Autovelox, sospesa l'Operazione Trasparenza

L'Asaps: «Un recente decreto obbliga a segnalare l'utilizzo dei rilevatori di velocità mobili. Ma così è tutto inutile»


MILANO - L'Asaps, il sodalizio degli agenti che operano sulla strada, ha preso una grave decisione: interrompere il settimanale appuntamento sul sito www.asaps.it con l'Operazione Trasparenza riguardante il posizionamento degli autovelox mobili sulla rete stradale italiana. Perché? Perché con l'entrata in vigore del recente DL 117 è fatto obbligo per le forze di polizia di segnalare con tanto di cartelli o segnalazioni luminose l'utilizzo anche degli autovelox mobili. Per conseguenza, l'operazione perde tutta la propria efficacia. Di qui la decisione dell'Asaps.

MAPPA DEI SERVIZI - L'Asaps, in seguito alla decisione del Ministero dell'Interno di rendere noti i servizi settimanali con gli autovelox regione per regione, si era affiancata nell'iniziativa pubblicando sul proprio portale www.asaps.it la mappa dei servizi settimanali. L'iniziativa aveva riscosso consensi da parte di chi, ragionevolmente, riteneva che la decisione contribuisse a moderare la velocità delle auto, ma anche critiche. «Queste ultime - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - erano di due tipi: da una parte quelli che non capivano come mai un'associazione dedita alla sicurezza stradale pubblicasse la mappa con i servizi mobili di contrasto alla velocità. Dall'altra arrivava la critica di quelli che volevano maggiori dettagli. Abbiamo spiegato che Asaps pubblicava gli elementi informativi forniti dal Ministero, e cioè il giorno, la strada e la provincia interessati dal servizio. Ma non veniva, ovviamente, fornito l'orario e il punto esatto del posizionamento dell'autovelox». Infatti, lo scopo dell'iniziativa era quello di far rallentare i conducenti su un intero tratto. Esempio: se so che in provincia di Bologna sulla SS9 Emilia oggi c'è un servizio con l'autovelox devo stare bene attento per tutto il giorno dal confine con la provincia di Modena fino a Imola compresa al confine con Faenza in provincia di Ravenna. I guidatori, insomma, dovevano alzare il piede non per un breve percorso ma per una giornata su un tratto di statale della provincia. Addirittura, altri si lamentavano perché l'Asaps non indicava il punto e l'orario esatti: ma in tal modo l'operazione trasparenza era da considerarsi ben poco trasparente. Anzi, inefficace . «Così, abbiamo sospeso un servizio che non serve assolutamente più - è la conclusione di Biserni -. Ma la constatazione più amara è quella di vedere uno Stato che prima fa fuoco e fiamme per reprimere gli abusi sulla velocità e sull'alcol per poi mandare tutto all'aria per reprimere la disinvoltura con cui qualche piccolo Comune utilizza l’Autovelox».

LE NORME - Il decreto legge n.117, del 3 agosto scorso, prescrive all'articolo 3 che «le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi». Questo per ovviare alle postazioni dei piccoli comuni nascoste e poste su vie di grande scorrimento, per esempio come quella di Roncofreddo sulla E45 (la Orte-Perugia-Cesena). Secondo l'Asaps sarebbe stato forse più opportuno rivedere le modalità di impiego dei rilevatori di velocità con l'utilizzo coordinato fra le varie forze di polizia evitando che ci siano sovrapposizioni su tutte le strade (statali, regionali, provinciali, comunali). Anche alcuni limiti più bassi di quelli generali potrebbero essere rivisti dopo una verifica dei tratti a reale rischio incidente a prescindere dai limiti posti dagli enti proprietari delle strade. Le uniche modalità apparentemente non aggredibili saranno il Provida (la macchina della polizia con colori di serie che segue, filma e registra l'infrazione); e il Tutor, il sistema di misurazione delle velocità medie su tratti di 10-15 km, attivabile solo sulla rete autostradale nei percorsi fra 2 caselli. Guarda caso nei tratti sotto controllo Tutor gli incidenti mortali sono diminuiti di oltre il 30% e nei soli primi 15 giorni di agosto del 45%.



Nestore Morosini - 17/08/07 - corriere.it

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