Gli effetti della legge anti-fumo in Slovenia

Domenica 5 agosto la Slovenia si è unita al crescente numero di Paesi dell´UE che ha adottato una dura legge anti-fumo; è vietato fumare nei luoghi pubblici chiusi e sul posto di lavoro. Le notizie riprese dal sito web del governo sloveno.


Dal 5 agosto scorso, fumare nei luoghi pubblici al chiuso o sul posto di lavoro è permesso solo nelle aree dove gli impiegati non possono essere esposti al fumo passivo.


Esenzioni al bando generale per il fumo comprendono le aree pubbliche aperte, le stanze degli alberghi adibite ai fumatori, le sale fumatori presenti nelle carceri e nelle case di riposo, nei bar e in altri posti di lavoro.


Le sale per fumatori, che devono rispettare standard tecnici rigorosi, non possono occupare più del 20 percento del luogo in questione.


L´età necessaria per comprare sigarette è stata alzata dai 15 ai 18 anni. I negozi devono accertarsi dell´età dei clienti, come già avviene nel caso dell´alcol; chi vende prodotti derivati dal tabacco deve avere almeno 18 anni.


Tutti i prodotti devono avere un´etichetta con il numero telefonico di una hotline per smettere di fumare.


La legge ha un ampio supporto sia in parlamento sia tra la gente. Uno studio di Eurobarometer, pubblicato in maggio, ha determinato che il 93 percento degli sloveni è favorevole al divieto di fumare nei luoghi pubblici chiusi. La legge è stata approvata il 22 giugno con voto che ha visto 45 favorevoli e 13 contrari.


Nel frattempo, in luglio un´associazione di fornitori, inappagati da diversi aspetti della legge, ha presentato istanza di incostituzionalità, affermando che la nuova legge viola direttamente la posizione e attività economica di ristoranti, bar e altre strutture che offrono servizi di ristorazione. Proibendo il lavoro dei minori nelle strutture che vendono prodotti di tabacco, la legislazione inoltre viola, secondo l´associazione, i diritti di impiegati e datori di lavoro, e, non prevedendo un periodo di transizione, la legge è anche deficiente dal punto di vista costituzionale.


L´istanza è stata supportata anche dal Partito Nazionale, all´opposizione (SNS), che ha ufficialmente tacciato la legge come ``discriminatoria´´. Il Ministero della Salute ha negato queste pretese, e dichiara che la legge non mette al bando il fumo, ma fa in modo che i fumatori rispettino i diritti dei non-fumatori.


Secondo un sondaggio di Eurobarometer, il 23 percento degli sloveni fuma, mentre la stessa percentuale è riuscita a smettere di fumare.


Un grosso evento promozionale per sottolineare i benefici dell´astinenza dal fumo si è svolto in piazza Preseren, al centro di Lubiana sabato 4 agosto, alcune ore prima che il nuovo divieto di fumare nei luoghi pubblici entrasse in vigore.


La festa dei ``non fumatori´´ è stata organizzata come parte della campagna europea "HELP - For a life without tobacco" (AIUTO – Per una vita senza tabacco), ed ha visto fumatori e non-fumatori fianco a fianco in diversi giochi, mentre i visitatori potevano anche farsi misurare il monossido di carbonio presente nel sangue.


La campagna HELP è stata lanciata in marzo 2005 dal Commissario Europeo per la Salute, Markos Kyprianou, nel tentativo di avvertire i giovani sui rischi del fumo attivo e passivo. La campagna fornisce informazioni su come non iniziare a fumare e su come smettere di farlo. HELP è stata pubblicizzata in più di 100 eventi nazionali in tutta Europa. Come parte della campagna, solo in Slovenia si sono svolti 22 test del livello monossido di carbonio nel sangue.


I dati sui livelli di monossido di carbonio sono usati per uno studio condotto dal professor Bertrand Dautzebnerg, esperto internazionale, sugli effetti del fumo sulla salute.


Fonte: http://www.ukom.gov.si - by Elena Arena - 19/09/07 - euregion.net

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