Fatti guidare dal buon senso

ALCOL FATTI GUIDARE DAL BUON SENSO ALCUNE INDICAZIONI FONDAMENTALI


L'happy hour è ormai una moda diffusa, il superalcolico bevuto con gli amici dopocena mentre si chiacchiera al pub è un'abitudine, birra e vino consumati fuori pasto sono una prassi consolidata per molti ragazzi.

Il consumo esagerato o scorretto di alcol è alla base di problemi di ordine sanitario e sociale. E se i giovani rappresentano in generale una categoria particolarmente a rischio, sono quelli italiani a correre i maggiori pericoli, visto che sono i più precoci consumatori di alcol nell'ambito della Comunità europea.

Sotto accusa non solo il consumo cronico, che nuoce gravemente alla salute soprattutto in termini di danni epatici e neurologici ed interferisce pesantemente sugli aspetti relazionali e sociali, ma anche il consumo occasionale, particolarmente pericoloso se associato alla guida di mezzi di trasporto e in grado di favore atti di violenza o esperienze sessuali a rischio.

Appare dunque sempre più opportuno creare una rete informativa completa e mirata, in grado di fornire a tutti, ma soprattutto ai giovani, un'educazione corretta ed imparziale sulle conseguenze del consumo di bevande alcoliche e, in caso di necessità, un aiuto per conoscere modalità di trattamento e di assistenza accessibili.

E' la stessa Regione Liguria ad aver dato mandato alle Aziende Sanitarie Locali di attivare interventi di prevenzione, promozione della salute e educazione sanitaria in questo settore.

Non si tratta di demonizzare il vino o la birra, ma solo di informare sulle modalità con cui agisce l'alcol su organismo e psiche in seguito alla quantità assunta e alle modalità stesse di assunzione.


L'esperienza genovese

Sono 1637 i pazienti con problemi alcol-correlati trattati presso i Ser.t o presso gli ambulatori alcologici nel 2004. Questi sono i dati allarmanti diffusi dal Dipartimento delle Dipendenze e dei Comportamenti di abuso, che dal 1996 ad oggi ha visto incrementarsi di più di 20 di venti volte il numero di persone desiderose di trovare un valido aiuto per liberarsi da questa dipendenza.

Da tempo il Dipartimento Dipendenze si è attivato in progetti di prevenzione sul territorio, con le scuole e con le autoscuole. Ma il Ser.T. non può e non deve essere l'unico punto di riferimento: gruppi di autoaiuto, comunità, servizi di Salute Mentale, Medici di Medicina generale, ecc. possono entrare in gioco in maniera autonoma o integrata con il nostro Servizio.


31/10/07 - genovapress.com

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