Convegno su HIV e disagio sociale

Genova - Il convegno “HIV e malattie infettive nel disagio sociale” si tiene oggi - in concomitanza con la “Giornata mondiale dell’AIDS - presso il Centro Congressi del Castello “Simon Boccanegra”, situato all’interno dell’area del “San Martino” di Genova (Largo Rosanna Benzi, 10). In tale occasione i Primari di Malattie Infettive della
Liguria saranno ancora a disposizione della stampa per illustrare le loro esperienze e peculiarità.
Al convegno parteciperà anche Claudio Montaldo, assessore regionale alla Salute.
Di seguito la presentazione del convegno “HIV e malattie infettive nel disagio sociale” da parte del professor Claudio Viscoli.
Anche quest’anno il 1 Dicembre rappresenta un appuntamento irrinunciabile per quanti operano nel campo della patologia da HIV.
La Giornata mondiale è l’occasione di incontro, scambio di opinioni ma anche di acceso dibattito tra pazienti, istituzioni, medici e ricercatori impegnati in questa realtà quotidianamente.
Grazie all’ampia risonanza offerta dai “media” emergono non solo gli eclatanti successi della terapia antoretrovirale ma anche le ombre di una realtà spesso eterogenea, con differenze enormi tra nord e sud del mondo. Infatti ancora oggi, nonostante anni di promesse e lodevoli iniziative la situazione nelle aree più povere del mondo rimane tragica in termini di mortalità e sopravvivenza.
Anche nei paesi industrializzati esistono zone d’ombra, in particolare il virus dell’HIV continua a mietere le proprie vittime tra le persone più povere, gli immigrati ed i detenuti.
Molto spesso per queste categorie di persone è difficile sottoporsi ad un test dell’HIV, ma spesso diventa complicato non solo l’inizio della terapia ma anche il proseguimento corretto dello schema antiretrovirale prescritto.
I termini “counselling” ed aderenza trovano la loro giusta collocazione in questo ambito; infatti, per superare le carenze culturali, le differenze di lingua e costumi e le rigide regole detentive, molto spesso gli operatori devono perseguire questi due obiettivi nella loro attività giornaliera.
La Giornata si propone quindi come occasione di dibattito tra quanti operano nelle case cirocondariali, negli ambulatori con i pazienti immigrati e le persone socialmente più deboli. (C. Viscoli)


01/12/07 - quotidianoligure.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!