Basta con lo scandalo del caro-libri

Gli studenti: "Basta con lo scandalo del caro-libri"


Roma, 20 settembre 2007 - "Oggi l'Antitrust ha aperto un'istruttoria contro le case editrici che violando le regole della concorrenza avrebbero preso accordi su un aumento concordato del prezzo dei libri di testo: abbiamo più volte denunciato questo scandalo, dimostrato dal fatto che in un solo anno il prezzo dei libri è salito dell'11%. Vogliamo che al più presto si faccia chiarezza e che le case editrici vengano sanzionate duramente per la scandalosa speculazione in atto".

Lo scrive in una nota l'Unione degli Studenti, sottolineando che "il sapere non è una merce ma un bene comune, un diritto inalienabile che deve essere tutelato e incentivato". "Chiediamo un intervento al governo che fissi un tetto di spesa non solo per la scuola dell'obbligo ma per tutti i percorsi formativi a cui le case editrici si devono attenere. Chiediamo - prosegue - borse di studio per i libri di testo e l'istituzione del comodato d'uso, cioè il prestito del libri di testo da parte delle istituzioni".

"Stanno partendo mobilitazioni studentesche contro una situazione insostenibile, il sapere non è un privilegio ma un diritto di tutti: stiamo costruendo una mobilitazione nazionale studentesca per il 12 ottobre che - conclude l'Unione degli Studenti - porti in piazza studenti medi e universitari contro tutte le barriere all'accesso alle conoscenze (caro libri, trasporti, numero chiuso)".

LA DECISIONE DELL'ANTITRUST

L'Antitrust ha deciso di avviare un'istruttoria nei confronti dell'AIE, l'Associazione Italiana Editori, per possibili intese restrittive della concorrenza nel mercato dell'editoria scolastica. Secondo l'Antitrust l'assetto del settore, caratterizzato da imprese con quote di mercato stabili nel tempo, potrebbe essere determinato anche da comportamenti delle imprese volti "ad alterare il normale gioco competitivo".

Secondo l'Antitrust l'AIE, mettendo a disposizione di tutti gli operatori, attraverso i propri database, informazioni dettagliate sulle tipologie di libri e le condizioni di prezzo degli stessi, "potrebbe aver agevolato il coordinamento delle politiche commerciali e distributive degli editori. In sostanza l'AIE, in quanto associazione di imprese, potrebbe - sottolinea l'Antitrust - aver rivolto alle proprie associate indirizzi sui comportamenti di mercato da tenere, suscettibili di configurare intese restrittive della concorrenza".

Soddisfatte le associazioni dei consumatori. "Ancora una volta l`Antitrust accoglie le nostre denunce e decide di fare chiarezza sui prezzi, nell`interesse dei consumatori", è stato il commento di Carlo Rienzi presidente del Codacons.
"Anche stavolta - hanno aggiunto Adusbef e Federconsumatori - non era un inutile allarmismo, le precise denunce dei consumatori in merito alla speculazione sui libri di testo aumentati del 5% sull'anno precedente. L'Antitrust ha deciso di aprire l'indagine per verificare la fondatezza di un'odiosa speculazione che grava ogni anno su milioni di famiglie italiane, denunciate da almeno un decennio da Adusbef e Federconsumatori".


20.09.07 - qn.quotidiano.net

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