Condannata professoressa per molestie sessuali

Milano, condannata professoressa per molestie sessuali in aula


Due anni e 10 mesi di carcere. A tanto è stata condannata l'insegnante molisana accusata di aver molestato sessualmente, lo scorso novembre, cinque alunni di una scuola media di Nova Milanese.

La donna, una docente di matematica in supplenza, era stata sorpresa in aula in atteggiamenti compromettenti. Da qui le accuse di violenza sessuale ai danni di minori. Oggi, al tribunale di Monza, è arrivata la sentenza, con rito abbreviato: per lei, condanna a due anni e dieci mesi di reclusione.

Una condanna più pesante della richiesta (2 anni e 2 mesi), fatta dal pm Emma Gambardella. L'accusa aveva considerato l'attenuante della lieve entità, relativamente al reato di violenza sessuale. Poi, dopo la conclusione delle arringhe della difesa e delle parti civili, il giudice si è ritirato in camera di consiglio.

Tra le altre decisioni assunte in mattinata, l'esclusione del ministero della Pubblica Istruzione cui i genitori dei cinque ragazzi chiedevano un risarcimento. La decisione è stata motivata dal fatto che la formula del rito abbreviato con cui si svolge il processo non prevede la citazione di altri se non l'imputato.

Lezione a "luci rosse"
A scoprire la supplente in atteggiamenti definiti "inequivocabili" con cinque studenti, era stata una collega che insegna educazione fisica nello stesso istituto, e che per caso era entrata nell'aula dove si sono svolti i fatti. Dopo la denuncia presentata ai carabinieri della compagnia di Desio, da parte dei genitori dei ragazzi, era esploso lo scandalo che aveva travolto la donna.

L'imputata, nel corso dell'inchiesta, si era difesa davanti al procuratore capo Antonio Pizzi, che aveva curato il caso assieme al pm, sostenendo di essere stata lei "costretta a fare certe cose" dai ragazzi. Gli inquirenti però non le hanno creduto, dando credito alle versioni degli studenti.


31 ottobre 2007 - rainews24.it

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