessore Domenico Sgariglia – è quello di arrivare a definire un livello accettabile di sicurezza per l’intera viabilità cittadina, volto a tutelare non solo chi è alla guida dei veicoli ma anche i pedoni ed in generale tutti gli utenti della strada. Pertanto, stiamo compiendo ogni sforzo possibile in termini economici, umani e infrastrutturali. Oltre ai controlli sulla strade stiamo progettando un’azione diversa, di sensibilizzazione all’interno delle scuole su quello che è la sicurezza come bene, come misura in grado di migliorare e garantire la vita e la salute dei cittadini”.
“Soprattutto i giovani – spiega il Comandante della Polizia Municipale, Angelo D’Onofrio – devono comprendere che indossare il casco non è solo una costrizione prevista dalla Legge, ma piuttosto una regola che tutte le società civili si sono date per salvare vite umane. La mancata comprensione di questo semplice principio ha già prodotto troppo dolore per le troppe giovani vite stroncate. Non indossare il casco “perché altri fanno cosi” è una cosa stupida che non giustifica nessuno. Faccio appello ai giovani perché indossino il casco a prescindere dai controlli che la Polizia Municipale sta compiendo”.
Tra i provvedimenti adottati c’è anche il fermo amministrativo, una misura prevista della legge che prevede appunto il fermo del veicolo per sessanta giorni. A differenza del sequestro, il fermo prevede l’affidamento della custodia del veicolo allo stesso proprietario e la sanzione pecuniaria che va da 70 a 285 Euro, a seconda se il pagamento avviene prima o dopo i due mesi. A garanzia del provvedimento, sul motoveicolo viene applicato un cartello con la dicitura “veicolo sottoposto a fermo amministrativo” e ne vengono annotati i chilometri percorsi al momento del controllo, dando al conducente la tollerabilità del percorso fino alla propria dimora. Trascorsi i giorni del fermo il proprietario è tenuto a riportare in visione il mezzo e solo dopo aver verificato la rispondenza dei chilometri con quanto trascritto sul verbale il fermo viene rimosso.


13/10/07 - internapoli.it

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