Diana, i punti mai chiariti

Nonostante siano passati dieci anni dalla morte di Lady Diana e di Dodi Al Fayed, rimangono ancora oggi diversi punti mai chiariti. Da subito si è parlato di complotto: lo schianto sotto il tunnel dell'Alma a Parigi non fu un semplice incidente stradale, ma il risultato di una cospirazione alle spalle della principessa. A sostenere questa tesi è sempre stato il padre di Dodi, il miliardario Mohamed Al Fayed.



I risultati ufficiali delle inchieste: secondo la polizia francese e quella britannica l'auto su cui viaggiavano Diana e Dodi si schiantò contro un pilastro del sottopassaggio dell'Alma perché l'autista, Henry Paul, era ubriaco.

La teoria del complotto: Mohamed Al Fayed ha sempre sostenuto che l'incidente fu provocato da agenti del servizio segreto britannico MI-6, su richiesta della casa reale, in particolare del principe Filippo. Secondo Al Fayed, i Windsor volevano impedire che la madre del futuro re d'Inghilterra sposasse un musulmano. A provocare l'incidente sarebbe stato un improvviso bagliore nel tunnel dell'Alma o addirittura un'auto che avrebbe tagliato la strada alla Mercedes dei due fidanziati. Questo, secondo il padre di Dodi, spiegherebbe anche il ritardo di mezz'ora dell'ambulanza.


La lettera di Diana: Mohamed Al Fayed sostiene che la sua teoria è suffragata anche da una lettera che l'ex maggiordomo di Diana, Paul Burrel, disse di aver ricevuto dalla principessa dieci mesi prima dell'incidente. Nella missiva Diana accusava l'ex marito Carlo di volerla uccidere. "Mio marito sta progettando un incidente con la mia automobile", recitava la lettera, "una manomissione ai freni, per eliminare ogni ostacolo e potersi risposare".

La gravidanza di Diana: un altro motivo che secondo Mohamed Al Fayed avrebbe spinto i reali britannici a ordire il complotto fu la presunta gravidanza della principessa. Per i Windsor sarebbe stato inaccettabile che i principini William e Henry avessero un fratellastro. Già sulla paternità si susseguirono voci discordanti tra chi la attribuiva a Dodi e chi ad altre conoscenze di Diana. Ma a gennaio 2004 arrivò una testimonianza importante: il medico legale John Burton, in una dichiarazione al Times, affermò, avendo assistito all'autopsia, di potere escludere che Lady D fosse incinta.


Una seconda automobile nel tunnel dell'Alma e il suicidio del fotografo: nell'incidente sarebbe stata coinvolta, non si sa con quale dinamica, anche una Fiat Uno bianca, di cui fu stata accertata la presenza. A bordo dell'auto ci sarebbe stato il fotografo James Andanson, trovato morto in un bosco tre anni dopo. Il suo caso è stato archiviato dalla polizia francese come suicidio.


Sta di fatto che su quell'incidente avvenuto il 31 agosto del 1997 sono state aperte diverse inchieste, l'ultima in Gran Bretagna è ancora in corso.


01/09/07 - tgcom.mediaset.it

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