Festa della birra NON fermata :(

LA PROVINCIA DI LECCO del 28/09/2007

calco

Come accaduto a Olginate questa estate, i lettori protestano e le autorità paiono insofferenti all'evento che scatta oggi

«Non potevamo vietare la festa della birra»

Ma il sindaco: «Controlleremo si rispettino le regole».

L'organizzatore: «Assurda la guerra all'alcol»

CALCO Calco come Olginate? La festa della birra celtica che prende il via oggi nell'area San Vigilio ha iniziato a far parlare di se prima che il sipario si alzi. In redazione è arrivata infatti una lettera in cui si tocca un tema diventato di grande attualità quest'estate a Olginate, dove le considerazioni di un assessore sull'opportunità di organizzare eventi dove gli alcolici sono protagonisti avevano scatenato un putiferio. «Non riesco proprio a capire come possano dare il benestare ad avvenimenti come questo, mentre ogni giorno il servizio sanitario nazionale si premura di farci capire quanto male fa l'alcol, mentre ogni giorno la cronaca riporta avvenimenti spesso luttuosi con diretta responsabilità dell'alcol», è la considerazione del lettore Massimiliano Gentile. Inoltre in questo caso la birra è gratis. A proporre la prima festa della birra celtica, con distribuzione gratuita di boccali, è l'ex sindaco Giuseppe Magni, ideatore del marchio che strizza un occhio al mercato e l'altro alla politica. Forse è anche grazie alla sua lunga esperienza in amministrazione che, quando ha presentato richiesta di autorizzazione in Comune, come spiega il primo cittadino Gilberto Fumagalli: «Ha fatto le cose a regola d'arte. Non si poteva dire no, perché le norme non permettono di dare una risposta del genere». Consapevole dei possibili problemi di ordine pubblico che una manifestazione del genere può creare, Fumagalli assicura che: «Ci sarà una pattuglia di polizia che controllerà che tutto proceda per il meglio». Il sindaco però è chiaro: «Non sono d'accordo che si incentivi l'uso dell'alcol, proprio per questo faremo il possibile per far rispettare il divieto di dare da bere alcolici ai minori di 16 anni». Il sindaco ha precisato di «non poter ordinare ai vigili di dare priorità assoluta al controllo di quel che avviene all'interno di una festa privata ma, poiché gli agenti sono al corrente del problema, compiranno più giri in zona». In vista dell'apertura della festa della birra, anche l'assessore Anselmo Brambilla storce il naso: «Non si tratta certamente di una cosa educativa. In Italia però c'è democrazia e quindi si può fare. Ci sono comunque regole che vanno rispettate. Per quel che ci riguarda, faremo tutto quello che facciamo in occasioni del genere, intensificando i controlli su traffico e viabilità». «Spero - aggiunge - che chi organizza abbia però provveduto a predisporre anche un servizio d'ordine interno per evitare gli eccessi. Quando ai miei tempi mi occupavo della festa dell'Unità, era una cosa normale». L'organizzatore Giuseppe Magni si difende: «Le feste della birra non le ho inventate io. Ci sono da sempre. Il fatto che alla festa della birra celtica la birra sia gratis, è un dettaglio irrilevante». Quanto a possibili disordini, precisa di avere «avvertito tutti gli enti, a partire dalla Prefettura a scendere» e spiega di avere «anche la sicurezza interna, composta da otto uomini, che provvederanno ad allontanare chi beve troppo o si comporta male». Detto questo, passa al contrattacco. «Non comprendo questa guerra contro l'alcol. Che il governo ne vieti la vendita e sia finita. Da sempre tutti vendono la birra e da sempre viene reclamizzata. Non penso che in questo ci sia nulla di male. Inoltre, la mia non è certo la prima festa del genere in zona. L'hanno fatta ovunque, ma si protesta solo per questa».

Fabrizio Alfano

la scheda

Estate calda a Olginate

A inizio agosto fu il consigliere di maggioranza di Olginate, Silvia Caracciolo, a lanciare l'allarme con una dura presa di posizione sulle feste e le gare riservate ai bevitori che si snodavano sul territorio. «Incredibile vedere omaggi per la terza consumazione e altre iniziative simili», affermò.

La difesa dei baristi «Tocca ai cittadini limitarsi, agli enti invece fare prevenzione», fu la risposta che arrivò da parte degli esercenti, che si opposero con vigore a quanto stava accadendo. Anche Garlate finì per essere coinvolto, visto lo svolgimento di una festa della birra nel comune.

Anche Calolzio coinvolto La vicenda interessò anche Calolziocorte, dove la minoranza andò all'attacco del Comune proponendo di vietare le feste, visto anche il consumo di alcolici in aumento. Il sindaco però rispose come non fosse questa la via migliore per risolvere il problema.

L'ultimo caso a Calco La festa della birra celtica che parte oggi a Calco è l'ultimo caso legato a eventi dove si consumano alcolici che finiscono nel mirino. Anche i lettori del nostro giornale non mancano di manifestare perplessità.


Non importa, noi siamo sempre in prima linea e allerti

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!