ONU su malati di AIDS sepolti vivi

Papua Nuova Guinea : ONU su malati di AIDS sepolti vivi


di Carla Amato


Sarebbero stati sepolti vivi perche' affetti da AIDS. E' quanto emerge da una trasmissione della BBC e dai rapporti dell'Ufficio dell'alto commissario per i diritti umani sul trattamento dei malati di AIDS nella Papua Nuova Guinea, un Paese in cui le vittime del virus sono in crescita, facendone - secondo l'OMS - il Paese piu' affetto di tutta l'Oceania.


Sarebbero le stesse famiglie degli altopiani meridionali del Paese a seppellire vivi i loro cari per evitare il contagio o per non vederli soffrire, come narrato da Margaret Marabe, un'attivista per i diritti umani, alla BBC. Nel Paese le difficolta' di comunicazione - dovute alla multiculturalita' ed all'analfabetismo - rendono difficili campagne di prevenzione della malattia e di informazione sul trattamento dei malati.


L'Alto commissariato e UNAIDS, l'agenzia internazionale per la lotta alla malattia, hanno reagito alla denuncia sostenendo l'annuncio che il governo locale indaghera' sui crimini segnalati ed hanno invitato le autorita' ad intraprendere una appropriata azione legale contro tutti i perpetratori.


Nella dichiarazione, pubblicata a Port Moresby, la capitale della Papua Nuova Guinea, le due agenzie ONU hanno ricordato di condannare gli atti di violenza, dello stigma e della discriminazione contro la gente che vive con il virus HIV e il loro impegno a fianco dei governi per proteggere i cittadini da tali violazioni dei diritti dell'uomo.


Notando l'impegno del governo per creare ingfrastrutture di sostegno nelle localita' isolate, le due agenzie ONU hanno ricordato che "l'ignoranza diffusa circa l'HIV nelle comunità rurali isolate aumenta il rischio di infezione di HIV e puo' alimentare gli atti di violenza" e discriminazione verso i portatori di AIDS.


Secondo l'OMS, la diffusione dell'AIDS in Papua Nuova Guinea potrebbe peggiorare, perche' vi sono diversi fattori a rischio, fra cui la diffusione della promiscuita', delle infezioni sessualmente trasmesse, degli atti di violenza sessuale e fisica contro le donne, dell'iniziazione sessuale precoce e dei bassi tassi di uso del preservativo.


Speciale diritti


01/09/07 - osservatoriosullalegalita.org

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